Bibbia
Bibbia | |
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La Bibbia di Gutenberg | |
Autore | Vari sconosciuti |
1ª ed. originale | Per alcuni Salmi a partire dal X secolo a.C. Per il Pentateuco non prima del VI secolo a.C. |
Genere | testo sacro |
Lingua originale | ebraico, aramaico, Koinè greca |
Ambientazione | Palestina |
La Bibbia, dal greco antico βιβλίον, plur. βιβλία (biblìa) che significa "libri"[1], è il testo sacro della religione ebraica e di quella cristiana.
È formata da libri differenti per origine, genere, composizione, lingua, datazione e stile letterario, scritti in un ampio lasso di tempo, preceduti da una tradizione orale più o meno lunga e comunque difficile da identificare, racchiusi in un canone stabilito a partire dai primi secoli della nostra era[2].
Diversamente dal Tanakh (Bibbia ebraica), il cristianesimo ha riconosciuto nel suo canone ulteriori libri suddividendo lo stesso in: Antico Testamento (o Vecchia Alleanza), i cui testi sono stati scritti prima del "ministero"[3] di Gesù (tranne Sapienza) e Nuovo Testamento (o Nuova Alleanza) che descrive l'avvento del Messia.
La parola "Testamento"[4] presa singolarmente significa "patto", un'espressione utilizzata dai cristiani per indicare il patto stabilito da Dio con gli uomini per mezzo di Gesù e del suo messaggio.
Indice
1 Datazione
2 Bibbia ebraica
3 Bibbia cristiana
3.1 Antico Testamento
3.2 Nuovo Testamento
4 Generi letterari
5 Messaggio teologico
6 Lettura e interpretazione
7 Il testo
7.1 Fonti del testo ebraico
7.2 Fonti del testo greco
8 Versioni della Bibbia
9 Nelle altre religioni
10 Abbreviazioni bibliche
11 Note
12 Bibliografia
13 Voci correlate
14 Altri progetti
15 Collegamenti esterni
Datazione |
La critica biblica si interroga ormai da più di un secolo sulla datazione delle varie opere che compongono la Bibbia. Cristiano Grottanelli, riassumendo, fa presente che:
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«Oggi un certo consenso è raggiunto, ma chiaramente in via provvisoria, su alcuni punti. Mentre la scomposizione della Genesi e anche di altri libri o di parti di essi, in fonti di diverse età è sempre più problematica, sembrano resistere alcuni elementi acquisiti a partire dalle ricerche di biblisti tedeschi del secolo scorso, ma non senza modifiche e ripensamenti. Fra questi spiccano: la datazione in età monarchica di alcuni Salmi e di certi libri o parti di libri profetici; l'attribuzione a età relativamente tardiva (secondo molti nettamente post-esilica) di una redazione finale del Pentateuco; la visione unitaria dei libri narrativi detti "Profeti anteriori" come opera di una personalità o scuola detta "deuteronomistica" per i suoi rapporti di impostazione ideologica con il Deuteronomio, ultimo libro del Pentateuco; la datazione post-esilica, e certo successiva a quella deuteronomista, dei due libri delle Cronache. Tuttavia, anche questi punti fermi secondo la maggioranza degli studiosi sono posti oggi in discussione da alcuni studiosi che propongono date più basse, per esempio, per il Pentateuco, e collocano il Deuteronomio in età post-esilica con (ma in altri casi senza) un relativo abbassamento della fonte detta "deuteronomistica"» |
(Cristiano Grottanelli, La religione d'Israele prima dell'Esilio in Ebraismo (a cura di Giovanni Filoramo). Bari, Laterza, 2007, pp. 6-7) |
Bibbia ebraica |
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Il termine "Bibbia ebraica" è solitamente usato per indicare i testi sacri della religione ebraica, ma l'etimologia di Bibbia è greca e significa semplicemente, come si è visto, libri; il termine più frequentemente usato è tuttavia Tanakh, acronimo privo di significato nella lingua ebraica e formato dalle iniziali delle parti nelle quali vengono raggruppati i 39 libri:
Torah (= Legge o anche Insegnamento; Pentateuco = 5 Testi in greco : Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio)
Nebiìm (= Profeti) a loro volta divisi in profeti anteriori e posteriori (21 libri)
Ketubim (= Scritti; Agiografi = scritti sacri in greco) 13 libri
Tutti i libri della Bibbia ebraica sono stati scritti in ebraico con alcune piccole parti in aramaico.
Nell'ambito dell'ebraismo antico alcune correnti, in particolare i sadducei, consideravano come sacra la sola Torah, i samaritani hanno mantenuto una posizione simile, considerando canonici solo la Torah e il Libro di Giosuè.
