Novak Đoković




































Novak Đoković

Novak Djokovic Queen's Club 2018.jpg




Nazionalità

Serbia Serbia
Altezza
188 cm
Peso
77 kg

Tennis Tennis pictogram.svg
Carriera




















































































































Singolare1
Vittorie/sconfitte
846 – 176 (82,78%)[1]
Titoli vinti
73[1]
Miglior ranking
1º (4 luglio 2011)
Ranking attuale
1° (5 novembre 2018)

Risultati nei tornei del Grande Slam

Australia Australian Open

V (2008, 2011, 2012, 2013, 2015, 2016, 2019)

Francia Roland Garros

V (2016)

Regno Unito Wimbledon

V (2011, 2014, 2015, 2018)

Stati Uniti US Open

V (2011, 2015, 2018)

Altri tornei

ATP World Tour Finals Singles Trophy (London).svg Tour Finals

V (2008, 2012, 2013, 2014, 2015).

Olympic flag.svg Giochi olimpici

Bronzo (2008)
Doppio1
Vittorie/sconfitte
49 - 64 (43,36%)[1]
Titoli vinti
1[1]
Miglior ranking
114º (30 novembre 2009)
Ranking attuale
218º (7 gennaio 2019)

Risultati nei tornei del Grande Slam

Australia Australian Open
1T (2006, 2007)

Francia Roland Garros
1T (2006)

Regno Unito Wimbledon
2T (2006)

Stati Uniti US Open
1T (2006)

Altri tornei

Olympic flag.svg Giochi olimpici
2T (2016)
Doppio misto1
Vittorie/sconfitte

Titoli vinti


Risultati nei tornei del Grande Slam

Australia Australian Open
2T (2006)

Francia Roland Garros
-

Regno Unito Wimbledon
-

Stati Uniti US Open
-

Palmarès

2010
Coppa Davis
Serbia Serbia

1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 7 gennaio 2019

Novak Đoković, detto Nole (in serbo Новак Ђоковић pronuncia[?·info] /ˈnɔvaːk 'ʥɔːkɔviʨ/, talora anche Novak Djokovic; Belgrado, 22 maggio 1987), è un tennista serbo.
Ritenuto uno dei tennisti più forti della storia,[2][3][4][5][6][7] attualmente occupa la prima posizione del ranking ATP da singolarista, che ha occupato per un totale di 241 settimane in carriera, di cui 122 consecutive. Da Wimbledon 2015 al Roland Garros 2016 ha vinto tutti e quattro i tornei dello Slam di fila, anche se non nello stesso anno, compiendo il cosiddetto "Grande Slam virtuale" o “Nole Slam”, impresa che non riusciva dai tempi di Rod Laver (vincitore del Grande Slam solare nel 1969, finora unico dell'Era Open).
È l'unico tennista della storia ad aver vinto per almeno una volta in carriera tutti e 9 i Masters 1000, risultato che l'ATP denomina a partire dal 2009 Career Golden Masters.





Firma di Novak Đoković


Il giocatore serbo ha conquistato 15 titoli del Grande Slam su 24 finali disputate (7 Australian Open, 1 Roland Garros, 4 Wimbledon e 3 US Open), 5 ATP World Tour Finals (di cui 4 consecutivi), 32 tornei Masters 1000, la medaglia di bronzo ai Giochi olimpici di Pechino 2008 e una Coppa Davis con la Serbia. È uno degli otto giocatori riusciti nell'impresa di centrare il Career Grand Slam, uno dei dieci giocatori dell'Era Open ad aver raggiunto tutte e quattro le finali degli Slam. Tra il 2015 e il 2016 ha raggiunto 6 finali Slam consecutive (il record di finali Slam consecutive appartiene a Roger Federer, capace di raggiungerne 10 di fila tra il 2005 e il 2007). Vincendo 3 Slam nel 2011 è diventato il sesto tennista a vincere 3 tornei dello Slam nella stessa stagione, ripetendo l'impresa nel 2015. È il tennista ad aver vinto più volte (7) l'Australian Open, superando Roy Emerson e Roger Federer nella classifica all-time. È stato il primo tennista dell'Era Open a vincere per tre anni consecutivi l'Australian Open e ad aggiudicarsi 6 tornei Masters 1000 nella stessa stagione. Detiene una delle più lunghe strisce di vittorie consecutive dell'Era Open (43), ottenuta fra novembre 2010 e giugno 2011. Con un prize money di 128.804.799 dollari, è il tennista che ha guadagnato di più nella storia del tennis.


I suoi maggiori punti di forza derivano dalle grandi doti atletiche, che gli permettono di affrontare partite anche molto lunghe mantenendo un livello di gioco costante, e dalla grande precisione in risposta al servizio dell'avversario, che gli permette di ottenere punti diretti in risposta. Tutte queste caratteristiche ne hanno fatto uno dei "Big 4" del suo decennio tennistico insieme a Roger Federer, Rafael Nadal e Andy Murray.[8]




Indice






  • 1 Biografia


  • 2 Carriera


    • 2.1 Esordi


    • 2.2 2005


    • 2.3 2006: Il primo titolo ATP


    • 2.4 2007: Top-10 e prima finale Slam


    • 2.5 2008: Primo Slam della carriera


    • 2.6 2009


    • 2.7 2010: Titolo di Coppa Davis


    • 2.8 2011: L'anno dei record


    • 2.9 2012: Quinto Slam


    • 2.10 2013: Sesto Slam e 100 settimane da numero 1


    • 2.11 2014: Secondo Wimbledon e ritorno a numero 1


    • 2.12 2015: L'anno del dominio


    • 2.13 2016: Career Grand Slam e "Novak Slam"


    • 2.14 2017: L'anno peggiore


    • 2.15 2018: doppietta Wimbledon-US Open, Career Golden Masters e numero 1 del mondo


    • 2.16 2019: 7° Australian Open




  • 3 Rivalità con Rafael Nadal


  • 4 Rivalità con Roger Federer


  • 5 Rivalità con Andy Murray


  • 6 Caratteristiche tecniche


    • 6.1 Colpi




  • 7 Allenatori e team


  • 8 Sponsorizzazioni e investimenti


    • 8.1 Investimenti


    • 8.2 Equipaggiamento




  • 9 Presenza nei media


  • 10 Statistiche


    • 10.1 Tornei dello Slam


      • 10.1.1 Vittorie (15)


      • 10.1.2 Finali perse (9)




    • 10.2 Premi




  • 11 Onorificenze


  • 12 Note


  • 13 Bibliografia


  • 14 Altri progetti


  • 15 Collegamenti esterni





Biografia |


Novak Đoković è nato il 22 maggio 1987 a Belgrado, allora parte della Jugoslavia. I suoi genitori sono Srdan Đoković e Dijana Zagar. Ha due fratelli più piccoli, Marko Đoković[9], diventato 581° al mondo; e Đorđe Đoković,[10] diventato 1463° al mondo.


Novak Đoković incomincia ad appassionarsi al tennis a sei anni quando, davanti alla pizzeria dei suoi genitori nella località sciistica di Kopaonik, vede costruire dei campi da tennis. Dopo la costruzione dei campi, giunge a Kopaonik come allenatrice Jelena Genčić, un'ex tennista professionista e scopritrice del talento di Monica Seles. Novak, spesso, si posiziona davanti alla recinzione dei campi e osserva gli allievi allenarsi. Dopo alcuni giorni, l'allenatrice Jelena Genčić gli chiede se vuole giocare e Novak accetta. Il giorno seguente, si presenta sul campo da tennis con il borsone pieno di tutto il materiale degno di un professionista. Dopo qualche allenamento, Genčić si rende conto che Đoković è un “bambino prodigio” e comincia a farlo allenare ogni giorno dopo scuola per rendere naturali i suoi movimenti tennistici. Jelena Genčić non lo allena solo nel tennis, ma gli fornisce una vera e propria educazione intellettuale.


Nonostante Belgrado sia continuamente bombardata dalla NATO per la guerra civile in Jugoslavia, Novak non si rassegna e continua gli allenamenti con Jelena Genčić nelle zone che saranno bombardate due volte nell'arco della stessa giornata. Insieme con i suoi amici, si allena anche al tennis club del Partizan, considerato da tutti una “via di fuga”.


Il 27 gennaio 2010 Novak Đoković gioca i quarti di finale degli Australian Open contro il francese Jo-Wilfried Tsonga, ma perde al quinto set a causa di continui spasmi allo stomaco. Nel luglio 2010 scopre di essere intollerante al glutine e che perde energie a causa di una dieta sbagliata. La persona che gli fa scoprire l'intolleranza al glutine e che gli dà una dieta bilanciata è il dottor Igor Četojević. Un anno e mezzo dopo la sconfitta con Tsonga, ha i suoi primi grandi risultati: vince Wimbledon e diviene il numero uno al mondo.


Da quando ha conosciuto il dottor Igor Četojević, il suo allenamento quotidiano (descritto nella sua autobiografia come “Il punto vincente”[11]) consiste nel bere un bicchiere d'acqua appena sveglio e allungare i muscoli facendo stretching, yoga o tai-chi per circa venti minuti. Subito dopo, fa una colazione che rimane quasi la stessa ogni giorno e poi va dal suo allenatore e dal fisioterapista, che lo seguono per tutta la giornata. Poi si allena con uno sparring partner per 90 minuti bevendo acqua tiepida con vitamine, sali minerali ed elettroliti. Fa un'altra sessione di stretching, si fa fare un massaggio dal fisioterapista e poi pranza con carboidrati senza glutine e latticini. Dopo pranzo, si allena con i pesi o le fasce elastiche facendo i movimenti del tennis. Finiti gli esercizi, fa altro stretching e si allena per un'altra ora e mezzo per perfezionare i colpi. Appena finisce di allenarsi sul campo da tennis, fa altro stretching. Infine, cena evitando i carboidrati e dolci, ma solo proteine e insalata.


Nel luglio 2014, Novak Đoković sposa Jelena Ristić, il suo vero amore fin dall'infanzia. A Hello! Magazine,[12] Đoković dichiara di essere eccitato per aver vinto Wimbledon la seconda volta ed esaltato per il matrimonio, “Sto sposando la donna che amo e non c'è un'emozione migliore di questa”. In più, aggiunge “Vincere Wimbledon e ora prepararmi per diventare padre – non potevo chiedere di meglio”. Al matrimonio, Jelena è già incinta di un maschio e qualche mese dopo dà alla luce Stefan Đoković.[13]



Carriera |



Esordi |


All'età di 14 anni Novak gioca la Coppa Davis Junior per la Jugoslavia, vincendo il suo match di singolare; durante la sua carriera fra gli juniores, ottiene un bilancio di 40 vittorie e 11 sconfitte, raggiungendo un best ranking al n. 24 e arrivando alle semifinali degli Australian Open junior del 2004.


