Finale Emilia
Finale Emilia comune | |||
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Il palazzo municipale fotografato da Paolo Monti nel 1976 | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Emilia-Romagna | ||
Provincia | Modena | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Sandro Palazzi (Lega Nord) dal 20-6-2016 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 44°49′54.66″N 11°17′44.66″E / 44.83185°N 11.29574°E44.83185; 11.29574 (Finale Emilia) | ||
Altitudine | 15 m s.l.m. | ||
Superficie | 105,13 km² | ||
Abitanti | 15 573[1](31-8-2017) | ||
Densità | 148,13 ab./km² | ||
Frazioni | Canaletto, Massa Finalese, Reno Finalese | ||
Comuni confinanti | Bondeno (FE), Camposanto, Cento (FE), Crevalcore (BO), Mirandola, San Felice sul Panaro | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 41034 | ||
Prefisso | 0535 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 036012 | ||
Cod. catastale | D599 | ||
Targa | MO | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media) | ||
Nome abitanti | finalesi | ||
Patrono | san Zenone | ||
Giorno festivo | 8 settembre | ||
Cartografia | |||
Finale Emilia | |||
Posizione del comune di Finale Emilia all'interno della provincia di Modena | |||
Sito istituzionale | |||
Finale Emilia (Al Finàl in dialetto finalese[2], Al Finèl in dialetto modenese) è un comune italiano di 15 573 abitanti[1] della provincia di Modena, in Emilia-Romagna, di cui costituisce il più orientale comune della provincia, e fa parte dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord. Dista dal capoluogo circa 42 chilometri a nord-est.
Indice
1 Geografia fisica
2 Origini del nome
3 Storia
3.1 Storia antica
3.2 Dal dopoguerra a oggi
3.3 Nobiltà civica
4 Monumenti e luoghi d'interesse
5 Società
5.1 Evoluzione demografica
5.2 Etnie e minoranze straniere
5.3 Lingua e dialetti
6 Cultura
6.1 Cucina
7 Amministrazione
7.1 Gemellaggi
8 Note
9 Bibliografia
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Geografia fisica |
Finale gode di un tipico clima temperato continentale della pianura padana e delle medie latitudini. Come nel resto della pianura circostante, gli inverni sono moderatamente rigidi, poco piovosi e con giornate di nebbia; le estati sono calde ed afose nei mesi di luglio e agosto, con temperature che possono salire oltre i 35º e con precipitazioni a carattere temporalesco; le primavere e gli autunni sono generalmente piovosi.
Classificazione climatica: zona E[3]
Classificazione sismica: zona 3[3].
Origini del nome |
Finale deriva da locus finalis, che significa luogo di confine. Posto attualmente al confine tra le province di Modena e di Ferrara, il nome è in relazione con la sua posizione che anche anticamente era posta al confine del Ducato di Modena e lo Stato pontificio. Fino al 1863 si chiamava Finale di Modena, poi con la sua inclusione nel Regno d'Italia fu definitivamente chiamato Finale Emilia[4].
Storia |
Storia antica |
Il territorio finalese costituisce da sempre una zona di confine con una storia che si perde nella notte dei tempi: i primi insediamenti urbani di cui si hanno testimonianze risalgono all'Età del Bronzo. L'aspetto strategico che riveste il territorio finalese era già ben noto ai tempi dei Romani che vi si insediarono fra il II e il IV secolo fondando forse quella Forum Alieni menzionata da Tacito nelle sue Historiae.
Il primo documento ufficiale in cui si fa esplicita menzione a Finale risale al 1009, in particolare il documento cita il castello finalese menzionato come oggetto di scambio fra il vescovo di Modena Varino e l'abate di Nonantola Rodolfo.
Risale, comunque, al 1213 la nascita ufficiale dell'abitato finalese cioè quando gli abitanti di Ponteduce, durante la guerra fra Salinguerra Torelli e il marchese Aldobrandino d'Este, si unirono ai militari di stanza al Castrum finalis, determinando in seguito, l'ampliamento dell'abitato e la fondazione del Comune di Finale, che trovò espressione concreta nell'innalzamento della Torre del Popolo di Modena o Torre dell'Orologio.
Dalla fine del XIII secolo le sorti di Finale si legano indissolubilmente a quelle di Modena che in questo periodo passa sotto il dominio degli Estensi.
Alla fine del XV secolo cominciò a svilupparsi il nucleo civile ed economico del paese includendo piccole fabbriche artigianali dedite principalmente alla lavorazione della lana, del cuoio e del vetro.
Nella prima metà del XVI secolo il duca Ercole II d'Este, su richiesta degli stessi finalesi, fece abbattere le mura cittadine in modo da dare maggiore spazio alle locali attività industriali.
