Sportello automatico
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Lo sportello automatico[1], o cassa bancaria automatica[1] e anche sportello automatico di banca[1], è il sistema per il prelievo automatico di denaro contante dal proprio conto corrente bancario, attraverso l'uso di una carta di debito nei distributori collegati in rete telematica, anche fuori dagli orari di lavoro degli istituti di credito e in località diverse dalla sede della banca presso cui si intrattiene il rapporto di conto corrente.
In Italia vengono sistematicamente[2], ma impropriamente, chiamati bancomat per sineddoche dal nome del primo e più grande circuito di prelievo che usa gli sportelli automatici. Bancomat è infatti un marchio registrato[3] di proprietà del Consorzio Bancomat, ed è la denominazione commerciale che identifica uno dei circuiti di debito nazionale per il prelievo di denaro contante da sportello automatico nonché il più conosciuto, l'altro è il Postamat di Poste Italiane.
Indice
1 Storia
2 Descrizione
2.1 Funzionamento
3 Attacchi
3.1 Ottimizzazione della liquidità
4 Note
5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
Storia |
Il primo sportello automatico fu sviluppato dalla società inglese De La Rue e installato a Enfield il 27 giugno 1967 presso la banca Barclays. In Italia compare nel 1974 a Milano presso la Banca Popolare di Novara. Seguirono poi la Banca Popolare di Vicenza e la Banca nazionale dell'Agricoltura che furono la prime banche italiane a installare il "Remote Teller" della società Burroughs. Tuttavia l'invenzione vera e propria è oggetto di controversie addirittura fra tre inventori:
John Sheperd-Barron, impiegato nella stessa De La Rue e che fu insignito nel 2005 del titolo di OBE (Officer of the Order of the British Empire);
Luther George Simjian che registrò nel 1930 a New York un brevetto;
Donald Wetzel e altri due ingegneri che registrarono un brevetto il 4 giugno 1973.
Il modello inaugurato nel 1967 accettava soltanto voucher monouso, che venivano trattenuti dalla macchina. Per rendere più difficili i furti, l'apparecchiatura funzionava con diversi principi, tra cui radiazioni e magnetismo a bassa coercitività che veniva rimosso dal voucher in fase di lettura.
Nel 1965 venne sviluppata l'idea del codice numerico di sicurezza (PIN) elaborata dall'ingegnere inglese James Goodfellow, anch'egli titolare di alcuni brevetti in materia.
Descrizione |
In estrema sintesi un ATM è suddiviso in 2 parti:
- struttura di erogazione;
- struttura di elaborazione.
La struttura (elettromeccanica) di erogazione è quella che presiede al prelievo e consegna del denaro (oppure alla distribuzione/ricezione di documenti).
La struttura (informatica) di elaborazione è costituita da un computer industriale sul quale è installato un comune sistema operativo (Windows XP è ancora molto diffuso presso gli ATM). Sopra il sistema operativo gira l'applicazione ATM vera e propria: in pratica il programma informatico che interagisce con l'utente e con la rete della banca.
Funzionamento |
Il sistema sfrutta per l'identificazione del richiedente una tessera plastificata (badge) corredata di una banda magnetica e (solo in quelle più moderne) di un microchip, che il cliente inserisce in un apposito lettore.
La tessera viene attivata digitando sulla tastiera del distributore un codice numerico di sicurezza (PIN), che deve essere mantenuto segreto dal possessore; questo viene criptato e se la stringa criptata corrisponde a quella memorizzata o ricalcolata sul calcolatore centrale l'operazione può essere eseguita; diversamente, al terzo tentativo sbagliato la tessera viene catturata dal distributore e il servizio viene cautelativamente sospeso.
Con il servizio è inoltre possibile usufruire di altre operazioni connesse, come il pagamento di bollette, il versamento di contanti e assegni, la lettura del saldo, la stampa degli estratti conto o della lista dei movimenti e ricariche di telefoni cellulari; si possono inoltre effettuare pagamenti negli esercizi commerciali provvisti di POS.
