Agnone




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Agnone (disambigua).

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Agnone
comune



Agnone – Stemma Agnone – Bandiera

Agnone – Veduta
Panorama di Agnone
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Molise-Stemma.svg Molise
Provincia
Provincia di Isernia-Stemma.png Isernia
Amministrazione
Sindaco Lorenzo Marcovecchio (centrodestra) dal 5-6-2016
Territorio
Coordinate
41°48′37.44″N 14°22′42.6″E / 41.8104°N 14.3785°E41.8104; 14.3785 (Agnone)Coordinate: 41°48′37.44″N 14°22′42.6″E / 41.8104°N 14.3785°E41.8104; 14.3785 (Agnone)
Altitudine 830 m s.l.m.
Superficie 96,85 km²
Abitanti 4 937[1](31-7-2018)
Densità 50,98 ab./km²
Frazioni Fontesambuco, Villacanale,Montagna,Rigaini, Marzovecchio, Monte S.Onofrio.
Comuni confinanti
Belmonte del Sannio, Capracotta, Carovilli, Castelverrino, Castiglione Messer Marino (CH), Pescolanciano, Pescopennataro, Pietrabbondante, Poggio Sannita, Rosello (CH), Schiavi di Abruzzo (CH), Vastogirardi
Altre informazioni
Cod. postale 86081
Prefisso 0865
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
094002
Cod. catastale A080
Targa IS
Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Cl. climatica zona E, 2 457 GG[2]
Nome abitanti agnonesi
Patrono san Cristanziano
Giorno festivo 13 maggio
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Agnone

Agnone



Agnone – Mappa
Posizione del comune di Agnone nella provincia di Isernia
Sito istituzionale

Agnone (Agnèune in dialetto locale) è un comune italiano di 4 937 abitanti della provincia di Isernia in Molise.
Fino al 1811, per circa 600 anni, Agnone e il suo circondario sono sempre stati parte integrante del Giustizierato d'Abruzzo e dell'Abruzzo Citra, nel distretto di Lanciano.[3][4][5] Attualmente rappresenta il terzo centro della provincia per dimensione demografica dopo le città di Isernia e Venafro.


Antica città sannita, è sede del più antico stabilimento al mondo per la fabbricazione delle campane (Pontificia fonderia di campane Marinelli), fondato intorno all'anno 1000 e tra i pochi che possano fregiarsi dell'onore di utilizzare per i propri prodotti lo stemma pontificio.




Indice






  • 1 Geografia fisica


    • 1.1 Territorio


    • 1.2 Clima




  • 2 Storia


    • 2.1 Epoca dei Sanniti


    • 2.2 Epoca medievale


      • 2.2.1 Contea di Borrello


      • 2.2.2 Dominazione degli Angioini e Aragonesi




    • 2.3 Epoca moderna


      • 2.3.1 Governo di Gioacchino Murat


      • 2.3.2 Dall'Ottocento al Novecento


      • 2.3.3 Epoca fascista


      • 2.3.4 Anni '50 e periodo contemporaneo






  • 3 Monumenti e luoghi d'interesse


    • 3.1 Museo internazionale della campana e fonderia Marinelli


    • 3.2 Architetture religiose


      • 3.2.1 Belvedere del cardo estremo e chiesa di San Marco Evangelista


      • 3.2.2 Chiesa parrocchiale di San Francesco e convento


      • 3.2.3 Chiesa di Sant'Emidio


      • 3.2.4 Chiesa di Sant'Antonio Abate


      • 3.2.5 Chiesa dell'Annunziata


      • 3.2.6 Chiesa di Sant'Amico


      • 3.2.7 Chiesa di San Nicola


      • 3.2.8 Chiesa di San Pietro


      • 3.2.9 Ex Convento di San Bernardino da Siena


      • 3.2.10 Chiesa di San Biase


      • 3.2.11 Chiesa di Santa Croce


      • 3.2.12 Chiesa di Santa Maria a Majella


      • 3.2.13 Convento di Sant'Onofrio




    • 3.3 Centro storico e borgo medievale


    • 3.4 Architettura civile


      • 3.4.1 Palazzo della Città


      • 3.4.2 Palazzo dei Conti Minutolo


      • 3.4.3 Antica bottega orafa


      • 3.4.4 Piazza Plebiscito


      • 3.4.5 Storico teatro Italo-Argentino






  • 4 Società


    • 4.1 Evoluzione demografica


    • 4.2 Tradizioni e folclore




  • 5 Economia


    • 5.1 La fonderia Marinelli


    • 5.2 Confetto riccio di Agnone (mandorla confettata riccia)




  • 6 Amministrazione


    • 6.1 Onorificenze




  • 7 Sport


  • 8 Note


  • 9 Bibliografia


  • 10 Voci correlate


  • 11 Altri progetti





Geografia fisica |



Territorio |


Agnone è una cittadina di circa 5000 abitanti ubicata nell'Alto Molise. Si trova a 830 m di altitudine sul livello del mare[6], circondato da un paesaggio montuoso rivestito da boschi e praterie.



