Sophia Loren






Sophia Loren nel 1959

Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice 1962
Statuetta dell'Oscar Oscar onorario 1991


Sophia Loren, pseudonimo di Sofia Villani Scicolone (Roma, 20 settembre 1934[1]), è un'attrice italiana.


Annoverata tra le più celebri attrici della storia del cinema, la Loren entra a far parte della Settima arte giovanissima e si impone ben presto, agli inizi degli anni cinquanta, grazie ai suoi ruoli in film comici come Pane, amore e... e in pellicole di stampo hollywoodiano, ad esempio Un marito per Cinzia e La baia di Napoli, per il quale è stata candidata al Golden Globe, ma dimostra anche una grande capacità drammatica con il ruolo in Orchidea nera, grazie al quale vince la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.


Verrà diretta nel 1960 da Vittorio De Sica ne La ciociara, per il quale vinse il Premio Oscar, il primo dato ad un'attrice in un film non in lingua inglese. Viene candidata in seguito per il film Matrimonio all'italiana e nel 1991 le viene assegnato l'Oscar alla carriera. Alcuni dei suoi film hanno fatto la storia del cinema italiano e mondiale, come Una giornata particolare, Ieri, oggi, domani e i già citati La ciociara e Matrimonio all'italiana.


Durante la sua lunga carriera è stata diretta da Sidney Lumet, Charlie Chaplin, Martin Ritt, Robert Altman, Ettore Scola e Vittorio De Sica e ha recitato accanto a Marcello Mastroianni, Marlon Brando, Cary Grant, Clark Gable e Richard Burton. Ha vinto 2 Oscar, 5 Golden Globe, un Leone d'oro, la Coppa Volpi a Venezia, un Prix d'interprétation féminine a Cannes, un Orso d'oro alla carriera a Berlino, un BAFTA, 10 David di Donatello e 3 Nastri d'argento. Nel 1999, l'American Film Institute (31 premi) ha inserito la Loren al ventunesimo posto tra le più grandi star della storia del
cinema. Fra le 25 attrici della classifica la Loren è l'unica ancora in vita.




Indice






  • 1 Biografia


    • 1.1 Giovinezza


    • 1.2 Gli esordi


    • 1.3 I film degli anni cinquanta


    • 1.4 Gli anni sessanta: il successo internazionale


    • 1.5 Gli anni settanta


    • 1.6 Gli anni ottanta e novanta


    • 1.7 Anni 2000 e 2010




  • 2 Premi e riconoscimenti


  • 3 Vita privata


  • 4 Omaggi


  • 5 Filmografia


    • 5.1 Cinema


    • 5.2 Televisione


    • 5.3 Doppiaggio


    • 5.4 Film e documentari su Sophia Loren




  • 6 Discografia parziale


    • 6.1 Album


    • 6.2 Raccolte


    • 6.3 Singoli




  • 7 Doppiatrici italiane


  • 8 Onorificenze


  • 9 Note


  • 10 Bibliografia


  • 11 Altri progetti


  • 12 Collegamenti esterni





Biografia |



Giovinezza |




La Loren a 15 anni in un concorso di bellezza


Sofia Villani Scicolone nacque a Roma nella Clinica Regina Margherita,[2] figlia di Romilda Villani (1910-1991), insegnante di pianoforte, e di Riccardo Mario Claudio Scicolone (1907-1976), affarista nel settore immobiliare. La madre aveva vinto nel 1932 un concorso per andare ad Hollywood come sosia di Greta Garbo, ma per la forte opposizione dei suoi genitori rinunciò. Il padre (figlio del marchese agrigentino Scicolone Murillo) riconobbe la paternità della bambina, che chiamò col nome di sua madre, Sofia, di origine veneta; tuttavia, rifiutò sempre di sposare Romilda che, per le conseguenti ristrettezze economiche[3] si trasferì con la piccola Sofia da Roma a Pozzuoli, presso la sua famiglia dove Sofia trascorse l'infanzia e i primi anni dell'adolescenza, durante la seconda guerra mondiale, in condizioni economiche precarie.


