Manchester City Football Club
Manchester City Calcio | ||||
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Campione d'Inghilterra in carica | ||||
Detentore della Football League Cup | ||||
Detentore del Community Shield | ||||
City; Sky blues; Citizens; Blue Moon | ||||
Segni distintivi | ||||
Uniformi di gara
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Colori sociali | Celeste, bianco | |||
Simboli | Nave | |||
Inno | Blue Moon Richard Rodgers | |||
Dati societari | ||||
Città | Manchester | |||
Nazione | Regno Unito Inghilterra | |||
Confederazione | UEFA | |||
Federazione | FA | |||
Campionato | Premier League | |||
Fondazione | 1880 | |||
Rifondazione | 1894 | |||
Proprietario | Mansur bin Zayd Al Nahyan | |||
Presidente | Khaldoon Al Mubarak | |||
Allenatore | Josep Guardiola | |||
Stadio | Etihad Stadium (55 097 posti) | |||
Sito web | www.mcfc.co.uk | |||
Palmarès | ||||
Titoli d'Inghilterra | 5 | |||
Coppe d'Inghilterra | 5 | |||
Coppe di Lega inglesi | 5 | |||
Charity/Community Shield | 5 | |||
Trofei internazionali | 1 Coppe delle Coppe | |||
Stagione in corso | ||||
Si invita a seguire il modello di voce |
Il Manchester City Football Club, noto semplicemente come Manchester City, è una società calcistica inglese con sede nella città di Manchester, militante in Premier League (prima divisione inglese) dal 2002. Nel 1880 fu fondato il West Gorton Saint Marks, club che assunse il nome di Ardwick A.F.C. nel 1887 e si spostò a Hyde Road nel 1894, dove si rifondò con il nome di Manchester City Football Club.
Il City visse il maggior periodo di successo della sua storia sotto la gestione di Joe Mercer e Malcolm Allison, tra gli anni sessanta e gli anni settanta, quando si assicurò alcuni importanti trofei nazionali ed internazionali, guidato da giocatori come Colin Bell e Francis Lee. Negli anni novanta la squadra entrò in un periodo di declino, culminato in una doppia retrocessione tra il 1996 e il 1998. Gli Sky Blues trascorsero un anno nella Third Division (terza divisione inglese), ma ottennero nuovamente la promozione in Premier League nel 2002. Agli inizi degli anni duemiladieci, grazie anche agli investimenti della nuova proprietà emiratina facente capo allo sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan, la squadra è tornata al successo in ambito nazionale, vincendo la FA Cup nel 2011 e la Premier League nel 2012, interrompendo così il dominio delle cosiddette Big Four (Arsenal, Chelsea, Liverpool e Manchester United) che durava dal 1996. In totale ha vinto cinque campionati nazionali, cinque FA Cup, cinque Football League Cup, cinque Charity/Community Shield ed una Coppa delle Coppe.
I colori sociali del Manchester City sono il bianco ed il celeste, da cui deriva il soprannome Sky Blues.
Indice
1 Storia
1.1 La fondazione ed i primi anni
1.2 L'epoca di successo e il declino
1.3 L'era Thaksin Shinawatra
1.4 La nuova proprietà Emiratina
1.5 Il ritorno al vertice
2 Cronistoria
2.1 Partecipazione ai campionati
3 Colori e simboli
3.1 Colori
3.2 Simboli ufficiali
3.2.1 Stemma
4 Il Manchester City nella cultura di massa
5 Strutture
5.1 Stadi
6 Società
6.1 Organigramma societario
6.2 Sponsor
7 Allenatori e presidenti
8 Giocatori
8.1 Hall of Fame
8.2 Vincitori di titoli
8.2.1 Campioni del mondo
9 Palmarès
9.1 Competizioni nazionali
9.2 Competizioni internazionali
9.3 Competizioni giovanili
9.4 Altri piazzamenti
10 Statistiche e record
10.1 Statistiche di squadra
10.2 Statistiche individuali
11 Tifoseria
12 Organico
12.1 Rosa
12.2 Staff tecnico
13 Note
14 Bibliografia
15 Voci correlate
16 Altri progetti
17 Collegamenti esterni
Storia |
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La fondazione ed i primi anni |
L'Ardwick A.F.C. raggiunse la Football League nel 1892, come membro fondatore della Seconda Divisione. Nella stagione 1893-94 il club subì una riorganizzazione strutturale e si trasferì nello stadio di Hyde Road, rinominandosi Manchester City Football Club.
