Dario Argento
Dario Argento (Roma, 7 settembre 1940) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e critico cinematografico italiano.
Cineasta noto internazionalmente, in particolar modo in Francia e Stati Uniti[1][2][3][4], è soprannominato maestro del brivido,[5] avendo dedicato al cinema horror e thriller quasi tutta la propria produzione. Tra i suoi lavori più noti la Trilogia degli animali (composta da L'uccello dalle piume di cristallo, del 1970, Il gatto a nove code e 4 mosche di velluto grigio, entrambi del 1971), Profondo rosso del 1975 e la trilogia de Le tre madri (composta invece da Suspiria, del 1977, Inferno, del 1980, e La terza madre, del 2007).
Fin dagli esordi Argento trasfonde nelle sue opere le proprie paure, concentrandosi sui meccanismi della suspense e del terrore,[6][7] in particolare nei primi film, capostipiti del giallo all'italiana.[8]
Indice
1 Biografia
1.1 Gioventù e primi passi
1.2 L'esordio alla regia e i primi gialli
1.3 Una parentesi storica
1.4 Il ritorno al thriller e il debutto nell'horror
1.5 Dagli anni ottanta
1.6 Dagli anni novanta
1.7 Dagli anni duemila
1.8 Anni 2010
1.9 I contatti con il mondo del teatro
1.10 Vita privata
2 Filmografia
2.1 Regista
2.2 Sceneggiatore
2.3 Attore
3 Teatro
4 Televisione
5 Discografia
6 Videogiochi
7 Opere
8 Influenza culturale
9 Note
10 Bibliografia
11 Altri progetti
12 Collegamenti esterni
Biografia |
Gioventù e primi passi |
Dario Argento nasce a Roma il 7 settembre del 1940, figlio di Salvatore Argento, un produttore cinematografico romano di origini siciliane, in passato funzionario dell'Unitalia, e di Elda Luxardo (1915-2013), una fotografa di moda brasiliana di origini italiane (i nonni materni del futuro regista erano originari rispettivamente di Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova, e di Mestre, località della terraferma veneziana), sorella minore dell'altrettanto noto fotografo Elio Luxardo. Da bambino si tratteneva spesso presso lo studio della madre, rimanendo affascinato dalle figure femminili, dalla cura per il dettaglio, dal gusto per l'illuminazione, dalle lunghe sedute per il trucco, tutte componenti che caratterizzeranno il suo cinema. Il padre è stato il produttore di tutti i suoi primi film, a partire da L'uccello dalle piume di cristallo fino a Tenebre.
Dopo essersi iscritto al liceo classico, lo abbandona al secondo anno, prendendo così la decisione di trasferirsi a Parigi, dove risiede per circa un anno vivendo di espedienti e lavorando anche come lavapiatti. Rientrato in Italia, nel 1957 inizia a collaborare con L'Araldo dello Spettacolo, occupandosi di teatro, cinema e musica.
È in questo periodo che matura le proprie passioni cinefile, rappresentate dal cinema espressionista, dalla Nouvelle Vague, dai film noir, horror, gialli, polizieschi, dagli spaghetti-western, da Hitchcock, Antonioni, Fellini, ma anche dal cinema dei telefoni bianchi e da quello sovietico. Forte di queste passioni, Argento riesce a farsi assumere a Paese Sera, noto quotidiano romano, come critico cinematografico: con le sue recensioni si schiera nettamente a favore del cinema di genere, in particolare western, thriller, horror, fantascienza, in rottura con la critica ufficiale.
Tra il 1966 e il 1969 collabora alla stesura dei copioni di diversi film di genere, quali Cimitero senza croci, La stagione dei sensi, Comandamenti per un gangster, La rivoluzione sessuale, Probabilità zero, Oggi a me... domani a te!, Commandos, Un esercito di cinque uomini, La legione dei dannati, ma anche di film d'autore come Metti, una sera a cena di Giuseppe Patroni Griffi, la commedia satirica di denuncia Scusi, lei è favorevole o contrario? di Alberto Sordi, e soprattutto C'era una volta il West, del quale scrive il soggetto con Bernardo Bertolucci e Sergio Leone.