Il servizio, con la relativa tessera, è fornito dalla maggior parte degli istituti bancari e ha costi e modalità di funzionamento variabili a seconda delle condizioni stabilite tra la banca e il cliente. I distributori possono appartenere anche a una banca diversa da quella presso cui il cliente ha il conto. Nella maggior parte dei Paesi Europei, la tessera è fornita gratuitamente e i prelievi effettuati presso qualsiasi banca sono anche gratuiti.
Attacchi |
Una modalità di attacco è l'installazione abusiva nella parte frontale dello sportello di dispositivi (skimmer) atti a registrare o teletrasmettere i codici contenuti nella banda magnetica delle carte inserite e quelli digitati dall'utilizzatore (mini telecamera). La disponibilità di questi due elementi consente di ricostruire (clonare) una scheda magnetica contraffatta ma pienamente funzionante, con la quale è possibile effettuare prelievi e altre operazioni sino a che l'utente o il sistema antifrodi dell'istituto bancario non provvedano alla sua disabilitazione.
Un suggerimento che spesso viene fornito è quello di celare all'atto della composizione il PIN digitato (ad esempio utilizzando la mano libera o un foglio di carta o il portafoglio o altro).
Un'altra modalità di attacco è l'applicazione di oggetti che impediscono l'uscita dei soldi oppure della carta, che vengono successivamente presi dal ladro.[4] Si consiglia prima dell'uso di controllare che non ci siano oggetti insoliti sullo sportello; e nel caso che non escano i soldi o la carta, di non allontanarsi, di telefonare alla banca e alle forze dell'ordine dal posto, e di rifiutare l'aiuto di estranei.[5]
Ottimizzazione della liquidità |
Un modello semplice e diffuso per calcolare la quantità di contante necessaria per un ATM, è quello utilizzato per una politica di gestione delle scorte.
- SC=GM+SS=GM+k⋅σ{displaystyle SC=GM+SS=GM+kcdot sigma }
dove:
SC{displaystyle SC}: deposito (scorta) settimanale di contante necessaria a soddisfare le richieste di prelievo;
GM{displaystyle GM}: giacenza media settimanale di contante, rilevata giornalmente nel periodo di campionamento;
k{displaystyle k}: variabile distribuita come una normale standard di media 0 e varianza pari a 1, funzione del livello di servizio fissato dal progettista. Vale che k{displaystyle k}~N(0,1){displaystyle N(0,1)}, e che k=k(LS){displaystyle k=k(LS)} con LS=[%]{displaystyle LS=[%]} a scelta;
σ{displaystyle sigma }: deviazione standard dei prelievi settimanali di contante, misurata nel periodo di riferimento;
SS{displaystyle SS}: scorta di sicurezza. La scorta di sicurezza serve a coprire i picchi della domanda, le richieste di prelievi al di sopra della media settimanale.
Il livello di servizio è l'unica variabile sulla quale si può agire. Un livello di servizio alto equivale a dimensionare sul picco della domanda, anziché sul valore medio dei prelievi, e soddisfare tutte le richieste di contante. Questa qualità del servizio aumenta però il costo/opportunità legato all'immobilizzo di liquidi, per le somme che la banca deve tenere nello sportello senza poterle prestare o investire.
Note |
^ abc Cfr. sulla banca dati terminologica dell'Unione Europea - IATE
^ BANCOMAT, Treccani.it. URL consultato il 1º settembre 2013.
^ Marchio Bancomat® registrato presso Ufficio Italiano Marchi e Brevetti, su uibm.gov.it.
^ http://www.newslavoro.com/cash-trapping-ecco-la-nuova-truffa-al-bancomat/
^ .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
http://www.bpfondi.it/notizie/truffe-sportelli-bancomat.php[collegamento interrotto]
Voci correlate |
- Conto corrente
- Banca
- Carta di debito
- Mission Critical System
- Euronet
- Euronet Worldwide
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikiquote
- Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni |
Sportello automatico, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
- Consorzio Bancomat, su bancomat.it.
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