Roger Federer
Roger Federer | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Roger Federer serve durante la finale di Wimbledon del 2009. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Svizzera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 185 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 85 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tennis | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Oro | Coppa Davis 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 4 settembre 2018 |
Roger Federer (Basilea, 8 agosto 1981) è un tennista svizzero, numero 6 del ranking mondiale ATP[2].
Soprannominato King Roger o The Swiss Maestro,[3][4] in virtù dei record e del numero di titoli conseguiti, dello stile di gioco efficace e vincente su ogni superficie,[5][6][7] dell'accuratezza tecnica dei suoi colpi,[8][9][10][11][12][13][14] dell'eccellente rendimento nell'arco di una carriera longeva, è considerato da molti il miglior tennista di tutti i tempi,[15][16][17][18][19][20][21] nonché uno dei più grandi sportivi di sempre.[22][23][24]
È il giocatore che è stato più a lungo il numero 1 del mondo, sia come totale di settimane in vetta al ranking mondiale ATP (310), sia per il totale di settimane consecutive, record assoluto sia maschile che femminile (237, dal 2 febbraio 2004 al 17 agosto 2008), sia per l'età raggiunta detenendo il primato.[25]
È il giocatore che ha vinto più titoli nei tornei del Grande Slam (20), che ha partecipato al maggior numero di finali (30), semifinali (43) e quarti (53). Ha vinto il maggior numero di partite negli Slam (339). Detiene la striscia più lunga di semifinali consecutive nei tornei del Grande Slam (23), di finali raggiunte consecutivamente (10) e di quarti (36). Ha, inoltre, il maggior numero di presenze negli slam con ben 74 partecipazioni. È l'unico tennista della storia capace di vincerne 3 su 4 in 3 anni diversi (2004, 2006, 2007), nonché l’unico tennista ad aver vinto per almeno 5 volte 3 prove dello Slam su 4: Australian Open (6), Wimbledon (8) e US Open (5). Detiene il record di partite vinte consecutivamente in due tornei dello slam, ossia Wimbledon (41) e US Open (41).
L'8 settembre 2008, vincendo il suo quinto US Open consecutivo, eguaglia il record di vittorie da quando lo Slam americano è aperto al professionismo e diventa l’unico tennista ad aver vinto 5 titoli consecutivi in due Slam diversi (Wimbledon oltre agli US Open).[26] Il 7 giugno 2009, con la vittoria nel Roland Garros, è diventato uno degli otto giocatori della storia del tennis ad aver completato il Career Grand Slam. Il 16 luglio 2017 battendo in finale Marin Čilić è diventato l‘unico giocatore ad aver vinto otto volte Wimbledon, il più antico e prestigioso torneo al mondo. Raggiunge l’ambito record senza perdere nemmeno un set, stabilendo il nuovo primato di finali disputate in uno stesso Slam (11) e di partite vinte nel torneo (91).[27][28][29][30][31] Il 28 gennaio 2018, vincendo il suo sesto Australian Open, eguaglia il record di vittorie anche dello slam australiano segnando, con il raggiungimento del ventesimo titolo, una delle imprese più significative nella storia dello sport. Per 364 giorni, dal 28 gennaio 2018 al 27 gennaio 2019 - quando Novak Djokovic ha alzato il suo settimo Australian Open - è stato l'unico uomo nella storia del tennis a detenere nello stesso momento il record di trofei vinti in due Slam diversi (8 Wimbledon primato assoluto e 6 Australian Open ex aequo con Emerson e appunto Djokovic).[32][33][34]
È il tennista che ha vinto più volte (6) le ATP Finals, che detiene il maggior numero di partecipazioni alla finale (10) e che ha vinto più partite (54). Detiene inoltre il record di titoli sul cemento (67) e sull'erba (18). Nel totale complessivo dei titoli ATP è il giocatore in attività ad aver vinto più titoli nel singolare maschile (99), divisi in: 20 titoli Grand Slam (record assoluto), 6 ATP Finals (record assoluto), 27 ATP World Tour Masters 1000, 21 ATP World Tour 500 series e 25 ATP World Tour 250 series. Con 99 tornei di singolare vinti, è al secondo posto per titoli ATP dopo Jimmy Connors che è arrivato a un totale di 109 titoli ufficiali.[35]
Nel 2014 ha vinto la Coppa Davis, ottenendo il punto decisivo nel singolare contro il francese Richard Gasquet che ha permesso alla squadra svizzera di conquistare il suo primo titolo nel torneo. Ha conquistato inoltre due medaglie olimpiche: ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 si è aggiudicato l'oro nel doppio assieme al connazionale Stanislas Wawrinka, mentre a Londra 2012 ha conquistato l'argento nel singolare perdendo in finale a Wimbledon da Andy Murray.
Secondo uno studio della London Marketing School, Federer è l’atleta commercialmente più "vendibile" nel mondo. Per Forbes, che nel 2017 lo pone al primo posto tra gli sportivi, il valore del suo brand è di 30 milioni di euro. Si calcola che nel corso della sua carriera abbia guadagnato la cifra record di oltre 525 milioni di euro, rimanendo, al suo ventesimo anno di professionismo e con 60 milioni di euro nel solo 2017, ancora il quarto sportivo più pagato del mondo[36] e primo di sempre, come tennista, per montepremi vinti.[37]
Indice
1 Biografia
1.1 Vita privata
1.2 Iniziative oltre il tennis
1.3 Team
2 Carriera sportiva
2.1 L'approdo nel professionismo
2.2 2001: i primi successi
2.3 2002: il primo titolo Masters Series
2.4 2003: il primo Slam e la prima Masters Cup
2.5 2004: l'inizio del dominio sul Tennis mondiale
2.6 2005: 81 match vinti e 4 persi
2.7 2006: l'anno più vincente
2.8 2007: tripletta Australian Open - Wimbledon - US Open (terza volta in carriera)
2.9 2008: l'oro olimpico in doppio e il quinto US Open consecutivo
2.10 2009: il Career Grand Slam e quinto anno chiuso al n.1 ATP
2.11 2010: sedicesimo Slam e quinto titolo World Tour Finals
2.12 2011: sesto titolo all'ATP World Tour Finals (record)
2.13 2012: settimo Wimbledon e ritorno al n.1 ATP
2.14 2013: l'infortunio alla schiena
2.15 2014: il ritorno in Finale Slam e la vittoria in Coppa Davis
2.16 2015: 1000 vittorie ATP e n.2 a 34 anni
2.17 2016: l'anno peggiore
2.18 2017: la rinascita e l'ottavo titolo a Wimbledon (record)
2.19 2018: il ventesimo Slam e ritorno al n.1 ATP
2.20 2019
2.21 Coppa Davis
3 Rivalità con Rafael Nadal
4 Rivalità con Novak Djokovic
5 Caratteristiche tecniche
6 Sponsor ed equipaggiamento
7 Statistiche
7.1 Tornei dello Slam
7.1.1 Risultati in progressione nei tornei dello Slam
7.1.2 Vittorie (20)
7.1.3 Finali perse (10)
7.2 Testa a testa
8 Riconoscimenti
9 Note
10 Bibliografia
11 Voci correlate
12 Altri progetti
13 Collegamenti esterni
Biografia |
Vita privata |
Roger Federer è nato a Basilea l'8 agosto 1981[38]; il padre, Robert Federer, è svizzero di Berneck e la madre Lynette Durand è sudafricana. Ha una sorella maggiore di nome Diana e ha la doppia nazionalità svizzera e sudafricana. È cresciuto a Riehen e poi Münchenstein, nei dintorni di Basilea e vicino al confine con la Francia e la Germania. Parla svizzero tedesco (sua lingua madre) ed è fluente nel tedesco standard, in inglese e in francese. In ambito calcistico, Federer è un tifoso del Basilea, infatti non di rado è possibile vederlo al St. Jakob-Park[39].
Risiede a Wollerau, nel Canton Svitto,[40] ed è sposato con l'ex-giocatrice di tennis svizzera (di origine slovacca) Miroslava Vavrinec, detta Mirka, ritiratasi dalle competizioni nel 2002 a causa di un infortunio al piede.
Il 12 marzo 2009, tramite il sito ufficiale di Roger, la coppia comunicò che si sarebbe poi unita in matrimonio l'11 aprile seguente[41], fece sapere di aspettare un bambino; la nascita era prevista nell'estate 2009[42]. Nella notte tra il 23 e il 24 luglio, Mirka diede alla luce due gemelle, Myla Rose e Charlene Riva[43]. A dicembre 2013 la coppia ha annunciato di aspettare il terzo figlio, rivelatosi poi una nuova coppia di gemelli, questa volta maschi: Leo e Lennart nati il 6 maggio 2014[44].
Iniziative oltre il tennis |
Nel settembre del 2003 Federer lanciò una linea di cosmetici e fragranze chiamata RF Cosmetics[45]. Nel dicembre dello stesso anno creò l'omonima fondazione, con lo scopo di aiutare i bambini disagiati, principalmente in Sud Africa[46]. Si fece inoltre promotore fra i tennisti di un'iniziativa per aiutare le persone colpite dallo tsunami nell'Oceano Indiano, organizzando delle partite di beneficenza i cui fondi sono poi stati devoluti all'UNICEF. Il 3 aprile 2006 fu nominato ambasciatore dell'UNICEF[47], mentre in dicembre fece il suo primo viaggio in qualità di Goodwill Ambassador dell'UNICEF, visitando i bambini delle città indiane del Tamil Nadu, in una regione completamente devastata dal maremoto del 2004[48]. In occasione della giornata mondiale per la lotta all'AIDS del 2007 prestò la sua immagine per un video volto a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della trasmissione del virus dalle madri ai neonati.
Nel 2010 in seguito al terremoto di Haiti, Federer in collaborazione con altri tennisti organizzò durante l'Australian Open 2010 un evento di beneficenza chiamato 'Hit for Haiti', il cui ricavato venne destinato alle vittime del terremoto.[49]
Team |
Federer, pressoché unico tra i professionisti di alto livello, non ha avuto per diversi anni un coach stabile. Dopo la rottura del sodalizio con l'australiano Tony Roche nel 2007, si è allenato per un breve periodo del 2008 sotto la guida dello spagnolo José Higueras. Dopo una collaborazione part-time con il capitano svizzero di Coppa Davis Severin Lüthi, in seguito alla sconfitta nei quarti di finale di Wimbledon 2010 decide di ingaggiare l'ex allenatore di Pete Sampras, Paul Annacone[50]. La collaborazione dura fino ad ottobre 2013, quando Federer decide di terminarla. All'inizio della stagione successiva annuncia che Stefan Edberg è il suo nuovo coach. Lo staff di Federer comprende ancora Lüthi, il quale è anche il capitano della squadra svizzera di Coppa Davis. Alla fine del 2015 Federer ed Edberg pongono fine alla loro collaborazione. Il main coach dello svizzero rimane Luthi, affiancato dal croato Ivan Ljubičić, ex allenatore di Milos Raonic. Lo staff di Federer comprende inoltre Daniel Troxler, fisioterapista, e Pierre Paganini, preparatore atletico.