L'esordio alla regia e i primi gialli |
Secondo alcune fonti l'esordio di Argento come regista avviene sul set di Un esercito di cinque uomini (pellicola del 1969 della quale firma la sceneggiatura) supervisionando un team subentrato dopo il primo giorno di riprese a Don Taylor, anche se poi ufficialmente la regia verrà attribuita al produttore Italo Zingarelli.[9]
Nel 1969 Argento crea insieme al padre Salvatore una società di produzione, la S.E.D.A. Spettacoli, con la quale avvia il suo primo progetto cinematografico da regista. Debutta infatti dietro la macchina da presa nello stesso anno con il frammisto di giallo, thriller, e in parte noir, L'uccello dalle piume di cristallo, scritto basandosi sul romanzo La statua che urla di Fredric Brown (che gli aveva consigliato il suo amico Bernardo Bertolucci[10]). Il film, uscito nel febbraio 1970, nonostante una tiepida accoglienza iniziale, si trasforma in un grande successo, incassando poco più di un miliardo di lire.[11]
Definito dal critico cinematografico Roberto Pugliese come un sasso nello stagno del cinema italiano dell'epoca, L'uccello dalle piume di cristallo contiene diversi elementi che verranno dal regista ripresi, sviluppati e dilatati nelle opere successive e che contribuiranno a delineare il suo stile: le tecniche di ripresa (lo stacco dal piano lungo al primo piano, l'uso di soggettive, primissimi piani su oggetti e occhi), l'ossessione per i dettagli, l'importanza della fotografia (tonalità di certi colori, luci, inquadrature) e colonna sonora (quasi sempre allucinante) e rumori (amplificati), il ricorso al montaggio alternato, con cui si anticipa con fotogrammi la sequenza successiva, la scarsità dei dialoghi, la frammentazione delle location in città diverse e la conseguente indeterminatezza geografica dell'azione, il senso di avulsione dalla realtà che circonda i protagonisti, la presenza di sketch umoristici in stile hitchcockiano, il whodunit, l'interesse per le psicopatologie e, infine, la descrizione dettagliata delle azioni dell'assassino, rappresentato quasi sempre in impermeabile, cappello e guanti di pelle.[12]
Visto il successo commerciale del primo film, Argento prosegue con Il gatto a nove code (1971). La pellicola si distingue per la suspense e il delinearsi di uno stile personale. Nel dicembre dello stesso anno esce anche Quattro mosche di velluto grigio, giallo in parte horror, nel quale sperimenta tecniche innovative per suscitare tensione emotiva nel pubblico, come l'impiego di una macchina da presa proveniente dall'università di Lipsia, la Pentazet, per riprendere la sequenza del proiettile che esce dalla pistola, .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}girata a 18000 fotogrammi/secondo[senza fonte], e soprattutto per l'incidente finale a 36000 fotogrammi/secondo[10]. Ma la pellicola in questione viene ricordata soprattutto per la sequenza onirica della decapitazione, ogni volta condotta un passo più avanti, secondo uno schema che ricorda il flashback di C'era una volta il West.
Queste prime tre opere vengono definite Trilogia degli animali o Trilogia zoologica[13].
Guadagnatosi il soprannome di Hitchcock italiano,[2] Argento accetta la proposta della RAI di produrre e curare una serie TV di quattro film, della durata di circa un'ora ciascuno, intitolata La porta sul buio, trasmessa nel settembre 1973 sulla prima rete. Il regista dirige, con lo pseudonimo di Sirio Bernadotte, l'episodio Il tram, ricavato da una sequenza eliminata dalla sceneggiatura originale de L'uccello dalle piume di cristallo, mentre collabora a soggetto e sceneggiatura di Testimone oculare, firmato da Roberto Pariante ma in realtà girato dallo stesso Argento.[14] Gli altri due episodi, Il vicino di casa e La bambola, sono diretti rispettivamente da Luigi Cozzi e Mario Foglietti. L'episodio di Argento in particolare rivede le idee già sviluppate nei primi tre lungometraggi (inquadrature ricercate, uso di soggettive, ossessione per il dettaglio, il particolare rivelatore, il whodunit), con le uniche differenze che il giallo presenta un marcato umorismo di fondo e viene risolto da un poliziotto, il tutto scandito dalla colonna sonora jazz di Giorgio Gaslini.
