Nobiltà milanese
La nobiltà milanese fu una classe sociale privilegiata della città di Milano e del suo contado dall'epoca medievale e comunale per poi passare nel Ducato di Milano sino al Regno Lombardo-Veneto. La nobiltà venne ufficialmente integrata in quella nazionale nel 1861 con l'annessione del Lombardo-Veneto al neonato Regno d'Italia. Il sistema nobiliare milanese si era strutturato in maniera molto simile a quello austriaco e quindi ravvicinabile a quello tedesco.
Ogni nobile milanese che deteneva dei possedimenti o dei feudi nel territorio facente parte del Ducato di Milano era tenuto a prestare giuramento al duca, pratica che venne di molto snellita con la dominazione austriaca, ove al posto della nobiltà terriera iniziò a prevalere la nobiltà meritocratica.
La religione era quasi esclusivamente quella cattolica.
La nobiltà milanese è suddivisibile in due macro-categorie:
- Famiglie patrizie, ovvero appartenenti al patriziato cittadino.
- Famiglie nobili o feudatarie, ovvero di nobiltà non cittadina o legata a feudi nel contado.
Queste categorie erano a loro volta suddivisibili in:
- la nobiltà ''ab immemorabili'', la cui condizione signorile era così antica da non poterne rintracciare l'origine.
- la nobiltà feudale, che fu investita di feudi imperiali o arcivescovili prima della proclamazione del Ducato di Milano (5 settembre 1395);[1][2]
- la nobiltà ducale, che aveva ottenuto la nobilitazione all'epoca del ducato di Milano;[3]
- la nobiltà filo-spagnola, che aveva ottenuto la nobilitazione all'epoca della dominazione spagnola nel milanese;
- la nobiltà filo-austriaca che aveva ottenuto la nobilitazione all'epoca della dominazione austriaca nel milanese;
- la nobiltà filo-napoleonica che aveva ottenuto la nobilitazione all'epoca della dominazione napoleonica nel milanese.
Storia |
A Milano il primo elenco di nobiltà stilato ufficialmente fu la Matricula Nobilium di Ottone Visconti, datata al 20 aprile 1377, nella quale vennero però elencate unicamente le famiglie nobili del milanese che aiutarono i Visconti nella loro presa di potere sul comune di Milano, considerate dunque le più fedeli e antiche per nobiltà nella vita futura del ducato.
Dal 5 settembre 1395 i duchi di Milano ottennero ufficialmente il diritto di concedere la nobiltà a quanti nobili non fossero, per merito dell'imperatore Venceslao del Sacro Romano Impero, coerentemente col riconoscimento del ducato di Milano. Durante tutto il periodo ducale, prima dei Visconti e poi degli Sforza, la nobiltà residente in città si era sempre più predisposta a divenire nobiltà di corte, al servizio diretto del duca, soprattutto nel campo delle armi e delle alleanze per scopi bellici. Queste famiglie, durante questo periodo, giocarono un ruolo fondamentale nella politica del territorio, pur senza mai surclassare completamente la figura del duca. A questo periodo si lega la maggior parte del patriziato milanese che costituirà nei secoli successivi un segno di distinzione tra la nobiltà concessa "ai milanesi dal loro duca" e quella concessa dagli "stranieri".[4]
Con il crollo del ducato di Milano sforzesco ed il suo passaggio sotto il dominio imperiale e spagnolo, la nobiltà tornò ad un sostanziale attaccamento alla feudalità, consentendo però nel contempo anche l'emergere di una nuova nobiltà "di toga" o terriera, che legava le proprie fortune al ricoprire incarichi per conto del governo della Spagna, arricchendosi con l'acquisto di varie località in feudo che decidevano spontaneamente di mettere al bando la propria libertà per ottenere protezione e copertura delle spese di amministrazione che, unitamente all'alto livello di tassazione, costituivano una delle problematiche di sostentamento principale di piccole e medie comunità rurali.
La nobiltà milanese assottigliò ulteriormente il proprio legame con l'amministrazione del territorio e la feudalità a partire dall'inizio del Settecento quando il Ducato di Milano passò sotto la dominazione austriaca. L'Austria permeò l'amministrazione del ducato con uomini di propria fiducia, preferendoli di gran lunga ai milanesi autoctoni che vennero perlopiù relegati a ruoli onorifici o secondari (pur non mancando in questo senso le eccezioni). In questo caso si assistette ad un nuovo emergere delle classi borghesi che vennero nobilitate per il loro servizio particolare allo Stato come nel caso dei Greppi che ottennero proprio durante il XVIII secolo la nobiltà cittadina per la loro ricchezza e influenza.
L'Ottocento è indubbiamente il secolo di maggiore decadenza per la nobiltà milanese: ormai spogliata di molti dei propri antichi privilegi, l'aristocrazia di Milano, seguendo il più vivido spirito romantico, si spaccò in due lasciando da una parte i nostalgici del vecchio ducato di Milano che auspicavano un ritorno ad un territorio indipendente dalla dominazione straniera e con maggiore influenza destinata alla classe aristocratica, mentre sull'altro fronte era schierata la nobiltà filo-austriaca che aveva fatto fortuna proprio durante il periodo di dominazione straniera e che non voleva rinunciare ai diritti acquisiti faticosamente.