Il porto e il magazzino di munizioni di Pozzuoli venivano spesso bombardati dalle forze aeree degli Alleati e nel corso di uno di questi bombardamenti, mentre Sofia correva nel rifugio antiaereo, fu colpita da una scheggia di shrapnel, che la ferì al mento. Dopo questo incidente, la famiglia si trasferì a Napoli, dove fu ospitata da lontani parenti; la nuova città e la sua cultura, ed in particolare Pozzuoli, saranno presenti costantemente nella vita e nella carriera della Loren, che in molti film recita in napoletano, .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}non di rado con una cadenza leggermente puteolana[senza fonte]. Dopo la guerra, insieme alla famiglia, torna a Pozzuoli dove la nonna Luisa aprì nel salotto un piano-bar, vendendo liquori di ciliegia fatti in casa, mentre Romilda suonava il piano, la sorella Maria cantava e Sofia badava ai tavoli e lavava le stoviglie. Il posto divenne popolare presso i soldati americani, acquartierati nelle vicinanze.



Gli esordi |


A quindici anni vinse il suo primo concorso di bellezza e col premio in denaro tornò a Roma insieme alla madre in cerca di successo ma entrambe vennero denunciate dal padre che non accettava la carriera della figlia nel mondo dello spettacolo, per una presunta attività di prostituzione nella casa romana ma tutto si risolse con un chiarimento di fronte alle forze dell'ordine.[4] A Roma partecipò a vari concorsi di bellezza, fra cui Miss Italia del 1950 dove venne eletta Miss Eleganza, un titolo creato apposta per lei[senza fonte]; inoltre posò per fotoromanzi e partecipò a diverse pellicole cinematografiche come comparsa o in ruoli marginali che a poco a poco le portarono visibilità, essendo centrati sulle sue qualità estetiche. In un solo anno furono una quindicina i film nei quali fu scritturata.


Affiancò anche Corrado, allora divo della radio, nella conduzione di Rosso e nero. La svolta arrivò quando, sempre nel 1951, incontrò il produttore Carlo Ponti che la notò a un concorso di bellezza, dove lei era ospite, e il giorno dopo la ricevette nel suo studio per un colloquio e, rimasto colpito dalle sue potenzialità e le offrì un contratto di sette anni. Iniziò in questo periodo a usare nomi d'arte facendosi prima chiamare Sofia Lazzaro e poi Sophia Loren, così da presentarsi in modo più "internazionale" su suggerimento del produttore Goffredo Lombardo che si ispirò a quello dell'attrice svedese Märta Torén.



I film degli anni cinquanta |




Sophia Loren in L'oro di Napoli con Giacomo Furia (1954)




Sophia Loren a 21 anni. Foto tratta dall'album di famiglia, datata 4 dicembre 1955.


Uno dei primi ruoli importanti col nuovo nome fu a fianco di Alberto Sordi, interpretando Cleopatra e quello di una sua sosia in Due notti con Cleopatra di Mario Mattoli nel 1953; l'anno seguente girerà altri film in ruoli secondari come Carosello napoletano, Un giorno in pretura, nell'episodio Don Michele, Anna e il biliardo con Walter Chiari o Tempi nostri, con Totò; lo stesso anno interpreterà anche ruoli da protagonista in celebri commedie come il ruolo della pizzaiola Sofia in L'oro di Napoli, che Vittorio De Sica le volle affidare soltanto poco dopo averla conosciuta e dopo un breve colloquio; segue Peccato che sia una canaglia, di Alessandro Blasetti (tratto da un racconto di Alberto Moravia), dove incontra per la prima Marcello Mastroianni col quale in futuro realizzerà numerosi film; qui interpreta una giovane ladra che cercherà con la sua esuberante bellezza di incastrare l'onesto tassista Paolo, che si difenderà con tutti i mezzi sia dalla giovane Lina e sia dal padre di lei, il professor Stroppiani, interpretato da Vittorio De Sica. Sempre nel 1954 girerà Miseria e nobiltà di Mario Mattoli, con Totò.