Clima |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Agnone.

Il paese, posto a 830 metri, gode di un clima mediamente fresco; gli inverni risultano essere rigidi e caratterizzati da piogge e nevicate anche abbondanti, le estati risultano invece gradevoli, con qualche episodio temporalesco e poche giornate di calura.[7]



Storia |



Epoca dei Sanniti |


La tradizione vuole che Agnone sia sorta sulle rovine della città sannitica Aquilonia distrutta dai Romani durante la conquista del Sannio: nella zona sono stati recuperati diversi reperti archeologici, come la stele funeraria di Vibia Bonitas, conservata al Teatro Italo Argentino, nel centro storico della cittadina.




Particolare del frammento della Tavola Osca del III secolo a.C. ritrovata ad Agnone


Importante centro durante la dominazione longobarda, andò poi decadendo nei secoli immediatamente precedenti il 1000, mentre la Valle del Verrino e le alture circostanti divennero luogo di eremi, piccoli monasteri e piccole colonie agricole.



Epoca medievale |



Contea di Borrello |


Alla fine dell'XI secolo Anglone compare tra i principali castelli (oltre cinquanta) che costituivano la Terra Borellense, cioè il vastissimo feudo della famiglia Borrello posto tra l'Abruzzo meridionale ed il Molise settentrionale[8].


Nel 1139 la potentissima famiglia dei Borrello, Conti di Pietrabbondante e capitani di ventura di Venezia, portarono sul luogo un notevole numero di soldati e artigiani veneziani, probabilmente provenienti dalle colonie dalmate della "Serenissima" (lo scrittore veneziano Alvise Zorzi propone la provenienza di questo gruppo dalle colonie veneziane della Puglia, ma il riscontro rimane impossibile per assenza di documenti e la questione resta dubbia). Appare però evidente la fondazione veneziana del paese vero e proprio - sorto sul colle arcuato di fronte al Monte Caraceno - a causa dei chiari segni di cultura veneziana osservabili nel quartiere originario, quello della Ripa, altrimenti detto "borgo veneziano".



Dominazione degli Angioini e Aragonesi |


L'importanza di Agnone andò crescendo nel periodo angioino e anche in quello aragonese, al punto che durante il regno borbonico delle Due Sicilie, la città fu tra le 56 città regie, direttamente dipendenti dal Re, libere da qualunque altra soggezione di tipo feudale, dotate di alto tribunale, con diritto di comminare pene capitali.



Epoca moderna |



Governo di Gioacchino Murat |


Appartenente da sempre all'Abruzzo Citeriore, quando il Re Giuseppe Bonaparte (fratello di Napoleone) decise di creare la Regione Molise(1806), Agnone fu lasciata nell'Abruzzo. Ma durante il regno di Gioacchino Murat, i maggiorenti del luogo chiesero e ottennero il passaggio al Molise, fondando la richiesta sulla difficoltà geografica dei collegamenti abruzzesi, e sperando di assurgere a un ruolo di dominio nella nuova, piccola regione (1811). La prima delusione colse gli Agnonesi subito dopo questo passaggio, giacché i tre distretti in cui il Molise fu diviso, ebbero come centri e capoluoghi Larino, Campobasso e Isernia, escludendo Agnone da ogni ruolo di preminenza amministrativa. L'Italia unita, del resto, riunificando l'Abruzzo e il Molise in un'unica regione, rese di fatto superato questo problema. Fiorente per ampiezza dell'agro e per numero e volume di imprese artigiane, Agnone poté sviluppare, nel corso dell'800, un alto numero di menti colte: medici, filosofi, giuristi, teologi, da cui le venne il nome onorifico di "Atene del Sannio".



Dall'Ottocento al Novecento |


La rivoluzione dei prezzi legata al primo sviluppo dell'industria italiana di fine Ottocento, tuttavia, intaccò quest'equilibrio, dando il via al fenomeno dell'emigrazione. Nonostante ciò, Agnone si distinse per spirito di iniziativa economica e culturale. Ad esempio, in pieno spirito positivista, grazie all'azione di alcuni spiriti illuminati tra cui il dr. Giuseppe Maria d'Onofrio, Agnone riuscì nell'impresa di essere elettrificata ben prima di Roma. Difatti risale al 1905 l'inaugurazione della centrale idroelettrica del Verrino, gestita dalla omonima societò elettrica, che precedette di ben 8 anni la prima centrale elettrica di Roma, la centrale Montemartini.



