Ascensore




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando il termine tecnico del calcio, vedi Glossario calcistico#A.

Un ascensore è un impianto in grado di sollevare persone da un piano all'altro di un edificio o da livelli diversi di una costruzione o di una struttura. Un ascensore è solitamente costituito da una cabina che contiene i passeggeri e che viene sollevata da un motore elettrico che agisce su funi alle quali la cabina è agganciata; alcuni ascensori sono azionati da pistoni telescopici che sollevano e fanno discendere l'abitacolo. Un ascensore il cui uso sia destinato al sollevamento di merci e oggetti è chiamato "montacarichi".




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Descrizione


  • 3 Ascensori inclinati


  • 4 Ascensori pubblici


    • 4.1 Esempi di ascensori pubblici all'estero




  • 5 Sicurezza


  • 6 Note


  • 7 Voci correlate


  • 8 Altri progetti


  • 9 Collegamenti esterni





Storia |




La "sedia volante" alla Reggia di Caserta



L'ascensore è nato dalla necessità di valorizzare i piani più alti. Pur possedendo qualità come la visuale e maggiore indipendenza, questi venivano destinati alla gente meno abbiente perché scomodi e difficilmente raggiungibili.




Modellino in scala del sistema meccanico della "sedia volante" nella Reggia di Caserta


Già Vitruvio riporta come Archimede di Siracusa avesse costruito degli ascensori, mentre altri esempi di dispositivi destinati al trasporto verticale di persone all'interno degli edifici compaiono nella Spagna islamica.


Altre forme di ascensore apparvero nei palazzi nobiliari europei (in particolare nel 1793 al palazzo d'Inverno di San Pietroburgo) e nelle miniere e nei porti britannici, nei primi decenni del XIX secolo, essi furono i primi ascensori a far uso di motori a vapore.


Nel XVIII secolo fu realizzato alla reggia di Versailles una sedia volante, una sorta di antenato dell'ascensore.
Tale soluzione fu riproposta per la Reggia di Caserta dall'architetto Luigi Vanvitelli[1].




Il brevetto Otis del 1861


Sicuramente una delle prime situazioni in cui si è sentita la necessità di una attrezzatura idonea a trasportare in verticale uomini e materiali è quella delle miniere. Sono dell'inizio del XIX secolo i primi studi per dotare quei primitivi apparecchi di un motore a vapore che sostituisse l'energia umana.




Un vecchio pannello di comando


Il primo brevetto di un sistema di sicurezza fu dell'inventore statunitense, Elisha Otis, che nel 1853 depositò il brevetto di un sistema di sicurezza paracadute, destinato ad impedire la caduta violenta della cabina in caso di guasti o rotture ai cavi.


La prima applicazione pratica si ebbe nel 1857 a New York, mentre in Italia il primo ascensore per il trasporto di persone fu costruito dalle officine meccaniche Stigler per l'albergo Costanzi a Roma nel 1870[1]. Negli anni successivi, altri famosi ingegneri lo perfezionarono con l'adozione di circuiti idraulici e con l'invenzione dell'ascensore elettrico, fatta risalire al 1880 in Germania da parte di Werner von Siemens.


Una delle prime spettacolari applicazioni della nuova invenzione è quella vista nel 1889 in Francia in occasione della presentazione della Tour Eiffel a Parigi. Durante il pontificato di Pio X, nel 1902, furono installati sotto la direzione dell'ingegnere Federico Zoléo i primi ascensori Vaticani prodotti dalla svizzera Schindler, mentre nel 1904 venne installato presso Palazzo Barberini a Roma il primo ascensore elettrico italiano[2].


Le tappe più importanti nell'evoluzione dell'ascensore possono essere considerate quelle dell'abolizione del manovratore, datata 1924, e successivamente l'introduzione delle porte ad apertura automatica al posto di quelle manuali.


Notevoli progressi si sono registrati anche nel campo dei "quadri di manovra", deputati al controllo e alla gestione dell'impianto. Superati gli obsoleti pannelli elettromeccanici senza particolari flessibilità di funzionamento, i moderni sistemi elettronici con microprocessori consentono un esercizio adattabile ad ogni genere di edificio ed utilizzo (prenotazioni di chiamata, corse con arresti intermedi per "raccogliere" e "riempire" la cabina fino al raggiungimento del massimo carico, ecc.).


