Cesare Maldini
Cesare Maldini | ||
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Cesare Maldini al Milan nella stagione 1959-1960 | ||
Nazionalità | Italia | |
Altezza | 183 cm | |
Peso | 76 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |
Ritirato | 1967 - giocatore 2002 - allenatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1950-1952 | Triestina | |
Squadre di club1 | ||
1952-1954 | Triestina | 32 (0) |
1954-1966 | Milan | 347 (3) |
1966-1967 | Torino | 33 (0) |
Nazionale | ||
1960-1963 | Italia | 14 (0) |
Carriera da allenatore | ||
1967-1971 | Milan | Coll. Tecnico |
1971-1972 | Milan | Vice |
1972-1974 | Milan | [1] |
1974-1976 | Foggia | |
1976-1977 | Ternana | |
1979-1980 | Parma | |
1980-1986 | Italia | Vice |
1986-1996 | Italia U-21 | |
1992-1996 | Italia olimpica | |
1996-1998 | Italia | |
2001 | Milan | DT[2] |
2001-2002 | Paraguay | |
Palmarès | ||
Europei di calcio Under-21 | ||
Oro | Italia 1992 | |
Oro | Francia 1994 | |
Oro | Spagna 1996 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Cesare Maldini (Trieste, 5 febbraio 1932 – Milano, 3 aprile 2016) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo difensore.
Padre di Paolo Maldini, da giocatore fu una bandiera del Milan, vestendo la fascia di capitano sia dei rossoneri sia della nazionale. Da allenatore guidò sia l'Under-21 italiana sia la nazionale maggiore.
Indice
1 Biografia
2 Caratteristiche tecniche
2.1 Giocatore
2.2 Allenatore
3 Carriera
3.1 Giocatore
3.1.1 Club
3.1.1.1 Inizi e Triestina
3.1.1.2 Milan e ultimi anni
3.1.2 Nazionale
3.2 Allenatore
3.2.1 Inizi e Milan
3.2.2 Nazionale e ultimi anni
4 Dopo il ritiro
5 Statistiche
5.1 Presenze e reti nei club
5.2 Cronologia presenze e reti in nazionale
5.3 Statistiche da allenatore
5.3.1 Nazionale
5.3.2 Panchine da commissario tecnico della nazionale italiana
6 Palmarès
6.1 Giocatore
6.1.1 Club
6.1.1.1 Competizioni nazionali
6.1.1.2 Competizioni internazionali
6.2 Allenatore
6.2.1 Club
6.2.1.1 Competizioni nazionali
6.2.1.2 Competizioni internazionali
6.2.2 Nazionale
6.2.3 Individuale
7 Note
8 Bibliografia
8.1 Videografia
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Biografia |
Nato nel rione di Servola a Trieste[3] da genitori di origini slovene,[4] il 26 giugno 1962 sposò Marisa (deceduta il 28 luglio 2016);[5] la coppia ebbe sei figli (dapprima tre femmine e poi tre maschi),[6] tra cui Paolo, il quale seguirà con successo le orme paterne nel mondo del calcio.[7] Sul finire degli anni 1990, Maldini divenne noto alle nuove generazioni anche grazie all'imitazione che ne propose l'amico Teo Teocoli.[8]
Morì la notte tra il 2 e il 3 aprile 2016 nella sua casa di Milano, all'età di 84 anni;[9] il giorno stesso, in suo ricordo, venne osservato un minuto di silenzio su tutti i campi della Serie A, mentre il Milan giocò con il lutto al braccio la trasferta di Bergamo contro l'Atalanta.[10]
Il 27 maggio seguente, un parco nei pressi dello stadio Giuseppe Meazza di Milano è stato intitolato congiuntamente alla memoria di Cesare Maldini e Giacinto Facchetti.[11][12] Nel settembre dello stesso anno, la municipalità milanese ha deciso che il suo nome venga iscritto nel Famedio di Milano, all'interno del Cimitero Monumentale.[13]
Caratteristiche tecniche |
Giocatore |
Protagonista di una parabola che sarebbe stata replicata anni dopo dal figlio Paolo,[14] Cesare Maldini salì alla ribalta come terzino,[15] impiegato indifferentemente sia sulla fascia sinistra sia su quella destra,[16] per poi andare a ricoprire stabilmente negli anni conclusivi il ruolo di libero:[14] «e giocar da libero mi ha allungato la carriera».[16] Calciatore che aveva nella duttilità uno dei suoi punti di forza,[15] ben si disimpegnò quando impiegato da centromediano in un sistema di gioco metodista,[6] o ancora come stopper,[15] in questo caso penultimo baluardo della squadra davanti al solo portiere.[6]