Diventato professionista già nel 2003, Novak fa il suo esordio nel circuito ITF a Monaco, e ottiene ben presto la prima vittoria in un torneo Futures in Serbia nel giugno dello stesso anno.[14] L'esordio in un torneo challenger è a Belgrado e si conclude con una sconfitta al primo turno, ma il riscatto arriva qualche tempo dopo con la vittoria a Budapest, dove sconfigge in finale l'italiano Daniele Bracciali. Nel mese di aprile fa il suo esordio in coppa Davis, in un match di singolare vinto per 6-2, 6-2 contro Janis Skroderis della Lettonia.[15]
A luglio centra la sua prima qualificazione a un torneo ATP, a Umago, perdendo però l'esordio nel main draw contro Filippo Volandri per 7-65, 6-1. Ad agosto ottiene un'altra vittoria in un Futures, a Belgrado, battendo in finale Flavio Cipolla, mentre a settembre si qualifica al torneo ATP di Bucarest, dove ottiene la sua prima vittoria in un main draw battendo il n. 67 del ranking, Arnaud Clément per 2-6, 6-4, 6-4. Nel torneo tuttavia perde al secondo turno contro David Ferrer per 6-4, 4-6, 6-4. Grazie anche alla vittoria nel challenger di Aquisgrana, Nole ottiene abbastanza punti per entrare fra i primi 200 del mondo, e chiude l'anno come numero 184 della classifica mondiale.[15]



2005 |


Il 2005 si apre con la prima partecipazione a un torneo dello Slam: agli Australian Open attraverso le qualificazioni si guadagna un posto nel tabellone principale[15], ma al primo turno si trova davanti il n. 4 del mondo Marat Safin, che durante la partita gli concede solamente 3 game (6-0, 6-2, 6-1). Partecipa poi a due challenger, ottenendo un quarto e una semifinale, prima di tornare a difendere per la seconda volta la sua nazione in coppa Davis, ottenendo 2 vittorie nei singolari nella sfida contro lo Zimbabwe.[16] Difenderà nuovamente i colori nazionali nel secondo round della coppa, contro il Belgio, ma verrà sconfitto sia da Olivier Rochus sia da Kristof Vliegen.[16]


Ottiene in seguito una vittoria al challenger di Sanremo[15], battendo in finale Francesco Aldi, e si qualifica per la prima volta al Roland Garros, dove ottiene anche la prima vittoria in un torneo dello Slam[15], dopo aver superato nel primo turno Robby Ginepri, n. 71 del ranking ATP. Al secondo turno affronta il n. 9 del ranking Guillermo Coria, e riesce a strappargli un set prima di ritirarsi al terzo set per problemi muscolari. All'esordio sull'erba dell'All England Club riesce a raggiungere non senza qualche difficoltà il terzo turno[15], dove si arrende a Sébastien Grosjean, allora n. 27 del ranking. A seguito di questi risultati, Đoković fa il suo ingresso nella top 100 della classifica ATP.[15] Dopo una sconfitta al secondo turno a Umago, Nole centra la qualificazione al suo primo torneo Master Series, a Cincinnati, dove perde al primo turno lottando contro il n. 18 del mondo Fernando González (3-6, 7-67, 6-4). Esordisce infine anche allo US Open, riuscendo così a disputare per almeno una volta tutti i quattro tornei dello Slam, dove ben figura: al primo turno elimina in cinque set un'altra giovane promessa del tennis, Gaël Monfils, e nel match seguente supera in quattro set Mario Ančić, n. 18 del ranking. La sua corsa però si arresta al terzo turno, dove perde al quinto set contro lo spagnolo Fernando Verdasco (6-1, 4-6, 62-7, 6-4, 6-4).


Dopo un secondo turno a Lione, a ottobre si qualifica per il Master Series di Parigi, dove al secondo turno ottiene la prima vittoria contro un top-10, il n. 9 del ranking e finalista al Roland Garros Mariano Puerta, con il punteggio di 6-3, 7-69.[15] Perde tuttavia al terzo turno contro Tommy Robredo. Con questi risultati Đoković chiude l'anno come n. 78 del mondo, più giovane giocatore fra i primi 100 della classifica ATP.[15]



2006: Il primo titolo ATP |




Đoković a Umago nel 2006


L'inizio del 2006 non è dei migliori: rimedia un'eliminazione al primo turno dell'Australian Open da Paul Goldstein. Si rifà subito centrando le semifinali al torneo di Zagabria, dove però perde dal padrone di casa Ivan Ljubičić, e in seguito ottiene due vittorie nei singolari del match di Coppa Davis che vede la squadra serba opposta a Israele nel primo round.[16] Al torneo di Rotterdam centra i quarti di finale, dove esce per mano di Radek Štěpánek, mentre a Indian Wells viene eliminato al primo turno da Julien Benneteau, che ha la meglio in due set. A Miami esce al secondo turno contro Guillermo Coria, ma ancora una volta le soddisfazioni arrivano dai singolari di Davis. La Serbia affronta il Regno Unito, e Novak vince entrambi i match, incluso quello contro l'ex n. 4 del mondo Greg Rusedski.[16]


La stagione sulla terra prima di Parigi è sottotono: al Masters di Montecarlo un sorteggio sfortunato lo vede subito opposto a Roger Federer, dal quale viene sconfitto per 6-3, 2-6, 6-3. A Barcellona arriva un'altra uscita al primo turno per mano dello spagnolo Gimeno-Traver, mentre al Masters di Amburgo, superato l'ostacolo Coria al primo turno, non riesce a imporsi su Verdasco al secondo, perdendo per 6-4, 6-3.




Novak Đoković allo US Open 2006


Al Roland Garros però il giovane serbo dimostra il suo potenziale sul rosso: al primo turno l'avversario Luis Horna abbandona in netto svantaggio, mentre al secondo Novak ottiene un'importante vittoria su Fernando González, n. 9 del ranking, sconfitto 6-1 al quinto set. Al terzo turno piega in 3 set Tommy Haas, al quarto turno ha ragione dell'emergente Gaël Monfils, ma nei quarti nulla può contro il campione in carica Rafael Nadal: il serbo, sotto di due set, è costretto al ritiro per problemi alla schiena, ma nella conferenza stampa post-partita dichiara che senza i problemi fisici avrebbe potuto battere lo spagnolo.[17] Questo risultato consente al serbo di issarsi al n. 40 del ranking ATP.


Dopo una sconfitta al secondo turno sull'erba di s'Hertogenbosh, a Wimbledon disputa un buon torneo. Al primo turno sconfigge Goldstein, al secondo supera in tre set Robredo, mentre al terzo ottiene un'importante vittoria contro Michail Južnyj. Agli ottavi di finale va in scena una sfida molto interessante con uno dei giocatori con il miglior servizio del circuito, il croato Mario Ančić, che grazie proprio al suo servizio riesce a vincere per 6-3 al quinto.


Sulla terra di Anersfoort giunge il primo titolo ATP per Novak[18], che in finale affronta il cileno Nicolás Massú superato per 7-65, 6-4.[15] Raggiunge la finale anche nel torneo di Umago, in cui però si ritira a causa di problemi respiratori che lo costringeranno a un intervento chirurgico. Resterà lontano dai campi solo per poche settimane: si ripresenta infatti al Cincinnati Masters, dove esce al secondo turno per mano di Florent Serra. Allo US Open supera con fatica al secondo turno Mardy Fish, ma al terzo rimedia una sonora sconfitta in tre set da Lleyton Hewitt: 6-3, 6-1, 6-2.


Impegnato a difendere i colori serbi nel match di Davis contro la squadra svizzera, ottiene una vittoria contro Stanislas Wawrinka al quinto set, ma è poi piegato in tre set da Federer.[16] Il riscatto arriva pochi giorni dopo: al torneo di Metz supera in finale Jürgen Melzer con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-2, e conquista il suo secondo torneo in carriera.[18] Al Master di Madrid Nole dà vita a interessanti sfide con altri giovani talentuosi: al secondo turno supera Richard Gasquet in tre set, al terzo piega Andy Murray, ma nei quarti è eliminato 7-5 al terzo set da Fernando González. La stagione si chiude con una sconfitta al secondo turno per mano di Paul-Henri Mathieu a Pagigi-Bercy: i risultati ottenuti gli valgono il n. 16 nel ranking mondiale.[15]



2007: Top-10 e prima finale Slam |





Australian Open 2007


Il 2007 si apre ad Adelaide, il primo torneo a sperimentare la formula dei round robin. Novak s'impone in finale contro il tennista di casa, Chris Guccione, per 6-3, 66-7, 6-4.[15] Agli Australian Open esce di scena agli ottavi ancora contro Federer, e nei due tornei successivi, Marsiglia e Rotterdam, viene sconfitto in due match tirati da Michail Južnyj. Un grande risultato lo ottiene a Indian Wells, dove è il primo teenager a raggiungere la finale dopo Andre Agassi,[17] ma contro Nadal perde nettamente per 6-2, 7-5. A Miami arriva però la rivincita: ai quarti di finale si trova ancora di fronte lo spagnolo e questa volta, sfruttando i suoi turni di battuta e gli errori dell'avversario, si aggiudica il match con il netto punteggio di 6-3, 6-4. Dopo la semifinale vinta per 6-0, 6-1 contro Murray, in finale il serbo trova il sorprendente Guillermo Cañas, partito dalle qualificazioni e capace di eliminare Federer. La partita è sempre saldamente nelle mani di Novak, che sconfigge l'avversario 6-3, 6-2, 6-4.[19] Con questa vittoria Đoković diventa il più giovane vincitore di sempre a Key Biscayne, e arriva a occupare la 7ª posizione nella classifica mondiale.


Sulla terra la scalata prosegue: raggiunge i quarti a Monte Carlo (sconfitto da Ferrer), a Roma (sconfitto ancora da Nadal), e ad Amburgo (sconfitto da Moyá), e riesce a vincere il torneo di Estoril[15], dove batte in finale Richard Gasquet con lo strano punteggio di 7-67, 0-6, 6-1. Al Roland Garros si issa fino alla semifinale[15], faticando soprattutto al terzo turno contro il francese Oliver Patience che riesce a piegare solo al quinto set. Qui si trova di fronte per il secondo anno consecutivo Nadal: Novak regge il confronto per un set e mezzo, poi si arrende per 7-5, 6-4, 6-2.[17] Dopo la sconfitta agli ottavi del Queen's, a Wimbledon Novak paga il programma rivoluzionato dalla pioggia e due partite consecutive al quinto set contro Hewitt e Baghdatis. Raggiunge la semifinale, ma deve arrendersi ancora una volta a Nadal: si ritira sul punteggio di 6-3, 1-6, 1-4 per un problema al piede.[17]


Sulla terra di Umago si arrende al connazionale Viktor Troicki, ma il meglio di sé lo dà sul cemento americano. Alla Rogers Cup di Montréal batte in successione Roddick e Nadal, e in finale si trova di fronte a Federer. Per la prima volta in carriera riesce a batterlo (7-62, 2-6, 7-62), e si aggiudica così il secondo Masters Series della carriera.[15] A Cincinnati non si ripete, viene infatti sconfitto al secondo turno da Moya, ma agli US Open arriva la prima finale in un torneo dello Slam.[15] Qui incontra ancora Federer, ma non riesce a ripetere l'exploit di Montréal; lo svizzero infatti conquista il suo dodicesimo Slam battendolo per 7-64, 7-62, 6-4.


Dopo altre due vittorie nel play-off di Davis[16], Novak si aggiudica il torneo di Vienna[15] battendo in finale Wawrinka per 6-4, 6-0; è l'ultimo torneo conquistato nella stagione. A Madrid perde la semifinale contro Nalbandian, a Parigi-Bercy si arrende al secondo turno contro Fabrice Santoro, e al Masters di fine anno di Pechino non riesce a conquistare nemmeno un set, perdendo nettamente nel round-robin contro Ferrer, Gasquet e Nadal. Chiude così la stagione, posizionandosi al n. 3 della classifica mondiale dietro ai soli Federer e Nadal.



2008: Primo Slam della carriera |


Nel 2008 Đoković fa il suo esordio direttamente all'Australian Open. Alla finale arriva senza aver perso un set e dopo aver sconfitto nell'ordine Benjamin Becker, Simone Bolelli, Sam Querrey, Lleyton Hewitt, David Ferrer e il campione uscente Roger Federer; suo avversario è la sorpresa del torneo Jo-Wilfried Tsonga. Dopo un primo set sofferto, con un Đoković falloso e nervoso, il serbo innalza il suo livello di gioco e riesce a chiudere la partita, a suo favore, al tie-break del quarto set.


Australian Open 2008

È il primo titolo del Grande Slam in carriera per il serbo.[15] Arriva in semifinale al torneo di Dubai, dove però viene sconfitto dall'americano Andy Roddick, con il punteggio di 7-65, 6-3.


Nel mese di marzo vince il torneo ATP Master Series di Indian Wells[15], sconfiggendo in finale l'americano Mardy Fish con il punteggio di 6-2, 5-7, 6-3. Esce inaspettatamente sconfitto al primo turno al successivo Master series di Miami, contro il sudafricano Kevin Anderson. Successivamente, raggiunge la semifinale a Monte Carlo, nel quale però è costretto al ritiro, a causa di dolori addominali, sul punteggio di 6-3, 3-2, in favore del suo avversario, Roger Federer, nonostante stesse giocando un ottimo tennis.


Nel mese di maggio vince il Master series di Roma battendo in finale Stanislas Wawrinka con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-3.[15] Al torneo di Amburgo gioca un intenso match in semifinale contro Nadal, ma esce battuto 5-7, 6-2, 2-6. Il 6 giugno perde in semifinale al Roland Garros, ancora contro il campione in carica Rafael Nadal con il punteggio di 6-4, 6-2, 7-63 dopo un match di oltre 2 ore e 45 minuti. A Wimbledon, Đoković viene eliminato al secondo turno, in seguito alla sconfitta per 6-4, 7-63, 6-2 da parte dell'ex numero 1 Marat Safin. Al Canada Masters, nel quale difendeva i punti della vittoria dell'anno precedente, viene eliminato ai quarti di finale da Andy Murray, per 3-6, 63-7. Fa meglio a Cincinnati, nel quale arriva in finale (dopo aver battuto, in semifinale, Rafael Nadal per 6-1, 7-5), nella quale viene battuto nuovamente da Andy Murray con il punteggio di 7-64, 7-65.


