Contrada del Leocorno




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – "Leocorno" rimanda qui. Se stai cercando la bestia mitologica, vedi Unicorno.





































































Contrada del Leocorno
Contrada di Siena
Contrada del Leocorno-Stemma.PNG
Stemma Un unicorno rampante su uno stemma d'argento con bordo blu dove si trova il motto in oro "HUMBERTI REGIS GRATIA"
Colori
Bianco e arancio listato di azzurro
Motto Fiede e risana al par l'arma c'ho in fronte
Terzo Terzo di San Martino
Compagnie militari San Giorgio, Pantaneto, Spadaforte
Dirigenza
Priore: Paolo Bartolini (dal 2017)
Capitano: Bruno Mazzuoli (dal 2014)
Sede Piazzetta Virgilio Grassi, 6
Museo Via di Follonica, 15
Oratorio San Giovannino in Pantaneto
Patrono
San Giovanni Battista
Festa: 24 giugno
Vittorie Per la Contrada: 32
Per il Comune: 30
Ultima vittoria: 16 agosto 2007
Alleate
600px Blu e Rosso incrociati listati di Bianco.PNG Pantera
700px inclined HEX-F4D139 HEX-092D77.svg Tartuca
Rivali
600px Nero e Rosso incrociati listati di Bianco.PNG Civetta
Contradaioli Lecaioli
Periodico Le Fonti di Follonica
Sito contradaleocorno.it

La Contrada del Leocorno è una delle diciassette suddivisioni storiche della città toscana di Siena.




Indice






  • 1 Territorio


    • 1.1 Le strade all'epoca del Bando


    • 1.2 Le strade ai nostri giorni




  • 2 La storia


  • 3 Gli aneddoti


  • 4 La rivalità con la Civetta


  • 5 Vittorie


  • 6 Note


  • 7 Bibliografia


  • 8 Altri progetti


  • 9 Collegamenti esterni





Territorio |



Le strade all'epoca del Bando |


Il Bando di Violante di Baviera (1730) determina la suddivisione territoriale delle diciassette Contrade di Siena facendo riferimento ai palazzi e ai loro proprietari dell'epoca, basandosi quindi sulle costruzioni più che sulle strade. Esso viene ancora oggi considerato la disposizione di base per determinare gli effettivi confini delle Contrade. Secondo il Bando relativo alla Nuova divisione dei confini delle Contrade, il territorio della Contrada del Leocorno è delimitato dalle seguenti vie e palazzi:


"Liocorno. n. 10 Dalla chiesa di San Giorgio tenga tutta la via di Pantaneto da ambe le parti fino alla loggia del Papa, siccome da ambe le parti la strada di San Giovannino detta della Staffa fino al vicolo sopra la casa Piccolomini, poi attenendosi solo a sinistra comprenda la chiesa di San Vigilio e suo collegio, scendendo per quella parte la piaggia e tenendosi pure a sinistra vada alla loggia del Papa e chiesa di San Martino, prosegua a tenere a sinistra per tutta la via dì San Martino fino alla strada che svolta alla chiesa di San Maurizio, svolti per quella tenendola a sinistra, per la qual parte voltando pure nella via maestra tenga fino in faccia a S. Giorgio."


Le strade ai nostri giorni |


Le strade che attualmente fanno parte del territorio della Contrada sono le seguenti:










  • via di Pantaneto (parte)


  • via Sallustio Bandini (parte)


  • Banchi di Sotto (parte)

  • via di Follonica

  • via San Vigilio (parte)

  • via delle Logge del Papa (parte)







  • via del Porrione (parte)

  • via San Martino (parte)

  • via Pagliaresi (parte)

  • vicolo Magalotti

  • via degli Orefici

  • piazzetta Virgilio Grassi





Nel suo territorio si trova parte di quello anticamente incluso nella contrada della Spadaforte, una delle contrade soppresse.



La storia |


La leggenda vuole che la chiesa di San Giovannino della Staffa, ove attualmente ha sede l'oratorio della contrada del Leocorno, sorga sulle rovine di un antico tempio di Giove.


Nella sua sede storica è conservata una piccola campana che per voce popolare si racconta sia la martinella del carroccio fiorentino catturato durante la battaglia di Montaperti (1260).


Successivamente all'uccisione del re d'Italia Umberto I, per mano dell'anarchico toscano Gaetano Bresci, la contrada decide di adottare sulle sue insegne la scritta Humberti Regis Gratia in ricordo del sovrano scomparso.



Gli aneddoti |


Il motto della Contrada (Fiede et risana al par l'arma c'ho in fronte) si riferisce all'antica credenza secondo la quale il corno dell'unicorno fosse una panacea. Ci sono interpretazioni che riferiscono questa leggenda al corno dei narvali, una specie di cetacei. Nel museo della contrada è effettivamente conservato un autentico corno di narvalo.


Lo stemma dell'unicorno era molto popolare in Toscana e il "Liocorno" è anche lo stemma contenuto nel gonfalone del quartiere di Santa Maria Novella a Firenze, della società di Santa Maria al Prato di Pistoia, e della Porta di Capo di Ponte a Prato.


Il Leocorno (insieme alla Torre, un tempo chiamata "Liofante") è l'unica contrada ad aver cambiato nome nel corso della sua storia. Nelle prime pubbliche feste il popolo di Pantaneto si presentò col nome di Leocorno, portando in piazza dei carri allegorici di fogge diverse dalla stella al leopardo, a seconda delle occasioni. Nei secoli seguenti con la tradizionale denominazione di Leocorno o Liocorno, iniziò a comparire il nome "Unicorno".


