Wojciech Jaruzelski











































































































Wojciech Jaruzelski

Wojciech Jaruzelski.jpg
Jaruzelski in uniforme nel 1987

Primo Segretario del Partito Operaio Unificato Polacco
Durata mandato
18 ottobre 1981 –
29 luglio 1989
Predecessore

Stanisław Kania
Successore

Mieczysław Rakowski


Presidente della Polonia
Durata mandato
19 luglio 1989 –
22 dicembre 1990
Capo del governo

Mieczysław Rakowski
Czesław Kiszczak
Tadeusz Mazowiecki
Predecessore
-
Successore

Lech Wałęsa

Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare di Polonia
Durata mandato
6 novembre 1985 –
19 luglio 1989
Capo del governo

Zbigniew Messner
Mieczysław Rakowski
Predecessore

Henryk Jabłoński
Successore
-


Primo ministro della Repubblica popolare di Polonia
Durata mandato
11 febbraio 1981 –
6 novembre 1985
Presidente

Henryk Jabłoński
Predecessore

Józef Pińkowski
Successore

Zbigniew Messner

Ministro della Difesa Nazionale
Durata mandato
11 aprile 1968 –
22 novembre 1983
Capo del governo

Józef Cyrankiewicz
Piotr Jaroszewicz
Edward Babiuch
Józef Pińkowski
Predecessore

Marian Spychalski
Successore

Florian Siwicki

Dati generali
Partito politico

Partito dei Lavoratori Polacchi (1944 - 1948)
Partito Operaio Unificato Polacco (1948 - 1990)
Alleanza della Sinistra Democratica (1999-2014)
Professione
Militare
Firma

Firma di Wojciech Jaruzelski





















































Wojciech Jaruzelski
Gen. Wojciech Jaruzelski 13 grudnia 1981.JPG
6 luglio 1923 – 25 maggio 2014 (90 anni)
Nato a Kurów
Morto a Varsavia
Cause della morte ictus
Luogo di sepoltura
Cimitero militare Powązki di Varsavia
Dati militari
Paese servito
URSS URSS
Flag of Poland.svg Repubblica Popolare di Polonia
Forza armata
Armata Rossa
Esercito popolare polacco
Anni di servizio
1943-1989
Grado Generale d'armata
Guerre Seconda guerra mondiale
Battaglie Battaglia di Berlino
Decorazioni
POL Order Budowniczych Polski Ludowej BAR.svgPOL Polonia Restituta Oficerski BAR.svgPOL Polonia Restituta Kawalerski BAR.svgVirtuti Militari Ribbon.pngPOL Order Krzyża Grunwaldu 3 Klasy BAR.svgPOL Order Sztandaru Pracy 1 klasy BAR.svgPOL Krzyż Walecznych 2r BAR.svgPOL Srebrny Krzyż Zasługi BAR.svgPOL Srebrny Medal Zasłużonym na Polu Chwały BAR.svgPOL Medal Za udział w walkach w obronie władzy ludowej BAR.pngPOL Medal 10-lecia Polski Ludowej BAR.svgPOL Medal 30-lecia Polski Ludowej BAR.svgPOL Medal 40-lecia Polski Ludowej BAR.svgPOL Za Warszawę 1939-1945 BAR.svgPOL Medal za Odrę Nysę i Bałtyk BAR.svgPOL Medal Zwycięstwa i Wolności BAR.svgPOL Złoty Medal Siły Zbrojne w Służbie Ojczyzny BAR.svgPOL Srebrny Medal Siły Zbrojne w Służbie Ojczyzny BAR.svgPOL Brązowy Medal Siły Zbrojne w Służbie Ojczyzny BAR.svgPOL Za udział w walkach o Berlin BAR.svgPOL Złoty Medal za Zasługi dla Obronności Kraju BAR.svgPOL Srebrny Medal za Zasługi dla Obronności Kraju BAR.svgPOL Brązowy Medal za Zasługi dla Obronności Kraju BAR.svgPOL Medal KEN BAR.svgPOL Medal Pro Memoria BAR.pngPOL Złota Odznaka im. Janka Krasickiego BAR.pngPOL Odznaka 1000-lecia Państwa Polskiego BAR.pngBEL Kroonorde Commandeur BAR.svgCZE Rad Bileho Lva 3 tridy BAR.svgCs2okg.pngOrder of the Red Banner (CSSR) Rib.pngRibbon jose marti.pngLegion Honneur Commandeur ribbon.svgGRE Order Redeemer 1Class.pngCordone di gran Croce di Gran Cordone OMRI BAR.svgPRT Order of Prince Henry - Grand Cross BAR.pngGDR Scharnhorst-Order bar.pngZhukov rib.png60 victory rib.pngOrder of Isabella the Catholic - Sash of Collar.svgOrder of Lenin ribbon bar.pngOrder october revolution rib.pngOrder of Red Banner ribbon bar.pngOrder friendship of peoples rib.pngCaputureberlin rib.png100 lenin rib.pngOrder of Glory Ribbon Bar.png
"fonti nel corpo del testo"

