Servi di Maria
L'Ordine dei servi di Maria, anche detti serviti, in latino Ordo Servorum Beatae Virginis Mariae (sigla O.S.M.), è un ordine mendicante della Chiesa cattolica. Venne fondato a Firenze, probabilmente nel 1233, da un gruppo di sette persone, poi conosciuto come i sette santi fondatori.
Indice
1 Dalle origini all'approvazione
2 Il 1300 e il 1400
3 Il 1500 e il 1600
4 Il 1700 e il 1800
5 Dal 1900 a oggi
6 Il carisma
7 Istituto Storico dell'Ordine dei servi di Maria
8 Priori generali
9 Case dell'ordine
10 Figure notevoli per santità di vita
10.1 Santi
10.2 Beati
10.3 Venerabili e servi di Dio
11 Persone legate ai servi di Maria
12 Le marce nazionali
13 Note
14 Voci correlate
15 Altri progetti
16 Collegamenti esterni
Dalle origini all'approvazione |
Fin dall'antichità nella Chiesa cattolica molti laici, uomini e donne, decidono di seguire il Vangelo di Cristo più radicalmente. Lasciate le loro occupazioni conducono una vita penitente nelle proprie case o negli eremi. Spesso si formano nuovi gruppi religiosi che si chiamano, nel Medioevo, "penitenza", "poveri di Cristo", "umiliati", "battuti". La tradizione vuole che l'Ordine dei servi di Maria sia nato nell'anno 1233 a Firenze, ma i primi documenti risalgono all'anno 1245 e sono relativi a una comunità di uomini penitenti ritiratisi a vita eremitica e comunitaria sul monte Senario.
Un gruppo di sette laici abbandona le proprie attività per ritirarsi a vita comune di penitenza, povertà a preghiera. Si ritirano dapprima al "Cafaggio", una zona di aperta campagna dove oggi sorge la basilica della Santissima Annunziata, poi si spostano sul monte Senario. Il primo nome assunto è quello di "Compagnia di Maria Addolorata", cambiato poi in "Servi di Maria" secondo l'apostrofe rivolta, secondo la tradizione, da un bambino a due giovani penitenti che stavano tornando in città dal Monte Senario, che gli sembrarono appunto "due servi di Maria"[1].
Ben presto lasciano anche il monte e, per l'ampio numero di persone che si sono unite a loro, fondano nuove comunità. Nascono, così, i conventi di Siena, Città di Castello e Borgo Sansepolcro, oltre a quelli di Firenze e del monte Senario. Si nota quindi che la prima area di espansione dell'ordine sono così le regioni della Toscana e dell'Umbria. Da lì l'Ordine si volge verso la zona emiliana dove fonderà il convento di Bologna, primo di una serie di fondazioni emiliane. Vi sono poi notizie di conventi in Germania. L'espansione dell'Ordine porterà quindi, pare negli anni '70 del sec. XIII, ad una organizzazione in provincie religiose: Toscana, Patrimonio, Romagnola, Germania.
Per una disposizione del Concilio Lateranense IV (1215), ribadita poi dal Concilio di Lione II (1274), l'Ordine rischia la soppressione. L'azione dei priori generali, Filippo Benizi prima e Lottaringo da Firenze in seguito, grazie ad un'instancabile opera, tra cui spicca l'intervento di pace condotto da Filippo nella città di Forlì, ottengono progressivamente di perpetuare l'Ordine.
Sempre a Forlì, dove i frati fin dal XIII secolo hanno un convento in città, mentre Filippo Benizi tenta di riportare la cittadinanza, ribelle al papa Martino IV (1282), a più miti consigli, avviene il famoso incontro con un giovane fortemente contestatore, Pellegrino Laziosi, che pare aver perfino schiaffeggiato il Benizi. Proprio un incontro così burrascoso porta, pochi anni dopo, alla conversione di Pellegrino Laziosi, che diventa poi il santo più noto di tutto l'ordine dei servi di Maria.
Trent'anni dopo, papa Benedetto XI, domenicano, nel 1304, con la bolla Dum levamus (indirizzata al priore generale fra Andrea Balducci da Sansepolcro) approva la Regola e le Costituzioni del servi di Maria. L'Ordine conta, all'epoca, circa 250 frati, 27 conventi in Italia, suddivisi in quattro province religiose, e 4 in Germania.
