Gnaphosidae
Gnaphosidae | |
---|---|
Callilepis schuszteri | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Chelicerata |
Classe | Arachnida |
Ordine | Araneae |
Sottordine | Araneomorphae |
Superfamiglia | Gnaphosoidea |
Famiglia | Gnaphosidae Pocock, 1898 |
Sottofamiglie | |
|
Gnaphosidae Pocock, 1898 è una famiglia di ragni appartenente all'infraordine Araneomorphae.
Indice
1 Etimologia
2 Caratteristiche
3 Comportamento
4 Distribuzione
5 Tassonomia
5.1 Generi fossili
5.2 Generi trasferiti
5.3 Sinonimi
6 Note
7 Bibliografia
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Etimologia |
Il nome deriva probabilmente da radici greche, e avrebbe il significato: che vivono nel buio, a causa di presunte abitudini notturne e sotterranee di questi ragni, non sempre avvalorate dagli studiosi sul campo, ed il suffisso -idae, che designa l'appartenenza ad una famiglia.
Caratteristiche |
Sono ragni che vivono per buona parte nel terreno (in inglese vengono detti ground-spiders) pur non avendo, a detta di molti esperti, effettive abitudini fossorie. Il cefalotorace è piriforme, l'opistosoma è più slanciato e sottile e ricoperto di peli fini di colore biancastro che conferiscono una lucentezza sericea.[1]
Le filiere hanno anteriormente una forma simile a quella di un barilotto, e inoltre una rientranza degli enditi, cioè delle appendici boccali anteriori e laterali del labbro. Hanno piccole dimensioni, non più di alcuni millimetri.
Comportamento |
Sono cacciatori a prevalenza notturna, non costruiscono ragnatele se non per le uova e per i piccoli, e sono a forma di sacco e ben riposte in crepe o nel terreno; si affidano molto alla velocità nel catturare le prede. Non si conoscono conseguenze per l'uomo derivanti dal morso di questi aracnidi.
Distribuzione |
La famiglia ha distribuzione pressoché cosmopolita[2]. In Italia è la seconda famiglia più rappresentata dopo quella dei Linyphiidae con 154 specie e 6 sottospecie raggruppate in 27 generi[3]
Tassonomia |
A seguito di un lavoro dell'aracnologo Platnick (1990a), questa famiglia ha subito varie modifiche; in particolare, diversi generi inizialmente attribuiti da Brignoli alla sottofamiglia Micariinae sono stati spostati ai Phrurolithinae, sottofamiglia delle Corinnidae[2].
Un lavoro più recente di Ramírez del 2014, sulla base di considerazioni filogenetiche accurate ed approfondite, ha portato a precise caratterizzazioni nell'ambito dei Dionycha; in particolare ha elevato al rango di famiglia i generi attribuiti ai Phrurolithinae, divenuti quindi appartenenti alla famiglia Phrurolithidae[2].
Attualmente, a 4 giugno 2017, si compone di 125 generi e 2197 specie[2]; la classificazione in sottofamiglie, sono nove al 2017, segue quella dell'entomologo Joel Hallan[4] (per circa il 10% dei generi è ancora incerta l'attribuzione ad una sottofamiglia):
Drassodinae[5]
Anagraphis[6]
Anzacia[7][8]
- Apodrassodes
- Apodrassus
- Apopyllus
Aracus[9]
Benoitodes[10]
Berinda[11]
- Cabanadrassus
- Coreodrassus
Drassodes[12]
Drassodex[13]
- Haplodrassus
Homoeothele[8]
Hypodrassodes[8]
Leptodrassex[14]
- Leptodrassus
Matua[8]
Nauhea[8]
Neodrassex[15]
Nopyllus[16]
Notiodrassus[12]
- Orodrassus
- Parasyrisca
Sidydrassus[12]
Sosticus[17]
- Synaphosus
- Talanites
- Talanitoides
Echeminae[18]
Allomicythus[19]
Amazoromus[20]
- Arauchemus
Australoechemus[12]
Coillina[21]
Cubanopyllus[22]
Diaphractus[23]
- Echemoides
- Echemus
Hongkongia[23]
Latonigena[24]
Megamyrmaekion[23]
Micythus[23]
Nodocion[23]
Odontodrassus[23]
Sanitubius[23]
- Scopoides
Scotophaeus[23]
Trichothyse[23]
Xerophaeus[23]
