Presidente del Parlamento europeo
Presidente del Parlamento europeo | |
---|---|
Il Presidente Antonio Tajani | |
Organizzazione | Unione europea |
Tipo | Presidente di assemblea |
In carica | Antonio Tajani (PPE) |
dal | 17 gennaio 2017 |
Istituito | 1958 |
Predecessore | Presidente dell'Assemblea parlamentare europea |
Durata mandato | 2 anni e mezzo |
Sede | Strasburgo |
Sito web | www.europarl.europa.eu/the-president/ |
Il presidente del Parlamento europeo presiede i dibattiti e le attività del Parlamento europeo e lo rappresenta all'interno dell'Unione europea e a livello internazionale. La firma del presidente è necessaria per rendere operativa la maggior parte degli atti legislativi europei e per l'approvazione del bilancio dell'Unione europea.
In ogni legislatura del Parlamento si alternano due presidenti, i cui nomi vengono generalmente individuati da un accordo politico tra i due maggiori gruppi politici del Parlamento.
L'attuale presidente è l'italiano Antonio Tajani, esponente del Partito Popolare Europeo.
Indice
1 Nomina e mandato
2 Poteri e funzioni
2.1 Ruolo all'interno del Parlamento
2.2 Ruolo di rappresentanza del Parlamento
3 Ufficio di presidenza
3.1 Vicepresidenti
4 L'attuale presidente
4.1 Attuali vicepresidenti
4.2 Attuali questori
5 Cronologia
5.1 Presidenti dell'Assemblea comune europea, 1952–1958
5.2 Presidenti dell'Assemblea parlamentare europea e del Parlamento europeo designato, 1958–1979
5.3 Presidenti del Parlamento europeo eletto direttamente, 1979–presente
6 Note
7 Voci correlate
8 Collegamenti esterni
Nomina e mandato |
Il presidente viene eletto per un mandato di due anni e mezzo, per cui in ogni legislatura del Parlamento europeo si alternano due presidenti.
Dagli anni Ottanta i nomi dei due presidenti derivano da un accordo tra i due maggiori gruppi politici del Parlamento, il Partito Popolare Europeo e l'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, in base al quale in ogni legislatura ciascuno di essi esprime uno dei due presidenti del Parlamento. Tale accordo fa sì che il presidente del Parlamento venga eletto con maggioranze molto ampie. La legislatura 1999-2004 costituì una parziale eccezione, dato che l'accordo per l'alternanza alla presidenza del Parlamento venne stretto tra popolari e liberal-democratici, escludendo i socialisti.
A partire dalla legislatura 2009-2014 la seduta di elezione del presidente del Parlamento viene presieduta dal presidente uscente (se è stato rieletto come europarlamentare) o da uno dei 14 vicepresidenti uscenti. Il presidente uscente o chi lo sostituisce mantiene i suoi poteri fino all'elezione del nuovo presidente, ma deve limitarsi alla preparazione e alla gestione dello svolgimento dell'elezione del suo successore[1]. Prima del 2009 la seduta di elezione del presidente del Parlamento era presieduta dall'europarlamentare più anziano. La regola venne cambiata poco prima delle elezioni europee del 2009 a causa del timore che l'europarlamentare più anziano sarebbe potuto essere Jean-Marie Le Pen, esponente di estrema destra nettamente contrario all'integrazione europea[2]. Tuttavia il membro più anziano dell'assemblea eletta nel 2009 si rivelò Ciriaco De Mita.
Le candidature per la presidenza del Parlamento vengono presentate a chi presiede la seduta, che le annuncia all'assemblea. Se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta dei voti dopo i primi tre scrutini, si procede con un ballottaggio tra i due candidati che hanno ricevuto il più alto numero di voti al terzo scrutinio. Se il ballottaggio si conclude in parità viene eletto il candidato più anziano[3].
Poteri e funzioni |
Ruolo all'interno del Parlamento |
Il presidente del Parlamento presiede i dibattiti dell'assemblea, assistito da 14 vicepresidenti che lo sostituiscono durante i suoi periodi di assenza. Il presidente convoca e presiede l'Ufficio di presidenza del Parlamento (composto dal presidente, dai vicepresidenti e da 5 questori eletti dall'assemblea) e la Conferenza dei presidenti dei gruppi politici del Parlamento[4][5].
