Bahrein

















































































































































Bahrein











Bahrein – Bandiera

Bahrein - Stemma

(dettagli)

(dettagli)


Bahrein - Localizzazione

Dati amministrativi
Nome completo
Regno del Bahrein
Nome ufficiale
مملكة البحرين
(Mamlakat al-Baḥrayn)

Lingue ufficiali

arabo

Capitale

Manama  (329 510 ab. / 2010 )
Politica

Forma di governo

Monarchia costituzionale (de iure), Monarchia assoluta (de facto)

Re

Hamad bin Isa Al Khalifa

Primo ministro

Khalifa bin Salman Al Khalifa
Indipendenza
16 dicembre 1971 dal Regno Unito
Ingresso nell'ONU
21 settembre 1971
Superficie

Totale
765,3 km² (175º)
% delle acque
0%
Popolazione

Totale
1.425.000 ab. (2016) (151º)

Densità
1.643 ab./km²
Tasso di crescita
2,652% (2012)[1]

Nome degli abitanti
Bahreiniti[2]
Geografia

Continente

Asia
Confini
Nessuno

Fuso orario

UTC+3
Economia

Valuta

Dinaro del Bahrein

PIL (nominale)
27 117[3] milioni di $ (2012) (96º)

PIL pro capite (nominale)
23 555 $ (2012) (33º)

PIL (PPA)
33 029 milioni di $ (2012) (105º)

PIL pro capite (PPA)
28 691 $ (2012) (34º)

ISU (2011)
0,806 (molto alto) (42º)

Fecondità
2,5 (2011)[4]
Consumo energetico
1,16 kWh/ab. anno
Varie
Codici ISO 3166

BH, BHR, 048

TLD
.bh

Prefisso tel.
+973

Sigla autom.
BRN

Inno nazionale

Baḥraynunā

Festa nazionale
16 dicembre

Bahrein - Mappa

 

Coordinate: 26°04′03″N 50°33′04″E / 26.0675°N 50.551111°E26.0675; 50.551111


Il Bahrein[2][5][6][7][8][9] o Bahrain[10], ufficialmente Regno del Bahrein (in arabo: مملكة البحرين‎, Mamlakat al-Baḥrayn), è un piccolo Stato situato su un arcipelago di 33 isole vicino alle coste occidentali del Golfo Persico, la sua capitale è Manama. La lingua ufficiale è l'arabo.


Il Bahrein, in precedenza un emirato, è diventato un regno nel 2002, costituito come monarchia costituzionale. Lo Stato è retto dalla famiglia reale Āl Khalīfa e il re è Ḥamad bin ʿĪsā Āl Khalīfa, mentre il governo è presieduto da Khalīfa b. Salmān Āl Khalīfa.


La sua superficie è di 765 km² ed è abitata, secondo le stime fatte nel 2014, da 1 343 000 abitanti, di cui 235 108 sono stranieri. Le sue acque territoriali confinano a ovest con quelle dell'Arabia Saudita e a sud con quelle del Qatar. L'isola più importante è Bahrein, che insieme alle isole Sitrah e Muharraq forma il nucleo più importante dell'arcipelago. Si ricordano anche le piccole isole di Nabih Saleh, il penitenziario di Jidda, Umm al-Nasan. A sud-est si estende, inoltre, l'arcipelago Hawar.


Noto per il suo petrolio e per le sue perle, il Bahrein è anche sede di molte grandi strutture nella sua capitale Manama, tra cui il Bahrain World Trade Center e il Bahrain Financial Harbour. Il Gran Premio di Formula 1 del Bahrein si svolge presso il Bahrain International Circuit.