L'unità d'Italia rappresentò la vittoria schiacciante della prima fazione, avendo però il difetto in sé di annullare la grande influenza che l'aristocrazia milanese sperava di poter riacquistare sul milanese, spandendola su scala nazionale ed uniformandola al resto dell'alta società della penisola. Molte famiglie nobili milanesi mantennero la loro prerogativa di salotto durante tutto il periodo umbertino durante il quale Milano fu al centro di numerosi eventi e del progresso sociale e industriale che investì il regno, entrando in definitiva decadenza dopo la fine della prima guerra mondiale.
Il patriziato |
L'antico patriziato |
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Milano godette sin dalla fine del medioevo di un proprio patriziato. La prima testimonianza di questa presenza è costituita dalla Matricula nobilium familiarum Mediolani redatta nel 1377 che contiene l'elenco delle famiglie nobili alle quali dovevano appartenere gli ordinari della Metropolitana milanese.
Il nuovo patriziato |
Con l'ingrandirsi dei confini del ducato nel corso dei secoli XV e XVI e con l'estensione della nobiltà a nuove famiglie (in particolare tra XVII e XVIII secolo), il patriziato milanese rimaneva immagine di una ristretta cerchia di fedelissimi che detenevano un vero e proprio potere civile in città, anche se si espanse al proprio interno giungendo ad includere, oltre alle famiglie patrizie già incluse nella matricola medievale, anche le seguenti famiglie, in alcuni casi rami secondari o collaterali delle prime:
Abbiati
Adda (d')
Alciati
Aliprandi
Andreani
Anguissola
Archinto
Arcimboldi
Arconati
Arese
Arrigoni
Balbi
Barbavara
Barbiano di Belgiojoso
Barbò
Beccaria
Besana
Besozzi
Bigli
Borromeo
Bossi
Busca
Caccia
Cagnola
Caimi
Calchi Novati
Cambiaghi
Capitani di Settala
Caponago
Carcano
Casati
Castelli
Castiglioni
Cattaneo
Cavazzi della Somaglia
Cicogna
Clerici
Confalonieri
Crescentini
Crevenna
Crivelli
Croce
Cusani
Daverio
Dugnani
Durini
Erba (poi Erba Odescalchi)
Ferreri
Foppa
Fossati
Gallarati
Gallina
Ghislieri
Giovio
Giulini
Imbonati
Isimbardi
Lampugnani
Landriani
Litta
Litta Visconti Arese
Lomeni
Lonati
Lucini
Lurani Cernuschi
Mayno (del)
Mandelli
Meda
Medici di Marignano
Melzi (poi Melzi d'Eryl)
Meraviglia Mantegazza
Monti
Moriggia
Nava
Negri
Odescalchi
Olivazzi
Origo
Orombelli
Padulli
Parravicini
Pertusati
Piola
Po
Porro
Porta (della)
Pozzobonelli
Prata
Radice Fossati
Rasini
Resta
Riva
Rovida
Scotti
Serbelloni
Serponti
Sessa
Sfondrati
Sforza
Sola
Sormani
Stampa
Talenti
Taverna
Terzaghi
Torre (della)
Trivulzio
Trotti
Uboldi
Verri
Verme (dal)
Villani
Vimercati
Visconti
Visconti di Modrone
Elenco delle principali famiglie nobili milanesi |
Segue qui l'elenco delle principali famiglie nobili milanesi di tutte le epoche. Le famiglie nobili non necessariamente appartenevano al patriziato cittadino. L'elenco è derivato dalle opere citate in bibliografia.
Indice
1 Storia
1.1 Il patriziato
1.1.1 L'antico patriziato
1.1.2 Il nuovo patriziato
2 Elenco delle principali famiglie nobili milanesi
3 A
4 B
5 C
6 D
7 E
8 F
9 G
10 I
11 L
12 M
13 N
14 O
15 P
16 R
17 S
18 T
19 V
20 Z
21 Note
22 Bibliografia
A |
Acerbi, marchesi di Cisterna, venuti da Ferrara
Adda (D'), conti di Sale 1349, marchesi di San Giovanni in Plumenasca
Adda (D'), marchesi di Pandino per Diploma 10 ottobre 1615
Agnesi, feudatari di Monteveglia (Montevecchia)
Airoldi, conti 1649, feudatari di Lecco, e delle due Comunità della Bellasina 1647
Airoldi, marchesi, abitavano in Borgo della Fontana in Porta Tosa
Alario, conti di Tribiano
Alciati, famiglia povera, dottori di Collegio 1602
Alemagna, conti e feudatari
Alfieri, conti di Azzate, famiglia estinta
Aliprandi Martinengo, marchesi. Famiglia estinta nei maschi nel 1788[5].
Aliprandi, conti di Merone dal 1728, estinti nei maschi nel 1780 e dottori di Collegio nel 1649 (ramo Aliprandi Visconti)[6][7].
Andreani, o Andriani, conti oriundi da Corenno sul Lago di Como. famiglia estinta nel 1831 e passata nella Sormani.
Andreoli, marchesi e feudatari oriundi di Valle Vigezzo
Andreotti detti Riva (Riva Andreotti), conti e feudatari della Valle Intelvi Lago di Como
Angiolini, marchesi di Cerro 1711. Si pensa trasferita a Bergamo
Anguissola, conti di Ciavernasco 1483
Annoni, conti e feudatari di Gussola, Martignana, ecc. nel cremonese 1623
Annoni, conti 1676, feudatari di Cerro Pieve di San Giuliano 1674, Signori di Otranto in Aversa
Appiani, dottori di Collegio, venuti da Pavia 1431
Arbona, marchesi 1708 e feudatari di Agrate
Araciel, marchesi e feudatari di Cerro 1713
Archinti (Archinto), conti del Sacro Romano Impero, feudatari di Barate 1634, di Tainate 1628, ecc.