Nel singolare maschile olimpico di Pechino, conquista il bronzo per la Serbia nel torneo di singolare[15] dopo aver battuto James Blake 6-3, 7-64 nella finale per il terzo e quarto posto (in semifinale era stato sconfitto da Rafael Nadal per 4-6, 6-1, 4-6).


Agli US Open, dopo aver vinto alcuni difficili incontri contro Robredo negli ottavi e Roddick nei quarti, esce alle semifinali, battuto, come l'anno precedente, da Roger Federer, per 3-6, 7-5, 5-7, 2-6. All'inizio della stagione autunnale indoor arriva in finale nel torneo di Bangkok contro Jo-Wilfried Tsonga, in un remake della finale degli Australian Open, ma deve arrendersi al francese, che vince 7-64, 6-4. Il 16 novembre vince la sua prima Masters Cup, battendo in finale il tennista Russo Nikolaj Davydenko, con il punteggio di 6-1, 7-5.



2009 |


L'anno non si apre bene per Novak, che viene sconfitto al primo turno del primo torneo stagionale a Brisbane dal lettone Ernests Gulbis col risultato di 6-4, 6-4. Al successivo torneo di Sydney viene sconfitto in semifinale da Jarkko Nieminen col punteggio di 6-4, 7-63.





Open di Francia 2009


Agli Australian Open non riesce a difendere il titolo conquistato l'anno precedente, uscendo sconfitto ai quarti di finale dall'americano Andy Roddick (il serbo si ritira sul punteggio di 63-7, 6-4, 6-2, 2-1 in favore dello statunitense, a causa di un malore, dovuto alle condizioni climatiche, di estremo caldo, avvertito fin dall'inizio del terzo set). Al torneo di Marsiglia perde in semifinale dal francese Jo-Wilfried Tsonga, col punteggio di 4-6, 61-7. Conquista il suo primo titolo stagionale a Dubai[15], sconfiggendo in finale lo spagnolo David Ferrer col punteggio di 7-5, 6-3. In seguito giunge sino ai quarti di finale a Indian Wells, dove viene sconfitto col punteggio di 6-3, 6-2 da Andy Roddick. Arriva in finale al successivo Master 1000 di Miami[15], dove viene sconfitto 6-2, 7-5 da Andy Murray. Ad aprile giunge in finale a Montecarlo[15], ma viene sconfitto, dopo una combattuta e appassionante finale, da Rafael Nadal, col punteggio di 6-3, 2-6, 6-1.





US Open 2009


A maggio vince il Serbian Open[15], battendo in finale il tennista polacco Łukasz Kubot, col punteggio di 6-3, 7-60. Nello stesso mese arriva in finale al Master 1000 di Roma[15] (dopo aver vinto una rocambolesca semifinale contro Roger Federer col punteggio di 4-6, 6-3, 6-3), nella quale viene sconfitto col punteggio di 7-62, 6-2, da Rafael Nadal. Nello stesso mese, raggiunge le semifinali torneo di Madrid, dove, al termine di un match giudicato tra i più belli dell'anno fino a quel punto, esce sconfitto, ancora per mano di Rafael Nadal al terzo set dopo poco più di 4 ore di gioco, col punteggio di 3-6, 7-65, 7-69 in favore dello spagnolo. Al Roland Garros perde inaspettatamente al terzo turno per poi raccogliere sull'erba una finale a Halle[15] e i quarti a Wimbledon, venendo sconfitto in entrambi i tornei da Tommy Haas, a Halle per 3-6, 7-64, 1-6 e a Wimbledon per 5-7, 66-7, 6-4, 3-6.


Intanto Andy Murray lo scavalca al terzo posto in classifica. Ad agosto, alla Rogers Cup esce al terzo turno, battuto 6-4, 7-64 da Andy Roddick, a Cincinnati giunge sino alla finale nella quale viene sconfitto da Roger Federer col punteggio di 6-1, 7-5. Agli US Open arriva in semifinale dove viene di nuovo sconfitto da Federer col punteggio di 7-63, 7-5, 7-5. Successivamente, vince il China Open[15] battendo in finale Marin Čilić col punteggio di 6-2, 7-64. In seguito, arriva in semifinale al Shanghai Masters, nel quale viene sconfitto, dopo una partita equilibratissima e incerta sino alla fine, al tie break del set decisivo, dal futuro vincitore del torneo, Nikolaj Davydenko, col punteggio di 4-6, 6-4, 7-61. A novembre vince il torneo di Basilea[15], battendo in finale il padrone di casa Federer, col risultato di 6-4, 4-6, 6-2. In seguito vince il Master 1000 di Parigi-Bercy[15] (ultimo della stagione), battendo in finale, al termine di una partita molto combattuta, Gaël Monfils, con il punteggio di 6-2, 5-7, 7-63. Nella Masters Cup di fine anno viene eliminato nel round robin, nonostante abbia sconfitto Nadal e il futuro vincitore Davydenko.



2010: Titolo di Coppa Davis |


L'anno non incomincia nel migliore dei modi per Novak. Agli Australian Open deve arrendersi anche a causa di un problema di dolore allo stomaco ai quarti di finale contro il francese Jo-Wilfried Tsonga, al termine di un match chiuso in cinque set con il punteggio di 7-6, 6-7, 1-6, 6-3, 6-1. Questi dolori allo stomaco risulteranno poi nella scoperta di essere intollerante al glutine.[20] Nonostante tutto il serbo riesce a conquistare la seconda posizione mondiale.[15] Il 2010 non procede diversamente: si aggiudica il torneo di Dubai[15] ma non brilla sulla terra (torna terzo dopo l'Open di Madrid, superato da Nadal) e al Roland Garros cede nei quarti in cinque set con l'austriaco Melzer con il punteggio 3-6, 2-6, 6-2, 7-63, 6-4.





Wimbledon 2010


A Wimbledon raggiunge la semifinale[15], persa contro il ceco Tomáš Berdych per 6-3, 7-69, 6-3. Ai Cincinnati Masters 2010 si arrende ad Andy Roddick ai quarti di finale.


Allo US Open Novak non comincia particolarmente bene; infatti impiega ben cinque set per piegare il connazionale Viktor Troicki, in più di tre ore di partita, con il punteggio finale di 6-3, 3-6, 2-6, 7-5, 6-3. Nei turni successivi il suo rendimento migliora, e, senza mai perdere un set, approda alla semifinale, dove incontra per la terza volta consecutiva lo svizzero Federer. Questa volta la partita ha un andamento ben diverso da quelle precedenti: Đoković infatti arriva al quinto set e, dopo aver annullato due match point, approda alla finale, vincendo per 5-7, 6-1, 5-7, 6-2, 7-5.[15] Nell'atto conclusivo del torneo il serbo affronta il n. 1 del mondo Rafael Nadal, perdendo in 4 set per 4-6, 7-5, 4-6, 2-6.


Dopo la vittoria contro Roger Federer, Đoković è avanzato nel ranking ATP proprio a discapito del tennista elvetico, sottraendogli la seconda posizione alle spalle di Rafael Nadal. Al primo torneo giocato dopo il torneo statunitense, conferma il buon periodo di forma riconfermandosi campione a Pechino[21] battendo lo spagnolo David Ferrer 6-2, 6-4. Successivamente Novak va a Shanghai dove Federer si vendica della sconfitta degli US Open eliminandolo in semifinale per 7-5, 6-4. Lo stesso svizzero lo sconfiggerà anche nella finale del Swiss Indoors Basel 2010 con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-1.
Đoković partecipa alle ATP World Tour Finals in cui giunge fino in semifinale dove perde sempre contro l'elvetico. Il 5 dicembre si aggiudica con la sua nazionale la Coppa Davis battendo in finale la nazionale francese.[16]



2011: L'anno dei record |




Đoković celebra la vittoria agli Australian Open, suo secondo Slam


L'anno si apre direttamente con la partecipazione all'Australian Open dove Novak conquista il suo secondo Slam. Ha affrontato in ordine: Marcel Granollers, Ivan Dodig, Viktor Troicki, Nicolás Almagro. Poi ha battuto ai quarti Tomáš Berdych per 6-1, 7-65, 6-1, in semifinale batte Roger Federer con un netto 7-63 7-5, 6-4. In finale ha la meglio su Andy Murray in tre set con il punteggio di 6-4, 6-2, 6-3.[22]
Subito dopo il torneo australiano Novak si riafferma campione per la terza volta consecutiva a Dubai[23], dove vince in finale contro Federer con un doppio 6-3 e così conferma il suo periodo di gran forma. Al BNP Paribas Open di Indian Wells il tennista di Belgrado, che non perde una partita dall'ATP World Tour Finals di Londra 2010 contro Roger Federer, continua a incassare vittorie. Infatti, in occasione del primo Masters 1000 della stagione Nole batte in semifinale e per la terza volta consecutiva Roger Federer e sconfigge per la prima volta in una finale Rafael Nadal con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-2, aggiudicandosi per la seconda volta il torneo[23] dopo il successo del 2008. Nel successivo torneo dello stesso livello a Miami giunge di nuovo in finale e anche qui vince per 4-6, 6-3, 7-6 contro lo spagnolo.[23]


Dopo aver preferito rinunciare al Monte-Carlo Rolex Masters, incomincia la stagione sulla terra trionfando in casa, al Serbian Open, battendo in finale Feliciano López[23] per 7-64, 6-2 e allungando l'incredibile striscia di imbattibilità. La settimana successiva, al Master 1000 di Madrid, batte in finale[23], per la terza volta di fila, Rafael Nadal per 7-5, 6-4, rimanendo così imbattuto nella stagione 2011, nella quale ha concatenato una serie di 32 vittorie consecutive. Nole ha così battuto per la prima volta lo spagnolo sulla terra, interrompendo contemporaneamente una serie di 37 vittorie consecutive dello spagnolo su questa superficie. Il serbo a Roma arriva in finale perdendo solo un set contro Andy Murray dove ha rischiato di perdere al tie-break e batte nuovamente Nadal[23] con un doppio 6-4, vincendo la 39ª partita consecutiva (37 nel 2011), con questa vittoria Đoković è diventato il terzo giocatore ad aver battuto Nadal due volte sul campo di terra (dopo Gaudio e Federer) e il primo a riuscirci in due partite consecutive.




Novak celebra la vittoria a Wimbledon


Al Roland Garros per la prima volta in carriera ha l'opportunità di diventare il nuovo numero uno del mondo, infatti arrivando in finale avrebbe la certezza matematica di superare Nadal in classifica. Durante il torneo estende a 43[15] la sua striscia di vittorie consecutive, venendo poi battuto da Federer in semifinale in 4 set.


A Wimbledon sconfigge in semifinale in quattro set il francese Jo-Wilfried Tsonga, diventando il venticinquesimo numero 1 della storia del tennis mondiale. Vince la finale battendo Nadal col punteggio di 6-4, 6-1, 1-6, 6-3.[24]
Si presenta quindi alla Rogers Cup come testa di serie numero 1. Arriva in finale dopo aver battuto, nell'ordine, Nikolaj Davydenko, Marin Čilić, Gaël Monfils e Jo-Wilfried Tsonga. Gioca la finale contro Mardy Fish vincendo[23] al terzo set, con il punteggio totale di 6-2, 3-6, 6-4 e diventando il primo giocatore della storia a vincere 5 titoli Masters 1000 nello stesso anno. Al Western and Southern Open a Cincinnati batte al primo turno il diciannovenne americano Ryan Harrison per 6-2, 6-3. Vince quindi per 6-3, 6-3 con Radek Štěpánek negli ottavi e per 3-6, 6-4, 6-3 con Gaël Monfils nel quarti in un incontro molto combattuto. In semifinale batte Tomáš Berdych per un ritiro dovuto a un suo infortunio alla spalla, subito dopo aver vinto il primo set sul punteggio di 7-5. In finale Đoković affronta un Murray in forma ma anche stavolta il giocatore serbo, sul punteggio di 6-4, 3-0 per lo scozzese, è costretto a ritirarsi per un problema alla spalla, facendo arrivare così la sua seconda sconfitta stagionale.


