Freno a tamburo






Freno a tamburo di un'auto


Il freno a tamburo è costituito da un cilindro rotante (detto tamburo) solidale col sistema da frenare e da uno o più ceppi realizzati in materiale d'attrito atti ad esercitare una forza sul cilindro e che prendono il nome di ganasce.


Il ceppo può essere sia interno che esterno al rullo. Un esempio del tipo interno è quello delle automobili, un esempio del tipo esterno è quello dei carri.




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Comando e azionamento dei freni


  • 3 Tamburo e piatto


  • 4 Ceppi


  • 5 Calcolo del loro potere frenante


  • 6 Caratteristiche dinamiche


  • 7 Utilizzo


  • 8 Note


  • 9 Voci correlate


  • 10 Altri progetti





Storia |


L'invenzione del freno a tamburo si fa risalire a Louis Renault nel 1902.



Comando e azionamento dei freni |




Freno a tamburo di una motocicletta smontato e che presenta una lieve alettatura sul tamburo e una presa d'aria, con azionamento a cavo


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Lo stesso argomento in dettaglio: Freno § Comando e azionamento dei freni.

Il comando dei freni può essere:



  • Leva

  • Pedale


I freni possono essere azionati tramite vari sistemi:



  • Idraulico

  • Pneumatico

  • Meccanico




Diversi schemi di funzionamento del freno a tamburo




Cilindretti idraulici per tamburi simplex


Il sistema di azionamento del freno può essere[1]:




  • Simplex, i ceppi freno sono infulcrati da un lato e azionati da un unico sistema sul lato opposto.


  • Duplex, i ceppi freno hanno un fulcro e una camma o cilindro d'azionamento autonomi.


  • Uni-Servo, i ceppi freno sono collegati tra loro, uno dei due ceppi è infulcrato, mentre il secondo è azionato dal comando d'azionamento


  • Duo Servo, i ceppi freno sono collegati tra loro e sono azionati entrambi dal comando d'azionamento.


  • Duo-Duplex, i ceppi freno sono azionati da entrambi i lati dal comando d'azionamento.



Tamburo e piatto |




Freno a tamburo fisso di una bicicletta


Il freno a tamburo può essere vincolato al telaio in vari modi:




  • Fisso; questo è il sistema più comune, caratterizzato da un bloccaggio del freno con l'elemento che lo sorregge


  • Oscillante; caratterizzato dall'uso di un braccio, che assieme alla sospensione crea una struttura snodata, che modifica l'azione del freno durante i trasferimenti di carico.


Il tamburo può essere caratterizzato da alcune soluzioni per migliorarne il raffreddamento:




  • Alettature disposte lungo il perimetro del tamburo parallele alla rotazione dello stesso o inclinate, come nel caso dell'Alfa Romeo Giulietta 750, permette un controllo delle temperature esterne del tamburo


  • Prese d'aria disposta sul piatto del tamburo, permette un migliore controllo delle temperature interne del tamburo e dei ceppi freno, inoltre permette una migliore pulizia interna favorendo l'espulsione della polvere creata durante l'azione frenante, soluzione utilizzata principalmente sulle motociclette, alcuni esempi sono la Triumph T25SS e la Triumph Daytona T100T degli anni '70.



Ceppi |




Ceppi infulcrati all'interno di un tamburo con un solo perno, in questo casi il materiale frenante è intagliato


I ceppi possono essere disposti:




  • Internamente disposizione più comune


  • Esternamente i ceppi invece che essere posti dentro al tamburo sono posti al suo esterno


Inoltre il ceppo può essere:




  • Infulcrato il ceppo è fissato da un lato su un perno che fa da fulcro e dall'altra parte viene azionato contro il tamburo


    • monofulcro i ceppi vengono incernierati su un unico perno


    • multifulcro ciascun ceppo ha il suo perno di rotazione




  • Flottante il ceppo è collegato tramite il suo centro al centro di una leva, la quale da un lato ruota su un fulcro e viene azionata dal lato opposto


Il materiale d'attrito può essere:




  • Uniforme la superficie del materiale di attrito è omogeneo e con soluzione di continuità


  • Intagliato la superficie del materiale d'attrito è caratterizzato da intagli o solchi inclinati[2]



Calcolo del loro potere frenante |




Freno a tamburo di un treno, con ceppi esterni


L'azione frenante è calcolabile attraverso la forza di pressione esercitata perpendicolarmente alla superficie del rullo dal ceppo.

In particolare denominando Fn la forza normale esercitata sul cilindro si ha:


Fn=(hS)/(b+fa){displaystyle F_{n}=(hS)/(b+fa)}

dove: h rappresenta la distanza fra il centro di rotazione del ceppo e la sua estremità
S rappresenta la forza applicata all'estremità del ceppo
b rappresenta la distanza fra il centro di rotazione del ceppo ed il punto nel quale è applicata Fn
f rappresenta il coefficiente di attrito e dipende dai materiali di realizzazione del ceppo e del cilindro
a rappresenta la distanza fra il punto di rotazione del ceppo ed il punto di applicazione di Fn, proiettata sul piano perpendicolare a "b"


Adesso è banale ottenere Il momento resistente (Mr)


Mr=(fhrS)/(b+fa){displaystyle M_{r}=(fhrS)/(b+fa)}


Caratteristiche dinamiche |


Contrariamente a quello che si pensa, i freni a tamburo raggiungono livelli di decelerazione assai più elevata rispetto a quella raggiungibile da un impianto con pinze e dischi.


In particolare, l'efficacia frenante di un freno a tamburo, a parità di forza di chiusura, diametro del disco e coefficiente di attrito pastiglia-disco, vale dalle tre alle quattro volte quella di un freno a disco, a seconda che i ceppi siano "avvolgenti" o "svolgenti".


Inoltre tali impianti frenanti una volta diseccitati non generano attrito, cosa che si ha negli impianti a disco, dove nei primi istanti del disinnesco le pastiglie rimangono leggermente premute sul disco, dato che le pompe frenanti non hanno la capacità di richiamare i pistoncini della pinza frenante alla loro sede, quindi un minimo di pressione rimane sulle pastiglie che rimangono premute sul disco, anche se per poco tempo.



Utilizzo |




ceppi freno che integrano la leva del freno a mano


L'uso di questo sistema sta via via scomparendo a causa delle enormi temperature che il complesso frenante raggiunge, portandolo facilmente a un fenomeno di dissolvenza o come viene chiamato più frequentemente in inglese fade o fading. Tale fenomeno porta a una diminuzione della forza frenante e può arrivare anche a deformare l'impianto frenante. Non esistendo un adeguato sistema di raffreddamento del tamburo, i sistemi a disco risultano assai più efficienti nelle condizioni di stress. È questo il motivo per cui i freni a tamburo vengono montati in genere solo sulle ruote posteriori, cioè quelle che lavorano meno in frenata, oltre a permettere un'integrazione più semplice del freno a mano.



Note |




  1. ^ Freni


  2. ^ How to restore



Voci correlate |


  • Freno a disco


Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



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