Indice






  • 1 Etimologia e significato del nome


  • 2 Storia


  • 3 Geografia


    • 3.1 Geografia fisica


    • 3.2 Geografia umana


      • 3.2.1 Religione






  • 4 Ordinamento dello Stato


    • 4.1 Suddivisione amministrativa




  • 5 Economia


  • 6 Cultura


    • 6.1 Produzione letteraria


    • 6.2 Patrimoni dell'umanità




  • 7 Ricorrenza nazionale


  • 8 Sport


    • 8.1 Atletica leggera




  • 9 Note


  • 10 Voci correlate


  • 11 Altri progetti


  • 12 Collegamenti esterni





Etimologia e significato del nome |


In lingua araba, Baḥrayn è la forma duale del sostantivo arabo Baḥr ("mare"), perciò al-Baḥrayn significa "Regno Dei Due Mari". Tuttavia, che il termine sia stato inizialmente destinato all'odierno Bahrein è oggetto di contestazione. Il termine compare cinque volte nel Corano ma non si riferisce all'isola moderna. Originariamente Awāl si riferiva a delle oasi situate nell'odierna Arabia Saudita. Non è chiaro quando il termine cominciò a riferirsi esclusivamente alle isole del Bahrein ma fu probabilmente dopo il XV secolo.



Storia |


L'Arcipelago del Bahrein, sin dal secondo millennio a.C., è stato una tappa dei commerci fra la Mesopotamia e l'India. All'inizio dell'età moderna le isole Awāl appartenevano alla provincia del Bahrein insieme alla costa araba del Golfo Persico.


In Bahrein trovarono rifugio nell'899 i Carmati, che organizzarono colà una loro propria entità statuale.

I Carmati, chiamati "Fruttivendoli" (al-Baqliyya) per le loro abitudini alimentari strettamente vegetariane, erano un gruppo ismailita millenarista stanziato anche nell'Arabia orientale (al-Hasa).


Nel 1521 le isole furono conquistate dai Portoghesi, e la loro storia si separò da quella della terraferma araba. Da questo momento l'espressione Bahrein cominciò ad indicare solamente le isole (in precedenza Awāl), mentre la costa fra Kuwait e Qaṭar fu chiamata al-Hasa.


Nel 1602 i Portoghesi furono cacciati da una rivolta e il Bahrein divenne una dipendenza diretta della Persia. Fra il 1717 ed il 1735, a causa del collasso della dinastia safavide in Persia, l'arcipelago si sottrasse al dominio persiano e rimase indipendente sotto la tribù Huwala. Nel 1736 la nuova dinastia persiana dei Cagiari riconquistò il Bahrein e nel 1753 ne divennero governatori ereditari, sotto sovranità persiana, i membri della dinastia Āl Madhkur.


Nel 1783 il Bahrein insieme al Qatar, sotto la guida della tribù Banū Uṭub, si ribellò agli Āl Makhtūr e divenne definitivamente indipendente dai Persiani. L'indipendenza fu tuttavia breve e l'arcipelago fu conquistato dal sultanato di Oman, allora al suo apogeo, nel 1802.


Nel 1822 una nuova rivolta, capitanata questa volta dalla famiglia degli Āl Khalīfa, ripristinò l'indipendenza dello Stato. In questo periodo vennero stipulati dei trattati con la Gran Bretagna in base ai quali il Bahrein rinunciava alla pirateria ed in cambio la Gran Bretagna s'impegnava a difenderne l'indipendenza da eventuali aggressioni esterne (plausibilmente omanite e saudite). Tuttavia non si trattava ancora di un vero protettorato.


Nel 1869 gli Ottomani estesero il loro dominio lungo la costa araba del Golfo Persico e, con la mediazione britannica, ottennero che il Bahrein si riconoscesse formalmente loro vassallo.


Con il collasso dell'Impero ottomano, nel 1916 il Bahrein divenne un protettorato britannico e lo rimase fino al 1971. Questa è la data della definitiva indipendenza del Bahrein.


L'orientamento politico interno è improntato a un fondamentalismo islamico analogo a quello dell'Arabia Saudita. Il Bahrein ha concesso una base navale agli Stati Uniti per dimostrare la sua politica filo occidentale. Il suo assetto istituzionale, che era disciplinato dalla Costituzione del 1973, il 27 agosto 1975 venne "sospeso temporaneamente"[11].


