Nazionale di calcio della Polonia


















































































Polonia
Polonia


Logo Nazionale di calcio polacca 2011.jpg


Uniformi di gara





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Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra

Pantaloncini

Pantaloncini


Calzettoni


Casa






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra

Pantaloncini

Pantaloncini


Calzettoni


Trasferta



Sport

Football pictogram.svg Calcio
Federazione

PZPN
Polski Związek Piłki Nożnej
Confederazione

UEFA

Codice FIFA
POL
Soprannome

Biało-czerwoni
(Bianco-rossi)

Selezionatore

Polonia Jerzy Brzęczek

Record presenze

Jakub Błaszczykowski (105)
Capocannoniere

Robert Lewandowski (55)

Ranking FIFA
20º (20 dicembre 2018)[1]
Esordio internazionale

Ungheria Ungheria 1 - 0 Polonia Polonia
Budapest, Ungheria; 18 dicembre 1921
Migliore vittoria

Polonia Polonia 10 - 0 San Marino Flag of San Marino (1862–2011).svg
Kielce, Polonia; 1º aprile 2009
Peggiore sconfitta

Danimarca Danimarca 8 - 0 Polonia Flag of Poland (1928–1980).svg
Copenaghen, Danimarca; 26 giugno 1948

Campionato del mondo
Partecipazioni
8 (esordio: 1938)
Miglior risultato

Bronzo Terzo posto nel 1974, 1982

Campionato d'Europa
Partecipazioni
3 (esordio: 2008)
Miglior risultato
Quarti di finale nel 2016

Torneo Olimpico
Partecipazioni
2 (esordio: 1924)
Miglior risultato
Quarto posto nel 1936

La nazionale di calcio della Polonia (pol. Reprezentacja Polski w piłce nożnej mężczyzn) è la rappresentativa calcistica della Polonia ed è posta sotto l'egida della federazione calcistica polacca.


In coppa del mondo la Polonia si è classificata due volte terza, nel 1974 e nel 1982. Ha partecipato per la prima volta alla fase finale di un campionato europeo a Euro 2008 e ha raggiunto per la prima volta i quarti di finale, battendo la grande favorita Svizzera agli ottavi di finale (ai calci di rigore) del torneo ad Euro 2016. La nazionale olimpica ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi 1972 e la medaglia d'argento alle Olimpiadi 1976 e alle Olimpiadi 1992.


Nella classifica mondiale della FIFA, stilata per la prima volta nell'agosto 1993, la Polonia ha ottenuto come miglior piazzamento il 5º posto nell'agosto 2017, mentre la posizione peggiore è stata il 75º posto del marzo 2012. Occupa attualmente il 20º posto della graduatoria[1].




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 Esordi e Mondiale del 1938 (1921-1946)


    • 1.2 Dopoguerra e anni 1960 (1946-1972)


    • 1.3 Anni 1970 e 1980: le medaglie olimpiche e mondiali


    • 1.4 Crisi (1986-2002)


    • 1.5 Ritorno sulla grande scena internazionale (2002-2010)


    • 1.6 L'europeo casalingo del 2012


    • 1.7 Il ritorno in auge (dal 2014)




  • 2 Rosa attuale


  • 3 Partecipazione ai tornei internazionali


  • 4 Statistiche dettagliate sui tornei internazionali


    • 4.1 Mondiali


    • 4.2 Europei


    • 4.3 Olimpiadi




  • 5 Record individuali


  • 6 Confronti con altre nazionali


    • 6.1 Saldo positivo


    • 6.2 Saldo neutro


    • 6.3 Saldo negativo




  • 7 Commissari tecnici


  • 8 Tutte le rose


    • 8.1 Mondiali


    • 8.2 Europei


    • 8.3 Giochi olimpici




  • 9 Note


  • 10 Voci correlate


  • 11 Altri progetti


  • 12 Collegamenti esterni





Storia |



Esordi e Mondiale del 1938 (1921-1946) |




Polonia-Brasile (5-6), campionato del mondo 1938


La nazionale polacca disputò la sua prima partita ufficiale il 18 dicembre 1921, quando fu sconfitta per 1-0 a Budapest dall'Ungheria (1-0). Nel 1938 disputò il suo primo mondiale, dove fu eliminata agli ottavi di finale, cioè alla prima partita, dal forte Brasile dopo una durissima battaglia di 90 minuti finita 6-5, con la Polonia capace di pareggiare per ben cinque volte. Quattro dei cinque gol polacchi portarono la firma di Ernest Wilimowski, attaccante del Ruch Chorzów, primo giocatore a segnare quattro reti in una partita del campionato mondiale di calcio.


Prima dello scoppio della seconda guerra mondiale la Polonia sconfisse in amichevole per 4-2 i forti ungheresi, classificatisi secondi dietro l'Italia al mondiale del 1938.



Dopoguerra e anni 1960 (1946-1972) |


L'11 giugno 1946 la Polonia tornò in campo per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, perdendo in amichevole a Oslo contro la Norvegia per 3-1. Nell'immediato dopoguerra una vittoria importante fu colta contro la quotata Cecoslovacchia (3-1).


Il 26 aprile 1948 la Polonia patì la più larga sconfitta della propria storia, perdendo per 8-0 a Copenaghen contro la Danimarca.


Il 4 novembre 1963 a Stettino i polacchi travolsero la Norvegia per 9-0, stabilendo la seconda migliore vittoria della loro storia (il primato sarebbe stato, infatti, migliorato nel 2009). Fu il match d'esordio per Włodzimierz Lubański, che bagnò il debutto con un gol e che divenne poi il miglior marcatore della nazionale polacca con 48 gol in 75 presenze dal 1963 al 1980.



Anni 1970 e 1980: le medaglie olimpiche e mondiali |




Polonia-Brasile (1-0), campionato del mondo 1974. A sinistra Grzegorz Lato, terzo giocatore più presente e terzo goleador di tutti i tempi della nazionale polacca





Zbigniew Boniek, miglior marcatore della Polonia al mondiale di Spagna 1982


Il 1º dicembre 1970 il ruolo di commissario tecnico fu affidato a Kazimierz Górski, che condusse subito la squadra alla medaglia d'oro alle OIimpiadi 1972, cui fece seguito la medaglia d'argento alle Olimpiadi 1976. Sotto la sua guida la Polonia ottenne inoltre la medaglia di bronzo al campionato del mondo 1974 e al campionato del mondo 1982.