Il 1300 e il 1400 |
Il XIV secolo fu condizionato dall'eredità diretta dei sette fondatori: Buonagiunta da Firenze (Manetti), Buonfiglio da Firenze (Monaldi), Amadio da Firenze (Amidei), Manetto da Firenze (dell'Antella), Uguccione da Firenze (Uguccioni), Sostegno da Firenze (Sostegni) e Alessio Falconieri, il più noto dei sette santi. L'ultimo dei Sette Santi fondatori morì nel [1310], ma l'ordine fu anche arricchito da diversi esempi di santa vita, tra i quali i beati Francesco da Siena, Gioacchino da Siena, Giacomo da Città della Pieve, Ubaldo da Sansepolcro[2], Andrea, anch'egli di Sansepolcro, e san Pellegrino Laziosi da Forlì.
In questo periodo, l'Ordine si sviluppa consolidando le presenze nelle province religiose già presenti ed espandendo la sua presenza nel nord-Italia, specialmente nel Veneto (a Treviso, nel 1346, ottennero il permesso di costruire un convento e l'annessa Chiesa di Santa Caterina). Nello stesso periodo l'Ordine è presente con uno studium nella città di Parigi.
Nel XV secolo, invece, il capitolo generale svoltosi a Ferrara nel 1404 decise la ripresa morale di Monte Senario. Nel 1430, nacque la Congregazione dell'Osservanza un ramo dell'Ordine che, senza separarsi dallo stesso, cercò di riformare la spiritualità servita. Tale fenomeno, del resto fu proprio anche di altri ordini, come i domenicani. L'esperienza di tale Congregazione si concluse solo nel 1570. Alla fine del XV secolo, i conventi dell'Osservanza erano 26 e, poco prima del 1570, giunsero quasi a 60.
Nel 1424, papa Martino V, con la bolla Apostolicae Sedis providentia, ratificò l'organizzazione del Terz'Ordine, oggi denominato Ordine secolare dei servi di Maria, che raccoglieva uomini e donni laici, sposati o meno, che avevano fatto propria la spiritualità servita.
Alla fine del Quattrocento, i conventi ammonatavano a circa 170, i frati a 1200 e venne, anche, fondato il primo convento in Spagna.
Nel secolo XV si distinguono per santità di vita i beati Giacomo Filippo Bertoni da Faenza, Bonaventura Tornielli da Forlì e Giovannangelo Porro.
Il 1500 e il 1600 |
Il XVI secolo per l'Ordine è un secolo tormentato perché risente della riforma luterana, 1517. In questo secolo oltre la metà dei priori generali fu eletta direttamente dal papa. Inoltre, la Congregazione dell'Osservanza, dopo alcuni decenni di contrasti, ritornò pienamente nell'Ordine solo nel 1570.
Pochi anni dopo la riforma luterana, in Germania, molti conventi dell'Ordine furono soppressi. L'Ordine fu, anche, presente al Concilio di Trento con i propri priori generali. Tra il 1548 ed il 1580, si procedette alla revisione delle Costituzioni dell'Ordine.
Fra Lelio Baglioni, priore generale dal 1590 al 1597, iniziò la riforma dell'Ordine attuata con l'istituzione della Congregazione eremitica di Monte Senario. Fra Angelo Maria Montorsoli, eremita del convento della Santissima Annunziata di Firenze, scrisse una lettera che colpì papa Clemente VIII che, nell'intento di far progredire la riforma, lo impose all'Ordine come priore generale nel 1597. Alla fine del Cinquecento, i conventi dell'Ordine erano 240 e i frati oltre 1800.
Il Seicento è caratterizzato dalla vicenda di fra Paolo Sarpi, che fu seriamente osteggiato dalla curia romana prima come teologo poi, anche dopo la sua morte, per la sua Istoria del Concilio tridentino. Nel 1613, da Innsbruck, ha inizio l'Osservanza Germanica che cesserà solo nel 1908.
Papa Innocenzo X, nel 1652, con la costituzione Instaurandae regularis disciplinae, impone una riforma forzata a tutti gli ordini religiosi. Per i servi di Maria ciò comporta la soppressione di 102 conventi sui 261 allora esistenti.
In questo secolo oltre ai frati ai diffondono anche le monache ed il Terz'Ordine e si hanno i primi tentativi di diffusione dell'esperienza degli eremiti di monte Senario (1614-1623).