Agli US Open approda in semifinale dopo aver battuto per ritiro Janko Tipsarević al quarto set. In semifinale batte Roger Federer con il punteggio di 6-77, 4-6, 6-3, 6-2, 7-5 (dopo aver annullato due matchpoint allo svizzero sul 5-3) e anche Rafael Nadal in finale si arrende al serbo che, con il punteggio di 6-2, 6-4, 6-73, 6-1, conquista il titolo.[25] Novak diventa così il sesto giocatore dell'era Open ad aver vinto tre tornei del Grande Slam in un anno. L'annata incredibile gli consente di battere il record di maggior guadagno in un anno, ovvero 12 619 803 dollari.[26][27]



2012: Quinto Slam |





BNP Paribas Open 2012


Incomincia il 2012 vincendo subito per la terza volta gli Australian Open, dove elimina nel quarto turno il tennista di casa Lleyton Hewitt, nei quarti di finale lo spagnolo numero 5 del mondo David Ferrer e in semifinale la testa di serie numero 4 Andy Murray per 6-3, 3-6, 64-7, 6-1, 7-5 dopo 4 ore e 50 minuti. In finale si impone per la settima volta consecutiva contro Rafael Nadal per 5-7, 6-4, 6-2, 65-7, 7-5 dopo una battaglia durata 5 ore e 53 minuti, la più lunga partita degli Australian Open[28], e più lunga finale della storia dei tornei del Grande Slam.[29]


In seguito ai risultati ottenuti nella stagione 2011, il 6 febbraio riceve a Londra il Laureus Award.[15] È il terzo tennista della storia a riceverlo dopo Roger Federer (già vincitore quattro volte) e Rafa Nadal. A marzo trionfa a discapito di Andy Murray a Miami.[15]
Il 19 aprile, al termine del match con Dolgopolov, terminato 2-6, 6-1, 6-4 a favore del serbo, durante il torneo di Montecarlo, Đoković scoppia in lacrime per la morte di suo nonno Vladimir, al quale era molto legato.[30] Egli corre via dal campo senza neanche porre la consueta firma sulla telecamera. Đoković aveva precedentemente dedicato molti trofei da lui vinti al nonno, ultimo dei quali quello di Key Biscayne[31]. Riesce ad arrivare fino alla finale del torneo[15] (dopo aver battuto in semifinale, in rimonta, col punteggio di 4-6, 6-3, 6-2, il ceco Tomáš Berdych), nella quale viene però sconfitto nettamente dal rivale spagnolo Rafael Nadal, col punteggio di 6-3, 6-1 a favore dell'iberico.
Agli Internazionali BNL d'Italia raggiunge la quarta finale in carriera, ma come a Montecarlo viene fermato a un passo dal titolo da Rafael Nadal, che lo sconfigge per 7-5, 6-3.[32].





Rogers Cup 2012


Al Roland Garros migliora i risultati degli anni precedenti raggiungendo per la prima volta la finale[15], ma perde di nuovo contro Nadal per 6-4, 6-3, 2-6, 7-5. Non si iscrive poi né al Torneo di Halle né al Queen's, andando a Wimbledon senza ancora aver giocato sull'erba in stagione.


Nel torneo londinese sconfigge in serie Juan Carlos Ferrero, Ryan Harrison, Radek Štěpánek, Viktor Troicki e ai quarti il tedesco Florian Mayer. In semifinale viene però eliminato da Roger Federer con il risultato finale di 3-6, 6-3, 4-6, 3-6.[33] In seguito al trionfo di Roger Federer nel torneo di Wimbledon perde la prima posizione della classifica ATP[15], proprio in favore del rivale svizzero. Ai Giochi Olimpici viene sconfitto in semifinale da Andy Murray[34], e non riesce neanche a conquistare il bronzo perdendo la finale contro Juan Martín del Potro.[15] Vince la Rogers Cup battendo in finale Richard Gasquet con il punteggio di 6-3, 6-2.[15] A Cincinnati raggiunge la finale ma viene battuto da Roger Federer con il punteggio di 0-6, 67-7.


Si presenta allo US Open come testa di serie n. 2; raggiunge la finale ma viene battuto da Andy Murray con il punteggio di 610-7, 5-7, 6-2, 6-3, 2-6.[15]
Il 7 ottobre vince il China Open di Pechino battendo in finale il francese Jo-Wilfried Tsonga con il punteggio di 7-64, 6-2.
Una settimana dopo, il 14 ottobre, vince il suo tredicesimo torneo Masters 1000, il Shanghai Master[15], battendo in una finale tiratissima lo scozzese Andy Murray con il punteggio di 5-7, 7-611, 6-3.
Il 5 novembre è tornato numero uno del mondo.[15] Il 12 novembre vince l'ATP World Tour Finals[15] sconfiggendo in finale Roger Federer con il punteggio di 7-66, 7-5.



2013: Sesto Slam e 100 settimane da numero 1 |


Incomincia il 2013 vincendo per la quarta volta (la terza consecutiva[15]) gli Australian Open, battendo in finale Andy Murray con il punteggio di 62-7, 7-63, 6-3, 6-2. Questo è il 35º titolo in carriera per il serbo, il sesto Slam.[35]





Roland Garros 2013


Il 2 marzo vince per la quarta volta il Torneo di Dubai battendo in finale Tomáš Berdych per 7-5, 6-3.[15] Nei due tornei successivi, quelli di Indian Wells e Miami, viene battuto rispettivamente in semifinale da Juan Martín del Potro per 6-4, 4-6, 4-6 e da Tommy Haas per 2-6, 4-6 al quarto turno. Una settimana dopo aver subito una distorsione alla caviglia nel match di Coppa Davis, vinto, contro Sam Querrey, si presenta al torneo di Montecarlo come prima testa di serie. Nel torneo monegasco il serbo avanza in crescendo battendo in sequenza Južnyj, Monaco, Nieminen e l'italiano Fabio Fognini in semifinale. Nell'incontro decisivo affronta il detentore del titolo Nadal (vincitore delle ultime 8 edizioni consecutive del torneo), ma il serbo riesce a strappare il trofeo dalle mani dello spagnolo superandolo in due set per 6-2, 7-61.[15] Agli Internazionali d'Italia raggiunge i quarti di finale, dove viene battuto da Tomáš Berdych con il punteggio di 6-2, 5-7, 4-6.

Al Roland Garros viene eliminato in semifinale da Nadal in cinque set con il punteggio finale di 4-6, 6-3, 1-6, 7-63, 7-9, dopo 4 ore e 37 minuti di partita.[36]
Comincia la sua stagione sull'erba direttamente sui campi di Wimbledon. Battendo Tomáš Berdych ai quarti si assicura un posto nelle semifinali dove sfida Del Potro. In una partita durata quasi cinque ore (semifinale più lunga in uno Slam nell'era open), a spuntarla è il serbo che si impone per 6-3 al quinto.[37] In finale sfida l'idolo di casa, Andy Murray, e viene sconfitto per 4-6, 5-7, 4-6.


In preparazione agli US Open partecipa alla Rogers Cup e al torneo di Cincinnati, dove esce, rispettivamente, in semifinale sconfitto da Rafael Nadal e ai quarti di finale sconfitto da John Isner. Si presenta a New York come prima testa di serie, raggiunge la finale del torneo (dopo aver battuto Stanislas Wawrinka in semifinale al quinto set) e sfida il rivale Rafa Nadal, contro il quale perde per 6-2, 3-6, 6-4, 6-1.


Per quanto riguarda la parte della stagione in Cina, Novak si riconferma l'assoluto dominatore vincendo per il secondo anno consecutivo i titoli sia a Pechino sia a Shanghai[15]: al China Open batte in finale Rafael Nadal per 6-3, 6-4 e pur avendo perso nel frattempo la posizione di numero uno, ottiene un sottile vantaggio, perlomeno psicologico nei confronti del maiorchino. Novak diventa così il tennista con più titoli in questo torneo, quattro. Allo Shanghai Rolex Masters invece batte Juan Martín del Potro per 6-1, 3-6, 7-63 ottenendo così il suo quindicesimo titolo Masters 1000 e andando a eguagliare Andy Murray con più titoli vinti in questo torneo. Đoković diventa così imbattibile in Cina per due stagioni consecutive e si porta sul 20-0 in incontri lì disputati. Porta a 7 i titoli vinti in questo paese, che diventa così la nazione in cui il serbo ne ha conquistati di più.

Il 3 novembre conquista il BNP Paribas Masters battendo in finale il detentore del titolo dell'anno precedente David Ferrer con il punteggio di 7-5, 7-5. L'11 novembre conquista il suo terzo Master di fine anno battendo Rafael Nadal con il punteggio di 6-3, 6-4[15], dopo aver eliminato Stanislas Wawrinka in semifinale con doppio 6-3 e aver vinto tutte e tre le tre partite del girone in tre set contro Roger Federer, Juan Martín Del Potro e Richard Gasquet.



2014: Secondo Wimbledon e ritorno a numero 1 |


Al primo Slam della nuova stagione, gli Australian Open (in cui è campione in carica), raggiunge i quarti di finale dove viene sconfitto da Stanislas Wawrinka in 5 set con il punteggio di 2-6, 6-4, 6-2, 3-6, 9-7. Dopo questo torneo Đoković per la prima volta va negli Emirati Arabi senza alcun trofeo in tasca, ancora in cerca del primo acuto. Nel secondo turno affronta Denis Istomin e vince con un doppio 6-3, approda agli ottavi di finale dove trova Bautista-Agut battendolo con il punteggio di 6-1, 6-3, ai quarti invece vince senza neanche scendere in campo per il ritiro di Michail Južnyj e in semifinale affronta Roger Federer dove ne esce sconfitto al terzo set con il punteggio di 3-6, 6-3, 6-2.[38]




Novak a Roma nel 2014


Il 17 marzo vince il primo titolo della stagione battendo in finale lo stesso svizzero a Indian Wells[15] per 3-6, 6-3, 7-63 e il 30 marzo vince il Master 1000 di Miami[15], battendo in finale Rafael Nadal con il punteggio di 6-3, 6-3, realizzando per la seconda volta in carriera la doppietta Indian Wells - Miami. Si presenta agli Internazionali d'Italia come seconda testa di serie. Raggiunge, non senza molte difficoltà, la finale, dove affronta nuovamente il rivale spagnolo, battendolo per 4-6, 6-3, 6-3 e conquistando il terzo trofeo a Roma.[15]


Al secondo Slam della stagione, il Roland Garros, raggiunge i quarti di finale dopo aver ceduto solo un set in tutto il torneo (al tie-break contro Marin Čilić). Qui affronta il canadese Milos Raonic, che batte in tre set per 7-5, 7-65, 6-4. In semifinale trova l'amico lettone Ernests Gulbis, sorpresa del torneo, che però batte in quattro set per 6-3, 6-3, 3-6, 6-3. Nole giunge in finale cercando il primo successo parigino che gli consentirebbe di diventare l'ottavo giocatore del circuito ATP (il 18º in assoluto) a ottenere il Career Grand Slam, ovvero l'aver vinto almeno una volta tutti e quattro i tornei dello slam. Questa impresa però non gli riesce: il suo avversario è infatti il re del Roland Garros, Rafa Nadal. Dopo un buon primo set vinto per 6-3, il serbo subisce un calo di concentrazione che consente allo spagnolo di trionfare per la nona volta a Parigi, vincendo i successivi tre set per 7-5, 6-2, 6-4.[39]





US Open 2014


Nel terzo Slam della stagione, il torneo di Wimbledon, è la prima testa di serie. Dopo aver perso un set contro Radek Štěpánek, due contro Marin Čilić e uno contro Grigor Dimitrov, giunge in finale dove trova il sette volte campione di Wimbledon, Roger Federer. Dopo aver perso il primo set al tie-break, Novak vince i successivi due set e, dopo aver sprecato un match point al quarto set, riesce a imporsi sullo svizzero al quinto con il punteggio finale di 67-7, 6-4, 7-64, 5-7, 6-4.[40] Questa vittoria permette al serbo di riconquistare il primato del ranking ATP a discapito di Rafa Nadal.[15]


Dopo il successo a Wimbledon torna in campo, accreditato della testa di serie numero 1, per la Rogers Cup di Toronto dove viene eliminato al terzo turno dal futuro vincitore del torneo Jo Wilfried Tsonga.[41] La settimana successiva prende parte al Masters 1000 di Cincinnati e dopo aver battuto Gilles Simon in 3 set, cede agli ottavi di finale allo spagnolo Tommy Robredo con il punteggio di 6-7, 5-7.[42]


Dopo le due precoci sconfitte sul cemento nordamericano si presenta all'ultimo slam stagionale, gli US Open. Giunge fino ai quarti di finale senza perdere neppure un set; qui incontra il trionfatore dell'edizione 2012 Andy Murray che però riesce a portare a casa solo un set con Đoković che accede così alla sua ottava semifinale newyorkese consecutiva con il punteggio di 7-61, 61-7, 6-2, 6-4. In semifinale incontra il pericoloso outsider Kei Nishikori che nega la quinta finale consecutiva al serbo per 6-4, 1-6, 7-64, 6-3. Vince il suo 46º titolo in carriera al China Open[15] battendo in finale Tomáš Berdych con un netto 6-0, 6-2.


