V2 (Aggregat 4)































































Vergeltungswaffe 2
V-2, Aggregat-4, A-4

Fusée V2.jpg
Un missile V2 al museo di Peenemünde
Descrizione
Impiego rappresaglia
Sistema di guida radio
Impostazione 1936
In servizio 1944
Ritiro dal servizio 1945
Utilizzatore principale Germania nazista
Esemplari 4 000
Peso e dimensioni
Peso 13 500 kg
Altezza 14 m
Diametro 1,65 m
Prestazioni
Gittata 320-360 km
Velocità massima 5 200 km/h
Esplosivo
Tritolo e Nitrato di Ammonio, 800 kg

voci di missili presenti su Wikipedia

Il missile V2 fu il precursore di tutti i missili balistici e fu ampiamente utilizzato dalla Germania durante le ultime fasi della seconda guerra mondiale, in particolare contro Gran Bretagna e Belgio. La sigla V2 sta per Vergeltungswaffe 2 (arma di rappresaglia 2 in tedesco, un'idea di Joseph Goebbels per fini di propaganda). Il missile era designato dai suoi progettisti come A4 (Aggregat 4).




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Epilogo


  • 3 Aspetti tecnici


  • 4 I V2 nei media


  • 5 Note


  • 6 Bibliografia


  • 7 Voci correlate


  • 8 Altri progetti


  • 9 Collegamenti esterni





Storia |


Già dal 1927, i membri della Società tedesca cominciarono i primi test sui razzi a combustibile liquido. Nel 1932, la Reichswehr (la Difesa Nazionale Tedesca) si interessò degli sviluppi di questi test soprattutto per il settore militare, e una squadra condotta dal Generale Walter Dornberger rimase molto impressionata dal test di un vettore progettato e costruito da Wernher von Braun. Nonostante le caratteristiche di questo primo razzo fossero molto limitate, Dornberger riuscì a intuire la genialità di von Braun e quindi lo spronò a entrare nell'esercito al fine di continuare lo sviluppo delle sue ricerche.


Von Braun accettò, così come fecero molti altri membri della società. Nel dicembre del 1934, ebbe un altro successo con il missile A-2, un piccolo razzo con motore a etanolo e ossigeno liquido.


Dal 1936, il gruppo capitanato da von Braun si concentrò sulla costruzione dei successori del razzo A-2, l'A-3 e l'A-4. Quest'ultimo era un progetto che prevedeva una portata di ben 200 km con una traiettoria che lo portava ai limiti dello spazio circumterrestre (circa 80 km) con un carico di circa una tonnellata. Questi risultati erano stati permessi anche dal miglioramento dei motori fatto da Walter Thiel.




Partenza di un razzo V2 nel 1943


Con la necessità di testare l'A-3 e poi successivamente l'A-4, era ormai chiaro che i progetti di von Braun stavano diventando realtà, così il Generale Dornberger, sotto consiglio della madre di von Braun, trasferì il team da Kummersdorf (vicino a Berlino) verso una piccola città, Peenemünde, sull'isola di Usedom (litorale baltico della Germania), per fornire una migliore infrastruttura tecnica/logistica per i test e ottenere anche una maggiore segretezza.


Il razzo A-3 risultò all'atto pratico poco affidabile, così si decise di rivedere completamente lo sviluppo di questo modello sotto il nome di un nuovo progetto chiamato A-5. Questa nuova versione era decisamente più affidabile e nel 1941 erano già stati testati circa 70 razzi A-5.