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Wojciech Witold Jaruzelski (Kurów, 6 luglio 1923 – Varsavia, 25 maggio 2014[1]) è stato un dittatore e generale polacco.


Fu alla guida del Paese negli anni ottanta. Nel 1981 con l’introduzione della legge marziale in Polonia fu autore della repressione del sindacato anticomunista Solidarność. Primo Segretario del Partito Operaio Unificato Polacco (PZPR) (1981-1989), dal 1967-1968 ha collaborato strettamente con il ministero della difesa, ed insieme ad altri collaboratori ha promosso l'esclusione di quasi 1300 ufficiali di origine ebrea. Come militare, raggiunse il grado di generale d'armata (generał armii), e fu anche il comandante dell'Esercito Popolare della Polonia, ma si licenziò dai suoi incarichi nel 1989, permettendo alla Polonia una transizione morbida e ordinata dal comunismo alle libere elezioni[2], grazie agli Accordi della Tavola Rotonda, che resero possibili le elezioni democratiche in Polonia.




Indice






  • 1 Biografia


  • 2 Carriera


  • 3 Onorificenze


    • 3.1 Onorificenze polacche


    • 3.2 Onorificenze straniere




  • 4 Note


  • 5 Altri progetti





Biografia |


Nato in una famiglia di origini nobili[3][4], nel primo dopoguerra frequentò un liceo cattolico[3]. Dopo la firma del patto Molotov-Ribbentrop e l'invasione sovietica della Polonia (17 settembre 1939) Jaruzelski e la sua famiglia furono catturati dagli agenti del NKVD (Commissariato del Popolo agli Affari Interni), e deportati nei campi di prigionia sovietici. Nel 1940, quando Jaruzelski aveva 16 anni, la sua famiglia condivise il destino di altre 26.000 famiglie polacche che furono deportate in Siberia e in Kazakistan: qui, nel lavoro forzato nelle miniere di carbone di Karaganda, rimediò danni permanenti agli occhi e alla schiena[3].


Divenuto orfano, fu selezionato dalle autorità sovietiche per la scuola ufficiali e si arruolò nell'esercito polacco che si formava sul suolo russo. Come comandante di un'unità di ricognizione passò l'intero percorso di guerra della Prima Armata dell'Esercito Polacco da Lenino (1943) fino a Berlino (1945)[4]. Fu membro del Partito Operaio Unificato Polacco dal 1947 e continuò la carriera militare nella Polonia Popolare. Nel 1968 divenne Ministro della Difesa e ricoprì tale carica fino al 1983[4].


Quando nel dicembre del 1970 iniziò una crisi politica causata dagli scioperi organizzati in alcune città sul Mar Baltico (Danzica e Stettino), Jaruzelski fu tra coloro che premettero sulle dimissioni di Władysław Gomułka e diedero appoggio al nuovo leader Edward Gierek. Dal 1971 fu membro permanente dell'Ufficio Politico del Partito. Di fronte all'aggravarsi della situazione politica ed economica del Paese alla fine degli anni settanta e per fronteggiare l'attività del sindacato "Solidarność" assunse nell'estate del 1981 l'incarico del Capo del governo e Primo segretario del POUP. In questa duplice veste cercava di dominare la situazione che, specialmente sul piano economico, di giorno in giorno diventava sempre più grave[5].


Nel contempo, divenuto oggetto di continue pressioni sovietiche, intraprese la pianificazione di un colpo di Stato: il 13 dicembre del 1981 proclamò l'instaurazione dello stato di guerra e divenne il capo del Consiglio Militare di Salvezza Nazionale[6]. In virtù delle leggi militari vennero sciolti o sospesero la loro attività tutte le organizzazioni politiche tranne il POUP e i due partiti minori alleati di esso; i maggiori attivisti di "Solidarność" furono invece arrestati e imprigionati. Jaruzelski decise di confinare ed espellere dal partito anche Gierek e Jaroszewicz, ora accusati di aver portato il Paese, con una sciagurata politica economica, sull'orlo della bancarotta[6].


