Pontificia Università Gregoriana




Coordinate: 41°53′56″N 12°29′05″E / 41.898889°N 12.484722°E41.898889; 12.484722
















































Pontificia Università Gregoriana
Estemma UniGreg.png

Facciata small.jpg
Facciata della nuova sede in Piazza della Pilotta a Roma.
Ubicazione
Stato
Italia Italia
Città Roma
Dati generali
Nome latino
Pontificia Universitas Gregoriana
Fondazione 1556 - Santa Sede
Tipo Università Pontificie
Facoltà 12
Rettore padre Nuno da Silva Gonçalves, S.J.
Studenti 3 462 (2014)
Dipendenti 356
Mappa di localizzazione

Sito web



Prima sede: l'edificio del Collegio Romano




Interno: la corte centrale




Interno: l'aula magna




Biblioteca: sala di lettura




Ruderi del Tempio di Serapide




Sede centrale in Piazza della Pilotta




La cappella universitaria


La Pontificia Università Gregoriana è un ateneo della Chiesa cattolica con sede a Roma. Erede del Collegio Romano, fondato da Ignazio di Loyola, coltiva diverse discipline nell'ambito delle scienze umane e, in modo particolare, quelle filosofiche e teologiche.


Costituisce una proprietà non extraterritoriale della Santa Sede in Italia ed è esente da espropriazioni e tributi.[1]




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Sede


  • 3 Finalità e caratteristiche


  • 4 Studi interreligiosi


  • 5 Facoltà


  • 6 Istituti


  • 7 Centri


  • 8 Biblioteca


  • 9 Archivio storico


  • 10 Rivista ufficiale dell'Università


  • 11 Consortium Gregorianum


  • 12 Gregorian & Biblical Press


  • 13 Rettori


  • 14 Gran cancellieri


  • 15 Vice gran cancellieri


  • 16 Note


  • 17 Bibliografia


  • 18 Voci correlate


  • 19 Altri progetti


  • 20 Collegamenti esterni





Storia |


Il 18 febbraio 1551 Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, con il denaro ricevuto da Francesco Borgia .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}[senza fonte], prese in affitto una casa situata alle pendici del Campidoglio in Piazza d'Aracoeli e vi aprì una "Scuola di grammatica, d'umanità e di Dottrina cristiana". Fu, questa, la prima scuola dei padri gesuiti; essa aveva una piccola biblioteca annessa, e fu chiamata Collegio Romano. Nel settembre dello stesso anno, visto l'incremento del numero di studenti, Ignazio fu costretto a spostare il Collegio in un'abitazione più ampia; ebbe la possibilità di sistemarlo in un palazzo appartenuto ai Frangipane, sito dietro la chiesa di Santo Stefano del Cacco. Qui, oltre alle cattedre di latino e di greco, si aggiunse anche quella di ebraico. Ad appena due anni dalla sua fondazione, il Collegio Romano già contava 250 alunni. Paolo IV, il 17 gennaio 1556, concesse all'istituto la facoltà di conferire gradi accademici in filosofia e teologia, facendolo assurgere al rango di università. Nel 1557, a causa del sempre maggiore numero di allievi, il Collegio fu trasferito nel palazzo dei Salviati[2] dove rimase fino al 1560, quando i gesuiti ebbero in dono da Vittoria della Tolfa, marchesa della Valle, alcuni fabbricati adiacenti, che adattarono per le attività didattiche. Qui il Collegio Romano arrivò a contare più di mille allievi e vennero istituite la cattedra di lingua araba e quelle di casistica e di filosofia morale.