Raggiunge il traguardo delle 600 vittorie in carriera battendo Milos Raonic 6-2, 6-3 nella finale del Masters 1000 di Parigi, dov'era peraltro campione in carica. Per Nole si tratta del 20º Masters 1000 e del 47º titolo in totale e, grazie a questo risultato, è sicuro di chiudere la stagione da n. 1 del mondo.


A novembre arriva alle ATP World Tour Finals di Londra da campione in carica e senza cedere un set fino alla semifinale (poi vinta) contro Kei Nishikori. In finale non scende neanche in campo a causa del ritiro di Roger Federer, aggiudicandosi così il titolo per la quarta volta in carriera.[43]



2015: L'anno del dominio |


Il serbo apre la stagione 2015 partecipando al Qatar ExxonMobil Open: dopo aver battuto Dušan Lajović e Serhij Stachovs'kyj, perde nel terzo turno dal croato Ivo Karlović per 7-62, 66-7, 4-6 nel singolare. Per quanto riguarda il doppio, gioca con il connazionale Filip Krajinović e, arrivati alle semifinali, vengono sconfitti dalla coppia vincitrice del torneo, composta da Rafael Nadal e Juan Mónaco.[44]


Agli Australian Open 2015 arriva facilmente in semifinale, dove supera Stanislas Wawrinka al 5º set, prendendosi così la rivincita dell'anno precedente; in finale batte Andy Murray con il punteggio di 7-6, 6-7, 6-3, 6-0, aggiudicandosi così il torneo per la quinta volta, nonché l'ottavo torneo del Grande Slam in carriera alla pari con Andre Agassi.[45]


Partecipa al torneo di Dubai come testa di serie n. 1 arrivando in finale, dove ritrova per la 37ª volta uno dei suoi storici rivali, Roger Federer, uscendo però sconfitto per 6-3, 7-5. A Indian Wells, dove arriva da campione in carica, rivince il titolo per la quarta volta (la seconda consecutiva) prendendosi la rivincita in finale su Roger Federer per 6-3, 6-7, 6-2; per Nole si tratta del titolo n. 50 in carriera.


Partecipa al torneo di Miami, dove è campione in carica. Qui, dopo essere arrivato senza troppi problemi in finale, batte Andy Murray con il punteggio di 7-6 4-6 6-0. Con questa vittoria, il serbo si aggiudica il suo 22º titolo del Master 1000. Partecipa al Monte-Carlo Rolex Masters dove sfida in semifinale Rafael Nadal per la 43ª volta; ha la meglio il serbo che ottiene la sua 20° vittoria sul maiorchino con un doppio e netto 6-3. Vince la finale con il risultato 7-5 4-6 6-3 contro il ceco Berdych, diventando il primo tennista della storia a vincere i primi tre Masters 1000 della stagione consecutivamente (Indian Wells, Miami e Monte Carlo). Continua la serie positiva di vittorie trionfando per la quarta volta in carriera agli Internazionali BNL d'Italia di Roma battendo in finale Roger Federer per 6-4 6-3. Durante il suo percorso per la finale ha battuto Nicolás Almagro, Thomaz Bellucci, Kei Nishikori e David Ferrer.




Đoković al Roland Garros 2015.


Arriva poi al Roland Garros, per la prima volta da favorito del torneo, grazie alle recenti brutte prestazioni di Rafael Nadal, anche sulla terra rossa, batte così al primo turno Nieminen 6-2 7-5 6-2, al secondo turno e al terzo turno vince ancora in 3 set, rispettivamente contro Gilles Müller e Thanasi Kokkinakis, al quarto turno elimina invece Richard Gasquet 6-1 6-2 6-3, ai quarti batte poi per la prima volta al Roland Garros Rafael Nadal 7-5 6-3 6-1 (diventando il secondo giocatore a battere Nadal in questo torneo) e approdando in semifinale, dove batte per l'8ª volta consecutiva Andy Murray (la diciannovesima), in una partita lunga e faticosa chiusa con il punteggio di 6-3 6-3 5-7 5-7 6-1 e approdando per la terza volta in carriera in finale. Nell'atto conclusivo dello slam parigino, incontra Stan Wawrinka, che dopo una splendida partita, nega al serbo l'opportunità del Career Slam battendolo in 4 set col punteggio di 4-6, 6-4, 6-3, 6-4.


Il grande 2015 continua col successo a Wimbledon, dove vince il torneo battendo in semifinale Richard Gasquet con il punteggio di 7-6 6-4 6-4 e poi in finale, come nel 2014, batte Roger Federer col punteggio di 7-61 6-710 6-4 6-3.


Dopo un mese di pausa torna in campo alla Rogers Cup dove arriva in finale, ma viene battuto da Andy Murray con il punteggio di 6-4 4-6 6-3.
La settimana successiva partecipa al Cincinnati Masters venendo sconfitto in finale da Roger Federer per 7-6 6-3.


Partecipa così al torneo degli US Open dove, dopo aver superato agevolmente i primi turni, supera nei quarti Feliciano López in quattro set e in semifinale il croato Marin Čilić con il punteggio di 6-0, 6-1, 6-2. In finale affronta per la 42ª volta lo svizzero Roger Federer, lo batte con il punteggio di 6-4, 5-7, 6-4, 6-4, conquistando il 10º titolo del Grande Slam (il terzo stagionale) confermando di essere in una delle sue migliori annate.[46]


Nel successivo torneo di Pechino, dopo la vittoria contro il cinese Ze Zhang negli ottavi di finale, il serbo ottiene la seconda striscia più lunga di vittorie consecutive in un torneo, raggiungendo quota 26 ed eguagliando la striscia di vittorie di Jimmy Connors nel torneo di Birmingham (dove non perse mai in carriera) fra il 1974 e il 1980. Giunge in finale dove batte Rafael Nadal con un doppio 6-2. Al Shanghai Rolex Masters, penultimo Masters 1000 della stagione, il serbo batte in finale il francese Jo-Wilfried Tsonga con il punteggio di 6-2 6-4, conquistando il quinto Masters 1000 del 2015, il 25° della carriera.


Al torneo di Parigi Bercy, l'ultimo Master 1000 dell'anno, vince il 10º titolo stagionale battendo in finale lo scozzese Andy Murray per 6-2, 6-4, conquistando così il sesto Masters 1000 del 2015, il 26° in carriera, avvicinandosi sempre di più al record di Rafael Nadal (fermo a 27).[47]
Alle ATP World Tour Finals il serbo trionfa per la quinta volta, la quarta consecutiva considerando i successi nel 2012, 2013, 2014 e 2015 (primo nella storia a compiere questa impresa) in finale battendo Roger Federer per 6-3, 6-4, dopo che aveva battuto in semi-finale Nadal con il punteggio di 6-3 6-3. Si conclude così la stagione migliore della sua carriera, e una delle stagioni più a senso unico della storia di questo sport, con un totale di 11 titoli vinti, divisi in 3 slam, 6 masters 1000 (record), l'ATP World Tour Finals e l'ATP 500 di Pechino, il tutto con un record di 82 vittorie e solo 6 sconfitte stagionali.



2016: Career Grand Slam e "Novak Slam" |


La stagione 2016 comincia nel migliore dei modi vincendo per la prima volta il torneo di Doha, senza perdere nemmeno un set, sconfiggendo in finale il suo storico rivale Rafael Nadal con il netto punteggio di 6-1 6-2. Con questa vittoria conquista il 60º titolo in carriera e supera lo spagnolo nei confronti diretti (24-23).
Partecipa all'Australian Open e, dopo aver faticato agli ottavi contro Gilles Simon arriva in semifinale dove si incontra con Roger Federer per la 45ª volta. Ha la meglio Đoković con il punteggio di 6-1 6-2 3-6 6-3 e sorpassa anche lo svizzero negli scontri diretti (23-22). Vince il suo sesto Australian Open battendo in finale Andy Murray in tre set con il punteggio di 6-1 7-5 7-6(3) arrivando a quota 11 Slam conquistati in carriera, al pari di Rod Laver e Björn Borg.


Al torneo ATP 500 di Dubai il serbo raggiunge il traguardo della vittoria numero 700 in carriera. Tuttavia si ferma ai quarti di finale ritirandosi a partita in corso contro Feliciano López a causa di una congiuntivite. Si interrompe così la striscia di 17 vittorie consecutive.


Al primo Masters 1000 dell'anno sconfigge Rafael Nadal in semifinale e in seguito Milos Raonic in finale con il punteggio di 6-2 6-0, diventando il primo giocatore della storia ad aggiudicarsi cinque Indian Wells.
A Miami trionfa nuovamente, stavolta contro il giapponese Kei Nishikori con un doppio 6-3. Grazie a questa vittoria il serbo arriva a quota 28 Masters 1000 vinti, superando il record di 27 tornei vinti di Nadal.




Đoković dopo aver vinto per la prima volta il Roland Garros


La stagione sulla terra rossa parte male per il serbo, che perde clamorosamente al secondo turno nel torneo 1000 di MonteCarlo contro Jiří Veselý per 4-6, 6-2, 4-6. Era dal torneo di Madrid del 2013 che il serbo non perdeva al match d'esordio. Vince il torneo di Mutua Madrid Open battendo in tre set Andy Murray con il punteggio 6-2 3-6 6-3. Arriva in finale agli Internazionali BNL d'Italia, ma perde contro Andy Murray in due set con un doppio 3-6, dove è apparso stanco e affaticato dai precedenti match-maratona con Rafael Nadal 7-5 7-6(4) (2h 26') nel quarto di finale e Kei Nishikori 2-6 6-4 7-6(5) (3h 4') in semifinale.


Al Roland Garros non comincia nel migliore dei modi, giocando male fino ai quarti di finale, ma comunque concedendo solo un set (agli ottavi di finale contro Roberto Bautista Agut), dove sfida Tomas Berdych e lo batte in tre set, e poi in semifinale dove distrugge l'austriaco Dominic Thiem e arriva in finale dove riesce finalmente a conquistare il Career Grand Slam vincendo l'unico Slam che gli mancava sconfiggendo in finale Andy Murray con il punteggio di 3-6 6-1 6-2 6-4. Era dal 1969, dai tempi di Rod Laver, che un tennista non vinceva quattro Slam di fila.


Partecipa al Torneo di Wimbledon 2016 alla ricerca della terza vittoria consecutiva dello slam londinese. Riesce a superare i primi due turni battendo in sequenza James Ward e Adrian Mannarino. Al terzo turno affronta lo statunitense Sam Querrey. Il serbo perde i primi due set prima della sospensione della partita per maltempo. L'indomani, alla ripresa del gioco, riesce ad aggiudicarsi il terzo set. Viene sconfitto al quarto set, perdendo al tie-break, fermando così la sua rincorsa al Grande Slam.[48]


Partecipa al Torneo di Toronto vincendo in finale contro Nishikori in due set. È il suo quarto titolo a Toronto.


Esordisce ai Giochi Olimpici di Rio, ma viene battuto a sorpresa al primo turno da Juan Martin Del Potro per 6-7, 6-7. Sfuma così il sogno di completare il Career Golden Slam.


A causa di un infortunio al polso dà forfait al Master 1000 di Cincinnati.


Partecipa agli US Open, e riesce ad arrivare in maniera agevole sino alla finale, nella quale viene tuttavia sconfitto, in rimonta, dal tennista svizzero Stan Wawrinka, col punteggio di 6-7, 6-4, 7-5, 6-3.


A causa di un infortunio al gomito non prende parte all'ATP 500 di Pechino, di cui era il detentore del titolo.