Le antiche comunità ebraiche di lingua greca, oggi estinte, seguivano invece un canone più ampio dell'attuale canone ebraico, il cosiddetto Canone alessandrino, derivato dalla versione dei Settanta della Bibbia. Nel I secolo d.C. per l'ebraismo venne considerato come definitivo il Canone palestinese, più ristretto di quello alessandrino.
Bibbia cristiana |
«Tutte le Scritture sono state scritte per questo: perché l'uomo capisse quanto Dio lo ama e, capendolo, s'infiammasse d'amore verso di lui.» |
(Sant'Agostino. De catechizandis rubidus 1,8) |
La Bibbia cristiana comprende l'Antico Testamento (46 libri) ed il Nuovo Testamento (27 libri), specifico cristiano, cioè la parte relativa a Gesù e alla nascente Chiesa apostolica.
Le chiese protestanti, seppure con differenze a seconda dei periodi, escludono dall'Antico Testamento gli stessi libri esclusi dal Canone ebraico[5]. La Chiesa cattolica e quelle ortodosse seguono invece la Septuaginta (canone alessandrino, con alcune differenze), che comprende libri in origine scritti sia in ebraico che in greco.
I libri che non appartengono al canone della Bibbia ebraica sono detti deuterocanonici dai cattolici mentre sono considerati apocrifi dai protestanti, i quali il più delle volte li inserivano come appendice a parte fra i due testamenti. Sono in libri dell'Antico Testamento scritti in lingua greca, ad eccezione del Siracide composto in ebraico[6]
Anche per il Nuovo Testamento, scritto in greco (anche se forse l'evangelista Matteo compose il suo libro in ebraico o aramaico), in età antica vi erano state differenze fra le varie chiese sul numero dei libri da recepire come ispirati. In particolare erano sorti dubbi sulle epistole non attribuite a Paolo di Tarso e sull'Apocalisse. I libri controversi del Nuovo Testamento furono detti nell'antichità antilegomena.
Antico Testamento |
L'indice della Bibbia cattolica cristiana e ortodossa non segue la cronologia dei testi, ma è divisa in quattro parti in base al contenuto: il Pentateuco (5 libri), i Libri Profetici (18 libri), Libri Storici (16 libri), Libri Sapienziali (7 libri), secondo il canone Alessandrino. Il numero, l'ordine ed il titolo dei vari libri varia a seconda dei diversi canoni : canone ebraico o palestinese (39 libri) seguito da ebrei e protestanti; ed il canone greco o alessandrino (47 libri) seguito da Cristiani Cattolici ed Ortodossi . I libri contenuti al suo interno sono 46 e parlano del popolo ebraico, dei suoi padri, re e profeti. Ci sono anche testi appartenenti all'epoca ellenistica, prima della nascita di Gesù, tranne Sapienza ultimo libro della Bibbia (Antico Testamento) scritto nell'era cristiana all'inizio del I secolo d.C. (Fonte: La Bibbia Ed. san Paolo, 2009 - Pag. 1374). I Libri deuterocanonici non sono riconosciuti come ispirati e quindi appartenenti al canone dalle chiese protestanti e da alcune altre confessioni.[7]
Nuovo Testamento |
Il Nuovo Testamento, facente parte della sola Bibbia cristiana, redatto originariamente in greco con numerosi semitismi, è composto dai quattro Vangeli : Matteo, Marco, Luca, Giovanni; dalle lettere apostoliche (21 libri), dagli Atti degli Apostoli (1 libro) e dall'Apocalisse (1 libro), per un totale di 27 scritti. Tra le diverse confessioni cristiane (cattolica, ortodossa, protestante) c'è un sostanziale accordo sul numero e l'ordine dei libri del Nuovo Testamento, con la sola differenza che per i luterani gli ultimi libri sono i deuterocanonici neotestamentari: Ebrei, Giacomo, Giuda e Apocalisse, separando Ebrei dal corpus paolino e Giacomo e Giuda dalle lettere cattoliche. Non è così invece per il Vecchio Testamento, dove la canonicità di alcuni libri non è riconosciuta dalle chiese protestanti e da alcune altre confessioni.
Generi letterari |
La Bibbia contiene generi letterari diversi fra loro. Non è casuale che la parola di origine (biblia) sia un plurale per indicare questa varietà di generi letterari.
In precedenza la trasmissione degli avvenimenti era orale e rischiava di disperdersi. In particolare si intrecciano insieme due tradizioni orali, quelle del Nord e del Sud della Palestina; non è trascurabile neanche l'influenza delle culture orientali con cui vennero a contatto i primi scrittori in terra babilonese.
