Pontebba
Pontebba comune | ||
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Veduta di Pontebba con la pieve di Santa Maria maggiore | ||
Localizzazione | ||
Stato | Italia | |
Regione | Friuli-Venezia Giulia | |
Provincia | Udine | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Ivan Buzzi (Innovare Insieme Civica Pontebbana) dal 25-5-2014 | |
Territorio | ||
Coordinate | 46°30′N 13°19′E / 46.5°N 13.316667°E46.5; 13.316667 (Pontebba) | |
Altitudine | 568 m s.l.m. | |
Superficie | 99,66 km² | |
Abitanti | 1 390[1](31-3-2018) | |
Densità | 13,95 ab./km² | |
Frazioni | Aupa, Pietratagliata, San Leopoldo, Studena Alta, Studena Bassa, Frattis e Pramollo | |
Comuni confinanti | Dogna, Hermagor-Pressegger See (AT-2), Malborghetto-Valbruna, Moggio Udinese | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 33016 | |
Prefisso | 0428 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 030076 | |
Cod. catastale | G831 | |
Targa | UD | |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta) | |
Cl. climatica | zona F, 3 627 GG[2] | |
Nome abitanti | pontebbani | |
Patrono | Natività di Maria | |
Giorno festivo | 8 settembre | |
Cartografia | ||
Pontebba | ||
Posizione del comune di Pontebba nella provincia di Udine | ||
Sito istituzionale | ||
Pontebba (Pontêbe in friulano standard, Ponteibe nella parlata del Canal del Ferro[3][4][5], Pontafel in tedesco[6][7], Tablja in sloveno[8]) è un comune italiano di 1.390 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia.
Indice
1 Geografia fisica
2 Geografia antropica
2.1 Frazioni
2.2 Clima
3 Storia
3.1 Onorificenze
4 Chiese
5 Architetture civili
6 Società
6.1 Evoluzione demografica
6.2 Etnie e minoranze straniere
6.3 Lingue e dialetti
6.3.1 San Leopoldo
6.4 Tradizioni e folclore
6.4.1 Festa della Tae
6.4.2 Krampus
7 Economia
7.1 Turismo
8 Amministrazione
9 Infrastrutture e trasporti
9.1 Ferrovie
10 Sport
11 Galleria d'immagini
12 Note
13 Bibliografia
14 Voci correlate
15 Altri progetti
Geografia fisica |
L'abitato è attraversato dal torrente Pontebbana, che fino al 1919 segnava il confine italo-austriaco, dividendo il paese in due comuni: Pontebba (Italia-Provincia del Friuli) e Pontafel (Austria Ungheria-Carinzia). Tale antico confine, risalente all'epoca veneziana, ha costituito per secoli una barriera non solo politica, ma anche culturale tra la Val Canale (di lingua slovena e tedesca) e le altre valli friulane. Il torrente Pontebbana confluisce nel fiume Fella che costeggia il paese scendendo dalla Val Canale.
Geografia antropica |
Frazioni |
Aupa (friul. Aupe)
Frattis (friul. Fratis)
Pietratagliata (friul. Perteade o Pieretaiade).
Laglesie San Leopoldo (friul. La Glesie, slov. Lipalja vas, ted. Leopoldskirchen) - questa frazione è abbastanza famosa nel campo della linguistica, perché è stata più volte oggetto di indagini rientranti nel suo ambito: infatti proprio qui (fino a 20-30 anni fa) viveva un numero rilevante (ora in continuo decremento) di persone parlanti correttamente (oltre all'italiano) anche tutte le altre lingue che si parlano in Friuli-Venezia Giulia riconosciute come minoritarie dallo Stato italiano (lingue friulana, slovena e tedesca). Tuttavia il Comune di Pontebba rientra solo nelle liste dei Comuni con minoranze storiche friulanofone e germanofone e non rientra quindi nella lista dei Comuni con minoranze storiche slovenofone.
Studena Alta (friul. Studene Alte)
Studena Bassa (friul. Studene Basse)
Clima |
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Storia |
Per lungo tempo la Val Canale ricadde nella giurisdizione del vescovo di Bamberga (Baviera). Il Canal del Ferro gravitava invece nell'area italiana, coi feudi patriarcali dell'Abbazia di Moggio Udinese prima e con la Carnia di amministrazione veneziana poi. Per i quattro secoli del dominio della Serenissima, il confine con i territori austriaci passò proprio per Pontebba. C'era allora una Pontebba Veneta e una Pontebba imperiale (Pontafel), separate dal torrente Pontebbana. Pontafel prese il nome di Pontebba Nuova nel 1918 con l'annessione all'Italia e venne unito a Pontebba il 15 agosto 1924. Il 20 settembre 1926 venne accorpato a Pontebba anche l'ex comune di La Glesie San Leopoldo.
Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni.
Onorificenze |
Medaglia d'oro al Merito Civile | |
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta.» |
Chiese |
Pieve di Santa Maria Maggiore, edificata a cavallo fra il XV e il XVI secolo e ricostruita tra il 1883 e il 1903 su progetto di Girolamo D'Aronco.All'interno si possono ammirare il Flügealtar, un pregevole altare ligneo attribuito a Wolfang Haller e una tela di Palma il Giovane che raffigura una Madonna con i santi Rocco e Sebastiano (terzo decennio del XVII secolo). L'edificio è stato completamente restaurato a seguito dei danni causati dal terremoto del 1976.
Chiesa di San Giovanni Battista costruita nel 1713 in località Pontebba Nova
Chiesa di San Rocco a Casali in Piano
Chiesa dello Spirito Santo (del XVIII secolo) a Pietratagliata
Chiesa di Santa Geltrude costruita a La Glesie San Leopoldo nel XIV secolo
Chiesa dei Santi Gioacchino e Anna ad Aupa
Architetture civili |
Il Palazzo municipale, edificato nel 1923 per opera dell'architetto Provino Valle, sorge sulla piazza principale di Pontebba.
Nel paese vi sono diverse case storiche degne di nota:
- Casa Micossi (XVIII secolo): appartenente alla famiglia Micossi, giunta dalla Carinzia nel 1500.
- Casa di Gaspero Rizzi (secolo XVII): questa casa è la più antica del paese, nel 1870 fu sede della filanda di Leonardo Di Gaspero.
I leoni veneziani - risalenti ai secoli 17° e 18° - sono bassorilievi scolpiti e inseriti nell'argine destro del torrente Pontebbana nei pressi di piazza Garibaldi (Il leone della Rosta), nella balaustra del palazzo comunale e nel muraglione dell'argine stesso.
Società |
Evoluzione demografica |
Abitanti censiti[9]
Etnie e minoranze straniere |
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune di Pontebba in totale risultano 80[10].
Lingue e dialetti |
Come gli altri due comuni della Valcanale (Malborghetto Valbruna e Tarvisio), Pontebba è una realtà plurilingue in cui, oltre all'italiano, vengono parlati anche il friulano, lo sloveno e il tedesco[11][12].
In realtà la situazione linguistica è notevolmente mutata nel corso dei secoli. È interessante, in particolare, il caso del friulano. Per spiegarlo, è necessario riportare alcune particolarità storiche. Prima dell'annessione al Regno d'Italia, sia la frazione di San Leopoldo sia l'odierno quartiere di Pontebba che in tedesco viene chiamato Pontafel e in friulano Puntafel (la parte di Pontebba a sinistra del torrente Pontebbana) costituivano due comuni a sé stanti - da secoli rientranti nell'area culturale della Carinzia. San Leopoldo si diversificava etnicamente e linguisticamente da Pontafel perché in esso si parlavano sia il tedesco sia lo sloveno (come tuttora in buona parte della Carinzia meridionale), mentre nel secondo era lingua d'uso quasi solamente il tedesco. Sia a San Leopoldo sia a Pontafel, il friulano (prima molto diffuso solo nella parte dell'odierno comune a destra del torrente Pontebbana) è cresciuto in presenza solo dopo il 1919 - e ancora di più dopo l'annessione dei due comuni, prima autonomi, a quello di Pontebba (Pontebba Nuova/Pontafel, 1924; San Leopoldo, 1926) e dopo le Opzioni del 1939. Questi eventi, di fatto, hanno incoraggiato l'immigrazione di famiglie dal resto del Friuli e dell'Italia.
Dopo l'italiano in tutto il comune di Pontebba è, attualmente, proprio il friulano la lingua più diffusa e vitale.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}[senza fonte] . Nella variante tipica di Pontebba è contraddistinto da caratteristiche dei sottotipi carnico e centrale[13]. Il tedesco è pressoché scomparso dalla frazione capoluogo, ma sopravvive nel suo odierno quartiere chiamato in friulano Puntafel e in tedesco Pontafel - nonché a San Leopoldo.
Dal punto di vista della tutela giuridica delle minoranze linguistiche, nel comune di Pontebba vige la Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana". Ai sensi della Legge n. 482/99, nel comune gode della tutela anche la comunità linguistica germanofona (per San Leopoldo/Leopoldskirchen e nella parte a sinistra del torrente Pontebbana di Pontebba - ossia Pontafel). Lo sloveno dialettale di San Leopoldo è oggetto di studi e ricerche da parte della comunità scientifica internazionale ma non gode di alcuna tutela legislativa.