Carriera sportiva |
Iniziò a giocare a tennis all'età di sei anni. Nel 1990 partecipò per la prima volta a lezioni di tennis in gruppo mentre l'anno seguente cominciò a prendere lezioni private con cadenza settimanale. In quel periodo praticava anche il calcio e solo dall'età di 12 anni decise di dedicarsi unicamente al tennis. A 14 anni diventò campione svizzero assoluto e venne scelto per allenarsi nello Swiss National Tennis Center, a Ecublens[51]. Nel 1996 Roger Federer raggiunse il circuito tennistico ITF per Juniores, mentre due anni dopo vinse il Wimbledon Juniors[51] e il torneo di fine anno Orange Bowl, chiudendo la stagione 1998 da numero 1 mondiale junior e da ITF junior World Champion[52].
L'approdo nel professionismo |
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Entrò nel circuito dell'Association of Tennis Professionals (ATP) nel luglio del 1998, poco prima di compiere 17 anni, dopo aver vinto nello stesso anno l'edizione Juniores dei Championships di Wimbledon e avere raggiunto la finale degli US Open, sempre Juniores[53].
Esordì tra i professionisti a Gstaad, perdendo il primo match disputato nel circuito maggiore con l'argentino Lucas Arnold Ker (un doppio 6-4), e ottenne la prima vittoria della carriera a Tolosa contro il francese Guillaume Raoux (6-2 6-2).[54] Impreziosì la stagione conquistando il torneo Juniores dell'Orange Bowl in Florida[53].
Nel 1999 debuttò per la Svizzera in Coppa Davis contro l'Italia, aggiudicandosi il suo singolare d'esordio in quattro set contro Davide Sanguinetti. Raggiunse le semifinali nel torneo ATP di Vienna e portò a casa il Challenger di Brest.
Nel 2000 raggiunse le prime finali nel circuito ATP, durante l'Open 13 di Marsiglia e il Davidoff Swiss Indoors di Basilea. Si classificò quarto alle Olimpiadi di Sydney, concludendo l'anno al 29º posto della classifica di singolare.
2001: i primi successi |
Il 2001 fu l'anno del primo torneo vinto, a Milano (sconfiggendo Julien Boutter 6-4, 6-7, 6-4 in finale)[55], dopo l'uscita prematura agli Australian Open. Ad inizio 2001 inoltre vinse in coppia con Martina Hingis la Hopman Cup, torneo annuale per nazioni simile alla Coppa Davis, ma a squadre miste. A febbraio giocò per il suo paese in Coppa Davis, dove vinse tre partite (due in singolo e una in doppio) contro gli Stati Uniti, e arrivò in finale al torneo di Rotterdam, per poi raggiungere i quarti di finale sia all'Open di Francia sia al Torneo di Wimbledon. Sulla strada per i quarti sconfisse Pete Sampras in cinque set, per 7–67, 5–7, 6–4, 62–7, 7–5, ponendo così fine alla striscia positiva dell'americano di 31 vittorie consecutive sull'erba londinese[56]. Tale confronto resta l'unico mai disputato tra i due giocatori in un torneo ufficiale, ed è considerato dagli esperti la vera e propria svolta nella carriera dell'elvetico[57]. Nella seconda parte della stagione il risultato più importante fu la finale al torneo casalingo di Basilea, dopo l'uscita agli ottavi di finale agli US Open, Federer concluse l'anno al 13º posto in classifica.
2002: il primo titolo Masters Series |
Nel 2002 Federer inaugurò l'anno vincendo il suo secondo titolo in carriera a Sidney battendo in finale l'argentino Chela 6-3, 6-3, raggiungendo poi la prima finale in un torneo dell'ATP Masters Series a Miami, dove venne sconfitto da Andre Agassi. Si aggiudicò tuttavia la seconda finale di un AMS ad Amburgo, nel corso del German Open Hamburg contro Marat Safin per 6-1, 6-4, 6-3. Parimenti vinse anche i suoi due incontri singolari di Coppa Davis contro due ex-numeri uno (Marat Safin e Evgenij Kafel'nikov). All'Open di Francia, a Wimbledon e all'US Open uscì prematuramente, probabilmente anche a causa dello sconforto provato per l'improvvisa morte in un incidente stradale del suo allenatore australiano Peter Carter[58]. A fine annata vinse a Vienna il suo quarto titolo in carriera battendo Jiri Novak 6-4, 6-1, 3-6, 6-4, raggiunse la sesta posizione nell'ATP Champions Race e ottenne il diritto di partecipare per la prima volta alla Tennis Masters Cup, dove perse in semifinale contro Lleyton Hewitt.
2003: il primo Slam e la prima Masters Cup |
Dopo aver partecipato al Qatar ExxonMobil Open di Doha (eliminato ai quarti) e al Medibank International di Sydney (secondo turno), nel primo Grande Slam dell'anno, l'Australian Open, fu eliminato al quarto turno da David Nalbandian. Sempre su cemento vinse i tornei disputati a Marsiglia contro Bjorkman e Dubai contro Novak entrambi in due set. Sulla terra rossa conquistò il torneo di Monaco in Germania sconfiggendo Jarkko Nieminen, approdò in finale negli Internazionali d'Italia (perdendo da Félix Mantilla) e venne eliminato al terzo turno del Master Series di Amburgo. Agli Open di Francia, benché testa di serie numero 5, uscì al primo turno per mano di Luis Horna..
Sull'erba, superficie da lui prediletta, ottenne i suoi migliori risultati; nel torneo di Halle prevalse in finale su Nicolas Kiefer, ma in particolare il 7 luglio passò alla storia, divenendo il primo svizzero a vincere il singolare maschile a Wimbledon[59]. Incontrò in quel torneo Andy Roddick in semifinale e l'australiano Mark Philippoussis all'ultimo atto, battuto con il punteggio di 7–65, 6–2, 7–63. Nell'intero torneo, lo svizzero cedette un solo set ai propri avversari (a Fish nel terzo turno).
Al torneo casalingo di Gstaad gli organizzatori lo premiarono per il recente successo a Wimbledon regalandogli una mucca da latte e portandogliela direttamente sul campo centrale del torneo; Federer battezzò l'animale di 800 chili con il nome di Juliette[60].
Durante la stagione estiva sul cemento nordamericano venne battuto in semifinale da Andy Roddick nella Rogers Cup a Montréal; allo stesso modo, venne eliminato al secondo turno del Western & Southern Financial Group Masters & Women's Open di Cincinnati da David Nalbandian. All'US Open fu nuovamente Nalbandian a eliminarlo, questa volta al quarto turno. In autunno partecipò a quattro tornei indoor: vinse il torneo di Vienna battendo Carlos Moya 6-3, 6-3, 6-3, ma non raggiunse neanche la finale in quelli di Basilea, Parigi e Madrid.
Concluse la stagione con un altro successo prestigioso vincendo la sua prima Masters Cup a Houston, superando in finale Andre Agassi per 6–3, 6–0, 6–4. In Coppa Davis, nel corso della stessa stagione, vinse quattro incontri per la Svizzera senza perdere un set. Venne però sconfitto nella decisiva sfida per l'accesso alla finale da Lleyton Hewitt.
Terminò la stagione al secondo posto della classifica ATP, virtualmente numero uno, a pochi punti dall'americano Andy Roddick.
2004: l'inizio del dominio sul Tennis mondiale |
All'inizio dell'anno arrivò il secondo titolo in un torneo del Grande Slam, quello dell'Australian Open (7–63, 6–4, 6–2 a Safin in finale), che lo proiettò per la prima volta al comando delle classifiche mondiali di singolare. Vinse anche a Dubai, e nei Master Series di Indian Wells e Amburgo, sconfiggendo rispettivamente Feliciano López, Tim Henman e Guillermo Coria.
A marzo, nel Miami Masters, viene disputato il primo incontro in singolo tra Federer il suo storico rivale: Rafael Nadal. Appena diciassettenne, il tennista spagnolo sconfisse il numero 1 al mondo in soli 2 set, con un doppio 6–3, stupendo l'intero mondo tennistico.
Sulla terra rossa del Roland Garros venne eliminato al terzo turno da Gustavo Kuerten. Dopo la seconda vittoria ad Halle contro Fish, il 4 luglio arrivò anche il secondo successo a Wimbledon, battendo Roddick in finale per 4–6, 7–5, 7–63, 6–4. Vinse a Gstaad sulla terra rossa (primo torneo vinto in Svizzera) e il Master Series di Toronto rispettivamente contro Igor' Andreev e Roddick.
Al torneo olimpico di Atene venne eliminato al secondo turno per mano di Tomáš Berdych. Successivamente conquistò l'ultimo Slam della stagione, gli US Open, questa volta ai danni dell'australiano Lleyton Hewitt (6–0, 7–63, 6–0 il punteggio). Divenne il primo giocatore della storia a vincere 4 finali dello Slam su 4 disputate e il primo dal 1988 (Mats Wilander) a vincere 3 titoli dello Slam in un anno. Chiuse la stagione vincendo a Bangkok e si aggiudicò la sua seconda Masters Cup a Houston, dopo aver battuto Safin in semifinale e Hewitt in finale per 6–3, 6–2. Roger Federer chiuse così la stagione da numero uno mondiale In classifica ATP.
È da segnalare che dopo la rottura del sodalizio con l'allenatore svedese Peter Lundgren, Federer non si avvalse di alcun coach: si affidò unicamente alle cure del preparatore atletico Pierre Paganini e del fisioterapista Pavel Kovac, oltre che a un gruppo ristretto di amici[61].
Il tennista svizzero, oltre a vincere 3 dei 4 Grandi Slam dell'anno, non venne mai battuto da nessun tennista della top ten, vinse ogni finale a cui partecipò e fu nominato ITF Tennis World Champion[62]. Come molta stampa dell'epoca sottolineò, nel 2004 Roger Federer fu protagonista di una delle più grandi annate che il tennis moderno ricordi[63].
2005: 81 match vinti e 4 persi |
All'inizio dell'anno, lo svizzero decise di assumere come allenatore l'ex-tennista australiano Tony Roche[64].
Negli Australian Open venne sconfitto in semifinale da Marat Safin, che si aggiudicò il titolo. Il match, durato più di 4 ore, si concluse in 5 set con il punteggio di 7–5, 4–6, 7–5, 66–7, 7–9[65].
Le prime vittorie arrivarono a Doha, Rotterdam e Dubai: in tutte e tre le occasioni l'avversario in finale fu Ivan Ljubičić. Successivamente vinse anche i due tornei statunitensi di Indian Wells e Miami, sconfiggendo rispettivamente Lleyton Hewitt e Rafael Nadal (dove lo svizzero dovette recuperare uno svantaggio di 2 set). Al Roland Garros fu battuto in semifinale dallo stesso Nadal.
A Wimbledon trionfò per la terza volta consecutiva; lo statunitense Roddick, dopo la finale in terra britannica, dovette arrendersi all'elvetico anche nel Masters Series di Cincinnati. Per lo svizzero arrivò inoltre il trionfo agli US Open: stavolta fu l'ex-numero 1 del mondo Agassi a cedere; la partita terminò con il punteggio di 6–3, 2–6, 7–61, 6–1.
Vinse anche a Bangkok battendo in finale un giovanissimo Andy Murray ma successivamente fu vittima di un serio infortunio alla caviglia destra occorsogli in allenamento che ne pregiudicò il finale di stagione, portandolo in condizioni di forma precarie al Masters di Shanghai, dove tuttavia raggiunse la finale[66] e fu sconfitto da Nalbandian sprecando un vantaggio di due set. Questa sconfitta interruppe una striscia vincente di 35 partite, e gli impedì di eguagliare il record di John McEnroe del 1984, anno nel quale l'americano perse solo tre partite nell'arco dell'intera stagione.