La Polonia tornò a disputare la fase finale del mondiale nel 1974, in Germania Ovest, dove fu la maggiore sorpresa dopo i Paesi Bassi. I polacchi eliminarono nelle qualificazioni al mondiale del 1974 l'Inghilterra, campione del mondo nel 1966 ed eliminata ai quarti di finale del campionato del mondo 1970. In Germania Ovest la Polonia riuscì a superare a punteggio pieno il proprio girone eliminando l'Italia. All'esordio, contro l'Argentina, si portò sul 2-0 dopo soli otto minuti di gioco, grazie alle marcature di Grzegorz Lato al settimo e Andrzej Szarmach all'ottavo. Il gol argentino di Ramón Heredia al sessantesimo illuse i sudamericani, che due minuti dopo capitolarono nuovamente (altro gol di Lato), prima del gol di Carlos Babington per il definitivo 3-2. Nel secondo match la Polonia travolse con il punteggio di 7-0 Haiti, con tripletta di Szarmach e doppietta di Lato. Contro l'Italia vice-campione del mondo in carica la Polonia, già qualificata, necessitava di un punto per assicurarsi la vittoria del girone. Chiuso l'intervallo in vantaggio per 2-0 (reti di Szarmach e Kazimierz Deyna), subì nella ripresa il gol di Fabio Capello, ma si impose per 2-1 e chiuse il girone in testa. La Polonia vinse anche le prime due partite del girone di semifinale (1-0 con gol di Lato contro la Svezia che non aveva subito gol nelle tre partite precedenti e 2-1 contro la Jugoslavia con gol di Deyna su calcio di rigore, Stanislav Karasi per gli jugoslavi e Lato), ma nell'ultima perse per 1-0 contro la Germania Ovest padrona di casa una partita che doveva vincere (giocata su un campio allagato dalla pioggia, ai limiti della praticabilità), mancando dunque la qualificazione alla finalissima. I tedeschi innaffiarono il campo prima della partita per smorzare l'ardore dei velocissimi avversari. Nella finale per il terzo posto la Polonia batté per 1-0 il Brasile campione del mondo in carica. Il gol fu siglato da Lato, che con 7 centri nel torneo si laureò capocannoniere del mondiale.


La Polonia non riuscì a qualificarsi al campionato d'Europa 1976 perché si classificò seconda nel suo girone eliminatorio, dietro all'Olanda e davanti a Italia e Finlandia.


Qualificatasi al campionato del mondo 1978 a spese del Portogallo, vinse il suo girone davanti alla Germania Ovest. Pareggiò all'esordio proprio con i tedeschi occidentali (0-0), poi batté per 1-0 la Tunisia (gol del solito Lato) e per 3-1 il Messico (reti di Zbigniew Boniek, Víctor Rangel per i messicani, Deyna e ancora Boniek). Nel girone semifinale arrivò terza dietro ad Argentina e Brasile e davanti al Perù. Alla sconfitta per 2-0 contro gli argentini padroni di casa (doppietta di Mario Kempes) seguì la vittoria per 1-0 contro il Perù (gol di Szarmach) e la sconfitta per 3-1 contro il Brasile (gol di Nelinho e Lato e doppietta di Roberto Dinamite).


La mancata qualificazione al campionato d'Europa 1980 fece da preludio a un episodio spiacevole. Il 29 novembre 1980 vi fu un aspro confronto tra calciatori e membri dello staff tecnico della nazionale polacca, in partenza per l'Italia per preparare la partita contro Malta valida per le qualificazioni al mondiale di Spagna 1982. Il litigio, iniziato in un hotel di Varsavia, si concluse all'aeroporto Okęcie della capitale polacca. Dopo l'incidente molti calciatori furono banditi dalla nazionale e il CT Ryszard Kulesza, in polemica con la federazione, si dimise[2] e fu sostituito da Antoni Piechniczek.


Qualificatasi al campionato del mondo 1982, la Polonia riuscì a classificarsi terza, dopo essere stata battuta dall'Italia in semifinale. Il girone di primo turno con Italia, Camerun e Perù vide i polacchi pareggiare per 0-0 con Italia e Camerun e vincere per 5-1 contro i peruviani (gol di Włodzimierz Smolarek, Lato, Boniek, Andrzej Buncol e Włodzimierz Ciołek), risultato che consentì alla Polonia di superare il girone da prima classificata. Nel girone di secondo turno la squadra biancorossa batté il Belgio per 3-0 con tripletta di Boniek e pareggiò per 0-0 contro l'URSS, vincendo il girone per una migliore differenza reti rispetto ai sovietici. Il piazzamento proiettò i polacchi in semifinale, dove furono sconfitti per 2-0 dall'Italia (doppietta di Paolo Rossi), prima di vincere la finale per il terzo posto per 3-2 contro la Francia (gol di Szarmach, Stefan Majewski e Janusz Kupcewicz).


Con tre vittorie, due pareggi e una sconfitta nel girone con Belgio, Albania e Grecia, la Polonia si qualificò al campionato del mondo 1986, dove fu eliminata agli ottavi di finale. Inserita nel girone con Inghilterra, Marocco e Portogallo, pareggiò per 0-0 contro i marocchini, sconfisse il Portogallo per 1-0 (gol di Włodzimierz Smolarek) e fu sconfitta per 3-0 dagli inglesi, ma superò il turno come una delle migliori terze classificate, avendo il Marocco battuto per 3-1 i portoghesi. Agli ottavi di finale fu eliminata dal Brasile, perdendo malamente per 4-0.



Crisi (1986-2002) |


Dopo gli anni d'oro ('70 e '80) la nazionale polacca visse un quindicennio di crisi, fallendo la qualificazione a tre fasi finali dei mondiali e continuando a non qualificarsi per la fase finale degli europei.