San Leopoldo |
Fino a prima delle Opzioni del 1939, a San Leopoldo (slov. Lipalja vas) era correntemente parlato lo sloveno nella variante dialettale del diepuško (linguisticamente afferente allo zegliano/ziljsko, gruppo dialettale dello sloveno parlato in Carinzia). A testimonianza della presenza dello sloveno dialettale come lingua d'uso paesana (ted. Umgangssprache, slov. pogovorni jezik) è rimasta la lapide infissa a sinistra della porta d'ingresso della chiesa paesana di S. Gertrude - nella quale, proprio di riflesso al suo status di lingua d'uso paesana, la predicazione veniva officiata in sloveno letterario. Di origine slovena sono anche molti dei nomi in vulgo delle case locali. Al giorno d'oggi, invece, a San Leopoldo lo sloveno dialettale sopravvive tra pochissimi abitanti. La parte restante, spesso discendente da immigrati nel paese a seguito delle già citate Opzioni, sembra avere perso memoria storica di questo cambiamento linguistico. Anche in questa frazione, quindi e come già dicevamo, dopo l'italiano la lingua minoritaria maggiormente parlata è il friulano - seguito dal tedesco, che sopravvive un po' meglio dello sloveno.
Tradizioni e folclore |
Festa della Tae |
Pontebba è rimasta l'unica località della Valcanale in cui si celebra questa festa, chiamata pure festa del Cioch, del Puch o anche del Ploch, manifestazione che solitamente si svolge nella penultima Domenica di Carnevale. La Tae, ovvero un tronco d'albero normalmente di abete, viene tagliato e abbellito dai giovani del paese per poi farlo sfilare in un preciso percorso che passa per le 88 case che formavano l’antica pontafel e che ora fanno parte del “Consorzio Vicnale di Pontebba Nova Nachbarschaft”, alla fine della sfilata il tronco viene venduto all’asta.
Krampus |
Ogni anno l'8 dicembre sfilano i Krampus del gruppo di Pontebba e anche i gruppi di Hermagor (e dintorni), Malborghetto, Coccau, Cave del Predil e molti altri.
Economia |
Turismo |
Pontebba si trova ai piedi del comprensorio sciistico Nassfeld-Pramollo, il più grande comprensorio sciistico della Carinzia (Austria).
Amministrazione |
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2009 | 2014 | Isabella De Monte | Lista Civica | Sindaco | |
2014 | In Carica | Ivan Buzzi | Innovare Insieme Civica Pontebbana | Sindaco |
Infrastrutture e trasporti |
Ferrovie |
La città è servita dall'omonima stazione situata sulla ferrovia Udine-Tarvisio.
Sport |
La locale, storica squadra di hockey su ghiaccio di Pontebba, denominata Ice Hockey Aquile FVG, ha disputato il campionato di massima serie. Nella stagione 2007/08 si aggiudicò anche la Coppa Italia. Dal 2014, dopo il fallimento societario, è l'HC Pontebba Evergreen la nuova realtà hockeystica che rappresenta Pontebba.
Nel gennaio 2003 il palaghiaccio di Pontebba, il PalaVuerich, ospitò le gare di hockey su ghiaccio della XXI Universiade invernale.
Galleria d'immagini |
Pieve di Santa Maria Maggiore
Nei pressi del Palaghiaccio
La frazione di Aupa
La frazione di Studena Alta
Paesaggio di Pontebba negli anni settanta
Chiesa parrocchiale di Pontebba
Chiesa di Sant'Anna in Aupa
Veduta del Gruppo del Gleris dalla Frazione Frattis
Il leone sulla rosta veneziana
Note |
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2018.
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana
^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 507.
^ "Puntafel" in friulano indica il solo quartiere germanofono.
^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 507.
^ "Pontafel" non indica l'intera Pontebba, ma il solo quartiere germanofono.
^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 507.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ Dati demografici ISTAT
^ Un caso unico. Pacifica convivenza di tre ceppi linguistici, Consorzio Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e di Passo Pramollo. URL consultato il 6 febbraio 2014.
^ Giovan Battista Pellegrini, Contatti linguistici slavo-germanico-romanzi, in Gli Slavi occidentali e meridionali nell'alto Medioevo, Vol. 2, Centro italiano di studi sull'alto medioevo, 1983, p. 973.
^ Friulano. Diverse parlate. Da quelle pontebbana e carnica a quella della Pedemontana, Consorzio Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e di Passo Pramollo. URL consultato il 6 febbraio 2014.
Bibliografia |
- Barbara Cinausero, La toponomastica di Pontebba - Un territorio di confine romanzo-slavo-germanico, Società Filologica Friulana - Centro di Toponomastica Friulana, Udine, 2003, 250 p.
Voci correlate |
- Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale
- Portatrici carniche
- Stazione di Pontebba
- Passo di Pramollo
Altri progetti |
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 129998041 |
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