Nel 1581 papa Gregorio XIII volle dare una sede più idonea al Collegio. Fece allora espropriare due interi isolati vicini, commissionando all'architetto Bartolomeo Ammannati la costruzione di un nuovo grande edificio, che venne inaugurato il 28 ottobre 1584. Il pontefice fu, per questo, acclamato "fondatore e padre" del Collegio Romano, che subito acquistò il titolo di Archiginnasio Gregoriano e Università Gregoriana.
Nella nuova sede il numero delle discipline insegnate poté, così, aumentare: si aggiunsero diverse nuove cattedre, tra le quali quelle di storia ecclesiastica, liturgia ed eloquenza. Grande prestigio assunse l'ateneo anche nel campo della matematica, della fisica, dell'astronomia; basti ricordare che il calendario, cosiddetto “gregoriano”, perché voluto da Gregorio XIII ed attualmente in uso in tutto il mondo, fu elaborato da Cristoforo Clavio, professore del Collegio Romano. In pochi anni il numero degli studenti superò i duemila: la cappella universitaria, dedicata alla SS. Annunziata, non riuscendo più ad ospitare un così grande numero di studenti, dovette essere demolita ed al suo posto venne realizzata l'attuale chiesa di s. Ignazio (1626-1650), su disegni di Orazio Grassi, anch'egli professore del Collegio.


Nel 1773, a causa della soppressione della Compagnia di Gesù, l'ateneo fu affidato al clero secolare romano. Fu poi riconsegnato alla rifondata Compagnia, il 17 maggio 1824, da papa Leone XII.


Nel 1873 il palazzo del Collegio Romano fu confiscato dallo Stato italiano con tutte le sue dotazioni: la biblioteca, il museo kircheriano, il gabinetto scientifico e il famoso osservatorio astronomico. L'ateneo, privato della sua sede, dovette essere diviso: la sezione universitaria trovò ospitalità nel vicino Palazzo Gabrielli-Borromeo, sede del Collegio Germanico-Ungarico, mentre il ginnasio e il liceo, nel 1879, furono sistemati nella Villa Peretti a Termini, dando origine all'Istituto Massimiliano Massimo. Pio IX intanto, con il rescritto del 4 dicembre 1873, aveva conferito all'università dei gesuiti il titolo di "Pontificia Università Gregoriana del Collegio Romano"; tuttavia, a causa della riduzione delle discipline insegnate (rimanevano solo filosofia e teologia) e dell'esiguità degli spazi disponibili, il numero degli allievi, nel 1875, non raggiungeva i 250.


L'anno successivo, presso la "Gregoriana" fu trasferita la facoltà di Diritto canonico, essendo stata secolarizzata l'Università "La Sapienza". Solo a partire dal 1886, quando il Collegio Germanico-Ungarico lasciò il Palazzo Borromeo, l'ateneo poté gradualmente riprendere la sua fisionomia accademica, ripristinando l'insegnamento di molte discipline. Dopo il primo conflitto mondiale, papa Benedetto XV e il suo successore Pio XI si attivarono per dotare la Pontificia Università Gregoriana di una sede più adeguata alle necessità didattiche. La nuova sede (cfr. infra), sita in piazza della Pilotta, venne solennemente inaugurata il 6 novembre 1930. Nel 1932 furono istituite le facoltà di Missiologia e di Storia della Chiesa, alle quali seguì, nel 1951, quella di Scienze Sociali. Oggi la Pontificia Università Gregoriana conta circa 3.000 studenti, provenienti da più di 130 paesi, da 821 diocesi e da 84 istituti religiosi. Questa "universalità" è caratteristica anche del corpo docente, proveniente da circa 40 paesi.



Sede |


Nel 1919 Benedetto XV stabilì l'acquisto di alcuni fabbricati e terreni in piazza della Pilotta, alle pendici del Quirinale, per realizzare lì la nuova sede dell'Università, in prossimità dell'altro ateneo romano affidato ai gesuiti, il Pontificio Istituto Biblico. Pio XI diede grande impulso all'iniziativa del suo predecessore e il 27 dicembre 1924, nel centenario della ricostituzione della Compagnia di Gesù, fu posta la prima pietra del nuovo complesso. I lavori di demolizione dei vecchi fabbricati, che occupavano l'area, hanno consentito di rimettere in luce alcuni resti dell'antico tempio di Serapide. Il progetto, affidato a Giulio Barluzzi[3] (Roma 1878 - 1953), prevedeva la realizzazione di un grande edificio prospiciente la piazza, con un'ampia corte interna coperta, dotato di aule, uffici e servizi, con alloggi per i professori, due cappelle e una grande biblioteca[4]. Nell'agosto del 1927 si cominciò a elevare le strutture murarie, che vennero ultimate in tre anni[5].