Torna all'Masters 1000 di Shanghai dove era campione uscente, si issa fino in semifinale ma perde a sorpresa contro lo spagnolo Roberto Bautista - Agut col punteggio di 4-6, 4-6.
La crisi continua anche all'ultimo Masters 1000 dell'anno, Parigi-Bercy, dove viene battuto dal croato Marin Čilić per 4-6, 6-7.
Dopo questa sconfitta cede il trono del ranking dopo più di due anni consecutivi ad Andy Murray e torna numero 2 del mondo. Perde in finale alle ATP World Tour Finals di Londra contro il numero 1 Andy Murray per 3-6, 4-6.[49] Sfuma così la possibilità di ritornare al primo posto nel ranking e di eguagliare il record di 6 titoli vinti alle Finals detenuto da Roger Federer.



2017: L'anno peggiore |




Đoković a Eastbourne nel 2017


Comincia la stagione 2017 come detentore del titolo a Doha. Lo vince per la seconda volta battendo in finale il numero 1 del mondo Andy Murray in un match durato quasi 3 ore per 6-3, 5-7, 6-4.[50]


Agli Australian Open si presenta come uno dei favoriti alla vittoria finale. Al primo turno batte abbastanza agevolmente Fernando Verdasco per 6-1, 7-6, 6-2. Al secondo turno viene sconfitto a sorpresa in cinque set dall'uzbeko Denis Istomin per 6-7, 7-5, 6-2, 6-7, 4-6 non riuscendo quindi a difendere il titolo conquistato 12 mesi prima.[51] Si tratta della prima sconfitta in carriera contro un giocatore fuori dalla Top-100 affrontato in un torneo dello Slam, ed è la prima volta dopo il 2007 dove il serbo non riesce a raggiungere i quarti di finale agli Australian Open. Il serbo non perdeva così presto in un torneo del Grande Slam dal 2008 quando perse a Wimbledon per mano di Marat Safin e non veniva sconfitto da un giocatore fuori dai primi 100 del mondo dal maggio del 2010 quando si ritirò contro Filip Krajinović.


Esordisce per la prima volta in carriera al torneo ATP 500 di Acapulco dopo aver avuto una wild card venendo estromesso ai quarti di finale dal giovane australiano Nick Kyrgios con il punteggio di 7-6 7-5.


Partecipa al Masters 1000 di Indian Wells come detentore del titolo. Alla prima apparizione sconfigge il britannico Kyle Edmund con il punteggio di 6-4 7-6. Al terzo turno esce vincitore con il punteggio di 7-5 4-6 6-1 dal confronto con Juan Martín del Potro, numero 34 del ranking. Viene però sconfitto agli ottavi di finale dall'australiano Nick Kyrgios con il punteggio di 6-4 7-6, confermando un inizio di anno non molto proficuo. I dolori al gomito destro che lo affliggono da oltre un anno[52] lo costringono a saltare il Masters 1000 di Miami per la prima volta dal 2005.


La stagione su terra rossa non parte bene: il serbo arriva, faticando molto, fino ai quarti di finale del Master 1000 di Monte Carlo dove viene sconfitto dal belga David Goffin per 2-6, 6-3, 5-7.
Al Master 1000 di Madrid perde nettamente in semifinale dal suo eterno rivale Rafael Nadal: 2-6, 4-6 il risultato della 50° sfida fra i due; era dalla finale del Roland Garros 2014 che il serbo non perdeva un match e un set contro il tennista spagnolo.


A Roma sconfigge in ordine Aljaž Bedene per 7-6, 6-2, lo spagnolo Roberto Bautista Agut con un doppio 6-4, ai quarti ha la meglio di Juan Martín del Potro col punteggio di 6-1, 6-4 e infine travolge in semifinale Dominic Thiem con il risultato di 6-1, 6-0. Raggiunge così un'altra finale al Foro Italico ma viene sconfitto nell'ultimo atto del torneo dal tedesco Alexander Zverev per 6-4, 6-3.


Senza aver vinto nessun titolo sulla terra rossa, torna da detentore del titolo all'Open di Francia per provare a difenderlo, ma la sua corsa finisce ai quarti di finale, dove subisce un'umiliante sconfitta in tre set dall'austriaco Dominic Thiem per 6-7, 3-6, 0-6.[53] Dopo questa sconfitta scende al quarto posto nella classifica ATP: era da ottobre 2008 che il serbo non scendeva dalle prime 3 posizioni del ranking.


Dopo una prima parte di stagione molto deludente, Đoković comincia la stagione sull'erba debuttando per la prima volta al 250 di Eastbourne. Vince il torneo (il quarto sull'erba e il 68º in carriera) battendo in finale il francese Gael Monfils per 6-3, 6-4. Torna a Wimbledon come seconda testa di serie e arriva ai quarti di finale, dove si ritira durante il secondo set contro Tomáš Berdych per il riacutizzarsi dei dolori al gomito destro.
Il 26 luglio annuncia il ritiro dalle competizioni per tutta la seconda parte del 2017 per recuperare al meglio dall'infortunio, fissando il rientro per il 2018. Chiude così in anticipo la stagione peggiore della carriera, con in bacheca solo 2 titoli ATP 250. Per la prima volta dal 2006 non prende parte alle ATP World Tour Finals di Londra e il 6 novembre esce dalla Top 10, nella quale si trovava ininterrottamente da 10 anni.



2018: doppietta Wimbledon-US Open, Career Golden Masters e numero 1 del mondo |




Đoković agli Australian Open 2018


Comincia la stagione 2018 all'Australian open arrivando fino al quarto turno dove viene sconfitto dal coreano Hyeon Chung per 7-6, 7-5, 7-6. Ai primi di febbraio si sottopone finalmente a un piccolo intervento al gomito, che gli fa male da due anni.[52] All'inizio di marzo rientra per i primi due Masters 1000 dell'anno, Indian Wells e Miami, ed esce sconfitto al primo incontro di entrambi i tornei rispettivamente da Taro Daniel e dal francese Paire. A seguito di questi deludenti risultati pone fine alle collaborazioni con i coach Andre Agassi e Radek Štěpánek.


Apre la stagione sulla terra rossa perdendo agli ottavi di finale del Master 1000 di Monte Carlo contro il giovane austriaco Dominic Thiem per 6-7, 6-3, 6-4. Partecipa al torneo di Barcellona per la prima volta dal 2006, ma viene sconfitto al secondo turno (dopo il bye del primo turno) dallo slovacco Martin Kližan per 6-2, 1-6, 6-3. A Barcellona pefeziona gli accordi con Vajda, che torna a essere il suo capo allenatore.[54]


Dopo l'uscita al secondo turno nel Madrid Masters, arriva in semifinale al Masters 1000 di Roma giocando un buon tennis, ma perde per la 25ª volta su 51 incontri contro Rafael Nadal, che si impone per 7-6, 6-3. Perde quindi i punti della finale dell'anno prima e si ritrova al 22º posto del ranking, il più basso dall'ottobre 2006. Al Roland Garros si ferma ai quarti di finale perdendo inaspettatamente dalla rivelazione del torneo Marco Cecchinato con il risultato di 3-6, 64-7, 6-1, 611-7.


La stagione su erba segna il ritorno ai grandi livelli del tennista serbo: arriva in finale al torneo del Queen's, dove viene sconfitto da Marin Cilic. Partecipa al torneo di Wimbledon come testa di serie numero 12; sconfigge in serie Tennys Sandgren, Horacio Zeballos, Kyle Edmund, Karen Chačanov, Kei Nishikori e in semifinale sconfigge il rivale di lunga data Rafael Nadal con il punteggio di 10-8 nel quinto set in un match di 5 ore e 17 minuti, distribuito su due giorni. Questa partita è diventata la seconda semifinale più lunga nella storia di Wimbledon, seconda solo alla partita tra Kevin Anderson e John Isner tenutasi quello stesso giorno. Con questa vittoria, Đoković raggiunge la sua prima finale importante dagli US Open 2016. Conquista il suo quarto titolo a Wimbledon e complessivamente il tredicesimo dello slam sconfiggendo Anderson in tre set dopo 2 ore e 18 minuti. Con questa vittoria guadagna 11 posizioni in classifica e rientra nella top 10 per la prima volta da ottobre 2017.


Dopo una stagione trionfale su erba, Đoković inizia lo swing nordamericano con un terzo turno alla Rogers Cup, perdendo contro il futuro finalista Stefanos Tsitsipas. Dopo tre anni di assenza, torna poi a giocare il Masters di Cincinnati. In un evento tormentato dalle sospensioni per pioggia, Đoković sconfigge: Steve Johnson e Adrian Mannarino, il campione in carica Grigor Dimitrov, e Milos Raonic nei quarti; elimina poi Marin Čilić in semifinale, raggiungendo la sua sesta finale del torneo, la quarta contro il sette volte campione Roger Federer. Sconfigge il campione elvetico con un doppio 6-4, diventando l'unico giocatore nella storia del tennis a vincere tutti i tornei ATP Masters 1000.


Il 10 settembre sconfigge in finale del Potro con il risultato di 6-3 7-6 6-3 conquistando per la terza volta in carriera gli US Open, il 14° Slam in carriera (eguagliato Pete Sampras). Nel corso dello Slam cede solamente due sets ed estromette nell'ordine Márton Fucsovics (6-3 3-6 6-4 6-0), Tennys Sandgren (6-1 6-3 6-7 6-2), Richard Gasquet (6-2 6-3 6-3), João Sousa (6-3 6-4 6-3), John Millman (6-3 6-4 6-4) e Kei Nishikori (6-3 6-4 6-2). Successivamente prende parte alla Laver Cup, contribuendo alla vittoria dell'Europa sul Resto del Mondo. Partecipa al penultimo Masters 1000 della stagione, il Shanghai Masters, eliminando in due sets Jérémy Chardy, Marco Cecchinato, Kevin Anderson e in semifinale Alexander Zverev. In finale è opposto a Borna Ćorić, reduce della vittoria su Roger Federer in semifinale. Djokovic batte 6-3 6-4 il croato, vincendo così il suo 4° Shanghai e issandosi alla 2° posizione della race dietro Nadal. Prende parte al Master di Parigi dove, dopo aver sconfitto João Sousa per 7-5 6-1, esattamente a due anni di distanza, ritorna ad essere il numero uno del ranking grazie al ritiro di Nadal dal torneo. Dopo aver battuto ai quarti di finale il croato Čilić per 4-6, 6-3, 6-2 e in semifinale uno dei suoi storici rivali, Roger Federer, per 7-66, 5-7, 7-63, arriva in finale ma perde dal giovane russo Karen Kachanov per 7-5 6-4. Arriva da favorito all'ultimo torneo della stagione, le ATP Finals, dove supera nel girone: John Isner (6-4 6-3), Alexander Zverev (6-4 6-1) e Marin Čilić (7-67 6-2), mentre in semifinale si sbarazza di Kevin Anderson (6-2 6-2). Tuttavia, in finale viene sconfitto da Zverev per 6-4, 6-3, mancando la possibilità di eguagliare il record di titoli (6) di Roger Federer.


Chiude il 2018 da numero 1 del mondo per la quinta volta in carriera e con quattro titoli vinti (2 Slam e due 1000). Inoltre, Nole è il fautore di uno dei più grandiosi come back della storia del tennis, in quanto sceso alla posizione numero ventidue dopo il Roland Garros, è stato in grado di ritornare al numero uno.



2019: 7° Australian Open |


Comincia la stagione 2019 a Doha, cogliendo vittorie su Damir Dzumhur, ritiratosi sul 6-1 2-1 a favore del serbo, Marton Fucsovics e Nikoloz Basilashvili, ma perdendo nella semifinale contro Roberto Bautista Agut per 6-3 66-7 4-6.


All'Australian Open si presenta come prima testa di serie. Arriva facilmente al terzo turno, dove incontra Denis Shapovalov che sconfigge perdendo un set. Agli ottavi di finale incontra Daniil Medvedev che sconfigge 6-4 65-7 6-2 6-3 faticando non poco e salvando 7 palle break. Ai quarti di finale incontra Kei Nishikori che sconfigge 6-1 4-1 con il ritiro del giapponese. In semifinale batte Lucas Pouille con un nettissimo 6-0 6-2 6-2. In finale Incontra Rafael Nadal per la 53a volta, sconfiggendolo 6-3 6-2 6-3 dopo una partita impeccabile e diventa il primo uomo della storia a vincere l'Australian Open per ben 7 volte, superando Roger Federer e Roy Emerson fermi a 6 titoli.