La prima vittoria arrivò nel 1899 con il primo posto nella Second Division, mentre la prima vittoria in una delle competizioni maggiori risale al 1904, quando il City sconfisse i Bolton Wanderers nella finale di FA Cup. Nel 1923 il club si trasferì nel nuovo stadio a Maine Road, nel quartiere di Moss Side.
L'epoca di successo e il declino |
La prima vittoria in campionato arrivò nel 1937, la seconda volta che il club conquistò il titolo della First Division fu l'inizio dell'epoca dell'oro per i Citizens, sotto la guida dell'allenatore Joe Mercer e del suo assistente Malcolm Allison e con gli attaccanti inglesi Francis Lee, Colin Bell, Mike Summerbee ed il capitano Tony Book. Il momento più significativo in Europa fu la conquista della Coppa delle Coppe, nel 1970, battendo in finale, a Vienna, il Gornik Zabrze.
Dopo i successi degli anni sessanta e settanta la squadra attraversò un periodo di declino. Retrocedette per due volte dalla massima serie negli anni ottanta, ma riuscì ad arrivare quinta per due volte consecutive nella Division One sotto la guida di Peter Reid. Tuttavia, si trattò di un successo di breve durata, e le sorti del Manchester City continuarono a vacillare negli anni novanta, raggiungendo il punto più basso nel 1998, quando il City divenne la prima squadra vincitrice di un trofeo europeo ad essere retrocessa nella terza serie del calcio inglese.
Dopo la retrocessione arrivò un nuovo presidente ed il City conquistò subito la promozione in uno storico playoff contro il Gillingham F.C. Furono annunciati piani per un nuovo stadio e per la prima volta dopo diversi anni intorno al club e nei tifosi era presente un'atmosfera di ottimismo. Una ulteriore promozione vide il City tornare nella massima serie, ma si dimostrò un passo troppo azzardato per un club in via di ricostruzione. Nella stagione 2000-2001 il City si ritrovò quindi retrocesso ancora una volta ma l'arrivo del nuovo allenatore Kevin Keegan portò al successo immediato con la vittoria della Division One nel 2002 che conseguì nella promozione in Premier League e permise al club di stabilire alcuni record.
Dal 2002, il City milita stabilmente in Prima Divisione.
Nella stagione 2002-2003, l'ultima nel vecchio stadio di Maine Road (che fu poi smantellato), ci fu la vittoria per 3-1 contro i rivali del Manchester United, che pose fine a tredici anni senza un successo nella stracittadina, grazie al gol di Anelka (acquistato per 13 milioni di sterline) ed alla doppietta di Shaun Goater. Quell'anno il City arrivò al nono posto in Premier League, qualificandosi alla Coppa Uefa attraverso la Fair Play League. L'11 maggio 2003 fu giocata l'ultima partita al Maine Road, che vide la sconfitta dei Citizens per 0-1 contro il Southampton. Decisiva fu la rete del difensore Michael Svensson. L'ultimo gol del City nello stadio fu invece realizzato da Marc-Vivien Foé, che morì il 16 giugno dello stesso anno, durante una partita della Nazionale di calcio camerunese in Confederations Cup, a causa di un attacco cardiaco.
A partire dalla stagione 2003-2004 la squadra si spostò nel nuovo City of Manchester Stadium (dotato di 48 000 posti a sedere), situato nella parte est di Manchester, costruito per ospitare i Giochi del Commonwealth del 2002.
L'era Thaksin Shinawatra |
Dopo altre quattro stagioni in Premier League, nel giugno 2007 la quota di maggioranza delle azioni del Manchester City fu acquisita dalla società UK Sport Investments, controllata dall'ex primo ministro thailandese Thaksin Shinawatra[1]. L'intenzione della nuova proprietà era quella di portare il Manchester City ai vertici del calcio britannico attraverso importanti investimenti economici. Il primo colpo del nuovo presidente fu la scelta del tecnico Sven-Göran Eriksson, già commissario tecnico della Nazionale inglese, cui seguì l'acquisto dell'attaccante della Reggina Rolando Bianchi, operazione costata 13 milioni di euro. Assieme a Bianchi arrivarono anche Elano dallo Shakhtar Donetsk per 11 milioni di euro, Martin Petrov, bulgaro ex dell'Atlético Madrid per 7,5 milioni di euro, Valeri Bojinov dalla Fiorentina per 8 milioni di euro, Javier Garrido dalla Real Sociedad per 3 milioni di euro, Vedran Ćorluka dalla Dinamo Zagabria per 12 milioni di euro, Gelson Fernandes e Geovanni, acquisito a parametro zero.
