Coppa Intercontinentale




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando la Coppa Intercontinentale di altri sport, vedi Coppa Intercontinentale (disambigua).






























































Coppa Intercontinentale
Altri nomi Coppa Intercontinentale dei Club Campioni (1960-1979)
Coppa Europeo-Sudamericana Toyota (1980-2004)
Coppa EUSA
Sport
Football pictogram.svg Calcio
Tipo Club
Federazione
CONMEBOL e UEFA
Titolo Campione del mondo FIFA[1]
Cadenza Annuale
Apertura dicembre
Partecipanti Vincitore della Coppa Libertadores e vincitore della Champions League
Formula Finale A/R (1960-1972; 1974-1979)
Gara unica (1973; 1980-2004)
Sito Internet UEFA.com
Storia
Fondazione 1960
Soppressione 2004
Ultimo vincitore
Porto
Record vittorie
Peñarol
Nacional
Milan
Real Madrid
Boca Juniors
(3 a testa)

Coppa Intercontinentale.svg
Coppa Intercontinentale

La Coppa Intercontinentale fu una competizione calcistica annuale disputata dal 1960 al 2004 tra la vincitrice della Coppa dei Campioni d'Europa, poi Champions League, e la vincitrice della Coppa Libertadores.


Inizialmente la sua denominazione per esteso era "Coppa Intercontinentale dei Club Campioni", come aveva richiesto la Fédération Internationale de Football Association (FIFA) per concedere la propria approvazione,[2] dal 1980 cambiò il proprio nome in "Coppa Europeo-Sudamericana" (European/South American Toyota Cup),[3] o più brevemente come "Coppa EUSA" (en. EUSA Cup) divenendo anche nota come "Coppa Europeo-Sudamericana Toyota" o Toyota Cup per motivi commerciali. Era gestita congiuntamente dalle confederazioni europea (UEFA) e sudamericana (CONMEBOL), e riconosciuta anche dalla FIFA come competizione ufficiale nonostante non sia stata da essa organizzata.[4][5] Nel 2005, infine, essa fu assorbita dalla Coppa del mondo per club FIFA[6].


Nonostante in passato siano esistite altre competizioni che rivendicavano il diritto di assegnare il titolo simbolico di "campione del mondo" (il Trofeo Sir Thomas Lipton, la Copa Rio e la Pequeña Copa del Mundo),[7] la Coppa Intercontinentale è riconosciuta dalla FIFA come unica antecedente ufficiale della Coppa del mondo per club. Sebbene non sussista coincidenza statistica fra le due manifestazioni,[8][9] la FIFA considerava l'Intercontinentale una competizione mondiale in illo tempore poiché disputata dai rappresentanti dei due continenti con maggior sviluppo nella disciplina a livello di club e successo a livello di nazionali, nonché gli unici in cui si disputavano tornei confederali all'epoca della sua inaugurazione.[10] Nel 2017, infine, essa ha ufficialmente equiparato i titoli della Coppa del mondo per club e della Coppa Intercontinentale, riconoscendo a posteriori anche i vincitori dell'Intercontinentale come detentori del titolo di "campione del mondo FIFA",[1] inizialmente attribuito soltanto ai vincitori della Coppa del mondo per club.[11]




Indice






  • 1 Formula


  • 2 Storia


    • 2.1 Gli esordi


    • 2.2 Dall'iniziale prestigio al progressivo declino


    • 2.3 La rinascita in Giappone




  • 3 Il trofeo negli anni


  • 4 Albo d'oro


  • 5 Statistiche


    • 5.1 Vittorie per club


    • 5.2 Vittorie per nazione


    • 5.3 Vittorie per confederazione


    • 5.4 Miglior giocatore




  • 6 Note


  • 7 Bibliografia


  • 8 Voci correlate


  • 9 Altri progetti


  • 10 Collegamenti esterni





Formula |


La competizione si è sempre svolta annualmente. Dall'esordio nel 1960 all'edizione del 1979 le due sfidanti si incontravano in una gara d'andata e in una di ritorno nei rispettivi stadi; il continente in cui si disputava la partita di ritorno era alternato, sempre con cadenza annuale. Fino al 1968 era dichiarata campione la squadra che raccoglieva più punti, sicché in caso di parità dopo le due gare si disputava uno spareggio in uno stato diverso, comunque nel continente della formazione che aveva disputato in casa la gara di ritorno. Dal 1969 il regolamento fu modificato, introducendo la differenza reti in luogo della somma dei punti e abolendo così gli spareggi.