Il primo missile operativo A-4 volò nel marzo del 1942 e percorse solo una traiettoria di 1,5 km, schiantandosi successivamente in mare. Il secondo lancio ebbe più fortuna, raggiunse un'altitudine di circa 11 km prima di esplodere. Il terzo lancio, in data 3 ottobre 1942 fu invece coronato da un completo successo: il missile A-4 seguì quasi una traiettoria perfetta e si schiantò a 193 km di distanza dalla piattaforma di lancio superando gli 80 km di quota.
La produzione dell'A-4 partì nel 1943, comunque il suo uso bellico non fu completamente una sorpresa per gli alleati, in quanto questi erano già a conoscenza dell'arma tedesca. Infatti, successivamente a uno dei molti test dell'A-4, in Polonia, un missile era stato recuperato da militanti della resistenza polacca e i particolari tecnici erano stati poi trasmessi al servizio segreto britannico. A questo punto, per gli inglesi, fu chiara la nuova minaccia che si stava profilando all'orizzonte e quindi lanciarono una grossa offensiva contro i complessi di costruzione della A-4. In particolare la base di Peenemünde fu pesantemente bombardata nel luglio del 1943, causando ritardi nella produzione dei missili e la morte di molti tecnici e operai, tra cui vi erano anche alcuni detenuti di un campo di concentramento vicino.


Nel frattempo, sempre nel 1943, le V2 furono adoperate come piattaforme per il telerilevamento.[1]


Dornberger aveva capito l'importanza di disperdere i complessi di lancio dei missili per mezzo di rampe mobili, ma Hitler fece pressione per la costruzione di immense strutture sotterranee per il lancio. I missili venivano prodotti in più fabbriche e spediti lungo le linee ferroviarie, in modo da permettere dei lanci quasi ininterrotti verso il nemico.


La produzione del missile avveniva in grandi fabbriche sotterranee della Mittelwerk, come la tristemente nota Dora-Mittelbau, al riparo dai bombardamenti alleati. Il costo di produzione di una V-2 era comparabile a quello di un bombardiere e certamente non giustificato dal limitato carico (meno di una tonnellata) di alto esplosivo.


Dal documentario del regista Mauro Vittorio Quattrina intitolato Tunnel Factories (2010), si apprende che a Torbole (TN) sul lago di Garda, presso la galleria Adige-Garda, venivano costruite dalla Caproni parti della V-2 che venivano inviate poi in Germania; in quella galleria sotto la direzione dell'Ing. Pizzini venivano costruiti anche lamiere e particolari degli aerei a getto Messerschmitt Me 262.


Vi fu anche l'idea di progettare appositi U-Boot in grado di trasportare questi nuovi missili.[2]


L'alto costo dell'ordigno e la paritetica limitata capacità di carico fecero ritenere ai servizi segreti alleati che il successivo passo tedesco sarebbe stato l'uso del missile come vettore per una bomba a fissione nucleare.


Il 24 ottobre 1946 fu scattata la prima fotografia della terra vista dallo spazio a un'altitudine di 104,60736 chilometri (65 miglia), con una fotocamera 35 mm in grado di scattare una fotografia ogni 1,5 secondi, montata su un missile V-2 durante un volo suborbitale.



|


Nell'immediato dopoguerra l'A-4 ebbe una breve ma intensa storia di utilizzo. Sia gli americani che i russi poterono disporre di centinaia di essi e li usarono per far partire i rispettivi programmi missilistici, che porteranno i due paesi alla corsa di conquista dello spazio.


Molti missili costruiti alla fine degli anni quaranta e nella prima metà degli anni cinquanta derivano più o meno direttamente dai progetti tedeschi, come per esempio il missile Redstone. Questo missile, direttamente derivato dalla tecnologia della V-2, era un lanciatore balistico per ordigni nucleari, ma che, opportunamente adattato, permise agli Stati Uniti di lanciare nel 1958 il loro primo satellite orbitale Explorer 1 e, successivamente, il loro primo astronauta in un volo suborbitale del programma Mercury.

I sovietici partirono dal V2 per sviluppare il missile R-1, in realtà una copia esatta del V2, e nel tempo riuscirono a progettare l'R-7 "Semërka" che permise loro di portare il primo uomo nello Spazio.