Considerato uno dei migliori difensori italiani della sua generazione,[15] fu descritto dai giornali dell'epoca come un atleta dall'ottimo fisico, abile di testa, con un buon tocco di palla — «la sua tecnica è sopraffina, preferisce il fioretto alla clava» seppur, per sua stessa ammissione, a volte «mi scappava la randellata» — nonché abile a leggere i tempi dell'azione:[6] «io m'inserivo, dialogavo anche stretto, non avevo paura di passare la metà campo».[16] Personalità molto carismatica, fin dalla giovane età emerse come leader dello spogliatoio[6] — Nereo Rocco soleva uscirsene con un «parlé col mio capitano» quando voleva chiudere una discussione[17] —, tanto che tecnici e compagni di squadra fecero sovente affidamento a lui come allenatore in campo. Tra le sue pecche, talvolta eccedeva in sicurezza e leziosità, incappando in amnesie difensive che fecero nascere nel gergo calcistico del tempo il neologismo di maldinate.[6]
Allenatore |
Tatticamente, allenando l'Italia, Maldini puntò sull'utilizzo della marcatura a uomo e del libero, anche se a volte provò la difesa a quattro in linea.[18] In avanti era solito impiegare due punte tra loro complementari, affiancando a un centravanti di peso un partner tecnico e rapido; si affidava al «tridente» solo in rare occasioni.[19]
Carriera |
Giocatore |
Club |
Inizi e Triestina |
Iniziò a giocare a calcio da bambino nel ricreatorio del rione di Servola.[3] Qui, all'età di tredici anni, impressionò favorevolmente il massaggiatore della Triestina il quale lo fece provinare presso la società alabardata, dove all'interno della stessa compì poi tutta la trafila delle formazioni giovanili, superando in questi anni anche l'ostacolo fisico di una pleurite che rischiava di precludergli la futura carriera calcistica.[16]
Nei primi anni 1950 ebbe modo di conoscere per la prima volta Nereo Rocco, destinato a diventare una figura ricorrente della carriera e ancor più della vita di Maldini. Proprio il paròn decise in questi anni di aggregarlo stabilmente alla prima squadra, seppur l'esordio da professionista avvenne poi agli ordini di Mario Perazzolo il 24 maggio 1953, all'età di ventuno anni, per la sfida di Serie A sul campo del Palermo.[3] La stagione dopo divenne titolare[6] e, nonostante la giovane età, eletto capitano della formazione giuliana tornata dopo tre anni nelle mani di Rocco.[20]
Milan e ultimi anni |
Messosi definitivamente in luce nell'annata 1953-1954, nell'estate seguente l'allenatore Béla Guttmann ne avallò l'acquisto da parte del Milan — «questo ragazzo è da Milan e nel Milan giocherà» —,[6] club in cui Maldini militò per le successive dodici stagioni. Approdato in rossonero inizialmente come riserva di elementi quali Bergamaschi, Silvestri, Tognon e Zagatti, proprio approfittando di un doppio infortunio occorso a Tognon e Pedroni ebbe modo di esordire in una sfida interna all'Arena Civica contro il Venezia, rimanendo da allora stabilmente nell'undici titolare.[16]
Impiegato dal tecnico magiaro come centromediano, in seguito alla fine degli anni 1950, sotto la guida di Gipo Viani, sperimentò brevemente la difesa a zona giocando in linea con un giovane Salvadore[16] — con il quale ben presto emerse un dualismo al centro della difesa meneghina, dato che «i due si somigliavano parecchio, come stile e modo di giocare», e che alla fine vide il più esperto Maldini prevalere[21] —, mentre all'inizio del decennio seguente puntellò una retroguardia che lo vide stavolta giostrare da libero tra David e Trebbi.[14]