Una parentesi storica |
Nel 1973 Argento si vede costretto, per esigenze produttive, a dirigere quello che rimane l'unico episodio fuori tema della sua filmografia, ossia Le cinque giornate, appartenente al filone ottocentesco popolare in voga in quel periodo e ambientato durante i giorni dell'insurrezione della cittadinanza milanese contro gli austriaci (18-22 marzo 1848). Inizialmente Dario Argento avrebbe dovuto solo scrivere e produrre il film, la cui regia avrebbe dovuto essere di Nanni Loy. Quando questi rinunciò, Ugo Tognazzi - inizialmente scritturato come protagonista - pose come condizione per la sua permanenza nel cast che il film venisse diretto da Dario Argento[15]. Tra gli interpreti Adriano Celentano (chiamato a sostituire Tognazzi) ed Enzo Cerusico. Argento, affiancato in sede di sceneggiatura da Nanni Balestrini, realizza un film di critica sociale e politica.
Il ritorno al thriller e il debutto nell'horror |
Argento realizza nel 1975 il suo film maggiormente conosciuto in Italia:[16], Profondo rosso, con il fondamentale contributo della colonna sonora dei Goblin, il film si rivela un enorme successo di pubblico. La pellicola costituisce il punto d'arrivo di un percorso di sperimentazione sul genere.
Nel 1977 Argento debutta definitivamente nell'horror con Suspiria, sorta di fiaba gotica moderna, ambientando la storia nella piccola cittadina di Friburgo, nella Foresta Nera; il film è collocato tra le prime opere dell'espressionismo cinematografico.[17][18][19]
Dagli anni ottanta |
Negli anni ottanta Argento alterna horror a thriller, iniziando con Inferno (1980). Le tematiche che in Suspiria erano state per la prima volta affrontate, sono amplificate ed estremizzate. Molti i riferimenti al film precedente: analoghe scenografie e luci, con colori accesi e innaturali (prevalentemente blu, rosso e viola). Ancora una volta elemento importante è la colonna sonora (con, tra gli altri brani, il Va' pensiero di Verdi e Mater Tenebrarum di Keith Emerson).
Nel 1982 il regista torna con un film thriller horror Tenebre, nel quale rimette in scena i temi a lui prediletti: traumi psichici, feticismo, deviazioni sessuali, follia, il tutto secondo il classico whodunit.
In seguito dirige l'horror Phenomena (1985) e il thriller Opera (1987).
Dagli anni novanta |
Nel 1990 dirige, assieme a George A. Romero, l'horror Due occhi diabolici, in cui i due registi reinterpretano in chiave moderna due racconti di Edgar Allan Poe. Negli anni immediatamente successivi, Argento dirige altri due thriller: Trauma (1993) e La sindrome di Stendhal (1996). Due anni dopo, il regista si cimenta con il remake di un classico dell'horror gotico: Il fantasma dell'opera (1998). Gli ultimi tre film vedono tutti la presenza, nel ruolo di protagonista, della figlia del regista, Asia Argento.
Dagli anni duemila |
Dopo il ritorno al thriller con Non ho sonno (2001), Argento dirige Il Cartaio (2004). Nel 2007 vi è la produzione de La terza madre ( 2007), in cui torna a lavorare con la figlia Asia: è il capitolo finale della Trilogia delle Tre Madri. Nel 2008 si cimenta come doppiatore per il videogioco Dead Space nel quale, per il doppiaggio italiano, presta la voce al dottor Terrence Kyne. Nel 2009 Argento dirige Giallo, pellicola presentata in anteprima al Festival del Cinema di Edimburgo e distribuita direttamente in home video l'anno stesso.
Nel 2009, il regista cede i diritti di due suoi film per farne realizzare dei remake negli Stati Uniti; i titoli interessati sono L'uccello dalle piume di cristallo e Suspiria[20].
Anni 2010 |
Nel maggio 2010 Dario Argento annuncia durante il Fantafestival di Roma un film su Dracula in 3D distribuito dalla Paramount pictures. Il 19 maggio 2012 il film, intitolato Dracula 3D, viene presentato in anteprima mondiale, fuori concorso, al Festival di Cannes, durante la Proiezione di mezzanotte, accolto da critiche per niente benevole.[21] Argento annuncia in quell'occasione l'uscita del film in Italia per il novembre 2012. Al botteghino italiano il film raccoglie la cifra di 275.000€, largamente al di sotto anche delle peggiori previsioni.