Il City vinse le prime tre partite della stagione (contro West Ham United, Derby County e Manchester United) senza subire nessun gol, per poi arrestarsi alla quarta partita contro l'Arsenal, attaccando per quasi tutta la partita per poi essere piegato da un gol su rigore nel finale. Da allora il City vinse contro l'Aston Villa, il Newcastle, il Middlesbrough e il Birmingham e pareggiò con il Fulham, piazzandosi fra le prime tre della Premier League a metà ottobre. Tra la fine del girone d'andata e l'inizio del girone di ritorno si verificò un calo di rendimento con risultati che fecero uscire la squadra prima dalla lotta per il titolo e poi da quella per la qualificazione in Champions League. Tra le cause del calo il cattivo rendimento di alcuni nuovi acquisti tra i quali Bojinov, infortunatosi subito dopo l'inizio del campionato, e Bianchi, autore di un solo gol in tutto il girone d'andata e ceduto alla Lazio durante il mercato invernale.
Tra le note positive della stagione 2007-08 furono da registrare le vittorie nei due derby contro lo United e il fatto che, malgrado il piazzamento finale (nono posto) non lo consentisse, i Citizens ebbero accesso alla Coppa UEFA 2008-2009 grazie alla speciale classifica inglese del Fair Play (il City divenne così il primo team a vincere per la seconda volta questa speciale classifica). La campagna acquisti per la stagione 2008-09 fu segnata dall'esonero di Eriksson (sostituito da Hughes) e dall'acquisto di giocatori come Tal Ben Haim, Jô e Shaun Wright-Phillips, ma soprattutto dai problemi del presidente Thaksin Shinawatra che, coinvolto in uno scandalo politico in Thailandia, fu costretto a mettere in vendita la società dopo un solo anno di presidenza.
La nuova proprietà Emiratina |
Il 1º settembre 2008 Thaksin Shinawatra vendette la società all'Abu Dhabi United Group del principe emiratino Mansur bin Zayd Al Nahyan, che acquistò il club per utilizzarlo come canale per promuovere la compagnia aerea Etihad Airways.
Mansur bin Zayd Al Nahyan divenne il presidente onorario del club, mentre il suo collaboratore Khaldoon Al Mubarak assunse la carica di presidente esecutivo.
I nuovi proprietari dichiararono il proposito di rendere il Manchester City una delle società più importanti d'Europa e a poche ore dalla fine del calciomercato estivo condussero in porto l'operazione più costosa fino ad allora nella storia del club, pagando 42 milioni di euro per l'asso brasiliano Robinho. Il giocatore voleva abbandonare il Real Madrid per passare al Chelsea, ma all'ultimo momento accettò l'offerta del City. Anche durante il calciomercato invernale del 2009 la dirigenza del City operò per assicurarsi alcuni tra i più forti giocatori del momento. Nel gennaio 2009 il club acquistò Craig Bellamy dal West Ham United, Nigel de Jong dall'Amburgo, Wayne Bridge dal Chelsea e il portiere Shay Given dal Newcastle United, ma la squadra di Mark Hughes non andò oltre al decimo posto. Nel mercato estivo concluse altri importanti acquisti: Gareth Barry, Roque Santa Cruz, Carlos Tévez, Emmanuel Adebayor, Kolo Touré e Joleon Lescott, per un esborso complessivo superiore ai 100 milioni di sterline, pari a circa 140 milioni di euro.
Il 19 dicembre 2009 l'allenatore Mark Hughes venne esonerato. Lo sostituì Roberto Mancini, il quale condusse la squadra al quinto posto, valevole per la qualificazione in UEFA Europa League. Nell'estate 2010 i dirigenti del Manchester City misero in atto un'altra ambiziosa campagna acquisti, portando a Manchester giocatori come David Silva dal Valencia, Aleksandar Kolarov dalla Lazio, Mario Balotelli dall'Inter, Yaya Touré dal Barcellona, Jérôme Boateng dall'Amburgo e James Milner dall'Aston Villa. Come se non bastasse, nel mercato invernale, la società ufficializzò l'acquisto a titolo definitivo dell'attaccante del Wolfsburg Edin Džeko, seguito dai maggiori club europei, per una cifra vicina ai 35 milioni di euro. Il 14 maggio 2011, battendo in finale lo Stoke City per 1-0 con un gol di Yaya Touré, il club vinse la sua quinta FA Cup, mettendo fine al digiuno di trofei che durava dal 1976. In campionato il City chiuse invece al 3º posto in classifica con 71 punti, alle spalle di Chelsea e Manchester United, qualificandosi così alla Champions League per la prima volta dopo 46 anni.