Nel corso degli anni ottanta e specialmente dopo l'avvio della perestrojka nell'Unione Sovietica[7] il regime si attenuò fino a giungere a delle trattative con l'opposizione[8]. Nell'inverno del 1989 Jaruzelski diede inizio ai cosiddetti "dibattimenti della Tavola Rotonda" per passare gradualmente il potere a Solidarność. Durante la sua visita in Polonia in quello stesso anno, George Bush gli consigliò di candidarsi a Presidente della Repubblica per garantire un passaggio equilibrato dal socialismo alla liberal-democrazia[4].


Eletto presidente, formò un governo di coalizione guidato da Solidarność. Nel 1990 gli succedette Lech Wałęsa e di conseguenza Jaruzelski si ritirò a vita privata[3]. Ormai lontano dalla politica attiva, nel corso degli anni novanta molti politici ed anche semplici cittadini l'accusavano di una lunga serie di atrocità perpetrate dal passato governo comunista: Jaruzelski, tuttavia, uscì quasi sempre scagionato dai processi e venne condannato soltanto a qualche pena pecuniaria per delle irregolarità commesse quando era Ministro della Difesa[9].


Durante uno di tali processi, emerse una circostanza poco nota: il colpo di Stato militare di Jaruzelski scattò poche ore prima che venisse avviata l'invasione del paese da parte di truppe corazzate sovietiche da est e di truppe corazzate tedesco-orientali da ovest, già schierate ai confini[10][11]. Sul suo ruolo nella storia del Paese i pareri non sono unanimi: parte dei polacchi ha infatti espresso opinione che la proclamazione dello stato di guerra nel 1981 sarebbe stato "il male minore"[12], che risparmiò alla Polonia un'invasione sovietica.


Nel maggio del 2005 il presidente russo Vladimir Putin gli consegnò una medaglia commemorativa a Mosca: tale gesto fu aspramente criticato dal presidente della Repubblica Ceca Václav Klaus, secondo cui l'ex presidente polacco sarebbe rimasto il simbolo delle truppe del Patto di Varsavia che avevano invaso la Cecoslovacchia nel 1968[13]; Jaruzelski respinse le accuse, affermando subito di aver definito l'invasione sovietica "un errore politico e morale"[14].


Il 28 marzo del 2006 si diffuse la notizia che il neopresidente polacco Lech Kaczyński avrebbe voluto fare un gesto simile a quello del suo collega russo: Jaruzelski ricevette effettivamente una croce al merito, ma Kaczyński dichiarò che il riconoscimento era pervenuto all'ex-presidente a causa di un errore burocratico; due giorni dopo Jaruzelski restituì l'onorificenza[15]. Nel 2007 l'Istituto per la Memoria Nazionale Polacco (Ipn) ha formalmente accusato di "crimine comunista" il generale Wojciech Jaruzelski per aver decretato la legge marziale nel 1981 al tempo di Solidarnosc con le conseguenti repressioni e morti tra i manifestanti ed i rivoltosi[16].


Da tempo malato di cancro, è morto il 25 maggio 2014 all'età di 90 anni a Varsavia, nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale militare dove era ricoverato da mesi[1], per le conseguenze di ictus.[17] Pochi giorni prima di morire si rese protagonista di uno scandalo finito su tutti i giornali: mentre era ricoverato in ospedale, avrebbe sedotto la sua infermiera Dorota Walewska, di circa cinquant'anni più giovane. Avendoli trovati in posizione compromettente, all'età di 86 anni, la moglie di Jaruzelski aveva recentemente iniziato le pratiche per il divorzio[18].


Il sacerdote Jan Dohnalik ha dichiarato che in punto di morte Jaruzelski aveva chiesto ed ottenuto di ricevere l'unzione degli infermi.[19] Le esequie si sono tenute il 30 maggio nella cattedrale di Campo dell'Esercito Polacco e sono state celebrate dall'arcivescovo ordinario militare Józef Guzdek. Le sue ceneri sono state sepolte nel Cimitero militare Powązki di Varsavia.