Arcimboldi, marchesi feudatari di Arcisate 1647. famiglia estinta nel 1727
Arconati, conti 1649, feudatari di Lomazzo, marchesi di Busto Garolfo
Aresi (Arese), conti e feudatari di Barlassina 1666
Arquis, famiglia originaria della Spagna ed estinta
Arrigoni, conti feudatari di Broni 1708
Arrigoni, conti feudatari di Rovagnate, e marchesi 1730
Assandri, dottori di Collegio
Avogadri, dottori di Collegio
Ala-Ponzoni (Ala Ponzone)- Antoniani
Azzanelli di Soncino Cremona- Abbiati
- Albuzio
B |
Bagliotti, marchesi, conti di Maggiore, Nibbiola nel Novarese. famiglia estinta- Balbi
Balbiani, conti e feudatari della Pieve di Agliate 1478
Baldironi, famiglia estinta- Balzarotti
Balsami, marchesi feudatari di Zelo e Surigone
Barazzetta-Bordogna, feudatari di Mandello
Barbavara, confeudatari di Gravellona 1495
Barbiani (Barbiano di Belgiojoso), conti di Belgiojoso 1431
Barbò, confeudatari di Pumenega, conti e feudatari di Casal Morano 1625
Barni, conti di Roncadello, patrizi di Lodi
- Barzena
Barzi, feudatari di Robecco e nobili di Garbagnate
Barzizi, famiglia derivata dal paese di Barziza (Barzizza) nel territorio Bergamasco- Bazzetta
Beccaria, marchesi 1711, feudatari di Valdrasco e Villaresco 1706
Belcredi, marchesi
Belingeri, confeudatari di Biverone 1441
Bellini, marchesi
Belloni, conti di Montù Beccaria, e marchesi della Rocchetta del Tanaro 1665
Benagli (Benaglio), feudatari di Mezzano 1668- Bendoni
Benzoni, marchesi feudatari di Balsamo
Beretta, conti. Credesi famiglia estinta- Beretta della Torre
Bernago, nobili[8]
Bernareggi, conti di San Damiano 1711
Bescapè o Basilica di Pietro (Bascapè), feudatari di Bescapè, Becalzù 1625
Besozzi o Castel Besozzi, marchesi e confeudatari di Besozzo 1450.
Besozzi, conti della Pieve di Lezzuno
Besozzi, conti 1675, Feudatari di Cormanno 1674- Besozzi-Valentini
Besozzi Visconti, nobili e conti, eredi dei Visconti di Besnate
Bevolchi (Beolchi), famiglia di Fisici Collegiati- Bianchi di Robbiano
Bianchi d'Adda di Masnago
Bianchi di Velate, ramo estinto
Bianchi di Caronno, diramazione dei precedenti, nobili.
Bigli (Biglia), conti e feudatari del Borgo di Saronno 1425, marchesi del Sacro Romano Impero
Binaghi, nobili[9]
- Biotti
Biraghi di Lazzate, famiglia di dottori di Collegio
Biraghi, feudatari di Ottobiano 1481
Biumi, marchesi feudatari di Binasco, patrizi milanesi, nobili
Blasco, famiglia originaria del Regno di Castiglia e d'Aragona insino dall'anno 1282, indi passata in Sicilia, e finalmente in Milano
Bodij, feudatari di Grugnotorto 1692
Boffa, baroni di Monzoro 1789
Bolagnos, conti del Sacro Romano Impero, marchesi di Pizzighettone
Bolognini, conti feudatari di Sant'Angelo 1452
Bonesana, conti feudatari di Mignetto 1668- Bonfanti
- Borgazzi
Borri, conti feudatari di Santo Stefano Ticino
Borromeo o Borromei, conti di Arona 1445, grandi di Castiglia con trattamento 8 gennaio 1708.- Borsani / Ambrogio satis delectus di Giovanni Visconti e padre Di Simone arcivescovo di Milano.