Epoca fascista |


Durante il Regime fascista, Agnone fu sede di confino per numerosi oppositori del regime, tra cui don Raimondo Viale, protagonista de "Il prete giusto" di Nuto Revelli.


Dal luglio 1940, nei pressi di Agnone sorse un campo di concentramento per ebrei, oppositori al regime e principalmente rom rastrellati in tutta Italia e nell'area della ex-Jugoslavia. Il prefetto locale a tale scopo, scelse e ottenne dal vescovo dell'epoca la concessione del convento di S. Bernardino[9].Dopo l'8 settembre il campo venne aperto e le persone internate furono liberate.



Anni '50 e periodo contemporaneo |


L'ultima crescita demografica, Agnone la ebbe negli anni quaranta, per poi subire una continua diminuzione dagli anni cinquanta ad oggi. Parallelamente - e paradossalmente - la cittadina vedeva i segni sicuri di un notevole sviluppo socio-economico, quali la nascita del locale Ospedale Civile e della ASL e quella delle scuole superiori, tra cui il liceo scientifico (primo del Molise), l'Istituto tecnico Leonida Marinelli, l'Istituto professionale. È poi da menzionare - nel primo dopoguerra - la nascita del Teatro Italo Argentino (fondato grazie agli apporti degli agnonesi d'Argentina) che fu a lungo uno dei più ampi dell'Abruzzo-Molise, tornato ad esserlo nel marzo 2008 per la chiusura di alcuni grandi teatri delle due regioni.


Gli ultimi decenni hanno visto Agnone sviluppare una cultura turistica moderna e articolata, con la diffusione degli sport equestri, la creazione di numerosi centri di agriturismo, la costruzione di piscine, l'ospitalità di eventi di spettacolo e di studio (questi ultimi legati al mondo delle scienze mediche, della religione, e soprattutto alle notevoli ricchezze archeologiche e paleontologiche del circondario).


Parte degli abitanti vorrebbe ricongiungere Agnone, dopo anni di appartenenza al Molise, all'Abruzzo[10], anche a causa del presunto disinteresse della regione verso l'Alto Molise.



Monumenti e luoghi d'interesse |



Museo internazionale della campana e fonderia Marinelli |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Pontificia fonderia di campane Marinelli.

Museo internazionale della campana sorge accanto all'antichissima Fonderia Pontificia Marinelli, che è l'azienda a conduzione familiare più antica d'Europa e seconda al mondo, fondata nell'anno 1000. Le Antiche Fonderie del Rame si trovano a pochi chilometri dal centro abitato, nella valle del Fiume Verrino: sono delle antiche fonderie a funzionamento idromeccanico nelle quali si producevano dei semilavorati in rame che venivano poi inviati alle oltre 180 botteghe di ramai agnonesi che, da tali semilavorati, producevano tine, caldai e vari oggetti in rame.



Architetture religiose |



Belvedere del cardo estremo e chiesa di San Marco Evangelista |


Sul cardo medievale esterno della città c'è un belvedere trasformato in parco pubblico. A fianco c'è la chiesa di San Marco.




Chiesa di San Marco


La costruzione originale, romanica, risale all'XI secolo ed è connessa alla rifondazione del paese avvenuta sotto il dominio dei Borrello, legati alla Repubblica di Venezia. L'edificio originale fu infatti edificato da veneziani chiamati da Landolfo Borrello. La mancanza di un'abside semicircolare e la presenza del campanile sulla nuda facciata fanno pensare a un'inversione nel senso dell'asse principale in corso d'opera. La pianta è irregolare e la navata è singola e priva di transetto, mentre sono presenti cappelle laterali. Sono evidenti una serie di contribuzioni di epoche successive: archi in gotico veneziano precedono l'altare principale, mentre il portale è rinascimentale e il soffitto è a cassettoni policromi, in stile barocco veneziano. Barocchi sono pure gli altari in legno, mentre altri corredi spaziano in varie epoche. Ad esempio una pregevole statua della "Madonna col Bambino" è del XIII-XIV secolo mentre una statua di San Nicola è dello scultore settecentesco Giovannitti. L'edificio è stato restaurato ad opera della soprintendenza alle belle arti regionale.[11]



Chiesa parrocchiale di San Francesco e convento |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Francesco (Agnone).

