Castello dei Curtensi
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Castello dei Curtensi | |
---|---|
Via Porta San Pietro, arteria centrale dell'antico Castrum bizantino di Ferrara | |
Ubicazione | |
Stato attuale | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Città | Ferrara |
Coordinate | 44°49′50.23″N 11°37′26.96″E / 44.830619°N 11.624156°E44.830619; 11.624156 |
Informazioni generali | |
Tipo | Fortificazione medievale |
Inizio costruzione | VI secolo |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | difesa della città |
voci di architetture militari presenti su Wikipedia | |
Il Castello dei Curtensi, (o Castello dei Cortesi), era l'antico Castrum bizantino di Ferrara, primo nucleo medievale della città.[1]
Indice
1 Storia
1.1 La città lineare
1.2 Santa Maria Anteriore
2 I nomi
3 Note
4 Bibliografia
5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
Storia |
Un primo nucleo fortificato a Ferrara esisteva almeno sino dalla fine del VI secolo, e si trovava a nord della prima basilica ferrarese, sulla sponda sinistra del ramo del Po di Volano.
I bizantini costruirono un castrum a difesa del principale traghetto che univa l'isola formata dai due rami del Po con il territorio a nord, e questa struttura difensiva era circondata da un fossato. La sua funzione iniziale fu quella di difendere il territorio di Ravenna. In seguito, quando le contese tra esarcato ravennate e papato romano portarono alla distruzione della sede vescovile di Voghenza ed alla morte del suo vescovo Maurelio, questa sede venne spostata vicino al castrum, nel punto dove il Po si ramifica[2]. L'area si trova ancora oggi leggermente sopraelevata rispetto al resto dei quartieri vicini e probabilmente la scelta del luogo in origine fu dettata anche da questo fattore.
Un secondo punto fortificato venne fatto costrure soltanto alla fine del X secolo da Tedaldo di Canossa, ed aveva la stessa funzione del Castrum, cioè difendere un altro traghetto che collegava le due sponde del Po più ad ovest, dove la città stava crescendo. Questo divenne Castel Tedaldo, e tra questi due nuclei la città era formata in quel periodo da piccoli borghi ed insediamenti che si affacciavano sul fiume, su una pianta lineare sottile ed allungata.[3]
La città lineare |
Il primo nucleo fortificato del castrum bizantino fu costruito a nord dell'isola di Sant'Antonio ed unito all'altra isola, quella di San Giorgio, che si trovava alla biforcazione del Po. Lentamente sorsero insediamenti prima accanto alla sede vescovile trasferita da Voghenza all'isola di san Giorgio (Ferrariola) e poco a poco anche sulla riva a nord del Po.
La nuova città stava nascendo quindi dal Castello dei Curtensi perché l'area attorno alla Basilica di San Giorgio fuori le mura era destinata a diventare un quartiere di Ferrara, e la stessa basilica principale della città sarebbe poi divenuta la nuova San Giorgio.[4]
Il castrum era difeso da militari e questi avevano bisogno di rifornimenti per il loro sostentamento. Fu quindi l'esigenza di avere vicino alla guarnigione diversi fornitori di generi alimentari a stimolare la formazione di insediamenti sempre più estesi lungo la sponda del Po dove stava la fortezza a difesa, verso nord, della sede vescovile sull'isola di San Giorgio.[nota 1]
Santa Maria Anteriore |
Quando sorse questa fortezza che, come si è visto, aveva il compito di difendere non solo il traghetto ma anche la sede vescovile di San Giorgio da eventuali attacchi da nord, la basilica di San Giorgio fuori le mura era l'unica fonte battesimale nell'area.
Gli insediamenti che intanto stavano ampliando la città di Ferrara fecero sentire la necessità di costruire una chiesa battesimale più vicina al Castrum. Per questo fine fu scelta la zona di Borgo Vado, leggermente a nord rispetto al castello dei Curtensi, e la piccola pieve, edificata attorno al X secolo, fu chiamata chiesa di Santa Maria Anteriore. In seguito fu parzialmente distrutta e poi ricostruita, diventando l'attuale chiesa di Santa Maria in Vado.[5]
I nomi |
Quest'antica area fortificata è nota principalmente con tre nomi:
Castrum perché formava una corona fortificata di mura e torri riconoscibile ancora oggi guardando la cartina della città moderna e bizantino a causa del legame stretto tra la Sede titolare di Voghenza, e Ravenna, che all'epoca rientrava nel territorio controllato dall'Impero bizantino.