Roger Federer chiuse la stagione nuovamente da numero uno mondiale ATP senza mai cedere il primato del ranking mondiale ATP durante l'annata.
2006: l'anno più vincente |
Nel 2006 si impose nel primo torneo della stagione a Doha su Monfils, per poi aggiudicarsi l'Australian Open, settimo titolo del Grande Slam, sconfiggendo in finale il cipriota Marcos Baghdatis in quattro set 5–7, 7–5, 6–0, 6–2. Successivamente si aggiudicò sia il trofeo di Indian Wells contro il "padrone di casa" James Blake, sia quello di Miami, stavolta superando Ivan Ljubičić. Con questa affermazione l'elvetico divenne il primo tennista nella storia a realizzare per due anni di fila l'ardua "doppietta" Indian Wells-Miami. In seguito arrivò in finale nel Master Series di Montecarlo, perdendo con Rafael Nadal. Inoltre, il 14 maggio, giunse per la seconda volta in finale agli Internazionali d'Italia, dove venne battuto nuovamente da Rafael Nadal, perdendo con match point a favore.
L'11 giugno raggiunse per la prima volta la finale anche al Roland Garros dopo averla raggiunta e vinta almeno una volta negli altri tre tornei del Grande Slam, ma fu nuovamente battuto da Nadal, il quale conquistò così il suo secondo torneo dello Slam: la partita cominciò con due set brevi, finiti 6–1 prima per Federer e poi per Nadal; nel terzo set, Nadal vinse con un break di vantaggio per 6–4, e nel quarto arrivò a servire per il match. A questo punto però Roger recuperò il break di svantaggio, costringendo Rafael al tie-break, che vinse quest'ultimo per 7–4. Nadal divenne così il primo giocatore a sconfiggere Federer in una finale dello Slam[67]. Vinse poi per la quarta volta sia il torneo di Halle che il torneo di Wimbledon sempre contro Nadal in 4 set (6–0, 7–65, 62–7, 6–3) e conquistò il Master Series di Toronto contro Gasquet. A Cincinnati fu superato da Andy Murray, perdendo il quinto e ultimo incontro stagionale (gli altri quattro furono opera di Nadal).
L'ultimo Slam vinto, il nono[68], fu lo US Open che Federer si aggiudicò il 10 settembre contro Andy Roddick in quattro set 6-2, 4-6, 7-5, 6-1. A quella vittoria seguirono i successi nei tornei di Tokyo, nel Madrid Masters e, per la prima volta, nel torneo casalingo di Basilea. Il 19 novembre ottenne la sua terza Masters Cup nella finale disputata a Shanghai contro lo statunitense Blake. Roger Federer chiuse la stagione da numero uno mondiale ATP per il terzo anno consecutivo, nuovamente senza mai cedere il primato del ranking ATP.
Dominando Richard Gasquet al primo turno di Wimbledon, portò a 42 le sue vittorie consecutive sull'erba, maturate grazie anche alle 4 consecutive del torneo di Halle; il suddetto risultato lo portò a un nuovo record[69], primato peraltro immediatamente migliorato con la quarta vittoria consecutiva sull'erba di Wimbledon[70].
2007: tripletta Australian Open - Wimbledon - US Open (terza volta in carriera) |
L'anno per lo svizzero iniziò il 28 gennaio con il trionfo agli Australian Open (in finale si impose sul cileno Fernando González) e la realizzazione di un altro record: divenne il primo giocatore dal 1980 (dopo Borg al Roland Garros) a vincere un torneo del Grande Slam senza cedere neanche un set durante l'intero cammino dal primo turno al successo finale. Arrivarono poi la vittoria nel torneo ATP di Dubai e le sconfitte nelle due successive competizioni disputate, i Masters Series di Indian Wells e i Miami Masters, dove il tennista svizzero fu eliminato rispettivamente al 2º e al 4º turno dal tennista argentino Guillermo Cañas.
Dopo aver perso la finale del Monte Carlo Masters da Rafael Nadal, il suo altalenante stato di forma venne confermato il 10 maggio, quando venne eliminato agli ottavi di finale del Masters di Roma dal tennista italiano Filippo Volandri. Dopo tale prematura eliminazione, lo svizzero rese pubblica la fine del rapporto con Tony Roche, allenatore australiano che lo assisteva, seppure part-time, da oltre due anni[71].
Nel successivo torneo, l'Amburgo Masters, riuscì a sconfiggere in finale Nadal, ponendo fine alla striscia di 81 vittorie consecutive sulla terra battuta dello spagnolo, e vincendo il torneo[72]. La storia non si ripeté agli Open di Francia, dove fu il maiorchino a prevalere (punteggio finale 6–3, 4–6, 6–3, 6–4) e ad aggiudicarsi il trofeo per il terzo anno di fila.
La rivincita non tardò ad arrivare: nella finale di Wimbledon sconfisse Nadal in 5 set (7–67, 4–6, 7–63, 2–6, 6–2), dopo 4 ore di match, aggiudicandosi il 5º Wimbledon consecutivo ed eguagliando il record di trionfi consecutivi in Inghilterra detenuto dallo svedese Borg.
Nel mese di agosto raggiunse la finale del Master Series di Montréal, dove venne battuto per la prima volta dal serbo Novak Đoković e a Cincinnati, conseguendo il suo 50º torneo in carriera (all'età di 26 anni e 11 giorni fu il quinto tennista più giovane nella storia a raggiungere questo traguardo)[73]. Tra le due tappe nord-americane del Master Series, si rese protagonista di un episodio che rafforzò l'idea di un rapporto di profonda stima tra lui e Nadal, al di là della rivalità sportiva: per un viaggio da Montréal a Cincinnati offrì un passaggio sul volo charter affittato per sé e per lo staff a Nadal e alla sua ragazza, che non avevano trovato posto su di un aereo di linea[74].
Il 9 settembre vinse gli US Open per la quarta volta di fila, battendo in finale il serbo Đoković con il punteggio di 7–64, 7–62, 6–4. Con questo successo raggiunse Roy Emerson con dodici titoli vinti, portandosi a due lunghezze dal record assoluto di Sampras, 14[75]. Nel finale di stagione fu sconfitto da Nalbandian sia in finale al torneo di Madrid, sia agli ottavi del Master series di Parigi Bercy. Si impose per il secondo anno consecutivo nel torneo casalingo di Basilea.
Al Master di Shanghai, pur perdendo la prima partita del round-robin contro Fernando González, centrò la finale e piegò per 6–2, 6–3, 6–2 David Ferrer. Roger Federer terminò il 2007 al numero uno mondiale della classifica ATP per il quarto anno consecutivo e senza mai cedere , durante l'anno, il numero uno della classifica ATP per il terzo anno consecutivo.
2008: l'oro olimpico in doppio e il quinto US Open consecutivo |
Federer si presentò agli Australian Open in condizioni non perfette, a causa di un'influenza allo stomaco patita nella settimana precedente l'inizio del torneo[76]: l'8 marzo si scoprì che lo stato di malessere era dipeso da una leggera forma di mononucleosi guarita solamente verso fine febbraio[77][78]. Nonostante le precarie condizioni fisiche approdò comunque in semifinale, dove subì una netta sconfitta in tre set (5–7, 3–6, 65–7 in 2 ore e 28 minuti) dal futuro vincitore del torneo, Novak Đoković.
Da questo frangente in poi Federer entrò in un periodo di crisi, nel quale per diversi mesi smise di esprimersi al meglio delle proprie possibilità[79][80][81][82][83].
Al Barclay Open di Dubai uscì di scena al primo turno per mano del britannico Andy Murray, mentre al torneo Master series di Indian Wells fu sconfitto in semifinale dall'americano Mardy Fish.
Dopo essersi affidato alla cura tecnica di José Higueras per la stagione sulla terra rossa[84], sulla stessa superficie tornò al successo all'Open di Estoril (Portogallo), mentre al Monte Carlo Masters venne battuto da Nadal e agli Internazionali d'Italia a Roma uscì di scena ai quarti contro il ceco Radek Štěpánek. Successivamente, sia al Master Series di Amburgo sia al Roland Garros perse in finale contro Nadal.
Il 15 giugno conquistò il suo cinquantacinquesimo titolo in carriera, nonché il quinto in sei anni sull'erba di Halle, portando a 59 le sue vittorie consecutive su questa superficie e a 25 quelle nel torneo tedesco[85]. Per la sesta volta consecutiva approdò alla finale di Wimbledon, dove però venne battuto da Nadal in un epico incontro di 4 ore e 48 minuti, conclusosi con il punteggio di 4–6, 4–6, 7–65, 7–68, 7–9. Si interruppe così la striscia vincente sull'erba (65 vittorie) e quella al torneo londinese (41)[86].
Il contraccolpo psicologico fu evidente nello svizzero che, successivamente, venne eliminato al secondo turno del Master Series di Toronto dal giocatore francese Gilles Simon e al terzo turno del Master Series di Cincinnati per mano di Ivo Karlović, il che comportò (il 18 agosto del 2008), la perdita della posizione numero uno del mondo della classifica ATP, che il tennista elvetico aveva detenuto dal 2 febbraio del 2004 (posizione mantenuta per 237 settimane consecutive), in favore proprio di Nadal[87].
In occasione della cerimonia d'apertura (avvenuta il giorno del suo compleanno, ovvero l'8 agosto) delle Olimpiadi di Pechino 2008 fu nuovamente il portabandiera per la Svizzera[88]. Nel torneo olimpico uscì ai quarti contro James Blake, ma si riscattò in doppio, aggiudicandosi il torneo e la medaglia d'oro olimpica in coppia con il connazionale Stan Wawrinka.
L'8 settembre trionfò agli US Open superando in finale lo scozzese Murray per 6–2, 7–5, 6–2 (tredicesimo titolo del Grande Slam, quinto consecutivo a New York e il record di 35 vittorie consecutive sui campi di Flushing Meadows)[89].
In coppa Davis, vincendo un singolare e un doppio, contribuì al ritorno della Svizzera nel gruppo mondiale ai danni del Belgio[90].
Ai Masters di Madrid venne sconfitto in semifinale da Andy Murray. Ciò nonostante, stabilì il record di premi vinti nel tennis maschile, raggiungendo i 43.3 milioni di dollari in carriera e superando il record di Sampras[91]. Ai Davidoff Swiss Indoor Open di Basilea piegò all'ultimo atto David Nalbandian e vinse così il suo 57º titolo in carriera, il terzo consecutivo nella sua città natale[92]. Nel Masters di Parigi fu costretto a ritirarsi a causa di un infortunio alla schiena e lo stesso infortunio ne condizionò le prestazioni al Masters di Shanghai, dove non superò il "gruppo rosso", fallendo per la prima volta in carriera l'accesso alle semifinali del torneo[93].
2009: il Career Grand Slam e quinto anno chiuso al n.1 ATP |
In gennaio fu impegnato a Melbourne negli Australian Open; all'ultimo atto lo svizzero venne battuto da Nadal (7–5, 3–6, 7–63, 3–6, 6–2), che si impose per la prima volta contro Federer in un torneo del Grande Slam diverso da Wimbledon e dal Roland Garros. Successivamente fu vittima di problemi alla schiena che lo costrinsero al ritiro al torneo di Dubai e alla rinuncia a una convocazione in Coppa Davis[94].