Il 14 febbraio 2011 avvenne la cosiddetta insurrezione del Bahrain, anche nota come Rivolta del 14 febbraio e Rivolta delle Perle: la maggior parte delle fonti si riferisce spesso a ad essa come una rivolta: iniziano così le Sommosse popolari in Bahrein del 2011-2014. Nel marzo del 2011, l'attuale Re del Bahrein, Ḥāmad b. ʿĪsā Āl Khalīfa, dichiara uno stato di emergenza della durata di tre mesi a seguito di richieste della maggioranza sciita, presente nel Paese. Numerosi gli scontri e i feriti: 200 feriti, 3 morti (tra cui anche un poliziotto). Lo scontro mobilita le due compagini religiose: sciiti e sunniti. I primi sono appoggiati dall'Iran e si localizzano principalmente nell'isola di Sitrah, viceversa i secondi hanno l'appoggio dell'Arabia Saudita.


Comunque il processo rivoluzionario, tuttora in corso, non ha un carattere esclusivamente confessionale, l'opposizione infatti chiede riforme di carattere economico, sociale e soprattutto politico-costituzionale e relative alle libertà civili.

Non vi è nei movimenti rivoluzionari (pur composti in prevalenza da sciiti) alcun senso di solidarietà con l'Iran, che anzi sarebbe probabilmente danneggiato, a livello di possibile contagio rivoluzionario, dalla nascita di una monarchia costituzionale su modello europeo o da una repubblica democratica, dalla popolazione sciita, a così poca distanza dalle sue coste.



Geografia |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia del Bahrein.


Geografia fisica |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Isole del Bahrein.

Si tratta di un piccolo arcipelago situato nel golfo Persico, nell'insenatura formata dalla penisola del Qatar. Composto da 33 isole, molte di esse per caratteristiche morfologiche e ambientali risultano inabitabili, seguita dall'arcipelago di Hawar, vicino alle coste del Qatar e conteso territorialmente con quest'ultimo, e dall'isola di Muharraq.


Il maggior rilievo è alto 122 metri, mentre il resto delle isole è caratterizzato da pianure desertiche.


Le estati sono molto calde (si arriva a 50 °C) mentre le piogge sono scarsissime (meno di 80 mm annui[12]). Si ritrovano palme da datteri.


È bagnato a nord e a est dal Golfo Persico e a sud e a ovest dal Golfo del Bahrein. Non ci sono corsi d'acqua o laghi di rilievo.



Geografia umana |




Panoramica notturna di Manama.


La popolazione del Bahrein è di 1.234.596 abitanti. La popolazione urbana è pari al 92,5%. Le città principali sono Madinat Hamad (166.824 abitanti), Manama, la capitale (157.474), Riffa (121.566) e Al Muharraq (109.695).


La popolazione del Bahrein è composta per il 60% da bahreiniti[2][13], il restante 40% è rappresentato da immigrati, per lo più di provenienza asiatica.


La lingua ufficiale del Regno è l'arabo. L'inglese è molto diffuso. Inoltre gli abitanti locali parlano anche un particolare dialetto arabo (il bahreinita). Tra gli immigrati sono diffusi l'hindi, l'urdu e il tagalog.



Religione |


La religione ufficiale del Bahrein è l'Islam che è la religione maggiormente praticata.
Secondo il censimento del 2001, l'80% della popolazione è composta da musulmani, il 65-75% dei quali di orientamento sciita[14][15][16][17][18], il 10% da cristiani[19] ed il restante 10% pratica altre religioni.
Nel paese vi è anche una piccolissima comunità ebraica.



