Morus (botanica)




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – "Gelso" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Gelso (disambigua).








































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Morus

Morus-alba.jpg
Foglie e frutti di gelso bianco (Morus alba)


Classificazione scientifica

Dominio

Eukaryota

Regno

Plantae

Divisione

Magnoliophyta

Classe

Magnoliopsida

Ordine

Urticales

Famiglia

Moraceae

Genere

Morus
L.
Nomi comuni

gelsi



Specie

vedi testo



Morus L. è un genere di piante della famiglia delle Moracee, originario dell'Asia, ma anche diffuso, allo stato naturale, in Africa e in Nord America.
Comprende alberi o arbusti da frutto di taglia media, comunemente chiamati gelsi.


Le foglie sono alterne, di forma ovale o a base cordata con margine dentato. Le principali specie conosciute e rinvenibili in Italia e in Europa sono il gelso bianco (Morus alba) e il gelso nero (Morus nigra), mentre le altre sono di varie parti del mondo.


Il "frutto" del gelso è in realtà una infruttescenza detta sorosio costituita da tanti piccoli frutti accostati, generati da altrettanti fiori, e quindi altrettanti ovari. Il tutto è disposto su uno stelo.




Indice






  • 1 Etimologia


  • 2 Tassonomia


  • 3 Usi


  • 4 Avversità


  • 5 Note


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Etimologia |


Il nome generico Morus viene dal latino mōrus, parola mediterranea attestata anche nel greco μόρον móron[1] "nero" per via del colore dei frutti di alcune varietà[2]. La parola latina si è poi diffusa in area germanica (antico alto tedesco mūrboum, tedesco Maulbeere) e celtica insulare (gallese mwyar)[2].



Tassonomia |


Il genere comprende le seguenti specie:[3]





Morus alba





Morus rubra





Morus nigra





  • Morus alba L.


  • Morus australis Poir.


  • Morus cathayana Hemsl.


  • Morus celtidifolia Kunth


  • Morus indica L.


  • Morus insignis Bureau


  • Morus japonica Audib.


  • Morus liboensis S.S.Chang


  • Morus macroura Miq.


  • Morus mesozygia Stapf


  • Morus mongolica (Bureau) C.K. Schneid.


  • Morus nigra L.


  • Morus notabilis C.K. Schneid.


  • Morus rubra L.


  • Morus serrata Roxb.


  • Morus trilobata (S.S. Chang) Z.Y. Cao


  • Morus wittiorum Hand.-Mazz.




Usi |


Le specie del genere Morus vengono coltivate per diversi scopi:



  • I frutti (more di gelso nere, di gelso bianche, di gelso rosso) sono edibili (famosa la granita siciliana ai gelsi). Inoltre da essi vengono estratti oli essenziali usati come aromatizzanti per cosmetici naturali e sigarette elettroniche.

  • Le foglie (soprattutto del gelso bianco) sono utilizzate in bachicoltura come alimento base per l'allevamento dei bachi da seta, e questo giustifica la presenza residua nelle campagne.

  • Come piante ornamentali.

  • Per ricavarne legname da facilmente lavorabile, buona legna da ardere e per ricavarne pertiche flessibili e vimini per la fabbricazione di cesti, per tale uso spesso gli alberi sono drasticamente capitozzati.



Avversità |


Da agenti fungini



  • Cancro dei rami – dal fungo Necria galligena

  • Cancro delle radici – dai funghi Rosellinia necatrix e Armillaria mellea

  • Macchie fogliari – dal fungo Mycosphaerella morifolia


  • Carie del legno – dai funghi dei generi Ganoderma, Fomes, Coryolus.


Da agenti animali



  • Corrosione a cunicolo delle parti legnose provocata dalle larve dei Rodilegno rosso e giallo: Cossus cossus e Zeuzera pyrina

  • Infestazione del legno dalla Cocciniglia bianca del Gelso: Pseudaulacaspis pentagona

  • Spoliazione fogliare causata da larve di Lepidotteri: Lymantria dispar, Hyphantria cunea et alt.

  • molti volatili sono ghiotti dei frutti dolci dei vari morus e se ne cibano in quantità riducendo il raccolto



Note |




  1. ^ Giacomo Devoto, Avviamento all'etimologia italiana, Milano, Mondadori, 1979.


  2. ^ ab Carlo Battisti, Giovanni Alessio, Dizionario etimologico italiano, Firenze, Barbera, 1950–57.


  3. ^ (EN) Genus: Morus, in The Plant List. URL consultato il 26 maggio 2017.



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |






  • Morus, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Modifica su Wikidata



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