Ardingo Trotti























Ardingo Trotti


Deputato del Regno di Sardegna
Legislature

III, IV

Collegio

Bosco Marengo

Sito istituzionale

Dati generali
Professione
militare



















































Ardingo Trotti
Dati militari
Paese servito
Flag of the Kingdom of Sardinia (1848-1851).svg Regno di Sardegna
Italia Italia
Forza armata
Armata Sarda
Regio Esercito
Arma Fanteria
Corpo Carabinieri Reali
Unità 2º Reggimento fanteria "Re"
Anni di servizio 1815-1857
Grado Tenente generale
Guerre
Prima guerra di indipendenza
Guerra di Crimea
Battaglie
Battaglia di Goito
Battaglia di Pastrengo
Seconda battaglia di Governolo
Battaglia della Cernaia
Comandante di Brigata fanteria "Regina"
4ª Divisione
2ª Divisione
Decorazioni qui
dati tratti da Difficoltà, glorie ed errori della campagna del 1848[1]

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Ardingo Trotti (Cassine, 22 giugno 1797 – Torino, 11 aprile 1877) è stato un generale italiano, decorato con la Medaglia d'oro al valor militare a vivente e con la Croce di Grande Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia. Fu deputato presso il Parlamento del Regno di Sardegna per il collegio di Bosco Marengo nella III e IV legislatura, dal 30 luglio 1849 al 21 novembre 1851, quando si dimise[2].




Indice






  • 1 Biografia


  • 2 Onorificenze


    • 2.1 Onorificenze italiane


    • 2.2 Onorificenze estere




  • 3 Note


    • 3.1 Annotazioni


    • 3.2 Fonti




  • 4 Bibliografia


    • 4.1 Periodici




  • 5 Voci correlate





Biografia |


Nacque a Cassine,[3] nei pressi di Alessandria, il 22 giugno 1797, figlio di Galeazzo e di Maria Angela Gabriella Maggiolini di Mombarcelli. Nel 1812, giovanissimo, venne ammesso a frequentare la Scuola speciale della marina francese di Tolone, ma dopo due anni, alla caduta di Bonaparte venne inviato in congedo assoluto. Rientrato in Piemonte in seguito alla restaurazione sabauda, ricevette la nomina a sottotenente nel Corpo dei Reali Carabinieri, promosso quattro anni dopo al grado di capitano.[N 1]
Durante i movimenti politici del 1821, fu collocato in aspettativa per aver manifestato idee di libertà. Nel 1826 venne riammesso in servizio a disposizione del governatore militare di Cuneo, sottoposto da quest'ultimo a rigida sorveglianza. Nel 1831 ebbe la promozione a maggiore nella Brigata fanteria "Regina", entrando in servizio nel 1º Reggimento, passando successivamente al 9º, sempre in forza alla brigata. Fu nominato tenente colonnello nel 1832, colonnello comandante del 2º Reggimento[4] della Brigata fanteria "Casale"[5] nel 1837 e maggior generale[1] nel 1845, quando assunse il comando della Brigata fanteria "Regina". Alla testa di questa unità prese parte alla prima guerra di indipendenza, che posta all'avanguardia[1] dell’armata piemontese il 26 marzo 1848 entrò a Pavia.[6] Prese parte ai combattimenti distinguendosi a Goito (8 aprile)[6] e a Pastrengo[N 2] (30 aprile). Il 18 luglio andò all'attaco delle posizioni austriache a Governolo, sulla sinistra del Mincio, costringendo il nemico alla ritirata.[3]
Per tale azione fu decorato della Medaglia d’oro al valor militare,[3] ma si distinse ancora tra il 23 e il 25 luglio su Monte Gizzolo presso Volta Mantovana ricevendo una menzione onorevole.[N 3]


Dopo la campagna del 1849 il giorno 11 del mese di giugno fu promosso tenente generale,[1] e assunse il comando della 4ª Divisione, per passare poi a ricoprire l'incarico di Ispettore generale dell'esercito.[N 4]
Fece parte dell'Armata d'Oriente che partì per la penisola della Crimea nel 1855,[1] e durante la guerra assunse il comando della 2ª Divisione[1] sostituendo il generale Alessandro La Marmora morto di colera. Il 16 agosto 1855 prese parte alla battaglia della Cernaia, dove si distinse particolarmente, tanto da venire insignito della Croce di Grande Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia e nominato Grand'ufficiale della Legion d’onore. Rientrato in Patria, lasciò il servizio attivo nel 1857,[1] insignito del titolo di Cavaliere Commendatore dell'Ordine del bagno, e si spense a Torino l'11 aprile 1877.