I generi letterari presenti all'interno dei libri biblici possono essere ricondotti, con larghe approssimazioni, ai seguenti:
genere storico: si tratta dei testi che forniscono descrizioni contestualizzate storicamente di persone o eventi. La effettiva attendibilità storica di tali narrazioni è variegata. Per esempio, i primi 11 capitoli della Genesi che descrivono la creazione del mondo fino ad Abramo (inizio II millennio a.C.) sono dalla maggioranza degli esegeti cristiani unanimemente interpretati come simbolici (racconto creazione, peccato originale, diluvio...). Anche nei romanzi ellenisti dei deuterocanonici Tobia e Giuditta oltre che per il canonico Ester la contestualizzazione storica funge solo da cornice per narrazioni con precisa finalità teologica, anche se sul libro di Ester non tutti sono concordi nell'esprimere tale giudizio[8][9] Al contrario, .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
i libri che presentano intenti storici veri e propri (Samuele, Re,[senza fonte]Maccabei, le narrazioni evangeliche e Atti) forniscono informazioni che, nell'insieme, raramente risultano in contrasto con le fonti del tempo extra-bibliche. Per le storie dei patriarchi (Abramo, Isacco, Giacobbe-Israele, Giuseppe) contenute in Genesi, gli storici delle religioni sono oggi unanimemente d'accordo nel ritenerle delle pure finzioni narrative prive di alcun valore storiografico[10].
genere legislativo: include i testi normativi in ambito sociale o religioso, particolarmente presenti all'interno della Torah (p.es. Levitico è un libro interamente legislativo).
genere profetico: riguarda gli oracoli profetici, vale a dire esortazioni morali pronunciate da uomini che si presentavano come inviati di Dio. Tali esortazioni sono sempre rivolte a destinatari ben definiti (re, singoli individui, determinate comunità credenti, il popolo nel suo insieme) che, con la loro condotta, si sono allontanati dalla retta via. Anche le esortazioni (o parenesi) presenti nelle epistole neotestamentarie possono essere avvicinate al genere profetico. Vedi Profeta (ebraismo).
genere apocalittico: include testi simbolici e razionalmente spesso incomprensibili aventi la finalità di mostrare il vittorioso e definitivo disegno di Dio sulla storia. Appaiono in periodo di forte incertezza della comunità credente, originata da persecuzioni politiche che potevano portare i fedeli a sentirsi abbandonati da Dio. I libri di Daniele e Apocalisse raccolgono la quasi totalità dei testi apocalittici. Circa Apocalisse in particolare, pertanto, essa non va vista come una descrizione di ciò che sarebbe dovuto accadere in un futuro remoto, ma come la rassicurazione alla Chiesa di allora, ferocemente perseguitata dall'imperatore romano
Domiziano[senza fonte], che il Risorto avrebbe avuto l'ultima parola.
genere sapienziale: in tale ampia categoria vengono inclusi tutti i testi che non rientrano nelle precedenti. Include preghiere (p.es. Salmi), poemi erotici (p.es. Cantico dei Cantici), lamentazioni (libro omonimo), meditazioni o proverbi sapienziali di vario genere (Ecclesiaste, Proverbi, Giobbe). La Bibbia costituisce anche una rappresentazione dei di versi aspetti anche delle conoscenze pratiche dei vari secoli. Espressione di una civiltà pastorale ed agricola contiene una rappresentazione della cultura agronomica dell'epoca:[11]
Messaggio teologico |
Risulta impossibile una delineazione univoca del messaggio teologico dei libri biblici. Da essi, infatti, hanno avuto origine un numero elevato di confessioni religiose e diramazioni settarie, ognuna delle quali fornisce una propria lettura e interpretazione del testo biblico. Cercando alcuni fondamentali concetti teologici comuni alle varie confessioni, si possono delineare tali nuclei attualmente largamente condivisi:
- Esiste un essere perfetto, puro spirito, non rappresentabile sotto alcuna forma, eterno, immutabile, onnipotente, onnisciente.
- Nell'Antico Testamento ovvero nelle scritture ebraiche, Dio, viene indicato principalmente, circa 7000 volte,[12] col nome proprio YHWH-(probabilmente pronunciato Yahweh) oltre che con comune Dio (El o Elohim) e col nome comune Signore (Adonay), inoltre al Dio biblico sono applicati numerosi altri eccelsi appellativi: Altissimo, Eterno, Santo, Signore degli eserciti, Dio degli eserciti. Nell'Antico Testamento greco e nel Nuovo Testamento viene indicato coi nomi comuni Dio (Theos) e Signore (Kyrios). Peculiarità del Nuovo Testamento è la definizione di Dio come Padre.