La collocazione nel calendario della manifestazione era instabile, al punto che le edizioni del 1975 e del 1978 non furono disputate per un mancato accordo sulle date in cui giocare. Dal 1980, con il trasferimento in Giappone come sede fissa e la sponsorizzazione da parte della Toyota, l'Intercontinentale si disputò in partita unica (dopo un primo esperimento nel 1973) e sempre al termine dell'anno solare.



Storia |



Gli esordi |




Il secondo trionfo del Peñarol nel 1966; gli uruguaiani furono tra i maggiori protagonisti delle prime edizioni del torneo.


La Coppa Intercontinentale dei Club Campioni fu, nel 1960, la prima manifestazione ufficiale che individuava il miglior club al mondo.[10] In quell'anno il Real Madrid aveva conquistato la sua quinta Coppa dei Campioni consecutiva e, se il dominio delle merengues nell'allora unica competizione UEFA era indiscutibile, per poter essere dichiarati i migliori al mondo gli spagnoli avrebbero dovuto confrontarsi con la più forte rappresentante dell'unico altro continente al tempo calcisticamente sviluppato, il Sudamerica.


Per questa esigenza, la CONMEBOL organizzò un torneo per campioni nazionali simile a quello nato cinque anni prima in Europa,[12] che fu chiamato Coppa Libertadores: il vincitore si sarebbe incontrato in una doppia sfida contro i campioni dell'UEFA. Trent'anni dopo la Coppa Jules Rimet per le Nazionali, la Coppa Intercontinentale permise di laureare anche fra i club una squadra campione del mondo.[10]



Dall'iniziale prestigio al progressivo declino |





Nestor Combin, attaccante del Milan, accasciato al suolo dopo i duri scontri del 1969 coi giocatori dell'Estudiantes (LP).


Il torneo affascinò subito i tifosi europei ma ancor di più quelli sudamericani, che vi vedevano un obiettivo decisamente superiore alla stessa Libertadores. Il clima surriscaldato rese le trasferte nell'emisfero australe molto impegnative, e le squadre europee a volte subirono ben poco ospitali accoglienze da parte dei paesi sudamericani:[13] su tutte la finale di ritorno del 1969 a Buenos Aires tra l'Estudiantes (LP) e i trionfatori del Milan, al termine della quale il rossonero d'origine argentina Nestor Combin fu arrestato per presunta renitenza alla leva,[14] e rilasciato all'alba solo dopo aver mosso le vie della diplomazia.[13] A causa di simili intemperanze e della difficile collocazione nel calendario internazionale, le fortune della coppa dei due mondi negli anni 1970 scemarono tanto rapidamente quanto erano cresciute nel decennio precedente.


Nel 1971 gli olandesi dell'Ajax furono i primi a rinunciare alla competizione, sostituiti dal Panathīnaïkos finalista perdente di Coppa dei Campioni; nel 1973 gli olandesi declinarono nuovamente, sostituiti dalla Juventus: la finale si disputò a Roma, il solo caso, dal 1960 al 1979, in cui il trofeo non fu assegnato con sfide di andata e ritorno. Nel 1974 il Bayern Monaco rinunciò, sostituito dall'Atlético Madrid, che diventò l'unico club ad aggiudicarsi la Coppa Intercontinentale come vicecampione del proprio continente.


Nel 1975 la manifestazione non fu disputata: le eventuali finaliste sarebbero state il Bayern e l'Independiente. Nel 1977 il Liverpool rifiutò e cedette il suo posto ai vicecampioni del Borussia M'gladbach. Nel 1978, per la seconda volta, la competizione non ebbe luogo: le eventuali finaliste sarebbero state il Liverpool e il Boca Juniors. Nel 1979, infine, anche il Nottingham Forest rinunciò in favore dei vicecampioni del Malmö FF.



La rinascita in Giappone |





Platini e Scirea col trofeo vinto nel 1985 dalla Juventus, prima squadra europea a far propria la competizione dopo il cambio di formula.