Il 1961 fu un anno importante dal punto di vista professionale e umano, in quanto da una parte ottenne la fascia di capitano del sodalizio rossonero, e dall'altra ritrovò come allenatore il suo «padre putativo»,[15] Nereo Rocco; proprio Maldini, divenuto nel frattempo una delle voci più autorevoli dello spogliatoio milanista, risultò decisivo nel convincere uno sfiduciato paròn a proseguire l'avventura meneghina dopo i difficili primi mesi, facendo così le fortune dei due triestini nonché della squadra lombarda.[6][3]
Negli anni a Milano il difensore mise in bacheca quattro scudetti, una Coppa Latina e, soprattutto, la Coppa dei Campioni alzata il 22 maggio 1963 a Wembley, dopo aver battuto in finale il Benfica di Eusébio:[14] si trattò di un successo storico, il primo dei rossoneri — nonché di un club italiano — nella manifestazione, che ruppe la fin lì egemonia iberica nell'albo d'oro della coppa.[22] Lasciò il Milan dopo aver disputato nelle sue file 347 partite e segnato 3 gol, sicché nella sua ultima stagione agonistica, 1966-1967, andò a difendere i colori del Torino, ancora agli ordini di Rocco.[20]
Nazionale |
Disputò 14 partite nella nazionale italiana, con cui esordì il 6 gennaio 1960 nella sfida di Coppa Internazionale contro la Svizzera (3-0). Prese poi parte al campionato del mondo 1962 in Cile, scendendo in campo in due occasioni. Fu inoltre capitano della rappresentativa italiana nel biennio 1962-1963, non ottenendo tuttavia risultati di rilievo in maglia azzurra anche per via dello scadimento tecnico del calcio italiano che perdurò dal secondo dopoguerra fino ai primi anni 1960.[14]
Allenatore |
Inizi e Milan |
Al termine dell'attività agonistica, inizialmente Maldini rimase in seno al Milan lavorando dal 1967[15] come assistente di Nereo Rocco[23] — il quale lo prese sotto la sua ala protettiva[15] assieme a Gigi Radice e Giovanni Trapattoni, gli «allievi» che più vedeva come suoi eredi in panchina[23] —, per poi intraprendere dal 1971 la carriera di allenatore. In tale anno divenne il vice del paròn in rossonero, subentrando poi l'anno dopo da tecnico in prima,[15] affiancando Rocco passato nel frattempo al ruolo di direttore tecnico.
Nella stagione 1972-1973 conquistò un double continentale vincendo Coppa Italia e Coppa delle Coppe, superando in finale, rispettivamente, Juventus e Leeds Utd, ma incappò suo malgrado anche nella Fatal Verona, ovvero l'inaspettata sconfitta sul campo degli scaligeri che, all'ultimo turno, costò al Milan il possibile scudetto della stella: un passo falso rimasto nella storia del calcio italiano e che, a posteriori, finì per precludergli un prosieguo di carriera ad alti livelli sulle panchine delle squadre di club.[14][15] Dopo tre annate a Milano, nella seconda metà degli anni 1970 passò infatti con alterni risultati[15] alla guida di provinciali quali Foggia, Ternana e infine Parma; formazione, quest'ultima, che Maldini riportò nel 1979 in Serie B dopo un vittorioso spareggio-promozione contro la "sua" Triestina,[24] contribuendo inoltre in Emilia alla crescita di un giovane Carlo Ancelotti.
Nazionale e ultimi anni |
Intrapresa la carriera federale,[14] nel 1980 venne scelto dal presidente della Federcalcio Federico Sordillo come allenatore in seconda del commissario tecnico dell'Italia, Enzo Bearzot, prendendo il posto del concittadino Memo Trevisan;[23] mantenne tale incarico fino al 19 giugno 1986,[25] partecipando in questa veste alla vittoria azzurra nel campionato del mondo 1982 in Spagna.