Terza nel girone di qualificazione al mondiale di Italia 1990 dietro Svezia e Inghilterra e davanti all'Albania, con cinque punti (due vittorie, un pareggio e tre sconfitte), la Polonia ottenne tuttavia la medaglia d'argento alle Olimpiadi 1992, perdendo a testa alta in finale contro i padroni di casa della Spagna (3-2 con il gol decisivo segnato nei minuti di recupero). I due attaccanti della Polonia Wojciech Kowalczyk e Andrzej Juskowiak parvero agli albori di una sfavillante carriera, ma la giovane nazionale polacca non tenne fede alle attese negli anni a venire.


La Polonia si piazzò quarta nel girone eliminatorio delle qualificazioni UEFA al mondiale di Stati Uniti 1994, dietro Norvegia, Paesi Bassi e Inghilterra e davanti a Turchia e San Marino. Non andarono meglio le qualificazioni al campionato d'Europa 1996, concluse dai polacchi al quarto posto dietro a Romania, Francia e Slovacchia e davanti a Israele e Azerbaigian, con un bilancio di tre vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte. Seguì il terzo posto nel girone di qualificazione al mondiale di Francia 1998 dietro a Inghilterra e Italia e davanti a Georgia e Moldavia.


Qualche miglioramento si vide nelle eliminatorie del campionato d'Europa 2000, in cui i polacchi totalizzarono 13 punti (quattro vittorie, un pareggio e tre sconfitte) e si classificarono terzi dietro a Svezia e Inghilterra e davanti a Bulgaria e Lussemburgo. A penalizzare la Polonia furono gli scontri diretti contro gli inglesi, con cui chiusero a pari punti.



Ritorno sulla grande scena internazionale (2002-2010) |


Dopo un'assenza di sedici anni dalle fasi finali dei maggiori tornei internazionali, la Polonia si qualificò per il campionato del mondo 2002 arrivando però ultima nel suo girone. Infatti fu eliminata dopo sole 2 partite: perse per 2-0 contro la Corea del Sud e per 4-0 contro il Portogallo. Nell'ultima partita vi fu l'inutile successo per 3-1 contro gli Stati Uniti. Nel suo girone di qualificazione per gli Europei 2004 finì terza e fu eliminata. Nell'ultima partita delle qualificazioni eliminò l'Ungheria battendola per 2-1, ma fu a sua volta eliminata perché la Lettonia batté la già qualificata Svezia, accedendo sorprendentemente ai play-off per la qualificazione alla fase finale. La sconfitta della Svezia già qualificata suscitò polemiche in Polonia.


Ottenuta la qualificazione al campionato del mondo 2006 come migliore seconda di tutti i gironi, piazzandosi dietro l'Inghilterra e davanti Austria e Irlanda del Nord, nella fase finale la Polonia, allenata da Paweł Janas, parve la favorita per il secondo posto nel girone composto dai padroni di casa della Germania dall'Ecuador e dalla Costa Rica. L'allenatore subì alcune critiche dalla stampa e dalla nazione per la mancata convocazione al mondiale del bomber Tomasz Frankowski e soprattutto del capitano Jerzy Dudek. La squadra aveva comunque un discreto organico. Tra i nomi più importanti c'erano il portiere del Celtic, Artur Boruc, Michał Żewłakow in difesa, il centrocampista del Bayer Leverkusen, Jacek Krzynówek, l'attaccante del Celtic Maciej Żurawski e soprattutto il giovane Euzebiusz Smolarek, che giocava nel Borussia Dortmund, figlio dello Smolarek che portò la Polonia al terzo posto al mondiale 1982.


Nonostante le attese, la Polonia in Germania deluse. La prima partita con l'Ecuador fu persa per 2-0 dai polacchi, che si videro annullare un gol e colpirono due pali nel giro di 10 minuti. La seconda con la Germania fu persa per 1-0 all'ultimo minuto, dopo aver giocato una buona partita. Ormai già eliminata, la Polonia giocò l'ultimo match con la Costa Rica per i 3 punti della bandiera. I polacchi vinsero di misura (2-1) grazie alla doppietta del difensore Bosacky e conclusero terzi nel girone. Alla fine del Mondiale il commissario tecnico Janas fu esonerato e sostituito da Leo Beenhakker.


Dopo un eccezionale girone di qualificazione concluso come prima davanti al Portogallo, la Polonia si qualificò per la prima volta nella sua storia ad un Europeo (Austria-Svizzera 2008) e diede una svolta alla storia del proprio calcio. La squadra di Beenhakker espresse un ottimo gioco e promette davvero bene per la competizione. Ancora una volta, malgrado le aspettative suscitate nella campagna di qualificazione, nella fase finale la compagine deluse parecchio. Sorteggiata nel girone con Germania, Croazia ed Austria, racimolò solo un punto. Perse per 2-0 la prima partita con la Germania, pareggiò per 1-1 con l'Austria e perse per 1-0 con la Croazia, classificandosi all'ultimo posto del girone.



L'europeo casalingo del 2012 |


Sempre sotto la guida di Beenhakker, la Polonia fu poi impegnata nelle qualificazioni per il Mondiale 2010. Il girone era equilibrato ma non impossibile: Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia ed Irlanda del Nord più la cenerentola San Marino. La nazionale polacca, però, non fu costante nel rendimento e, dopo una serie di sconfitte e di pareggi, la qualificazione al mondiale fu seriamente a rischio. Dopo la sconfitta per 3-0 con la Slovenia Beenhakker fu esonerato e rimpiazzato da Stefan Majewski, il quale però non riuscì a far rimontare la squadra, che giunse terza, fuori dal mondiale.





Robert Lewandowski festeggiato dai compagni dopo il gol alla Grecia al campionato d'Europa 2012


Durante le qualificazioni a Sudafrica 2010, il 1º aprile 2009 la nazionale polacca ottenne la più larga vittoria della propria storia, sconfiggendo per 10-0 San Marino a Kielce.


La Polonia organizzò il campionato d'Europa 2012 insieme all'Ucraina, ospitando per la prima volta un campionato europeo. La nazionale polacca, dunque, risultò qualificata d'ufficio e scelse come CT Franciszek Smuda. Per l'evento in Polonia furono costruiti nuovi stadi, su tutti lo Stadio Nazionale di Varsavia, avente una capienza di 55.000 posti e sede della partita inaugurale dell'evento. Fu edificata anche la PGE Arena Gdańsk, il nuovo stadio di Danzica, considerato tra i più belli e moderni d'Europa.