La chiesa di San Francesco è considerata monumento nazionale. Risalente al XIV secolo, ha un caratteristico portale gotico sormontato da un affascinante rosone. Da sottolineare la superba cupola a tamburo e l'originale campanile (con la parte finale in ferro battuto). All'interno della chiesa, con decorazioni di Ambrosio Piazza, si trovano ricchissimi altari e affreschi del molisano Paolo Gamba.
Attiguo alla chiesa di San Francesco si trova l'ex convento dei Padri conventuali, con un chiostro (alle cui pareti si trovano affreschi rappresentanti la vita di San Francesco), sede della Biblioteca comunale e della Mostra permanente del libro antico con volumi rarissimi, tra cui un'antica copia dell'Opera Omnia di Platone, risalenti al XVI secolo.



Chiesa di Sant'Emidio |




Portale della chiesa di Sant'Emidio


La chiesa di Sant'Emidio risale al XIV secolo, con un portale gotico, conserva al suo interno capolavori d'arte di Giulio Monteverde, Giacomo Colombo, Giovanni e Amalia Dupré. Caratteristiche sono le statue lignee dei 12 apostoli, a grandezza naturale, attribuite a scuola napoletana del 1650. Adiacente alla chiesa troviamo la Biblioteca Emidiana, ricca di testi antichi dell'XI secolo.


La chiesa possiede una pianta rettangolare, conservando una facciata a capanna con portale trecentesco e rosone a oculo. Il portale presenta strombature e colonne tortili oppure cesellate con motivi vegetali, e si curvano formando un arco a sesto acuto, incassato in una ghimberga a spioventi. Presso la lunetta vi è il rilievo dell'Agnello mistico che porta la croce, e più sopra ancora la facciata la statua di Emidio benedicente, che con una mano regge il modellino della città di Agnone scossa da un terremoto, quella del 1096, che distrusse la primitiva chiesa, ragion per cui nei secoli successivi si provvide a una ricostruzione ex novo. Il campanile è una semplice torre ornata da una cuspide piramidale restaurata di recente in rosso.
L'interno ha due navate, con ampi archi durazzeschi, l'una coperta da soffitto a cassettoni, e l'altra da semplici capriate lignee medievali, ed è la più antica, corrispondente al portale. La navata barocca di destra conserva le tele della "Natività - Sacra Famiglia - Fuga in Egitto - Cristo tra i Dottori della Chiesa".



Chiesa di Sant'Antonio Abate |




Veduta della salita dei gradoni per la chiesa di Sant'Antonio Abate


Si tratta della terza chiesa maggiore di Agnone, facilmente distinguibile per l'imponente mole e per il campanile più grande della città. Fu fondata nel 1128 a ridosso delle mura, con la realizzazione, dal corso Vittorio Emanuele, di una scalinata di 9 gradini, che fu risistemata nel 1965. La chiesa è stata modificata ovviamente nell'era barocca, conservando tuttavia l'impianto e l'esterno medievali a croce latina: la facciata è molto semplice e ha un portale architravato d'epoca rinascimentale. Il campanile è una robusta torre di 30 metri, scandita in livelli da cornici marcapiano, con in cima la cella campanaria.
L'interno è a navata unica, occupata da cinque altari per lato; sul fondo c'è l'altare maggiore in stile barocco, rivestito di marmo con la balaustra circostante. La parete di dietro è occupata da un quadro che raffigura la "Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci", nonché dai palchi lignei per il coro dei presbiteri. Ai lati del coro ci sono le tele di San Lorenzo e San Sebastiano, mentre i dipinti sul soffitto mostrano scene religiose come la Cacciata dal Paradiso, Abramo che sacrifica Isacco, il Giudizio Universale e Mosè che riceve le Tavole.



Chiesa dell'Annunziata |


La chiesa dell'Annunziata o del Carmine fu edificata nel 1505, attigua all'antico convento dei Padri Filippini, ultima dimora di San Francesco Caracciolo, morto il 4 giugno 1608. Ha un aspetto barocco anziché rinascimentale, caratterizzata da una facciata a capanna divisa in due lati da cornice, e verticalmente da quattro paraste per lato, con capitelli dorici. Sia il portale che il finestrone centrale sono in linea


d'asse, anche se molto semplici; il campanile è a vela, posto a sinistra, e il coronamento dell'architrave triangolare superiore è a dentellature.


L'altare della Madonna è il secondo a destra, e conserva una statua settecentesca del Colombo, ornata da una corona, mentre con una mano sorregge il Bambino, mentre con l'altra un fiore. L'insieme delle decorazioni della navata unica mostrano fasti barocchi, con colonne aggettanti ornate da capitelli ionici dorati, e un intonaco misto tra il rosa e il bianco. L'altare maggiore mostra una nicchia con la Madonna incoronata tra Gesù e un santo.



