Sant'Elia Fiumerapido
Sant'Elia Fiumerapido comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Lazio | ||
Provincia | Frosinone | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Fernando Cuozzo (lista civica) dal 25-5-2014 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 41°33′N 13°52′E / 41.55°N 13.866667°E41.55; 13.866667 (Sant'Elia Fiumerapido) | ||
Altitudine | 120 m s.l.m. | ||
Superficie | 41,1 km² | ||
Abitanti | 6 015[1](31-8-2018) | ||
Densità | 146,35 ab./km² | ||
Frazioni | Olivella, Portella, Valleluce | ||
Comuni confinanti | Belmonte Castello, Cassino, Cervaro, Picinisco, San Biagio Saracinisco, Terelle, Vallerotonda, Villa Latina | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 03049 | ||
Prefisso | 0776 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 060068 | ||
Cod. catastale | I321 | ||
Targa | FR | ||
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta) | ||
Nome abitanti | santeliani | ||
Patrono | sant'Elia | ||
Giorno festivo | 20 luglio | ||
Cartografia | |||
Sant'Elia Fiumerapido | |||
Posizione del comune di Sant'Elia Fiumerapido nella provincia di Frosinone | |||
Sito istituzionale | |||
Sant'Elia Fiumerapido è un comune italiano di 6 015 abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio.
Indice
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
1.2 Clima
2 Storia
2.1 Onorificenze
3 Monumenti e luoghi d'interesse
3.1 Architetture religiose
4 Società
4.1 Evoluzione demografica
4.2 Religione
5 Cultura
5.1 Cucina
5.1.1 Vini DOC
6 Amministrazione
6.1 Altre informazioni amministrative
7 Note
8 Voci correlate
9 Altri progetti
Geografia fisica |
Territorio |
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Clima |
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Classificazione climatica: zona C, 1311 GR/G
Storia |
Il nome di Sant'Elia è menzionato per la prima volta nel “Chronicon Casinense” all'epoca delle devastazioni saracene (859 e 866). In epoca romana l'attuale territorio santeliano era compreso in quello dell'antica Casinum, come documentano le superstiti iscrizioni.
Nel territorio sono stati rinvenuti reperti archeologici di epoca pre-romana e romana: mura poligonali del IV o III secolo a.C., resti di due ponti romani, lunghi e ben conservati tratti di un acquedotto romano di epoca claudia (I secolo d.C.), resti di colonne e frontoni di ville ed edifici sacri romani, epigrafi latine.
La storia del paese si lega strettamente a quella del vicino Monastero benedettino di Montecassino: infatti fu fondato, su una collinetta alla sinistra del corso del fiume Rapido, dall'abate Mansone di Montecassino attorno all'anno 990 e prese il nome da una piccola chiesa dedicata al Santo Profeta, esistente all'epoca poco più a valle del nuovo paese, proprio nei pressi del fiume, dove ancora oggi è possibile ammirare la parte superiore di un ponte romano detto di Sant'Elia Vecchio.
La chiesetta, fondata nell'VIII secolo, ebbe a subire, assieme al villaggio che gli era attorno, devastazioni e distruzioni durante le scorrerie saracene dell'859 e dell'866. Ricostruita sul finire del X secolo, fu definitivamente distrutta durante la guerra fra aragonesi e angioini, nel corso del XV secolo, per il possesso del Regno di Napoli.
Nel 1862, per Regio Decreto, al nome Sant'Elia fu aggiunta la specificazione "sul Rapido" successivamente cambiata in "Fiumerapido"[2].
L'8 dicembre del 1943, Sant'Elia Fiumerapido fu fatta oggetto di un furioso bombardamento aereo alleato. Il paese fu distrutto per il 91% e si ebbero 9 vittime civili, 50 militari e 116 feriti[3].
PERSONAGGI CELEBRI
- Angelo de Tummulillis (1397-1485?) - Storiografo e notaio presso la Corte Angioina e poi Aragonese del Regno di Napoli
- Angelo Santilli (1822-1848) - Filosofo e patriota federalista risorgimentale
- Enrico Risi (1856-1916) - Pittore e decoratore impressionista nonché Professore Onorario della Regia Accademia di Napoli
- Vincenzo Pomella (1896-1928) - Motorista ed esploratore artico con Roald Amundsen e Umberto Nobile.
