Valar




I Valar (singolare Vala, femminile singolare Valië) sono personaggi di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese John Ronald Reuel Tolkien.


I Valar sono i più potenti tra quegli Ainur (entità create dal pensiero di Eru Ilúvatar) che hanno deciso di proseguire la loro esistenza all'interno di Eä (gli altri Ainur in Eä sono i Maiar). Compaiono principalmente ne Il Silmarillion; all'interno di Eä e su Arda possono essere equiparati a degli dèi politeistici, ciascuno abbinato ad un diverso elemento.


"Valar", in Quenya, significa Potenze del Mondo.[1]




Indice






  • 1 Caratteristiche mitologiche


  • 2 Cenni di trama


  • 3 Elenco dei Valar


    • 3.1 Le Regine dei Valar (Valier)


    • 3.2 Albero genealogico dei Valar


    • 3.3 Nomi e titoli




  • 4 Caratteristiche


  • 5 La particolarità di Morgoth


  • 6 Note


  • 7 Bibliografia


  • 8 Voci correlate


  • 9 Altri progetti





Caratteristiche mitologiche |


Modellati dall'immaginazione di Tolkien molto probabilmente sulla scorta delle divinità olimpiche greche, a differenza dei loro "cugini" euromeridionali, i Valar, nell'intenzione di Tolkien, dovevano costituire il nucleo mitologico divino da cui attingere le storie da lui narrate, creando così una mitologia celtico-anglo-sassone da contrapporre a quella greco-romana.


A differenza degli dei greci, i Valar sono sì esseri maestosi e potenti, ma sottoposti al Dio Supremo, Eru, che nella concezione tolkieniana doveva essere l'equivalente mitologico del Dio cristiano, saggio, lungimirante, misericordioso e onnipotente. I Valar, proprio per essere una sorta di creature angeliche al servizio del Bene, sono del tutto diversi dai loro analoghi greco-romani: così Tulkas, 'dio' della Guerra, è sì un guerriero valoroso e intrepido, ma affatto diverso per intemperanze e crudeltà dal dio Ares; Manwë, ovvero lo Zeus tolkieniano, è al pari del suo corrispettivo greco il sovrano degli dei, ma diversamente da questo non si diverte a fornicare con belle fanciulle mortali. Sono 'dèi cristiani', in un certo senso, e cristianamente personificano le virtù cardinali e teologali: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza, e fede, carità, speranza.


Morgoth, il Signore Oscuro, è paragonabile al Satana giudaico-cristiano, un essere angelico di pura malvagità, una personalità potentissima ma tracotante al punto da non conoscere i propri limiti; Melkor, che come Lucifero partecipava al Disegno Divino con la maggior gloria e maestà, aspira a una sua propria creazione indipendente dalla volontà di Eru, quindi si erge al pari di Eru, l'Unico Dio, salvo poi essere ammonito dal suo creatore del fatto che tanto a lui, essere pur potentissimo, quanto a tutti gli altri Valar è preclusa la creazione dal nulla, ab nihilo.



Cenni di trama |


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Tra gli Ainur originati da Ilúvatar alcuni decisero di rimanere con lui, mentre altri scelsero di entrare in Eä poiché colpiti dalla visione del mondo contenente ciò che essi avevano espresso con il loro canto (Musica degli Ainur) e affascinati dai figli di Ilúvatar (pensati da lui stesso e presenti nella visione). Questi secondi spiriti sono Valar e Maiar, ognuno dei quali ebbe un compito particolare nel modellamento e arricchimento del mondo. I Valar, una volta arrivati su Arda si resero conto che il mondo era ancora un luogo oscuro e buio e che ciò che avevano visto era solo una visione non concreta. Così iniziarono a preparare la terra per la venuta dei figli di Ilúvatar, ostacolati da Melkor che distruggeva ogni cosa da loro creata, ma inconsapevolmente contribuiva alla stabilizzazione di Arda. La loro prima abitazione nel "Piccolo Regno fra le innumerevoli stelle" (Arda) fu in Almaren, un'isola in un grande lago della Terra di Mezzo, ma dopo la sua distruzione, molto prima del Risveglio degli Elfi, si spostarono sul continente di Aman e lì fondarono il regno beato di Valinor.



Elenco dei Valar |


Fra tutti i Valar, nove sono considerati supremi in potere e in considerazione. Melkor viene però generalmente tolto dal novero, facendo sì che ne rimangano otto, gli Aratar, i Supremi di Arda, in ordine: Manwë e Varda, Ulmo, Yavanna e Aulë, Mandos, Nienna e Oromë. Questi sono considerati superiori rispetto a qualunque altro Valar, Maiar e a tutte le altre specie inviate da Ilúvatar in Eä.




  • Manwë detto Súlimo, Re dei Valar, Supremo Sovrano di Arda, Signore dell'Aria;


  • Ulmo, Re del Mare, Signore delle Acque;


  • Aulë detto Mahal ovvero il Fabbro, Signore della Terra nonché della conoscenza e delle arti;


  • Oromë detto Aldaron, il Grande Cavaliere, Signore delle Foreste;


  • Námo detto Mandos, il Giudice, Signore della Morte e del Destino; fratello maggiore di Lórien, risiede nelle Aule di Mandos;


  • Irmo detto Lórien, Signore del Desiderio; fratello minore di Námo (o Mandos), e insieme sono indicati come Fëanturi ("I Signori degli Spiriti"). Di solito viene chiamato Lórien, dal luogo dove dimora, ed i suoi giardini che in Lórien sono situati, sono i più belli di tutta Arda. È il Signore delle Visioni e dei Sogni e il suo nome significa "Desiderante" o "Signore del Desiderio".