Nel 1955 i tre attori saranno protagonisti in La bella mugnaia, commedia di Mario Camerini ambientata durante l'occupazione spagnola nel sud d'Italia; dello stesso anno è Il segno di Venere, diretto da Dino Risi, dove veste i panni di Agnese che, a causa della sua bellezza, mette in ombra la cugina Cesira di minuto aspetto, interpretata da Franca Valeri; segue Pane, amore e..., con Vittorio De Sica, Tina Pica e diretti da Dino Risi, dove ha un altro ruolo da protagonista dove cercherà con ogni mezzo possibile di sedurre il Maresciallo Carotenuto affinché le conceda una proroga per rimanere nella sua casa ed è il seguito di Pane, amore e fantasia e Pane, amore e gelosia interpretati da Gina Lollobrigida da sempre indicata come la sua storica rivale cinematografica, rimane celebre per il sensuale mambo ballato da Sophia Loren per Vittorio De Sica.[senza fonte]




Sophia Loren con Vittorio De Sica nel film Pane, amore e... (1955)




Sophia Loren con Raf Vallone ne Il segno di Venere (1955)


Il suo primo ruolo drammatico è in un film diretto da Mario Soldati, La donna del fiume. La Loren dà prova di una forte capacità interpretativa.[senza fonte] Con La fortuna di essere donna (1956), di Alessandro Blasetti, ritorna in coppia con Mastroianni in una commedia. Le viene dedicata copertina su Life del 1955 segna l'inizio della sua carriera internazionale,grazie alla sua prorompente bellezza, che non ha mai rischiato di offuscarne l'aspetto artistico, e l'indubbia bravura come attrice, sia leggera che drammatica.[senza fonte]




Sophia Loren ne La donna del fiume (1954)




Sophia Loren con Cary Grant in Un marito per Cinzia (1958)


A partire dal 1956 recita anche in inglese in produzioni statunitensi affiancata da note star di Hollywood. "Approdando in America, trova davanti gli anni d'oro del cinema hollywoodiano con attrici del calibro di: Marilyn Monroe, Elizabeth Taylor, Audrey Hepburn, Ingrid Bergman, Shirley Temple e tante altre".[senza fonte]


È questo il periodo di film come Il ragazzo sul delfino, diretto da Jean Negulesco e prodotto dalla 20th Century Fox, in cui canta per la prima volta un brano musicale; Orgoglio e passione a fianco di Frank Sinatra e Cary Grant, con il quale, lei stessa afferma, ebbe un breve flirt[senza fonte]; Timbuctù con John Wayne, La chiave con William Holden, il western Il diavolo in calzoncini rosa con Anthony Quinn, Un marito per Cinzia, ancora con Cary Grant; Orchidea nera, del 1958, per la regia di Martin Ritt, che ottenne riconoscimenti anche in Italia, facendole vincere il suo primo David di Donatello e la Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia di quell'anno; seguono Desiderio sotto gli olmi diretto da Delbert Mann dove interpreta il ruolo dell'italiana Anna Cabot con a fianco Anthony Perkins. Grazie a questi film e a tanti altri, Sophia Loren riuscì a imporsi e farsi amare dal pubblico statunitense e di tutto il mondo, competendo con le grandi star femminili dell'epoca di Hollywood.[senza fonte]



Gli anni sessanta: il successo internazionale |




Sophia Loren con Eleonora Brown ne La ciociara (1960)


Divisa tra Italia e Hollywood, interpreta numerosi film di successo con le più grandi star mondiali, diretta da registi quali Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Ettore Scola, Dino Risi, Mario Camerini, Charlie Chaplin, Sidney Lumet, George Cukor, Michael Curtiz, Anthony Mann e André Cayatte; in particolare con De Sica, con il quale gira otto film, spesso con Mastroianni.
Nel tempo va affermandosi come una icona del cinema italiano e la definitiva consacrazione come attrice arriva con l'interpretazione nel film La ciociara nel quale inizialmente avrebbe dovuto interpretare la figlia Rosetta mentre poi le venne affidato la parte di Cesira che in un primo momento era stato offerto ad Anna Magnani. Ambientato negli anni della seconda guerra mondiale, il film è tratto dall'omonimo romanzo di Alberto Moravia. All'epoca Sophia Loren aveva solo 25 anni, quando inaspettatamente Vittorio De Sica le propose il ruolo di Cesira.


Un personaggio semplice e popolano, ma costituito da una grande venatura drammatica, che lei riuscì a far emergere con straordinaria disinvoltura e naturalezza. Molteplici sono le scene emblematiche del film dove la Loren dimostra il suo straordinario istinto recitativo, come la scena dello stupro dentro una chiesa abbandonata, il momento del risveglio con l'abbraccio tragico di calore materno verso la figlia Rosetta pregante e uno sguardo intenso e commovente, oppure la scena simbolo in cui Cesira sfoga la propria rabbia per la violenza subita, cadendo a terra in un pianto straziante quanto liberatorio.[senza fonte] Questa interpretazione vale alla Loren il Premio Oscar, la Palma d'oro a Cannes, il BAFTA, il David di Donatello e il Nastro d'argento; nell'aprile dello stesso anno TIME le dedica una copertina con un'illustrazione di René Bouché[5].