Per il successivo decennio assunse quindi l'incarico di CT dell'Italia Under-21,[26] con cui negli anni 1990 si laureò per tre edizioni consecutive campione europeo. Nel dicembre del 1996 venne promosso alla guida della rappresentativa maggiore in vista del campionato del mondo 1998,[16] ritrovandosi nella più unica che rara situazione di allenare una nazionale capitanata dal figlio Paolo;[7] lasciò l'incarico dopo l'eliminazione subìta in tale manifestazione ai quarti di finale, ai tiri di rigore, a opera della Francia padrona di casa e futura campione del mondo.[27]
Il 2 febbraio 1999 assunse il ruolo di capo e coordinatore degli osservatori del Milan.[28][29] Il 14 marzo 2001 andò a sedere temporaneamente sulla panchina della prima squadra rossonera come direttore tecnico, affiancando l'allenatore Mauro Tassotti in sostituzione dell'esonerato Alberto Zaccheroni:[30] durante i soli tre mesi della loro gestione, di rilevanza fu la storica vittoria 6-0 nel derby di Milano dell'11 maggio.[31] Il 17 giugno, alla fine di un campionato concluso al sesto posto, ritornò inizialmente al suo ruolo dirigenziale, sostituito da Fatih Terim;[32] tuttavia il 19 giugno gli venne assegnato l'incarico di consigliere tecnico dell'allenatore turco.[33][34]
Il 27 dicembre diventò commissario tecnico del Paraguay in vista del campionato del mondo 2002 in Corea del Sud e Giappone.[35][36] Riuscì a qualificare la nazionale sudamericana per la fase finale della rassegna iridata, divenendo il più vecchio allenatore del torneo all'età di settanta anni (record poi battuto di un anno, nel 2010, da Otto Rehhagel): si dimise il 15 giugno 2002, dopo l'eliminazione agli ottavi di finale contro i futuri finalisti della Germania.[37]
Dopo il ritiro |
Nel 2012 ricoprì il ruolo di opinionista sportivo per BeIN Sports assieme ad Alessandro Altobelli.[20]
Statistiche |
Presenze e reti nei club |
[38][39]
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1952-1953 | Triestina | A | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 0 |
1953-1954 | A | 31 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 31 | 0 | |
Totale Triestina | 32 | 0 | - | - | - | - | - | - | 32 | 0 | |||||
1954-1955 | Milan | A | 27 | 1 | - | - | - | - | - | - | CL | 1 | 0 | 28 | 1 |
1955-1956 | A | 22 | 0 | - | - | - | CC | 6 | 0 | CL | 2 | 0 | 30 | 0 | |
1956-1957 | A | 21 | 1 | - | - | - | - | - | - | CL | 2 | 0 | 23 | 1 | |
1957-1958 | A | 32 | 0 | CI | 3 | 0 | CC | 8 | 0 | - | - | - | 43 | 0 | |
1958-1959 | A | 34 | 0 | CI | 1 | 0 | - | - | - | CA | 1 | 0 | 36 | 0 | |
1959-1960 | A | 29 | 0 | CI | - | - | CC | 4 | 0 | CA | 1 | 0 | 34 | 0 | |
1960-1961 | A | 30 | 0 | CI | 2 | 0 | - | - | - | CA | 2 | 0 | 34 | 0 | |
1961-1962 | A | 34 | 1 | CI | - | - | CdF | 2 | 0 | CA | - | - | 36 | 1 | |
1962-1963 | A | 31 | 0 | CI | 1 | 0 | CC | 9 | 0 | CA | 2 | 0 | 43 | 0 | |
1963-1964 | A | 22 | 0 | CI | 1 | 0 | CC | 3 | 0 | CInt | 3 | 0 | 29 | 0 | |
1964-1965 | A | 34 | 0 | CI | - | - | CdF | 2 | 0 | - | - | - | 36 | 0 | |
1965-1966 | A | 31 | 0 | CI | 1 | 0 | CdF | 8 | 0 | - | - | - | 40 | 0 | |