Rivalità con Rafael Nadal |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Rivalità Đoković-Nadal.

Đoković e Nadal si sono affrontati per la prima volta nel 2006 e al momento hanno disputato 53 incontri, con un bilancio favorevole al serbo che conduce per 28-25.[55]



  • Tale rivalità è la prima dell'era open per numero di incontri disputati, seguono quelle fra Roger Federer e lo stesso Đoković (47) e successivamente Lendl e McEnroe (37). L'ATP l'ha classificata come terza rivalità più intensa del decennio 2000-2009.[56] La rivalità è stata caratterizzata da una prima fase favorevole a Nadal durata fino al 2010 (forte di un bilancio degli incontri di 16-7 in suo favore), e da una seconda, iniziatasi nel 2011, favorevole a Đoković, che include sette vittorie consecutive del serbo contro il rivale spagnolo e un bilancio complessivo di 21-9.

  • Sedici delle vittorie di Nadal vengono dalla terra rossa, a fronte di sette sconfitte. Sull'erba il bilancio è di 2-2, mentre sul cemento il bilancio è favorevole al serbo 19-7.[57]

  • I due giocatori hanno disputato fra loro 8 finali dello Slam, di cui ben 4 consecutive (tra il 2011 e il 2012), fra cui si ricorda in particolare la finale degli Australian Open 2012, durata 5 ore e 53 minuti e vinta da Đoković per 5-7, 6-4, 6-2, 65-7, 7-5, la più lunga finale di sempre in uno Slam e una delle più belle partite della storia.[58] Il bilancio attuale delle finali Slam è di 4-4, mentre quello complessivo nei major è di 9-6, in favore di Nadal. I due hanno disputato anche una semifinale olimpica nel 2008, vinta da Nadal, e 27 match nei Masters 1000 (16-11 per Đoković).[55]



Rivalità con Roger Federer |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Rivalità Đoković-Federer.



Đoković e Federer alle ATP World Tour Finals 2013


Đoković ha una rivalità degna di nota anche con Roger Federer, i due finora si sono affrontati ben 47 volte. Il bilancio è di 25-22 in favore del serbo. Il primo incontro si è tenuto nel 2006.



  • Questa rivalità è la seconda dell'era Open per numero di incontri disputati, davanti a quella tra Connors e Lendl. La prima fase, tra il 2006 e il 2010, è stata favorevole al tennista svizzero (13-6), mentre la seconda è a favore al serbo (19 a 9).

  • Sulla terra, il bilancio è di 4-4, mentre sul cemento Đoković è avanti per 19-17. Da segnalare che Novak Đoković ha vinto più incontri dello svizzero sul cemento indoor (7-4). Sull'erba la situazione vede Đoković in vantaggio 2-1.

  • I due si sono incontrati in 14 occasioni nei tornei del Grande Slam, di cui quattro volte in una finale dello Slam: agli US Open 2007 dove Federer ha vinto sul serbo con il punteggio di 7-64, 7-62, 6-4, a Wimbledon 2014, dove Nole si è imposto con il punteggio di 67-7, 6-4, 7-64, 5-7, 6-4, nella finale di Wimbledon 2015 dove a vincere è Nole per 7-61 6-710 6-4 6-3, e agli US Open 2015 dove ha nuovamente vinto Nole 6-4, 5-7, 6-4, 6-4.



Rivalità con Andy Murray |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Rivalità Đoković-Murray.

Đoković ha anche una rivalità con il britannico Andy Murray. I due si sono affrontati 36 volte, con un bilancio di 25-11 in favore del tennista serbo. Il primo incontro si è tenuto nel 2006.



  • Sulla terra, il bilancio è a favore di Novak Đoković (5-1), così come sul cemento (20-8). Sull'erba, invece, il bilancio è a vantaggio di Andy Murray (2-0).

  • I due si sono incontrati in 10 occasioni nei tornei del Grande Slam, di cui sette volte in una finale dello Slam, tra cui 4 tre volte agli Australian Open (2011, 2013, 2015, 2016) vinte sempre da Đoković, agli US Open 2012 dove Murray ha vinto sul serbo con il punteggio di 7-64, 7-5, 2-6, 3-6, 6-2 e al Wimbledon 2013, dove Andy si è imposto con il punteggio di 6-4, 7-5, 6-4. Da ricordare anche la semifinale agli Australian Open 2012, dove a vincere fu Đoković: con questa vittoria il serbo raggiunse la sua terza finale al torneo australiano che riuscì a vincere un paio di giorni dopo, arrivando a quota 3 vittorie nel torneo. Il 5 giugno 2016 Đoković ha avuto la meglio su Murray nella finale del Roland Garros con il punteggio di 3-6, 6-1, 6-2, 6-4.



Caratteristiche tecniche |




Servizio di Đoković al Roland Garros 2013



Đoković è un giocatore capace di adattarsi a ogni superficie (ha vinto numerosi tornei sia sull'erba, sia sulla terra rossa, sia sul sintetico) e basa il proprio gioco su una condotta particolarmente atletica e aggressiva.[59] I suoi colpi da fondo campo, rovescio e diritto, sono potenti, profondi e incisivi. La sua prestanza fisica gli permette di uscire indenne anche dalle partite più lunghe e dispendiose dal punto di vista energetico, mentre la sua visione di gioco, e le sue capacità difensive gli garantiscono un'eccellente copertura del campo di gioco e recuperi da situazioni di difficoltà che paiono talvolta prodigiosi. Straordinaria e univocamente riconosciuta è la sua capacità di mantenere l'equilibrio anche in situazioni precarie, di allungo o spaccata, riuscendo a gestire i suoi movimenti al fine di ottenere l'ideale impatto con la pallina. Proverbiale la sua posizione in campo, attaccato alla linea di fondo campo e rapidissimo con i piedi, caratteristica che gli consente di avere la corretta distanza dalla palla in ogni situazione. Il serbo, oltre alle sue doti fisiche, è anche molto forte mentalmente: spesso annulla più di un matchpoint ai suoi avversari e, sfruttando il tracollo psicologico subito da questi ultimi, vince gli incontri.[60]




Il rovescio bimane di Nole




Il potente diritto del serbo


Una dimostrazione di questa forza mentale si è vista, per esempio, nella finale del Shanghai Rolex Masters 2012, dove in finale Novak ha annullato ben cinque matchpoint al rivale Andy Murray e ha poi vinto la partita.[61]



Colpi |


Il dritto è uno dei suoi colpi più efficaci: viene eseguito con una presa western a 3/4, partendo da una posizione semi-aperta e con una grande rotazione dei fianchi, delle spalle e del busto, necessarie per compensare l'impugnatura estrema. Durante il movimento, Novak tiene la testa ferma e gli occhi fissi sulla palla, colpisce normalmente dal basso verso l'alto, imprimendo una buona rotazione in top alla palla, per poi chiudere avvolgendo il braccio attorno al busto[62].


Il rovescio bimane di Novak incomincia con una solida presa di entrambe le mani. Quando la pallina si avvicina, il movimento del busto è molto fluido, permettendogli di far fare abilmente alla racchetta il movimento tipico del rovescio bimane. Al contatto con la palla la testa rimane ferma, poi si alza seguendo il movimento del corpo, sfruttando così una buona parte dell'energia cinetica disponibile.[63][64]


Il rovescio in back viene usato dal serbo quasi sempre come difesa nei colpi a palla bassa. Novak ha però il problema di esporre troppo la faccia della racchetta quando colpisce la pallina: questo comporta un innalzamento della stessa dovuto al modo in cui viene colpita, cioè troppo sotto alla racchetta.[65]


All'inizio il servizio di Nole era molto buono, teso e potente. Nelle stagioni 2009 e 2010, Đoković ha avuto notevoli difficoltà nella battuta, probabilmente a causa di Todd Martin, che era entrato nel team di allenamento di Novak, che insisteva nel farlo battere con un movimento scattante e veloce, rendendo però la battuta abbreviata e fin troppo meccanica. Dopo queste difficoltà, il serbo è tornato a battere come prima e il suo servizio (indifferentemente pericoloso, tanto che la palla sia colpita di piatto, flat, o di taglio, slice) è divenuto una delle sue armi più importanti: mentre la palla viene lanciata, non troppo in alto, le gambe effettuano un moderato piegamento, successivamente la palla viene colpita, quando il giocatore si è elevato da terra, nella metà superiore della racchetta.[66]


La volée di dritto è eseguita facendo fare alla racchetta un movimento avanti-indietro-avanti, impugnandola tenendo la nocca dell'indice circa a metà manico. Nella volée di rovescio Đoković usa la stessa impugnatura della volée di dritto, e questo comporta uno svantaggio, dato che la racchetta è esposta un po' troppo.[65]


Per universale riconoscimento di tecnici, giocatori e commentatori (per esempio John McEnroe), il suo colpo migliore resta tuttavia la risposta al servizio, nella quale Đoković abbina mirabilmente prontezza di riflessi, potenza e precisione.[67] Il serbo ha chiuso la stagione 2012 con il 60% di risposte alla seconda di servizio degli avversari.[68] Grazie a questa abilità, Đoković riesce spesso a mettere in difficoltà gli avversarsi facendogli perdere il turno di servizio, e grazie a questi break Novak vince poi la partita.[69]



Allenatori e team |


Dall'autunno del 2005 fino a giugno 2006, Đoković è stato allenato da Riccardo Piatti, che divideva il suo tempo tra il serbo e Ivan Ljubičić. I rapporti tra Novak e Piatti si ruppero dopo che quest'ultimo rifiutò di dedicare tutto il suo tempo al serbo.[70]


Dal giugno del 2006, Đoković è stato allenato dall'ex tennista professionista slovacco Marián Vajda. I due si incontrarono la prima volta al Roland Garros di quell'anno, dopo il quale Vajda era stato assunto per essere il coach del serbo. Novak ha poi assunto altri allenatori part-time: nel 2007, durante la stagione primaverile sul cemento, ha lavorato con l'ex specialista di doppio Mark Woodforde, con cui si è dedicato alle volée e al gioco a rete mentre l'americano Todd Martin ha fatto parte del team di Đoković da agosto 2009 fino ad aprile 2010, un periodo caratterizzato dal suo tentativo di cambiare la dinamica del servizio del serbo.[71]




Đoković a torso nudo durante un allenamento al Masters di Miami


Dagli inizi del 2007, Đoković ha lavorato con il fisioterapista Miljan Amanović che era stato precedentemente assunto dal cestista Vladimir Radmanović.[72]


Dall'autunno del 2006 Đoković ha avuto l'israeliano Ronen Bega come preparatore atletico, ma i due si separarono dato che Novak decise di fare un cambiamento dopo aver constatato una debolezza nel suo gioco a seguito di continue sconfitte con Nadal.[73] Nell'aprile 2009, in vista del Masters di Roma, Đoković ingaggiò l'austriaco Gebhard Phil-Gritsch (che aveva già lavorato con Thomas Muster) come preparatore atletico.[74]


Nel luglio 2010, prima dello scontro in Coppa Davis con la Croazia, Đoković ha fatto un'altra aggiunta al suo team, il nutrizionista Igor Četojević, che si è in aggiunta occupato delle medicine cinesi e delle agopunture.[75] Ha inoltre scoperto l'intolleranza al glutine di Novak. Con il suo lavoro Đoković si sentì più forte, più veloce e molto più in forma. Tuttavia dopo la vittoria di Nole a Wimbledon nel 2011 Četojević ha lasciato il team.[76]


Dopo essersi ritirato dal tennis professionistico nell'agosto 2011, il serbo Dušan Vemić ha fatto parte della squadra di Đoković dall'inizio del 2012 ad agosto 2013 come compagno di allenamenti.[77]


A fine 2013 Đoković ha scelto l'ex campione Slam ed ex numero 1 Boris Becker come suo principale allenatore, collaborando con lui fino al dicembre del 2016.[78] A seguito di risultati non buoni ottenuti a inizio anno, nel maggio del 2017 decide di separarsi dal proprio staff, con cui aveva lavorato sin dai primi anni della sua carriera.[79]


A fine Internazionali BNL d'Italia 2017 annuncia l'inizio della sua collaborazione con Andre Agassi a partire dall'Open di Francia 2017[80].
A fine marzo 2018 annuncia la fine della collaborazione con Agassi e il ritorno in squadra dello slovacco Marián Vajda.