Bossi, marchesi feudatari di Musso Lago di Como 1620
Bossi di Bodio Lomnago, nobili
Bossi di Azzate, conti di Azzate e signori di Oggiona
Bossi Visconti, già Bossi di Montonate
- Bossi Lampugnani
- Botta Adorno
- Bottigella
Brambilla, de' Carminati o semplicemente Brambilla, patrizi milanesi
Brambilla, feudatari di Civesio
Brasca, poi Brasca Visconti Daverio
Brebbia, conti feudatari di Barzago 1647
Brentani (Brentano), conti feudatari di Caltignaga- Brezzi
Brivij (Brivio Sforza), marchesi di Santa Maria in Prato 1627
Brivio di Brochles, conti di Brochles e signori di Montevecchia 1713
Brusati, marchesi di Settala con sue pertinenze per cessione fatta dal Marchese Badanaschi coll'assenso dell'imperatore Carlo VI
Busca, marchesi feudatari di Lomagna 1659- Busseri
Busseti, marchesi 1693, feudatari di Avolasca 1698
Buttafava, conti e feudatari di Carate Brianza e Cassano Magnago
Buttintrochi, feudatari di Cologno 1657, marchesi 1717
Boisio (Bosisio)- Balabio
- Boldoni di Bellano
C |
- Cabiati
Caccia
Caccia Dominioni, feudatari di Sillavengo 1483- Caccia di Romentino
- Caccia di Varallo Pombia
- Caccia di Arona
- Caccia di Camiano
- Caccia de' Capitani Bava
- Cadolini
Cagnoli (Cagnola), feudatari di Granozzo 1521, marchesi 1742
Caimi, feudatari di Turate 1623 e conti- Caimi della Castellanza
- Calcaterra
Calchi, feudatari di Pozzolo, e di Barate- Caldara
Calderari, marchesi feudatari di Turano 1675
Calderari, conti di Palazzolo 1683
Calvi, oriundi della Valle Brembana nella Diocesi di Bergamo
Calvi, oriundi di Genova
Cambiaghi, famiglia di Collegio- Campagnani
Candiani, conti- Canavesi
Canzi, feudatari della metà di Lambrate 1757
Capitani d'Arzago (de), nobili e marchesi- Capitani d'Hoè (de)
Capitani di Scalve (de), conti feudatari di Concorrezzo 1690, grandi di Spagna- Capitani da Sesto (de)
- Capitani da/di Vimercate (de)
Caravaggi, marchesi
Carcani (Carcano), feudatari di Nicorvo 1640- Carcani (Carcano) di Cantù
- Carcani (Carcano) d'Arzago
Carcani (Carcano) marchesi feudatari d'Anzano 1684
Carcassola, marchesi feudatari di Lentà (Lentate) 1626- Cardano
Carena, feudatari di Merone 1711- Carloni
- Carminati de Brambilla
Caroelli, conti del Sacro Romano Impero, feudatari di Vespolate (1715)
Carpani, conti di Busnigo 1657
Carpani, marchesi feudatari di Cassano Albesio- Carpani di Villa Incino
- Carrara
- Carrè
- Carugati
Casanova, oriundi di Gravellona
Casiraghi, feudatari di Monticello
- Casati
Casnedi, marchesi di Nesso 1662- Cassani
Cassera, conti- Cassina
Castelbarco, conti feudatari di Cislago (XVIII secolo)- Castel Sanpietro
- Castelletti
- Caponago
Castelli, feudatari di Parabiago dal 1656, marchesi 1661-1783
Castelli-Reina, marchesi di Seregno- Castiglioni di Robiate
Castiglioni di Lozza 1648
Castiglioni marchesi feudatari di Castiglione Olona
- Castiglioni di Venegono
- Castiglioni di Masnago
Castiglioni conti Palatini, e feudatari di Garlasco, e Marano 1436
Catenacci, feudatari di San Pietro, Donato e Besentrate
Cattanei, Baroni del Sacro Romano Impero
Cattanei, conti- Cattaneo della Torre
Cavacci (Cavazzi), conti della Somaglia 1451, feudatari di Orio 1689
Cavagna, nobili di Voghera[10]
Cavenaghi, conti di Trezzo 1647, feudatari di detto Borgo 1650
Caxa, marchesi 1691, feudatari di Briga- Cazzani
- Cermelli
Cernuschi, conti- Chiesa
Ciceri, conti
Cicogna-Mozzoni, conti 1554, feudatari di Peltrengo 1557- Cittadini
Clerici, marchesi 1661, feudatari di Cavenago (1666) e Gerenzano (XIX secolo), grandi di Spagna
Clivi (de Clivio o Clivio) baroni di Clivio
Colli, originari di Vigevano
Colombi, marchesi 1641, feudatari di Segrate 1689
Confalonieri, conti 1681, feudatari di Colnago 1685.- Comi
Conte (Del), famiglia di dottori di Collegio- Conte (Del) di Carella Pieve d'Incino
Conturbj (Conturbia), feudatari Ecclesiastici di Conturbia Terra del Novarese, marchesi e conti, residenti in Arona
Corbella, marchesi feudatari di Afforo 1686- Corbetta
Corio, conti feudatari di Robbiate 1647
Corio, marchesi 1649, feudatari di Sacconago 1647
Cornaggia, marchesi della Castellanza
Corradi di Olivera, conti 1662, feudatari di Boffalora 1647, marchesi 1630
Corvini, conti 1419, residenti in Parabiago all'inizio del XX secolo- Cossa
Cotta, feudatari della Valle Cuvia- Cottica
- Cozzi
- Crespi
Crevenna, marchesi feudatari di Biassono e conti 1676
Crevenna, feudatari di Bornago
Criminali, nobili della Vallassina
Crivelli
Crivelli d'Agliate, marchesi feudatari di tutta la Pieve d'Agliate 1647
Crivelli di Castellanza feudatari della Castellanza 1673
Crivelli di Cremona, conti feudatari di Ossolano 1717- Crivelli di Turate
Crivelli di Burgaria
Crivelli da Ugobaldo conti di Uboldo, di Burgaria ed elettori di cardinali già dal IV secolo
Crivelli di Nerviano conti di Nerviano
Crivelli de Parabiaco conti di Parabiago e Burgaria dal V secolo
Crivelli di Uboldo-Albese, stabiliti in Albese
Croci (Della Croce), marchesi di Cassino 1673
Croci (Della Croce), feudatari di Vanzaghello, Magnago, e conti- Curti
Curioni nobile famiglia di Asso
Cusani, marchesi di Chignolo
- Cusani Visconti Botta Adorno
Cusani, marchesi, e conti di Riva, e del Ponte di Valdimura- Crescentini
Cristoforis (De), oggi Gray de Cristoforis
Conte (Del), famiglia patrizia romana e napoletana
D |
dal Pozzo, marchesi della Cisterna
Daverio, feudatari di Castegnate, estinti nei Piola e nei Brasca Visconti
Daverio di Vergiate, nobili e patrizi milanesi
Daverio di Galliate Lombardo, nobili
Delfinoni, feudatari della Valle di Rovagnate.