- Dio ha creato liberamente e dal nulla l'universo e l'uomo, vertice della creazione, caratterizzati da una bontà originaria.
- A un certo punto della storia, l'uomo, dotato di libero arbitrio, scelse di essere indipendente da Dio e, con il peccato originale, perse la sua perfezione fino alla conseguente morte in uno stato peccaminoso.
- Dio stabilì immediatamente la 'speranza': un Seme perfetto che avrebbe annullato gli effetti di tale scelta ed equiparato la vita del primo uomo Adamo (1 Corinti 15,22). Ecco il perché dell'Alleanza con Abramo e la sua discendenza, il popolo d'Israele, in vista della salvezza dell'umanità, impegnandosi a sostenere lungo la storia il suo popolo ed esigendo il culto dedicato a lui solo. L'intervento di Dio è particolarmente evidente in alcuni eventi: liberazione dall'Egitto (Esodo, XIII secolo a.C.); conquista della Terra Promessa (XIII-XI secolo a.C.); dispersione delle 10 tribù idolatre del nord (VIII secolo a.C.); esilio a Babilonia e ritorno (VI secolo a.C.).
- Dio donò a Mosè la legge, insostituibile e immodificabile, consistente di 613 mitzvòt (precetti) e riassumibile nei dieci comandamenti, con la promessa di ricompensare chi ne obbedisce le prescrizioni e punirne i trasgressori.
- Il popolo d'Israele si allontanò ripetutamente dalla legge o la applicò in maniera esteriore e formale, e per questo fu punito e rimproverato da uomini chiamati in tal senso da Dio, i profeti.
- Dio invia infine, nel tempo prefissato, il Messia per la salvezza dell'umanità. La speranza.
La sua vita in sacrificio compensa quella persa dal primo uomo, Adamo, con il peccato originale. Il battesimo, è il riconoscimento nella propria vita dell'accettazione con fede di tale riscatto, e il condurre da quel momento in poi una vita di dedicazione a Dio.
- Alla fine dei tempi, Dio interviene negli affari umani per il ripristino delle condizioni originali esistenti prima del peccato e annullando il male e la morte. E con la risurrezione di tutti coloro che sono vissuti nelle varie epoche storiche. Per una risurrezione di 'vita' o di 'giudizio'. Il dono del libero arbitrio non può più rendere l'uomo totalmente indipendente da Dio: gli effetti negativi di tale scelta saranno stati evidenti fino ad allora. Ha così adempimento il 'Progetto' di Dio.
Nel Nuovo Testamento, accettato dai cristiani ma non dagli ebrei, le chiese di tradizione conciliare identificano altri concetti:[13]
- Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo.
Gesù, il Messia atteso (e per questo appellato come Cristo, parola greca che ha lo stesso significato), figlio di Dio incarnato, ha portato a perfetto intendimento la legge di Mosè, che è riassumibile nell'amore a Dio e nell'amore al prossimo.- Per la sua morte e risurrezione, tutti coloro che credono in lui sono salvati e riconciliati con Dio.[14]
Lettura e interpretazione |
La comprensione del significato della Bibbia, il modo in cui viene letta e la sua interpretazione, disciplina detta anche ermeneutica della Bibbia, è un fatto teologico, dipendente cioè dalle varie confessioni religiose. Differisce dall'esegesi in quanto questa consiste nell'estrarre il senso di una parte del testo, con l'aiuto di discipline come la filologia e la storia, mentre l'ermeneutica cerca di rendere il senso più ampio che l'autore del testo ha voluto dare anche in relazione al suo pubblico. Ad esempio nel Nuovo Testamento, e in particolare in Paolo di Tarso, si trova una nuova ermeneutica delle scritture sacre ebraiche.
Perciò la prima grande differenza nell'ermeneutica della Bibbia è quella fra ebrei e cristiani: sebbene ci sia una parziale affinità fra le due religioni (e certe forme di dialogo), dal momento che condividono una parte del canone delle scritture, esse hanno sviluppato diverse tradizioni di fede e quindi diversi metodi interpretativi ed ermeneutici.
Il testo |
Fonti del testo ebraico |
Circa le fonti dell'Antico Testamento ebraico, i testimoni più antichi sono i manoscritti biblici di Qumran, ritrovati nel 1947, che contengono frammenti più o meno ampi di tutti i testi della Bibbia ebraica escluso il libro di Ester. Nel complesso risalgono a un ampio periodo che va dal 250 a.C. circa al 68 d.C.