Il presidente inoltre coordina tutte le attività del Parlamento europeo, delle sue varie commissioni e degli altri gruppi di lavoro istituiti al suo interno ed assicura il rispetto del regolamento parlamentare.
Non è espressamente previsto ma, secondo una convenzione parlamentare, il Presidente non vota.[6]
Ruolo di rappresentanza del Parlamento |
Il presidente del Parlamento rappresenta il Parlamento europeo dal punto di vista legale, nei suoi rapporti con le altre istituzioni dell'Unione europea e nelle relazioni internazionali.
La firma del presidente è necessaria per l'approvazione del bilancio dell'UE e per tutti gli atti legislativi europei approvati secondo la procedura legislativa ordinaria. Il presidente presiede i comitati di conciliazione tra Parlamento e Consiglio istituiti in caso di disaccordo tra le due istituzioni.
Il presidente interviene ai vertici del Consiglio europeo per esprimere la posizione del Parlamento sui temi in discussione. Partecipa anche alle conferenze intergovernative convocate per la riforma o l'introduzione di nuovi trattati.
Dal punto di vista del protocollo, il presidente del Parlamento precede tutte le altre cariche dell'Unione europea[7].
Ufficio di presidenza |
L'Ufficio di presidenza del Parlamento viene eletto assieme al presidente del Parlamento e rimane in carica per due anni e mezzo. È composto dal presidente, dai 14 vicepresidenti e da 5 questori eletti dall'assemblea.
L'Ufficio di presidenza si occupa del bilancio del Parlamento e di varie questioni di tipo amministrativo e organizzativo.
Vicepresidenti |
I vicepresidenti del Parlamento europeo sono quattordici e vengono eletti dagli europarlamentari subito dopo il presidente. Come il presidente, rimangono in carica due anni e mezzo.
Per i primi due scrutini è richiesta la maggioranza assoluta, mentre al terzo scrutinio i candidati vengono eletti in base al numero di voti che ottengono fino all'esaurimento dei posti disponibili.
L'elezione dei vicepresidenti è generalmente preceduta da un accordo politico tra i gruppi politici del Parlamento, che si spartiscono i 14 posti disponibili. Nel 2009 Edward McMillan-Scott sfidò tale accordo, in base il quale al suo gruppo (Conservatori e Riformisti Europei) avrebbe espresso come vicepresidente del Parlamento Michał Kamiński: McMillan-Scott riuscì ad essere eletto come vicepresidente al suo posto, ma venne espulso dal suo gruppo parlamentare; successivamente, nel marzo 2010, aderì all'ALDE.
I vicepresidenti presiedono l'assemblea quando il presidente è assente e sono membri di diritto dell'Ufficio di presidenza del Parlamento. Il presidente può delegare funzioni e compiti ai singoli vicepresidenti. Tra i 14 vicepresidenti, la Conferenza dei presidenti dei gruppi del Parlamento ne indica tre, che partecipano assieme al presidente agli eventuali comitati di conciliazione istituiti tra Parlamento e Consiglio[8]. I tre vicepresidenti che ottengono questa maggiore influenza sono generalmente scelti tra coloro che hanno ottenuto il maggior numero di voti.
L'attuale presidente |
L'attuale presidente è l'italiano Antonio Tajani, in carica dal 17 gennaio 2017. È il quindicesimo presidente del Parlamento da quando l'assemblea viene eletta direttamente dai cittadini. Tajani è un esponente di Forza Italia, che è un partito di centro-destra appartenente al Partito Popolare Europeo. È stato eletto al quarto scrutinio, in ballottaggio con Gianni Pittella, ottenendo 351 voti contro 282 su un totale di 633 voti validi[9].
Fino all'elezione di Schulz (nel 2012) è stato seguito un accordo politico tra il Partito Popolare Europeo e l'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, in base al quale un europarlamentare popolare (Jerzy Buzek) ha ricoperto l'incarico di presidente per la prima metà della legislatura[10]. La tradizione di questo accordo tra i due maggiori gruppi del Parlamento per spartirsi la presidenza dell'assemblea venne contestata nel 2009 da Graham Watson, allora presidente del Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa. Watson annunciò la sua candidatura per la presidenza del Parlamento, presentandola come una candidatura pubblica, in contrasto con gli accordi riservati negoziati dal PPE e da S&D. L'obiettivo di Watson era quello di creare un dibattito pubblico sulla nomina e sul ruolo del presidente del Parlamento europeo, rendendola una figura più dinamica ed influente[11]. Tuttavia, Watson ritirò la propria candidatura pochi giorni prima della votazione per il nuovo presidente, lasciando sostanzialmente isolata la candidatura di Buzek.