Dopo La ciociara in Spagna recita nel colossal El Cid, dove interpreta Jimena, promessa sposa al leggendario condottiero El Cid Campeador, interpretato da Charlton Heston; l'anno seguente recita nel film a episodi Boccaccio '70 nel ruolo di Zoe, nell'episodio La riffa, diretta da Vittorio De Sica;successivamente girerà per lo stesso De Sica altri ruoli d'inconfondibile bellezza e solarità.[senza fonte] Negli anni successivi reciterà con Peter Sellers in La miliardaria, con Clark Gable in La baia di Napoli, con Paul Newman in Lady L e con Marlon Brando e Charlie Chaplin ne La contessa di Hong Kong; nel 1961 è la protagonista di Madame Sans-Gêne, film diretto da Christian-Jaque.





Sophia Loren con Marcello Mastroianni in Ieri, oggi, domani (1963)





Sophia Loren con Marcello Mastroianni in Matrimonio all'italiana (1964)




Del 1963 è Ieri, oggi, domani, in cui interpreta tre ruoli divenuti celebri:[senza fonte] Adelina, una giovane napoletana venditrice di sigarette di contrabbando che per sfuggire al carcere cerca di rimanere incinta più volte possibile; Anna, una signora milanese che, insoddisfatta della propria vita, cerca una consolazione in un amore extra-coniugale; Mara, una prostituta romana che all'inizio cerca di sedurre un seminarista, ma poi comprende che dovrà aiutarlo nel suo cammino spirituale. Rimane nell'immaginario di tutti lo spogliarello che ci regala di fronte a un sognante Mastroianni.[senza fonte] Per questi ruoli riceverà il David di Donatello come migliore attrice protagonista, mentre il film ottiene numerosi premi, tra cui il Premio Oscar come miglior film straniero nel 1965.


Del 1964 è invece Matrimonio all'italiana, tratto dalla commedia Filumena Marturano di Eduardo De Filippo. Vittorio De Sica le assegna un altro celebre personaggio, quello della prostituta Filumena, complesso e battagliero. Una donna che cerca di rifarsi una vita credendo all'amore di Domenico Soriano (interpretato da Mastroianni), e poi con ogni mezzo trova il modo per garantire un futuro ai suoi tre figli, che ha nascosto per tutta la vita, sposando "don Dummì". Un'eccellente interpretazione con celebri monologhi dove si evidenzia, soprattutto, l'istinto dell'essere madre e l'amore per i figli sopra ogni cosa. Per questo ruolo riceve una seconda nomination all'Oscar alla miglior attrice.




Sophia Loren ne I girasoli (1969)


L'ultimo film con Mastroianni e diretto da De Sica, è I girasoli; una storia d'amore tra Giovanna e Antonio, che li vede felici e innamorati nella prima parte fino a quando la guerra li dividerà per sempre; un altro ruolo intenso e drammatico in cui, questa volta, presta la sua energia nel ritrovare suo marito fino in Russia, dove è dato per disperso. Nel 1970 riceve un altro David di Donatello come miglior attrice protagonista.



Gli anni settanta |


Nessun'attrice italiana ha mai raggiunto una così solida e duratura popolarità internazionale.[senza fonte] Al successo professionale si aggiunge la gioia della maternità quando, dopo due tentativi sfortunati, nascono due figli: Carlo Jr. nel 1968 ed Edoardo nel 1973. Nel 1971 è protagonista della commedia La mortadella di Mario Monicelli e de La moglie del prete, diretto da Dino Risi, ancora una volta in coppia con Marcello Mastroianni; nel 1972 recita nella commedia Bianco, rosso e... di Alberto Lattuada.




Sophia Loren e Marcello Mastroianni in Una giornata particolare (1977).