Sponsorizzazioni e investimenti |


Đoković sostiene la Telekom Serbia[81] e la marca nutrizionale FitLine.[82] Ha fatto alcuni spot pubblicitari per la catena di supermercati Idea, branca serba della croata Konzum.[83]


Nell'agosto del 2011, la Audemars Piguet ha nominato il serbo ambasciatore del marchio.[84] Meno di un mese dopo ha firmato un contratto con la Mercedes-Benz.[85] A marzo, nel 2012, la Bombardier Learjet ha nominato Novak ambasciatore del marchio.[86]


Dal 2008 il serbo è stato rappresentato dalla Creative Artists Agency (CCA). Nel 2012 il contratto è scaduto e Nole ha firmato un contratto con la IMG.[87][88] Nel 2013, Novak Đoković è diventato il nuovo ambasciatore della compagnia aerea Air Serbia.[83]


Dal 2014 Nole è testimonial della Peugeot.[89] Per il marchio automobilistico, è apparso in uno spot televisivo per pubblicizzare la Peugeot 208.[90]



Investimenti |


Nel 2005, dopo che aveva incominciato a scalare diverse posizioni in classifica, Novak Đoković ha cominciato ad avventurarsi negli affari. Ha, infatti, insieme con la famiglia, fondato un'impresa in Serbia chiamata Family Sport. Registrata come società a responsabilità limitata, l'impresa era inizialmente rivolta alla ristorazione. Gestita principalmente dal padre di Novak (Srđan) e lo zio Goran, negli anni l'impresa si è ampliata anche nel settore immobiliare, nell'organizzazione di eventi sportivi o di intrattenimento e nella distribuzione di abbigliamento sportivo. L'azienda ha aperto anche diversi bar tematici denominati Novak Café, ma anche alcuni Novak Café & Restaurant a Belgrado.[91]


Nel 2008, la società ha vinto una gara d'appalto nella Nuova Belgrado presentando un'offerta di 11 milioni di euro per 3,8 ettari di terreno, con l'intenzione di costruire un grande centro tennis.[92] Al 2013, la costruzione doveva ancora incominciare.


Nel 2009, Family Sport ha comprato un torneo ATP chiamato Dutch Open portandolo in Serbia, dove ha assunto il nome di Serbia Open. Dopo quattro anni, però, l'impresa ha smesso di finanziare il torneo, costringendolo così al fallimento.[93]


È stato annunciato nel 2012 che l'impresa della famiglia Đoković aveva acquistato l'intera produzione dell'anno successivo del formaggio di asina della Serbia (prodotto da una sola azienda nel Paese). L'azione è stata intrapresa per garantire un approvvigionamento sicuro per la loro catena di ristoranti in Serbia.[94]




Il serbo con abbigliamento UNIQLO e la sua racchetta Head "Graphene Speed Pro"



Equipaggiamento |


Quando Đoković è diventato professionista utilizzava Adidas come sponsor tecnico, sia per l'abbigliamento sia per le scarpe. Alla fine del 2009 ha firmato un accordo di 10 anni con la Sergio Tacchini[95] dopo che Adidas ha rifiutato di prolungare il suo contratto, firmando invece con Andy Murray. Tuttavia Novak ha continuato a indossare calzature del marchio tedesco, poiché la Sergio Tacchini non produce scarpe. Il 23 maggio 2012 è passato a UNIQLO, che ha nominato Nole come ambasciatore del marchio nel mondo.[96][97] Il 22 maggio 2017 annuncia il passaggio a Lacoste firmando un quinquennale fino al 2022 con il gruppo francese.[98]


Per quanto riguarda la racchetta, appena entrato nel circuito professionistico Novak utilizzava una "Liquidmetal Radical" della Head. Nel 2005, ha cambiato sponsor, passando a Wilson; tuttavia, non riuscendo a trovare una racchetta simile a quelle prodotte dalla precedente azienda, nel 2009 ritornò a utilizzare racchette Head, in particolare una "Head YouTek Speed Pro". Dal 2011 al 2013, invece, ha utilizzato una "Head's YouTek IG Speed Pro [18x20]". A partire dal 2013, ha cominciato a promuovere le "Graphene Speed Pro".[99].



Presenza nei media |


Novak Đoković, dopo essere riuscito a vincere i suoi primi tornei nel circuito ATP, è diventato immediatamente una persona presente in molti talk show in ogni parte del mondo, grazie soprattutto al suo carattere estroverso, la capacità di parlare molte lingue e la sua comicità. La sua prima apparizione in un programma statunitense è avvenuta dopo la conquista degli Australian Open nel 2008, nel programma The Tonight Show with Jay Leno.[100] Sempre nel 2008 è ospite nella prima semifinale dell'Eurovision Song Contest ospitato a Belgrado, in tale occasione si esibisce in un duetto col conduttore Željko Joksimović e dà il via al televoto lanciando un'enorme pallina da tennis verso il pubblico.[101]




Il serbo mentre batte il cinque a un piccolo tifoso a Toronto, nel 2012


È apparso nel video di Martin Solveig Hello, girato nel 2010 sul campo centrale del tennis di Parigi del Roland Garros. Nella breve apparizione, scende in campo durante il match point in favore di Bob Sinclar. Dopo un dritto di Martin Solveig, la pallina rimbalza nei pressi della linea e viene chiamata fuori dal giudice di linea. Il serbo, però, si reca dal giudice per esortarlo a controllare il segno. La palla si rivela, così, dentro al campo.[102]


È apparso in due trasmissioni del comico italiano Fiorello (Fiorello Show di SKY nel 2009 e Il più grande spettacolo dopo il weekend di Rai 1 nel 2011).[103][104]


Nel 2011, eccellente stagione per il serbo, è apparso in diverse reti televisive statunitensi, specialmente dopo la vittoria agli US Open. Tra i vari programmi, si possono ricordare Live With Regis and Kelly, The Early Show, Today e Late Night with Jimmy Fallon. Il 30 novembre 2011 viene ufficializzata la presenza del tennista nel film d'azione I mercenari 2 in uscita nelle sale americane il 17 agosto 2012; è il suo esordio cinematografico. Tuttavia, in fase di montaggio del film, le scene in cui compare Novak sono state tagliate.[105].


Nel 2012, è apparso sulla copertina delle rivista italiana GQ[106], è stato analizzato nello show della CBS 60 Minutes, è apparso nel programma francese Le Grand Journal ed è stato eletto come uno degli uomini più influenti dell'anno dalla rivista Time.[107] È, inoltre, apparso in uno spot televisivo con Marija Šarapova per promuovere le racchette Head. Nella pubblicità, utilizzano la racchetta per diverse attività, come il golf e il bowling. Provano, infine, un colpo con cui Roger Federer è diventato popolare su YouTube, con scarsi risultati.[108]


Il 6 aprile 2014 è stato ospite del programma Che tempo che fa di Fabio Fazio.[109]


È noto su Internet per aver imitato gli atteggiamenti in campo di molti tennisti, tra i quali Marija Šarapova, Rafael Nadal, Andy Roddick, Serena Williams, Roger Federer e Ana Ivanović.[110]



Statistiche |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record di Novak Đoković.


Tornei dello Slam |



Vittorie (15) |




































































































































Numero

Data

Torneo

Superficie

Avversario in finale

Punteggio
1.
27 gennaio 2008

Australia Australian Open, Melbourne (1)
Cemento

Francia Jo-Wilfried Tsonga
4-6, 6-4, 6-3, 7-62
2.
30 gennaio 2011

Australia Australian Open, Melbourne (2)
Cemento

Regno Unito Andy Murray
6-4, 6-2, 6-3
3.
3 luglio 2011

Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra (1)
Erba

Spagna Rafael Nadal
6-4, 6-1, 1-6, 6-3
4.
12 settembre 2011

Stati Uniti US Open, New York (1)
Cemento

Spagna Rafael Nadal
6-2, 6-4, 63-7, 6-1
5.
29 gennaio 2012

Australia Australian Open, Melbourne (3)
Cemento

Spagna Rafael Nadal
5-7, 6-4, 6-2, 65-7, 7-5
6.
27 gennaio 2013

Australia Australian Open, Melbourne (4)
Cemento

Regno Unito Andy Murray
62-7, 7-63, 6-3, 6-2
7.
6 luglio 2014

Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra (2)
Erba

Svizzera Roger Federer
67-7, 6-4, 7-64, 5-7, 6-4
8.
1º febbraio 2015

Australia Australian Open, Melbourne (5)
Cemento

Regno Unito Andy Murray
7-65, 64-7, 6-3, 6-0
9.
12 luglio 2015

Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra (3)
Erba

Svizzera Roger Federer
7-61, 610-7, 6-4, 6-3
10.
13 settembre 2015

Stati Uniti US Open, New York (2)
Cemento

Svizzera Roger Federer
6-4, 5-7, 6-4, 6-4
11.
31 gennaio 2016

Australia Australian Open, Melbourne (6)
Cemento

Regno Unito Andy Murray
6-1, 7-5, 7-63
12.
5 giugno 2016

Francia Roland Garros, Parigi (1)
Terra rossa

Regno Unito Andy Murray
3-6, 6-1, 6-2, 6-4
13.
15 luglio 2018

Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra (4)
Erba

Sudafrica Kevin Anderson
6–2, 6–2, 7–63
14.
9 settembre 2018

Stati Uniti US Open, New York (3)
Cemento

Argentina Juan Martin Del Potro
6–3, 7–64, 6–3
15.
27 gennaio 2019

Australia Australian Open, Melbourne (7)
Cemento

Spagna Rafael Nadal
6–3, 6–2, 6–3


Finali perse (9) |




















































































Numero

Data

Torneo

Superficie

Avversario in finale

Punteggio
1.
9 settembre 2007

Stati Uniti US Open, New York (1)
Cemento

Svizzera Roger Federer
64-7, 62-7, 4-6
2.
13 settembre 2010

Stati Uniti US Open, New York (2)
Cemento

Spagna Rafael Nadal
4-6, 7-5, 4-6, 2-6
3.
11 giugno 2012

Francia Roland Garros, Parigi (1)
Terra rossa

Spagna Rafael Nadal
4-6, 3-6, 6-2, 5-7
4.
10 settembre 2012

Stati Uniti US Open, New York (3)
Cemento

Regno Unito Andy Murray
610-7, 5-7, 6-2, 6-3, 2-6
5.
7 luglio 2013

Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra (1)
Erba

Regno Unito Andy Murray
4-6, 5-7, 4-6
6.
9 settembre 2013

Stati Uniti US Open, New York (4)
Cemento

Spagna Rafael Nadal
2-6, 6-3, 4-6, 1-6
7.
8 giugno 2014

Francia Roland Garros, Parigi (2)
Terra rossa

Spagna Rafael Nadal
6-3, 5-7, 2-6, 4-6
8.
7 giugno 2015

Francia Roland Garros, Parigi (3)
Terra rossa

Svizzera Stan Wawrinka
6-4, 4-6, 3-6, 4-6
9.
11 settembre 2016

Stati Uniti US Open, New York (5)
Cemento

Svizzera Stan Wawrinka
7-61, 4-6, 5-7, 3-6


Premi |


Novak Đoković è certamente il tennista serbo più popolare in patria: a testimonianza di ciò, il tennista ha vinto tre DSL Sport Golden Badge (premio di un quotidiano sportivo serbo) nel 2007, 2010 e 2011 e il titolo di migliore sportivo dato dal Comitato Olimpico serbo sempre negli stessi anni e anche nel 2013.[111][112]


A livello internazionale, il tennista serbo ha guadagnato il titolo della personalità sportiva dell'anno secondo la BBC nel 2011[113] e come uno dei migliori atleti dell'anno sempre nel 2011 secondo AIPS.[114]


A livello tennistico, i premi più importanti che ha ricevuto il tennista serbo sono:




  • ATP Most Improved Player of the Year (2): 2006, 2007


  • ATP Player of the Year (5): 2011, 2012, 2014, 2015, 2018


  • ATP Comeback Player of the Year (1): 2018


  • ITF World Champion (5): 2011, 2012, 2013, 2014, 2015


  • Laureus Sportsman of the Year Award (4): 2012, 2015, 2016, 2019.



Onorificenze |











Ordine di San Sava - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di San Sava
— 2011[115]










Ordine della Stella dei Karađorđević - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Stella dei Karađorđević
— 2012[116]


Note |




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Bibliografia |



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