Zelanda[23]
Zimiromus[23]
Encoptarthriinae
- Encoptarthria
Gnaphosinae Pocock, 1898[25]
Amusia[26]
Aneplasa[27]
- Asemesthes
- Berlandina
Echemella[28]
Fedotovia[29]
- Gnaphosa
Microsa[30]
Minosia[30]
Minosiella[30]
Nomisia[30]
Pterotricha[30]
Pterotrichina[30]
Scotognapha[30]
Shiragaia[30]
Smionia[30]
Trephopoda[30]
Hemicloeinae
- Hemicloea
Vectius [31]
Herpyllinae[32]
Ceryerda[33]
- Cesonia
Cladothela[34]
Epicharitus[34]
- Gertschosa
- Herpyllus
Hitobia[34]
Kishidaia[34]
Ladissa[34]
- Litopyllus
- Macarophaeus
- Nodocion
Phaeocedus[34]
Poecilochroa[34]
Scotocesonia[34]
- Sergiolus
Sernokorba[34]
Symphanodes[34]
Xizangia[34]
Laroniinae[35]- Callilepis
- Eilica
- Laronius
Micariinae[36]
Aphantaulax[37]
Arboricaria[38]
- Micaria
Zelotinae[39]
Allozelotes[40]
- Camillina
Canariognapha[41]
- Civizelotes
- Drassyllus
Heser[42]
Ibala[43]
Setaphis[42]
Trachyzelotes[42]
- Turkozelotes
Urozelotes[42]
Zelominor[42]
Zelotes[42]
- Zelowan
Zelotibia[42]
incertae sedis
Asiabadus[12]
Cryptodrassus[44]
Echemographis[45]
Intruda[46]
Kaitawa[47]
- Leptopilos
Microdrassus[48]
- Montebello
Parabonna[49]
Pseudodrassus [50]
Shaitan [51]
- Titus
- Verita
- Xenoplectus
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Generi fossili |
A marzo 2016 sono noti sei generi fossili di Gnaphosidae[52]
Captrix Petrunkevitch, 1942 - Paleogene
Drassyllinus Wunderlich, 1988 - Neogene
Eognaphosops Wunderlich, 2011b - Paleogene
Eomactator Petrunkevitch, 1958 - Paleogene
Palaeodrassus Petrunkevitch, 1922 - Paleogene
Zelotetis Wunderlich, 2011b - Paleogene
Generi trasferiti |
Battalus Karsch, 1878 [53].
Sinonimi |
Sillemia - posto in sinonimia con Drassodes Westring, 1851, a seguito di un lavoro dell'aracnologo Murphy del 2007.
Siruasus - posto in sinonimia con Drassodes Westring, 1851, a seguito di un lavoro dell'aracnologo Murphy del 2007.
Note |
^ Guida delle famiglie di ragni, Gnaphosidae
^ abcd World Spider Catalogue, Gnaphosidae, URL consultato il 4 giugno 2017
^ Checklist dei ragni italiani, di Isaia e Pantini
^ Biology Catalog di Hallan, Gnaphosidae Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
^ Drassodinae su Wikispecies, su species.wikimedia.org.
^ Varie affinità con Theuma come già riscontrato negli anni '90 da Platnick (Platnick & Baehr, 2006).
^ Riscontrate varie affinità con l'ex-genere Drassus (Simon, 1880i).
^ abcde Secondo l'aracnologo Murphy (2007) fa parte dell'Anzacia group delle Drassodinae.
^ In un lavoro dell'aracnologa Deeleman-Reinhold del 2001 questo genere è considerato sinonimo di Haplodrassus Chamberlin, 1922.
^ Attribuito ai Drassidae da Strand (1909g) e, in seguito, ai Drassodinae da Benoit (1977c).
^ Varie caratteristiche in comune con Drassodes contribuiscono ad attribuire questo genere ai Drassodinae (Kovblyuk et al., 2009).
^ abcde Appartenente al Drassodes group secondo lo studio di Murphy del 2007
^ Murphy, 2007
^ Elevato al rango di genere da Murphy nel 2007 e composto da 4 specie precedentemente attribuite a Leptodrassus.
^ Da attribuire al Leptodrassex group secondo l'aracnologo Ott in un suo lavoro del 2012.
^ Ott, 2014
^ Secondo l'aracnologo Murphy (2007) apparterrebbe all'Echemus-group
^ Echeminae su Wikispecies, su species.wikimedia.org.
^ Strette affinità con il genere Echemus (Ono, 2009b).
^ Per affinità con Scopoides, Zimiromus ed Echemoides (Brescovit & Höfer, 1994b).
^ Per la presenza dello scutum sull'opistosoma va ascritta agli Echeminae (Echemus-group, Murphy, 2007).
^ Affinità di vario tipo consigliano di attribuire questo genere alle Echeminae (Echemus-group, Murphy, 2007).