Il 1700 e il 1800 |
Il XVIII secolo presenta aspetti molto contrastanti. Nella prima metà del secolo l'Ordine raggiunge il più elevato numero di frati della sua storia, circa 3.000 unità. Nel 1737 viene elevato alla dignità cardinalizia frà Pietro Maria Pieri. Alla fine del secolo, per le soppressioni imposte, l'Ordine assisterà alla chiusura di molti conventi ed alla dispersione della maggior parte dei frati. Al principio del secolo brillò per cultura ed erudizione il Generale Giorgio Sotgia Serra poi elevato alla dignità episcopale nella sede di Bosa prima e Sassari poi.
Negli ultimi trent'anni del Settecento, l'Ordine conosce una serie di soppressioni di conventi che portano alla decimazione della sua presenza in Europa, prima nei territori dell'impero austro-ungarico, poi in Francia ed infine in Italia. A questo si aggiunse, nel 1778, per disposizione del Papa, la soppressione della Congregazione eremitica di Monte Senario.
Il brasiliano fra Uguccione Dias Quaresma ottenne in questo secolo, da Papa Clemente XII, delle Costituzioni speciali per un Terz'Ordine regolare dei servi di Maria da fondare in Brasile. Tra i frati di questo periodo celebri per la loro attività culturale spicca il cardinale Pietro Maria Pieri per la liturgia mariana e Roberto Costaguti, poi vescovo di Sansepolcro (1778-1818), celebre oratore (predicò, tra l'altro, il quaresimale del 1779 alla corte imperiale di Vienna) e primo rettore dell'Università di Malta.
Il 1815 segna l'avvio di una ripresa dell'Ordine, che però si dimostra molto precaria. La fine del secolo e i primi del Novecento registrano, invece, una rinascita costante ma lenta, che si protrae fino agli anni sessanta del Novecento.
Per un Ordine di scarse dimensioni come i serviti, le leggi di soppressione del governo unitario italiano tra il 1848 e il 1867 rischiarono di essere fatali. Ma la canonizzazione dei sette fondatori (con i nomi di Bonfiglio, Bonagiunta, Manetto, Uguccione, Amadio, Sostegno e Alessio) nel 1888, grazie all'intervento di papa Leone XIII, diede nuova speranza all'Ordine. In questo periodo, infatti, nascono molte Congregazioni religiose di suore Serve di Maria che chiedono di essere unite all'Ordine, tra cui le Mantellate serve di Maria. Il ramo maschile inizia con difficoltà a riprendersi, quello femminile, invece, superata la sola dimensione monastica, comincia con decisione la sua diffusione.
Tra la data delle apparizioni mariane (1888) e la morte di Carlo Acquiderni nel 1912, l'Ordine fu attivissimo nella prima fase di costruzione del santuario dell'Addolorata di Castelpetroso e di diffusione del suo messaggio.
Dal 1900 a oggi |
Il XX è il secolo della massima diffusione geografica dell'Ordine, ormai presente in tutti e cinque i continenti. I priori generali dell'Ordine rispecchiano l'internazionalità attuale dell'Ordine: dalle origini fino al 1913 i servi di Maria ebbero un solo priore generale non italiano, mentre dal 1913 ad oggi sette su undici priori generali non sono italiani.
Nel 1943 Joan Bartlett apre a Londra la Servite House che si trasformerà nell'Istituto secolare servitano, mentre nel 1959 nasce l'Istituto secolare Regnum Mariae.
Molto attivo nel campo degli studi sulla propria storia, nel 1897 l'Ordine ha dato vita alla collana Monumenta Ordinis Servorum sanctae Mariae e nel 1933 ha preso vita la rivista Studi Storici dell'Ordine dei Servi di Maria. Nel 1959, inoltre, è stato fondato l'Istituto Storico dell'Ordine dei servi di Maria. Da ricordare, poi, la nascita della Pontificia Facoltà Teologica Marianum nel 1950, con sede a Roma.
Molto attivi in tutte le iniziative sociali, in particolare il convento milanese di San Carlo al Corso divenne il punto di riferimento della partecipazione cattolica alla resistenza. Ben sette frati serviti parteciparono nel dopoguerra all'attività di Nomadelfia di don Zeno Saltini, fino a che superiori disposizioni portarono al loro rientro a Milano
In seguito alle disposizioni del Concilio Vaticano II, l'Ordine inizia la riforma delle proprie Costituzioni nel Capitolo generale di Firenze nel 1965. Un testo provvisorio entra in vigore nel 1968, mentre la redazione definitiva si avrà nel 1987.