Totale Milan | 347 | 3 | 9 | 0 | 42 | 0 | 14 | 0 | 412 | 3 | |||||
1966-1967 | Torino | A | 33 | 0 | CI | 3 | 0 | - | - | - | CdA | 3 | 0 | 39 | 0 |
Totale carriera | 412 | 3 | 12 | 0 | 42 | 0 | 17 | 0 | 451 | 3 |
Cronologia presenze e reti in nazionale |
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
6-1-1960 | Napoli | Italia | 3 – 0 | Svizzera | Coppa Internazionale | - | |
25-4-1961 | Bologna | Italia | 3 – 2 | Irlanda del Nord | Amichevole | - | |
15-10-1961 | Tel Aviv | Israele | 2 – 4 | Italia | Qual. Mondiali 1962 | - | |
4-11-1961 | Torino | Italia | 6 – 0 | Israele | Qual. Mondiali 1962 | - | |
5-5-1962 | Firenze | Italia | 2 – 1 | Francia | Amichevole | - | |
31-5-1962 | Santiago del Cile | Italia | 0 – 0 | Germania Ovest | Mondiali 1962 - 1º turno | - | |
7-6-1962 | Santiago del Cile | Italia | 3 – 0 | Svizzera | Mondiali 1962 - 1º turno | - | |
11-11-1962 | Vienna | Austria | 1 – 2 | Italia | Amichevole | - | cap. |
2-12-1962 | Bologna | Italia | 6 – 0 | Turchia | Qual. Euro 1964 | - | cap. |
27-3-1963 | Istanbul | Turchia | 0 – 1 | Italia | Qual. Euro 1964 | - | cap. |
12-5-1963 | Milano | Italia | 3 – 0 | Brasile | Amichevole | - | cap. |
9-6-1963 | Vienna | Austria | 0 – 1 | Italia | Amichevole | - | cap. |
13-10-1963 | Mosca | URSS | 2 – 0 | Italia | Qual. Euro 1964 | - | cap. |
Totale | Presenze | 14 | Reti | 0 |
Statistiche da allenatore |
Nazionale |
Stagione | Squadra | Campionato | Piazzamento | Andamento | Reti | ||||||||
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Giocate | Vittorie | Pareggi | Sconfitte | % vittorie | GF | GS | DR | ||||||
1997 | Italia | Qual. Mondiale | 2º nel gruppo 2, qualificato dopo play-off | 6 | 3 | 3 | 0 | 50,00 | 7 | 0 | +7 | ||
Novembre 1997 (play-off) | 2 | 1 | 1 | 0 | 50,00 | 2 | 1 | +1 | |||||
1998 | Mondiale | Quarti di finale | 5 | 3 | 2 | 0 | 60,00 | 8 | 3 | +5 | |||
Torneo di Francia | 4º | 3 | 0 | 2 | 1 | &&0,00 | 5 | 7 | -2 | ||||
1997-1998 | Amichevoli | 4 | 3 | 0 | 1 | 75,00 | 8 | 2 | +6 | ||||
Totale Italia | 20 | 10 | 8 | 2 | 50,00 | 30 | 13 | +17 |
Panchine da commissario tecnico della nazionale italiana |
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
22-1-1997 | Palermo | Italia | 2 – 0 | Irlanda del Nord | Amichevole | Alessandro Del Piero Gianfranco Zola[40] | Cap:P. Maldini |
12-2-1997 | Londra | Inghilterra | 0 – 1 | Italia | Qual. Mondiali 1998 | Gianfranco Zola | Cap:P. Maldini |
29-3-1997 | Trieste | Italia | 3 – 0 | Moldavia | Qual. Mondiali 1998 | Paolo Maldini Christian Vieri Gianfranco Zola | Cap:P. Maldini |
2-4-1997 | Chorzów | Polonia | 0 – 0 | Italia | Qual. Mondiali 1998 | Cap:P. Maldini | |
30-4-1997 | Napoli | Italia | 3 – 0 | Polonia | Qual. Mondiali 1998 | Roberto Baggio Roberto Di Matteo Paolo Maldini | Cap:P. Maldini |
4-6-1997 | Nantes | Italia | 0 – 2 | Inghilterra | Torneo di Francia | Cap:A. Costacurta | |
8-6-1997 | Lione | Italia | 3 – 3 | Brasile | Torneo di Francia | 2 Alessandro Del Piero Demetrio Albertini | Cap:P. Maldini |
