Mandalay
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Mandalay città | |
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Palazzo reale | |
Localizzazione | |
Stato | Birmania |
Stato/Divisione | Divisione di Mandalay |
Distretto | Mandalay |
Territorio | |
Coordinate | 21°58′N 96°04′E / 21.966667°N 96.066667°E21.966667; 96.066667 (Mandalay) |
Altitudine | 22 m s.l.m. |
Superficie | 113 km² |
Abitanti | 927 000 (2005) |
Densità | 8 203,54 ab./km² |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+6:30 |
Cartografia | |
Mandalay | |
Mandalay è una città della Birmania.[1] Conta 933.000 abitanti (2.500.000 nell'agglomerato urbano). È capoluogo della provincia omonima (34.253 km², 4.581.000 ab.) e porto commerciale sul fiume Irrawaddy. È sede di industrie tessili, metalmeccaniche, alimentari e del legno. L'abitato si estende intorno al nucleo storico, racchiuso da mura, dove si trovano templi, monasteri, vasti parchi e il Palazzo Reale. Fu capitale del Regno birmano fino all'occupazione britannica del 1885.[1]
Nella sua provincia c'è la capitale della Birmania, Naypyidaw.[2]
Indice
1 Storia
2 Economia
3 Note
4 Altri progetti
Storia |
Mandalay fu fondata nel 1857 dall'imperatore Mindon Min come capitale dell'ultimo Regno di Birmania. Fu costruita su una collina e racchiusa da imponenti mura erette per difendersi dalla minaccia dei britannici, reduci dalla vittoria nella seconda guerra anglo-birmana.[1] La città era conosciuta anche come "metropoli del Buddhismo".
Nel 1885 fu conquistata dai britannici, che posero fine al regno e lo annetterono all'India britannica.[1] Durante la seconda guerra mondiale fu occupata dalle truppe dell'Impero del Giappone che per indebolire la Cina aveva occupato anche l'Indocina francese. Diventata una roccaforte giapponese, fu liberata dagli Alleati nel 1945 dopo molti bombardamenti che danneggiarono le grandi opere artistiche.
Economia |
Mandalay è il maggior centro di comunicazioni e trasporti dello stato. Qui ha sede la Air Mandalay e molte industrie e imprese che lavorano seta, argento, oro, pietra ecc. Il turismo ha avuto uno slancio con l'apertura della dittatura militare alle riforme, ed è una delle mete principali dei turisti per il suo grande valore artistico. Ci sono molti monasteri, oltre 700 pagode, e nella parte inferiore della collina, nel pagode Kuthodaw, si trovano le Sacre Scritture del Buddismo, considerate il libro più lungo del mondo.[3]
Note |
^ abcd (EN) Donald Stadtner, Myanmar (Burma), Australia, Lonely Planet, 2000, pp. 237-241, ISBN 0-86442-703-4.
^ (EN) Burma's new capital stages parade, BBC News, 27 marzo 2006. URL consultato il 28 di gennaio del 2016.
^ Donald Stadtner - Myanmar (Burma) - pagina 244
Altri progetti |
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