Nel 2012 il Reykjavík International Film Festival gli ha conferito il Premio alla carriera.
Dal 2 agosto 2012 è conduttore del programma 100 pallottole d'Argento su Rai Movie, nel quale presenta cento pellicole della storia del cinema da lui selezionate.[22][23]
Nel novembre 2014, Argento dà l'annuncio della prossima realizzazione di The Sandman[24], progetto ispirato all'omonimo racconto di E.T.A. Hoffmann, per il quale il regista ha lanciato sul web una campagna di crowdfunding. Il film avrebbe dovuto vedere la presenza del cantante Iggy Pop quale protagonista. Le riprese sarebbero dovute iniziare nel novembre 2015, ma in un'intervista tenutasi in occasione della XVII edizione del premio "La Chioma di Berenice", il 18 ottobre 2015, il regista affermava che le cose andavano a rilento.[25] Il progetto, a causa di contrasti tra i diversi produttori del film, è rimasto per anni in stand-by.[26]
Nel 2018, durante la presentazione romana della sua prima raccolta di racconti, Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti (edita da Mondadori), Argento ha annunciato ufficialmente la cancellazione del progetto The Sandman.
I contatti con il mondo del teatro |
Nel 2007 firma la direzione artistica del musical Profondo rosso, scritto da Claudio Simonetti per la regia di Marco Calindri, con l'attore e cantante (scoperto da Luciano Pavarotti) Michel Altieri che interpreta il ruolo di Mark Daly.[27]
La trama riprende la versione originale del film. Vengono inoltre aggiunti nuovi brani elettronici scritti da Simonetti per Altieri, raccolti in una nuova colonna sonora.[28]
Il 4 ottobre 2013 debutta come regista dell'opera Macbeth di Giuseppe Verdi (la stessa che aveva trasposto al cinema nel film Opera) al Teatro Coccia di Novara.
Nel febbraio 2015 dirige l'opera Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti per il Teatro Carlo Felice di Genova.[29]
Vita privata |
Argento ha due figlie: Fiore (1970), nata dal matrimonio con Marisa Casale (1966 - 1972) e Asia (1975), nata dalla relazione con l'attrice fiorentina Daria Nicolodi; la figlia Asia lo ha reso nonno di due nipoti, nati rispettivamente nel 2001 e nel 2008. Nel 1974 ebbe inoltre una breve relazione con l'attrice Marilù Tolo.
Filmografia |
Regista |
L'uccello dalle piume di cristallo (1970)
Il gatto a nove code (1971)
4 mosche di velluto grigio (1971)
Le cinque giornate (1973)
Profondo rosso (1975)
Suspiria (1977)
Inferno (1980)
Tenebre (1982)
Phenomena (1985)
Opera (1987)
Il gatto nero, episodio di Due occhi diabolici (1990)
Trauma (1993)
La sindrome di Stendhal (1996)
Il fantasma dell'Opera (1998)
Non ho sonno (2001)
Il cartaio (2004)
La terza madre (2007)
Giallo (2009)
Dracula 3D (2012)
Sceneggiatore |
Qualcuno ha tradito, regia di Franco Prosperi (1967)
Oggi a me... domani a te! (1968)
Comandamenti per un gangster, regia di Alfio Caltabiano (1968)
Commandos (1968)
La rivoluzione sessuale, regia di Riccardo Ghione (1968)
C'era una volta il West, regia di Sergio Leone (1968)
Cimitero senza croci (1968)
Metti, una sera a cena, regia di Giuseppe Patroni Griffi (1969)
Probabilità zero (1969)
La legione dei dannati, regia di Umberto Lenzi (1969)
Un esercito di cinque uomini (1969)
La stagione dei sensi (1969)
L'uccello dalle piume di cristallo (1970)
Il gatto a nove code (1971)
Quattro mosche di velluto grigio (1971)
Così sia (1972)
Le cinque giornate (1973)
Profondo rosso (1975)
Suspiria (1977)
Zombi (1978)
Inferno (1980)
Tenebre (1982)
Phenomena (1985)
Dèmoni (1985)
Dèmoni 2... L'incubo ritorna (1986)
Opera (1987)
La chiesa (1989)