Chiesa di Sant'Amico |


La chiesa fu edificata nel XIII secolo, per onorare l'abate del centro di San Pietro Avellana, vicino Agnone. Al suo interno è stata recuperata una tavoletta in argento, che il popolo chiama "Pace di Sant'Amico", del 1520, sulla quale è raffigurata una scema in cui Gesù deposto dalla croce, viene commemorato dalla Madonna e circondato dalle altre due Marie e dagli Apostoli. Fra le varie statue che abbelliscono la chiesa ci sono quella di San Rocco, inoltre un organo plurifonico che è stato restaurato nel Novecento. La chiesa presenta un aspetto barocco, restaurata quando fu possesso dei Gesuiti, come dice il motto della facciata: AD MAIOREM DEI GLORIAM. Ha un impianto a croce greca, caso unico per Agnone, con ampio transetto.



Chiesa di San Nicola |


Edificio del X secolo, come rivela un documento di Montecassino, anche se oggi ha un aspetto settecentesco. Un documento del 1083, una donazione del Conte di Sangro Gualtieri di Borrello, contiene il nome del Priore della chiesa all'epoca, tal Giovanni, che era sacerdote, monaco benedettino e "romito", cioè eremita abitante nell'eremo di Capo del Verrino[12]. La facciata è semplice, in conci di pietra, con un portale decorato da una tiara con le chiavi di San Pietro, con sopra un'iscrizione latina. Il campanile è una torre con cuspide ornata da tegole verdi e gialle. L'interno è a navata unica, costituita da due altari in legno intagliato, più quello maggiore presso il presbiterio. La suddivisione in cappella laterali mostra colonne finte che alternano gli archi, caratterizzate da capitelli ionici dorati. Presso il presbiterio inoltre si eleva una cupola, ornata da affreschi dei Quattro Evangelisti presso le colonne che la sorreggono.



Chiesa di San Pietro |




Chiesa di San Pietro


Chiesa molto semplice, di origine medievale ma rimodellata nel Settecento. Nel 1083 venne assegnata dal Conte di Sangro Gualtieri di Borrello a Giovanni, Priore della Chiesa di San Nicola[12]. Ha l'esterno caratterizzato in conci di pietra: la facciata è a salienti, suddivisa orizzontalmente da tre cornici marcapiano, e verticalmente da quattro paraste, che al centro inquadrano in asse portale e finestrone. Il portale conserva l'architrave tardo rinascimentale a timpano spezzato, con un fregio al centro. Il campanile è una classica torre medievale. L'interno è a navata unica. È la più antica chiesa di Agnone.



Ex Convento di San Bernardino da Siena |


La chiesa si trova fuori il centro, inizialmente era dedicata a Santa Maria degli Angeli, successivamente intitolata al santo che la visitò nel 1440, e rimodellata nei secoli successivi, per volere di Beato d'Aragona. Infatti ciò è documentato in una bolla di papa Nicolò V, e la chiesa fu provvista di un convento. La chiesa dopo il 1861 perse la sua funzione, il cenobio venne però riaperto nel 1926 da Monsignor Oddo Bernacchia di Larino, e fu usato come sede estiva per i seminaristi della diocesi di Trivento. Nel periodo fascista, e soprattutto durante la guerra divenne campo di concentramento per i deportati d'Albania. Dopo il 1945 divenne convitto maschile di seminaristi, fino alla soppressione nel 1978, divenendo casa di riposo per anziani, con la chiesa di San Bernardino ancora funzionante.



Chiesa di San Biase |


Dedicata al vescovo martire di Sebaste, nel 1091 fu donata dal castellano di Anglone Carbone di Fuscone a Diodato, Abate della chiesa-romitorio di S. Nicola[13]. Fu cappella dei Conti Borrello nel XIII secolo. La chiesa ha una sola navata costituita da due altari: un'ampia cappella dove è possibile vedere la statua della Madonna della Mercede. I bassorilievi sono molto eleganti, e l'altare ampio e fastoso: vi si accede mediante un arco trionfale, e termina ad abside semicircolare con tre spicchi affrescati, che rappresentano lo Spirito Santo. Sotto vi sono due oculi laterali sempre dipinti, che mostrano alcuni miracoli di San Biagio, e al centro la Gesù in maestà. La seconda cappella, gestita dalla confraternita della Mercede, dove si trova la statua, è ornata da due false cupole circolari scandite da ordini di quadretti dorati, che terminano nel fuoco centrale in un cerchio con in rilievo la Colomba dello Spirito. L'altare è molto fastoso, decorato in oro, e racchiude la statua della Madonna.