Aspetti tecnici |


Le ricerche tedesche si erano rivelate molto ingegnose ed economiche. Ad esempio il sistema di propulsione veniva alimentato da una miscela di due composti liquidi: alcool etilico, ottenuto dalla fermentazione e distillazione delle patate, e T-Stoff una soluzione ad alta concentrazione di perossido di idrogeno. Tale miscela permetteva al motore di ottenere delle ottime prestazioni, unite a una elevata sicurezza di funzionamento e un facile stoccaggio di tali componenti.



I V2 nei media |



  • Nel documentario Tunnel Factories: armi segrete e convenzionali sul lago di Garda, di Mauro Vittorio Quattrina, si racconta la storia delle costruzioni di parti di V-2 sul lago di Garda.

  • La storia delle gesta che portarono al bombardamento sulla fabbrica di Peenemünde viene narrata nel film Operazione Crossbow.

  • L'epopea della costruzione dei V-2 viene raccontata nel romanzo postmodernista L'arcobaleno della gravità dello statunitense Thomas Pynchon.

  • Una missione mirante a distruggere i V2 è la trama centrale del film di guerra Quel maledetto treno blindato, di Enzo G. Castellari (1977).

  • Nel reboot del videogioco "Sniper elite", il missile V2 é presente in diverse missioni.

  • Nel videogioco di strategia Command & Conquer: Red Alert è presente una unità capace di sparare tali missili.

  • Nel videogioco sparatutto in prima persona Call of Duty: World War II è presente il missile V2 nella modalità multigiocatore, sbloccabile dopo aver raggiunto almeno il 1° prestigio in ogni divisione, e ottenibile in partita alla venticinquesima "gunstreak" (uccisione con arma o equipaggiamento senza morire).

  • Nel videogioco Ace Combat: The Belkan War, il missile V2 è presente nella missione 18 "Zero".



Note |




  1. ^ Bruno Crippa, Telerilevamento (PDF), su users.unimi.it. URL consultato il 1º marzo 2015.


  2. ^ Rocket U-Boat Program, su uboataces.com.



Bibliografia |



  • Tracy Dungan, V-2: A Combat History of the First Ballistic Missile.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    [collegamento interrotto], Westholme Publishing, 2005, ISBN 1-59416-012-0.

  • Giorgio Danilo Cocconcelli, Tunnel Factories – le Officine Aeronautiche Caproni e Fiat nell'Alto Garda 1943-1945, Giorgio Apostolo Editore, 2002.

  • Gabriele Zaffiri, Progetti segreti della Luftwaffe, Nicola Calabria Editore, 2011, ISBN 978-88-6575-030-8.



Voci correlate |



  • Aggregat

  • A9/A10

  • V1 (Fieseler Fi 103)

  • V3 (cannone)

  • Vergeltungswaffen

  • Wernher von Braun

  • Saturn V



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su V2


Collegamenti esterni |



  • (EN) Il missile V2, Encyclopedia Astronautica.

  • (EN) Sito sul V2, su v2rocket.com.

  • Tecnologie & guerre del Novecento: I missili tedeschi V2, su sapere.it.

  • La prima foto della terra scattata dallo spazio nel 1946 ha origini spaventose, su clickblog.it.



  • Tyskernes V-2 raket[collegamento interrotto]

  • A4tebeschreibung

  • A4_Fibel

  • Raketen och Jag

  • över teknisk undersökning av robotflygplan, som landat i Sverige.

  • More V2 Technical Intelligence Operations

  • V2 Intelligence Operations

  • Technical Intelligence and Foreign Materiel Acquisition

  • Tyska robotar som störtat i Sverige 1943-1944

  • Soviet search for rocket technology in Germany

  • urrender of the V-2 Division and the formation of Versuchskommando Altenwalde (AVKO) for Backfire tests

  • KAZIMIERZ SZRAJER, 1919-2012 & the German Rocket V-2, WWII July 1944

  • How aerial photographs tracked down Hitler's flying bombs

  • raketenspezialisten.de

  • Raketenfertigung in Friedrichshafen



  • kheichhorn.de[collegamento interrotto]

  • bernd-leitenberger.de

  • v2werk-oberraderach.de


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