Ordinamento dello Stato |


Il Bahrein è una monarchia costituzionale; il sovrano è Ḥamād b. ʿĪsā Āl Khalīfa. Il Primo ministro è Khalīfa b. Salmān Āl Khalīfa, che presiede un gabinetto di ventitré membri. Il Bahrein ha due camere, una bassa, il Majlis al-nuwāb (lett. "Assemblea dei deputati"), eletta a suffragio universale, ed una camera alta di nomina regia, il Majlis al-shūra ("Assemblea del consiglio").



Suddivisione amministrativa |




Mappa dei governatorati prima del settembre 2014


Dal settembre 2014[20] Bahrein è diviso in quattro governatorati (muḥāfaẓa), in precedenza erano cinque:

1. Capitale

2. Centrale (abolito nel settembre 2014)

3. Muharraq

4. Settentrionale

5. Meridionale


Il territorio dell'ex Governatorato Centrale è stato suddiviso fra i governatorati confinanti.



Economia |


L'importanza e la ricchezza di questo piccolo Stato arabo sono dovute ai consistenti giacimenti petroliferi. La vendita e la raffinazione del petrolio estratto sono la principale fonte di reddito per il paese.


Iran e Bahrein hanno firmato un memorandum d'intesa nel 2008, secondo il quale il Bahrein importerebbe 1 miliardo di metri cubi di gas naturale dall'Iran ogni anno. Era stato previsto che l'accordo entrasse in vigore nel 2015. Il governo del Bahrein ha annunciato nel febbraio 2009 l'annullamento dei colloqui con i rappresentanti del governo iraniano per l'importazione di gas naturale. I dirigenti del Bahrein sono stati offesi da osservazioni fatte da un consulente del leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei, il quale ha affermato come il Bahrein in passato facesse parte dell'Iran.[21]
Bahrein è considerato un paradiso fiscale. Il sistema fiscale italiano, col Decreto Ministeriale del 4 maggio 1999, l'ha inserita tra gli Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato, nella cosiddetta Lista nera, ponendo quindi limitazioni fiscali ai rapporti economico commerciali che si intrattengono tra le aziende italiane ed i soggetti ubicati in tale territorio. Nel 2012 a seguito di aggiornamento il Paese si è poi conformato agli standard internazionali ed è stato quindi rimosso dalla lista.



Cultura |



Produzione letteraria |


Si distingue la figura del poeta Ali Al Jallawi (1975-), che oltre alla poesia si è dedicato alle comunità e alle minoranze del Bahrein.



Patrimoni dell'umanità |


Il Bahrein può vantare la presenza di due suoi beni inseriti nella Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO:



  • Il sito archeologico di Qal'at al-Bahrain (2005)

  • La raccolta delle perle, testimonianza dell'economia di un'isola (2012).



Ricorrenza nazionale |













Data
Nome
Significato
16 dicembre
اليوم الوطني
Giorno dell'Incoronazione del primo emiro del Bahrein, Isa bin Salman Al Khalifa, nel 1961


Sport |




Il Bahrain International Circuit


Dal 2004 in Bahrein si svolge il Gran Premio di Formula 1 nel Circuito "Sakhir" di Manama (nome ufficiale Bahrain International Circuit), costruito nel deserto a 25 km a sud della capitale Manama. Nel 2011, a causa del conflitto civile in atto nel Paese, il Gran Premio che avrebbe dato inizio alla stagione il 13 marzo, è stato annullato.


Il Bahrein non è riuscito a qualificarsi per i Mondiali di calcio 2006 per poco, venendo sconfitto negli spareggi da Trinidad e Tobago, dopo un doppio confronto emozionante contro l'Arabia Saudita.
Stessa sorte è capitata nelle qualificazioni ai Mondiali di calcio 2010, quando è stata eliminata nella gara di spareggio contro la Nuova Zelanda, dopo aver pareggiato 0-0 la gara di andata in casa, è arrivata la sconfitta in trasferta per 1-0.


Dal 2011 vi si svolge il Volvo Champions, torneo di golf che dal 2012 ha un field riservato unicamente ai vincitori dello European Tour dell'anno precedente.