Chiesa di Santa Croce |


Risalente al XIII secolo, fu visitata da San Giovanni da Capestrano (XV sec), ed oggi ha un aspetto barocco. Sul portale sono stati incisi tre teschi, mentre su quello centrale una croce che simboleggia la vittoria della Vita Eterna sulla Morte. All'interno è possibile vedere due confessionali in noce, al di sopra sono state poste due tele che rievocano il mito del ritrovamento della Sacra Croce da Elena imperatrice. Al lato sono visibili due altari ligneo in stile rococò, al centro due dipinti: uno di San Giovanni da Capestrano con San Bernardino, e l'altro la Madonna del Purgatorio. Anche la cupola presso il presbiterio conserva dei dipinti in affresco: la chiesa è sede della Confraternita dei Morti.



Chiesa di Santa Maria a Majella |


Fu costruita con il convento nel XIII secolo, fuori le mura (oggi nel contesto urbano agnonese del corso Vittorio Emanuele) da Pietro da Morrone, come tappa stazionaria del cammino di San Francesco, dove inoltre furono conservate una pezza del saio e alcuni capelli del santo. L'ordine dei Francescani fu soppresso nel 1807, e il monastero si ridusse a semplice chiesa. La chiesa ha un aspetto odierno barocco, con prospetto datato 1755: la facciata è divisa da una cornice marcapiano, mantenendo il portale gotico, in asse con un finestrone settecentesco ornato da timpano spezzato. L'interno, a navata unica, conserva dipinti ex voto dell'800-'900.



Convento di Sant'Onofrio |


Il piccolo monastero sorge sul Monte Sant'Onofrio, lungo la strada per Rosello, fondato nel 1700 dal barone Giosuè Bartolini, molto devoto a Sant'Onofrio. La chiesa si presenta a pianta classica, in uno stile misto, tra il neogotico e il barocco, e conserva la statua lignea del santo. Essa rappresenta Onofrio con la corona reale, i lunghi capelli e la cintura di foglie attorno ai fianchi. Nella chiesa si celebra l'11 giugno la ricorrenza del santo, molto amato dai cittadini, e la processione parte dalla piccola badia fino ad Agnone, nella chiesa di Sant'Antonio. La chiesa di recente è stata abbellita da una croce stazionaria e da un percorso sul monte della Via Crucis.



Centro storico e borgo medievale |


Non meno interessante è l'architettura civile del paese: il centro storico è di chiaro stampo veneziano, infatti avventurandosi lungo le stradine del borgo antico ci si imbatte di frequente nelle caratteristiche botteghe veneziane e in piccole statue di pietra raffiguranti, per l'appunto, leoni veneziani. Il castrum di Civitellae era dotato di possenti mura, danneggiate dal terremoto del 1096, e ricostruita durante il periodo svevo. Nell'800 le mura furono quasi tutte smantellate, con la perdita delle porte urbiche di accesso, anche se la pianta urbanistica storica si è ben conservata. Le porte erano:



  • Porta Sant'Antonio (presso la chiesa omonima)

  • Porta Maggiore (all'ingresso del corso Vittorio Emanuele, presso la chiesa di Sant'Emidio)

  • Porta Annunziata (da ovest, presso la chiesa omonima)

  • Porta San Nicola (da est, presso l'omonima chiesa)

  • Porta Semiurno (presso la chiesa di San Marco)

  • Porta San Pietro (presso l'omonima chiesa)

  • Porta Berardicelli (ultima porta sul punto estremo di Agnone da sud, all'inizio del corso Garibaldi)



Architettura civile |



Palazzo della Città |


In via Alfieri, è un edificio quattrocentesco, usato dai potenti dell'epoca antica, e oggi trasformato in hotel. L'edificio ha un aspetto rinascimentale, caratterizzato alla base da muratura in conci, mentre il resto dell'esterno è intonacato di bianco. Il portale a tutto sesto, ha un'elegante cornice con chiave di volta cesellata a motivi vegetali. Un secondo portale, più arricchito nella cornice, con l'arricchimento di motivi geometrici, immette a un chiostro.



Palazzo dei Conti Minutolo |


Edificato nel XIII secolo in stile veneziano dai Minutolo, detto anche Palazzo Nuonno. Il palazzo è uno dei più interessanti della città per il suo stile, ma anche per la leggenda di fantasmi che vi aleggia. La camera che sovrasta la bottega orafa era adibita a cella dove venivano uccisi i condannati, e su ciò nacquero numerose leggende di fantasmi: specialmente quella che riguarda il crollo del pavimento del piano superiore, interpretato come simbolo di vendetta dei condannati, oppure il ritrovamento di scheletri e resti di feti umani, frutto di rapporti incestuosi. Dell'epoca antica, dato che il palazzo è stato rimaneggiato, rimane una bifora murata; nel 1796 fu acquistato dalla famiglia Cocucci, che lo possedettero per poco tempo, e fu ricomprato dalla famiglia Nuonno di Sant'Angelo del Pesco. Il corredo veneziano mostra leoni lagunari, la bifora murata, e al piano terra vi è una bottega orafa di origine veneziana, ancora intatta



Antica bottega orafa |


L'Antica Bottega Orafa sita in Corso Garibaldi testimonia un'antica migrazione di artigiani lagunari verso Agnone, avvenuta secoli addietro per opera della famiglia Borrello.