11-6-1997 | Parigi | Italia | 2 – 2 | Francia | Torneo di Francia | Pierluigi Casiraghi Alessandro Del Piero | Cap:P. Maldini |
10-9-1997 | Tbilisi | Georgia | 0 – 0 | Italia | Qual. Mondiali 1998 | Cap:P. Maldini | |
11-10-1997 | Roma | Italia | 0 – 0 | Inghilterra | Qual. Mondiali 1998 | Cap:P. Maldini | |
29-10-1997 | Mosca | Russia | 1 – 1 | Italia | Qual. Mondiali 1998 | Christian Vieri | Cap:P. Maldini |
15-11-1997 | Napoli | Italia | 1 – 0 | Russia | Qual. Mondiali 1998 | Pierluigi Casiraghi | Cap:P. Maldini |
28-1-1998 | Catania | Italia | 3 – 0 | Slovacchia | Amichevole | Alessandro Del Piero Roberto Di Matteo autorete | Cap:P. Maldini |
22-4-1998 | Parma | Italia | 3 – 1 | Paraguay | Amichevole | 2 Francesco Moriero Paolo Maldini | Cap:P. Maldini |
2-6-1998 | Göteborg | Svezia | 1 – 0 | Italia | Amichevole | Cap:P. Maldini | |
11-6-1998 | Bordeaux | Italia | 2 – 2 | Cile | Mondiali 1998 - 1º turno | Roberto Baggio Christian Vieri | Cap:P. Maldini |
17-6-1998 | Montpellier | Italia | 3 – 0 | Camerun | Mondiali 1998 - 1º turno | 2 Christian Vieri Luigi Di Biagio | Cap:P. Maldini |
23-6-1998 | Saint-Denis | Italia | 2 – 1 | Austria | Mondiali 1998 - 1º turno | Roberto Baggio Christian Vieri | Cap:P. Maldini |
27-6-1998 | Marsiglia | Italia | 1 – 0 | Norvegia | Mondiali 1998 - Ottavi di finale | Christian Vieri | Cap:P. Maldini |
3-7-1998 | Parigi | Italia | 0 – 0 dts (3-4 dcr) | Francia | Mondiali 1998 - Quarti di finale | Cap:P. Maldini | |
Totale | Presenze | 20 | Reti | 30 |
Palmarès |
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|
Note |
^ Affiancato da Nereo Rocco quale direttore tecnico nella stagione 1972-1973, e nuovamente dal dicembre del 1973 al febbraio del 1974.
^ Come direttore tecnico insieme all'allenatore Mauro Tassotti.
^ abcd Roberto Degrassi, «Io, "mulo de Servola" che sognava l'alabarda», su ilpiccolo.gelocal.it, 4 aprile 2016.
^ Buffa, 33 min 39 s
^ Milano, nuovo lutto in casa Maldini: 4 mesi dopo la morte di Cesare si spegne la moglie Marisa, su milano.repubblica.it, 28 luglio 2016.
^ abcdefghi Germano Bovolenta, Difensore, allenatore e papà. Gli 80 anni di Cesare Maldini, su gazzetta.it, 4 febbraio 2012.
^ ab Nicola Cecere, Maldini, dalla Coppa Campioni a c.t. del figlio: una carriera straordinaria, su gazzetta.it, 3 aprile 2016.
^ Francesco Saverio Intorcia, Teo Teocoli: “La nostra amicizia e i nostri aperitivi eppure mi sgridò”, su repubblica.it, 4 aprile 2016.
^ E' morto Cesare Maldini, su raisport.rai.it, 3 aprile 2016.
^ Morte Cesare Maldini, minuto di silenzio su tutti i campi. L'Inter: "Addio ad un grande avversario", su repubblica.it, 3 aprile 2016.
^ Una targa per Maldini e Facchetti: il ricordo vicino a San Siro, su ilgiorno.it, 27 maggio 2016.
^ Milano, all'ombra di San Siro nasce il giardino Facchetti-Maldini: l'inaugurazione, su milano.repubblica.it, 27 maggio 2016.
^ Decise all'unanimità le 15 personalità illustri da iscrivere nel Pantheon di Milano, su comune.milano.it, 20 settembre 2016.
^ abcdefg Stefano Olivari, Cesare Maldini (1932-2016), su blog.guerinsportivo.it, 3 aprile 2016.
