Palio di Feltre
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«Et in dicta die ponatur unum bravium ducatorum quindecim auri ad quod curratur equester» |
(da Rubrica VI, Libro III, Statuta Civitatis Feltriae) |
Il Palio di Feltre o Palio dei Quindici Ducati è una manifestazione storica veneta di origine quattrocentesca che ricorda l'entrata della città di Feltre nella Repubblica di Venezia. La rievocazione richiama la tradizione medievale, in cui fu istituito un palio inizialmente per festeggiare l’arrivo dei Visconti di Milano come signori della città nel 1388, al posto degli odiati Da Carrara, poi per la dedizione alla Repubblica Serenissima di Venezia avvenuta il 15 giugno del 1404.
Indice
1 Le origini
2 Il palio moderno
2.1 Il corteo
2.2 Le gare
2.2.1 Tutela degli animali
3 I quattro quartieri
3.1 Castello
3.2 Duomo
3.3 Port'Oria
3.4 Santo Stefano
4 Il drappo
4.1 Albo d'oro (quartieri vincitori e autori del drappo)
4.1.1 Classifica quartieri
5 La sfida delle cernide
6 Terminologia
7 Note
8 Collegamenti esterni
Le origini |
Gli statuti cittadini del XVI secolo registravano una disposizione che imponeva al Maggior Consiglio cittadino e al Podestà di porre ogni anno, in occasione della festa di San Vito (15 giugno), la somma di quindici ducati d'oro perché fosse tenuta in città una corsa di cavalli.
In tal modo i legislatori intendevano ricordare l'entrata di Feltre nella Repubblica di Venezia avvenuta appunto il 15 giugno dell'anno 1404.
In quella data, infatti, il deputato feltrino Vettor Muffoni, nobile originario di Cesio, aveva consegnato, per la sua città, le chiavi del governo locale all'ambasciatore di Venezia Bartolomeo Nani.
Da quel momento Feltre, e con essa il Feltrino intero, entrava in tal modo a far parte dello stato veneziano. Vi sarebbe rimasta fino all'arrivo delle truppe francesi di occupazione guidate da Napoleone Bonaparte sul finire del XVIII secolo.
Il palio moderno |
Le feste che ricordavano l'entrata di Feltre nella Repubblica di Venezia furono soppresse con l'arrivo delle truppe di Napoleone. Il Palio fu ripreso nel 1979 in occasione del sesto centenario della nascita di Vittorino da Feltre e da allora si tiene ogni anno durante il primo fine settimana di agosto.
In esso i quattro quartieri della città - Castello, Duomo, Port'Oria e Santo Stefano - disputano fra loro il possesso dei quindici ducati d'oro cuciti su di un drappo d'autore. Il drappo dipinto (Pallium Pictum) resta al vincitore come testimone della vittoria.
I festeggiamenti hanno inizio sin dal venerdì sera con le Cene dei quartieri che riuniscono nelle vie e nelle piazze centinaia di commensali, giunti a sostenere il proprio quartiere.
Il corteo |
Il corteo coinvolge diverse centinaia di persone che indossano abiti in stile rinascimentale. Muove la domenica mattina da Campo San Giorgio (Campo Giorgio) verso la cattedrale e il pomeriggio dallo stesso luogo per attraversare la città vecchia: Porta Imperiale, Via Mezzaterra, Piazza Maggiore, Port'Oria, i borghi Ruga e Uniera, fino a raggiungere il campo equestre di "Pra' del Moro". Tra le figure rappresentate i dignitari feltrini e veneziani, Vittore Muffoni, Bartolomeo Nani, l'arcidiacono della cattedrale, Vittorino da Feltre, i nobili della città e i cortei dei quattro quartieri con i loro tamburi e le loro bandiere.
Le gare |
Le gare del palio sono quattro: staffetta, tiro con l'arco, tiro alla fune e corsa equestre.
Il tiro degli anelli si teneva in Piazza Maggiore, fu soppresso nel 1986, dopo la reintroduzione della gara equestre.
Il tiro alla fune si gioca in Pra' del Moro. Le quattro squadre vantano atleti di livello nazionale.
La staffetta si corre lungo l'anello interno della cittadella murata, tra Porta Imperiale e Piazza Maggiore; vi è un forte dislivello tra i due punti.