Piazza Plebiscito |


Interessante è la piazza principale del centro storico, piazza Plebiscito, anticamente detta piazza del Tomolo.Sempre in questa piazza confluiscono sette strade che partono da altrettante altre zone del borgo antico e che ospita una caratteristica fontana marmorea risalente al 1881 (anno della costruzione del primo acquedotto urbano agnonese) con lo stemma Agnonese sul bronzo da dove sgorgano le acque, restaurata, come tutta la Piazza, tra la fine del 2006 e i primi mesi del 2007.



Storico teatro Italo-Argentino |


Come accennato, il Teatro Italo-Argentino fu costruito nel primo dopoguerra con i fondi degli agnonesi del Sudamerica. Esso funziona sia come teatro (l'unico in provincia d'Isernia), sia come cinema.



Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti[14]







Il paese, un tempo molto popolato, ha dimezzato la sua popolazione a causa di una costante emigrazione sia all'estero che in altri centri italiani: la popolazione si attesta a poco più di 5.000 abitanti ma agli inizi del Novecento contava circa 11.000 abitanti.



Tradizioni e folclore |


Il 24 dicembre ad Agnone si svolge la "'Ndocciata", la più conosciuta tradizione del comune: è una sfilata di migliaia di enormi fiaccole costruite artigianalmente. Dal 2000 tale evento si svolge stabilmente anche il giorno dell'Immacolata Concezione. Nel 1996 essa fu portata a Roma al cospetto di papa Giovanni Paolo II.
Questa tradizione, che probabilmente nell'antichità era connessa ai riti della rinascita della luce, oltre che ad Agnone si è conservata - in misura minore - anche a Santo Stefano di Sante Marie (L'Aquila) ed ha assunto una diversa valenza legandosi alla festività del Natale.




N'docciata della notte della Vigilia di Natale


Ovviamente è possibile gustare gli ottimi prodotti della gastronomia locale nei vari punti ristoro dislocati all'interno della manifestazione, nei quali è possibile cenare con pochi euro.


Nel 2012 le Poste Italiane hanno dedicato un francobollo a questa festa tradizionale.



Economia |



La fonderia Marinelli |




Il concerto di campane della fonderia Capanni, costruito e montato tra il 2000 e il 2010 circa a Guardiagrele nella Collegiata di Santa Maria Maggiore




Una campana dell'Abbazia di Montecassino costruita dalla fonderia Marinelli


Agnone è famosa in tutta Italia e in Europa per la presenza dell'antichissima Fonderia Marinelli, che è in perfetta funzione e in piena attività.


Le sue origini risalgono al Medioevo, e la fonderia è ricordata per la fabbricazione di campane per edifici di alto rilievo quali la Cattedrale della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei e dell'abbazia di Montecassino.


Le prime campane ufficiali fuse dalla fonderia Marinelli risalgono al 1339, per opera del direttore Nicodemo Marinelli, detto "Campanarus". Nei due secoli successivi, quando l'Italia passò nelle mani degli aragonesi, i Marinelli continuarono a fondere campane per le varie chiese e campanili che venivano edificati in tutta la penisola. Nel 1924 il Papa Pio XI conferì alla famiglia Marinelli l'onore di avvalersi dello Stemma Pontificio perché potessero rappresentarlo nel volto dell'campane che continuavano a fondere copiosamente.


I Marinelli all'inizio del XX secolo furono chiamati da molte chiese di tutta l'Italia perché gli impianti per l'oscillazione delle campane erano ormai obsoleti oppure gravemente danneggiati. Quando nel 1944 gli occupanti tedeschi nazisti, da un anno in guerra civile con l'Italia, giunsero anche in Abruzzo e in Molise, la fonderia fu chiusa ed usata come quartier generale per le missioni di battaglia.


Inoltre le campane che in quel periodo erano in fase di fusione furono distrutte dai nazisti e rifuse per creare dei cannoni da combattimento. Sconfitti i tedeschi dagli statunitensi, nel 1949 la fonderia Marinelli rimase lo stesso famosa per il suo contributo, e il suo nome era ancora sulla bocca di tutti: luogo di riferimento per la fusione di nuove campane. Nel Secondo dopoguerra italiano i Marinelli costruirono il concerto di campane per la Cattedrale di Montecassino, distrutta durante la celebre battaglia della seconda guerra mondiale, e così continuano a contribuire fino ad oggi, ogni qualvolta venga costruita una nuova chiesa, fondendo le campane necessarie per nuovi concerti.




