Konstantin Ustinovič Černenko



























































Konstantin Černenko
Константи́н Черне́нко

Черненко Константин Устинович, партийный билет (cropped).jpg



Segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica
Durata mandato
13 febbraio 1984 –
10 marzo 1985
Predecessore

Jurij Andropov
Successore

Michail Gorbačëv


Presidente del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS
Durata mandato
11 aprile 1984 –
10 marzo 1985
Predecessore

Vasilij Kuznecov
Successore

Vasilij Kuznecov

Deputato del Soviet dell'Unione del Soviet Supremo dell'URSS
Legislature
VII, VIII, IX, X, XI

Circoscrizione

RSS Moldava (VII, VIII, IX, X), Mosca (XI)

Dati generali
Partito politico

Partito Comunista dell'Unione Sovietica
Firma

Firma di Konstantin Černenko Константи́н Черне́нко

Konstantin Ustinovič Černenko (in russo: Константи́н Усти́нович Черне́нко?; Bol'šaja Tes', 24 settembre 1911 – Mosca, 10 marzo 1985) è stato un politico sovietico che aderì fin da giovanissimo al Komsomol e, in un secondo tempo, al Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS) dal 1931. Stretto collaboratore di Leonid Brežnev, diventò segretario del Comitato centrale e responsabile dell'ideologia del PCUS, di cui divenne segretario generale nel febbraio 1984 alla morte del suo predecessore Jurij Andropov. Esponente dell'ala conservatrice del partito, riprese la tensione diplomatica con gli Stati Uniti.




Indice






  • 1 Biografia


    • 1.1 Primi tempi


    • 1.2 Leader dell'Unione Sovietica


    • 1.3 Morte ed eredità politica




  • 2 Note


  • 3 Onorificenze


    • 3.1 Onorificenze sovietiche


    • 3.2 Onorificenze straniere




  • 4 Voci correlate


  • 5 Altri progetti





Biografia |



Primi tempi |


Černenko nacque nel villaggio di Bol'šaja Tes' (ora nel distretto di Novosëlovskij, nell'attuale Territorio di Krasnojarsk) da una povera famiglia.
Il padre era un minatore in una miniera d'oro, mentre la madre era contadina.
Černenko aderì al Komsomol nel 1926 e al Partito Comunista dell'Unione Sovietica nel 1931.
Dal 1930 al 1933 militò nelle Guardie di Frontiera Sovietiche nel confine Sovietico-Cinese e successivamente si specializzò in attività di propaganda per il Partito Comunista.
Nel 1945 ottenne un diploma da una scuola di specializzazione del partito a Mosca e nel 1953 finì un corso per corrispondenza per diventare docente.


Il vero punto di svolta nella carriera di Černenko avvenne nel 1948 quando diventò capo del dipartimento per la propaganda della Repubblica Socialista Sovietica Moldava.
Qui incontrò e prese confidenza con Leonid Brežnev, segretario generale della Moldavia dal 1950 al 1952 e futuro capo dell'URSS.
Černenko seguì Brežnev nel 1956 a Mosca per ricoprire un ruolo simile a quello in Moldavia al Comitato Centrale del PCUS.
Nel 1960 quando Brežnev fu nominato capo del Presidium del Soviet Supremo (capo di Stato dell'Unione Sovietica) Černenko diventò il capo del suo staff.



Leader dell'Unione Sovietica |


Quando Andropov morì nel febbraio 1984, dopo soli due anni al potere, Černenko fu eletto per rimpiazzarlo nonostante fosse già malato. Černenko rappresentò il ritorno alla politica della fine dell'era Brežnev. Supportò il ruolo delle unioni dei lavoratori e riformò l'educazione e la propaganda. Nello stesso anno boicottò (e invitò i Paesi del blocco comunista a farlo) le Olimpiadi 1984 svoltesi negli Stati Uniti, a Los Angeles.


In politica estera negoziò un patto commerciale con la Repubblica Popolare Cinese.
Nonostante i richiami per diminuire le armi proposto dagli Stati Uniti Černenko rifiutò subito, ma nel 1985 per prevenire una possibile escalation della Guerra Fredda cominciò a trattare con gli Stati Uniti.