Dugnani, feudatari di Terrazzano 1648.
Durini, conti 1657, feudatari di Monza 1648.
Durio, nobili di Novara[11]
della Torre (Torriani), signori di Milano.
Derni, scilicet Capitanei
E |
(degli) Emili o Emilei, Conti del Sacro Romano Impero (1397), nobili di Verona, Signori di Montirone e Gabbiano; furono aggregati al patriziato milanese e di Pavia nel 1406.
Eleizaldi, conti di Bereguardo- Elli', conti di Ello
di Erba (o Derba), marchesi feudatari di Mondonico 1687
Este, principi del Sacro Romano Impero, marchesi di Borgomanero, Correggio, e conti del Vicariato di Belgiojoso 1475, grandi di Spagna
F |
Fagnani, feudatari di Gerenzano e Robecchetto, marchesi 1691
Fagnani, conti
Farina, nobili[9]
Fasola, nobile ed antica famiglia di Novara
Fedeli, conti, Patrizi di Milano 1752
Ferreri o Ferrari, feudatari di Varallo Pombia 1609 e Vernate, marchesi 1711
Ferrari di Castagnino, Nobile e Patrizio cremonese, antica famiglia di Ossolaro. La famiglia Ferrari giunse a Castagnino Secco (od. Castelverde) nel 1789 come affittuaria dei conti Visconti di Marcignago
Ferrario di Tor Vajana e di Medea, Conte (mpr) 13/3/1692, Conte di Tor Vajana (m) 7/10/1809, Duca di Medea (m) 28/3/1812, Nobile (mf) 1415,Patrizio cremonese (m) 1202- Famiglia ammessa per provata dimostrata antica nobiltà nel ceto nobiliare del S.M.Ordine di Malta
Figini -
Filiodoni (Figliodoni), feudatari di Meleto, e conti
Fiorenza (Talenti), marchesi 1618, Signori di Olengo, feudatari di Conturbia, e grandi di Castiglia 1690
Foppa, feudatari di Borgo Vervelli, e marchesi 1683
Fornara, marchesi 1745, Patrizi 1752
Forni, Nobili (m.f.), Don e Donna, Dipl.di S.M.I.R.A.Giuseppe II.1782
Forrieri, o Abbiati Forrieri, conti- Fossani
Fossati, conti- Franci
- Frate (Del)
- Fraviga
Frigerio, Nobiltà imperiale (Sacro Romano Impero) 1588; Nobili (m.f.), Don e Donna, 1771 (riconoscimento dell'Imperial Regio Consiglio di Governo della Lombardia), conferma Francesco I d'Austria 1816 e Umberto I d'Italia 1895.
Frisiani, Nobili (m.f.), Don e Donna. Conti (mpr) per successione Parisetti.
G |
Gallarati, poi Gallarati Scotti, marchesi feudatari di Cerano, conti ecc.- Gallarini
- Gallassi
- Gallina
Gallio, conti, ecc.
Gambarana, conti di Gambarana
Gaslini, nobili, don (già presenti sul Codice Cremosano del 1673), con riconoscimento di Hidalguia (Padron de Estado) quale titolo di antica nobiltà spagnola.
Gatto, conti
Gatti, nobili residenti a Oneda e Vergiate[12]
Gemelli, feudatari di Monticelli
Ghirlanda, originari di Carrara
Ghisolfi, famiglia di origine longobarda- Giovio
Girami, confeudatari di Vajano, e Lavagna
Giulini, conti residenti in Sorico (XVII secolo) e Parabiago (XIX secolo)- Giussani
Gori, marchesi
Gorini, marchesi
Gorrani (Gorani), conti di Lambrate- Gradi (De)
- Grassi
- Grassi Varesini
Greppi, conti- Grillioni
Griffi, antica famiglia nobile originaria di Varese
Grugni, feudatari di Trivolzio
Guaita, feudatari della Cassina de' Ferrari- Guicciardi
Guffanti, (blasone riportato sul Codice Cremosano del 1673), citati nell'Archivio cantonale Grigionese con i corrispettivi cognomi germanizzati di "von Juvalta" e "Jufalten"
Guidoboni (Guidobono)
Guillizzoni, conti di Monticello e Verano
Ghilini, marchesi feudatari di Maranzana, Sezzè e Gamalero, conti di Rivalta, Pavone e Asuni, conti dell'Impero, signori di Borgoratto, Castelceriolo e Movarone
Gazari (Gazzari) di Lecco
I |
Imbonati, conti di Bovedaro- Isacchi
Isimbardi de Mendoza, marchesi feudatari della pieve del Cairo
L |
Lambertenghi, conti della Cassina de' Passerini
Lambiase, duca di Lambrate
Lampugnani, conti di Trecate- Landi
Landriani, feudatari di Rovagnasco- Lattuada
- Lauzi
- Lavelli de Capitani
Leizaldi, conti di Bereguardo
Litta, marchesi di Gambolò, conti di Valle e di Appiano
Loayssa, conti di Lambrate
Locatelli, marchesi- Lodi
- Lomeni
Lonati, feudatari della Valle de' Ratti
Lonati, marchesi di Carbonara
Londonio, feudatari nella Spagna, Villa d'Ormiglia
Longhi, confeudatari di Monforte, e marchesi