Nuovo impulso alla manifestazione arrivò nel 1980 per mano della Toyota, che propose a UEFA e CONMEBOL di rilevare i diritti di commercializzazione del torneo, inglobandolo in un appuntamento annuale da disputarsi in gara unica in Giappone; nell'occasione la casa automobilistica affiancò al nome canonico della manifestazione quello commerciale di Toyota Cup (e imponendo di conseguenza, fino al 1998, il divieto agli sponsor di maglia per le squadre partecipanti).


La nuova formula ebbe il merito di ridare assoluta regolarità al torneo,[15] anche se tolse ai tifosi il contatto diretto con la manifestazione, ora disputata in pratica in campo neutro (per lungo tempo a Tokyo, e nelle ultime tre edizioni a Yokohama). Le squadre europee impiegarono anni per tornare a imporsi, cogliendo il primo successo con la Juventus nel 1985; da qui in avanti, tuttavia, la competitività del calcio europeo crebbe via via negli anni parallelamente alla sua forza economica, che attraeva nella Coppa dei Campioni i più forti calciatori del pianeta, grazie anche alla sempre maggiore permeabilità delle frontiere. A cavallo di II e III millennio, tra il 1995 e il 2002, i trofei intercontinentali finirono in Europa in sette occasioni su otto.


Nel 2004 il comitato organizzativo UEFA-CONMEBOL decise di abolire la Coppa Intercontinentale, e dall'anno successivo fu inaugurata (dopo un'edizione sperimentale tenutasi nel 2000) la Coppa del mondo per club FIFA, torneo organizzato direttamente dalla federazione internazionale e riservato ai sei club vincitori dei tornei continentali delle sei confederazioni calcistiche[7] che, a differenza della Coppa Intercontinentale, è obbligatorio per tutte le squadre qualificatesi attraverso i propri trofei continentali.[16]



Il trofeo negli anni |


Il trofeo assegnato nella competizione, nota per esteso come "Coppa Intercontinentale dei Club Campioni", non ha subito cambiamenti estetici dalla prima edizione del 1960 a quella del 2004, quando venne assorbita dalla nuova Coppa del mondo per club FIFA. Dal 1980 in poi alla Coppa Intercontinentale venne abbinato un altro trofeo, la Toyota Cup (Coppa Toyota), in coincidenza con la sopravvenuta sponsorizzazione da parte della Toyota, che rinominò la competizione in "Coppa Europeo-Sudamericana Toyota": il cerimoniale di premiazione della squadra vincitrice prevedeva la consegna della Coppa Intercontinentale al capitano, mentre il compito di sollevare la Toyota Cup era affidato al suo vice.




Albo d'oro |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Albo d'oro della Coppa Intercontinentale e Società calcistiche campioni del mondo.






















































































































































































































































































Anno
Vincitore
Risultato
Finalista
1960
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SpagnaReal Madrid

0 - 0
5 - 1

UruguayPeñarol
1961
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UruguayPeñarol

0 - 1
5 - 0
2 - 1

PortogalloBenfica
1962
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BrasileSantos

3 - 2
5 - 2

PortogalloBenfica
1963
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BrasileSantos

2 - 4
4 - 2
1 - 0

ItaliaMilan
1964
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ItaliaInter

0 - 1
2 - 0
1 - 0 d.t.s.

ArgentinaIndependiente
1965
Dettagli

ItaliaInter

3 - 0
0 - 0

ArgentinaIndependiente
1966
Dettagli

UruguayPeñarol

2 - 0
2 - 0

SpagnaReal Madrid
1967
Dettagli

ArgentinaRacing Club

0 - 1
2 - 1
1 - 0

ScoziaCeltic
1968
Dettagli

ArgentinaEstudiantes (LP)

1 - 0
1 - 1

InghilterraManchester Utd
1969
Dettagli

ItaliaMilan

3 - 0
1 - 2

ArgentinaEstudiantes (LP)
1970
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Paesi BassiFeyenoord

2 - 2
1 - 0

ArgentinaEstudiantes (LP)
1971
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UruguayNacional

1 - 1
2 - 1

GreciaPanathīnaïkos[17]
1972
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Paesi BassiAjax

1 - 1
3 - 0

ArgentinaIndependiente
1973
Dettagli

ArgentinaIndependiente

1 - 0

ItaliaJuventus[18]
1974
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SpagnaAtlético Madrid[19]

0 - 1
2 - 0

ArgentinaIndependiente
1975

-

-[20]

-
1976
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Germania OvestBayern Monaco