Morte ed eredità politica |


Dalla fine del 1984 Černenko si doveva recare molto spesso in ospedale cosicché il Politburo dovette mettere una firma facsimile a tutte le lettere come fece anche Andropov quando stava morendo.
.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}Una cosa considerata crudele anche dai suoi avversari effettuata contro Černenko[senza fonte] fu quando Grišin lo portò dal letto d'ospedale nel quale era ormai vicino alla morte a votare per le elezioni del 1985.


Fu sepolto nella Necropoli delle mura del Cremlino.


L'impatto della morte di Černenko, o per meglio dire, la mancanza di tale impatto[senza fonte] fu simboleggiato dal fatto che fu segnalata alla stampa sovietica con un relativo ritardo. Infatti i giornali sovietici uscirono nei negozi con la morte di Černenko e l'elezione di Gorbačëv lo stesso giorno. Le edizioni furono così composte:



  • Pagina 1: Resoconto della seduta dell'11 marzo quando fu eletto Gorbačëv, la sua biografia e una sua grande foto

  • Pagina 2: Annuncio delle dimissioni di Černenko e Necrologio.


Il funerale fu la prima occasione[1] di incontro a Mosca dei massimi dirigenti occidentali, dopo la ripresa della guerra fredda nell'epoca di Reagan e Brežnev[2]: vi presero parte il vicepresidente USA George H. W. Bush e il primo ministro inglese Margaret Thatcher, che incontrò in questa occasione per la seconda volta Michail Gorbačëv[3].


Alla sua morte fino al 1988, la città di Šarypovo, capoluogo della sua regione natale, assunse in suo onore il nome di Černenko.


Ebbe un figlio dalla sua prima moglie (da cui divorziò) che diventò propagandista a Tomsk.
Dalla sua seconda moglie, Anna Dmitr'evna Ljubimova ebbe due figlie: Elena (che lavorò all'istituto di storia del Partito) e Vera (che lavorò all'ambasciata Sovietica di Washington DC) e un figlio, Vladimir, che fu un editorialista del Goskino.


Aveva una Gosdača chiamata Sosnovka-1 con un territorio di 11,5 ettari sulla Moscova con una spiaggia privata.
Il precedente proprietario della casa era Suslov.



Note |




  1. ^ Gorbachev Holds Court to World Leaders Amid Tsarist Splendours. The Financial Times (London, England), Thursday, March 14, 1985; pg. 2; Edition 29,574.


  2. ^ Reginald Dale, U. S. Editor. Summit Idea Gathers Momentum in the White House. The Financial Times (London, England), Thursday, March 14, 1985; pg. 2; Edition 29,574.


  3. ^ Patrick Cockburn. Gorbachev in Hour's Talk with Thatcher. The Financial Times (London, England), Thursday, March 14, 1985; pg. [1]; Edition 29,574.



Onorificenze |



Onorificenze sovietiche |











Eroe del Lavoro Socialista (3) - nastrino per uniforme ordinaria
Eroe del Lavoro Socialista (3)











Ordine di Lenin (4) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Lenin (4)











Ordine della Bandiera rossa del Lavoro (3) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Bandiera rossa del Lavoro (3)











Medaglia al merito del lavoro durante la grande guerra patriottica del 1941-1945 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia al merito del lavoro durante la grande guerra patriottica del 1941-1945











Premio Lenin - nastrino per uniforme ordinaria
Premio Lenin



Onorificenze straniere |











Ordine di Georgi Dimitrov (Bulgaria) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Georgi Dimitrov (Bulgaria)











Ordine di Klement Gottwald (Cecoslovacchia) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Klement Gottwald (Cecoslovacchia)











Ordine di Karl Marx (Repubblica Democratica Tedesca) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Karl Marx (Repubblica Democratica Tedesca)



Voci correlate |



  • Unione Sovietica

  • Russia

  • Comunismo



Altri progetti |



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