I testimoni più autorevoli prodotti dai masoreti e che sono risultati sostanzialmente concordi coi manoscritti biblici di Qumran sono:
Codice del Cairo, datato 895-896 d.C.
Codice di Aleppo (A), datato 925-930 d.C.
Codice di Leningrado b19A (Codex Lenigradensis, L). Risale al 1008-1009 d.C.
Il testo critico (cioè che tiene conto delle varianti dei principali testimoni) usato attualmente come modello per il testo ebraico è quello della Biblia Hebraica Stuttgartensia (BHS), basato su L, realizzato da Karl Ellinger e Wilhelm Rudolph nel 1966 (1977, 1983, 1990) della Deutsche Bibelgesellschaft di Stoccarda (Stuttgart, donde il nome).
Fonti del testo greco |
Circa le fonti del Nuovo Testamento e dell'Antico Testamento greco, i testimoni più antichi sono alcuni papiri risalenti al II secolo d.C. Si sono poi conservati complessivamente oltre cinquemila manoscritti. Di questi i più autorevoli sono:
Codice Alessandrino (A), datato inizio o metà del V secolo.
Codice Vaticano (B), composto probabilmente in Egitto nel IV secolo.
Codice di Efrem (C), che è un Palinsesto così detto perché fu scritto sopra alcuni testi, prima raschiati via, del teologo siriano Efrem. Si crede che risalga al V secolo.
Codice di Beza (D) o Cantabrigensis (di Cambridge), così chiamato perché appartenne al calvinista Teodoro di Beza. Risale al V secolo.
Codice Sinaitico (S o א): risalente alla metà del IV secolo
Il testo critico (cioè che tiene conto delle varianti dei principali testimoni) usato attualmente come modello per il testo dell'Antico Testamento in greco, includente i libri deuterocanonici è l'edizione realizzata nel 1935 dal filologo tedesco Alfred Rahlfs (vedi Bibbia Rahlfs).
Il testo critico usato attualmente come modello per il testo greco del Nuovo Testamento è quello del The Greek New Testament (GNT), basato su B, curato da K. Aland, M. Black, Bruce Metzger, A. Wikgren, Carlo Maria Martini, B. Aland. United Bible Societies. Edizioni: 1966, 1968, 1975, 1983 e 1993.
Versioni della Bibbia |
Tra le migliaia di traduzioni del testo biblico in tutte le lingue del mondo sono particolarmente degne di nota:
Pentateuco samaritano (Torah e Giosuè). Fissato nel IV secolo a.C., non si tratta propriamente di una traduzione dei 6 libri ebraici, essendo scritto anch'esso in ebraico, ma differisce notevolmente dal testo masoretico canonico. È il testo ufficiale della piccola comunità samaritana tuttora esistente in Israele ed in Cisgiordania.
Peshitta (=semplice, sottinteso 'traduzione'). In aramaico, realizzata secondo la tradizione dal vescovo della città di Edessa, Rabbula (morto nel 435), è il testo ufficiale delle varie chiese di tradizione siriaca presenti per lo più nel Vicino Oriente.
Settanta (o Septuaginta, o LXX, dal numero dei traduttori originali). È la versione greca dell'Antico Testamento, più antica della fissazione dello stesso Testo masoretico, scritta ad Alessandria d'Egitto tra il IV e II secolo a.C. Fu usata prima dagli ebrei di lingua greca e poi diffusa in ambito cristiano. Unitamente al testo greco del Nuovo Testamento, è la versione ufficiale delle chiese ortodosse.
Vulgata (= resa nel linguaggio del volgo, allora il latino, diffusa per il popolo). San Girolamo tradusse in latino l'intero testo biblico nel IV secolo. Per secoli ha rappresentato il testo ufficiale della Chiesa e della liturgia cattolica. Dopo il Concilio Vaticano II, le varie chiese cattoliche nazionali hanno elaborato e adottato nel culto liturgico versioni nelle varie lingue nazionali. La Vulgata è ancora oggi il testo liturgico della messa in latino.
- Nel periodo dal XIII al XV secolo, assistiamo, in Italia, alla produzione di parziali traduzioni in volgare del testo biblico, fino a che, nel 1471, viene pubblicata, in italiano da Nicolò Malermi, la prima versione della Bibbia in una lingua moderna[15].