In vista dell'importante evento calcistico ospitato in casa, tutto il paese visse con entusiasmo il debutto della nazionale e tutto sembrava promettere bene dopo il gol dell'1-0 di Robert Lewandowski nella partita inaugurale contro la Grecia a Varsavia, ma la partita terminò con un pareggio: la Polonia si fece raggiungere dal gol di Dimitris Salpingidis nonostante la superiorità numerica. La situazione parve peggiorare dopo l'espulsione del portiere Szczęsny e il rigore concesso agli ellenici, ma il giovane portiere Tytoń entrò in campo a salvare le speranze di una nazione intera, parando il tiro dell'avversario greco. Nella seconda partita la Polonia giocò bene contro la Russia, ma non andò oltre il pareggio, ottenuto nella ripresa con un gran gol da fuori area di Jakub Błaszczykowski. Le speranze della nazionale di passare il turno furono poi annullate dopo la sconfitta nell'ultima partita a Breslavia contro la Rep. Ceca (1-0). L'avventura polacca finì, dunque, già ai gironi, dopo due pareggi e una sconfitta.


La nazionale uscì sconfitta con grande delusione dall'evento, nonostante avesse proposto una buona rosa composta da giocatori di livello. Al termine dell'europeo il CT Smuda lasciò la guida della nazionale a Waldemar Fornalik.



Il ritorno in auge (dal 2014) |


Fallito l'accesso al campionato del mondo 2014, Fornalik fu sostituito, dopo le qualificazioni, da Adam Nawałka[3]: il nuovo allenatore condusse i biancorossi a qualificarsi per il campionato d'Europa 2016, risultato che passò anche dalla storica vittoria contro la Germania campione del mondo.[4] Il 2-0 contro i tedeschi dell'11 ottobre 2014 rappresentò la prima battuta d'arresto per questi ultimi dopo un'imbattibilità di 19 incontri.[4] Nella fase finale del torneo i polacchi ritrovarono lo stesso avversario che li aveva sopravanzati in classifica per differenza reti.[5] Ottenuto comunque uno storico accesso agli ottavi di finale, la squadra batté in questo turno la Svizzera ai tiri di rigore.[6] Ai quarti fu poi eliminata - sempre ai tiri dal dischetto - dal Portogallo, poi vincitore della manifestazione.[7]


I biancorossi dominarono il loro girone di qualificazione al campionato del mondo 2018, guadagnando 25 punti e subendo una sola sconfitta.[8]Robert Lewandowski diventò il capocannoniere, a pari merito, delle qualificazioni UEFA al mondiale (con 16 gol), dopo che lo era già diventato per le qualificazioni a Euro 2016 (con 13 gol). Sconfiggendo il Montenegro nell'ultima partita[9], la Polonia ottenne la certezza dell'accesso alla fase finale di un mondiale dopo 12 anni.[10] All'inizio del mandato dell'allenatore Nawałka la Polonia si trovava al 78º posto della classifica FIFA, mentre durante le qualificazioni al campionato del mondo 2018 arrivò a occupare a un certo punto il 5º posto, traguardo storico per la nazionale. Il 6º posto nella classifica FIFA alla vigilia dei sorteggi del mondiale 2018 consentì alla selezione polacca di essere collocata nella prima fascia del sorteggio dei gironi. Nella fase finale del mondiale russo del 2018 la Polonia deluse, tuttavia, le aspettative. Inserita in un gruppo con Colombia, Giappone e Senegal, perse a sorpresa all'esordio contro il Senegal (1-2) e in malo modo contro la Colombia (0-3), subendo l'eliminazione al primo turno. Utile solo per le statistiche fu la vittoria contro il Giappone all'ultima giornata (1-0).


Al termine del mondiale la federazione individuò il nuovo CT in Jerzy Brzęczek, che esordì in gare ufficiali nella prima partita della UEFA Nations League 2018-2019 pareggiando per 1-1 a Bologna contro l'Italia nel settembre 2018. A causa delle sconfitte interne subite un mese dopo contro Portogallo (2-3) e Italia (0-1), la Polonia è retrocessa nella Lega B della Nations League con una partita di anticipo rispetto alla fine del mini-girone.



Rosa attuale |


Lista dei convocati dal CT Jerzy Brzęczek per le partite di UEFA Nations League 2018-2019 contro Portogallo e Italia dell'11 e del 14 ottobre 2018[11][12].


Presenze e reti aggiornate al 15 ottobre 2018.


































































































































































































































