Il ritorno al vertice |
Nell'estate del 2011 il calciomercato non partì con il botto, anche a causa delle difficoltà del City nel cedere i numerosi giocatori in esubero, tra cui Emmanuel Adebayor, Craig Bellamy, Jô, Roque Santa Cruz, Wayne Bridge, Shaun Wright Phillips e Nedum Onuoha; a questi problemi si aggiunsero anche, a pochi giorni dall'inizio del campionato, le dichiarazioni di Carlos Tévez, leader della squadra nelle ultime due stagioni, il quale sembrava voler lasciare il City a causa del suo rapporto difficile con il tecnico Roberto Mancini. Nonostante queste incognite, il club acquistò il difensore montenegrino Stefan Savić dal Partizan Belgrado, il terzino francese Gaël Clichy ed il trequartista Samir Nasri dall'Arsenal, ma soprattutto l'attaccante argentino Sergio Agüero dall'Atlético Madrid (pagato circa 45 milioni di euro). Il mercato dei Citizens si concluse con l'ingaggio a parametro zero di Owen Hargreaves, ex centrocampista di Bayern Monaco e Manchester United. Il 14 settembre 2011 il Manchester CIty tornò a giocare una partita di Champions League dopo 46 anni dalla sua prima partecipazione alla competizione, quando essa si chiamava ancora Coppa dei Campioni, pareggiando per 1-1 contro il Napoli all'Etihad Stadium. In campionato la stagione per il City si mise subito nel migliore dei modi, grazie a 11 vittorie nelle prime 12 partite (tra cui un clamoroso 6-1 nel derby contro il Manchester United, principale rivale per il titolo). La squadra rimase a lungo prima in classifica facendo sognare i propri tifosi che attendevano da ben 44 anni di rivincere la Premier League.
Un calo di risultati nel girone di ritorno però sembrò compromettere tutto: il Manchester United accumulò un vantaggio di otto punti, che però venne a sua volta malamente dilapidato.
Le due squadre arrivarono così all'ultima giornata di campionato a pari punti, ma con una differenza reti nettamente a favore del City (+8) al quale, quindi, bastava battere il Queens Park Rangers (in lotta per non retrocedere) per laurearsi campione. Incredibilmente però la squadra si ritrovò in svantaggio per 1-2 a pochi minuti dal termine: quando tutto sembrava ormai perduto prima Džeko al 92º minuto e poi Sergio Agüero al 94º ribaltarono il risultato. Il Manchester City tornò così campione d'Inghilterra tra la gioia incontenibile dei suoi tifosi, sottraendo il titolo proprio ai rivali cittadini dello United.
La stagione 2012-2013 si apre con la conquista del Community Shield al Villa Park di Birmingham, grazie alla vittoria sul Chelsea, detentore della FA Cup, per 3-2 (reti di Carlos Tévez, Yaya Touré e Samir Nasri). Il prosieguo dell'annata si rivela però essere piuttosto negativo: in Premier League i Citizens non riescono a difendere il titolo, terminando al 2º posto in classifica con 78 punti, undici in meno dei rivali del Manchester United. Ancora più deludente è la partecipazione alla Champions League: l'avventura della squadra di Mancini, infatti, comincia e finisce nella fase a gruppi, dove il City termina all'ultimo posto in un girone formato da Real Madrid, Borussia Dortmund ed Ajax, senza riuscire a vincere neanche una partita. Beffardo è invece il destino che colpisce la squadra di Manchester nella finale di FA Cup, con la sconfitta subita dal modesto Wigan (retrocesso qualche giorno dopo in Championship) a causa di una rete di Ben Watson al 91º minuto, che sancisce lo 0-1 finale per i Latics. Il clima di tensione che si respira in casa City culmina, il 13 maggio, con l'esonero di Roberto Mancini; per le ultime due partite di campionato a guidare la squadra è Brian Kidd. Con lui in panchina arrivano una vittoria per 2-0 sul campo del già retrocesso Reading (reti di Sergio Agüero ed Edin Džeko) ed una sconfitta casalinga per 2-3 contro il Norwich (inutile doppietta di Jack Rodwell per i Citizens); il City torna così a perdere all'Etihad Stadium a cinque mesi di distanza dall'ultima volta (sconfitta per 2-3 contro il Manchester United nel derby del 9 dicembre 2012).