La contrada fu segnata con questo nome a quasi tutte le carriere dal 1750 al 1790, anche se nei verbali compariva sempre la denominazione originaria. Dietro questo cambio di denominazione non ufficiale, stavano probabilmente motivi scaramantici: nel Settecento, infatti, la Contrada di Pantaneto rimase senza vittoria addirittura dal 1704 al 1776, vale a dire 72 anni, l'astinenza più lunga in assoluto nella storia del Palio. Nel 1800 si ristabilì la denominazione Leocorno, ma dal 1827 al 1902 ritornò, stavolta in maniera ufficiale, il nome di Unicorno.


Il cambio di nome portò fortuna alla contrada di Pantaneto che nell'Ottocento si rifece dello sfortunato secolo passato, vincendo ben undici dei suoi trenta Palii riconosciuti ufficialmente oggi dal Comune di Siena. La contrada decise di tornare all'antica denominazione solo nel 1902.


Il nome della contrada viene colloquialmente abbreviato in Leco.



La rivalità con la Civetta |


La rivalità tra Civetta e Leocorno è molto recente, essendo nata fra la fine degli anni cinquanta e gli inizi degli anni sessanta: rientra nei classici canoni delle liti per questioni di confine, screzi consolidatisi dopo il Palio straordinario del settembre 1960 che fu vinto dalla Civetta.



Vittorie |


































































































































































































N° vittoria
Data
Fantino
Cavallo
1 2 luglio 1662

Pavolo Roncucci detto Pavolino

2 1º giugno 1664
Francesco Chellini Balzanello
3 3 luglio 1667
Bacchino Leardo

Vittorie nel XVII secolo: 3
4 16 agosto 1704
Lorenzo Crespi detto Marracchino
Salta la macchia
5 18 agosto 1776

Angelo Giusti detto Ciocio
Stornello del Santini
6 2 luglio 1795

Luigi Menghetti detto Piaccina
Baio scuro del Bologni

Vittorie nel XVIII secolo: 3
7 2 luglio 1809

Tommaso Felloni detto Biggéri
Rondinello
8 16 agosto 1815

Niccolò Chiarini detto Caino
Baio dorato del Chiarini
9 16 agosto 1818

Luigi Menghetti detto Piaccina
Baio scuro del Pagliai
10 2 luglio 1827

Francesco Grazzi detto Stecco
Baio bruciato del Galanti
11 17 agosto 1828

Francesco Bianchini detto Campanino
Baio dorato del Batazzi
12 2 luglio 1839
Donato Partini detto Partino Minore
Morello del Riccucci
13 2 luglio 1845

David Bianciardi detto Sagrino
Morello del Barbetti
14 3 luglio 1851

Pietro Locchi detto Paolaccino
Morella con piccola stella
15 16 agosto 1857
Giuseppe Paoli detto Mascherino
Baio gaggio del Merlotti
16 2 luglio 1860

Angiolo Fabbri detto Spagnoletto
Baio scuro del Merlotti
17 16 agosto 1883

Leopoldo Pasqualetti detto Sordo
Morello del Carlini

Vittorie nel XIX secolo: 11
18 17 aprile 1904

Angelo Meloni detto Picino
Primetta
19 2 luglio 1919

Ottorino Luschi detto Cispa

Giacca
20 17 agosto 1920

Arturo Bocci detto Rancani
Esperta
21 2 luglio 1929

Ferruccio Funghi detto Porcino

Giacca
22 16 agosto 1950

Remo Antonetti detto Rompighiaccio
Niduzza
23 5 settembre 1954

Giorgio Terni detto Vittorino
Gaudenzia
24 17 agosto 1980

Andrea Degortes detto Aceto
Uana de Lechereo
25 3 luglio 1983

Silvano Vigni detto Bastiano
Benito III (scosso)
26 2 luglio 1993

Giuseppe Pes detto Il Pesse
Barabba
27 16 agosto 1995

Giuseppe Pes detto Il Pesse
Bella Speranza
28 16 agosto 2000

Luca Minisini detto
Venus VIII

Vittorie nel XX secolo: 11
29 2 luglio 2001

Luigi Bruschelli detto Trecciolino
Ugo Sanchez (scosso)
30 16 agosto 2007

Jonathan Bartoletti detto Scompiglio
Brento

Vittorie nel XXI secolo: 2

Il Leocorno si attribuisce altre due vittorie, non riconosciute dal Comune:




  1. 1611: bufalata.

  2. 2 luglio 1666: Palio non ufficiale dall'incerta attribuzione storica. Alcune fonti lo assegnano al Leocorno, altre al Valdimontone, al Nicchio o all'Onda[1].



Note |




  1. ^ Palio del 1666 di venerdì, 2 luglio, ilpalio.siena.it. URL consultato il 23 agosto 2010.



Bibliografia |


  • Per il paragrafo Gli aneddoti: ilpaliodisiena.com (testi di Roberto Filiani).


Altri progetti |



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  • Open book nae 02.svg Questa voce è inclusa nel libro di Wikipedia Palio di Siena.


Collegamenti esterni |



  • (ENIT) Contrada del Leocorno. Cenni storici, Territorio e Vittorie., su ocaioloextramoenia.it.


  • Contrada del Leocorno. Cenni storici, araldica, territorio, compagnie militari, inno, alleanze, rivalità e Vittorie su www.ilpalio.siena.it;


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