Rimini Baseball Club
Rimini Baseball Baseball | |||
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Pirati | |||
Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
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Colori sociali | Arancione, nero | ||
Dati societari | |||
Città | Rimini | ||
Nazione | Italia | ||
Confederazione | CEB | ||
Federazione | FIBS | ||
Campionato | Serie A1 | ||
Fondazione | 1949 | ||
Presidente | Simone Pillisio | ||
Allenatore | Paolo Ceccaroli | ||
Sito web | www.baseballrimini.net | ||
Palmarès | |||
Scudetti | 13 | ||
Coppe Italia | 5 | ||
Coppe dei Campioni | 3 | ||
Impianto di gioco | |||
Stadio dei Pirati 3.500 posti |
Il Rimini Baseball è una società italiana di baseball con sede a Rimini, fondata nel 1949 e militante nel massimo campionato italiano di baseball, l'Italian Baseball League.
Indice
1 Cenni storici
2 Cronistoria dagli anni '70
3 Palmarès
3.1 Trofei ufficiali
3.1.1 Nazionali
3.1.2 Internazionali
3.2 Trofei minori
4 Organigramma
5 Archivio stagioni
6 Note
7 Voci correlate
8 Collegamenti esterni
Cenni storici |
Il gioco del baseball arrivò a Rimini grazie al contributo di Eugenio Pagnini, ex pentatleta olimpico che ritornò da un viaggio negli Stati Uniti con la passione del baseball, divulgandolo ai propri allievi di educazione fisica del liceo Giulio Cesare. Nacque così la sezione baseball della polisportiva Libertas, che nel 1949 e 1950 partecipò ai massimi campionati organizzati dalla FIBS, prima di scendere di livello.
Il ciclo della squadra si interruppe nel 1960. Alcuni ex giocatori della squadra riminese, tra cui i fratelli Zucconi, Frigiola e Oliveti, nel 1966 rifondarono la società che ripartì inizialmente dalla Serie C, conquistando subito la promozione in B. Nel frattempo arrivarono Howard Bratley e Tom Elliot, i primi giocatori stranieri della storia del club, a cui se ne susseguirono altri complice l'aeroporto cittadino che in quegli anni fungeva anche da base militare NATO.
Nel 1969 la squadra riminese sponsorizzata Glen Grant conquistò una storica promozione in Serie A, ma questa parentesi nel massimo campionato durò solo una stagione a causa della retrocessione dovuta al penultimo posto. Il ritorno in seconda serie fu di due anni, poiché già al termine del torneo 1972 la formazione romagnola seppe riconquistare la A.
Dopo aver giocato le proprie partite casalinghe in un terreno nei pressi della stazione ferroviaria e, per qualche anno, allo Stadio Romeo Neri[1], la squadra traslocò nel 1973 al nuovo Stadio dei Pirati, realizzato appositamente per il baseball. Il 1973 è stato un anno storico per il batti e corri riminese non solo per la costruzione dello stadio, ma anche e soprattutto per la prima presidenza di quel Cesare "Rino" Zangheri che risulterà essere il patron artefice di tanti successi nei decenni a seguire. Già nell'anno precedente Zangheri era entrato in società nelle vesti di vice presidente.
Un altro anno fondamentale per la storia del club fu il 1975, quando Rimini divenne per la prima volta campione d'Italia nella storia del baseball italiano. A trascinare la CerCosti (questo lo sponsor dell'epoca) furono, tra gli altri, i lanci dell'italoamericano Mike Romano, di rientro da una squalifica di un anno e anch'esso destinato a diventare una colonna del club. La squadra fu festeggiata con una solenne cerimonia al Teatro Galli.
Il successo in campo nazionale permise al Rimini Baseball (ora targato Derbigum) di qualificarsi alla successiva Coppa dei Campioni, arrivando a trionfare nella fase finale di Madrid che consegnò il primo titolo europeo al sodalizio romagnolo.
Trascinato dal trio di oriundi Mike Romano, Lou Colabello ed Edward Orrizzi, la Derbigum concluse la stagione 1979 seppe conquistare un double vincendo campionato e Coppa dei Campioni. Un anno più tardi arrivò il terzo scudetto.
Cambiò ancora lo sponsor (questa volta è Papà Barzetti), ma nel 1983 Rimini fu per la quarta volta campione d'Italia. Già da qualche anno nel gruppo degli italiani spiccava la presenza di Paolo Ceccaroli, Elio Gambuti e Giuseppe Carelli, che hanno calcato il diamante dello Stadio dei Pirati per numerose stagioni tra gli anni '70 e '90.