La Fonderia Marinelli di Agnone, rinomata in Italia per la fabbricazione di campane per tutte le chiese del Paese



Confetto riccio di Agnone (mandorla confettata riccia) |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Confetto riccio di Agnone.

È un confetto più grande del normale con superficie rugosa. Tenero e friabile. Si consuma fresco e può essere conservato sotto vuoto.
Le materie prime sono: zucchero, mandorla di Avola, gomma arabica, aromi naturali. La mandorla di Avola viene cosparsa di gomma arabica per favorire la copertura con lo zucchero. Nella "bassina"(grande calderone in rame), mentre ruota, si versa lo zucchero sciroppato che cristallizzando ingrossa la mandorla e le conferisce la caratteristica forma rugosa.



Amministrazione |










































































































Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
12 giugno 1985
27 giugno 1990
Remo Sammartino

Democrazia Cristiana
Sindaco
[15]
2 luglio 1990
29 marzo 1992
Remo Sammartino

Democrazia Cristiana
Sindaco
[15]
29 marzo 1992
13 gennaio 1994
Bruno Vecchiarelli

Democrazia Cristiana
Sindaco
[15]
23 febbraio 1994
24 aprile 1995
Franco Antonio Marcovecchio

Democrazia Cristiana
Sindaco
[15]
24 aprile 1995
14 giugno 1999
Franco Paolantonio

Progressisti
Sindaco
[15]
15 giugno 1999
14 giugno 2004
Francesco Marcovecchio

Centro-destra
Sindaco
[15]
14 giugno 2004
8 giugno 2009
Gelsomino De Vita

lista civica
Sindaco
[15]
9 giugno 2009
21 febbraio 2011
Gelsomino De Vita

lista civica
Sindaco
[15]
21 febbraio 2011
23 febbraio 2011
Fabio Giombini


Comm. prefettizio
[15]
23 febbraio 2011
17 maggio 2011
Fabio Giombini


Comm. straordinario
[15]
17 maggio 2011
7 giugno 2016
Michele Carosella

lista civica: nuovo sogno agnonese
Sindaco
[15]
7 giugno 2016

in carica
Lorenzo Marcovecchio

lista civica: insieme per Agnone
Sindaco
[15]


Onorificenze |











Medaglia di bronzo al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di bronzo al Merito Civile
«La fiera popolazione agnonese partecipava, con eroico coraggio ed indomito spirito patriottico, alla lotta di Liberazione, offrendo un mirabile esempio di amore per la libertà e per la democrazia. Settembre - Novembre 1943/Agnone (IS)»
— Settembre - Novembre 1943/Agnone (IS)

[16]




Sport |


Hanno sede nel comune la società di calcio Polisportiva Olympia Agnonese e la squadra di pallavolo A.S. Pallavolo Agnone, che raggiunse il suo culmine con la partecipazione al campionato di Serie A2 2002-2003



Note |




  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2018.


  2. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.


  3. ^ Provincia di Abruzzo Citeriore o di Chieti:: Antonio Sciarretta's Toponymy


  4. ^ CHIETI MEDIEVALE Il Comitato teatino IX - XII sec. - Google Libri


  5. ^ Il 1799 ad Agnone (Molise)


  6. ^ Comuni molisani per altitudine, su Tuttitalia.


  7. ^ Bing Images


  8. ^ A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1093 sub voce "Borrello".


  9. ^ InStoria - I campi di concentramento in Molise


  10. ^ Comuni che cambiano regione Archiviato il 29 aprile 2015 in Internet Archive.


  11. ^ Vivi il Molise - Le Chiese, Regione Molise - Assessorato al Turismo, 2009. URL consultato il 3 marzo 2015.


  12. ^ ab A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1083 sub voce "Agnone".


  13. ^ A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1091 sub voce "Agnone".


  14. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.


  15. ^ abcdefghijkl http://amministratori.interno.it/


  16. ^ http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=199312



Bibliografia |



  • Odoardo Ciani, La città di Agnone e la sua cronistoria, Palladino editore

  • Tobia Paolone,Agnone. Guida utile, ed. Volturnia, 2011

  • Vittoria Ferrandino, Banche ed emigranti nel Molise. Credito e rimesse ad Agnone fra Ottocento e Novecento,ed Franco Angeli

  • Gioconda Marinelli, Arte e fuoco. Campane di Agnone,ed enne



Voci correlate |


  • Ferrovia Agnone-Pescolanciano


Altri progetti |



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