Due occhi diabolici (1990) (episodio: The Black Cat)
La setta (1991)
Trauma (1993)
La sindrome di Stendhal (1996)
M.D.C. - Maschera di cera (1997)
Il fantasma dell'Opera (1998)
Non ho sonno (2001)
Il cartaio (2004)
La terza madre (2007)
Giallo (2009)
Dracula 3D (2012)
Attore |
Scusi, lei è favorevole o contrario? (1966)
L'uccello dalle piume di cristallo (1970) (non accreditato)
Il gatto a nove code (1971)
Profondo rosso (1975) (non accreditato)
Suspiria (1977) (voce, non accreditato; personaggio misterioso col mantello, non accreditato; riflesso sul vetro del taxi nella scena del temporale, non accreditato)
Inferno (1980) (solo voce, non accreditato)
Tenebre (1982) (solo voce, non accreditato)
Phenomena (1985) (solo voce, non accreditato)
Opera (1987) (solo voce, non accreditato)
Amore all'ultimo morso (Innocent Blood), regia di John Landis (1992)
Il cielo è sempre più blu (1995)
Hanging Shadows - Perspective on Italian Horror Cinema (2005)
Dante's inferno documented ( 2010)
Tutti pazzi per amore 2 ( 2010)
Quando nelle scene dei suoi film compaiono le mani dell'assassino (per esempio nella scena iniziale di Profondo rosso), è lo stesso regista a utilizzare le proprie mani in una sorta di cameo feticista. La motivazione è che lo stesso Argento afferma di avere: un'ottima manualità, penso di essere molto bravo a muovere le mani, per cui: scelgo sempre me stesso per quella parte.[30]
Teatro |
Regista
Macbeth (2013)
Lucia di Lammermoor (2015)
Salomè (2017)
Televisione |
Regista
Il tram - film TV della serie La porta sul buio (con lo pseudonimo di Sirio Bernadotte, 1973[14])
Testimone oculare - film TV della serie La porta sul buio (subentra a Roberto Pariante, 1973)[14]
Gli incubi di Dario Argento, serie tv 1987, regista e sceneggiatore
Turno di notte, serie tv 1987-1988, sceneggiatore
Ti piace Hitchcock? - film TV (2005)
Jenifer - Istinto assassino - film TV (quarto episodio Stagione 1 della serie Masters of Horror, 2005)
Pelts - film TV (secondo episodio Stagione 2 della serie Masters of Horror, 2006)
Suspiria de profundis - serie TV, 12 puntate
Conduttore
100 Pallottole D'Argento, Rai Movie, ( 2012- 2013)
Discografia |
Suspiria (1977)
Zombi (1978)
Videogiochi |
Doppiatore
- Dottor Terrence Kyne nel videogioco Dead Space
Opere |
Paura, Einaudi, 2014 (a cura di Marco Peano).
Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti, Mondadori, 2018.
Dylan Dog n.383. Profondo nero, Sergio Bonelli Editore, 2018.
Influenza culturale |
Sulla scia del successo dei suoi primi film come L'uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code e 4 mosche di velluto grigio nacque un vero e proprio filone di film aventi degli animali nel titolo come ad esempio: La tarantola dal ventre nero, Una farfalla con le ali insanguinate, Una lucertola con la pelle di donna, La coda dello scorpione, e molti altri.
Note |
^ La Repubblica/spettacoli_e_cultura: "Nei film sono cattivo ma nella vita aiuto tutti"
^ ab Film - Blood Not So Simple, From Dario Argento, Italy's Hitchcock - NYTimes.com
^ Dario Argento, suspense pur-sang - Libération
^ Dario Argento, 59 ans, Italien. L'obsédé raffiné du film d'épouvante ressort de l'ombre avec un «Fantôme» et une rétrospective. Schizo furioso. - Libération
^ Compie 60 anni Dario Argento, il maestro del brivido
^ Velvet | Stampa articolo
^ Dario Argento: "Io sono banale è il mio doppio a fare paura" - Repubblica.it
^ Davinotti, 2007 - Consultato il 3 luglio 2012
^ pag. 189 di Dizionario del Western all'Italiana di Marco Giusti, edito da Arnoldo Mondadori Editore, Milano; I edizione Oscar varia agosto 2007.