N.
Pos.
Giocatore
Data nascita (età)
Pres.
Reti
Squadra
22

P

Łukasz Fabiański
18 aprile 1985 (33 anni)
48
-39

Inghilterra West Ham United
1

P

Wojciech Szczęsny
18 aprile 1990 (28 anni)
39
-32

Italia Juventus
12

P

Bartłomiej Drągowski
19 agosto 1997 (21 anni)
0
0

Italia Fiorentina

15

D

Kamil Glik
3 febbraio 1988 (31 anni)
64
4

Francia Monaco
3

D

Artur Jędrzejczyk
4 novembre 1987 (31 anni)
38
3

Polonia Legia Warsaw
-

D

Paweł Olkowski
13 febbraio 1990 (28 anni)
13
0

Inghilterra Bolton Wanderers
18

D

Bartosz Bereszyński
12 luglio 1992 (26 anni)
14
0

Italia Sampdoria
5

D

Jan Bednarek
12 aprile 1996 (22 anni)
10
1

Inghilterra Southampton
19

D

Marcin Kamiński
15 gennaio 1992 (27 anni)
6
0

Germania Fortuna Düsseldorf
4

D

Tomasz Kędziora
11 giugno 1994 (24 anni)
5
0

Ucraina Dinamo Kiev
2

D

Rafał Pietrzak
30 gennaio 1992 (27 anni)
2
0

Polonia Wisła Kraków
-

D

Arkadiusz Reca
17 giugno 1995 (23 anni)
3
0

Italia Atalanta

16

C

Jakub Błaszczykowski
14 dicembre 1985 (33 anni)
104
21

Germania Wolfsburg
11

C

Kamil Grosicki
8 giugno 1988 (30 anni)
62
12

Inghilterra Hull City
10

C

Grzegorz Krychowiak
29 gennaio 1990 (29 anni)
57
3

Russia Lokomotiv Mosca
20

C

Piotr Zieliński
20 maggio 1994 (24 anni)
39
6

Italia Napoli
8

C

Karol Linetty
2 febbraio 1995 (24 anni)
23
1

Italia Sampdoria
14

C

Mateusz Klich
13 giugno 1990 (28 anni)
13
2

Inghilterra Leeds United
6

C

Jacek Góralski
21 settembre 1992 (26 anni)
8
0

Bulgaria Ludogorec
21

C

Rafał Kurzawa
29 gennaio 1993 (26 anni)
7
0

Francia Amiens
-

C

Maciej Makuszewski
29 settembre 1989 (29 anni)
5
0

Polonia Lech Poznań
-

C

Przemysław Frankowski
12 aprile 1995 (23 anni)
2
0

Polonia Jagiellonia Białystok
13

C

Damian Szymański
16 giugno 1995 (23 anni)
3
0

Polonia Wisła Płock
17

C

Damian Kądzior
16 giugno 1992 (26 anni)
1
0

Croazia Dinamo Zagabria

9

A

Robert Lewandowski
21 agosto 1988 (30 anni)
102
55

Germania Bayern Monaco (capitano)
7

A

Arkadiusz Milik
28 febbraio 1994 (24 anni)
43
12

Italia Napoli
23

A

Krzysztof Piątek
1º luglio 1995 (23 anni)
2
1

Italia Genoa


Partecipazione ai tornei internazionali |





























































































Campionato del mondo

Edizione

Risultato

1930

Non partecipante

1934

Ritirata[13]

1938
Ottavi di finale

1950

Non partecipante

1954

Ritirata[14]

1958

Non qualificata

1962

Non qualificata

1966

Non qualificata

1970

Non qualificata

1974

Terzo posto Bronzen medaille.svg

1978
Secondo turno

1982

Terzo posto Bronzen medaille.svg

1986
Ottavi di finale

1990

Non qualificata

1994

Non qualificata

1998

Non qualificata

2002
Primo turno

2006
Primo turno

2010

Non qualificata

2014

Non qualificata

2018
Primo turno




































































Campionato europeo

Edizione

Risultato

1960

Non qualificata

1964

Non qualificata

1968

Non qualificata

1972

Non qualificata

1976

Non qualificata

1980

Non qualificata

1984

Non qualificata

1988

Non qualificata

1992

Non qualificata

1996

Non qualificata

2000

Non qualificata

2004

Non qualificata

2008
Primo turno

2012
Primo turno

2016

Quarti di finale
























Giochi olimpici[15]

Edizione

Risultato

1924
Turno di qualificazione

1928

Non partecipante

1936

Quarto posto

1948

Non partecipante
















































Confederations Cup

Edizione

Risultato

1992

Non invitata

1995

Non invitata

1997

Non qualificata

1999

Non qualificata

2001

Non qualificata

2003

Non qualificata

2005

Non qualificata

2009

Non qualificata

2013

Non qualificata

2017

Non qualificata


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni





Statistiche dettagliate sui tornei internazionali |



Mondiali |









































































































































































































Anno
Luogo
Piazzamento
V
N
P
Gol

1930

Uruguay Uruguay
Non partecipante - - - -

1934

Italia Italia

Ritirata[13]
- - - -

1938

Francia Francia
Ottavi di finale 0 0 1 5:6

1950

Brasile Brasile
Non partecipante - - - -

1954

Svizzera Svizzera

Ritirata[14]
- - - -

1958

Svezia Svezia
Non qualificata - - - -

1962

Cile Cile
Non qualificata - - - -

1966

Inghilterra Inghilterra
Non qualificata - - - -

1970

Messico Messico
Non qualificata - - - -

1974

bandiera Germania Ovest
Terzo posto 6 0 1 16:5

1978

Argentina Argentina
Secondo turno 3 1 2 6:6

1982

Spagna Spagna
Terzo posto 3 3 1 11:5

1986

Messico Messico
Ottavi di finale 1 1 2 1:7

1990

Italia Italia
Non qualificata - - - -

1994

Stati Uniti Stati Uniti
Non qualificata - - - -

1998

Francia Francia
Non qualificata - - - -

2002

Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone
Primo turno 1 0 2 3:7

2006

Germania Germania
Primo turno 1 0 2 2:4

2010

Sudafrica Sudafrica
Non qualificata - - - -

2014

Brasile Brasile
Non qualificata - - - -

2018

Russia Russia
Primo turno 1 0 2 2:5


Europei |



















































































































































Anno
Luogo
Piazzamento
V
N
P
Gol

1960

Francia Francia
Non qualificata - - - -

1964

Spagna Spagna
Non qualificata - - - -

1968

Italia Italia
Non qualificata - - - -

1972

Belgio Belgio
Non qualificata - - - -

1976

Jugoslavia Jugoslavia
Non qualificata - - - -

1980

Italia Italia
Non qualificata - - - -

1984

Francia Francia
Non qualificata - - - -

1988

bandiera Germania Ovest
Non qualificata - - - -

1992

Svezia Svezia
Non qualificata - - - -

1996

Inghilterra Inghilterra
Non qualificata - - - -

2000

Belgio Belgio / Paesi Bassi Paesi Bassi
Non qualificata - - - -

2004

Portogallo Portogallo
Non qualificata - - - -

2008

Austria Austria / Svizzera Svizzera
Primo turno 0 1 2 1:4

2012

Polonia Polonia / Ucraina Ucraina
Primo turno 0 2 1 2:3

2016

Francia Francia
Quarti di finale 2 3 0 4:2


Olimpiadi |
















































Anno
Luogo
Piazzamento
V
N
P
Gol

1924
Parigi Turno di qualificazione 0 0 1 0:5

1928
Amsterdam Non partecipante - - - -

1936
Berlino Quarto posto 2 0 2 11:10

1948
Londra Non partecipante - - - -


Record individuali |





Robert Lewandowski, miglior marcatore di tutti i tempi della nazionale polacca.


