Pagoda




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La Grande Pagoda dell'Oca Selvatica di Xi'an, Cina.


Con pagoda si intende una torre costituita da diversi piani ciascuno dei quali dotato di un proprio tetto a falde spioventi con gli spigoli inferiori curvati verso l'alto, generalmente di forma quadrangolare o ottagonale.




Indice






  • 1 Etimologia


  • 2 Finalità


  • 3 Pagoda giapponese


    • 3.1 Origini


    • 3.2 Caratteristiche




  • 4 Alcune pagode


  • 5 Altri progetti


  • 6 Collegamenti esterni





Etimologia |


La parola deriva probabilmente dal cinese per "torre a otto angoli" (八角塔S, bā jiǎo tǎP); secondo alcune fonti buddhiste invece dal sanscrito "dhatu garba", in singalese "dagoba" (stupa) e che in birmano avrebbe assunto la forma attuale. Altre possibili etimologie sono il dravidico pagodi o pagavadi, uno dei nomi della dea Kālī derivato dal sanscrito bhagavati ("dea"), e il persiano butkada ("tempio").


Secondo il Dictionnaire historique de la langue française di Alain Rey, il primo uso del termine è in uno scritto portoghese del 1516; successivamente entrò in uso nel francese nel 1545 per indicare tutti i templi delle religioni orientali, e da lì si diffuse in tutte le lingue europee.



Finalità |




Le due pagode di Guilin, sul fiume Lijiang, nel Guanxi, Cina.


È un edificio principalmente, ma non esclusivamente, destinato a scopi religiosi, comune soprattutto in Cina, Corea, Giappone e Nepal; in Thailandia inoltre il nome è usato anche per riferirsi ad altri luoghi di culto. Si tratta di un'evoluzione dello stupa indiano, il quale però aveva come scopo principale quello di ospitare reliquie sacre; nel corso della storia gli stupa seguirono il Buddhismo nella sua espansione, perdendo in parte il significato originario e adattando la propria architettura ai vari paesi (gli stupa più antichi erano semplici cumuli di terra).


Un'altra delle funzioni della pagoda è probabilmente quello di attirare i fulmini: ciò avviene spesso a causa della loro altezza e per via del pennacchio appuntito presente sulla cima, spesso decorato con motivi religiosi, che agisce da vero e proprio parafulmine. Scaricando l'energia dei fulmini sulla pagoda si mettevano al sicuro le altre aree del tempio vicino, non di rado fatto di legno.


Sebbene la maggioranza delle pagode avesse scopo religioso, la forma dell'edificio, che consentiva di raggiungere grandi altezze, è stata utilizzata anche per altri scopi; ad esempio come torri di avvistamento, come fari, ecc.



Pagoda giapponese |


La pagoda giapponese ( ?) è la variante presente in Giappone del caratteristico edificio diffuso nell'Asia orientale, ed è una delle parti essenziali e più caratteristiche dell'architettura religiosa del Paese.



Origini |




La pagoda del tempio di Beopjusa, in Corea del Sud, unica superstite in legno del Paese, mostra molte delle caratteristiche che saranno poi riprese nella pagoda giapponese, come il numero dei piani (cinque), la forma di essi (quadrata), e il complesso sistema di mensole e travature.


La pagoda giapponese, proprio come tutte le altre pagode dell'Asia, ebbe origine dall'evoluzione della stupa indiana, un monumento commemorativo e funerario di matrice buddhista. Con lo sviluppo e l'evolversi del culto religioso la stupa venne in seguito a identificarsi esclusivamente con la figura specifica dell'Illuminato (il Buddha Śākyamuni) e attraverso la diffusione del Buddhismo in Asia la sua struttura subì delle modifiche, venendo ad assumere differenti denominazioni e adattandosi allo stile e alla tradizione architettonica delle diverse culture incontrate, pur mantenendo il suo significato e la sua simbologia pressoché invariati. La gente del Sud-Est asiatico chiama uno stupa di alte dimensioni Chaitya, che proviene dall'indiano e significa "il posto dove si trovano le reliquie": questa parola è stata dunque utilizzata come sinonimo di stupa. Tale parola ha subito diverse modifiche nel corso del tempo, prima venendo pronunciata in modo diverso, e poi venendo letta in modo scorretto, e si ritiene che la parola "pagoda" sia derivata proprio da tale trasformazione. Così "pagoda" è venuta a esser utilizzata come una parola indicante alte strutture religiose (come torri), piuttosto che la funzione di esse.