Nel 1598 il duca Cesare d'Este, costretto a cedere Ferrara al Papa, si rifugiò a Finale, che, grazie all'ospitalità dimostrata ricevette il titolo di Finale Fedelissimo.
Il XVIII secolo fu funestato da guerre e distruzione e nella zona si avvicendarono le truppe di diverse fazioni fino a quelle francesi di Napoleone.
Il periodo fu particolarmente duro per Finale e per le zone circostanti, ciononostante la vitalità economica e commerciale del paese non venne mai meno, particolarmente intensa fu l'attività bancaria gestita dalla comunità ebraica locale: una delle più radicate ed importanti della zona del modenese.
Ad ulteriore riconoscimento dell'importanza economica e culturale raggiunta, il 30 gennaio 1779 il duca Francesco III concesse a Finale il titolo di Città.
Nel 1805 Finale fu inclusa nel Regno d'Italia costituito da Napoleone. Successivamente il Congresso di Vienna restituì Finale al dominio degli Estensi che lo mantennero fino all'incorporazione di Finale nel Regno d'Italia.
Nel 1886 vi avviene la fondazione della prima cooperativa in provincia di Modena e fra le prime in Italia denominata "Associazione degli operai braccianti e scariolanti di Finale Emilia". Finale Emilia era storicamente considerata un'importante "città d'acqua" per la navigabilità del fiume Panaro, chiamata dagli Este la piccola Venezia[5], e quando alla fine del XIX secolo il fiume Panaro cambiò il suo corso, l'agricoltura divenne il cardine dell'economia della cittadina e dei suoi dintorni, fino alla seconda metà del XX secolo, quando con la costruzione del polo industriale sorsero numerose industrie[6].
Dal dopoguerra a oggi |
Sul finire della Seconda guerra mondiale, nella notte tra il 22 e il 23 aprile 1945, la V Armata statunitense e la VIII Armata inglese, dopo violenti scontri conclusero l'accerchiamento delle truppe tedesche poste a difesa di Bologna. Il congiungimento delle due armate sul Fiume Panaro nei pressi di Finale verso Bondeno, comportò la perdita di oltre 40 000 uomini dell'Asse e il collasso della Wehrmacht in Italia. Questa azione è stata considerata, l'ultima operazione bellica di rilievo nella campagna d'Italia da parte del generale Harold Alexander (comandante in capo delle truppe alleate nella penisola). Nel corso dei combattimenti i Nazisti minarono un gran numero di abitazioni di Finale Emilia, distruggendo quanto non era stato ancora colpito dai precedenti bombardamenti alleati. Molti finalesi tentarono disperatamente di impedire questa azione, i combattimenti strada per strada furono particolarmente feroci. La superiorità numerica dei Nazisti ebbe ragione del valore dei locali, ma gli Alleati guadagnarono forse quel tempo prezioso per accerchiare e sconfiggere il nemico.
Nel 2012 il patrimonio artistico di Finale Emilia è stato gravemente danneggiato dal terremoto che ha colpito tutta la Bassa modenese. Le scosse hanno causato il crollo della Torre dei Modenesi in piazza Baccarini, di buona parte della Rocca Estense, del Palazzo Veneziani e della parte superiore del Duomo. La maggioranza dei danni si è avuta con la scossa del 20 maggio, mentre quelle successive hanno causato danni minori; Finale Emilia fu proprio epicentro della scossa principale del 20 maggio, di magnitudo 5.9[7].
Nobiltà civica |
La città godeva di una propria nobiltà civica, con tanto di libro d'oro della nobiltà, composta da quelle famiglie che per vari motivi avevano contribuito alla storia della città. La Consulta araldica del Regno d'Italia riconobbe la nobiltà civica di Finale Emilia e di contesto entrarono a far parte dell'Elenco Ufficiale della Nobiltà Italiana le seguenti famiglie col titolo di Nobile di Finale[8]:
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Monumenti e luoghi d'interesse |
Di particolare rilievo è il Castello delle Rocche (detto anche "Rocca Estense") il cui corpo quadrilatero è munito di torri, sulle quali spiccano le aquile estensi e del mastio. Come altri monumenti è rimasto gravemente danneggiata dal terremoto del 20 maggio 2012.
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La Torre dei Modenesi, o come la chiamavano gli abitanti Torre dell'Orologio, fu costruita nel 1213 (e già simbolo della città), avrebbe compiuto 800 anni nel 2013. Diventò il simbolo del terremoto che dopo varie scosse la fece crollare quasi completamente il 20 maggio 2012.
