La Nazione
La Nazione | |
---|---|
Stato | Italia |
Lingua | italiano |
Periodicità | quotidiano |
Genere | stampa locale |
Formato | tabloid a 5 colonne |
Fondazione | 13 luglio 1859 |
Sede | Viale Giovine Italia, 17 - 50122 Firenze |
Editore | Poligrafici Editoriale |
Tiratura | 88.001 (novembre 2018) |
Diffusione cartacea | 64.908 (novembre 2018) |
Direttore | Francesco Carrassi |
ISSN | 0391-6863 |
Distribuzione | |
cartacea | |
Edizione cartacea | singola copia/ abbonamento |
multimediale | |
Edizione digitale | inedicola.net |
Tablet PC | su abbonamento |
Smartphone | su abbonamento |
Sito web | lanazione.it |
| |
La Nazione è il principale quotidiano di Firenze, distribuito su tutto il territorio nazionale; è particolarmente diffuso in Toscana, Umbria e nella provincia ligure della Spezia con numerose edizioni locali che approssimativamente corrispondono alle varie province toscane ed umbre.
Fondato pochi mesi dopo l'annessione del Granducato di Toscana al Regno di Sardegna, la Nazione è, nella storia della stampa italiana, la prima testata che già al momento della nascita possedeva le caratteristiche di un giornale quotidiano inteso in senso odierno, con uscita giornaliera e con varie informazioni. Insieme alla Gazzetta di Parma, che comunque in origine non nasceva affatto come giornale quotidiano, la Nazione si può considerare effettivamente il primo vero quotidiano distribuito su tutto il territorio nazionale: il primo numero uscì il 13 luglio 1859.[1]
Da sempre ha avuto un orientamento moderato-conservatore. Attualmente forma una rete con altri due quotidiani dello stesso gruppo editoriale (Poligrafici Editoriale): Il Resto del Carlino di Bologna e Il Giorno di Milano, che porta il nome di QN Quotidiano Nazionale.
I 150 anni dalla fondazione sono stati commemorati da un francobollo emesso dalle Poste italiane. Oltre ad un numero speciale,[2] è stata organizzata una serie di conferenze e una mostra itinerante e un libro celebrativo della storia del giornale[3].
Indice
1 Denominazioni della testata
2 I direttori
3 Principali firme
4 Diffusione
5 Redazioni locali
6 Note
7 Voci correlate
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Denominazioni della testata |
- Dalla fondazione al marzo 1944: La Nazione;
- Il 12 agosto 1944 il giornale fu sospeso per deliberazione del Comando Alleato in Italia[4];
- Dal 27 marzo 1947 le pubblicazioni ripresero con la testata La Nazione Italiana;
- In occasione del centenario del giornale, il 14 luglio 1959, tornò al nome originario, La Nazione.
I direttori |
- Leopoldo Cempini: dal 14 luglio al 9 agosto 1859
- Alessandro D'Ancona: dal 10 agosto 1859 al 30 aprile 1860
- Piero Puccioni: dal 1º maggio 1860 all'11 gennaio 1869
- Raimondo Brenna: dal 12 gennaio al 1º settembre 1869
- Giuseppe Civinini: dal 16 ottobre 1869 al 19 dicembre 1871
Celestino Bianchi: dal 31 dicembre 1871 al 29 giugno 1885- Niccolò Nobili: dal 1º luglio 1885 al 17 ottobre 1893
- Augusto Barazzuoli: dal 18 ottobre 1893 al 31 gennaio 1894
- Vico Mantegazza: dal 1º febbraio 1894 al 15 giugno 1898
- Ettore Bernabei: dal 16 giugno 1898 al 31 dicembre 1906
- Silvio Ghelli: dal 15 agosto 1910 al 6 novembre 1914
- Gustavo Nesti: dal 17 novembre 1914 al 9 marzo 1915
Aldo Borelli: dal 10 marzo 1915 al 31 agosto 1929
Carlo Scarfoglio (direttore politico dal 1919 al 1924)
Umberto Guglielmotti: dal 1º settembre 1929 al 10 ottobre 1932
Maffio Maffii: dall'11 ottobre 1932 al 27 luglio 1943- Bruno Micheli: dal 28 luglio al 17 agosto 1943
Carlo Scarfoglio: dal 18 agosto al 16 settembre 1943
Ridolfo Mazzucconi: dal 17 settembre al 18 ottobre 1943
Mirko Giobbe: dal 19 ottobre 1943 al 13 aprile 1944
Ridolfo Mazzucconi: dal 14 aprile al 18 agosto 1944
Sospeso per deliberazione del Comando Alleato in Italia il 12 agosto 1945, le pubblicazioni furono riprese nel 1947 con la testata "La Nazione Italiana".