Nel 1974 è diretta per l'ultima volta da De Sica in Il viaggio insieme a Richard Burton; per questa interpretazione si aggiudica il suo quinto David di Donatello. Del 1977 è il film Una giornata particolare di Ettore Scola, in coppia con Mastroianni dove interpreta Antonietta, una madre di sei figli che trascorre la propria esistenza chiusa in casa. Un personaggio fragile e sottile, che attraverso sguardi carichi di passione verso il suo inquilino Gabriele, e profondi silenzi, Sophia Loren fa emergere la disperazione di questa donna celata dietro conformismi nell'epoca del fascismo, tratteggiando, così, uno dei più riusciti personaggi della sua carriera, in uno dei più bei film del cinema italiano.[senza fonte] Vince il sesto David di Donatello, nella ventiduesima edizione del premio.



Gli anni ottanta e novanta |


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«Per una carriera ricca di film memorabili che hanno dato maggiore lustro alla nostra forma d'arte.»


(Motivazione per l'Oscar alla carriera, Academy of Motion Picture Arts and Sciences)



Sophia Loren nel 1986


Il 15 aprile del 1978, un'inchiesta della Guardia di Finanza coinvolse l'attrice e il marito Carlo Ponti accusati entrambi di aver portato all'estero 10 miliardi di lire, con il paravento di film in coproduzione; nel 1982, a seguito di vecchi problemi con il fisco italiano, viene persino incarcerata con l'accusa di frode fiscale restando per 17 giorni nel penitenziario di Pozzuoli; nel 2013, la Corte di Cassazione ha escluso qualsiasi responsabilità della Loren, rilevando come la frode sia da attribuire al suo commercialista.[6]



Per il resto gli anni ottanta si segnalano quasi esclusivamente per partecipazioni a produzioni televisive: Sophia: Her Own Story tv-movie autobiografico per la televisione americana tratto dal suo omonimo libro, Madre coraggio (1986), Mamma Lucia e il remake de La ciociara (1988), di Dino Risi; l'unica eccezione è il film Qualcosa di biondo (1984) in cui recita accanto al figlio Edoardo. Nel 1991 riceve il Premio Oscar alla carriera consegnatole da Gregory Peck, che a sua volta lo aveva ricevuto dalla Loren nel 1963. L'attrice ringrazia molte delle persone che l'hanno aiutata a diventare una grande attrice, come Vittorio De Sica e Federico Fellini, e anche all'interno della sua famiglia. Il 29 marzo del 1993, insieme al suo partner storico di scena, Mastroianni, annuncia e consegna l'Oscar alla carriera a Federico Fellini.




La Loren nel 1991 ai premi Cesar




Le impronte di Sophia Loren sul piazzale del Grauman's Chinese Theatre, Los Angeles (California)


Nel 1994 Robert Altman l'ha voluta in Prêt à porter, ultimo film interpretato al fianco di Mastroianni, nel quale trent'anni dopo replica lo spogliarello per Marcello Mastroianni di Ieri, oggi, domani. Per l'interpretazione fu candidata a un Golden Globe. L'anno successivo è stata la partner di Jack Lemmon e Walter Matthau in That's Amore - Due improbabili seduttori, mentre nel 1997 ha interpretato la mamma di un ragazzo ebreo che vuol diventare comunista in Soleil di Roger Hanin.


Nel 1999 è Sofia Loren a consegnare l'Oscar al miglior film straniero a Roberto Benigni. Memorabile la scena in cui, al grido dell'attrice "And the Oscar goes to... Robberto", l'attore raggiunge il palco dell'Academy camminando sugli schienali delle poltrone.[senza fonte]



Anni 2000 e 2010 |


Verso la fine del 2001, viene scelta come testimonial per la campagna pubblicitaria "L'ultima buona azione della Lira".


Nel 2002 è stata la protagonista di Cuori estranei, diretta dal figlio Edoardo Ponti, e nel 2004 di Peperoni ripieni e pesci in faccia di Lina Wertmüller: ma i maggiori successi li riscontra con le fiction Francesca e Nunziata (2001), sempre di Wertmüller, recitando accanto a Claudia Gerini e Raul Bova e La terra del ritorno (2004), in coppia con Sabrina Ferilli.


Ha preso parte allo spot pubblicitario della TIM, insieme a Christian De Sica e a Elisabetta Canalis, interpretando una suora. Nel 2006 ha posato per il Calendario Pirelli 2007. Nel febbraio 2007 esce il film Saturno contro di Ferzan Özpetek, la cui colonna sonora contiene la traccia Zoo be zoo be zoo interpretata da Sophia.