L'edificio si presenta in un sobrio stile neoclassico, ispirandosi alle caratteristiche architettoniche e decorative tipiche del Rinascimento romano. La facciata ricorda volutamente, nell'articolazione dei volumi, quella del Collegio Romano. L'avancorpo centrale, tutto in travertino, è scandito da paraste piane di ordine corinzio e svetta in altezza con un elegante loggione aerostilo, chiuso alle estremità da due attici, sormontati dalle insegne di Gregorio XIII e di Leone XII, l'uno fondatore, l'altro ripristinatore del secolare Istituto. Nel timpano del balcone centrale, al piano nobile, vi è lo stemma di Pio XI. Le ali laterali hanno il basamento in travertino, modellato a bugnato rustico, mentre la parte superiore ha il paramento di mattoni a vista con cornici in travertino. L'interno è caratterizzato dalla corte centrale coperta, illuminata da cinque lucernari, sul fondo della quale si staglia la grande statua del Cristo Maestro, opera dello scultore Mastrojanni; la corte è circondata da un ampio quadriportico, su due livelli, scandito da eleganti colonne di granito grigio, intorno al quale si distribuiscono le aule scolastiche, gli uffici e gli altri ambienti di servizio per la Comunità Universitaria.


La biblioteca è situata sulla sinistra del complesso; essa dispone oggi di circa 800.000 libri e 3.500 riviste, con sei sale di lettura per un totale di 400 posti e un apposito edificio destinato al deposito dei libri[6]. Negli ultimi anni la sede dell'Università Gregoriana si è ulteriormente ampliata: oggi si compone di diversi edifici tra loro comunicanti: la palazzina posta sul retro dell'edificio principale (Traspontina), l'attiguo palazzo dei Lucchesi e il vicino palazzo Frascara[7]. Inoltre, nel 2005, nei sotterranei dell'edificio centrale, è stato allestito un moderno complesso di sale ed aule multifunzionali, il Centro Convegni Matteo Ricci, su un'area di circa 2.000 m2, per una capienza totale di circa 600 persone.



Finalità e caratteristiche |


La Pontificia Università Gregoriana mira alla formazione integrale della persona, secondo il motto Religioni et Boni artibus del Collegio Romano. Una formazione, quindi, culturale e umana di uomini e donne provenienti da ogni parte del mondo per approfondire e diffondere sempre di più, mediante l'insegnamento, la riflessione e la ricerca, la conoscenza e il senso della fede cristiana cattolica. Come università ecclesiastica affidata alla Compagnia di Gesù, essa è caratterizzata dalla totale disponibilità al servizio della Santa Sede, promuovendo il dialogo con il mondo della cultura e della scienza, l'incontro con le altre confessioni cristiane e le altre religioni, la conoscenza del valore e della dignità dalla persona umana[8].