Giulio Caprin: dal 27 marzo 1947 al 31 ottobre 1950
Sandro Volta: dal 1º novembre 1950 al 31 marzo 1952
Panfilo Gentile: dal 1º aprile al 31 ottobre 1952
Bruno Micheli: dal 1º novembre 1952 al 3 gennaio 1953
Alfio Russo: dal 4 gennaio 1953 al 13 ottobre 1961 (nel 1959 il quotidiano riprende il nome originario)
Enrico Mattei: dal 14 ottobre 1961 al 20 giugno 1970
Domenico Bartoli: dal 21 giugno 1970 al 6 marzo 1977
Alberto Sensini: dal 17 marzo 1977 all'11 ottobre 1980
Gianfranco Piazzesi: dal 12 ottobre 1980 al 17 novembre 1981
Piero Magi: dal 18 novembre 1981 al 3 marzo 1985
Tino Neirotti: dal 4 marzo 1985 al 29 novembre 1986
Arrigo Petacco: dal 30 novembre 1986 al 16 novembre 1987
Roberto Ciuni: dal 17 novembre 1987 al 19 novembre 1988
Roberto Gelmini: dal 20 novembre 1988 al 17 dicembre 1991
Gabriele Canè: dal 27 dicembre 1991 al 13 maggio 1995
Riccardo Berti: dal 14 maggio 1995 all'11 dicembre 1997
Andrea Biavardi: dal 12 dicembre 1997 al 29 novembre 1998
Umberto Cecchi: dal 30 novembre 1998 al 17 aprile 2002
Francesco Carrassi: dal 18 aprile 2002 al 29 novembre 2008
Giuseppe Mascambruno: dal 6 dicembre 2008 - 15 luglio 2011
Mauro Tedeschini: dal 16 luglio 2011 - 18 aprile 2012
Gabriele Canè: dal 19 aprile 2012 - 12 aprile 2014
Marcello Mancini: dal 13 aprile 2014[5] al 28 febbraio 2015
Pierfrancesco De Robertis: dal 1º marzo 2015[6] al 9 giugno 2017
Francesco Carrassi (2a volta): dal 10 giugno 2017[7]
Principali firme |
Giuseppe Are (1930-2006), storico.
Carlo Collodi (1826-1890), scrittore e giornalista, autore, il vero nome era Carlo Lorenzini, di uno dei libri per l'infanzia più conosciuto al mondo: Pinocchio.
Diffusione |
Anno | Copie vendute giornalmente |
---|---|
2009 | 124.890 |
2008 | 134.853 |
2007 | 136.313 |
2006 | 137.107 |
2005 | 138.277 |
2004 | 143.155 |
2003 | 143.131 |
2002 | 140.249 |
2001 | 146.940 |
2000 | 152.981 |
1999 | 151.247 |
1998 | 158.519 |
1997 | 162.690 |
1996 | 168.069 |
Dati Ads - Accertamenti Diffusione Stampa
Redazioni locali |
Le redazioni de La Nazione sono presenti interamente sui territori regionali della Toscana e dell'Umbria e nella provincia della Spezia.
Le redazioni locali si trovano nelle città di: Arezzo, Carrara, Empoli, Firenze, Grosseto, La Spezia, Lucca, Massa, Montecatini Terme, Perugia, Pisa, Pistoia, Pontedera, Prato, Sarzana, Siena, e Viareggio.
Note |
^ Nel 1859, a Genova uscì un giornale con la stessa testata: La Nazione, che però cessò di esistere due anni dopo.
^ La Nazione 150 anni Archiviato il 25 gennaio 2010 in Internet Archive.
^ La Nazione 150 anni Archiviato il 25 gennaio 2010 in Internet Archive.
^ Le rotative de La Nazione furono usate dall'esercito americano per la stampa del quotidiano Il Corriere alleato (che divenne poi Il Corriere del Mattino, e successivamente Il Nuovo Corriere) e di altre pubblicazioni. Inoltre venne stampato anche l'organo del Comitato toscano di liberazione nazionale, La Nazione del Popolo.
^ Marcello Mancini è il nuovo direttore de La Nazione, FNSI.
^ Il 1º marzo esce la ‘Nazione' firmata da Pierfrancesco De Robertis, su primaonline.it. URL consultato il 9/03/2015.
^ Francesco Carrassi torna a dirigere La Nazione. Sostituisce Pier Francesco De Robertis, su primaonline.it. URL consultato il 18 giugno 2017.
Voci correlate |
- Sede de La Nazione
- Firenze
- Bettino Ricasoli
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su La Nazione
Collegamenti esterni |
- Sito ufficiale, su lanazione.it.
- Storia de La Nazione, su cultura.toscana.it.
- Emeroteca Virtuale Toscana, Archivio digitale della «Nazione» dal 1859 al 1912, su www405.regione.toscana.it.
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