Lucini, marchesi di Besate e feudatari di Osnago
Lurani-Cernuschi, conti di Calvenzano
M |
- Macchi
Maggi, conti di Parabiago e Milano tra il XVI ed il XIX secolo
Maino (Del), marchesi di Bordolano
Maino (Del), conti di Crespiatica
Maino-Visconti (Del), confeudatari di Fontanè, e conti
Mandelli, conti di Macagno (Maccagno) Imperiale
Mandelli, conti di Caorso, feudatari di San Damiano, e Portalbera
Manriquez da Mendoza, marchesi di Desio, e conti di Settimo
Marasca-Petrazzini, conti
Marenzi, marchesi della Valle d'Oliola, conti di Talgiuno e Telgate, Baroni del S.R.I., di Marenzfeld e Scheneck- Macrini
- Marinoni
Marliani, conti di Busto Arsizio
Marliani, conti delle Quattro Valli, e di Luino
Marliani, conti e feudatari di Mariano
Martignoni,feudatari di Bolladello e di Vico seprio
Marzorati, marchesi di Lomazzo
Mazenta-Podegri, marchesi
Medici, marchesi di Marignano- Medici di Ossona
- Medici di Seregno
Mellerio, conti
Melzi, marchesi feudatari di Cheveso, conti di Mozzanica
Melzi, poi Melzi d'Eril, conti di Magenta, Duchi di Lodi, patrizi milanesi
Melzi (Malingegni), conti di Trevano, Tribbiano e Cusano- Meda
Menati (Menatti)
Mendozzi, ossia Menclozzi
Menafoglio, marchesi e feudatari di Barate
Meraviglia-Mantegazza, marchesi di Liscate- Meraviglia-Crivelli
- Meroni
- Mesmer
Messerati, feudatari di Lodi-Vecchio, e conti
Mezzabarba, conti del Sacro Romano Impero, feudatari di Borgorello- Micolli di Lodi
- Migliavacca
Miglio, confeudatari del Castello di Agogna nella Lomellina
Modignani, conti
Mojana, feudatari di Cologno
Molina, conti
Molinari, marchesi e feudatari di Metona e Siziano
Molli (Mollo, Molo), marchesi di Azzate- Moneta
Monti, conti di Valsassina- Monti
Monticelli, feudatari di Mezzano
Moriggia (Moriggi, Morigi, Morigia), feudatari della Degana e marchesi, residenti anche in Parabiago (XVII secolo)
Moroni, conti di Gressago
Muttoni, oriundi della terra di Cima sul Lago di Lugano
Mozzoni-Frosconi, signori di Bisuschio.- Montorfani da Como
- Manni
- Martinez
N |
Nava, conti- Natoli
Negroli, marchesi feudatari Brembio
Negroni da Ello detti Missaglia, conti della Corte di Casale
Negroni conti, con feudi nel lodigiano
Nibbia, nobili e consignori di Pombia e Varallo Pombia
O |
- Olocati
Olgiati, marchesi di Bussero- Odescalchi
Olivazzi, marchesi di Spineda
Olivieri, conti
Oltrona (Oltrona Visconti)
Omodej (Omodei), marchesi di Castel Rodrigo- Omati
Oppizzoni (Opizzoni), conti
Ordoño de Rosales, marchesi di Castelleone
Origo, feudatari di Cortenuova, e conti
Orrigoni, marchesi di Ello, e di Vedano- Orombelli
Orto (Dell'), conti- Osio
- Ottolini
P |
Pacinetti, marchesi degli Isei- Porta (Della)
Pacceco, conti di Redesesio
Padulli, conti di Vighignolo
Pagani, marchesi
Pagana di Castello in Valsolda- Pallazzi
Pallavicini (Pallavicino), marchesi feudatari di San Fiorano
Panceri, conti
Panigarola, conti di Ceranova
Papis, conti
Parravicini (Paravicini), marchesi di Macherio
Parravicini (Paravicini), feudatari di Corogna
Parravicini (Paravicini), feudatari di Parravicino, e conti
Parravicini (Paravicini), marchesi di Persia
Parravicini (Paravicini), conti
Patelani (Patellani), conti
Pecchi (Pecchio), conti di Monte
Pecchio Ghiringhelli Rota, nobili
Pelucchi, oriundi di Cogoredo- Perabò
Peregalli di Delebio nella Valtellina- Perego-Pozzi
Peregrini, nobile (m.f.), Don e Donna. Antica famiglia di Como e Capiago Intimiano (CO)
Perini, conti di Bresso
Pertusati, conti feudatari di Castel Ferro- Pestagalli
Peverelli, marchesi di Villanova d'Ardenghi
Pezzoli-Poldi (Poldi Pezzoli)
Pezzoni marchesi, Marchesi di Rivetta e Santa Maria
Piantanida, marchesi, feudatari di Cuggiono minore
Piatti, conti di Carpignano, e principi di Monteleone in Regno
Picolli e Picolli de' Grandi
Pietrasanta, conti di Cantù, e principi di San Pietro in Sicilia
Pinottini, feudatari di Cassino Scanasio- Piola
- Pionij
Pirogalli, feudatari di San Giorgio Vecchio
Pirovani (Pirovano), conti feudatari residenti a Parabiago
Piterà ( Baroni di Cutro CZ )