  • Tulkas detto Astaldo, il Valoroso, il Campione di Valinor, Signore della Guerra;


  • Melkor detto Morgoth, Oscuro Signore, Fiamma di Udun, Creatore del Male, Signore del Fuoco.



Le Regine dei Valar (Valier) |




  • Varda detta Elentári, Signora delle Stelle; sposa di Manwë Sùlimo


  • Yavanna detta Kementári, Palúrien, Dispensatrice di Frutti, Regina della Terra; sposa di Aulë


  • Nienna, Signora della Tristezza; è stato il suo pianto ad ispirare negli altri Valar misericordia verso i mortali

  • Estë la Guaritrice, Signora della Pace. Il suo nome significa riposo. Suo sposo è Irmo, e vive con lui nei giardini di Lórien in Valinor. Durante il giorno non cammina, ma riposa nell'isola del lago Lórellin. Dalle fontane di Irmo ed Estë chiunque abiti in Valinor può rinfrescarsi;


  • Vairë la Tessitrice, Signora della Storia; sposa di Mandos, tesse continuamente delle tele che raffigurano tutta la storia del mondo;

  • Vána la Sempregiovane, Signora della Primavera; sorella di Yavanna e sposa di Oromë. Al suo passaggio i fiori si aprono e gli uccelli cantano allegramente.

  • Nessa la Danzatrice, Signora della Femminilità; è nota per la sua velocità e la sua agilità, per la sua capacità di comunicare con i cervi che la seguono tra la natura e per il suo amore per la danza nelle terre sempreverdi di Valinor; sposa di Tulkas. È anche nota per la sua bellezza pura e per l'amore che suscita il suo sguardo.



Albero genealogico dei Valar


In azzurro sono indicati i Valar, in rosa le Valier; il tratteggio indica che Eru ha concepito i due Ainur come marito e moglie.





























































































































































































































































Eru Ilúvatar
Manwë Súlimo
Ulmo
Aulë Mahal
Oromë Aldaron
Tulkas Astaldo
Námo Mandos
Irmo Lórien
Varda Elentári
Yavanna Kementári
Vána
Nessa
Vairë
Nienna
Estë


Nomi e titoli |


Questi sono i nomi dei Valar come sono conosciuti dagli Eldar. Nella Terra di Mezzo essi (i Valar) vennero conosciuti con altri nomi in particolare di origine Sindarin; per esempio Varda veniva chiamata Elbereth. Gli Uomini li chiamavano in altri modi ancora e davano loro il titolo di dèi. Bisogna notare che questi, ad eccezione di Oromë, non sono i loro veri nomi ma piuttosto dei titoli: i loro veri nomi non vengono ricordati in nessun luogo.



Caratteristiche |


I Valar furono coloro tra i più grandi degli Ainur che testimoniarono la Visione di Ilúvatar cantata nell'Ainulindalë e che la amarono di più. Essi scelsero quindi di scendere in Eä per poterne divenire parte integrante. Melkor, al contrario, fu l'unico Vala che scese in Eä per cercare di sottometterla al proprio potere.


Il potere di ognuno dei Vala su un particolare elemento dell'universo, diverso da Vala a Vala, è dovuto al fatto che ciascuno di esso fu il primo o comunque il principale Ainu che immaginò e cantò di quel particolare elemento nell'Ainulindalë.


I Valar non hanno una forma visibile fissa, ma spesso assumono le sembianze di Uomini ed Elfi, o rimangono invisibili, in quanto esseri di puro spirito. Melkor (che rimane sempre un Ainu) perse l'abilità di cambiare aspetto già da prima della sua caduta, come in seguito il suo luogotenente Sauron (un Ainu anche lui, sebbene solo un Maia). A volte, per incutere timore, i Valar si mostravano in tutta la loro possenza, o come esseri antropomorfi giganteschi, oppure assumendo forme mostruose modellate dalla materia di cui ognuno di loro era fatto; per esempio Ulmo raramente decideva di comparire agli uomini, per timore di spaventarli troppo, dal momento che sarebbe apparso come un immenso essere di sembianze umane ma fatto di onde e acqua profonda. Melkor sfruttò anzi questa capacità di assumere forme mostruose inducendo spesso alla follia e alla disperazione elfi e uomini, mostrandosi come una creatura gargantuesca dall'aspetto orribile e con uno sguardo micidiale.



La particolarità di Morgoth |


Melkor era inizialmente il più potente tra i Valar; ha perduto gradualmente i suoi poteri e abilità per aver portato morte e distruzione e riversato la sua potenza nelle malvagie entità a cui ha dato vita, e non viene più annoverato tra i Valar.


Melkor è piuttosto conosciuto col nome di Avversario (Morgoth). Il suo elemento distintivo è il fuoco, ma di una natura diversa rispetto a quella della Fiamma Imperitura; laddove infatti il fuoco di Melkor può solo modellare, ricostituire o distruggere, il Fuoco Segreto invece serve a creare e a costruire. Essendo il 'signore del fuoco', Melkor è al di sopra degli altri Valar, secondo la classificazione aristotelica degli Elementi; Fuoco, Aria, Acqua e Terra.



Note |




  1. ^ Tolkien, p.17



Bibliografia |


  • John Ronald Reuel Tolkien, Il Silmarillion, Club degli Editori (su licenza Rusconi), 1980.


Voci correlate |



  • Ainur

  • Valarin

  • J. R. R. Tolkien



Altri progetti |



Altri progetti


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