Studi interreligiosi |


La Pontificia Università è particolarmente impegnata negli studi interreligiosi, in particolare con l'Ebraismo, l'Islam e le religioni dell'Asia, attraverso il Centro "Cardinal Bea" per gli Studi Giudaici e il Centro Studi Interreligiosi della Gregoriana, due strutture accademiche interdisciplinari che hanno una duplice finalità: favorire la riflessione accademica sulle questioni relative alle problematiche interreligiose ed interculturali e fornire una formazione adeguata a coloro che intendono attuarla in vari ambiti, pastorali e non, sia in aree religiosamente e culturalmente pluraliste, ove i cristiani sono a volte in minoranza, sia in quelle tradizionalmente cristiane, ove credenti di altre religioni costituiscono minoranze la cui importanza è sempre più riconosciuta.
L'interdisciplinarità, come richiamata nella Costituzione Apostolica Sapientia Christiana e negli Statuti Generali dell'Università, va intesa non solo nel senso strutturale, ma anche metodologico, sia a livello pedagogico sia di ricerca, ai fini dell'organizzazione di un programma organico di studi.
Si propone, inoltre, di offrire agli studenti delle altre Facoltà e degli altri Istituti dell'Università corsi, seminari e conferenze su tematiche riguardanti le questioni interreligiose ed interculturali, allo scopo di arricchire la loro formazione in riferimento a queste tematiche di massima attualità.



Facoltà |



  • Teologia

  • Diritto Canonico

  • Filosofia


  • Storia e Beni Culturali della Chiesa

  • Missiologia

  • Scienze Sociali



Istituti |



  • Istituto di Psicologia

  • Istituto di Spiritualità



Centri |



  • Centro "San Pietro Favre" per i Formatori al Sacerdozio e alla Vita Consacrata

  • Centro "Cardinal Bea" per gli Studi Giudaici

  • Centro Fede e Cultura "Alberto Hurtado"

  • Centro Studi Interreligiosi della Gregoriana

  • Centro di Spiritualità Ignaziana

  • Centro per la protezione dei minori



Biblioteca |


L'Università dispone di una Biblioteca specializzata di oltre 900 000 opere, 3 000 periodici, Fondi speciali, Riserva di 30 000 volumi preziosi, banche dati e risorse elettroniche in continuo aggiornamento. I volumi del fondo della Bibliotheca Maior del Collegio Romano costituirono il nucleo iniziale della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele di Roma



Archivio storico |


L'Archivio storico La missione dell’Archivio Storico è conservare e valorizzare il patrimonio manoscritto (1551-1870) del Collegio Romano e i successivi lasciti dei professori gesuiti della Pontificia Università Gregoriana dal 1873 ai giorni nostri. Più di 5000 codici attestano le lezioni di retorica, grammatica, filosofia e teologia, impartite nel corso di due secoli, oltre allo studio dei classici greci e latini, di astronomia, di matematica e di fisica, e delle lingue latina, ebraica, greca e araba. Tra essi spiccano l'imponente carteggio di Athanasius Kircher, la corrispondenza di Cristoforo Clavio e i codici che servirono allo Sforza Pallavicino per scrivere la Istoria del Concilio di Trento.



Rivista ufficiale dell'Università |


Il periodico d'informazione La Gregoriana - Virtus et Scientia è tra le pubblicazioni ufficiali e non scientifiche dell'Università. Dopo un periodo di stasi ha ripreso la sua piena attività nel 2001, anno in cui si è celebrato il 450º anno dalla fondazione del Collegio Romano. Nel 2011 è stato sottoposto a un profondo rinnovamento.



Consortium Gregorianum |


Nel 1928, Papa Pio XI associò alla Gregoriana il Pontificio Istituto Biblico e il Pontificio Istituto Orientale, dando vita al Consortium Gregorianum. La missione delle tre istituzioni accademiche è «formare attori e responsabili al servizio della missione della Chiesa nel mondo» continuando la tradizione del Collegio Romano nel Terzo Millennio, come centro di propulsione e propagazione della scienza, cultura e fede nel mondo intero.