Atletica leggera |


Nella disciplina dell'atletica leggera ottimi risultati in campo internazionale sono stati raggiunti per il Bahrein da Maryam Yusuf Jamal, campionessa del mondo nei 1500m a Osaka 2007 e a Berlino 2009.


La prima medaglia d'oro olimpica per il Bahrein venne proprio dall'atletica leggera con Maryam Yusuf Jamal, nei 1500 metri piani, ai Giochi olimpici di Londra 2012.



Note |




  1. ^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013.


  2. ^ abc Cfr. il Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali dell'Unione europea


  3. ^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013


  4. ^ Tasso di fertilità nel 2011, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.


  5. ^ Nomi di paesi in italiano, su foreignword.com.


  6. ^ Cfr. in Calendario Atlante De Agostini 2013, Istituto geografico De Agostini, Novara.


  7. ^ Cfr. al vol. II, pp. 137-138 in Enciclopedia della Geografia, Istituto geografico De Agostini, Novara.


  8. ^ Cfr. alle pp. 578-579 in Nuova Enciclopedia Universale Rizzoli Larousse.


  9. ^ Cfr. sul sito dell'Istituto Geografico Militare Archiviato il 6 giugno 2014 in Internet Archive., ente cartografico ufficiale dello Stato.


  10. ^ Bahrain, in Enciclopedia Treccani. URL consultato l'8 gennaio 2018. Più di un parametro tra sito e pubblicazione specificato (aiuto)


  11. ^ Testo parzialmente tratto dalla Grande Enciclopedia Curcio, Vol. 3, p. 1165


  12. ^ Bahrain Weather Archiviato il 4 aprile 2009 in Internet Archive.


  13. ^ In arabo il termine è bahraini.


  14. ^ (EN) Amir Taheri, Why Bahrain blew up, in New York Post, 17 febbraio 2011. URL consultato l'8 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2012).


  15. ^ (EN) Glen Carey e Mohammed Hatem, Bahrain Shiites May Rally After Funeral for Protester, Bloomberg, 16 febbraio 2011. URL consultato l'8 gennaio 2018.


  16. ^ (EN) Lindsey Hilsum, Bahrain: it may be small, but it matters, su Channel4.com, Channel 4, 17 febbraio 2011. URL consultato l'8 gennaio 2018.


  17. ^ (EN) Country Profile: The Kingdom of Bahrain, UK Foreign and Commonwealth Office. URL consultato l'8 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2012).


  18. ^ (EN) Mapping the Global Muslim Population, su PewForum.org, 7 ottobre 2009. URL consultato l'8 gennaio 2018.


  19. ^ Il 9 luglio 2008 re Khalifa bin Salman Ali Al Khalifa è stato ricevuto nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo da Papa Benedetto XVI.


  20. ^ (EN) Central Governatorate dissolved, su gulf-daily-news.com. URL consultato il 22 marzo 2015.


  21. ^ .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    Bahrein annulla colloqui con l'Iran su importazione gas, Doron Peskin, Infoprod 24.02.09[collegamento interrotto]




Voci correlate |



  • Linea di successione al trono del Bahrein

  • Geografia del Bahrein

  • al-Bilad al-Qadim

  • Abu Saiba

  • Diraz

  • Esercito del Bahrein

  • Forza navale del Bahrein

  • Aeronautica militare del Bahrein

  • Democrazia islamica



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |




  • Scheda del Bahrein dal sito Viaggiare Sicuri - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI

  • (EN) Centro diritti umani del Bahrein, su bahrainrights.org.

  • (EN) Sito informativo, su bahrain.vg.

  • (EN) Sito turistico ufficiale, su bahrain-tourism.com.

  • (EN) Sito ufficiale aeroporto internazionale del Bahrein, su bahrainairport.com.

  • (EN) Sito ufficiale dell'ente nazionale di sviluppo economico, su bahrain.com.


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