Tornò a giocare a metà marzo, prima al Masters 1000 di Indian Wells, poi a Miami: in entrambi i casi uscì di scena in semifinale. In seguito, al Mutua Madrileña Madrid Open, tornò alla vittoria battendo Nadal con un doppio 6–4, conquistando il 58º titolo in carriera e ponendo fine alla striscia di 31 vittorie consecutive dello spagnolo sulla terra rossa[95].
La settimana successiva partecipò al Roland Garros, dove giungendo alle semifinali fece segnare un record: divenne, infatti, l'unico giocatore ad aver raggiunto per cinque anni consecutivi le semifinali in tutti i tornei del Grande Slam[96]. In finale lo svizzero sconfisse l'outsider Robin Söderling con il punteggio di 6–1, 7–61, 6–4, conquistando così l'unico torneo del Grande Slam che mancava alla sua bacheca. Federer è dunque il sesto giocatore nella storia del tennis a vincere in carriera tutti e quattro i tornei dello Slam, e con quest'ultimo risultato eguagliò il record di Sampras di 14 trionfi nei Majors[97].
Poche settimane più tardi, il 5 luglio, tale record venne addirittura battuto, con Federer che raggiunse quota 15 vincendo il torneo di Wimbledon per la sesta volta in carriera, dopo la finale contro lo statunitense Roddick (5–7, 7–66, 7–65, 3–6, 16–14 il punteggio)[98]. Con questo risultato, e con la contestuale assenza di Nadal al torneo londinese, Federer riconquista la prima posizione nella classifica ATP[99]. Battuto anche il record di Ivan Lendl di diciannove finali raggiunte negli Slam: con Wimbledon 2009 Federer è arrivato a quota venti.
Altro trofeo che andò ad arricchire il palmarès fu il Masters di Cincinnati, conquistato ad agosto contro Đoković[100] dopo l'eliminazione prematura al torneo canadese per mano di Jo-Wilfried Tsonga nei quarti[101].
Due settimane dopo conquista le semifinali agli US Open, dove batte Novak Đoković: da 22 tornei dello Slam (ovvero dal Roland Garros 2004) lo svizzero ha raggiunto sempre il penultimo atto[102]. Non riuscì tuttavia a ripetersi in finale, dove venne sconfitto dall'argentino Juan Martín del Potro al termine di un tiratissimo match conclusosi al quinto set[103].
Dopo aver rinunciato al Japan Open Tennis Championships di Tokyo e al Master di Shanghai[104], si presentò in condizioni ancora imperfette all'ultimo Master 1000 di Parigi-Bercy, il BNP Paribas Masters, venendo sconfitto da Julien Benneteau al secondo turno[105], e alla Masters Cup: in tale occasione riuscì comunque a raggiungere le semifinali, venendo eliminato per la prima volta in carriera dal russo Nikolaj Davydenko[106]. Roger Federer chiuse la stagione da numero uno mondiale ATP per la quinta volta in carriera.
2010: sedicesimo Slam e quinto titolo World Tour Finals |
Il 2010 inizia bene per lo svizzero, che dapprima stabilisce il nuovo record di semifinali raggiunte consecutivamente, 23, e poi vince per la quarta volta gli Australian Open, sedicesimo torneo del Grande Slam della carriera, sconfiggendo in finale Andy Murray per 6–3, 6–4, 7–611. Successivamente in marzo disputa i Masters 1000 di Indian Wells e Miami, in cui viene eliminato rispettivamente al terzo e quarto turno da Marcos Baghdatis e Tomáš Berdych, in preparazione del Roland Garros decide di non partecipare al Master 1000 di Monte-Carlo e di presentarsi a quello di Roma, dove viene sconfitto già al secondo turno dal lettone Ernests Gulbis. In maggio partecipa all'Estoril Open giungendo sino in semifinale dove viene sconfitto da Albert Montañés. In seguito partecipa al Mutua Madrileña Madrid Open dove perde in finale con Nadal per 6–4, 7–65.
Al torneo del Roland Garros esce ai quarti di finale contro Robin Söderling, giocatore che aveva sempre sconfitto nei precedenti 12 incontri, inclusa la finale del Roland Garros 2009. Questa sconfitta contro lo svedese (6–3, 3–6, 5–7, 4–6) pone fine all'incredibile record di 23 semifinali consecutive giocate da parte del campione svizzero nei tornei del Grande Slam. Il 6 giugno perde la testa del ranking ATP in favore di Rafael Nadal, in concomitanza proprio della vittoria dello spagnolo al Roland Garros[107]. Partecipa inoltre al torneo di Halle, dove perde in finale da Lleyton Hewitt per 6–3, 6–7, 4–6. Nel torneo londinese di Wimbledon esce di scena ai quarti di finale per mano del ceco Tomáš Berdych, con un punteggio di 6–4, 3–6, 6–1, 6–4. Federer aveva già perso in finale qui a Wimbledon nel 2008 per mano di Rafael Nadal, ma era dal 2003 che il tennista svizzero arrivava almeno alla finale. Per via di questa sconfitta e del contemporaneo arrivo in semifinale di Novak Đoković lo svizzero scende fino alla terza posizione del ranking ATP. Al ritorno sui campi di cemento, supportato dal suo nuovo coach Paul Annacone, nella Rogers Cup di Toronto arriva alla finale, ma viene sconfitto da Andy Murray con un doppio 7–5; tuttavia la vittoria in semifinale su Đoković gli vale il ritorno in seconda posizione nel ranking. Il 22 agosto vince il Master 1000 di Cincinnati battendo in 3 set Mardy Fish per 65–7, 7–61, 6–4.
L'11 settembre, dopo 5 set durati 3 ore e 44 minuti, cede 7–5, 1–6, 7–5, 2–6, 5–7 in semifinale a Novak Đoković, che a Flushing Meadows non lo aveva mai battuto, fermando a 6 le sue finali consecutive allo US Open. Al quinto set, sul 5–4 Federer, il serbo annulla due match point. Il secondo set di questa sfida è stato il primo perso in tutto il torneo dallo svizzero. Questa sconfitta costa a Federer la seconda posizione del ranking ATP a favore del serbo stesso. Allo Shanghai Masters perde in finale da Andy Murray con un secco 6–3, 6–2, tuttavia la vittoria su Đoković in semifinale gli consente di recuperare ancora una volta la seconda posizione in classifica. Federer aggiunge un altro trofeo al suo palmarès vincendo nettamente in due set, 6–4, 6–3, su Florian Mayer al torneo ATP Indoor di Stoccolma. Con questo trofeo raggiunge quota 64 titoli vinti in carriera, eguagliando Pete Sampras. Il 7 novembre 2010 si aggiudica il 65º titolo della sua carriera, battendo nella finale del Torneo di Basilea il serbo Novak Đoković in tre set (6–4, 3–6, 6–1). Il 28 novembre Federer conclude l'anno nel migliore dei modi battendo a Londra nella O2 Arena Rafael Nadal (6–3, 3–6, 6–1), in una spettacolare finale e vincendo il suo quinto ATP World Tour Finals, dopo aver raggiunto l'atto conclusivo della manifestazione per la sesta volta negli ultimi 8 anni ed aver concesso agli avversari Ferrer (7), Murray (5), Söderling (4), Đoković (3) e Nadal (1) appunto, un solo set e soltanto 4 turni di battuta.
2011: sesto titolo all'ATP World Tour Finals (record) |
La stagione per Federer si apre con la vittoria a Doha su Davydenko per 6–3, 6–4; nonostante questo buon risultato, nel primo Slam dell'anno, dove difendeva il titolo del 2010, Federer si arrende in semifinale a Đoković per 7–63, 7–5, 6–4. Poche settimane più tardi è ancora il serbo a batterlo nella finale di Dubai (6–3, 6–3), e lo stesso accade nella semifinale del torneo di Indian Wells (6–3, 3–6, 6–2). A Miami arriva un'altra sconfitta in semifinale, ma questa volta per mano di Nadal, con il pesante risultato di 6–3, 6–2 in poco più di un'ora di gioco[108].
I risultati nei 1000 sulla terra battuta europea non sono esaltanti: a Monte Carlo si arrende ai quarti a Jürgen Melzer (6–4, 6–4), contro cui non aveva mai perso in carriera[109], a Madrid si ferma in semifinale contro Nadal (5–7, 6–1, 6–3) e a Roma viene eliminato a sorpresa da Gasquet al terzo turno (4–6, 7–62, 7–64). Il riscatto arriva al Roland Garros: testa di serie nº3 per la prima volta dal 2003, Federer non perde nemmeno un set fino alla semifinale, dove incontra Đoković, imbattuto da 43 partite e vittorioso negli ultimi tre scontri diretti. In un match di altissimo livello[110], Federer batte il serbo per 7–65, 6–3, 3–6, 7–65, raggiungendo la quinta finale in carriera nello Slam parigino. In finale trova ancora una volta Nadal: dopo essersi portato in vantaggio per 5-2 e aver avuto a disposizione un set point, Federer cede 7 giochi consecutivi al rivale, trovandosi sotto di un set e un break. Recuperato lo svantaggio nella seconda partita, lo svizzero riesce a issarsi al tie-break, ma lo perde per 7 punti a 3. A poco serve la vittoria per 7–5 nel terzo parziale: perde il quarto set e la partita per 7–5, 7–63, 5–7, 6–1[111].
Rinunciando al torneo di Halle[112] Federer si presenta direttamente sull'erba di Wimbledon, ma nello Slam che l'ha visto sei volte campione si ferma ai quarti contro Jo-Wilfried Tsonga, che riesce a rimontare uno svantaggio di 2 set a 0 (3–6, 63–7, 6–4, 6–4, 6–4): è la prima volta che lo svizzero perde in uno Slam dopo essere stato avanti di due set[113]. Sempre Tsonga batte Federer al terzo turno del torneo di Montréal (7–63, 4–6, 6–1), mentre a Cincinnati è Tomáš Berdych a sconfiggere lo svizzero ai quarti di finale, con il punteggio di 6–2, 7–63.
È con questi risultati che Federer si presenta agli US Open, ma nonostante il bel gioco mostrato nei turni precedenti[114] viene battuto in semifinale da Đoković, sprecando un vantaggio di 2 set a 0 e mancando due match point sul 5-3 e servizio del quinto set (67–7, 4–6, 6–3, 6–2, 7–5)[115]. Dopo questa sconfitta Federer si reca in Australia per aiutare la Svizzera a tornare nel gruppo mondiale di Coppa Davis, e ottiene due vittorie contro Hewitt e Tomić. Saltata l'intera trasferta asiatica e sceso al quarto posto nel ranking mondiale, a Basilea dà inizio a una cavalcata che lo porterà ad infilare una serie di 21 vittorie consecutive. Si aggiudica per la quinta volta il torneo di casa, battendo in finale Kei Nishikori per 6–1, 6–3, quindi conquista per la prima volta il Masters di Parigi-Bercy, affrontando nell'atto conclusivo Tsonga (6–1, 7–63); alle ATP World Tour Finals infine vince il titolo per la sesta volta, sconfiggendo ancora una volta Tsonga in finale (6–3, 66–7, 6–3). Con quest'ultimo trofeo lo svizzero supera il record di titoli di Lendl e Sampras nell'ultimo torneo stagionale, eguaglia il record di partite vinte detenuto anch'esso da Lendl (39), e torna infine a occupare la terza posizione nel ranking mondiale ai danni di Murray[116]. Dopo 9 anni dall'ultima volta, Federer termina la stagione senza aver vinto un titolo dello Slam.