Onorificenze |



Onorificenze italiane |











Grande ufficiale dell'Ordine Militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine Militare di Savoia
— 28 novembre 1855[7]










Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al valor militare
«per essersi distinto nel fatto d’armi di Governolo.»
— Regio Decreto 23 luglio 1848










Medaglia commemorativa della guerra di Crimea - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa della guerra di Crimea











Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza











Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
— 27 febbraio 1819[8]


Onorificenze estere |











Grande ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore (Francia)











Cavaliere Commendatore dell'Ordine del Bagno (Gran Bretagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere Commendatore dell'Ordine del Bagno (Gran Bretagna)
— Londra, 29 dicembre 1856[9]


Note |



Annotazioni |




  1. ^ Ardingo Trotti fu uno dei primi 27 ufficiali arrulati nel corpo dei carabinieri, e la sua nomina a capitano fu firmata dal Re Vittorio Emanuele I di Savoia.


  2. ^ Durante questo scontro suo fratello Emanuele (1816-1896), vicecomandante del 1º squadrone dei Reali Carabinieri, prese parte alla celebre carica di cavalleria, e venne decorato con la Medaglia d'argento al valor militare per il fatto d'arme di Governolo. Successivamente prese parte alla Guerra di Crimea al comando di un reparto di carabinieri, sotto gli odini del fratello Ardingo. Terminò la carriera militare con il grado di colonnello.


  3. ^ Tale decorazione può essere considerata l'attuale Medaglia di bronzo al valor militare.


  4. ^ Nel 1854 ricopriva l'incarico di comandante della Divisione militare di Savoia.



Fonti |




  1. ^ abcdefg Gay 1915, p. 12


  2. ^ Tornata del 21 Novembre 1851.


  3. ^ abc L'Ancora n.9, 6 marzo 2011, p. 31


  4. ^ Calendario generale pe' regii stati, 1839, p. 312


  5. ^ Calendario generale pe' regii stati, 1839, p. 311


  6. ^ ab Gay 1915, p. 14


  7. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.


  8. ^ Calendario generale pe' regii stati, 1839, p. 141


  9. ^ The London Gazette, January 2, 1857.



Bibliografia |



  • (EN) Guy Arnold, The A to Z of the Crimean War, Lanham-Toronto-Plymouth, The Scarecrow Press, 2010, ISBN 978-0-8108-7630-9.

  • Carlo Cesare Benzi, Ardingo Trotti luogotenente generale del corpo di spedizione in Crimea comandante la 2. divisione vincitrice della battaglia alla Cernaia nel giorno 16 agosto 1855, Roma, Forzani & C., 1908, ISBN non esistente.

  • (EN) Val Ffrench Blake, The Crimean War, Barnsley, Pen & Sword Books Limited, 2006, ISBN 978-1-84415-449-4.

  • Vittorio Giglio, Il Risorgimento nelle sue fasi di guerra, Vol. I, Milano, Vallardi, 1948, ISBN non esistente.

  • Piero Pieri, Storia militare del Risorgimento, Torino, Einaudi, 1962, ISBN non esistente.

  • Regia Segretaria per gli Affari Interni, Calendario generale pe' regii stati, Torino, Giuseppe Baglione & C., 1839, ISBN non esistente.



Periodici |



  • Sergio Arditi, I fratelli Ardingo ed Emanuele Trotti di Cassine ed altri combattenti per l'indipendenza nazionale, in Rivista di Storia, Arte e Archeologia per le provincia di Alessandria e Asti, nº 1, Alessandria, Società di Storia Arte e Archeologia. Accademia degli Immobili, 2011, p. 219-234.

  • H. Nelson Gay, Difficoltà, glorie ed errori della campagna del 1848, in Nuova Antologia di Lettere, Scienze e Arti, CLXXIX, Roma, Direzione della Nuova Antologia, settembre-ottobre 1915.

  • Due eroi cassinesi i fratelli Trotti, in L'Ancora, nº 9, Acqui Terme, Editrice L'Ancora soc.coop., 6 marzo 2011, p. 31.



Voci correlate |



  • Alessandro La Marmora

  • Battaglia della Cernaia


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