Bibbia di Lutero. Versione biblica tedesca per eccellenza, ha avuto una notevole influenza sulla stessa lingua tedesca. Il riformato terminò il NT nel 1522 e l'intero testo biblico nel 1534. È la versione di riferimento, in testo originale o nelle sue traduzioni, di molte chiese protestanti.
Bibbia Diodati, realizzata dal calvinista lucchese Giovanni Diodati (1607), è il testo di riferimento delle chiese protestanti in Italia.
Bibbia di Re Giacomo (King James Version, KJV). È la Bibbia inglese per eccellenza. Fu commissionata dal re inglese Giacomo I d'Inghilterra. Pubblicata nel 1611, rappresenta la versione ufficiale della Chiesa anglicana e di molte chiese protestanti anglofone.- La Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (New World Translation of the Holy Scriptures) è una traduzione realizzata dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova. Fu tradotta in lingua inglese in vari volumi tra il 1950-60. È stata in seguito tradotta in molte lingue, tra cui l'italiano.
- La Bibbia di Gerusalemme (Bible de Jérusalem), realizzata in francese tra il 1947-1955 è opera dell'École biblique et archéologique française de Jérusalem. Ha una fondamentale importanza per l'impiego sistematico nelle note e introduzioni del metodo storico-critico. Il suo apparato critico tradotto è presente in numerose versioni in altre lingue.
- La Bibbia TOB (abbreviazione di Traduction Oecuménique de la Bible, ma anche buono in ebraico), pubblicata in francese nel 1975-1976, è stata realizzata congiuntamente da esegeti cattolici e protestanti, avallata infine da studiosi ortodossi. Al pari della Bibbia di Gerusalemme, contiene un utilissimo apparato critico, che tradotto accompagna numerose versioni in altre lingue.
Bibbia CEI (Editio Princeps 1971, revisione 1974, revisione NT 1997, revisione definitiva 2008), è il testo ufficiale della Chiesa cattolica italiana.
Nelle altre religioni |
Secondo i musulmani la Bibbia è originariamente ispirata da Dio ma manipolata dall'uomo, al pari di altri testi religiosi. La Bibbia è il testo sacro anche del rastafarianesimo ortodosso[16].
Abbreviazioni bibliche |
Segue un elenco delle abbreviazioni comunemente usate per indicare i libri della Bibbia[17][18]
- Ab, aba: Abacuc
- Abd: Abdia
- Ag: Aggeo
- Am: Amos
- Ap: Apocalisse
- At: Atti degli Apostoli
- Bar: Baruc
- Col, cl, co: Colossesi
- 1Cor: 1 Corinzi
- 2Cor: 2 Corinzi
- 1Cr: 1 Cronache
- 2Cr: 2 Cronache
- Ct, Ca, Ct: Cantico dei Cantici
- Dn, Da: Daniele
- Dt, De: Deuteronomio
- Eb: Ebrei
- Ef: Efesini
- Es: Esodo
- Esd, Ed: Esdra
- Est, Et: Ester
- Ez: Ezechiele
- Fil, Fl: Filippesi
- Fm, File: Filemone
- Gal, Ga: Galati
- Gb, Giob: Giobbe
- Giac, Gia, Gc: Giacomo
- Gd: Giuda
- Gdc, Gc: Giudici
- Gdt: Giuditta
- Ger, Gr: Geremia
- Gio, Gion: Giona
- Gioe, Gl: Gioele
- Ge, Gn: Genesi
- Gios, Gs: Giosuè
- Giov, Gv: Giovanni
- 1Gv: 1 Giovanni
- 2Gv: 2 Giovanni
- 3Gv: 3 Giovanni
- Is: Isaia
- La, Lam: Lamentazioni
- Lc, Lu: Luca
- Le, Lv: Levitico
- 1Mac: 1 Maccabei
- 2Mac: 2 Maccabei
- Mar,Mc, Mr: Marco
- Mic, Mi: Michea
- Mal, Ml: Malachia
- Mat, Mt: Matteo
- Na: Naum
- Ne: Neemia
- Nu, Nm: Numeri
- Os: Osea
- Prov, Prv: Proverbi
- 1Pt: 1 Pietro
- 2Pt: 2 Pietro
- Qo, Q, Ec: Qoelet (Ecclesiaste)
- 1Re: 1 Libro dei Re
- 2Re: 2 Libro dei Re
- Ro, Rm: Romani
- Ru,Rt: Rut
- Sal, Sl: Salmi
- 1Sam: 1 Samuele
- 2Sam: 2 Samuele
- Sap: Sapienza
- Sir, Si: Siracide
- So, Sof: Sofonia
- Tob, Tb, To: Tobia
- 1Tm, 1Ti: 1 Timoteo
- 2Tm, 2Ti: 2 Timoteo
- 1Ts, 1Te: 1 Tessalonicesi
- 2Ts, 2Te: 2 Tessalonicesi
- Tt, Ti, Tit: Tito
- Zc: Zaccaria
Note |
^ A sua volta questo termine greco consisterebbe nel diminutivo con cui gli stessi greci indicavano i "papiri" egiziani importati da Byblos, nome dato sempre dai greci all'antica città fenicia di Gebhal (Biblo − successivamente in arabo Jubayl − in Libano).