Po, conti di Nerviano, e Garbagnate
Pogliaghi, marchesi di Novate- Pollastri
Porro, conti di Brianza, e marchesi
Porta, conti
Porta, conti di Rovello - Pozzi, marchesi di Pantiate
Pozzobonelli, marchesi di Arluno- Prandoni
Premoli, conti- Prata
Pusterla di Tradate
Pusterla Cortesini, nobili
Pusterla, conti di Torba (estinti)
Pusterla, signori di Frugarolo (estinti)
Pusterla, signori di Chignolo (estinti)
Pusterla, conti di Venegono Inferiore (estinti)
Pusterla, nobili e consignori di Casale Litta (estinti)
R |
Rabbia, conti
Rainoldi, conti di Caronno- Ramponi
- Rancati/de Ranchate
Rasini, conti di Castel Novotto, Signori di Borsano del Sacro Romano Impero, principi di San Maurizio nel Vallese- Ravasi
Recalcati, feudatari di Bassiano, e marchesi
Redanaschi, marchesi di Settala
Reina, feudatari di Cassina de Ferrari- Repossi
Rescali, marchesi di Villa Cortese, e conti di San Vittore
Resta, conti
Resta, feudatari di Villapizzone, e marchesi
Reverti, o Raverti, o Reversi feudatari d'Ottiglio
(de) Rido della Silva Castiglioni (oggi Necchi Villa della Silva)
Riva e Riva Finoli
Roma, o Orsini di Roma, marchesi di Masate, ecc.- Rovida
Rozzoni, conti
Rubini, conti di Colico- Ruspini
- Rho
S |
Saglier, conti
Salazar, conti di Romanengo
Salis, Liberi Baroni (Freiherrn), e conti del Sacro Romano Impero, Signori di Kinoverberg, famiglia Griggione (Grigioni)
Salvaterra, feudatari di Casalmaggiore
Sanbonifacio, conti di Burgaria e Parabiago fino al IV secolo
Sangiuliani, conti di Balbiano- Sannazzaro
- Sanpietro
- Sartirana
- Scaccabarozzi
Schiaffinati, conti di Busnago- Scorpioni
Scotti, conti di Colturano, e di Vedano
Secchi (Secco) D'Aragona, marchesi di Fornovo, confeudatari di Calzo (Calcio)
Seccoborella (Secco Borella), conti di Vimercato (Vimercate)
Seregni, o Medici di Seregno, feudatari di Cavriano
Serponti, marchesi di Mirasole
Sessa, capitanèi di Sessa (1240), patrizi milanesi (1377), Dottori di Collegio (Giureconsulti, Fisici e Ingegneri Collegiati), Nobili (Decr. Min. 1902)
Sessa di Valtravaglia seu de Ticinallo
- Sessa di Daverio
- Sessa di Como
Settala, conti
Sfondrati, conti della Riviera, del Sacro Romano Impero e Baroni
Sforza, marchesi di Caravaggio, e conti di Gagliate
Silva, conti di Biandrate
Silva, feudatari di Canepa, e marchesi
Silva, marchesi
Sirtori, feudatari di Tordevilla
Simonetta, feudatari di Limido, e conti di Torricella
Simonetta, conti
Sittoni (Sitoni) di Scozia
Sola, o Suola, conti
Solari Ingegneri e Architetti del feudo di Govone in Asti, feudatari ramificati nel Piacentino- Somaglia
Sonzogni (Sonzogno)
Sorbelloni (Serbelloni), duchi, conti e marchesi
Sorbelloni (Serbelloni), conti della Corte di Dovera
Sormani, conti di Missaglia
Sottocasa conti- Sovichi
Stampa, marchesi di Soncino, e conti di Montecastello
Stanga, marchesi
Stopani (Stoppani), marchesi
Strada, (de la Strata), patrizi milanesi, nella Matricula dei Nobili Cittadini del 1377 (dicta 1277); Monticelli Strada, Melegati Strada- Suardi
- Suarez di Ovalle
T |
- Tanzi di Blevio
- Tatti
Taverna, conti di Landriano
Tela (Della) (Atellani) di Voghera- Telò
- Tenconi
- Teniori
- Terzaghi
Tinelli, antica famiglia decurionale del Verbano, feudatari di Gorla (1700)- Tizzoni
Tolentini (Mauruzi da Tolentino), conti della Stacciola, e confeudatari di Bereguardo
Torriani, conti di Azzate, ecc.- Toscani
Tosi, conti
Trivulzi (Trivulzio)
Trotti, marchesi
Trotti da Castellazzo, conti di Santa Giulietta
Turconi, conti
V |
- Valotta
Vandelli, Marchesi del Levizzano Rangone- Varesi di Rosate
Vassalli, feudatari di Crimella (Cremella)- Velasco
Verme (Dal), o Vermeschi, conti di Bobio Zavatello (Bobbio e Zavattarello)
Verri, conti di Lucino, e San Pietro
Vezzoli, conti
Vialardi, conti
Viani, feudatari di Besozzo, e marchesi
Villani-Novati, conti di Lauzano - Villani-Crivelli, marchesi di San Martino in Strada
Vimercati o Capitani di Vimercato (Vimercate)- Vimercati a Sant'Erasmo
Vismara, Conti di Maccastorna, patrizi milanesi
Vitali (oggi Sessa Vitali), baroni.