I tre anni di permanenza a Rimini del lanciatore Rick Waits (12 stagioni in Major League) sono coincise con la vittoria dei campionati 1987 e 1988 e il trionfo nel girone finale di Viladecans (alle porte di Barcellona) della Coppa dei Campioni 1989, l'ultimo trofeo continentale alzato ad oggi dalla squadra.
Seguiranno due finali e una semifinale persa, quindi il 7º sigillo nazionale al termine del campionato 1992, prima di sei anni di digiuno interrotti dai due scudetti consecutivi arrivati entrambi contro il Nettuno: nella decisiva gara7 casalinga del 1999, la Semenzato Rimini si ritrovò sotto 7-8 con due eliminati all'ultimo inning, ma alla fine riuscì a ribaltare il punteggio sul 9-8 in suo favore[2]. Più agevole il successo del 2000, quando le finali terminarono con un netto 4-0 nella serie sui laziali.
Un'altra data storica per il Rimini Baseball è stata il 10 ottobre 2002, quando il 5-0 in gara5 sul campo del Nettuno ha regalato ai riminesi guidati da Mike Romano (ora nelle vesti di manager) il decimo scudetto della storia del club, e quindi la possibilità di fregiarsi della stella[3]. Quattro anni più tardi, nel 2006 è arrivato l'undicesimo titolo, con il successo nella serie finale sul Grosseto. Nel 2015, dopo 9 anni di digiuno tra cui le ultime 3 finali perse consecutive, Rimini ha vinto il suo dodicesimo scudetto battendo i favoriti bolognesi con un secco 4-0 nella serie. Nel 2017 arriva lo scudetto numero 13 dopo il netto 3-0 su San Marino.
Al termine della stagione 2017, conclusa appunto con il tredicesimo scudetto, l'ottantacinquenne Cesare "Rino" Zangheri complici alcuni problemi di salute decide di concludere la sua lunghissima parentesi da presidente durata 45 anni. Lo fa lasciando il club al quarantunenne milanese Simone Pillisio, fino a quel momento patron del Novara Baseball[4].
Cronistoria dagli anni '70 |
Cronistoria del Rimini Baseball Club dagli anni '70 | |
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Palmarès |
Trofei ufficiali |
Nazionali |
18 trofei
- Campionati italiani: 13
1975, 1979, 1980, 1983, 1987, 1988, 1992, 1999, 2000, 2002, 2006, 2015, 2017
- Coppe Italia: 5
2001, 2002, 2013, 2014, 2016
Internazionali |
3 trofei
- Coppe dei Campioni: 3
1976, 1979, 1989
Trofei minori |
- Campionato di serie B: 1
- 1966
- Campionato di serie C: 1
- 1969
Organigramma |
Area direttiva
- Presidente: Simone Pillisio
- Vice presidente: Orlando Garbella
- Presidente onorario: Cesare "Rino" Zangheri
Area organizzativa
- Team manager: Filippo Crociati
Area tecnica
- Manager: Paolo Ceccaroli
- Pitching coach: Pier Paolo Illuminati
- Coach: Gary Villalobos, Paolo Siroli, Andrea Palumbo
Area sanitaria
- Medico sociale: Andrea Pellegrini
- Preparatore atletico: Paolo Buzzoni
- Fisioterapista: Roberto Zani, Alberto De Carli
Area comunicazione
- Ufficio stampa: Simone Drudi
Archivio stagioni |
- Rimini Baseball Club 2011
- Rimini Baseball Club 2012
- Rimini Baseball Club 2013
- Rimini Baseball Club 2014
- Rimini Baseball Club 2015
- Rimini Baseball Club 2016
- Rimini Baseball Club 2017
- Rimini Baseball Club 2018
Note |
^ Amarcord: Era l'anno 1967 serie B. Sponsor: Hudson's Bay, baseballrimini.net.
^ Torna a Rimini lo scudetto del baseball.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
[collegamento interrotto], il Resto del Carlino, 10 ottobre 1999.
^ Una stella di nome Rimini, baseball.it, 11 ottobre 2002.
^ Baseball, Zangheri presidente record lascia il Rimini, gazzetta.it, 24 novembre 2017.
Voci correlate |
- Rimini
- Baseball
Campionato italiano di baseball
- Serie A1 (baseball)
- Coppa Italia
- Italian Baseball Series
- Albo d'oro del campionato italiano
- Federazione Italiana Baseball Softball
- Storia del baseball in Italia
Collegamenti esterni |
- Sito ufficiale, su baseballrimini.net.
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