^ Cristiano Grottanelli in La religione d'Israele prima dell'Esilio in Ebraismo (a cura di Giovanni Filoramo). Bari, Laterza, 2007, pag.3, fa presente che una forma 'embrionale' di tale canone si può far risalire al III secolo a.C.
^ Termine che nella religione cristiana indica un'attività missionaria, o redentrice, assunta per vocazione.
^ Dal latino Testamentum che rende il greco antico Διαθήκη (Diatēkē) a sua volta per rendere l'ebraico מִילָה (Běrīt) con il significato di "patto", "accordo" ma anche "promessa".
^ Clara Kraus Reggiani, Storia della letteratura giudaico-ellenistica, Sesto San Giovanni, Mimesis Edizioni, 2009, p.54.
^ Nota a parte, le principali risorse per la Bibbia interlineare dal greco e dall'ebraico (biblegateway, biblestudytools, biblehub) riportano le traduzioni in lingua moderna, ma non il testo greco dei libri deuterocanonici.
^ Deuterocanonici secondo la Treccani
^ Commentary on the Old Testament di C.F.Keil e F.Delitzsch, 1973, volume III, Ester pp.322-324
^ Zeitschrift fur die alttestamentliche Wissenschaft, 1940/41, vol.58, pp.243, 244; 1942/43, vol.59, p.219
^
«The quest for the historical Moses is a futile exercise. He now belongs only to legend»
(John Van Seters. Moses in Encyclopedia of Religions vol.9. New York, MacMillan, 2005, pag.6199)
«I tre periodi più antichi, invece, dall'età detta dei Patriarchi (da Abramo, il più antico antenato, a Giuseppe) all'età "mosaica" alla Conquista e poi al tempo dei Giudici, sono certamente finzioni bibliche.»
(Cristiano Grottanelli. La religione d'Israele prima dell'Esilio in Ebraismo (a cura di Giovanni Filoramo). Bari, Laterza, 2007)
«Alla storicità delle figure dei Patriarchi, e dei relativi racconti che troviamo nella Genesi, nemmeno gli studiosi più tradizionalisti credono più; l'Esodo dall'Egitto, la marcia attraverso il deserto e la conquista della Palestina (la "terra di Canaan") sono oggi negati da alcuni studiosi, mentre coloro che accettano una qualche credibilità storica non sono d'accordo fra loro quanto alla datazione, alla portata e al contesto degli eventi che propongono di collegare al racconto biblico dell'Esodo e dei libri connessi e del libro dei Giudici»
(Cristiano Grottanelli. La religione d'Israele prima dell'Esilio in Ebraismo (a cura di Giovanni Filoramo). Bari, Laterza, 2007)
«Nel corso degli ultimi due secoli la critica biblica ha dapprima smantellato la storicità della creazione e del diluvio, poi quella dei Patriarchi, (poi sempre seguendo l'ordine cronologico) quella dell'Esodo e della conquista, di Mosè e di Giosuè, del periodo dei Giudici e della "Lega delle 12 tribù" arrestandosi per al regno unito di Davide e Salomone considerato sostanzialmente storico [...] La più recente critica al concetto stesso di regno unito ha messo in crisi totale il racconto biblico.»
(Mario Liverani. Oltre la Bibbia, Bari, Laterza, 2009, pag.VII-VIII)
^ Antonio Saltini Conoscenze agronomiche nei libri della Bibbia Rivista I tempi della terra
^ 6972 volte secondo la Versione del Re Giacomo dei 400 anni
^ I dogmi della natura divina di Gesù e della Trinità sono stati stabiliti dal Concilio di Nicea del 325 d.C. e sono accettati dalla maggior parte delle chiese cristiane contemporanee (cattolica, ortodossa, protestante, anglicana, copta, nestoriana, siriaca), dette di tradizione conciliare. Una minoranza di movimenti religiosi antichi (tra i quali ebioniti, gnostici, ariani) e contemporanei (tra i quali Testimoni di Geova, Mormoni, Chiesa dell'Unificazione) non riconoscono i dogmi della natura divina di Gesù e della Trinità come stabiliti da Nicea.