^ ab Dario Argento, Paura, Einaudi, 2014.
^ Rai Movie Dario Argento
^ * Roberto Pugliese, Dario Argento, Il Castoro Cinema n. 126, Editrice Il Castoro, 1996. ISBN 88-8033-070-5
^ Dario Argento, Io, risucchiato nel Satanismo dalla Terza Madre, in Corriere della Sera, 14 ottobre 2007, p. 49. URL consultato il 3 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2009).
^ abc sito [1].
^ Paura, ed. Einaudi, pag. 152
^ Dato ricavato dall'intervista a Dario Argento a cura di Gianni Monciotti inclusa nel Disco 2 dell'edizione DVD CDE Eagle del 2004
^ Dario Argen/to's Suspiria: A Visual and Aural Masterwork | Arts and Music - Indiana Public Media
^ Italian Research Seminar - Term 2 - 2011/12
^
[2][collegamento interrotto]
^ 'Suspiria' di Dario Argento avrà un remake - Trovacinema
^ Pochi applausi per Dracula 3D di Argento - Corriere della Sera
^ 100 pallottole d'Argento, una maratona lunga un anno - Marco Chiani - Il Fatto Quotidiano
^ Rai Movie agosto
^ Dario Argento: in estate giro 'The Sandman' con Iggy Pop, su news.cinecitta.com. URL consultato il 21 agosto 2015.
^ Intervista a Dario Argento, dal progetto Sandman alla Festa del Cinema di Roma - Loudvision.it, 21/10/2015
^ Dario Argento escluso dal remake di Suspiria e aggiorna su The Sandman - ilcineocchio.it - 16/08/2016
^ Tgcom - "Profondo Rosso", brividi in musica
^
Michel Altieri con Dario Argento sul set del musical teatrale Profondo Rosso[collegamento interrotto]
^ Laura Santini, Genova, Rancatore sul palco diretta da Dario Argento, Mentelocale, 18 febbraio 2015.
^ Intervista realizzata per il backstage di Profondo rosso
Bibliografia |
- (EN) Maitland McDonagh, Broken Mirrors/Broken Minds: The Dark Dreams of Dario Argento, Sun Tavern Fields, 1991.
- Roberto Pugliese, Dario Argento, Il Castoro Cinema n. 126, Editrice Il Castoro, 1996. ISBN 88-8033-070-5
- Daniele Costantini, Francesco Dal Bosco, Nuovo cinema Inferno. L'opera di Dario Argento, Pratiche Editrice, 1997.
- (EN) Chris Gallant (a cura di), Art of Darkness. The Cinema of Dario Argento, FAB Press, 2000.
Franco Vitale presenta Dario Argento, Edizioni Falsopiano, 2000.- Fabio Maiello, Dario Argento - Confessioni di un maestro dell'horror, Alacrán, 2007.
Vito Zagarrio (a cura di), Argento vivo. Il cinema di Dario Argento tra genere e autorialità, Marsilio, 2009.
Roberto Lasagna, Lino Molinario, I film di Dario Argento, Edizioni Falsopiano, 2009- Simone Dubrovic, La solitudine visionaria di Dario Argento, in Zoom d'oltreoceano - Istantanee sui registi italiani e sull'Italia, a cura di D. De Pau-S. Dubrovic, Vecchiarelli Editore, Manziana (Roma), 2010, pp. 79–92, ISBN 978-88-8247-271-9
Marco Peano (a cura di), Paura, Giulio Einaudi Editore, 2014.
Altri progetti |
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Collegamenti esterni |
- Sito ufficiale, su darioargento.it.
- Dario Argento, su ondacinema.it.
- Dario Argento, su splattercontainer.com (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2006).
(EN) Dario Argento, su Internet Movie Database, IMDb.com.
(EN) Dario Argento, su AllMovie, All Media Network.
(DE, EN) Dario Argento, su filmportal.de.
(EN) Dario Argento, su Discogs, Zink Media.
(EN) Dario Argento, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Bibliografia italiana di Dario Argento, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 100276085 · ISNI (EN) 0000 0001 1691 8199 · SBN ITICCUSBLV89502 · LCCN (EN) n83033492 · GND (DE) 119477572 · BNF (FR) cb12091950k (data) |
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