L'allenatore per la stagione 2013-2014 viene individuato nel cileno Manuel Pellegrini, ex tecnico di Malaga e Real Madrid. L'estate 2013 vede l'addio di Carlos Tévez (destinazione Juventus) dopo quattro anni, mentre arrivano alla corte degli sceicchi il brasiliano Fernandinho dallo Šachtar per 37 milioni di euro, gli spagnoli Jesús Navas e Álvaro Negredo dal Siviglia per 55 milioni ed il montenegrino Stevan Jovetić dalla Fiorentina per 30 milioni. Il nuovo campionato si apre con la vittoria casalinga per 4-0 contro il Newcastle, grazie alle reti di David Silva, Sergio Agüero, Yaya Touré e Samir Nasri. La settimana successiva arriva però la prima sconfitta per Pellegrini al City, a causa del 2-3 subìto sul campo del neopromosso Cardiff (inutili i gol di Edin Džeko e del nuovo acquisto Álvaro Negredo). La squadra si rifà nel week-end seguente, vincendo per 2-0 contro l'Hull City (a segno Álvaro Negredo e Yaya Touré). Dopo un 0-0 al Britannia Stadium contro lo Stoke City, il 22 settembre arriva una grande vittoria per 4-1 nel derby contro il Manchester United, grazie alla doppietta di Sergio Agüero ed alle reti di Yaya Touré e Samir Nasri. Il 3 febbraio 2014, in seguito alla sconfitta contro il Chelsea per 0-1 all'Etihad Stadium, il City torna a non segnare sul proprio campo dopo più di tre anni (l'ultima volta era accaduto nel novembre del 2010, in uno 0-0 contro il Birmingham City); per gli uomini di Pellegrini si tratta anche della prima sconfitta casalinga stagionale in Premier League.
Il 2 marzo seguente, grazie alla vittoria per 3-1 contro il Sunderland a Wembley (reti di Yaya Touré, Samir Nasri e Jesús Navas), il Manchester City vince la terza Coppa di Lega della sua storia. Una settimana più tardi i Citizens vengono però eliminati dalla FA Cup per mano del Wigan (1-2), che già un anno prima gli aveva sconfitti in finale. Nell'ultima parte di stagione, dopo una sconfitta per 2-3 nello scontro diretto contro il Liverpool ed un pareggio per 2-2 contro il Sunderland, la squadra di Pellegrini perde terreno dalla vetta. Il 27 aprile il Liverpool capolista viene sconfitto ad Anfield dal Chelsea (0-2) ed il 6 maggio pareggia per 3-3 sul campo del Crystal Palace, dopo essere andato sopra di tre reti. Il giorno seguente il Manchester City vince per 4-0 nel recupero della 27ª giornata contro l'Aston Villa, tornando al primo posto della Premier League, con un vantaggio di due punti sui Reds ad una sola giornata dalla fine. L'11 maggio la squadra di Pellegrini sconfigge per 2-0 il West Ham e conquista così il quarto titolo della sua storia.
La stagione 2014-2015 parte con la sconfitta nel Community Shield per mano dell'Arsenal (0-3). Il 10 dicembre 2014, grazie alla vittoria per 2-0 contro la Roma allo Stadio Olimpico nell'ultima partita del girone di Champions League, i Citizens si qualificano alla fase finale della massima competizione europea per la seconda volta nella loro storia; agli ottavi di finale, però, la squadra di Pellegrini viene nuovamente eliminata dagli spagnoli del Barcellona (sconfitte per 1-2 all'Etihad Stadium e per 0-1 al Camp Nou). In campionato il City giunge al 2º posto in classifica con 79 punti, otto in meno del Chelsea campione, chiudendo così la stagione senza vincere alcun trofeo per la prima volta dopo cinque anni.
La stagione 2015-2016 è agrodolce: i Citizens vincono infatti la loro seconda League Cup nel giro di tre anni, sconfiggendo in finale il Liverpool ai calci di rigore (1-1 nei tempi regolamentari), e raggiungono le semifinali di Champions League (miglior risultato mai ottenuto dal club nella competizione), venendo poi eliminati dal Real Madrid. Tuttavia in Premier League, dopo un inizio promettente, la squadra perde smalto e chiude solamente al 4º posto, centrando così il suo peggior piazzamento in campionato degli ultimi sei anni. Influisce sulle prestazioni della squadra anche l'annuncio giunto a metà stagione del cambio in panchina per la stagione successiva: a Manuel Pellegrini subentra Pep Guardiola[2].