^ Nonostante le lettere di Paolo affermino che il perdono di Dio si estende anche a coloro che non credono in lui.
^ Salvatore Garofalo, "Gli umanisti italiani del secolo XV e la Bibbia", Biblica, 27 (1946), pp. 338-375 (su Malermi v. pp. 365-366).,
^
«The historical root of the movement in Jamaica— the Order of Nyahbinghi—is arguably the most traditionally “religious” (including its populous offshoot, the Bobo Dreads of the Ethiopia Africa Black International Congress). These are the most churchical groups, the houses (or denominations) of Rastafari that are the most biblically based (especially attending to the Hebrew Scriptures), the most fervently black nationalist in orientation, as well as the most tightly structured around ceremonial worship. Although there is no universally recognized Rastafari orthodoxy at this point, Carol D. Yawney and John P. Homiak (2001) have pointed to an important trend within the House of Nyahbinghi to assume responsibility for upholding traditional Rastafari doctrine, especially in its overseas missions. At the other extreme, those who enter the movement via its broad cultural appeal and who may not belong to any particular house tend to be more open to other dimensions of spirituality and may not relate significantly to the Bible, worship with any special congregation, or even have any commitment to relocate to the continent of Africa. There are also clusters of Rastas who link with more directly political organizations, like the Rastafari Centralization Organization in Jamaica, which attempts to coordinate the different houses and focus them on political issues (for example, challenging the ganja [marijuana] laws or setting up a practical program for relocation to Africa)»
(Richard C. Salter e Ikael Tafari. Encyclopedia of Religion, vol.11. NY, MAcmillan, 2005, pag.7623)
^ Catechismo della Chiesa cattolica, dal sito della Santa Sede)
^ Da: laparola.net
Bibliografia |
- (EN) Scripture e The Bible, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
La Bibbia e le sue trasformazioni, Queriniana, Brescia, 1984
La Diodati: piccola storia di una grande Bibbia, in La parola, IX, maggio-agosto 1994
Enciclopedia Biblica Illustrata, Marietti, Casale Monferrato, 1981
La Bibbia al rogo, Il Mulino, Bologna, 1997
Oltre la Bibbia Storia Antica di Israele di Mario Liverani, Editori Laterza, Roma-Bari, 2012, ISBN 978-88-420-9841-6
- (en) International Standard Bible Encyclopedia, Bibbia tradotta ed enciclopedia ora nel pubblico dominio
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Collegamenti esterni |
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- (IT) Bibbia CEI e risorse, navigabili offline, su maranatha.it.
- (IT) Bibbia.net. - La Sacra Bibbia nelle versioni italiane: CEI 1974, nuova versione CEI 2008 e Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente.
- (IT) Bibbia CEI, su bibbia.net. - Versione cattolica ufficiale - con introduzioni e note a cura della Conferenza Episcopale Italiana
- (IT) Bibbia eBible, su ebible.it. - Versione ufficiale CEI
- (IT) Bibbia TILC - Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente, su lachiesa.it. - testo approvato dall'Alleanza Biblica Universale e dalla CEI
- (IT) Società Biblica in Italia, su societabiblica.it. - Principale società biblica in Italia.
- (IT) Sezione biblica della Biblioteca Digitale IntraText, su intratext.com. - testi con concordanze, lista delle parole e lista di frequenza.
- (IT) Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, su jw.org., edizione online: italiano + 235 altre lingue.
- (IT) Bibbia nelle principali traduzioni in lingua italiana, e commento, su laparola.net.
- (IT) La Parola è Vita e Nuova Riveduta 2006, su bibleserver.com. - traduzioni della Bibbia online.
- (IT) La Bibbia nel Cinquecento, su bibbia.filosofia.sns.it.
- (IT) Storia della Bibbia, su lacasadellabibbia.it.
- Nova Vulgata
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- Bibbia in edizione bilingue
- (EN, IT) La Sacra Bibbia in inglese e italiano con MP3 audio, su wordproject.org. - wordproject - Bibbia Audio.
- Bibbia in edizione multilingue
- (EN) Bibbia di re Giacomo, con Atlante, concordanze e dizionario, su thekingsbible.com.
- (EN) Comparatore di numerose edizioni, multilingue, su biblegateway.com.
- (EN) Bibbia con 12 commentari, su biblestudytools.com.
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- Atlanti con geolocalizzatore, dizionari nomenclatori
- (EN) Bible Atlas.org: Bible Maps for every OT and NT Location Geolocalizzatore dei luoghi nominati nella Bibbia
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