^ abcdefghij Costa
^ abcdefg Gianni Mura, "Io, mister buonsenso", in la Repubblica, 10 gennaio 1997.
^ Garanzini, Altafini nell'armadietto, p. 84
^ Giancarlo Padovan e Franco Melli, Per Baggio solo trequarti di posto, in Corriere della Sera, 8 settembre 1997, p. 40 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2014).
^ Roberto Beccantini, Robi «alla Zidane», in La Stampa, 14 giugno 1998, p. 27.
^ abc Roberto Degrassi, Cesare Maldini: 80 anni e vivo di calcio, su ilpiccolo.gelocal.it, 5 febbraio 2012.
^ Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Sandro SALVADORE, su tuttojuve.com, 29 novembre 2013.
^ Claudio Gregori, 22 maggio 1963: il Milan conquista la prima Coppa dei Campioni. La favola dell'Abatino e del Coniglio, su milombardia.gazzetta.it, 20 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2013).
^ abc Garanzini, Quando Maldini gli parlò di Cruyff, p. 161
^ Ritorno in Serie B: lo spareggio di Vicenza con la Triestina, su storiadelparmacalcio.com.
^ Bearzot, il giorno dell'addio, in la Repubblica, 19 giugno 1986.
^ Luca Argentieri, Brighenti alla destra di Vicini, in la Repubblica, 2 settembre 1986.
^ L'addio di Cesare Maldini, su repubblica.it, 22 luglio 1998.
^ Serie A, il giorno degli esoneri, su repubblica.it, 2 febbraio 1999.
^ Nuovo incarico al Milan per l'ex cittì Cesare Maldini «cerca talenti», in La Nuova Sardegna, 3 febbraio 1999.
^ Milan, si cambia. Berlusconi licenzia Zac, su repubblica.it, 14 marzo 2001.
^ L'Inter crolla nel derby, il Milan passa sei volte, su repubblica.it, 11 maggio 2001.
^ Enrico Curro e Gianni Piva, L'addio di Maldini e Tardelli, l'ex ct sta pensando all'Arabia, in la Repubblica, 17 giugno 2001.
^ Cesare Maldini farà l'osservatore, in la Repubblica, 19 giugno 2001.
^ Alberto Costa, Il Milan di Berlusconi vota la fiducia a Terim, in Corriere della Sera, 19 giugno 2001, p. 41 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2015).
^ Maldini e Dossena, due italiani per la nazionale del Paraguay, su repubblica.it, 26 dicembre 2001.
^ Gaia Piccardi, Maldini prenota il suo quarto Mondiale, in Corriere della Sera, 27 dicembre 2001, p. 38 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2015).
^ Mondiali: Cesare Maldini, torno a Milano, su www1.adnkronos.com.
^ Cesare MALDINI, su magliarossonera.it.
^ Maldini Cesare, su archiviotoro.it (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2012).
^ La FIGC attribuisce le marcature a Del Piero e Zola (vedi Italia - Irlanda del Nord, figc.it.), altre fonti le riportano come autoreti.
Bibliografia |
- Alberto Costa, MALDINI, Cesare, in Enciclopedia dello sport, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
- Gigi Garanzini, Nereo Rocco - La leggenda del paròn continua, nuova edizione, Milano, Mondadori, 2012, ISBN 978-88-04-62327-4.
Videografia |
- Federico Buffa, Storie di Campioni: Dinastia Maldini, Sky Sport, 11 aprile 2015.
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Collegamenti esterni |
Cesare Maldini, su Treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
(EN) Cesare Maldini, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
(EN, DE, FR, ES, AR) Cesare Maldini, su FIFA.com, FIFA.
(EN) Cesare Maldini, su national-football-teams.com, National Football Teams.
(DE, EN, IT) Cesare Maldini (calciatore), su transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
(DE, EN, IT) Cesare Maldini (allenatore), su transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
Cesare Maldini, su calcio.com, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
(EN, RU, CS) Cesare Maldini, su eu-football.info.
- Convocazioni e presenze in Nazionale di Cesare Maldini, su FIGC.it, FIGC.
- Dario Marchetti (a cura di), Cesare Maldini, su Enciclopediadelcalcio.it, 2011.
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