2 - 0
0 - 0

BrasileCruzeiro
1977
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ArgentinaBoca Juniors

2 - 2
3 - 0

Germania OvestBorussia M'gladbach[21]
1978

-

-[22]

-
1979
Dettagli

ParaguayOlimpia

1 - 0
2 - 1

SveziaMalmö FF[23]
1980
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UruguayNacional

1 - 0

InghilterraNottingham Forest
1981
Dettagli

BrasileFlamengo

3 - 0

InghilterraLiverpool
1982
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UruguayPeñarol

2 - 0

InghilterraAston Villa
1983
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BrasileGrêmio

2 - 1 d.t.s.

Germania OvestAmburgo
1984
Dettagli

ArgentinaIndependiente

1 - 0

InghilterraLiverpool
1985
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ItaliaJuventus

2 - 2 d.t.s.
4 - 2 d.c.r.

ArgentinaArgentinos Juniors
1986
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ArgentinaRiver Plate

1 - 0

RomaniaSteaua Bucarest
1987
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PortogalloPorto

2 - 1 d.t.s.

UruguayPeñarol
1988
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UruguayNacional

2 - 2 d.t.s.
7 - 6 d.c.r.

Paesi BassiPSV
1989
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ItaliaMilan

1 - 0 d.t.s.

ColombiaAtlético Nacional
1990
Dettagli

ItaliaMilan

3 - 0

ParaguayOlimpia
1991
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JugoslaviaStella Rossa

3 - 0

CileColo-Colo
1992
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BrasileSan Paolo

2 - 1

SpagnaBarcellona
1993
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BrasileSan Paolo

3 - 2

ItaliaMilan[24]
1994
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ArgentinaVélez Sarsfield

2 - 0

ItaliaMilan
1995
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Paesi BassiAjax

0 - 0 d.t.s.
4 - 3 d.c.r.

BrasileGrêmio
1996
Dettagli

ItaliaJuventus

1 - 0

ArgentinaRiver Plate
1997
Dettagli

GermaniaBorussia Dortmund

2 - 0

BrasileCruzeiro
1998
Dettagli

SpagnaReal Madrid

2 - 1

BrasileVasco da Gama
1999
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InghilterraManchester Utd

1 - 0

BrasilePalmeiras
2000
Dettagli

ArgentinaBoca Juniors

2 - 1

SpagnaReal Madrid
2001
Dettagli

GermaniaBayern Monaco

1 - 0 d.t.s.

ArgentinaBoca Juniors
2002
Dettagli

SpagnaReal Madrid

2 - 0

ParaguayOlimpia
2003
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ArgentinaBoca Juniors

1 - 1 d.t.s.
3 - 1 d.c.r.

ItaliaMilan
2004
Dettagli

PortogalloPorto

0 - 0 d.t.s.
8 - 7 d.c.r.

ColombiaOnce Caldas


Statistiche |



Vittorie per club |





Arrigo Sacchi e Franco Baresi, rispettivamente allenatore e capitano del Milan, posano con la Coppa Intercontinentale 1989; i rossoneri sono tra i più titolati nella competizione, a pari merito con Peñarol, Nacional, Real Madrid e Boca Juniors.





































































































