Il tiro con l'arco si disputa in Piazza Maggiore con una coppia di arcieri per ciascun quartiere dotati di archi moderni. È tradizionalmente ritenuta la seconda gara per importanza nel palio di Feltre.
La corsa equestre o gara dei corsieri si tiene in Pra' del Moro. Vi partecipano due corsieri per ciascun quartiere, montati da fantini di grande fama.
La corsa è ritenuta la gara più appassionante del palio e attira numerosi spettatori.
Tutela degli animali |
Dal 2006, in seguito all'abbattimento di due cavalli incidentati, si è imposta con forza la questione della sicurezza degli animali. Ciò ha indotto l'organizzazione a riformulare il regolamento della corsa in senso più garantista e restrittivo.
I quattro quartieri |
Nel XIV secolo la città di Feltre fu divisa in quattro quartieri controllati ciascuno da una famiglia patrizia. I quartieri rimasero in funzione, quali circoscrizioni amministrative e geografiche, dalla loro costituzione fino all'arrivo delle truppe napoleoniche quando furono soppressi e soppiantati dal nuovo assetto amministrativo territoriale. Gli antichi quartieri, così come definiti dagli statuti cittadini prenapoleonici, sono richiamati dagli attuali quartieri del Palio.
Castello |
Arma: "d'azzurro al leone d'oro", dei nobili Gazzi.
Comprende la parte nord-orientale della città, a partire da Piazza Maggiore: il Castello di Alboino, da cui prende il nome, e a settentrione scendendo da via Luzzo, per Borgo Ruga, via Belluno, Pasquer e Casonetto.
Nel Quartiere sono compresi Borgo Uniera con piazzale Parmeggiani, via Fusinato, le Traversere, via Anconetta, con le frazioni di Arson, Cart, Grum, Lasen, Umin, Vellai, Vignui, Villabruna e Zermen.
Il comune alleato è Cesiomaggiore.
Duomo |
Arma: "d'azzurro alla fascia d'oro, caricata in punto d'onore d'una stella di otto punte d'oro e di tre bande dello stesso in punta", dei nobili Bellati. Prende il nome dalla cattedrale della città e comprende la parte sud-occidentale di Feltre, dalle mura di Porta Pusterla e dal borgo intorno al duomo di San Pietro, complesso religioso di origini paleocristiane. Ne fanno parte le frazioni di Mugnai, Tomo e Villaga dove in passato si estendevano i possedimenti delle famiglie Da Mugnaio, Tomitano e Marcanovo.
I comuni alleati sono Arsiè e Lamon.
Port'Oria |
Arma: "d'oro all'aquila spiegata bicipite di nero", dell'Impero.
Il quartiere di Port'Oria, deriva il suo nome dall'antica porta cittadina che guarda a oriente. Si estende verso sud est e comprende la parte meridionale di Borgo Ruga, via Nassa e il Borgo di Tortesen, il Monte Telva, il borgo dell'antico ospedale di San Paolo, e parte di via Garibaldi, nonché le ville di Pont, Nemeggio, Villapaiera, Cellarda, Anzù, Canal, Croci e Sanzan.
Nel suo territorio, sullo sperone roccioso del Monte Miesna, si erge il Santuario (ora basilica minore romana) dei Santi Vittore e Corona, patroni della città di Feltre. Opera dei crociati ed eretto a partire dall'XI secolo, è un complesso artistico-architettonico tra i più importanti dell'alto Veneto; di stile romanico mostra chiari influssi orientali.
Santo Stefano |
Arma: "di rosso al corno da caccia d'oro", della famiglia Dal Corno che possedeva un palazzo in via Mezzaterra. Il quartiere Santo Stefano prende il nome dall'antica chiesa che si trovava in piazza Castello (piazza Maggiore) e che fu demolita all'inizio del XIX secolo. Il quartiere si estende nella parte nord-occidentale della città comprendendo verso settentrione le vie Mezzaterra, Cornarotta e Paradiso, il rione del Boscariz e le frazioni di Farra, Foen, Pren e Lamen.
Il drappo |
Il premio del Palio è unico per tutte le gare. Il quartiere vincitore si aggiudica i "Quindici Ducati d'Oro", ossia le quindici medaglie dorate appositamente coniate e cucite su di un drappo dipinto da un artista di chiara fama. Il solo drappo dipinto rimane di proprietà del quartiere quale testimonianza della vittoria. Un gonfalone del quartiere vincitore resta inoltre esposto per tutto l'anno in Piazza Maggiore, dalla sera della vittoria fino al termine del palio successivo.