Castello dei Curtensi inteso come struttura organizzata per la difesa territoriale e costruita attorno ad una corte, secondo un sistema medievale.[6]
Castello dei Cortesi, usato più raramente, probabilmente come variante del precedente o come riferimento alla nobiltà delle famiglie che lo controllavano.[7]
Note |
Fonti
^ G.Melchiorri, p. 119
^ C.Bassi 2, pp.26,27
^ P.Ravenna, p.31
^ C.Bassi1, pp.25-28
^ Scalabrini
^ S.Pivano
^ Archeologia Medievale
Annotazioni
^ Gli storici della città chiamano "città lineare" quel tipo di organizzazione urbana che ha un prevalente andamento longitudinale C.Bassi1, pp.25-28.
Bibliografia |
- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-8889248218.
- Alessandro Roveri, Ferrara Città Europea: Storia politica e civile dalle origini a oggi, Ferrara, Tiemme Edizioni Digitali, 2018.
- José-Apeles Santolaria de Puey y Cruells, Annuario Diocesano 2017. Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, Ferrara, Archidiocesis Ferrariensis, 2016.
- AAVV, Guida d'Italia:Emilia Romagna, Milano, Touring Club Italiano, 1991, ISBN 88-365-0010-2.
- Alberto Alberghini con Sandra Cavicchi (a cura di), Ferrara: la storia del territorio in una collezione di mappe e vedute dal XV al XX secolo, Cento, Siaca Arti grafiche, 2008, SBN ITICCUUFE876136.
- Paolo Ravenna (a cura di), Le mura di Ferrara: immagini e storia, Modena, Panini, 1985, SBN ITICCUVEA042366.
- Carlo Bassi, Ferrara rara: Perché Ferrara è bella, Cernobbio, Archivio Cattaneo, 2015, ISBN 978-88-98086-23-8.
- Carlo Bassi, Nuova guida di Ferrara. Vita e spazio nell'architettura di una città emblematica, Ferrara, Italo Bovolenta editore (originario, nel 1981) 2G editrice (per ristampa anastatica del 2012), 2012, ISBN 8889248149.
- Romeo Sgarbanti, Ferrara nascita di una città (dopo le leggende, la storia), a cura di Carlo Bassi, Sabbioncello San Pietro (Ferrara), 2G Editrice, 2008, SBN ITICCUUFE897723.
- Carlo Bassi, Breve ma veridica storia di Ferrara, Ferrara, 2G Libri, 2015, ISBN 88-89248-06-8.
- Giuseppe Antenore Scalabrini, Memorie istoriche delle chiese di Ferrara e de' suoi borghi munite, ed illustrate con antichi inediti monumenti, che ponno servire all'istoria sacra della suddetta città. Dedicate al nobil uomo il signor conte Francesco Greco, Ferrara, Carlo Coatti, 1773, SBN ITICCUFERE00245.
Voci correlate |
- Via Porta San Pietro
- Via Coperta
- Castel Tedaldo
- Chiesa di Santa Maria Anteriore
- Chiesa di Santa Maria in Vado
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul castello dei Curtensi
Collegamenti esterni |
- B. Ward-Perkins, FERRARA, in Enciclopedia dell'arte medievale, Enciclopedia dell' Arte Medievale, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1995. URL consultato il 6 luglio 2018.
«le strutture episcopali, tra cui l'ecclesia dedicata a s. Giorgio, vennero edificate sul cuneo posto alla defluenza del Po di Volano dal Po di Primaro, zona protetta a N dal castrum bizantino ubicato sulla sponda sinistra del ramo del Volano». - Silvio Pivano, CURTENSE, SISTEMA, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931. URL consultato l'8 luglio 2018.
- Francesco Scafuri, Passeggiando per Ferrara, su servizi.comune.fe.it, Comune di Ferrara. URL consultato il 6 luglio 2018.
- Alla ricerca del Castello dei Curtensi, su ferraraterraeacqua.it, Ferrara Terra e Acqua. URL consultato il 6 luglio 2018.
- Archeologia Medievale, 1974. URL consultato l'8 luglio 2018.