Nel 2016-2017 il City apre la stagione con dieci vittorie consecutive in tutte le competizioni, di cui sei in Premier League, dove raggiunge il primo posto e lo mantiene sino alla decima giornata. Un calo di rendimento la porta, però, al quarto posto. Alla fine la squadra chiude il campionato al terzo posto. In Champions League supera il preliminare e la prima fase grazie al secondo posto nel girone vinto dal Barcellona, ma si ferma agli ottavi contro il Monaco. In Coppa di Lega raggiunge gli ottavi di finale, mentre in FA Cup la semifinale.
La stagione 2017-2018 è ben più soddisfacente di quella precedente: al termine di un campionato esaltante la squadra si laurea campione d'Inghilterra per la quinta volta nella sua storia. La certezza del titolo arriva con cinque giornate d'anticipo, com'era successo solo tre volte nella storia della competizione[3]. In precedenza il City aveva conquistato anche la Coppa di Lega battendo in finale l'Arsenal per 3-0, mentre il cammino in Champions League si era fermato ai quarti di finale contro il Liverpool.
Si apre con un'altra vittoria la stagione 2018-2019. Nella gara che assegna la Supercoppa d'Inghilterra i Citizens sconfiggono per 2-0 il Chelsea di Maurizio Sarri, mettendo in bacheca il trofeo per la quinta volta, a sei anni dall'ultimo successo nel torneo.
Cronistoria |
Cronistoria del Manchester City Football Club | ||||
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Partecipazione ai campionati |
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | First Division | 68 | 1899-1900 | 1991-1992 | 89 |
Premier League | 21 | 1992-1993 | 2017-2018 | ||
2º | Second Division | 21[4] | 1892-1893 | 1988-1989 | 25[5] |
First Division | 4 | 1996-1997 | 2001-2002 | ||
3º | Second Division | 1 | 1998-1999 | 1 |
Colori e simboli |
Colori |
I colori casalinghi del Manchester City sono il celeste ed il bianco. La divisa da trasferta è tradizionalmente granata o rossa e nera, sebbene negli anni siano stati utilizzati anche altri colori. Nella stagione 2011-2012 venne proposta una maglia rossonera a strisce verticali ispirata a quella che i Citizens avevano indossato tra il 1969 e il 1970, uno dei periodi di maggior successo della storia del club[6].
Simboli ufficiali |
Stemma |
Il primo logo ufficiale del Manchester City risale agli anni sessanta. Si trattava di uno stemma rotondo con al suo interno uno scudo diviso in due parti: nella metà superiore era presente una nave, che rappresentava il canale di Manchester (Manchester Ship Canal) mentre nella metà inferiore erano disegnate tre strisce diagonali gialle su sfondo rosso.
Nel 1972 questo stemma subì un primo restyling: le tre strisce in basso vennero sostituite dalla rosa rossa dei Lancaster, che rappresentava la contea del Lancashire.
Nel 1997 venne introdotto un nuovo logo raffigurante uno scudo posto davanti ad un'aquila dorata su sfondo azzurro, lo scudo era diviso in due parti come il precedente logo e presentava anch'esso la nave nella parte superiore e le tre strisce diagonali in quella inferiore. Sotto lo scudo fu inserito il motto latino Superbia in Proelio (Orgoglio in Battaglia), mentre nella parte alta furono inserite tre stelle, a scopo puramente decorativo.
Lo stemma attuale è stato adottato a partire dalla stagione 2016-2017 ed è ispirato a quello utilizzato dal club negli anni sessanta. Il logo è tornato ad essere rotondo e al suo interno è contenuto un piccolo scudo diviso in due parti: nella metà superiore si trova una nave, che rappresenta il canale di Manchester (Manchester Ship Canal), mentre nella metà inferiore si trova la rosa rossa dei Lancaster, che rappresenta la contea del Lancashire. Sono stati rimossi il motto latino Superbia in Proelio (Orgoglio in Battaglia) e la dicitura Football Club a fianco del nome della squadra.
Il Manchester City nella cultura di massa |
Jimmy Grimble, protagonista dell'omonimo film del 1999 diretto da John Hay, è un accanito tifoso del Manchester City; l'epilogo della pellicola vedrà il ragazzo coronare il suo sogno di giocare a Maine Road. Nel 2012 è stato realizzato un film documentario sulla vittoria del campionato 2011-2012 (a quarantaquattro anni di distanza dall'ultimo successo), giunta solo all'ultima giornata grazie ad un'incredibile rimonta nei minuti di recupero da 1-2 a 3-2.