Albo d'oro (quartieri vincitori e autori del drappo) |
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Classifica quartieri |
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La sfida delle cernide |
Il sabato della settimana precedente la corsa equestre i quattro gruppi di musici e sbandieratori dei quartieri (le cernide) si battono fra loro con spettacoli e prove di abilità per aggiudicarsi una menzione di merito nella sfida.
Terminologia |
Riportiamo alcuni dei termini presenti nel palio di Feltre.
Alfiere o portainsegna: colui che regge lo stendardo di un quartiere nel corteo
Araldo de la Sfida: il quartierista che ha l'incarico di leggere la sfida agli avversari dopo la cerimonia di dedizione
Capitan General del Palio: colui che presiede le gare e decreta le vittorie
Canevo o Canapo: la fune che delimita la zona della mossa
Capitani de' cernide: capi o coordinatori dei musici e degli sbandieratori
Cavallo scosso: cavallo che ha disarcionato il fantino
Cerimonia di Dedizione: rievocazione recitata dell'atto di dedizione di Feltre a Venezia e del giuramento dell'ambasciatore veneziano
Cernida: nel palio indica ciascuno dei gruppi misti di musici e di sbandieratori; durante la Repubblica di Venezia è il gruppo di giovani scelti per prestare il servizio militare territoriale, una sorta di milizia civica
Corteo grando: il corteo in costume della domenica pomeriggio
Corteo picolo: il corteo della domenica mattina, processione in cattedrale per la santa messa
Conduttor de' procession: responsabile di ciascun corteo del palio
Maestro d'Arme e de' Cerimonie: il cerimoniere del Palio, anche con funzioni di coreografo e di araldo
Figurante: chi sfila nel corteo storico indossando un costume
Mossa: il via alla corsa dei cavalli
Mossier: colui che avvia con la mossa la corsa equestre
Gran Maresiàl de' Campo: intendente generale per le scuderie e la pista di gara
Maestro di campo: responsabile delle gare per il quartiere
Maestro de' Cerimonia o Cerimoniere: responsabile generale dei cortei e delle cerimonie
Maestro de' Zoghi: curatore degli spettacoli del palio
Musici: tamburini e suonatori di chiarine
Nòno: il quartiere che non vince il palio da più tempo
Palliante: chiunque partecipi attivamente al Palio (t. coniato dalla contessa Villabruna Bellati)
Pallium Ducatorum: il grande drappo storico dei Quindici Ducati
Pallium Pictum: il drappo dipinto d'autore che resta al vincitore
Palio: il termine è utilizzato per indicare l'evento e, insieme, il drappo assegnato al vincitore
Pra' del Moro: il campo con l'anello in cui si effettua la corsa dei cavalli
Proveditor de' Sène: scenografo, addetto agli allestimenti e alla logistica
Quartierista: Abitante di uno dei Quartieri- volontario che contribuisce alle attività del suo Quartiere. Il termine va usato in luogo di "contradaiolo"
Rendere onore: l'atto compiuto da parte dei quartieri avversari nei confronti del vincitore che consiste nello schierare la cernida al suo passaggio suonando gli strumenti e presentando le bandiere.
Rettor General: il presidente del Palio
Rettor de' Quartier: il presidente di un Quartiere
Rincorsa: posizione di partenza dell'ottavo cavallo
Salita a San Vetor: processione e messa delle cernide presso la basilica santuario dei Santi Vittore e Corona la domenica precedente la festa dei patroni
Sbandieratori: abili giocatori di bandiera che fanno compiere alle bandiere evoluzioni acrobatiche
Steccato: le barriere di legno che delimitano i bordi della pista
Straza: informalmente il Drappo o Pallium Pictum
Note |
^ ab Nel 1997 il palio si tenne sia in maggio che in agosto.
^ ab La corsa equestre non si tenne per l'inagibilità della pista dopo una pioggia molto intensa.
Collegamenti esterni |
- Sito ufficiale del Palio di Feltre, su paliodifeltre.it.
- Sito della Città di Feltre, su comune.feltre.bl.it.
- Sito ufficiale della LAV, su infolav.org.
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