Cicer arietinum

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Cece | |
---|---|
![]() | |
Classificazione scientifica | |
Dominio |
Eukaryota |
Regno |
Plantae |
Divisione |
Magnoliophyta |
Classe |
Magnoliopsida |
Ordine |
Fabales |
Famiglia |
Fabaceae |
Sottofamiglia |
Faboideae |
Tribù |
Cicereae |
Genere |
Cicer |
Specie |
C. arietinum |
Nomenclatura binomiale | |
Cicer arietinum L. |
Il cece (Cicer arietinum L.) è una pianta erbacea della famiglia delle Fabaceae[1]. I semi di questa pianta sono i ceci, legumi ampiamente usati nell'alimentazione umana che rappresentano un'ottima fonte proteica.
Indice
1 Origine e storia
2 Descrizione
3 Coltivazione e consumo
4 Produzione
5 Avversità
6 Note
7 Voci correlate
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Origine e storia |

Coltivazione di ceci
Il nome deriva dal latino cicer.
È noto che il cognome di Cicerone discendeva da un suo antenato che aveva una caratteristica verruca a forma di cece sul naso.
Il nome specifico arietinum si riferisce invece alla somiglianza che hanno i semi con il profilo della testa di un ariete.
È stata una delle prime colture domesticate; il cece coltivato deriva da forme selvatiche del genere Cicer, probabilmente da Cicer reticulatum. Le specie selvatiche si sono originate probabilmente in Turchia, mentre le prime testimonianze archeologiche della coltivazione del cece risalgono all'età del bronzo e sono state rinvenute in Iraq; i ceci si diffusero in tutto il mondo antico: antico Egitto, Grecia antica, Impero romano.
Descrizione |

Baccelli e semi

Cicer arietinum noir
La pianta, annuale, presenta una radice ramificata profonda (le più profonde possono arrivare anche a 1,20m di profondità) le quali le donano una media resistenza alla siccità. Gli steli sono ramificati,eretti e pelosi con altezza variabile tra i 40 e gli 80 cm. Le foglie sono opposte e composte con 6-7 paia di foglioline ellittiche e denticolate; i fiori possono essere bianchi, rosei o rossi; i semi, rotondeggianti, lisci o rugosi, sono commestibili.
Coltivazione e consumo |

I ceci, semi del Cicer arietinum (a sinistra, la varietà indiana e a destra, la varietà europea), sono tra i legumi più coltivati al mondo
Il cece è la terza leguminosa per produzione mondiale, dopo la soia e il fagiolo; la coltivazione avviene principalmente in India e Pakistan. In Italia la coltivazione non è molto diffusa a causa delle basse rese e della scarsa richiesta; viene consumato principalmente in Liguria e in Toscana, dove piatti tipici a base di ceci sono la farinata e la panissa, nelle regioni centrali come minestra e nelle regioni meridionali insieme con la pasta[2].
Questa pianta trova le sue condizioni ottimali in ambienti semiaridi, nei climi temperati viene seminato a fine inverno (data la sua scarsa resistenza al freddo) e raccolta durante l'estate. La semina avviene tipicamente con seminatrici di precisione o seminatrici da frumento opportunamente regolate in modo da non spezzare il seme. Questo viene disposto ad una distanza tra le file di 35–40 cm ad una profondità di semina di 5–7 cm e con una densità di 20-30 piante al metroquadro. Per prevenire attacchi crittogamici alla pianta i semi vanno prima conciati. Raggiunta la maturazione il cece può essere raccolto sia con il metodo tradizionale (ormai quasi scomparso) estirpando la pianta, lasciandola essiccare in campo e sgranata a mano o con mietitrebbiatrice con pick-up al posto dell'organo falciante, sia con metodi meccanici con l'intervento di mietitrebbiatrici possibili solo in terreni livellati e su varietà a portamento eretto. Presenta una produzione media di 3.5 tonnellate ad ettaro con produzione di paglia dalle scarse qualità nutrizionali per l'utilizzo zootecnico.
Durante il suo ciclo necessita di una concimazione di 40–60 kg/ettaro di fosforo, per quanto riguarda il fabbisogno di azoto, è fornito dai batteri del genere Rizobium i quali, attraverso la simbiosi con questa pianta si occupa della fissazione dell'azoto atmosferico nel terreno.
Il cece non sopporta terreni troppo fertili i quali gli comportano una bassa allegagione, argillosi per asfissia radicale o ristagni idrici.
Produzione |

"Cicer arietinum" (Si noti la somiglianza dei semi al profilo della testa di un ariete)
Classifica |
Nazione |
2010 |
2011 |
---|---|---|---|
1 | ![]() |
7,480,000 | 8,220,000 |
2 | ![]() |
602,000 | 513,338 |
3 | ![]() |
561,500 | 496,000 |
4 | ![]() |
530,634 | 487,477 |
5 | ![]() |
441,493 | 473,102 |
6 | ![]() |
284,640 | 322,839 |
7 | ![]() |
267,768 | 290,243 |
8 | ![]() |
87,952 | 99,881 |
9 | ![]() |
128,300 | 90,800 |
10 | ![]() |
131,895 | 72,143 |
— | Mondo | 10,897,040 | 11,497,054 |
Fonte: UN Food & Agriculture Organization[3] |
Avversità |
Tra i funghi che colpiscono il cece vi sono l'antracnosi (Ascochyta rabiei), la ruggine (Uromyces cineris-arietini) e il marciume carbonioso (Macrophomina phaseolina). Gli insetti maggiormente dannosi sono il tonchio dei ceci (Callosobruchus ornatus) e la mosca minatrice del pisello (Phytomiza atricornis).
Note |
^ (EN) Cicer arietinum, in The Plant List. URL consultato il 9 aprile 2015.
^ [1]
^ Production of Chickpea by countries, UN Food & Agriculture Organization, 2011. URL consultato il 28 agosto 2013.
Voci correlate |
- Cece di Merella
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikibooks
- Wikimedia Commons
- Wikispecies
Wikibooks contiene ricette a base di ceci
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cicer arietinum
Wikispecies contiene informazioni su Cicer arietinum
Collegamenti esterni |
Cicer arietinum, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
(EN) Cicer arietinum, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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