I fratelli Liam e Noel Gallagher, fondatori e icone della band Oasis, sono accaniti tifosi del Manchester City[7]. Nell'aprile 1996 il gruppo tenne a Maine Road di fronte a 42.000 spettatori due concerti, i primi concerti da headliner (artista principale) della band in uno stadio, esibizioni incluse nel DVD ...There and Then, edito nello stesso anno[8]. Tra la fine di giugno e i primi di luglio 2005 la band si ripeté al City of Manchester Stadium, per tre concerti inseriti nel DVD Lord Don't Slow Me Down, edito due anni dopo. Nel luglio 2011 i Beady Eye (nati dalle ceneri degli Oasis) eseguirono una cover di Blue Moon, brano divenuto nel corso degli anni una sorta di inno non ufficiale dei tifosi del Manchester City. Nel videoclip il frontman della band, Liam Gallagher, presentò la divisa del club per la stagione 2011-2012[9].
La grande passione dei fratelli Gallagher per il City ha fatto nascere nei tifosi l'abitudine di intonare alcune tra le più note canzoni degli Oasis durante le partite, specialmente Wonderwall che viene abitualmente cantata dopo le vittorie ed è ormai a tutti gli effetti il secondo inno della squadra.
Un altro noto tifoso del club è il pugile inglese Ricky Hatton[10].
Strutture |
Stadi |
Prima di essere demolito nel 2004, Maine Road ha ospitato le partite casalinghe del Manchester City per 80 anni.
Quando fu inaugurato lo stadio era il più grande impianto sportivo di un club calcistico in Inghilterra e il secondo nel paese dopo il Wembley Stadium. Il record di affluenza a Maine Road fu registrato nel 1934, quando 84.569 spettatori assistettero all'incontro di FA Cup tra il Manchester City e lo Stoke City.
La stagione 2002-2003 fu l'ultima del Manchester City al Maine Road, con l'ultimo match che fu giocato l'11 maggio 2003.
Nella stagione seguente il Manchester City cominciò a giocare nel nuovo impianto, il City of Manchester Stadium, stadio di nuova costruzione con ben 48 000 posti a sedere, realizzato per ospitare i giochi del Commonwealth. La società spese circa 35 milioni di sterline per alcuni lavori sul nuovo stadio, compresa la costruzione della North Stand. Il nuovo stadio fu inaugurato con una vittoria per 2-1 sul Barcellona, con gol di Nicolas Anelka e Trevor Sinclair.[11]
L'8 luglio 2011 il Manchester City raggiunse un accordo con la Etihad Airways, cedendo alla compagnia i diritti per il nome dello stadio, che venne così rinominato Etihad Stadium. In cambio il club avrebbe ricevuto 150 milioni di sterline per i successivi 10 anni. È l'accordo commerciale più ricco della storia della Premier: supera quello del 2006 tra l'Arsenal e la Emirates (200 milioni in 15 anni).
Società |
Organigramma societario |
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Sponsor |
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Allenatori e presidenti |
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Giocatori |
Hall of Fame |
Aggiornata il 17 febbraio 2011.[12][13]
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Vincitori di titoli |
Campioni del mondo |
Benjamin Mendy (Russia 2018)
Palmarès |
Competizioni nazionali |
- Campionato inglese: 5
1936-1937, 1967-1968, 2011-2012, 2013-2014, 2017-2018
- Coppa d'Inghilterra: 5
1903-1904, 1933-1934, 1955-1956, 1968-1969, 2010-2011
- Coppa di Lega inglese: 5
1969-1970, 1975-1976, 2013-2014, 2015-2016, 2017-2018
- Charity/Community Shield: 5
1937, 1968, 1972, 2012, 2018
- Campionato inglese di seconda divisione: 7
1898-1899, 1902-1903, 1909-1910, 1927-1928, 1946-1947, 1965-1966, 2001-2002
Competizioni internazionali |
- Coppa delle Coppe: 1
- 1969-1970
Competizioni giovanili |
- FA Youth Cup: 2
- 1985-1986, 2007-2008
- Torneo Internazionale Maggioni-Righi: 1
- 2002
Altri piazzamenti |
Campionato inglese:
- Secondo posto: 1903-1904, 1920-1921, 1976-1977, 2012-2013, 2014-2015
- Terzo posto: 1904-1905, 1907-1908, 1929-1930, 2010-2011, 2016-2017
Coppa d'Inghilterra:
- Finalista: 1925-1926, 1932-1933, 1954-1955, 1980-1981, 2012-2013
- Semifinalista: 1923-1924
Coppa di Lega inglese:
- Finalista: 1973-1974
- Semifinalista: 1963-1964, 1980-1981, 2009-2010, 2011-2012
Community Shield:
- Finalista: 1930, 1956, 1969, 1973, 2011, 2014
Campionato inglese di seconda divisione:
- Secondo posto: 1895-1896, 1950-1951, 1988-1989, 1999-2000
- Terzo posto: 1897-1898, 1926-1927, 1984-1985
Second Division:
- Terzo posto: 1998-1999
Full Members Cup:
- Finalista: 1985-1986
UEFA Fair Play ranking: 2
- 2002-2003, 2007-2008
Coppa di Lega Italo-Inglese:
- Finalista: 1970
Coppa delle Coppe:
- Semifinalista: 1970-1971
UEFA Champions League:
- Semifinalista: 2015-2016
Statistiche e record |
Statistiche di squadra |
- Vittoria record in campionato: 11-3 contro il Lincoln City F.C. (23 marzo 1895)
- Vittoria record in FA Cup: 12-0 contro il Liverpool Stanley (4 ottobre 1889)
- Sconfitta record in campionato: 1-9 contro l'Everton F.C. (3 settembre 1906)
- Sconfitta record in FA Cup: 0-6 contro il Preston North End F.C. (gennaio 1897)
- Record spettatori: 84 569 contro lo Stoke City F.C. (3 marzo 1934)
Statistiche individuali |
- Primatisti di presenze e gol in tutte le competizioni ufficiali
Aggiornamento al 10 febbraio 2019.