2012: settimo Wimbledon e ritorno al n.1 ATP |
Inizia l'anno partecipando al Qatar ExxonMobil Open a Doha, dove però è costretto al ritiro in semifinale a causa di dolori alla schiena, senza nemmeno iniziare la partita contro Jo-Wilfried Tsonga.[117]
Si presenta poi all'Australian Open, dove supera il traguardo delle 1000 partite giocate in carriera,[118] ma viene sconfitto in semifinale da Nadal col punteggio di 7–65 2–6 6–7 4–6.[119] Nella prima parte della stagione s'impone a Rotterdam, Dubai, Indian Wells e Madrid prima di disputare gli Open di Francia: al Roland Garros, Federer si spinge fino alla semifinale, persa con Đoković 6-4 7-5 6-3.
In seguito a questa sconfitta, si reca ad Halle, per disputare il primo torneo sull'erba della stagione, il Gerry Weber Open. Il 10 giugno 2012, la strada che dal Gerry Weber Stadion porta al Gerry Weber Sportpark, la Weststraße, viene ribattezzata, in suo onore, Roger-Federer-Allee ("Viale Roger Federer").[120] Raggiunge la finale del torneo, ma viene battuto dal tedesco Tommy Haas con il punteggio di 6–7 4–6.
Si presenta al Torneo di Wimbledon 2012 come testa di serie n°3 e, nonostante qualche problema alla schiena,[121] regola Murray in finale 4-6 7-5 6-3 6-4, aggiudicandosi il 7º Wimbledon (a pari merito con William Renshaw e Pete Sampras), il 17º torneo del Grande Slam e il primo posto nel ranking ATP. Successivamente, inizia la settimana numero 287 al vertice della classifica, battendo il record di Sampras.[122][123][124]
Alle Olimpiadi di Londra 2012 stabilisce il nuovo record di durata di un match al meglio dei tre set vincendo dopo 4 ore e 26 minuti di gioco con del Potro.[125] Al termine del torneo olimpico ritira la medaglia d'argento nel singolare vinto da Murray 6-2 6-1 6-4.
Nell'ultima parte del 2012, lo svizzero rinuncia alla Rogers Cup, conservando le forze per vincere il quinto Master 1000 di Cincinnati.[126] A New York esce anticipatamente contro Berdych, non raggiungendo la semifinale per la prima volta dal 2003. Negli ultimi tornei stagionali, non riesce a difendere la prima posizione del mondo, cedendola a Đoković: il serbo supera Federer anche nella partita che assegna le ATP World Tour Finals.[127]
2013: l'infortunio alla schiena |
Inizia la stagione agli Australian Open dopo aver saltato i tornei di preparazione: raggiunge la semifinale, persa contro Murray dopo cinque set. Affronta Nadal ai quarti di finale di Indian Wells, perdendo una sfida condizionata dal mal di schiena.[128] Lo svizzero salta buona parte della stagione per recuperare e si rivede in forma agli Internazionali BNL d'Italia, torneo perso in finale contro Nadal per 6-1 6-3. Al Roland Garros, il francese Jo-Wilfried Tsonga lo elimina ai quarti.[129]
Inaugura la stagione sull'erba al Gerry Weber Open di Halle, vincendo l'unico trofeo del 2013 contro Michail Južnyj.[130] Nel torneo di Wimbledon è sconfitto a sorpresa da Sergiy Stakhovsky, che lo elimina in quattro set per 6–7, 7–65, 7–5, 7–65. La sfortunata stagione sul cemento americano culmina con la sconfitta negli ottavi degli US Open 2013 per opera di Tommy Robredo in tre set.
Il 12 ottobre annuncia la separazione dal coach Paul Annacone con il quale collaborava da 3 anni.[131] L'elvetico conclude l'anno perdendo la finale di Basilea (con del Poltro) e la semifinale delle Finals contro Nadal.
2014: il ritorno in Finale Slam e la vittoria in Coppa Davis |
Il 2014 di Federer si apre all'insegna del cambiamento. Decide infatti di annettere Stefan Edberg al suo staff tecnico e di cambiare nuovamente racchetta, tornando a un prototipo simile a quello testato già nel 2013 da 98 pollici. L'elvetico si presenta al Brisbane International 2014, cadendo in finale con Hewitt.[132] A Melbourne, Nadal lo estromette in semifinale dopo tre set. Federer si rifà vincendo a Dubai,[133] prima di perdere le finali di Indian Wells (con Đoković) e Montecarlo (con Wawrinka). Nel secondo Slam dell'anno, Ernests Gulbis ha la meglio sull'elvetico in cinque set.
Federer si presenta al Torneo di Wimbledon in un ottimo stato di forma, arrivando dalla settima vittoria ad Halle: sull'erba londinese, si arrende a Đoković in finale (67–7, 6–4, 7–64, 5–7, 6–4).[134] Inizia la seconda parte della stagione sul cemento nordamericano, perdendo in finale a Toronto (con Tsonga) e imponendosi nel Western & Southern Open di Cincinnati.[135] Agli US Open 2014 è testa di serie numero due: si ferma in semifinale contro Cilić. Con questa sconfitta, in contemporanea a quella di Novak Đoković, si assiste alla prima finale senza "Fab Four" (quartetto composto da Federer, Nadal, Djokovic e Murray) da quella risalente all'Australian Open 2005.
Dopo una pausa di un mese Federer torna in campo vincendo i tornei di Shanghai – per la prima volta[136] – e Basilea.[137] Chiude la stagione con il ritiro per infortunio nella finale del Masters di fine anno di Londra contro Đoković[138] e il successo con la Svizzera in Coppa Davis, battendo in finale la Francia con il risultato di 3-1.[139][140]
2015: 1000 vittorie ATP e n.2 a 34 anni |
Federer mostra una condizione di forma eccellente nelle prime uscite stagionali: vince a Brisbane, taglia le 1000 vittorie in carriera[141] e alza anche il trofeo a Dubai contro Đoković,[142] uscendo clamorosamente al terzo turno degli Australian Open 2015 per mano di Andreas Seppi (4–6, 6–7, 6–4, 6–7). Agli Open di Francia 2015 è sconfitto ai quarti dal suo connazionale Wawrinka.[143]
Per tutto l'anno si ritrova di fronte Đoković in finale: al serbo vanno Indian Wells, Roma,[144] Wimbledon, US Open e le Finals, mentre lo svizzero ottiene Cincinnati[145] e il sopracitato Dubai, vincendo i titoli di Istanbul, Halle[146] e Basilea rispettivamente contro Cuevas, Seppi e Nadal.
2016: l'anno peggiore |
Dopo due anni di collaborazione, Stefan Edberg lascia lo staff dello svizzero, rimpiazzato da Ivan Ljubicic. Federer inizia l'anno a Brisbane: qui disputa l'unica finale del 2016, persa contro Raonic.[147] Agli Australian Open scala il tabellone fino alla semifinale contro Đokovic, persa con il punteggio 1-6 2-6 6-3 3-6. Pochi giorni dopo, Federer annuncia di aver subito un intervento di artroscopia al ginocchio per la rottura del menisco avvenuta a causa di un incidente domestico.[148] Salta buona parte della prima stagione, provando a rientrare sulla terra rossa, dove è nuovamente costretto a dare forfait a causa di un infortunio alla schiena:[149][150] non prende parte nemmeno al Roland Garros, prima rinuncia a un torneo del Grande Slam dopo 65 partecipazioni consecutive.[151]
Rientrato per la stagione sull'erba, Federer non riesce a imporsi né a Stoccarda né ad Halle,[152] arrivando a Wimbledon senza aver vinto alcun titolo e venendo stoppato da Raonic in semifinale (3-6 7-6 6-4 5-7 3-6).[153] Gli infortuni lo costringono a saltare il resto della stagione, comprese le Olimpiadi[154] e le Finals.[155]
2017: la rinascita e l'ottavo titolo a Wimbledon (record) |
Il 2017 segna il ritorno ai grandi livelli di Federer.
Partecipa all'Australian Open come testa di serie nº 17: dal terzo turno elimina in serie Berdych, Nishikori, Mischa Zverev e Wawrinka, raggiungendo la finale contro Nadal. Lo spagnolo è sconfitto al quinto set con il punteggio di 6-4 3-6 6-1 3-6 6-3. Il successo nel diciottesimo Slam della carriera, il quinto a Melbourne, gli consente di rientrare nella top ten del ranking.
Nei mesi successivi si aggiudica i Masters di Indian Wells (battendo Nadal e Wawrinka in finale) e Miami (sconfiggendo nuovamente Nadal). Dopo i tornei americani, annuncia di voler saltare la stagione sulla terra rossa, Roland Garros incluso. Tornato per la stagione sull'erba,[156] lo svizzero s'impone per la nona volta ad Halle, battendo nell'occasione Alexander Zverev.
Infrange diversi record nel corso dell'edizione di Wimbledon: raggiunge i 10.000 aces in carriera,[157] la vittoria numero 317 negli Slam (superando Serena Williams)[158] e diventa il giocatore maschile con più vittorie a Wimbledon (85) superando Jimmy Connors.[157] Dopo aver estromesso Raonic e Berdych, arriva in finale contro Marin Čilić e lo sconfigge in tre set (6-3 6-1 6-4) vincendo il suo Slam numero 19. Con l'ottavo successo a Londra, è il tennista più vincente nella storia del torneo.[159]
Ritorna in campo sul cemento americano di Montréal, partecipando alla Rogers Cup, dove perde la prima finale della stagione contro Zverev per 3-6 4-6. Rinuncia al Master 1000 di Cincinnati per problemi alla schiena, mancando così la possibilità di tornare numero 1 del mondo.[160] Dopo un avvio difficile dovuto anche ai problemi alla schiena manifestatisi a Montréal, agli US Open Federer è eliminato da Juan Martín del Potro col punteggio di 5-7, 6-3, 68-7, 4-6 ai quarti di finale.
Nel finale di stagione vince a Shanghai (ancora contro Nadal, sconfitto per la quinta volta in stagione) e Basilea, saltando Parigi Bercy per riposarsi in vista delle Finals di Londra: nell'ultimo torneo annuale, il belga David Goffin lo elimina a sorpresa in semifinale.[161]
Conclude una delle stagioni migliori nella sua carriera, chiudendo l'anno al secondo posto in classifica dietro Nadal e con 7 titoli vinti (2 Slam, 3 Masters 1000 e 2 ATP 500).
2018: il ventesimo Slam e ritorno al n.1 ATP |
Federer apre il nuovo anno vincendo la Hopman Cup in coppia con la connazionale Belinda Bencic: è il secondo titolo in questa manifestazione a distanza di 17 anni dal primo trionfo.