  • Pontificio Istituto Biblico

  • Pontificio Istituto Orientale



Gregorian & Biblical Press |


Gregorian & Biblical Press è una casa editrice, che offre servizi editoriali alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico. Dal 2010 offre la possibilità di abbonarsi o acquistare on line, in 6 lingue diverse, i volumi delle prestigiose collane dell'Università Gregoriana e del Pontificio Istituto Biblico, tra cui:




  • Istituto biblico

    • Analecta Biblica

    • Biblica et orientalia

    • Analecta Orientalia

    • Studia Pohl

    • Studia Pohl (Series Maior)

    • Subsidia biblica




  • Gregorian

    • Analecta Gregoriana

    • Documenta Missionalia

    • Miscellanea Historiae Pontificiae




  • Tesi gregoriana

    • Diritto Canonico

    • Filosofia

    • Missiologia

    • Spiritualità

    • Storia Ecclesiastica

    • Teologia



  • Interreligious Investigations

  • Philosophia

  • Theologia

  • Varia



Rettori |




  • Jean Pelletier (1551)

  • Bernard Olivier (1551-1553)

  • Quentin Charlat (1553-1554)

  • Sebastiano Romei (1554-1568)

  • Dionigi Vásquez (1568)

  • Hieron Doménech (1568-1571)

  • Vincenzo Bruni (1571-1574), 1º mandato

  • Ludovico Maselli (1574-1583)

  • Benedetto Sardi (1583-1586)

  • Vincenzo Bruni (1586-1589), 2º mandato

  • Augusto Giustiniani (1589-1590)

  • Bernardino Rossignoli (1590-1592), 1º mandato


  • Roberto Bellarmino (1592-1594)

  • Ludovico Mansoni (1594-1597)

  • Pietro Antonio Spinelli (1597-1599)

  • Benedetto Giustiniani (1599-1602)

  • Fabio De Fabi (1602-1604)

  • Bernardino Rossignoli (1604-1606), 2º mandato

  • Giovanni Paolo Risi (1606-1610)

  • Antonio Marchesi (1610-1612)

  • Giacomo Domenici (1612-1615)

  • Carlo De Sangro (1615-1618)

  • Girolamo Tagliavia (1618-1620)

  • Virgilio Cepari (1620-1623)


  • Giovanni Stefano Menochio (1623-1626), 1º mandato

  • Nicola Berzetti (1626-1629), 1º mandato

  • Oliviero Pensa (1629-1632), 1º mandato


  • Francesco Piccolmini (1632-1635)

  • Olieviero Pensa (1635-1638), 2º mandato

  • Nicola Berzetti (1638-1641), 2º mandato

  • Giovanni Stefano Menochio (1641-1642), 2º mandato

  • Francesco Mascambrun (1642-1646)


  • Niccolò Zucchi (1646-1649)


  • Fabio Albergati (1649-1652)


  • Fabrizio Pignatelli (1652-1655)


  • Ludovico Bompiani (1655-1658)

  • Emilio Savignani (1658-1661)

  • Domenico Vanni (1661-1664)

  • Giovanni Antonio Caprini (1664-1667)

  • Domenico Brunacci (1667-1670), 1º mandato


  • Daniello Bartoli (1670-1674)

  • Carlo Paladini (1674-1677)

  • Domenico Brunacci (1677-1680), 2º mandato

  • Curzio Sesti (1680-1683)

  • Giacomo Cellesi (1683-1684)

  • Silvestro Mauro (1684-1687)

  • Giovanni Antonio Caprini (1687-1691)

  • Giovanni Girolamo Gandolfo (1691-1694)

  • Francesco Mazzagalli (1694-1695)

  • Angelo Alamanni (1695-1698)


  • Giovanni Battista Tolomei (1698-1701)

  • Annibale Marchetti (1701-1705)


  • Paolo Sinola (1705-1707)

  • Fabio Mansi (1707-1710)

  • Saverio Filippo Guerrieri (1710-1713)

  • Egidio Domenico Senapa (1713-1718)

  • Girolamo Fabi (1718-1719), 1º mandato

  • Giovanni Giacomo Grezzi (1719-1722)


  • Paolo Vanni (1722-1729)

  • Girolamo Fabi (1729), 2º mandato

  • Vincenzo Annibali (1729-1732)