Club
Vittorie
Anni

UruguayPeñarol
3 1961, 1966, 1982

UruguayNacional
3 1971, 1980, 1988

ItaliaMilan
3 1969, 1989, 1990

SpagnaReal Madrid
3 1960, 1998, 2002

ArgentinaBoca Juniors
3 1977, 2000, 2003

BrasileSantos
2 1962, 1963

ItaliaInter
2 1964, 1965

ArgentinaIndependiente
2 1973, 1984

BrasileSan Paolo
2 1992, 1993

Paesi BassiAjax
2 1972, 1995

ItaliaJuventus
2 1985, 1996

GermaniaBayern Monaco
2 1976, 2001

PortogalloPorto
2 1987, 2004

ArgentinaRacing Club
1 1967

ArgentinaEstudiantes (LP)
1 1968

Paesi BassiFeyenoord
1 1970

SpagnaAtlético Madrid
1 1974

ParaguayOlimpia
1 1979

BrasileFlamengo
1 1981

BrasileGrêmio
1 1983

ArgentinaRiver Plate
1 1986

SerbiaStella Rossa
1 1991

ArgentinaVélez Sarsfield
1 1994

GermaniaBorussia Dortmund
1 1997

InghilterraManchester Utd
1 1999


Vittorie per nazione |











































































Nazione
Vittorie
N°Squadre
Anni

Argentina Argentina
9 6 1967, 1968, 1973, 1977, 1984, 1986, 1994, 2000, 2003

Italia Italia
7 3 1964, 1965, 1969, 1985, 1989, 1990, 1996

Uruguay Uruguay
6 2 1961, 1966, 1971, 1980, 1982, 1988

Brasile Brasile
6 4 1962, 1963, 1981, 1983, 1992, 1993

Spagna Spagna
4 2 1960, 1974, 1998, 2002

Paesi Bassi Paesi Bassi
3 2 1970, 1972, 1995

Germania Germania
3 2 1976, 1997, 2001

Portogallo Portogallo
2 1 1987, 2004

Paraguay Paraguay
1 1 1979

Jugoslavia Jugoslavia
1 1 1991

Inghilterra Inghilterra
1 1 1999


Vittorie per confederazione |





















Confederazione
Vittorie
N°Nazioni
N°Squadre
CONMEBOL 22 4 13
UEFA 21 7 12


Miglior giocatore |


Premio assegnato a partire dal 1980.





































































































































Anno
Nome
Club

1980

Uruguay Waldemar Victorino

Nacional

1981

Brasile Zico

Flamengo

1982

Brasile Jair

Peñarol

1983

Brasile Renato Gaúcho

Grêmio

1984

Argentina José Percudani

Independiente

1985

Francia Michel Platini

Juventus

1986

Uruguay Antonio Alzamendi

River Plate

1987

Algeria Rabah Madjer

Porto

1988

Uruguay Santiago Ostolaza

Nacional

1989

Italia Alberigo Evani

Milan

1990

Paesi Bassi Frank Rijkaard

Milan

1991

Jugoslavia Vladimir Jugović

Stella Rossa

1992

Brasile Raí

San Paolo

1993

Brasile Toninho Cerezo

San Paolo

1994

Argentina Omar Asad

Vélez Sarsfield

1995

Paesi Bassi Danny Blind

Ajax

1996

Italia Alessandro Del Piero

Juventus

1997

Germania Andreas Möller

Borussia Dortmund

1998

Spagna Raúl

Real Madrid

1999

Galles Ryan Giggs

Manchester Utd

2000

Argentina Martín Palermo

Boca Juniors

2001

Ghana Samuel Kuffour

Bayern Monaco

2002

Brasile Ronaldo

Real Madrid

2003

Argentina Matías Donnet

Boca Juniors

2004

Portogallo Maniche

Porto


Note |




  1. ^ ab A posteriori, cfr. (EN) FIFA Council approves key organisational elements of the FIFA World Cup, Fédération Internationale de Football Association, 27 ottobre 2017. URL consultato il 16 gennaio 2018.; (EN) FIFA Club World Cup 2017: Statistical Kit (PDF), Fédération Internationale de Football Association, pp. 15, 40-42. URL consultato il 16 gennaio 2018.


  2. ^ Il comitato organizzatore aveva proposto per la competizione il nome di "Coppa del Mondo dei Club Campioni", cfr. (ES) Santiago García, Los campeones de las Copas de Europa y Sudamérica, Real Madrid y Peñarol, disputarán el primer partido de la final de la Copa del Mundo de clubs (PDF), in La Vanguardia, 3 luglio 1960, p. 34. URL consultato il 6 gennaio 2013.


  3. ^ (EN) CA Peñarol, Union des Associations Européennes de Football. URL consultato il 27 dicembre 2014.


  4. ^ (PT) FIFA ignora Taça Latina do Benfica, FC Porto é o clube português com mais títulos, su publico.pt, 25 maggio 2011. URL consultato il 20 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2015).


  5. ^ Secondo lo statuto della Fédération Internationale de Football Association (FIFA), sono definibili "competizioni ufficiali" i tornei organizzati dalla FIFA stessa o dalle Confederazioni continentali, cfr. (EN) Regulations Governing International Matches: General Provisions (PDF), su es.fifa.com, pp. 5, 39. URL consultato il 21 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2012).; (EN) FIFA Statutes, April 2015 edition (PDF), su fifa.com, pp. 5, 39. URL consultato il 16 gennaio 2016.