Nel 1964 l'Ordine registra il maggior numero di frati dal 1750, arrivando a quasi 1700 unità.
Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 161 conventi e 888 frati, 647 dei quali sacerdoti.[3]
Al 31 dicembre 2013, l'ordine era composto da 803 frati, 544 dei quali sacerdoti.[4]
Il carisma |
Gli elementi essenziali della spiritualità dei serviti sono:
- il servizio
- la devozione alla Vergine Maria, in particolare con il titolo di Addolorata
- la vita fraterna
- l'invito alla conversione.
I serviti, a differenza di altri ordini, come i Trinitari, che si dedicano alla liberazione dalla schiavitù, o i missionari comboniani del Cuore di Gesù, che si dedicano all'attività missionaria, in particolare in Africa, non svolgono un servizio specifico.
In genere intendono il servizio come:
- accoglienza dei fratelli, specialmente dei più bisognosi;
- impegno apostolico, in particolare quello missionario;
- studio ed impegno di avere con tutti “solo rapporti di pace, di misericordia, di giustizia e di amore costruttivo”.
Istituto Storico dell'Ordine dei servi di Maria |
Fondato nel 1959 con lo scopo di promuovere gli studi sulla storia dell'Ordine, l'Istituto storico dell'ordine dei servi di Maria ha sede in Roma (viale Trenta Aprile, 6). Primo presidente è stato Franco Andrea Dal Pino, vero e proprio fondatore dell'Istituto. Attualmente cura l'edizione delle collane Monumenta OSM, Scrinium historiale e della rivista Studi Storici dell'Ordine dei Servi di Maria, fondata nel 1933 da p. Raffaele Taucci. Dal 2006 l'Istituto promuove una serie di convegni, a cadenza biennale, dedicati alla storia dell'Ordine: i primi tre convegni hanno studiato i periodi 1848-1950 (nel 2006), 1245-1430 (nel 2008) e 1431-1623 (nel 2010). S'interessa, inoltre, della redazione e pubblicazione della bibliografia sull'Ordine dei servi di Maria.
Priori generali |
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Case dell'ordine |
Ancona, Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù
Bologna, Basilica di Santa Maria dei Servi
Bologna, Eremo di Ronzano
Budrio, Parrocchia di San Lorenzo
Firenze, basilica della Santissima Annunziata
- Follina, Abbazia di Santa Maria
Forlì, Santuario di San Pellegrino
- Genova, Chiesa di Santa Maria dei Servi
Siena, basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi
Pisa, Convento di Sant'Antonio
Brescia, Convento dell'Annunciata Rovato
Innsbruck, Chiesa dei Servi di Maria
Napoli, chiesa di Santa Maria del Parto a Mergellina
Manduria, Parrocchia San Michele Arcangelo
Marina di Massa, Chiesa della Beata Vergine della Consolazione
Montefano, Convento San Filippo Benizi
Pesaro, Santuario della Madonna delle Grazie
Pistoia, Chiesa della Santissima Annunziata
Reggio Emilia, Santuario della Beata Vergine della Ghiara
Roma, chiesa di San Marcello al Corso
Roma, chiesa di Santa Maria in Via
Sansepolcro, Chiesa di Santa Maria dei Servi
Sassari, Chiesa di Sant'Antonio Abate
Senigallia, Parrocchia di San Martino
Siracusa, Parrocchia Maria SS.Addolorata a Grottasanta
Taranto, Chiesa Maria SS. Addolorata
Torino, Chiesa di San Carlo (Torino)
Torino, Chiesa di San Pellegrino Laziosi
Udine, Santuario della Beata Vergine delle Grazie
Verona, Chiesa di Santa Maria della Scala
Viareggio, Chiesa di Sant'Andrea
Vicenza, Santuario della Madonna di Monte Berico
Vicenza, Chiesa di santa Maria dei Servi
Isola Vicentina, Chiesa e convento di Santa Maria del Cengio
- Marina di Carrara, Chiesa della Santissima Annunziata dei Servi di Maria
Figure notevoli per santità di vita |
Santi |