Nel VI secolo il Buddhismo giunse in Giappone, e la sua architettura tipica fu introdotta con esso. Mentre passava attraverso Cina e Corea, tuttavia, l'aspetto della pagoda si era modificato, passando da una struttura a forma di cupola quale era, a un edificio su più piani, ossia quello che intendiamo noi oggi per pagoda. Questo avvenne perché la Cina aveva grandi risorse di legname e una tecnica superiore nella lavorazione del legno, così, come in Giappone, essi costruirono le pagode come precise strutture di legno. La nuova struttura "inventata" dai cinesi si diffuse poi in Corea, dove la pagoda si modificò ulteriormente con l'aggiunta anche di elementi architettonici tipici di questo paese. Da qui la pagoda fu importata in Giappone.


Infine i carpentieri giapponesi combinando le tecniche di lavorazione importate con quelle peculiari già in loro possesso, e con l'ottimo legno presente nella loro patria svilupparono una tipologia di pagoda unica, ossia quella tipica dell'architettura giapponese.



Caratteristiche |




La pagoda del tempio di Horyu-ji a Nara è in assoluto la più vecchia pagoda in legno del Giappone, nonché un chiaro esempio della classica pagoda a cinque piani giapponese.


La pagoda giapponese, derivando come già detto da quella cinese per la struttura, si presenta come edificio a forma di torre divisa su più piani e con vari tetti sovrapposti. In Giappone tuttavia il motivo dei tetti si è accentuato ancora di più, portando quell'incomparabile fiore di legno che è la pagoda nipponica. Le coperture dei tetti sono in genere fatte di tegole, ma si hanno anche esempi di templi e portali ricoperti da uno strato compatto e pettinato di erbe.


Il materiale da costruzione, neanche a dirlo, è esclusivamente il legno, abbondantissimo e di ottima qualità in tutto il Paese del Sol Levante che, grazie all'abile lavorazione dei carpentieri e falegnami nipponici, ha permesso di dare origine alle strutture in legno più alte e più durature della storia dell'uomo e che non ha mai ceduto il passo ad altri materiali (come invece è avvenuto in Cina e in parte in Corea con la pietra o il granito), nemmeno nelle epoche più tarde.


Inoltre, a differenza della pagoda cinese, la forma e il numero dei piani (e quindi dei tetti) è meno vario: diffusissima è infatti la pagoda a cinque piani in cui ogni piano rappresenta uno dei cinque elementi classici cinesi; assai più rare sono invece quelle di due o tre piani, mentre la pagoda del Tempio di Tōnomine è l'unica ancora superstite a presentare un numero elevato di piani, arrivando a tredici.


Derivata invece dalla pagoda coreana è la geometria dei piani, che sono sempre di forma quadrata, e il complesso sistema di mensole e travature (kumimono). Facciate e tetti sono solitamente decrescenti in ampiezza e altezza, mentre moduli, unità di misura (shaku) e proporzioni matematiche regolano l'insieme.


Infine, proprio come le pagode coreane e cinesi, anche quella giapponese è sormontata da un alto pinnacolo (so-rin) che, essendo un prolungamento della colonna posta al centro della pagoda, conferisce spinta ascensionale e stabilità all'intera struttura, fungendo inoltre da utile parafulmine.



Alcune pagode |



  • La Grande Pagoda dell'Oca Selvatica fu costruita nel 652 a Xi'an in Cina per ospitare i sutra e le immagini di Buddha introdotte nel Paese dal monaco Xuánzàng al ritorno dal suo viaggio in India.

  • La pagoda di Daqin, costruita dai nestoriani a Zhouzhi nello Shaanxi, è la più antica struttura cristiana ancora esistente in Cina.

  • La pagoda a cinque piani del tempio Shingon di Tō-ji a Kyōto è la più alta torre in legno del Giappone.

  • La Grande pagoda dei Kew Gardens nel Regno Unito fu progettata in stile cinese da William Chambers, che in gioventù aveva studiato architettura in Cina.

  • La Pagoda Hoang Phuc costruita più di 700 anni fa é una delle più antiche pagoda del Vietnam centrale.



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |


  • Pagoda, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 2011.

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