Arriva agli Australian Open da detentore del titolo e raggiunge agevolmente la 43ª semifinale Slam superando Tomáš Berdych in tre set (7-6 6-3 6-4):[162] dopo aver escluso anche Chung Hyeon per ritiro, approda alla 30ª finale Slam, in cui si impone sul croato Marin Čilić, testa di serie numero 6, con il punteggio di 6-2 6-7 6-3 3-6 6-1. Conquista così il sesto titolo in Australia (record condiviso con Novak Djokovic e Roy Emerson) e diventa il quarto tennista, primo nella storia dello sport maschile, a vincere 20 titoli Slam dopo Margaret Court, Steffi Graf e Serena Williams. A febbraio vince il torneo di Rotterdam battendo in finale Grigor Dimitrov (6-2 6-2), torna numero uno del ranking ATP a distanza di oltre cinque anni (4 novembre 2012) e diviene il più anziano numero uno dell'era Open,[163] oltre a essere premiato come miglior sportivo dell'anno e per il miglior ritorno dell'anno ai Laureus World Sports Awards.
Torna come detentore del titolo e prima testa di serie al primo Master 1000 della stagione, Indian Wells, perdendo in finale dopo aver fallito tre match point contro Juan Martín del Potro (6-4 6-7 7-6). Uscito subito dal Master di Miami, per il secondo anno di fila decide di saltare l'intera stagione sulla terra battuta, compreso il Roland Garros, prendendosi una pausa per poi tornare a competere in vista della stagione sull'erba. Nel corso dell'anno si scambia più volte al primo posto del ranking ATP con Nadal, affrontando la stagione sull'erba da numero due del mondo e vincendo il torneo di Stoccarda contro Raonic (6-4 7-6). Presentatosi a Wimbledon da campione in carica, lo svizzero esce ai quarti contro Kevin Anderson dopo cinque set (2-6 6-7 7-5 6-4 13-11) e un match point non sfruttato nel terzo.
Al Master 1000 di Cincinnati perde in finale da Đoković 6-4 6-4, mentre agli US Open John Millman lo elimina in 4 set (3-6, 7-5, 7-6(7) 7-6(3)). Federer vince per la nona volta il torneo di Basilea, ma la stagione indoor si conclude con l'eliminazione dai Masters di Shanghai e Parigi-Bercy e la perdita della seconda posizione mondiale a favore di Đoković. In virtù della posizione numero 3 nel ranking ATP, Federer accede per la sedicesima volta in carriera alle ATP Finals, venendo sconfitto con il punteggio di 7-5, 7-6(5) dal futuro vincitore della competizione Alexander Zverev.
2019 |
Apre la stagione vincendo la Hopman Cup rappresentando la Svizzera in coppia con la connazionale Belinda Bencic. Arriva al primo Slam dell'anno in buona condizione fisica e considerato tra i favoriti dalla maggior parte dei bookmakers. Capitato in una parte di tabellone non del tutto agevole, si scontra al primo turno con l'uzbeko Denis Istomin imponendosi con un 6-3, 6-4, 6-4. Viene eliminato al quarto turno dal greco Stefanos Tsitsipas, che si impone per 6-7(13), 7-6(7), 7-5, 7-6(7).
Coppa Davis |
Roger Federer vanta un bilancio complessivo di 52 vittorie e 18 sconfitte in 70 incontri di Coppa Davis (40 a 8 nel singolare e 12 a 10 nel doppio). Dal 1999 è componente fisso della squadra svizzera e ha condotto il suo Paese nel 1999 e nel 2003 alla semifinale, nel 2001 e nel 2004 ai quarti di finale, ma soprattutto nel 2014 alla vittoria della competizione.
Dalla stagione 2005 Federer è tornato a dedicarsi particolarmente alla carriera individuale e non ha gareggiato per il proprio Paese al primo turno negli anni dal 2005 al 2007, confronti dai quali la Svizzera è uscita sempre sconfitta. In tutti e tre gli anni Federer, per evitare che il proprio Paese venisse estromesso dal gruppo A (o World Group) della Coppa Davis, partecipò ai turni di spareggio. Ma, mentre nel 2005 e nel 2006 la sua presenza contribuì alla vittoria della compagine elvetica, nel 2007 la Svizzera, malgrado i due successi di Federer nel singolare, venne sconfitta per 2 a 3 dalla Repubblica Ceca e retrocessa, cosicché nel 2008, dopo sedici anni di presenza ininterrotta, si ritrovò assente dal World Group.
Nel settembre 2008 la squadra svizzera, forte di Federer e Stanislas Wawrinka, conseguì contro il Belgio quella vittoria che le permise di tornare immediatamente nella massima serie; lo stesso accadde esattamente un anno più tardi, nello spareggio contro l'Italia a Genova[164].
Nel febbraio 2012 Federer torna a giocare contro gli Stati Uniti in casa a Friburgo, su terra; perde sia in singolare (contro Isner) sia il match in doppio (contro Fish e uno dei fratelli Bryan). A settembre nello spareggio per non retrocedere contro l'Olanda sconfigge in singolare sia Thiemo de Bakker che Robin Haase portando la sua Svizzera alla salvezza nel World group, assieme a Stanislas Wawrinka, vincitore di uno degli altri due singolari.
Nel 2014 decide di tornare a disputare la competizione contribuendo, con la sua vittoria contro Ilija Bozoljac per 6–4, 7–5, 6–2, al 3-2 della Svizzera contro la Serbia (priva però di Novak Đoković) nel primo turno del World Group. Ai quarti di finale contro il Kazakistan Federer, grazie alla vittoria per 7–60, 6–2, 6–3 nell'ultimo singolare contro Andrej Golubev, regala il punto decisivo alla Svizzera. Prima di questo incontro l'elvetico aveva battuto Michail Kukuščkin per 6–4, 6–4, 6–2 nel secondo singolare della sfida ma era stato poi sconfitto per 4–6, 65–7, 6–4, 65–7 nel doppio, disputato in coppia con Stanislas Wawrinka, contro Golubev e Oleksandr Nedovjesov. In semifinale la Svizzera affronta l'Italia e Federer regala il primo punto battendo Bolelli 7–6, 6–4, 6–4 e successivamente arriva la vittoria di Wawrinka. In doppio dà forfait per eccessiva stanchezza e questo causa la sconfitta di Chiudinelli e Wawrinka, ma il giorno dopo chiude i conti battendo Fognini 6–2, 6–3, 7–6 e riportando in finale la Svizzera dopo 23 anni.
In finale la Svizzera affronta la Francia a Lilla. La vigilia della finale vede il rischio forfait per Federer a causa di un infortunio alla schiena patito durante la semifinale delle ATP Finals contro Stan Wawrinka. Alla fine lo svizzero decide di giocare, ma il primo match in singolare lo vede sconfitto nettamente in tre set da Monfils; l'incontro porta il risultato sull'1-1 visto che in precedenza Wawrinka aveva sconfitto Tsonga. Il secondo giorno è quello del doppio e la coppia Federer/Wawrinka sconfigge in tre set i transalpini Benneteau/Gasquet, conquistando un punto fondamentale. Il terzo ed ultimo giorno si apre con l'incontro che vede Federer opposto a Gasquet. Lo svizzero domina sin dal primo gioco e con il punteggio di 6–4, 6–2, 6–2 ottiene la vittoria e porta a casa il punto decisivo. Per la Svizzera e' il primo titolo in Coppa Davis della sua storia.[139][140]
Con 54 vittorie Federer è lo svizzero con più vittorie nella storia della manifestazione davanti a Jakob Hlasek (49), Marc Rosset (37) e Heinz Günthardt (36). La sua percentuale di vittorie è la più alta tra i tennisti che hanno disputato più di venti incontri.
Rivalità con Rafael Nadal |
Tra Roger Federer e Rafael Nadal sussiste da tempo una rivalità sportiva fra le più accese della storia del tennis, sebbene vada ricordato che alla forte rivalità sportiva corrisponde una grande amicizia personale e stima reciproca. I due hanno occupato le prime due posizioni del ranking ATP ininterrottamente per 4 anni, con l'elvetico primo e lo spagnolo secondo, fatta eccezione per il periodo da agosto 2008 a luglio 2009, in cui le posizioni si sono invertite; Nadal è stato successivamente relegato al terzo posto da Andy Murray nell'agosto 2009.
Federer e Nadal molto spesso si sono affrontati nelle finali dei tornei, facendo segnare anche il record di 9 finali del Grande Slam e 12 di Masters 1000. I confronti diretti vedono Nadal in vantaggio per 23-15 su 38 match disputati.
L'ultimo di questi in un torneo del grande Slam si è disputato il 29 gennaio 2017 in occasione della finale degli Australian Open e ha visto vincere l'elvetico con il punteggio finale di 6-4 3-6 6-1 3-6 6-3, conferendo a Federer il nuovo record di tornei del Grande Slam vinti (18) e rendendolo il primo giocatore, nella storia del tennis, a vincere, per almeno 5 volte, 3 tornei del Grande Slam (Australian Open, Wimbledon e US Open).
Alcuni incontri fra loro giocati vengono considerati fra i più avvincenti di questo sport: la finale di Wimbledon 2008, che ha visto trionfare lo spagnolo dopo 5 set, 4 ore e 48 minuti di gioco, è stata definita da taluni come la più emozionante partita della storia del tennis[165]. La finale degli Australian Open 2009 fu un'altra memorabile partita, vinta da Nadal al quinto set, partita che Federer definisce come la migliore che i due abbiano giocato uno contro l'altro. Da menzionare anche la finale del Master Series di Roma 2006, che ha visto il successo del maiorchino nel quinto set, dopo che Federer sprecò due matchpoint a suo favore sul parziale di 5–6. Altra partita notevole fu la finale di Wimbledon 2007, portata avanti al quinto set, dove Roger Federer vinse il suo quinto titolo londinese.
Rivalità con Novak Djokovic |
Federer ha una rivalità degna di nota anche con Novak Đoković, i due fino ad ora si sono affrontati ben 47 volte. Il bilancio è 22-25 in favore del serbo.
In una finale dello Slam i due si sono incontrati quattro volte, agli US Open 2007 dove Federer ha vinto sul serbo con il punteggio di 7–64, 7–62, 6–4, al Torneo di Wimbledon 2014, dove Novak si è imposto con il punteggio di 67–7, 6–4, 7–64, 5–7, 6–4, ancora una volta nella finale di Wimbledon del 2015 dove, per la seconda volta consecutiva e la terza in totale, il serbo prevale nei confronti di Federer con il punteggio finale di 7–61, 610–7, 6–4, 6–3 ed infine la finale agli US Open dello stesso anno, dove a vincere è sempre Đoković col punteggio di 6-4, 5-7, 6-4, 6-4.
È da ricordare la semifinale a Wimbledon 2012 dove a vincere fu Federer: con questa vittoria lo svizzero raggiunse la sua ottava finale al torneo londinese che riuscì a vincere un paio di giorni dopo, arrivando a quota 7 vittorie nel torneo e tornando al primo posto nel ranking superando proprio Novak. Un'altra partita memorabile è la semifinale del Roland Garros 2011 dove a prevalere fu sempre lo svizzero che vincendo per 7–65, 6–3, 3–6, 7–65 interruppe l'imbattibilità stagionale di Novak, il quale aveva vinto dall'inizio della stagione 2011 41 match consecutivi (43 se si considerano anche le 2 partite vinte nella finale di Coppa Davis che aveva chiuso il 2010).