Schulz è stato eletto, una prima volta, al primo scrutinio il 17 gennaio 2012, conseguendo 387 voti su 670. Nel 2014, con l'inizio dell'8ª legislatura è stato rieletto presidente con 409 voti su 612.
Attuali vicepresidenti |
Gli attuali vicepresidenti, così come i questori, sono stati eletti il 18 gennaio 2017. In base al turno di votazione e al numero di voti ottenuti si determina l'ordine di precedenza, come riportato nella tabella che segue[12].
# | Nome | Gruppo | Nazione | Voti |
---|---|---|---|---|
1 | Mairead McGuinness | PPE | Irlanda | 466 1º turno |
2 | Bogusław Liberadzki | S&D | Polonia | 378 1º turno |
3 | David Sassoli | S&D | Italia | 377 1º turno |
4 | Rainer Wieland | PPE | Germania | 336 1º turno |
5 | Silvye Guillaume | S&D | Francia | 335 1º turno |
6 | Ryszard Czarnecki | ECR | Polonia | 328 1º turno |
7 | Ramón Luis Valcárcel Siso | PPE | Spagna | 323 1º turno |
8 | Evelyne Gebhardt | S&D | Germania | 315 1º turno |
9 | Pavel Telička | ALDE | Rep. Ceca | 313 1º turno |
10 | Ildikó Gáll-Pelcz | PPE | Ungheria | 310 1º turno |
11 | Ioan Mircea Pașcu | S&D | Romania | 517 2º turno |
12 | Dimitrios Papadimoulis | GUE/NGL | Grecia | 469 2º turno |
13 | Ulrike Lunacek | Verdi-ALE | Austria | 441 2º turno |
14 | Fabio Massimo Castaldo | EFFD | Italia | 325 1º turno |
Attuali questori |
Nome | Gruppo | Nazione |
---|---|---|
Elisabeth Morin-Chartier | PPE | Francia |
Andrey Kovatchev | PPE | Bulgaria |
Vladimír Maňka | S&D | Slovacchia |
Catherine Bearder | ALDE | Regno Unito |
Karol Karski | ECR | Polonia |
Cronologia |
Tra i presidenti del Parlamento vi sono stati alcuni dei padri dell'integrazione europea, come Paul-Henri Spaak, Alcide De Gasperi e Robert Schuman. Due donne hanno ricoperto tale carica, Simone Veil e Nicole Fontaine.
Presidenti dell'Assemblea comune europea, 1952–1958 |
Periodo | Presidente | Partito nazionale | Gruppo europeo | Nazione |
---|---|---|---|---|
1952–1954 | Paul-Henri Spaak | PSB | Socialisti | Belgio |
1954 | Alcide De Gasperi[13] | DC | Democratici cristiani | Italia |
1954–1956 | Giuseppe Pella | DC | Democratici cristiani | Italia |
1956–1958 | Hans Furler | CDU | Democratici cristiani | Germania Ovest |
Presidenti dell'Assemblea parlamentare europea e del Parlamento europeo designato, 1958–1979 |
Periodo | Presidente | Partito nazionale | Gruppo europeo | Nazione |
---|---|---|---|---|
Presidenti dell'Assemblea Parlamentare Europea, 1958-1962 | ||||
1958–1960 | Robert Schuman | MRP | Democratici cristiani | Francia |
1960–1962 | Hans Furler | CDU | Democratici cristiani | Germania Ovest |
Presidenti del Parlamento Europeo designato[14], 1962-1979 | ||||
1962–1964 | Gaetano Martino | PLI | Liberali e apparentati | Italia |
1964–1965 | Jean Pierre Duvieusart | PSC-CVP | Democratici cristiani | Belgio |
1965–1966 | Victor Leemans | PSC-CVP | Democratici cristiani | Belgio |
1966–1969 | Alain Poher | MRP | Democratici cristiani | Francia |
1969–1971 | Mario Scelba | DC | Democratici cristiani | Italia |
1971–1973 | Walter Behrendt | SPD | Socialisti | Germania Ovest |
1973–1975 | Cornelis Berkhouwer | VLD | Liberali e apparentati | Paesi Bassi |
1975–1977 | Georges Spénale | PS | Socialisti | Francia |
1977–1979 | Emilio Colombo | DC | Democratici cristiani | Italia |
Presidenti del Parlamento europeo eletto direttamente, 1979–presente |