Dati aggiornati al 25 novembre 2018.[16][17]


In grassetto i giocatori ancora attivi in nazionale.


















































































Record presenze
#
Giocatore
Periodo
Pres.
Reti
1

Jakub Błaszczykowski
2006-
105
21
2

Robert Lewandowski
2008-
103
55
3

Michał Żewłakow
1999-2011
102
3
4

Grzegorz Lato
1971-1984
100
45
5

Kazimierz Deyna
1968-1978
97
41
6

Jacek Bąk
1993-2008
96
3
6

Jacek Krzynówek
1998-2009
96
15
8

Władysław Żmuda
1973-1986
91
2
9

Antoni Szymanowski
1970-1980
82
1
10

Zbigniew Boniek
1976-1988
80
24





























































































Record reti
#
Giocatore
Periodo
Reti
Pres.
Reti/pr.

1



Robert Lewandowski
2008-
55
103
0,53
2

Włodzimierz Lubański
1963-1980
48
75
0,64
3

Grzegorz Lato
1971-1984
45
100
0,45
4

Kazimierz Deyna
1968-1978
41
97
0,42
5

Ernest Pohl
1955-1965
39
46
0,85
6

Andrzej Szarmach
1973-1982
32
61
0,52
7

Gerard Cieślik
1947-1958
27
45
0,6
8

Zbigniew Boniek
1976-1988
24
80
0,3
9

Ernest Wilimowski
1934-1939
21
22
0,95
10

Jakub Błaszczykowski
2006-
21
105
0,2


Confronti con altre nazionali |


Tra gli avversari nazionali contro cui sono stati disputati almeno 10 incontri, la Polonia presenta i seguenti saldi:



Saldo positivo |































































































































































Nazionale
Giocate
Vinte
Nulle
Perse
Reti fatte
Reti subite
Differenza
Ultima vittoria
Ultimo pari
Ultima sconfitta

Finlandia Finlandia
31 19 8 4 71 29 +42 2 febbraio 2008
29 maggio 2010
2 settembre 2006

Bulgaria Bulgaria
26 12 8 6 48 32 +16 3 marzo 2010
6 febbraio 1985
2 aprile 1980

Irlanda Irlanda
23 10 8 5 40 25 +15 19 novembre 2008
28 aprile 2004
22 maggio 1988

Belgio Belgio
19 7 6 6 26 20 +6 17 novembre 2007
21 agosto 2002
30 aprile 2003

Germania Est Germania Est
19 10 4 5 27 26 +1 21 settembre 1988
26 settembre 1979
31 luglio 1976

Norvegia Norvegia
18 11 3 4 55 26 +29 9 febbraio 2011
29 agosto 1984
13 ottobre 1993

Turchia Turchia
17 11 3 3 39 12 +27 23 settembre 1992
11 dicembre 1985
27 ottobre 1993

Grecia Grecia
15 10 2 3 30 12 +18 12 agosto 2009
8 giugno 2012
29 aprile 1987

Lettonia Lettonia
12 8 2 2 34 15 +19 6 settembre 2003
6 settembre 1936
12 ottobre 2002

Albania Albania
11 7 3 1 14 8 +6 27 maggio 2008
31 ottobre 1984
29 novembre 1953

Israele Israele
11 5 4 2 22 14 +8 17 agosto 2005
3 febbraio 1993
25 febbraio 1998


Saldo neutro |





























Nazionale
Giocate
Vinte
Nulle
Perse
Reti fatte
Reti subite
Differenza
Ultima vittoria
Ultimo pari
Ultima sconfitta

Stati Uniti Stati Uniti
17 7 3 7 36 22 +14 14 giugno 2002
9 ottobre 2010
26 marzo 2008


Saldo negativo |
































































































































































































































Nazionale
Giocate
Vinte
Nulle
Perse
Reti fatte
Reti subite
Differenza
Ultima vittoria
Ultimo pari
Ultima sconfitta

Romania Romania
35 6 15 14 54 55 –1 11 novembre 2016
16 agosto 2000
14 novembre 2009

Ungheria Ungheria
31 7 4 20 37 86 –49 11 ottobre 2003
29 marzo 2003
17 ottobre 2007

Svezia Svezia
26 8 4 14 37 56 –19 21 agosto 1991
22 maggio 1997
5 giugno 2004

Danimarca Danimarca
21 7 2 12 35 43 –8 8 ottobre 2016
1º giugno 2008
17 gennaio 2010

Cecoslovacchia Cecoslovacchia
19 4 5 10 27 43 –16 27 maggio 1992
24 settembre 1980
27 marzo 1991

Jugoslavia Jugoslavia
19 6 4 9 39 46 –7 30 giugno 1974
28 marzo 1990
26 aprile 1980

Germania Germania
18 1 5 12 11 31 –20 11 ottobre 2014
6 settembre 2011
8 giugno 2008

Inghilterra Inghilterra
17 1 6 10 10 27 –17 6 giugno 1973
8 settembre 1999
12 ottobre 2005

Italia Italia
16 3 7 6 10 21 –11 12 novembre 2003
7 settembre 2018
15 ottobre 2018

Francia Francia
15 3 5 7 16 26 –10 31 agosto 1982
17 novembre 2004
23 febbraio 2000

Paesi Bassi Paesi Bassi
14 3 6 5 15 19 –4 2 maggio 1979
14 ottobre 1992
4 giugno 2000

URSS URSS
14 3 3 8 11 27 –16 5 settembre 1972
23 agosto 1989
1º giugno 1988

Brasile Brasile
12 1 2 9 19 37 –18 6 luglio 1974
17 marzo 1993
26 febbraio 1997

Portogallo Portogallo
12 3 4 5 12 19 -7 11 ottobre 2006
30 giugno 2016
11 ottobre 2018

Argentina Argentina
10 2 2 6 10 17 –7 28 ottobre 1981
17 gennaio 1984
26 novembre 1992

Spagna Spagna
10 1 1 8 8 27 –19 12 novembre 1980
9 febbraio 1994
8 giugno 2010


Commissari tecnici |










  • Polonia Józef Szkolnikowski (1921–22)


