Capreolus capreolus




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Capriolo

Isane metskits ehk Sokk.JPG

Capreolus capreolus

Stato di conservazione


Status iucn3.1 LC it.svg

Rischio minimo



Classificazione scientifica

Dominio

Eukaryota

Regno

Animalia

Phylum

Chordata

Classe

Mammalia

Ordine

Artiodactyla

Sottordine

Ruminantia

Famiglia

Cervidae

Sottofamiglia

Capreolinae

Genere

Capreolus

Specie

C. capreolus

Nomenclatura binomiale

Capreolus capreolus
Linnaeus, 1758

Sottospecie


  • C. capreolus capreolus

  • C. capreolus caucasicus

  • C. capreolus canus

  • C. capreolus italicus



Areale

Leefgebied ree.JPG

Il capriolo (Capreolus capreolus, Linnaeus, 1758) è un ungulato che vive in Europa e Asia. Ha palchi corti, in genere con 3 punte per lato nei soggetti adulti. Il corpo è di un colore tra il rosso ed il marrone, il muso verso il grigio; è molto veloce e vive su altopiani e montagne, invece originariamente era diffuso prevalentemente nelle pianure.




Indice






  • 1 Descrizione


    • 1.1 Sottospecie


    • 1.2 Distribuzione e habitat


    • 1.3 Comportamento




  • 2 Nella cultura di massa


    • 2.1 Nella mitologia e nella letteratura




  • 3 Tracce


  • 4 Galleria d'immagini


  • 5 Note


  • 6 Bibliografia


  • 7 Voci correlate


  • 8 Altri progetti


  • 9 Collegamenti esterni





Descrizione |




Cucciolo di capriolo nascosto nel sottobosco; il manto maculato (con punti chiari) favorisce il mimetismo.


Il capriolo è un cervide di piccole dimensioni, dal mantello fulvo in estate. La gola,
le parti ventrali e la regione perianale, detta specchio anale, sono bianche. La coda è cortissima e non emerge dal pelo, nella femmina c'è un ciuffo di peli che ricopre la vulva.
Il maschio possiede piccoli palchi (con questo termine vengono indicate le corna dei cervidi) con tre punte; questi cadono ogni anno, da ottobre a dicembre, e ricrescono alla fine dell'inverno. I palchi sono costituiti di una sostanza cartilaginea, una volta caduti, sono preda di altri animali che se ne nutrono. Per cui è molto raro rinvenire palchi caduti nei caprioli, cosa più semplice negli altri due Cervidi presenti in Italia (cervo nobile e daino).





























Formula dentaria
Arcata superiore
3
3
0
0
0
0
3
3
3
3
1
3
3
1
3
3
Arcata inferiore
Totale: 32

1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Un capriolo è lungo 90-130 cm, alla spalla è alto 55-77 cm.
Pesa tra 10 e 27 kg.



Sottospecie |


Ne sono note 4 sottospecie[1]:




  • C. capreolus capreolus Linnaeus, 1758


  • C. capreolus caucasicus Dinnik, 1910


  • C. capreolus canus Miller, 1910


  • C. capreolus italicus Festa, 1925 - sottospecie presente solo in Italia con popolazioni frammentate nella Tenuta presidenziale di Castelporziano (Lazio), nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (Abruzzo), nel Gargano (Puglia), nei Monti di Orsomarso (Calabria) e nella zona meridionale della Maremma (Toscana).



Distribuzione e habitat |





Dimorfismo sessuale nei caprioli: il maschio è a sinistra, la femmina a destra.


È diffuso in gran parte dell'Europa continentale e in Gran Bretagna, è assente in Irlanda e nelle isole del Mediterraneo.
In Italia si trova sulle Alpi e sugli Appennini. Ultimamente, si assiste alla sua lenta ricolonizzazione dei boschi della pianura padana, in particolare di quelli nel Parco del Ticino, ma anche nei recenti rimboschimenti realizzati lungo il Po grazie ai contributi dell'Unione europea.


Alcuni esemplari della sottospecie tipica sono stati recentemente inseriti all'interno del Parco dei Nebrodi. Si tratta di esemplari provenienti dall'Emilia-Romagna e concentrati nella zona di Galati Mamertino, nell'ambito di un progetto di reintroduzione della specie.


Il capriolo è diffuso in boschi aperti - in cui il sottobosco è fitto - e inframmezzati da radure e zone cespugliose, sia in pianura (anche dove questa è coltivata e pure dove l'agricoltura è intensiva purché trovi boscaglie dove rifugiarsi), sia in collina, sia in montagna, sia nelle zone umide. Sulle Alpi lo si può osservare durante l'estate nei pascoli fino a 2400 m.s.l.m., in inverno tende a scendere progressivamente di quota con l'aumentare dello spessore della neve, ma riesce a svernare anche oltre i 2000 m.s.l.m. sfruttando le zone dove la neve viene erosa dal vento o dalle valanghe. Pascola normalmente anche a temperature inferiori a -20 °C.