Caratteristiche tecniche |
Il tennis di Roger Federer è unanimemente considerato il punto di incontro tra il tennis classico, nel quale doti come la sensibilità e il tocco avevano un importante ruolo, e quello moderno, affermatosi con l'evoluzione tecnologica delle racchette. Del tennis antico Federer conserva senz'altro l'eleganza nei gesti: lo svizzero è uno dei pochissimi tennisti a giocare di diritto ancora nella posizione classica detta Neutral Stance, con il piede destro parallelo alla linea di fondo. L'impugnatura con cui gioca il colpo è una Eastern non particolarmente accentuata: nel movimento impone una brusca accelerazione all'avambraccio, ruotando il polso quando desidera conferire effetto in Top-Spin alla palla e avanzando al contempo con la spalla. Il risultato è un colpo molto veloce, di difficile lettura per l'avversario, essendo giocato senza cambiare posizione dei piedi e non molto carico di effetto, nonché adatto alle superfici veloci. La spinta in avanti della spalla proietta Federer verso la rete, rendendo il tocco un efficace colpo d'approccio. La versatilità tecnica di Federer gli consente notevoli variazioni con tale colpo che risulta particolarmente opportuno nel passante incrociato o quando la palla è bassa nei pressi della rete, accompagnando in questo caso il movimento con un piccolo salto e trasferendo dal basso verso l'alto l'energia del gesto. La chiusura del moto di diritto avviene lateralmente, dando l'impressione che il movimento assomigli a quello di una "frustata ampia e fluida"[166].
Il rovescio è un colpo meno naturale, sul quale il tennista di Basilea ha molto lavorato e i cui progressi sono andati di pari passo con quelli della classifica mondiale. Anche di rovescio, giocato ad una mano, Federer agisce in accentuata Neutral Stance con il piede destro che scavalca l'allineamento del sinistro, utilizzando maggiormente il polso sia per conferire effetto in Top-Spin alla palla, sia per direzionare il colpo. La sua impugnatura è generalmente a metà tra una Continental e una Eastern, mentre il piano di rimbalzo sulla palla viene adattato dall'inclinazione del polso. Il colpo non viene giocato in avanzamento come il diritto, e il peso del corpo tende a poggiare prevalentemente sul piede sinistro (il posteriore). In alternativa al rovescio in Top-Spin, Federer dispone di un efficace rovescio in Back, con effetto dall'alto verso il basso. In questo colpo lo svizzero esalta la sua sensibilità di tocco, trasformando quella che è una scelta difensiva per tutti gli altri giocatori in un'arma d'attacco quando lo gioca basso e teso in incrociato, difficile da ribattere specialmente per i giocatori destrorsi con rovescio a due mani. La validità del suo rovescio in back si nota anche nell'esecuzione della smorzata, che lo svizzero maschera molto bene e che gioca con grande naturalezza. Nel bagaglio tecnico dell'elvetico è anche presente un insolito colpo di rovescio effettuato in allungo, di solo polso, dal basso verso l'alto, con il quale gioca spesso passanti notevoli. In occasione delle esibizioni con Pete Sampras, nel novembre 2007, il campione americano ha elogiato il suo particolare gesto affermando: «Ha questo colpetto (lett. flick) di rovescio che non avevo mai visto prima... è qualcosa che io non possedevo». Nonostante con il diritto metta a segno un numero maggiore di punti e tenda a sbagliare di meno, c'è chi ritiene che il rovescio «sia il suo migliore colpo». Con l'avvento del nuovo coach Ivan Ljubicic Federer trova nel suo rovescio una risorsa preziosa: per ridurre gli spostamenti laterali e ritrovare aggressività da fondo ne riduce drasticamente l'utilizzo come colpo interlocutorio, soprattutto nella versione più difensiva e attaccabile in back, e ricorre invece a potenti (e rischiosi) rovesci incrociati e lungolinea colpiti in top, con i quali aprirsi il campo e scendere a rete (o chiudere di dritto).
Federer è dotato di una sensibilità dei colpi fuori dal comune. Infatti è in grado di giocare colpi anticipati di mezzo volo, con continuità, nei pressi della linea di fondo campo, sia di dritto che di rovescio. Questo gli permette di togliere tempo all'avversario, e allo stesso momento, di esprimere un tennis aggressivo senza esaurire le energie.
Il servizio è un colpo che si è anch'esso evoluto nel tempo. Agli esordi Federer serviva senza spingere in maniera accentuata con gli addominali, forzando la prima di servizio più piatta e risultando più attaccabile sulla seconda. Con gli anni ha aumentato l'inarcamento della schiena e oggi serve sia la prima che la seconda palla con maggiore effetto in kick. Il suo movimento di battuta si avvicina come meccanica a quello del più grande "battitore" della storia del tennis moderno, Pete Sampras. La prima battuta viaggia mediamente attorno ai 195-200 km/h, velocità minore rispetto a quella che molti altri tennisti contemporanei sono in grado di raggiungere. Ciò nonostante, grazie alla fluidità del colpo (che lo rende difficile da leggere), alle numerose variazioni che riesce ad imprimergli e alla capacità di piazzamento, è uno dei giocatori che ricava il maggior numero di punti dalla propria battuta. Il servizio non è caratterizzato da un rapido spostamento del peso dal piede destro a quello sinistro, e ciò lo rende poco adatto a essere seguito a rete.
A inizio carriera Federer veniva considerato un giocatore "di volo" ed era posto a confronto con i grandi specialisti della rete quali John McEnroe, Stefan Edberg e Boris Becker. L'evoluzione del suo gioco e il contestuale miglioramento dei risultati, sono però coincisi con una riduzione da parte dello svizzero degli schemi di serve & volley. Il tennis moderno, molto più potente e giocato su superfici più lente, maggiormente uniformate, con palle più pesanti, penalizza il gioco di rete, e Federer, utilitaristicamente, ha fatto di necessità virtù. Ciò nonostante, tra i top players, è il giocatore che maggiormente si affaccia a rete mostrando compostezza e coordinazione nei colpi di volo, e spesso esaltandosi alla ricerca di incredibili soluzioni di tocco. Con l'avanzare dell'età e attraverso la consulenza di Stefan Edberg, ha migliorato le sue attitudini al gioco di volo, utilizzando più spesso il serve & volley e migliorando anche la precisione delle volèe, specialmente quella di dritto, ritenuta in passato la meno efficace.
La migliore dote del gioco di Federer consiste, però, nella reattività e nel colpo d'occhio che gli consentono di intuire e partire in anticipo sul colpo dell'avversario. Egli stesso ebbe occasione di affermare: «Io sento, quando qualcuno sta per colpire la palla, di sapere con che angolo e che effetto, semplicemente mi sembra di averla già vista. E questo è un enorme vantaggio»[167].
Una statistica rende meglio l'idea di questa sua abilità: nei confronti diretti con l'americano Roddick, il più potente battitore del circuito e recordman di ace in diverse stagioni, Federer ha servito meno ace del suo avversario solo in quattro occasioni su ventiquattro incontri disputati. Come fu fatto notare dopo la semifinale di Wimbledon 2003 in cui Roddick servì solo quattro ace, «Federer ha un talento nella lettura del servizio di Roddick. Roddick ha realizzato solo quattro ace nell'incontro mentre ne aveva serviti 64 nei cinque match precedenti»[168].
In risposta Federer è un giocatore altrettanto imprevedibile, capace di piazzare una gran varietà di colpi, tra i quali addirittura la smorzata. Ha persino ideato un colpo: la SABR (Sneak Attack By Roger), che consiste in una risposta molto anticipata praticata sulla linea del servizio, usata dallo svizzero per sorprendere l'avversario in uscita dal servizio.
Il suo preparatore atletico è Pierre Paganini. Nonostante in alcuni momenti delle esibizioni sembri pigro e adagiarsi sul suo talento, giocando da posizioni non tecnicamente ortodosse e adattando i colpi col polso, Paganini descrive il suo pupillo come un atleta completo: «Un tennista non deve essere né uno sprinter, né un maratoneta, né un tiratore di precisione, ma deve trarre un po' da ognuna di queste categorie»[169]. La caratteristica che gli consente di avere grande resistenza sul campo risiede però nello scarso dispendio energetico che egli ha durante il suo tennis: ha movimenti essenziali, non sbuffa né emette gemiti nel colpire la palla, e il condurre spesso il gioco lo costringe poche volte a lunghe rincorse sulla difensiva.
I progressi negli anni sono stati anche caratteriali. A inizio carriera era solito innervosirsi e lanciare racchette per terra. Poi, come afferma, dopo un incontro perso ad Amburgo nel 2001 con l'argentino Franco Squillari decise di non ripetere più tali gesti, e le cose, a suo dire, andarono meglio[169]. Da allora Federer ha assunto in campo un atteggiamento calmo e sereno, fiducioso nel proprio tennis. Come ha dichiarato: «Quando sono in difficoltà mi concentro sul mio gioco. In passato, quando ero sotto con il punteggio, venivo preso dalla paura e cercavo di cambiare qualcosa; oggi sono calmo e ho fiducia nei miei colpi»[170].
Sponsor ed equipaggiamento |
Dall'inizio della sua carriera, Federer si è affidato a Nike come sponsor tecnico (sia per l'abbigliamento sia per le scarpe) fino al 2018. L'attenzione dello svizzero alla propria immagine è notevole: la cura nella scelta di abiti dallo stile elegante e classico (soprattutto a Wimbledon), in contrapposizione allo stile più aggressivo adottato nei primi anni da Nadal, va a completare coerentemente la naturale fluidità dei suoi movimenti sul campo. A conferma di ciò Federer ha vinto per due volte il "Premio Eleganza Compeed" (2008, 2010) assegnato a Roma da una giuria di giornalisti[171]. Dopo il quinto titolo consecutivo a Wimbledon, nel 2007, la Nike decise di inaugurare una linea di abbigliamento esclusiva, in linea con lo stile del torneo e quello del campione di Basilea. Il rapporto con l'azienda americana ha permesso di realizzare un logo con le lettere "RF" accostate, posto sugli abiti che il tennista indossa unitamente al simbolo della casa produttrice.
Il 2 luglio 2018 si presenta alla prima partita del Torneo di Wimbledon 2018 con un nuovo sponsor tecnico, Uniqlo, lasciando Nike che lo ha vestito fin dal 1994. La casa giapponese verserà circa 300 milioni di dollari allo svizzero per i prossimi 10 anni, anche in caso di ritiro dall'attività tennistica.[172]
Per quanto riguarda la racchetta, Federer ha sempre utilizzato quelle prodotte dalla Wilson. La caratteristica comune di tutti i modelli usati è la limitata ampiezza del piatto corde. Negli anni giovanili utilizzò, tra le altre, la "Hyper Pro Staff Tour" (derivata dalla racchetta di Sampras). Dopo alcune stagioni da professionista, adotta la "[K] Six-One Tour" che lo accompagnerà fino all'inizio del 2010. Si trattava di una racchetta personalizzata da Wilson e fuori commercio, con piatto corde originariamente di 85 in² (poi 90), manico 4, peso 375 g e una tensione di circa 22-23 kg. Nel 2010 passò a una "BLX Six.One Tour 90", rinnovata nei colori e con caratteristiche leggermente differenti: il peso scende fino a 355 g e aumenta la maneggevolezza grazie a uno spostamento del bilanciamento verso il manico dell'attrezzo. Nel 2012 è passato a una "Pro Staff Six One 90", fabbricata in carbonio con fibre di basalto. La racchetta è simile alla precedente con alcune innovazioni: il peso è di 339 g senza corde, con uno schema di incordatura 16x19; le corde che utilizza sono in budello naturale per le verticali e monofilamento per le orizzontali. Al torneo di Amburgo nel luglio 2013 Federer decide di provare una nuova racchetta, passando a una più grande di 8 in², di colore nero; l'esperimento termina dopo l'eliminazione al successivo torneo di Gstaad. All'inizio della stagione 2014, lo svizzero passa in pianta stabile a un prototipo di racchetta con il piatto corde più ampio, ulteriormente modificato, simile a quello provato l'estate precedente. Prima del torneo di Toronto 2014 tale racchetta viene presentata in versione ufficiale come sua nuova racchetta personalizzata Wilson, la RF97, progettata appositamente per incentivare il nuovo stile di gioco di Federer, decisamente votato all'attacco e ad abbreviare il numero di scambi.