  • Polonia Józef Lustgarten (1922)


  • Polonia Kazimierz Glabisz (1923)


  • Polonia Adam Obrubański (1924)


  • Polonia Tadeusz Kuchar (1925)


  • Polonia Tadeusz Synowiec (1925–27)


  • Polonia Tadeusz Kuchar (1928)


  • Polonia Stefan Loth (1928-31)


  • Polonia Józef Kałuża (1932-39)


  • Polonia Henryk Reyman (1947)


  • Polonia Andrzej Przeworski (1947)


  • Polonia Zygmunt Alfus (1948)


  • Polonia Andrzej Przeworski (1948)


  • Polonia Mieczysław Szymkowiak (1949-50)


  • Polonia Ryszard Koncewicz (1953-56)


  • Polonia Alfred Nowakowski (1956)


  • Polonia Czesław Krug (1959-62)


  • Polonia Wiesław Motoczyński (1963-65)


  • Polonia Ryszard Koncewicz (1966)


  • Polonia Antoni Brzeżańczyk (1966)


  • Polonia Alfred Nowakowski (1966)


  • Polonia Michał Matyas (1966-67)







  • Polonia Ryszard Koncewicz (1968–70)


  • Polonia Kazimierz Górski (1971–76)


  • Polonia Jacek Gmoch (1976–78)


  • Polonia Ryszard Kulesza (1978–80)


  • Polonia Antoni Piechniczek (1981–86)


  • Polonia Wojciech Łazarek (1986–89)


  • Polonia Andrzej Strejlau (1989-93)


  • Polonia Lesław Ćmikiewicz (1993)


  • Polonia Henryk Apostel (1994-95)


  • Polonia Władysław Stachurski (1996)


  • Polonia Antoni Piechniczek (1996–97)


  • Polonia Krzysztof Pawlak (1997)


  • Polonia Janusz Wójcik (1997-99)


  • Polonia Jerzy Engel (2000-02)


  • Polonia Zbigniew Boniek (2002)


  • Polonia Paweł Janas (2003-06)


  • Paesi Bassi Leo Beenhakker (2006-09)


  • Polonia Stefan Majewski (2009)


  • Polonia Franciszek Smuda (2009-12)


  • Polonia Waldemar Fornalik (2012-13)


  • Polonia Adam Nawałka (2013-2018)


  • Polonia Jerzy Brzęczek (2018-)






Tutte le rose |



Mondiali |



Coppa del Mondo FIFA 1938

P Brom, P Madejski, D Gałecki, D Giemsa, D Szczepaniak, D Twórz, C Dytko, C Góra, C Lis, C Nyc, C W. Piec, C Wasiewicz, A Baran, A Cebula, A Habowski, A Korbas, A Łyko, A Piontek, A R. Piec, A Scherfke, A Wilimowski, A Wodarz, CT: Kałuża



Coppa del Mondo FIFA 1974

1 Fischer, 2 Tomaszewski, 3 Kalinowski, 4 Szymanowski, 5 Gut, 6 Gorgoń, 7 Wieczorek, 8 Bulzacki, 9 Żmuda, 10 Musiał, 11 Ćmikiewicz, 12 Deyna, 13 Kasperczak, 14 Maszczyk, 15 Jakóbczak, 16 Lato, 17 Szarmach, 18 Gadocha, 19 Domarski, 20 Kapka, 21 Kmiecik, 22 Kusto, CT: Górski



Coppa del Mondo FIFA 1978

1 Tomaszewski, 2 Mazur, 3 Maculewicz, 4 Szymanowski, 5 Nawałka, 6 Gorgoń, 7 Iwan, 8 Kasperczak, 9 Żmuda, 10 Rudy, 11 Masztaler, 12 Deyna, 13 Kupcewicz, 14 Justek, 15 Kusto, 16 Lato, 17 Szarmach, 18 Boniek, 19 Lubański, 20 Wójcicki, 21 Kukla, 22 Kostrzewa, CT: Gmoch



Coppa del Mondo FIFA 1982

1 Młynarczyk, 2 Dziuba, 3 Kupcewicz, 4 Dolny, 5 Janas, 6 Skrobowski, 7 Jałocha, 8 Matysik, 9 Żmuda, 10 Majewski, 11 Smolarek, 12 Wójcicki, 13 Buncol, 14 Pałasz, 15 Ciołek, 16 Lato, 17 Szarmach, 18 Kusto, 19 Iwan, 20 Boniek, 21 Kazimierski, 22 Mowlik, CT: Piechniczek



Coppa del Mondo FIFA 1986

1 Młynarczyk, 2 Przybyś, 3 Żmuda, 4 Ostrowski, 5 Wójcicki, 6 Matysik, 7 Tarasiewicz, 8 Urban, 9 Karaś, 10 Majewski, 11 Smolarek, 12 Kazimierski, 13 Komornicki, 14 Kubicki, 15 Buncol, 16 Pałasz, 17 Zgutczyński, 18 Pawlak, 19 Wandzik, 20 Boniek, 21 Dziekanowski, 22 Furtok, CT: Piechniczek



Coppa del Mondo FIFA 2002

1 Dudek, 2 Kłos, 3 Zieliński, 4 Mi. Żewłakow, 5 Rząsa, 6 Hajto, 7 Świerczewski, 8 Kucharski, 9 Kryszałowicz, 10 Kałużny, 11 Olisadebe, 12 Majdan, 13 Głowacki, 14 Ma. Żewłakow, 15 Wałdoch, 16 Murawski, 17 A. Bąk, 18 Krzynówek, 19 Żurawski, 20 J. Bąk, 21 Koźmiński, 22 Matysek, 23 Sibik, CT: Engel



Coppa del Mondo FIFA 2006

1 Boruc, 2 Jop, 3 Gancarczyk, 4 Baszczyński, 5 Kosowski, 6 Bąk, 7 Sobolewski, 8 Krzynówek, 9 Żurawski, 10 Szymkowiak, 11 Rasiak, 12 Kuszczak, 13 Mila, 14 Żewłakow, 15 Smolarek, 16 Radomski, 17 Dudka, 18 Lewandowski, 19 Bosacki, 20 Giza, 21 Jeleń, 22 Fabiański, 23 Brożek, CT: Janas