Fra le ultime evoluzioni invece vi sono:



  • la regolazione elettronica della velocità: oltre a rendere estremamente dolci le fasi di avvio e fermata della cabina, permettono l'arresto della stessa esattamente in corrispondenza del piano; questa è inoltre una condizione necessaria al soddisfacimento delle ultime norme in materia di sicurezza (fra le maggiori cause di incidente si registrano proprio gli inciampi sugli scalini che si creano fra piano e cabina), e precisamente il raggiungimento di adeguata precisione di fermata e di livellazione al piano, come richiesto dalla norma per l'accessibilità degli ascensori anche ai disabili EN 81-70;

  • l'eliminazione del "vano o locale macchina" mediante lo spostamento di motore, argano e apparecchiature di comando - realizzati in forma molto compatta - all'interno del vano di corsa allo scopo di risparmiare spazio all'interno dell'edificio (questo tipo di ascensore è conosciuto con l'acronimo MRL dall'inglese machine-room less);

  • la riduzione degli spazi verticali di sicurezza nel vano ascensore, in alto e/o in basso, in modo da ridurre gli ingombri verticali dell'ascensore nell'edificio, specie se preesistente.



Descrizione |


Gli ascensori o elevatori (definizione dell'ultima direttiva comunitaria, la Direttiva Ascensori, del 29 giugno 1995 recepita in Italia con il D.P.R. n. 162 del 30 aprile 1999) possono essere:



  • Elettrici (a fune)

  • Oleodinamici


L'ascensore elettrico moderno è composto principalmente dai seguenti elementi:



  1. Macchinario di sollevamento (detto anche argano)

  2. Cabina passeggeri

  3. Contrappeso (che ha funzioni anche di bilanciamento con conseguente riduzione della potenza elettrica impegnata e dei consumi energetici)

  4. Funi di trazione

  5. Quadro elettrico di manovra

  6. Dispositivi di sicurezza comprendenti: Limitatore di velocità, Paracadute.


L'ascensore oleodinamico moderno è composto principalmente dai seguenti elementi:



  1. Centralina idraulica

  2. Cilindro e pistone

  3. Cabina passeggeri

  4. Quadro elettrico di manovra

  5. Dispositivi di sicurezza comprendenti: Paracadute, Valvola di blocco.


Può inoltre comprendere anche:


  1. Funi di taglia



Moderni ascensori panoramici


I due azionamenti si differenziano nel modo con cui viene imposto il movimento. Con un ascensore elettrico è il macchinario di sollevamento che trasmette il movimento alle funi che reggono la cabina per mezzo dell'attrito sulla puleggia di frizione; il motore elettrico funziona in entrambe le direzioni di marcia: salita e discesa.


Con un ascensore oleodinamico è la centralina idraulica che fornisce l'energia ad un fluido a mezzo di una pompa di tipo volumetrico e di una serie di valvole (generalmente un olio con speciali additivi) che muove a sua volta il pistone permettendogli di fuoriuscire dal cilindro; in questo caso il motore elettrico funziona quando la cabina va in salita poiché in discesa è la forza di gravità a muoverla.


Un ascensore che trasporta solamente materiali, senza che vi sia la possibilità di accompagnamento umano, è definito montacarichi, e non è soggetto alla Direttiva Ascensori, bensì alla Direttiva Macchine.


Un particolare e curioso tipo di ascensore a funzionamento continuo è il paternoster.


L'Italia è il paese con il maggior numero di ascensori al mondo – nel 2006 tra i 750 000 e gli 800 000 impianti – e se ne installano ogni anno da 15 000 a 20 000 nuovi.[3]
In Italia gli impianti esistenti devono essere verificati ogni 2 anni (oppure ogni qual volta ci sia una rimessa in servizio a seguito di modifiche rilevanti, trasformazioni, incidenti ecc.) da un ingegnere abilitato ed iscritto all'Albo facente capo ad un ente notificato che ha ottenuto l'autorizzazione ministeriale.