  6. ^ (EN) FIFA statistikal kit 2005 (primo mondiale per club derivato e sostitutore della Coppa Intercontinentale (PDF), su fifa.com.


  7. ^ ab FIFA, 2012, p. 12


  8. ^ (EN) Approval for Refereeing Assistance Programme and upper altitude limit for FIFA competitions, su fifa.com, 15 dicembre 2007. URL consultato il 28 dicembre 2014.


  9. ^ FIFA, 2014, p. 11


  10. ^ abc FIFA, 2005, pp. 60-61


  11. ^ (EN) Approval for Refereeing Assistance Programme and upper altitude limit for FIFA competitions, su fifa.com, 15 dicembre 2007.


  12. ^ Proposto un confronto fra le squadre campioni d'Europa e di America, in Corriere dello Sport, 9 ottobre 1958, p. 4 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2014).


  13. ^ ab Roberto Beccantini, C'era una volta la rissa dei due mondi, in La Stampa, 12 dicembre 2003, p. 36.


  14. ^ Paolo Bertoldi, Combin in carcere la notte del trionfo. Arrestati tre calciatori dell'Estudiantes, in La Stampa, 24 ottobre 1969, p. 20. URL consultato il 24 ottobre 1969.


  15. ^ Coppa Intercontinentale, su storiedicalcio.altervista.org. URL consultato il 17 dicembre 2012.


  16. ^ (EN) FIFA Club World Championship to replace Toyota Cup from 2005, su fifa.com, 17 marzo 2004 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2011).


  17. ^ La coppa fu disputata tra il Nacional e il Panathīnaïkos, finalista della Coppa dei Campioni 1970-1971, per via della rinuncia dell'Ajax.


  18. ^ La coppa fu disputata tra l'Independiente e la Juventus, finalista della Coppa dei Campioni 1972-1973, per via della rinuncia dell'Ajax. Si decise, caso unico fino al trasferimento in Giappone, per una finale in partita secca, da disputarsi allo stadio Olimpico di Roma.


  19. ^ La coppa fu disputata tra l'Independiente e l'Atlético Madrid, finalista della Coppa dei Campioni 1973-1974, per via della rinuncia del Bayern Monaco; si tratta dell'unico caso di squadra campione del mondo non vincitrice della propria rassegna continentale.


  20. ^ La coppa doveva disputarsi tra Bayern Monaco e Independiente.


  21. ^ La coppa fu disputata tra il Boca Juniors e il Borussia M'gladbach, finalista della Coppa dei Campioni 1976-1977, per via della rinuncia del Liverpool.


  22. ^ La coppa doveva disputarsi tra Liverpool e Boca Juniors


  23. ^ La coppa, l'ultima con il sistema dell'andata e ritorno, fu disputata tra l'Olimpia Asunción e gli svedesi del Malmö FF, finalisti della Coppa dei Campioni 1978-1979, per via della rinuncia del Nottingham Forest.


  24. ^ La coppa fu disputata tra il San Paolo e il Milan, finalista della UEFA Champions League 1992-1993 e ammesso a disputare la competizione per via della squalifica internazionale inflitta ai campioni europei dell'O. Marsiglia, dopo uno scandalo per corruzione che investì il presidente della squadra francese Bernard Tapie.



Bibliografia |



  • (EN) FIFA Activity Report 2005 (PDF), Fédération Internationale de Football Association, aprile 2004 – maggio 2005 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2012).

  • (EN) FIFA Club World Cup 2012 Statistical Kit (PDF), Fédération Internationale de Football Association, 4 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2014).

  • (EN) FIFA Club World Cup Morocco 2014 (PDF), Fédération Internationale de Football Association, 20 novembre 2014.



Voci correlate |



  • Competizioni UEFA per club

  • Coppa del mondo per club FIFA

  • Società calcistiche campioni del mondo

  • Società calcistiche vincitrici delle competizioni confederali e interconfederali

  • Squadre di calcio vincitrici di tornei CONMEBOL

  • Statistiche delle competizioni UEFA per club



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Coppa Intercontinentale


Collegamenti esterni |



  • (EN) European-South American Cup, su en.archive.uefa.com (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2013).

  • (EN) Loris Magnani e Karel Stokkermans, Intercontinental Club Cup, su rsssf.com, 30 aprile 2005.


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