Coppa del Mondo FIFA 2018

1 Szczęsny, 2 Pazdan, 3 Jędrzejczyk, 4 Cionek, 5 Bednarek, 6 Góralski, 7 Milik, 8 Linetty, 9 Lewandowski, 10 Krychowiak, 11 Grosicki, 12 Białkowski, 13 Rybus, 14 Teodorczyk, 15 Glik, 16 Błaszczykowski, 17 Peszko, 18 Bereszyński, 19 Zieliński, 20 Piszczek, 21 Kurzawa, 22 Fabiański, 23 Kownacki, CT: Nawałka



Europei |



Campionato d'Europa UEFA 2008

1 Boruc, 2 Jop, 3 Wawrzyniak, 4 Golański, 5 Dudka, 6 Bąk, 7 Smolarek, 8 Krzynówek, 9 Żurawski, 10 Garguła, 11 Saganowski, 12 Kowalewski, 13 Wasilewski, 14 Żewłakow, 15 Pazdan, 16 Piszczek, 17 Łobodziński, 18 Lewandowski, 19 Murawski, 20 Guerreiro, 21 Zahorski, 22 Fabiański, 23 Kokoszka, CT: Beenhakker



Campionato d'Europa UEFA 2012

1 Szczęsny, 2 Boenisch, 3 Wojtkowiak, 4 Kamiński, 5 Dudka, 6 Matuszczyk, 7 Polanski, 8 Rybus, 9 Lewandowski, 10 Obraniak, 11 Murawski, 12 Sandomierski, 13 Wasilewski, 14 Wawrzyniak, 15 Perquis, 16 Błaszczykowski, 17 Sobiech, 18 Mierzejewski, 19 Wolski, 20 Piszczek, 21 Grosicki, 22 Tytoń, 23 Brożek, CT: Smuda



Campionato d'Europa UEFA 2016

1 Szczęsny, 2 Pazdan, 3 Jędrzejczyk, 4 Cionek, 5 Mączyński, 6 Jodłowiec, 7 Milik, 8 Linetty, 9 Lewandowski, 10 Krychowiak, 11 Grosicki, 12 Boruc, 13 Stępiński, 14 Wawrzyniak, 15 Glik, 16 Błaszczykowski, 17 Peszko, 18 Salamon, 19 Zieliński, 20 Piszczek, 21 Kapustka, 22 Fabiański, 23 Starzyński, CT: Nawałka



Giochi olimpici |



Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1924

P Görlitz, P Wiśniewski, P Popiel, D Cyl, D Fryc, D Gintel, C Cikowski, C Krupa, C Spoida, C Styczeń, C Synowiec, A Batsch, A Kałuża, A Kuchar, A Miller, A H. Reyman, A J. Reyman, A Sperling, A Staliński, CT: Obrubański



Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1936

P Albański, P Madejski, D Gałecki, D Martyna, D Szczepaniak, C Cebulak, C Dytko, C Góra, C Kotlarczyk, C Wasiewicz, A Gad, A Kisieliński, A Matyas, A Musielak, A Peterek, A Piec, A Scherfke, A Wodarz, CT: Kałuża


NOTA: Per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.



Note |




  1. ^ ab (EN) Men's Ranking, su fifa.com, Fédération Internationale de Football Association. URL consultato l'11 novembre 2018.


  2. ^ Spagna, 1982 VII. La Polonia e Paolo Rossi, memoriedimondiali.it, 12 marzo 2017.


  3. ^ Polonia: Adam Nawalka nuovo c.t., su sportmediaset.mediaset.it, 26 ottobre 2013.


  4. ^ ab Francesco Carci, Euro 2016, flop Germania: vittoria storica della Polonia, su repubblica.it, 11 ottobre 2014.


  5. ^ Matteo Dalla Vite, Euro 2016, Polonia-Ucraina 0-1: decide Blaszczykowski, la qualificazione è storica, su gazzetta.it, 21 giugno 2016.


  6. ^ Antonio Farinola, Svizzera-Polonia 5-6: Lewandowski e compagni ai quarti, elvetici ko ai rigori, su repubblica.it, 25 giugno 2016.


  7. ^ Giacomo Luchini, Polonia-Portogallo 4-6: decidono i rigori, Ronaldo in semifinale, su repubblica.it, 1º luglio 2016.


  8. ^ Inglesi e tedeschi senza problemi, in la Repubblica, 9 ottobre 2016, p. 54.


  9. ^ Jacopo Manfredi, Mondiali 2018: Germania e Inghilterra qualificate, Polonia quasi, su repubblica.it, 5 ottobre 2017.


  10. ^ Marco Fallisi, Russia 2018, Polonia al Mondiale. Scozia out, Slovacchia ancora in corsa, su gazzetta.it, 8 ottobre 2017.


  11. ^ (PL) POWOŁANIA NA MECZE Z PORTUGALIĄ I WŁOCHAMI, Polsat Sport, 1° ottobre 2018.


  12. ^ (PL) REPREZENTACJA A Bartłomiej Drągowski zastąpi kontuzjowanego Łukasz Skorupskiego, Łączy nas piłka, 7 ottobre 2018.


  13. ^ ab La Polonia venne inserita in un gruppo composto da sole due squadre: la sua unica avversaria era la Cecoslovacchia. Quindi si sarebbero dovute disputare solo due partite, la Polonia, però, dopo aver giocato la prima partita decise di ritirarsi.


  14. ^ ab La Polonia venne inserita in un gruppo composto da sole due squadre: la sua unica avversaria era l'Ungheria. Quindi si sarebbero dovute disputare solo due partite, la Polonia, però, decise di ritirarsi prima di giocare la prima partita.


  15. ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.


  16. ^ (PL) Reprezentanci Polski, pzpn.pl. URL consultato il 10 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2010).


  17. ^ (EN) Poland - Record International Players, rsssf.com. URL consultato il 10 ottobre 2010.



Voci correlate |



  • Campionato polacco di calcio

  • Coppa di Polonia



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Collegamenti esterni |



  • (PL) Sito ufficiale, su pzpn.pl.

  • (DEENIT) Nazionale di calcio della Polonia, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.


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