Nel 2010 si contavano in Europa almeno 15 milioni di capi adulti non italicus, di cui in Italia almeno 460.000, sono in aumento e in espansione. Per la sottospecie italicus dell'Appennino centro meridionale si stimano meno di 10.000 esemplari.



Comportamento |




Testa di un capriolo maschio: si notino le ghiandole odorifere sotto gli occhi.


In passato il capriolo veniva considerato un animale tendenzialmente solitario, oggi si sa che ha un comportamento sociale complesso ed articolato. Infatti, mentre i maschi conducono per gran parte dell'anno un'esistenza solitaria (anche perché già alla fine dell'inverno tra di loro iniziano le dispute territoriali), le femmine spesso vivono riunite in branchi, composti da 3-7 individui, diretti da una femmina dominante. In tali branchi le gerarchie ed i rapporti sociali sono ben definiti e strutturati.


Nel periodo che va dalla tarda primavera all'inizio dell'estate le femmine partoriscono, normalmente 1 o 2 piccoli, raramente tre, dal caratteristico mantello bruno fittamente maculato.
Molto spesso, le femmine lasciano il cucciolo nascosto nell'erba alta, mentre loro vagano nei paraggi in cerca di cibo.


Il periodo degli amori va da metà luglio a fine agosto ed il corteggiamento è costituito da una serie di inseguimenti della femmina da parte del maschio.


La gestazione dura circa 9 mesi e mezzo; l'ovulo, una volta fecondato, si impianta nell'utero materno e rimane quiescente fino a dicembre, quando riprende a svilupparsi. Questa caratteristica viene detta ovoimplantazione differita.


Con l'arrivo dell'autunno, poi, anche i maschi si riuniscono ai branchi di femmine e spesso occupano un posto in fondo alla gerarchia.


I giovani raggiungono la maturità sessuale all'età di circa 14 mesi.


Può raggiungere un'età di 18 anni.


Il capriolo è un animale timido e schivo e fa bene: numerosi predatori minacciano la sua incolumità e soprattutto quella dei suoi piccoli. I principali sono lupi, orsi e linci, ci sono anche volpi, gatti selvatici, aquile, gufi reali, martore, sciacalli e cinghiali.



Nella cultura di massa |




Bambi in un'illustrazione


Il capriolo è stato protagonista del romanzo Bambi, la vita di un capriolo di Felix Salten a cui si è ispirato il film Bambi della Walt Disney.


Nella fiaba dei fratelli Grimm Fratellino e Sorellina uno dei protagonisti viene trasformato in un capriolo.



Nella mitologia e nella letteratura |



Il capriolo è spesso raffigurato nelle sculture, nei mosaici e nei dipinti insieme a Diana, dea della caccia.




Statua di Diana/Artemide con un capriolo, copia romana di originale ellenistico. Parigi, Museo del Louvre


In una delle sue opere più famose, dal titolo La corza blanca e contenuto nella raccolta "Leggende", lo scrittore spagnolo Gustavo Adolfo Bécquer narra di Costanza, una splendida fanciulla figlia di un nobile cavaliere medioevale; Costanza, dalla carnagione chiarissima, di notte si trasformava in un capriolo femmina bianco. Una notte però la giovane fu uccisa nella foresta da un giovane, di lei innamorato, ignaro della metamorfosi della giovane.


Nel poema mitologico gallese Cad Goddeu contenuto nel Libro di Taliesin (un manoscritto gallese del XIV secolo conosciuto anche come Peniarth MS2 e conservato nella Biblioteca Nazionale del Galles), un raro capriolo bianco viene sottratto durante una caccia a Arawn, divinità celtica dell'Annwn. Il capriolo rappresenta un simbolo del viaggio dell'anima verso la morte.



Tracce |




Galleria d'immagini |




Note |




  1. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Capreolus capreolus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.



Bibliografia |



  • (EN) Deer Specialist Group 1996, Capreolus capreolus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2018.2, IUCN, 2018.

  • AA. VV., Conoscere la natura d'Italia, Istituto Geografico De Agostini Novara, 1986

  • Marco Tenucci (a cura di), I mammiferi - Guida a tutte le specie italiane, Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1986


  • I taccuini di Airone, traduzione e adattamento da Cuadernos de Campo di Felix Rodriguez de la Fuente, Editorial Marin, Barcelona 29 (Spagna) - a cura di Maurilio Cipparone, L'airone di Giorgio Mondadori e Associati S.p.A. N. 36, 3 luglio 1984



Voci correlate |


  • Mammiferi in Italia


Altri progetti |



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Collegamenti esterni |






  • Capreolus capreolus, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Modifica su Wikidata


  • (EN) Capreolus capreolus, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata


  • Capreolus capreolus, su http://fossilworks.org. Modifica su Wikidata


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