Sette santi fondatori (l'ultimo dei sette, Alessio, muore nel 1310)
Filippo Benizi (+1285)
Pellegrino Laziosi (+1345)
Giuliana Falconieri (sec. XIV)
Antonio Maria Pucci (+1892)
Clelia Barbieri (+1870)
Beati |
Giacomo da Città della Pieve (+1304)
Gioacchino da Siena (+1305)
Bonaventura da Pistoia (+1315)
Andrea da Borgo Sansepolcro (+1315)
Ubaldo da Borgo Sansepolcro (+1315)
Francesco da Siena (+1328)
Tommaso da Orvieto (+1343)
Giovanna da Firenze (sec. XIV)
Benincasa da Montepulciano (+1426)
Girolamo da Sant'Angelo in Vado (+1455)
Elisabetta Picenardi (+1468)
Giacomo Filippo Bertoni (+1483)
Bonaventura Tornielli (+1491)
Giovannangelo Porro (+1505)
Raffaele da Barletta (+1566)
Ferdinando Baccillieri (+1893)
Maria Maddalena Costanza Starace (+1921)
Maria Guadalupe Ricart Olmos (+1936)
Cecilia Eusepi (Terziaria dell'Ordine)
Venerabili e servi di Dio |
- Gioacchino Stevan
- Venanzio Quadri
- Vincenzo Maria Sarnelli
- Maria Elisa Andreoli
- Maria Dolores Inglese
Persone legate ai servi di Maria |
- Maria Valtorta
- Antonio Alabanti
- Girolamo Amadei
- Angelo Buccarello
- Roberto Costaguti
- Andrea Czortek
- Franco Andrea Dal Pino
- Camillo De Piaz
- Agostino Falivene
- Arcangelo Giani
- Anna Caterina Gonzaga
- Bonfiglio Guelfucci
- Dionisio Laurerio
- Alexis-Henri-Marie Lépicier
- Alberto Maggi
- Donato Arsenio Mascagni
- Rafael Merry del Val
- Anacleto Milani
- Davide Montagna
- Giovanni Angelo Montorsoli
- Pietro Maria Pieri
- Ermes Maria Ronchi
- Pellegrino Cesio Santucci, su win.organieorganisti.it.
- Paolo Sarpi
- Giovanni Battista Stefaneschi
- David Maria Turoldo
- Giovanni Vannucci
- Simon-Joseph Pellegrin
- Dionisio de Laurerio
Le marce nazionali |
I Servi di Maria organizzano annualmente, in località diverse, delle marce nazionali come momenti forti di ritrovo e di riflessione spirituale. Si ricordano le seguenti edizioni:
- XV Marcia nazionale dei Servi di Maria, da Città di Castello a Sansepolcro, nella notte tra sabato 9 maggio e domenica 10 maggio 1998
- XXV Marcia nazionale dei Servi di Maria, da Pistoia ad Agliana, nella notte tra sabato 8 maggio e domenica 9 maggio 2010
- XXVIII Marcia nazionale dei Servi di Maria, a Napoli, nella notte tra sabato 11 maggio e domenica 12 maggio 2013
- XXX Marcia nazionale dei Servi di Maria, da Saviano a Baiano, nella diocesi di Nola, nella notte tra sabato 16 maggio e domenica 17 maggio 2015
- XXXI Marcia nazionale dei Servi di Maria, a Forlì, per il 750° della nascita di San Pellegrino Laziosi, nella notte tra sabato 7 maggio e domenica 8 maggio 2016.
Note |
^
Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, IV, 1978, p. 21;
^ Si vedano le notizie riportate in http://servidimaria.net/sitoosm/it/spiritualita/bea/ubaldo.pdf URL attivo il 26-12-2016.
^ dati statistici riportati dall'Annuario pontificio per l'anno 2007, Città del Vaticano, 2007, p. 1468
^ http://www.prg.servidimaria.net/notizie/archivio/dol_gennaio_2014.pdf
^ Il nome di battesimo era Agostino, ma lo cambiò in Stefano entrando nell'Ordine dei Servi di Maria, vedi: The cardinals of the Holy Roman Church-Bonucci
Voci correlate |
- Serve di Maria
- Maria Addolorata
- Bagni San Filippo
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sui Servi di Maria
Collegamenti esterni |
Sito ufficiale, su servidimaria.net.
Servi di Maria, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
(EN) Servi di Maria, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Sito ufficiale dei servi di Maria, su servidimaria.net.
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