^ abcdefghijkl Apparterrebbe alle Echeminae (Echemus-group, secondo Murphy, 2007).
^ Apparterrebbe alle Echeminae (Echemus-group, secondo Murphy, 2007); alle Herpyllinae secondo altri autori.
^ Gnaphosinae su Wikispecies, su species.wikimedia.org.
^ Per somiglianze con Pythonissa, vecchia denominazione del genere Nomisia (Dalmas, 1921).
^ Affinità con Nomisia riscontrate in un lavoro di Murphy del 2007.
^ Da ascriversi probabilmente a questa sottofamiglia secondo il lavoro di Murphy e Russell-Smith del 2007.
^ Affinità con Echemella e Scotognapha riscontrate in un lavoro di Murphy del 2007.
^ abcdefghij Questo genere è attribuito allo Gnaphosa group da Murphy, 2007.
^ Secondo l'aracnologo Murphy (2007) fa parte del gruppo delle Hemicloeinae
^ Herpyllinae su Wikispecies, su species.wikimedia.org.
^ Affinità con Cesonia ed Herpyllus fanno attribuire questo genere alle Herpyllinae (Murphy, 2007).
^ abcdefghijk Questo genere è attribuito all'Herpyllus group da Murphy, 2007.
^ Laroniinae su Wikispecies, su species.wikimedia.org.
^ Micariinae su Wikispecies, su species.wikimedia.org.
^ Varie affinità con il genere Micaria (Levy, 2002).
^ Un recente lavoro (2016) dell'aracnologo Mikhailov ha assurto al rango di genere a sé alcune specie di Micaria
^ Zelotinae su Wikispecies, su species.wikimedia.org.
^ Affinità con Drassyllus, Trachyzelotes e Camillina (Yin & Peng, 1998).
^ Per la forma dell'apofisi appartiene agli Zelotini (Wunderlich, 2011).
^ abcdefg questo genere è attribuito allo Zelotes group da Murphy, 2007
^ Varie affinità con il genere Setaphis consentono di ascriverlo alle Zelotinae (Murphy, 2007).
^ Forma un gruppo a sé secondo Murphy, 2007.
^ Di dubbia appartenenza, data l'esiguità del materiale finora raccolto.
^ Pur avendo caratteristiche proprie di uno Gnaphosidae, questo genere monospecifico secondo l'aracnologo Murphy (2007) andrebbe ascritto in una sottofamiglia comprendente l'areale Australia-Nuova Zelanda.
^ Avendo caratteristiche proprie intermedie fra uno Gnaphosidae e un Clubionidae, questo genere monospecifico secondo l'aracnologo Murphy (2007) andrebbe ascritto in una sottofamiglia a sé e proverrebbe dall'Australia.
^ Un'analisi dell'esemplare femminile di questo genere ha fatto escludere all'aracnologo Platnick l'appartenenza a questa famiglia. (Murphy, 2007).
^ In Murphy, 2007 si accenna ad una comunicazione di Brescovit riguardo all'appartenenza di questo genere alla famiglia Liocranidae.
^ In Murphy, 2007 si considera la difficoltà di rinvenire gli esemplari descritti negli anni '30-'40 del secolo scorso da Caporiacco, nonché è messa in dubbio l'appartenenza di queste specie agli Gnaphosidae.
^ Per la morfologia inusuale degli organi genitali non è stato possibile attribuire questo genere ad una sottofamiglia già nota. Nota dei descrittori Kovblyuk, Kastrygina & Marusik, nello studio del 2013
^ A summary list of fossil spiders and their relatives (PDF), su wsc.nmbe.ch.
^ Genere inizialmente monospecifico, ampliato e trasferito alla famiglia Corinnidae a seguito di un lavoro dell'aracnologo Raven del 2015
Bibliografia |
- Jason Dunlop, David Penney, Denise Jekel, A summary list of fossil spiders and their relatives (PDF), version 15, American Museum of Natural History, 2014, pp. 178-179.
- Checklist dei ragni italiani del Museo di Scienze Naturali di Bergamo a cura di Paolo Pantini e Marco Isaia del 2014, su museoscienzebergamo.it.
- Murphy, J., 2007 - Gnaphosid genera of the world. British Arachnological Society, St Neots, Cambs vol.1, i-xii, pp. 1–92; vol.2, i-11, pp. 93–605 PDF
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
- Wikispecies
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gnaphosidae
Wikispecies contiene informazioni su Gnaphosidae
Collegamenti esterni |
- Guida delle famiglie di ragni, su findaspider.org.au.
World Spider Catalogue, Gnaphosidae, versione 18.0, URL consultato il 4 giugno 2017.
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