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Tifoseria |
Nei tardi anni ottanta, i tifosi del Manchester City cominciarono a portare oggetti gonfiabili alle partite, principalmente banane. La consuetudine ebbe inizio durante una partita contro il West Bromwich Albion quando i cori che richiedevano l'entrata in campo del calciatore Imre Varadi mutarono in Imre Banana.[14]
Organico |
Rosa |
Rosa, numerazione e ruoli, tratti dal sito ufficiale, sono aggiornati al 6 gennaio 2019.[15]
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Staff tecnico |
Organigramma, tratto dal sito ufficiale.
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Note |
^ Il Man City parla thailandese, su skylife.it. URL consultato l'11 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
^ Guardiola-Manchester City: è ufficiale. Ha firmato per tre anni, su gazzetta.it, 1º febbraio 2016.
^ La prima Premier di Guardiola è dominante. Ma quel k.o. in Champions..., su gazzetta.it, 15 aprile 2018.
^ 19 dal debutto biancazzurro del City.
^ 23 dal 1894
^ Torna la maglia away rossonera per il Manchester City 2011-2012, su soccerstyle24.it, 28 maggio 2011.
^ Oasis Duo Liam & Noel Gallagher Open Up About Why They Became Manchester City Fans Instead of United, 90min.com, 27 aprile 2017.
^ Oasis’ Maine Road Gigs Turn 20 – Five Reasons Why They Defined The Mid-90s, NME, 27 aprile 2016.
^ Liam Gallagher & Beady Eye Reveal Manchester City Home 2011, Umbro su YouTube, 14 luglio 2011.
^ Emmanuel Adebayor a ‘bit naughty' says Manchester City fan Ricky Hatton, The Telegraph, 16 settembre 2009.
^ Storia degli Stadi - mcfc.co.uk, su mcfc.co.uk. URL consultato l'11 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2006).
^ (EN) Past Players, mcfc.co.uk. URL consultato il 17 febbraio 2011.
^ (EN) Hall of Fame, mcfc.co.uk. URL consultato il 16 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2006).
^ The Inflatables Craze, su mcivta.com.
^ (EN) mcfc.co.uk, Man City Players, su mcfc.co.uk.
Bibliografia |
- (EN) Dave Clayton, Manchester City's Cult Heroes, Know the Score Books, 2007, ISBN 1-905449-05-4.
- (EN) Andrew Goble, Manchester City: A Complete Record, Breedon Books, 1993, ISBN 1-873626-41-X.
- (EN) Dean Hayes, The Blues, Parrs Wood Press, ISBN 1-903158-02-8.
- (EN) Gary James, Manchester City: The Greatest: the Complete History of Manchester City..., Breedon Books Publishing Co Ltd, 2006, ISBN 1-899538-22-4.
- (EN) Gary James, Manchester: The Greatest City, Polar Publishing, 2002, ISBN 1-899538-09-7.
- (EN) Andrew Waldon, Maine Road Voices, The History Press LTD, 2002, ISBN 0-7524-2413-0.
Voci correlate |
- Manchester City Women's Football Club
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikiquote
- Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni |
- (EN) Sito ufficiale, su mcfc.co.uk.
- (EN) Scheda del club su Premierleague.com, su premierleague.com.
- (DE, EN, IT) Manchester City Football Club, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
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