  • Carlo Storani (1732-1735)

  • Tommaso Silotti (1735-1739)


  • Francesco Piccolomini Volumnio (1739-1740)

  • Orazio Borgondio (1740-1741)

  • Carlo Mansi (1741-1742)

  • Domenico Casotti (1742-1744)

  • Giovanni Antonio Timoni (1744-1748)

  • Domenico Franchini (1748-1751)

  • Girolamo Ridolfi (1751-1758)

  • Asdrubale Mattei (1758-1761)

  • Filippo D'Elei (1761-1765)

  • Santo Guidi (1765-1768)

  • Mariano Pongelli (1768-1772)

  • Paolo Antonio Raffagni (1772-1824)

  • Luigi Taparelli d'Azeglio (1824-1829)

  • Giovanni Battista Dessi (1829-1832)

  • Giuseppe Bellotti (1832-1835)

  • Felice Sprani (1840-1843)

  • Leonardo Fava (1843-1846)

  • Francesco Manera (1846-1847)

  • Bonaventura Benetti (1847-1853)

  • Giovanni Perrone (1853-1856)

  • Pasquale Cambi (1856-1860)

  • Ugo Molza (1860-1864), 1º mandato

  • Giovanni Marcucci (1864-1867)

  • Pietro Ragazzini (1867-1872)

  • Valeriano Cardella (1872-1876)

  • Ugo Molza (1876-1880), 2º mandato


  • Francesco Vannutelli (1880-1884)

  • Massimiliano Anselmi (1884-1886)

  • Lorenzo Lunari (1886-1891)

  • Emilio De Autustini (1891-1895)

  • Francesco Maria Carini (1895-1896)

  • Augusto Ferretti (1896-1900)

  • Emidio Rossi (1900-1904)

  • Franz Xavier Wernz (1904-1906)

  • Ludovico Quercini (1906-1910)

  • Pio De Mandato (1910-1914)

  • Luigi Caterini (1914-1918)

  • Francesco Saverio Calcagno (1918-1922)

  • Carlo Miccinelli (1922-1926)


  • Giuseppe Gianfranceschi (1926-1930)

  • Ferdinand Willaert (1930-1933)

  • Vincent Albert McCormick (1933-1941)

  • Paolo Dezza (1941-1951)

  • Pedro Maria Abellán (1951-1957)

  • Pablo Muñoz Vega (1957-1963)

  • Edoard Dhanis (1963-1966)

  • Hervé Carrier (1966-1978)


  • Carlo Maria Martini (1978-1980)


  • Urbano Navarrete (1980-1986)

  • Gilles Pelland (1986-1992)


  • Giuseppe Pittau (1992-1998)

  • Franco Imoda (1998-2004)

  • Gianfranco Ghirlanda (2004-2010)


  • François-Xavier Dumortier (2010-2016)

  • Nuno da Silva Gonçalves, dal 2016




Gran cancellieri |





  • Cardinale Zenon Grocholewski (15 novembre 1999 - 31 marzo 2015 ritirato)

  • Cardinale Giuseppe Versaldi, dal 31 marzo 2015




Vice gran cancellieri |





  • Presbitero Peter Hans Kolvenbach, S.J. (13 settembre 1983 - 14 gennaio 2008 dimesso)

  • Presbitero Adolfo Nicolás, S.J. (19 gennaio 2008 - 3 ottobre 2016 dimesso)

  • Presbitero Arturo Sosa Abascal, S.J., dal 14 ottobre 2016




Note |




  1. ^ Articolo 16 dei Patti Lateranensi, nonché allegato III


  2. ^ L'edificio, poi demolito, era situato nell'area dell'attuale piazza del Collegio Romano.


  3. ^ Copia archiviata, su inroma.roma.it. URL consultato il 9 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007). (note sull'attività di Giulio Barluzzi - 1925).