Carriera |




  • chorąży (alfiere) – 16 dicembre 1943


  • podporucznik (sottotenente) – 11 novembre 1944


  • porucznik (tenente) – 25 aprile 1945


  • kapitan (capitano) – 22 luglio 1946


  • major (maggiore) – 10 luglio 1948


  • podpułkownik (tenente colonnello) – 25 gennaio 1949


  • pułkownik (colonnello) – 31 dicembre 1953


  • generał brygady (generale di brigata) – 14 luglio 1956


  • generał dywizji (generale di divisione) – 13 luglio 1960


  • generał broni (generale di corpo d'armata) – 9 luglio 1968


  • generał armii (generale d'armata) – 23 settembre 1973



Onorificenze |



Onorificenze polacche |











Ordine dei Costruttori della Polonia popolare - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine dei Costruttori della Polonia popolare











Croce di Ufficiale dell'Ordine della Polonia Restituta - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ufficiale dell'Ordine della Polonia Restituta
— 5 novembre 1948










Croce di Cavaliere dell'Ordine della Polonia Restituta - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Cavaliere dell'Ordine della Polonia Restituta











Croce d'Argento dell'Ordine Virtuti Militari - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'Argento dell'Ordine Virtuti Militari











Ordine della Croce di Grunwald di III Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Croce di Grunwald di III Classe
— 2 settembre 1945










Ordine della Bandiera del lavoro di I Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Bandiera del lavoro di I Classe











Croce al valore (2) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al valore (2)
— 24 giugno 1945 e 14 gennaio 1946










Croce d'argento al merito - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'argento al merito
— 20 luglio 1945










Medaglia della fedeltà e della gloria d'argento (3) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia della fedeltà e della gloria d'argento (3)
— 4 febbraio 1945, 27 marzo 1945 e 12 maggio 1945










Medaglia per la partecipazione alle battaglie in difesa del governo del popolo - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per la partecipazione alle battaglie in difesa del governo del popolo











Medaglia per il 10º anniversario della Repubblica popolare di Polonia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per il 10º anniversario della Repubblica popolare di Polonia
— 1954










Medaglia per il 30º anniversario della Repubblica popolare di Polonia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per il 30º anniversario della Repubblica popolare di Polonia
— 1974










Medaglia per il 40º anniversario della Repubblica popolare di Polonia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per il 40º anniversario della Repubblica popolare di Polonia
— 1984










Medaglia per Varsavia 1939-1945 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per Varsavia 1939-1945
— 1945










Medaglia dell'Oder, di Nisa e del Baltico - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia dell'Oder, di Nisa e del Baltico











Medaglia della Vittoria e della Libertà del 1945 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia della Vittoria e della Libertà del 1945











Medaglia per il servizio alla Patria nelle forze armate d'oro - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per il servizio alla Patria nelle forze armate d'oro











Medaglia per il servizio alla Patria nelle forze armate d'argento - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per il servizio alla Patria nelle forze armate d'argento











Medaglia per il servizio alla Patria nelle forze armate di bronzo - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per il servizio alla Patria nelle forze armate di bronzo











Medaglia per la partecipazione alle battaglie per Berlino - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per la partecipazione alle battaglie per Berlino











Medaglia per i contributi alla difesa del paese d'oro - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per i contributi alla difesa del paese d'oro
— 1973










Medaglia per i contributi alla difesa del paese d'argento - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per i contributi alla difesa del paese d'argento
— 1968










Medaglia per i contributi alla difesa del paese di bronzo - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per i contributi alla difesa del paese di bronzo
— 1966










Medaglia della Commissione dell'Educazione Nazionale - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia della Commissione dell'Educazione Nazionale











Medaglia Pro Memoria - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia Pro Memoria
— 2005










Medaglia Janka Krasickiego d'oro - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia Janka Krasickiego d'oro











Medaglia per il 1000º anniversario dello Stato polacco - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per il 1000º anniversario dello Stato polacco




Wojciech Jaruzelski nel 2006




La sua tomba nel Cimitero militare Powązki di Varsavia



Onorificenze straniere |











Commendatore dell'Ordine della Corona (Belgio) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Corona (Belgio)
— 1967










Cavaliere di I Classe dell'Ordine del Leone bianco (Cecoslovacchia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine del Leone bianco (Cecoslovacchia)
— 1978










Ordine di Klement Gottwald (Cecoslovacchia) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Klement Gottwald (Cecoslovacchia)
— 1983