Altri quattro grandi edifici caratterizzano Finale: il Palazzo Comunale, con l'orologio e la statua di San Zenone, la chiesa di San Bartolomeo, il Teatro Sociale e il cimitero ebraico, con la tomba di Donato Donati del XVII secolo.
Società |
Evoluzione demografica |
Abitanti censiti[9]
Etnie e minoranze straniere |
Gli stranieri residenti nel comune sono 2.085, ovvero il 13,3% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[10]:
Marocco, 960
Romania, 246
Cina, 167
Nigeria, 93
Moldavia, 92
Albania, 90
Ucraina, 86
Tunisia, 53
Polonia, 53
Pakistan, 40
Lingua e dialetti |
Oltre alla lingua italiana, a Finale Emilia è utilizzato il locale dialetto finalese, appartenente al gruppo ferrarese della lingua emiliano-romagnola.
Cultura |
Cucina |
Finale Emilia rispecchia le tradizioni emiliane in molti piatti preparati nella cittadina; tipicamente di Finale sono l'anicione, un distillato a base di anice, e soprattutto la sfogliata, talvolta conosciuta come "torta degli ebrei" o "tibuia". Sulla sua preparazione, a base di farina, strutto e formaggio grana ancor oggi si mantiene un certo riserbo, come vuole la tradizione. Nei secoli scorsi infatti, questa ricetta era conosciuta solo dagli ebrei residenti in zona, e da loro era segretamente custodita; tuttavia, nel 1861, un ebreo divenuto cattolico di nome Mandolino Rimini, decise di rivelarla ai cristiani per vendicarsi del disprezzo che gli ebrei avevano maturato nei suoi confronti, dopo la sua conversione[6].
Amministrazione |
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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29 maggio 1988 | 2 aprile 1990 | Mario Pio Silvestri | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [11] |
26 aprile 1990 | 17 ottobre 1990 | Fausto Vergnanini | Sindaco | [11] | |
18 ottobre 1990 | 12 maggio 2001 | Alfredo Sgarbi | PCI, PDS | Sindaco | [11] |
13 maggio 2001 | 14 maggio 2011 | Raimondo Soragni | Democratici di Sinistra | Sindaco | [11] |
15 maggio 2011 | 20 giugno 2016 | Fernando Ferioli | Partito Democratico | Sindaco | [11] |
20 giugno 2016 | in carica | Sandro Palazzi | Lega Nord - Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale | Sindaco | [11] |
Gemellaggi |
Finale Emilia è gemellata con:
Grézieu-la-Varenne
Villa Sant'Angelo
Formigine
Note |
^ ab Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2017.
^ Finàl paés, finalenews24. URL consultato il 16 dicembre 2011.
^ ab Classificazione sismica e climatica, Tuttitalia.it. URL consultato il 3 giugno 2012.
^ Balboni Maria Pia (2005), p. 1
^ FinalEstense. Finale, Città del Rinascimento historiavivens.eu
^ ab Finale Emilia centrodata.com - Finale Emilia
^ Terremoto del 20 maggio 2012 Protezione Civile
^ Elenco Ufficiale (definitivo) delle Famiglie Nobili e Titolate del Modenese 1901, Giuseppe Civelli, Roma.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2014 per sesso e cittadinanza, ISTAT. URL consultato il 23 giugno 2015.
^ abcdef http://amministratori.interno.it/
Bibliografia |
- Frassoni, Cesare, Memorie del Finale di Lombardia, Modena, 1778 (ristampa Forni Editore, Sala Bolognese, 1984).
- Balboni Maria Pia, Gli ebrei del Finale nel Cinquecento e nel Seicento, Giuntina, 2005, su books.google.it.
- Balboni Maria Pia, Ventura. Dal ghetto del Finale alla corte di Lahore, Pagine VIII-212, Aedes Muratoriana, Modena, 1993
- Balboni Maria Pia, Bonfatti Gian Luca, Finale Emilia, Arte e Storia della città e del territorio, Gruppo Culturale R6J6, Finale Emilia, 2006
- Balboni Maria Pia, Perani Mauro, Creatura Alessio, Corazzol Giacomo, Sigilli di eternità, il cimitero ebraico di Finale Emilia, Giuntina, Firenze, 2011, ISBN 978-88-8057-419-4
- Balboni, Maria Pia, Bisognava farlo. Il salvataggio degli ebrei internati a Finale Emilia, Giuntina, Firenze 2012, ISBN 978-88-8057-486-6, su giuntina.it.
- Touring Club italiano, Modena e provincia: le regge del ducato estense, Carpi, Vignola, Nonantola, Milano, Touring Editore, 1999, ISBN 88-365-1355-7.
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Finale Emilia
Collegamenti esterni |
Video del terremoto in diretta a Finale Emilia tg24.sky.it
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 157189433 |
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