Ascensori inclinati |




Ascensore inclinato di Montmartre


Gli ascensori inclinati sono ascensori che trasportano persone (nel caso di trasporto di merci vengono definiti piani inclinati) percorrendo un percorso non verticale ma appunto inclinato. Possono essere adibiti sia per il servizio pubblico (per collegare due zone di una città) sia per il servizio privato (all'interno di edifici o giardini). Se adibiti al trasporto pubblico sono definiti sistemi ettometrici.


Negli ascensori inclinati è presente l'impianto di sollevamento per mezzo di una fune traente come negli ascensori verticali.


Gli ascensori inclinati mantengono la traiettoria costante per mezzo di vie di guida realizzate o in travi d'acciaio o utilizzando rotaie ferroviarie.


L'inclinazione massima degli ascensori inclinati, rispetto al piano orizzontale, è pari a 75°. Oltre 75° sono considerati ascensori verticali[4].


.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}Rispetto alle funicolari gli ascensori inclinati affrontano una maggiore pendenza. Inoltre mentre le funicolari sono dotate di sistemi di trazione per "trascinamento" gli ascensori inclinati sono dotati di sistemi di sollevamento.[Questa è solo una delle possibili classificazioni]



Ascensori pubblici |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema ettometrico.

Gli ascensori pubblici sono ascensori adibiti al trasporto pubblico di persone in città dalla particolare orografia. Fanno parte della categoria dei sistemi ettometrici.


In Italia sono attivi ascensori pubblici a Genova, Napoli, Ancona, Potenza, Perugia, Orvieto, Anghiari, Todi, Camerino, Salerno, Feltre e Cagliari.



Esempi di ascensori pubblici all'estero |




  • Elevador da Boca do Vento ad Almada, Portogallo


  • Santa Justa a Lisbona, Portogallo


  • Elevador do Mercado a Coimbra, Portogallo


  • Elevador da Ribeira a Oporto, Portogallo


  • Asansör a Smirne, Turchia

  • Ascensores de Valparaíso


  • Bad Schandau Elevator a Bad Schandau, Germania


  • East Hill Cliff Railway, Hastings, UK


  • Hammetschwand Elevator a Bürgenstock, Svizzera


  • Katarina Elevator a Stoccolma, Svezia


  • Oregon City Municipal Elevator in Oregon City, USA


  • Elevador Lacerda a Salvador, Brasile


  • Shanklin Cliff Lift in Shanklin, Isle of Wight


  • Skyway a Nagasaki, Giappone

  • Bellavista a Catanzaro, Calabria, Italia



Sicurezza |


La sicurezza degli ascensori è un argomento molto sentito, i primi esempi si hanno nel 1854 dall’ingegnere americano Elisha Graves Otis, realizzato nel 1957, si trattava di un freno che si azionava all'assenza di tensione del cavo di sollevamento (un suo troncamento), successivamente al termine del secondo millennio vennero introdotti anche i limitatori di velocità, posti inferiormente alla cabina, che grazie alla forza centrifuga per rallentare la corsa dell’ascensore[5], vengono inoltre studiati anche metodi per attutire il più possibile i rischi derivati da una caduta, come la corretta postura da assumere in caso di caduta libera dell'ascensore, che secondo l'esperto Eliot H. Frank del Centro di Ingegneria Biomedica del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston, la soluzione migliore sarebbe quella di sdraiarsi a terra in modo da distribuire meglio la forza su tutto il corpo e ridurre il più possibile le lesioni.[6]



Note |




  1. ^ ab Claudia Giammatteo, Appesi a un filo (PDF), Focus. URL consultato il 5 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2014).


  2. ^ Dalla targhetta riportata sull'ascensore stesso e ancora presente nei primi anni '90


  3. ^ Ascensori, lo strano record d'Italia. Sono più che in America e Cina, su repubblica.it. URL consultato il 3 giugno 2009., su Repubblica.it


  4. ^ L'ascensore inclinato Archiviato l'11 dicembre 2007 in Internet Archive.


  5. ^ Come funzionano i freni degli ascensori?


  6. ^ Che cosa fare se l’ascensore precipita?



Voci correlate |



  • Direttiva Macchine

  • Ascensore spaziale

  • Sistema ettometrico

  • Sistema di emergenza per ascensori



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |






  • Ascensore, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Modifica su Wikidata


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