Onorificenze |
Medaglia d'argento al merito civile | |
«Centro strategicamente importante, situato sulla linea Gustav, durante l'ultima guerra mondiale si trovò al centro degli opposti schieramenti, subendo violenti rastrellamenti da parte delle truppe tedesche e devastanti bombardamenti alleati, che provocarono la morte di numerosissimi cittadini, tra cui molti giovani e bambini, e la totale distruzione dell'abitato. I sopravvissuti, sebbene provati dagli stenti e dalla sofferenza, seppero reagire ed intraprendere la difficile opera di ricostruzione.» — S. Elia Fiumerapido (FR), 1943-1944 |
Monumenti e luoghi d'interesse |
Il centro storico di Sant'Elia è attraversato in tutta la sua lunghezza da via Angelo Santilli da cui si diramano, verso l'alto, dedali di vicoli e porticati che aggirano alle spalle la duecentesca Chiesa Madre di Santa Maria la Nova. Sono ancora ben visibili lunghi tratti delle mura di recinzione e di difesa dell'antico centro abitato con alcune torri ancora in buono stato o ben riconoscibili.
Le porte di accesso al vecchio "castellum" furono smantellate fra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. Di quella che era rivolta verso sud, restano le vestigia ricomposte su un prato della Villa Comunale; di quella rivolta verso nord in fondo a via Angelo Santilli, resta uno stipite con capitello incassato in un muro di una casa; la terza, detta la Portella, è ancora intatta, rivolta verso ovest e giù in basso di fronte alla chiesa di Santa Maria la Nova.
Magnifiche anche le chiese e le cappelle romaniche, rinascimentali e barocche con affreschi e dipinti d'epoca: la già nominata chiesa di Santa Maria la Nova (XIII sec.), in pieno centro storico, con arricchimenti rinascimentali e barocchi: ammirevoli il seicentesco organo la canne, opera di Cesare Catarinozzi di Affile ed il coevo coro ligneo intarsiato dai maestri intagliatori della famiglia Mosca di Pescocostanzo; la romanica chiesetta di Santa Maria Maggiore (XI sec.), un po' discosta dal paese, con affreschi bizantini dell'XI secolo e quelli medievali del XIII e XIV secoli, pavimento musivo precosmatesco e altare con dipinto bizantineggiante; la settecentesca chiesa di Santa Maria dell'Ulivo, in contrada Olivella e in perfetto stile barocco, racchiudente una settecentesca tela dipinta dall'artista napoletano Lorenzo de Caro, raffigurante la visitazione della Madonna a Santa Elisabetta; l'ormai sconsacrata chiesa romanica di Ognissanti (XI sec.) con affreschi bizantineggianti e del XIII e XIV secoli; i resti della distrutta chiesa di San Cataldo (X sec.), costruita all'epoca dai monaci basiliani di rito bizantino residenti nel monastero gisulfiano benedettino di Sant'Angelo in Valleluce; infine le cappelle affrescate di Santa Maria degli Angeli (XV sec.), Madonna del Carmine (XVI sec.) e Santa Maria di Palombara (XIV sec).
Architetture religiose |
- Chiesa di Santa Maria la Nova (XIII, XVI e XVIII secoli)
- Santuario di Casalucense (XIX secolo)
- Chiesa di San Sebastiano (XII sec.)
- Chiesa di Santa Maria dell'Ulivo (XVII sec.)
- Chiesa di Ognissanti (XI sec.)
- Cappella di Madonna degli Angeli (XV sec. con affreschi settecenteschi)
- Chiesa di San Cataldo (X sec,) - ruderi-
- Chiesa di San Pietro (XI sec.) - scavi archeologici-
- Chiesa di Santa Maria Maggiore (XI sec.)
Società |
Evoluzione demografica |
Abitanti censiti[4]
Religione |
La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica e afferisce alla diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, ma fino all'anno 2014 faceva parte dell'abbazia territoriale di Montecassino. Vi sono un centinaio di Testimoni di Geova con relativo luogo di culto territoriale cassinate : Sala del Regno.
Cultura |
Cucina |
Vini DOC |
Il territorio comunale è luogo di produzione di alcuni vini regolamentati dal disciplinare Atina DOC.
Amministrazione |
Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Frosinone, Sant'Elia Fiumerapido passò dalla provincia di Caserta a quella di Frosinone.
Altre informazioni amministrative |
- Fa parte della Comunità montana Valle del Liri.
- Fa parte dell'Unione dei comuni delle Mainarde.
Note |
Voci correlate |
- Unione dei comuni delle Mainarde
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 157460071 |
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^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2018.
^ Il nome "Sant'Elia sul Rapido" è tuttora leggibile sull'iscrizione alla base del monumento ai caduti nella villa comunale
^ Comune di Sant'Elia Fiumerapido - Sant'Elia e la seconda guerra mondiale, su comune.santeliafiumerapido.fr.it. URL consultato il 12 gennaio 2016.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.