Visconti, signori di Milano, signori di Massino, Invorio e Castelletto, conti di Lonate Pozzolo, marchesi di San Vito, duchi di Grazzano, patrizi milanesi
Z |
Zaccaria, nobili di Cremona, marchesi per successione ai Manfredi Pardo della Casta- Zanatti
- Zeni
Note |
^ Molte delle famiglie comprese in questa categoria appartenevano anche alla precedente.
^ Le maggiori tra queste erano dette capitaneali, conservandone spesso il ricordo nel cognome (de Capitani d'Arzago, de Capitani di Vimercate, de Capitani di Scalve etc.).
^ Questa nobiltà, della più antica estrazione, estendeva i propri titoli al di sotto di quello di duca, dal momento che tale titolo era concesso solo alla famiglia governante il ducato di Milano; con l'evolversi dello stato e la decadenza dei Visconti prima e degli Sforza poi, i titoli vennero liberalizzati
^ K. Visconti, Il commercio dell'onore, CUEM, 2008
^ Andrea Borella, "Annuario della Nobiltà Italiana", Edizione XXXII, Teglio (SO), 2014, S.A.G.I. Casa Editrice, pag. 2286 (Aliprandi Martinengo)
^ AA.VV., "Alberi genealogici delle case nobili di Milano", Milano, 2008, Edizioni Orsini De Marzo. pag. 86
^ Andrea Borella, "Annuario della Nobiltà Italiana", Edizione XXXII, Teglio (SO), 2014, S.A.G.I. Casa Editrice, pag. 2284 - 2286
^ Esito di ricerca, su search.acs.beniculturali.it. URL consultato il 2 febbraio 2018.
^ ab Lo stemmario di Marco Cremosano a cura di Andrea Borella, ed. S.A.G.I., 1996
^ Esito di ricerca, su search.acs.beniculturali.it. URL consultato il 2 febbraio 2018.
^ Luigi Cibrario, Supplimento al Diario Forense n° 604 dell'intiera Collezione, e n.e 4 del I.° semestre dell'anno corrente. Torino, il 30 di gennaio 1833..., Stamperia Favale, 1833. URL consultato il 2 febbraio 2018.
^ Singolo monumento (classificazione per luogo) - Oneda, su www.verbanensia.org. URL consultato il 2 febbraio 2018.
Bibliografia |
- "Araldica Parte Antica, Parte Moderna, Famiglie Antiche, Indice Lombardi", Archivio di Stato, Milano
Stemmario Trivulziano, Biblioteca Trivulziana, Milano, Cod. Trivulziano 1390, seconda metà del secolo XV, a cura di Carlo Maspoli, Niccolò Orsini De Marzo, Milano, 2000, ISBN 88-900452-0-5
Stemmario Bosisio, a cura di Carlo Maspoli e Francesco Palazzi Crivelli, Orsini De Marzo, Milano, 2002, ISBN 88-900452-9-9
- M. Cremosano, Codice Araldico, 1673
- Sitoni di Scozia, Le famiglie patrizie di Milano, M. Cremosano, Galleria d'Imprese, arme ed Insegne..... dello Stato di Milano, Stemmario del Tribunale di Provvisione, s.l. 1707
- G. Benaglio, Relazione Istorica del Magistrato Delle Ducali Entrate straordinarie nello Stato di Milano, Milano 1711
Elenco delle attuali nobili famiglie patrizie milanesi / rassegnato dall'ecc.ma Città di Milano all'eccelso Tribunale araldico in esecuzione dell'editto di Governo del giorno 20 novembre 1769, Archivio di Stato, Milano, post 1769
Alberi Genealogici delle Case Nobili di Milano, secc. XVIII-XIX, Biblioteca Società Storica Lombarda, Milano
Elenco delle famiglie lombarde confermate nell'antica nobiltà o create nobili da S. M. I.R. A. dal 1o gennajo 1815 a tutto il 30 settembre 1828, Milano 1828
Elenco delle attuali nobili famiglie patrizie milanesi / rassegnato dall'ecc.ma Città di Milano all'eccelso Tribunale araldico in esecuzione dell'editto di Governo del giorno 20 novembre 1769, a cura di Franco Arese Lucini, s.l., s.d.
Pompeo Litta Biumi, 113 famiglie nobili italiane, Milano 1850- F. Calvi, Il patriziato milanese, Milano 1875
- Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo, Annali della Fabbrica del Duomo, Milano 1885
- P. Canetta, Elenco storico-biografico dei benefattori dell'Ospedale Maggiore di Milano, 1456-1886, Milano 1887
Elenco ufficiale (definitivo) delle famiglie nobili e titolate della Lombardia, Roma 1895- C. Santoro, Gli Uffici del Dominio Sforzesco, Milano 1947
- L. Besozzi, La "Matricula" delle famiglie nobili di Milano e Carlo Borromeo, in "Archivio Storico Lombardo", vol. I, 1984
- V. U. Crivelli Visconti, La nobiltà lombarda, Bologna 1972
- C. Cremonini,Teatro genealogico delle famiglie nobili milanesi Manoscritti 11500 e 11501 della Biblioteca Nacional di Madrid, Mantova 2003
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