Nº | Presidente | Nazione | Partito nazionale | Gruppo/Partito europeo | Mandato | Leg. | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Inizio | Fine | |||||||
1 | Simone Veil (1927-2017) | Francia | UDF | Liberali e Democratici Europei | 1979 | 1982 | I | |
2 | Piet Dankert (1934-2003) | Paesi Bassi | PvDA | PSE | 1982 | 1984 | ||
3 | Pierre Pflimlin (1907-2000) | Francia | UDF/RPR | PPE | 1984 | 1987 | II | |
4 | Charles Henry Plumb (1925) | Regno Unito | CP | DE | 1987 | 1989 | ||
5 | Enrique Barón Crespo (1944) | Spagna | PSOE | PSE | 1989 | 1992 | III | |
6 | Egon Klepsch (1930-2010) | Germania | CDU | PPE | 1992 | 1994 | ||
7 | Klaus Hänsch (1938) | Germania | SPD | PSE | 1994 | 1997 | IV | |
8 | José María Gil-Robles (1935) | Spagna | PP | PPE | 14 aprile 1997 | 19 luglio 1999 | ||
9 | Nicole Fontaine (1942-2018) | Francia | UMP | PPE | 20 luglio 1999 | 14 gennaio 2002 | V | |
10 | Pat Cox (1952) | Irlanda | PD | ELDR | 15 gennaio 2002 | 19 luglio 2004 | ||
11 | Josep Borrell i Fontelles (1947) | Spagna | PSOE | PSE | 20 luglio 2004 | 16 gennaio 2007 | VI | |
12 | Hans-Gert Pöttering (1945) | Germania | CDU | PPE | 16 gennaio 2007 | 14 luglio 2009 | ||
13 | Jerzy Buzek (1940) | Polonia | PO | PPE | 14 luglio 2009 | 17 gennaio 2012 | VII | |
14 | Martin Schulz (1955) | Germania | SPD | PSE | 17 gennaio 2012 | 18 giugno 2014 | ||
1º luglio 2014 | 17 gennaio 2017 | VIII | ||||||
15 | Antonio Tajani (1955) | Italia | FI | PPE | 17 gennaio 2017 | in carica |
Note |
^ Art. 12 del regolamento del Parlamento europeo Parlamento europeo
^ (EN) Ian Traynor, MEPs move to deny extremist Jean-Marie Le Pen platform (London), The Guardian, 26 marzo 2009.
^ Art. 14 del regolamento del Parlamento europeo Parlamento europeo
^ (EN) The President of the European Parliament, Europa (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2008).
^ Art. 20 del regolamento del Parlamento europeo Parlamento europeo
^ Quando i seggi... non tornano. (PDF), su amministrazioneincammino.luiss.it, p. 21.
^ Il servizio del protocollo del Parlamento europeo Parlamento europeo
^ (EN) New European Conservatives group in disarray over renegade MEP, EuObserver
^ Antonio Tajani eletto Presidente del Parlamento europeo, su europarl.europa.eu, 17 gennaio 2017. URL consultato il 18 gennaio 2017.
^ (EN) Next EP president to be a Pole? Brussels blogger
^ (EN) Graham Watson, Make me president: The next president of the European parliament should be a Lib Dem, and prove that not all Brits are anti-Europe (London), The Guardian, 7 gennaio 2009.
^ Elezioni di medio termine del Parlamento: eletti 14 vicepresidenti e 5 questori, su europarl.europa.eu, 18 gennaio 2017. URL consultato il 18 gennaio 2017.
^ Morto durante lo svolgimento del mandato il 19 agosto 1954.
^ Nel 1962 l'Assemblea parlamentare europea votò il cambiamento della propria denominazione in "Parlamento europeo"; tutte le altre caratteristiche dell'istituzione rimasero immutate.
Voci correlate |
- Unione europea
- Parlamento europeo
- Martin Schulz
Collegamenti esterni |
- (EN) President of the European Parliament - Official Website, su europarl.europa.eu.
Attribuzioni del presidente del Parlamento Regolamento del Parlamento europeo- (EN, FR, DE) Presidents of the European Parliament CVCE
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