Statistiche |
Tornei dello Slam |
Risultati in progressione nei tornei dello Slam |
V | F | SF | QF | #T | RR | Q# | A | ND |
(V) Torneo vinto; raggiunto (F) finale, (SF) semifinale, (QF) quarti di finale, (#T) turni 4, 3, 2, 1; (RR) round - robin; (Q#) Turno di qualificazione; (A) assente dal torneo; (ND) torneo non disputato.
Torneo | 1998 | 1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | Titoli | V–S |
Grande Slam | |||||||||||||||||||||||
Australian Open | A | Q1 | 3T | 3T | 4T | 4T | V | SF | V | V | SF | F | V | SF | SF | SF | SF | 3T | SF | V | V | 6 / 19 | 94–13 |
Roland Garros | A | 1T | 4T | QF | 1T | 1T | 3T | SF | F | F | F | V | QF | F | SF | QF | 4T | QF | A | A | A | 1 / 17 | 65–16 |
Wimbledon | A | 1T | 1T | QF | 1T | V | V | V | V | V | F | V | QF | QF | V | 2T | F | F | SF | V | QF | 8 / 20 | 95–12 |
US Open | A | Q2 | 3T | 4T | 4T | 4T | V | V | V | V | V | F | SF | SF | QF | 4T | SF | F | A | QF | 4T | 5 / 18 | 85–13 |
Titoli | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 3 | 2 | 3 | 3 | 1 | 2 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 20 / 73 | N/A |
Vittorie-Sconfitte | 0–0 | 0–2 | 7–4 | 13–4 | 6–4 | 13–3 | 22–1 | 24–2 | 27–1 | 26–1 | 24–3 | 26–2 | 20–3 | 20–4 | 19–3 | 13–4 | 19–4 | 18–4 | 10–2 | 18–1 | 14–2 | N/A | 335–53 |
Vittorie (20) |
Numero | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 6 luglio 2003 | Torneo di Wimbledon, Londra (1) | Erba | Mark Philippoussis | 7–65, 6–2, 7–63 |
2. | 19 gennaio 2004 | Australian Open, Melbourne (1) | Cemento | Marat Safin | 7–63, 6–4, 6–2 |
3. | 4 luglio 2004 | Torneo di Wimbledon, Londra (2) | Erba | Andy Roddick | 4–6, 7–5, 7–63, 6–4 |
4. | 12 settembre 2004 | US Open, New York (1) | Cemento | Lleyton Hewitt | 6–0, 7–63, 6–0 |
5. | 3 luglio 2005 | Torneo di Wimbledon, Londra (3) | Erba | Andy Roddick | 6–2, 7–62, 6–4 |
6. | 11 settembre 2005 | US Open, New York (2) | Cemento | Andre Agassi | 6–3, 2–6, 7–61, 6–1 |
7. | 29 gennaio 2006 | Australian Open, Melbourne (2) | Cemento | Marcos Baghdatis | 5–7, 7–5, 6–0, 6–2 |
8. | 9 luglio 2006 | Torneo di Wimbledon, Londra (4) | Erba | Rafael Nadal | 6–0, 7–65, 62–7, 6–3 |
9. | 10 settembre 2006 | US Open, New York (3) | Cemento | Andy Roddick | 6–2, 4–6, 7–5, 6–1 |
10. | 28 gennaio 2007 | Australian Open, Melbourne (3) | Cemento | Fernando González | 7–62, 6–4, 6–4 |
11. | 8 luglio 2007 | Torneo di Wimbledon, Londra (5) | Erba | Rafael Nadal | 7–67, 4–6, 7–63, 2–6, 6–2 |
12. | 9 settembre 2007 | US Open, New York (4) | Cemento | Novak Đoković | 7–64, 7–62, 6–4 |
13. | 8 settembre 2008 | US Open, New York (5) | Cemento | Andy Murray | 6–2, 7–5, 6–2 |
14. | 7 giugno 2009 | Roland Garros, Parigi | Terra rossa | Robin Söderling | 6–1, 7–61, 6–4 |
15. | 5 luglio 2009 | Torneo di Wimbledon, Londra (6) | Erba | Andy Roddick | 5–7, 7–66, 7–65, 3–6, 16–14 |
16. | 31 gennaio 2010 | Australian Open, Melbourne (4) | Cemento | Andy Murray | 6–3, 6–4, 7–611 |
17. | 8 luglio 2012 | Torneo di Wimbledon, Londra (7) | Erba | Andy Murray | 4–6, 7–5, 6–3, 6–4 |
18. | 29 gennaio 2017 | Australian Open, Melbourne (5) | Cemento | Rafael Nadal | 6–4, 3–6, 6–1, 3–6, 6–3 |
19. | 16 luglio 2017 | Torneo di Wimbledon, Londra (8) | Erba | Marin Čilić | 6–3, 6–1, 6–4 |
20. | 28 gennaio 2018 | Australian Open, Melbourne (6) | Cemento | Marin Čilić | 6–2, 65–7, 6–3, 3–6, 6–1 |
Finali perse (10) |
Numero | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 11 giugno 2006 | Roland Garros, Parigi (1) | Terra rossa | Rafael Nadal | 6–1, 1–6, 4–6, 64–7 |
2. | 10 giugno 2007 | Roland Garros, Parigi (2) | Terra rossa | Rafael Nadal | 3–6, 6–4, 3–6, 4–6 |
3. | 8 giugno 2008 | Roland Garros, Parigi (3) | Terra rossa | Rafael Nadal | 1–6, 3–6, 0–6 |
4. | 6 luglio 2008 | Torneo di Wimbledon, Londra | Erba | Rafael Nadal | 4–6, 4–6, 7–65, 7–68, 7–9 |
5. | 1º febbraio 2009 | Australian Open, Melbourne | Cemento | Rafael Nadal | 5–7, 6–3, 63–7, 6–3, 2–6 |
6. | 14 settembre 2009 | US Open, New York | Cemento | Juan Martín del Potro | 6–3, 65–7, 6–4, 64–7, 2–6 |
7. | 5 giugno 2011 | Roland Garros, Parigi (4) | Terra rossa | Rafael Nadal | 5–7, 63–7, 7–5, 1–6 |
8. | 6 luglio 2014 | Torneo di Wimbledon, Londra (2) | Erba | Novak Đoković | 7–67, 4–6, 64–7, 7–5, 4–6 |
9. | 12 luglio 2015 | Torneo di Wimbledon, Londra (3) | Erba | Novak Đoković | 61–7, 7–610, 4–6, 3–6 |
10. | 13 settembre 2015 | US Open, New York (2) | Cemento | Novak Đoković | 4–6, 7–5, 4–6, 4–6 |
Testa a testa |
Nella seguente tabella vengono elencati i primi nove tennisti per numero di sfide contro Federer. È indicato il numero degli incontri totali disputati contro ciascun avversario, il bilancio sulle varie superfici e quello globale.[173] In grassetto sono indicati i giocatori ancora in attività.
N° | Giocatore | Incontri disputati | Partite V-P | V% | Cemento | Terra | Erba | Sintetico |
1. | Novak Đoković | 47 | 22-25 | 47,83% | 17-19 | 4-4 | 1-2 | 0-0 |
2. | Rafael Nadal | 38 | 15-23 | 39,47% | 11-9 | 2-13 | 2-1 | 0-0 |
3. | Lleyton Hewitt | 27 | 18-9 | 66,67% | 12-4 | 1-0 | 4-2 | 1-3 |
4. | Tomáš Berdych | 26 | 20-6 | 76,9% | 12-5 | 4-0 | 3-1 | 1-0 |
5. | Andy Murray | 25 | 14-11 | 56% | 12-10 | 0-0 | 2-1 | 0-0 |
6. | Juan Martín del Potro | 25 | 18-7 | 75% | 13-7 | 3-0 | 2-0 | 0-0 |
Andy Roddick | 24 | 21-3 | 87,50% | 14-3 | 1-0 | 4-0 | 2-0 | |
8. | Stanislas Wawrinka | 24 | 21-3 | 86,96% | 16-0 | 4-3 | 1-0 | 0-0 |
9. | Nikolaj Davydenko | 21 | 19-2 | 90,48% | 15-2 | 3-0 | 0-0 | 1-0 |
Riconoscimenti |
Sportivo mondiale dell'anno de La Gazzetta dello Sport nel 2005, 2006, 2007 e 2017 (unico sportivo a ricevere tale riconoscimento per tre volte consecutive, mentre il record assoluto lo condivide con Carl Lewis)[174].
Laureus Sportsman of the Year Award vinto dal 2005 al 2008 consecutivamente e poi nel 2018.- Premio ESPY al miglior atleta internazionale, vinto nel 2007.
- Premio ESPY al miglior tennista maschile, vinto l'ultima volta nel 2017.
- Premio BBC alla personalità sportiva dell'anno vinto per ben 4 volte, l'ultima nel 2017.
Stefan Edberg Sportsmanship Award ATP vinto per la tredicesima volta.
ATPWorldTour.com Fans’ Favourite, vinto per la quindicesima volta consecutiva.
Comeback Award 2017, come miglior ritorno nel circuito ATP nel 2017.- Premio Ritorno dell'anno vinto nel 2018.
- Nel 2012 gli viene dedicata una via nella città di Halle, la Roger-Federer-Allee (che collega il Gerry Weber Stadion al Gerry Weber Sportpack).
- Nel 2016 gli è stata dedicata una via nella città di Bienne, la Roger-Federer-Allee (che collega il centro nazionale Swisstennis al complesso sportivo Tissot arena).
Note |
^ Classifica ATP Live, su livetennis.it. URL consultato il 12 settembre 2017.
^ (EN) Players - Profile - Roger Federer. URL consultato il 23 aprile 2018.
^ Tennis: complimenti social per 'King' Federer. URL consultato il 21 febbraio 2018.
^ (EN) Kit Isaiah Bernal, Roger Federer News: Swiss Maestro ready to face retirement from tennis, su ibtimes.com.au, 23 ottobre 2015.
^ Nastase: "Nessuno gioca con la stessa varietà di Federer", in Tennis Circus, 30 luglio 2015. URL consultato l'11 febbraio 2018.
^ Tecnica: annienta i tuttocampisti. URL consultato l'11 febbraio 2018.
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- Rivalità Federer-Nadal
- Rivalità Đoković-Federer
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