  4. ^ Nella prima versione del progetto (1925) si nota una marcata presenza di elementi decorativi di gusto manierista, che vennero poi attenuati dallo stesso Barluzzi nel progetto esecutivo (1927), in base al principio di "sobrietà" tipico dell'architettura gesuitica. Cfr. G. SALE, «Pauperismo architettonico e architettura gesuitica», in P. GILBERT, ed., Universitas Nostra Gregoriana. La Pontificia Università Gregoriana ieri e oggi, Roma 2006, 159-170;
    (disegni di progetto - 1926).[collegamento interrotto]



  5. ^ Per la realizzazione delle grandi aule ad anfiteatro furono allora sperimentate e impiegate strutture in cemento armato e in acciaio di dimensioni mai realizzate prima. Cfr L'Università Gregoriana del Collegio Romano nel primo secolo dalla restituzione, Roma 1924, 293; PONTIFICIA UNIVERSITÀ GREGORIANA, L'inaugurazione della nuova sede, Roma 1930, 76.


  6. ^ L'edificio, realizzato sempre negli anni Trenta, ha un'originale concezione strutturale, in quanto l'ossatura metallica degli scaffali è anche l'elemento portante di tutto l'edificio. I muri perimetrali, infatti, servono solo da rivestimento. Ciò ha consentito l'utilizzo ottimale di tutto lo spazio interno disponibile. Cfr. Pontificia Università Gregoriana, L'inaugurazione …, 79-86.


  7. ^ Copia archiviata, su unigre.it. URL consultato il 9 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2007).


  8. ^ PONTIFICIA UNIVERSITÀ GREGORIANA, Statuta Pontificiae Universitatis Gregorianae et Consociatorum Pontificii Istituti Biblici ac Pontificii Instituti Orientalium Studiorum, Roma 1935; Copia archiviata, su unigre.it. URL consultato il 9 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2007).



Bibliografia |




  • L'Università Gregoriana del Collegio Romano nel primo secolo dalla restituzione, Roma 1924.

  • Pontificia Università Gregoriana, Atti del Solenne atto Accademico in occasione del 450º anniversario della fondazione del Collegio Romano, Roma 1930.

  • Pontificia Università Gregoriana, L'inaugurazione della nuova sede, Roma 1930.

  • Pontificia Università Gregoriana, Statuta Pontificiae Universitatis Gregorianae, Romae 1985.

  • Pontificia Università Gregoriana, Statuta Pontificiae Universitatis Gregorianae et Consociatorum Pontificii Istituti Biblici ac Pontificii Instituti Orientalium Studiorum, Romae 1935.

  • [Gilbert (cur.)], Universitas Nostra Gregoriana. La Pontificia Università Gregoriana ieri e oggi, Roma, Edizioni PUG, 2006, ISBN.

  • Rinaldi E., La fondazione del Collegio Romano. Memorie storiche, Arezzo 1914.

  • Villasleda R.G., Storia del Collegio Romano, Roma 1954.



Voci correlate |


  • Università pontificie


Altri progetti |



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Collegamenti esterni |



  • Sito ufficiale, su unigre.it.

  • UniGregoriana on Facebook, su facebook.com.

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  • UniGregoriana on YouTube, su youtube.com.

  • GBpress.net BookShop online della Libreria della Gregoriana - Casa Editrice Gregorian & Biblical Press, su gbpress.net.

  • Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana, su archiviopug.org.

  • Gregorian Archives Texts Editing, su gate.unigre.it.

  • Dipartimento di Beni Culturali della Chiesa-Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa, su dipartimentobeniculturaligregoriana.org.

  • Discorso di Paolo VI a docenti e alunni della Pontificia Università Gregoriana (13 maggio 1972), su vatican.va.

  • Discorso di Giovanni Paolo II alla Pontificia Università Gregoriana (15 dicembre 1979), su vatican.va.

  • Discorso di Benedetto XVI durante la sua visita alla Pontificia Università Gregoriana (3 novembre 2006), su vatican.va.


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