Ordine della Bandiera Rossa (Cecoslovacchia) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Bandiera Rossa (Cecoslovacchia)
— 1971










Ordine di José Martí (Cuba) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di José Martí (Cuba)
— 1983










Commendatore dell'Ordine della Legion d'onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Legion d'onore (Francia)
— 1989










Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Salvatore (Grecia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Salvatore (Grecia)
— 1987










Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia)
— Roma, 12 maggio 1989[20]










Gran Croce dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo)
— 10 luglio 1976










Ordine di Scharnhorst (Repubblica Democratica Tedesca) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Scharnhorst (Repubblica Democratica Tedesca)
— 1975










Medaglia di Žukov (Russia) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di Žukov (Russia)
— 1996










Medaglia per il giubileo dei 60 anni della vittoria della grande guerra patriottica del 1941-1945 (Russia) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per il giubileo dei 60 anni della vittoria della grande guerra patriottica del 1941-1945 (Russia)
— 2005










Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
— 1989










Ordine di Lenin (2 - URSS) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Lenin (2 - URSS)
— 1978 e 1983










Ordine della Rivoluzione d'Ottobre (URSS) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Rivoluzione d'Ottobre (URSS)
— 1973










Ordine della Bandiera Rossa (URSS) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Bandiera Rossa (URSS)
— 1978










Ordine dell'Amicizia tra i Popoli (URSS) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine dell'Amicizia tra i Popoli (URSS)
— 1973










Medaglia per la cattura di Berlino (URSS) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per la cattura di Berlino (URSS)











Medaglia commemorativa per il giubileo dei 100 anni dalla nascita di Vladimir Il'ich Lenin (URSS) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il giubileo dei 100 anni dalla nascita di Vladimir Il'ich Lenin (URSS)
— 1970










Medaglia per la vittoria sulla Germania nella grande guerra patriottica 1941-1945 (URSS) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per la vittoria sulla Germania nella grande guerra patriottica 1941-1945 (URSS)



Note |




  1. ^ ab Polonia, è morto Jaruzelski. "Il generale che tradì due volte", in La Repubblica, 25 maggio 2014. URL consultato il 26 maggio 2014.


  2. ^ È morto Wojciech Jaruzelski, ilpost.it, 25 maggio 2014. URL consultato il 26 maggio 2014.


  3. ^ abcd "Profile: Gen. Wojciech Jaruzelski", CNN, 13 giugno 2008


  4. ^ abcd Profile: Poland's last communist leader, BBC, 16 maggio 2001


  5. ^ Victor Sebetsyen (2009), Revolution 1989: The Fall of the Soviet Empire, New York City: Pantheon Books. ISBN 0-375-42532-2


  6. ^ ab General Wojciech Jaruzelski Archiviato il 9 ottobre 2011 in Internet Archive.


  7. ^ Christopher Bobinski. Kremlin Echoes Heard in Poland. The Financial Times (London, England), Tuesday, June 18, 1985; pg. 2; Edition 29,652.


  8. ^ Wojciech Witold Jaruzelski, Encyclopædia Britannica


  9. ^ Jaruzelski alla sbarra per la strage del 1970, Corriere della Sera, 12 maggio 2001


  10. ^ Polonia, Jaruzelski si difende: Urss era davvero pronta a invadere Archiviato il 25 maggio 2014 in Internet Archive., Apcom, 26 maggio 2009


  11. ^ Das war psychische Folter, Der Spiegel, 11 maggio 1992


  12. ^ "Niente paragoni con Pinochet. Jaruzelski è un benefattore", Corriere della Sera, 28 dicembre 1998


  13. ^ Praga protesta per la medaglia di Jaruzelski, Corriere della Sera, 10 maggio 2005


  14. ^ Copia archiviata, su mosnews.com. URL consultato il 17 gennaio 2004 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2004).


  15. ^ Dla Młodzieży Wszechpolskiej śp. Lech Kaczyński jest jak gen. Jaruzelski. Szokująca grafika


  16. ^ Polonia, morto ex presidente Jaruzelski, l'ultimo leader comunista garante della transizione, Il Sole 24 Ore, 25 maggio 2014


  17. ^ (PL) Nie żyje gen. Wojciech Jaruzelski


  18. ^ Poland's Last Soviet-Era Dictator, aged 90, Seduces his Nurse, IB times, 10 febbraio 2014


  19. ^ Articolo su Tempi.it


  20. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.



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