Il 22 febbraio 2009, durante la notte degli Oscar, ha premiato, insieme ad altre attrici, la vincitrice della statuetta nella categoria di miglior attrice protagonista, Kate Winslet.[7] Infine, sempre nel 2009, dopo diversi anni di assenza dalla cinematografia, è chiamata da Rob Marshall per interpretare la madre del protagonista in Nine, omaggio musical a di Fellini.


Nel 2010 torna in TV come protagonista della miniserie La mia casa è piena di specchi, ispirata al romanzo autobiografico della sorella Maria Scicolone. Sophia interpreta sua madre Romilda. Nel 2011 per la prima volta nella sua carriera doppia il film d'animazione Disney-Pixar Cars 2, dove ha il ruolo di Mamma Topolino.


Il 4 maggio 2011 l'Academy di Los Angeles ha voluto celebrare la carriera dell'attrice italiana con una serata a lei interamente dedicata. Personaggi come Billy Crystal, John Travolta, Christina Ricci, Joe Camp, Eva Mendes hanno partecipato alla serata per ripercorrere insieme a lei la sua lunga carriera con documenti tratti dai suoi film al Samuel Goldwyn Theater di Beverly Hills.




Sophia Loren nel 2014 durante il Festival di Cannes.


Nel 2015 per i suoi 80 anni pubblica un'autobiografia dal titolo Ieri, oggi, domani. La mia vita, edita da Rizzoli. Nel 2016 è protagonista della campagna pubblicitaria del profumo Dolce Rosa Excelsa di Dolce e Gabbana, per cui realizza anche uno spot ambientato in Sicilia, a Bagheria, e diretto da Giuseppe Tornatore con la musica di Ennio Morricone.[8]


Risiede a Ginevra[9].



Premi e riconoscimenti |


Tra i riconoscimenti ricevuti figurano la Coppa Volpi, vinta nel 1958 per Orchidea nera di Martin Ritt, il premio per la migliore interpretazione al Festival di Cannes nel 1960 per La ciociara, il BAFTA quale attrice internazionale dell'anno e il già citato Oscar nel 1962 per La ciociara.


Nel 1991, in Francia, è stata insignita della Legion d'Onore; lo stesso anno le è stato assegnato l'Oscar alla carriera. Nel 1994 ha ottenuto anche l'Orso d'oro alla carriera al festival di Berlino. Nel 1996 il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro l'ha insignita del titolo di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.


Nel 1998 ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia e il Globo d'oro alla carriera che le viene assegnato dalla stampa estera in Italia. La star internazionale però era assente a causa di problemi di salute e a ritirare il premio al Lido c'erano il marito Carlo Ponti e i suoi due figli.


Il 10 febbraio 2006 ha partecipato alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 portando, per la prima volta nella storia, insieme ad altre 7 celebri donne, la bandiera olimpica. Il 20 ottobre 2007 riceve il Premio Campidoglio a Roma. Il 21 maggio 2009 entra nel Guinness dei Primati come l'attrice italiana più premiata al mondo.





































































David di Donatello
Anno
Titolo
Categoria
Risultato

1961

La ciociara

Migliore attrice protagonista
Vincitore/trice

1964

Ieri, oggi, domani

Migliore attrice protagonista
Vincitore/trice

1965

Matrimonio all'italiana

Migliore attrice protagonista
Vincitore/trice

1970

I girasoli

Migliore attrice protagonista
Vincitore/trice

1974

Il viaggio

Migliore attrice protagonista
Vincitore/trice

1978

Una giornata particolare

Migliore attrice protagonista
Vincitore/trice

1984


Targa d'Oro
Vincitore/trice

1999


Premio alla carriera
Vincitore/trice

2014

Voce umana

David Speciale
Vincitore/trice














































Nastro d'argento
Anno
Titolo
Categoria
Risultato

1961

La ciociara

Migliore attrice protagonista
Vincitore/trice

1964

Ieri, oggi, domani

Migliore attrice protagonista
Candidato/a

1965

Matrimonio all'italiana

Migliore attrice protagonista
Candidato/a

1968

C'era una volta

Migliore attrice protagonista
Candidato/a

1978

Una giornata particolare

Migliore attrice protagonista
Vincitore/trice

1995


Nastro d'argento alla carriera
Vincitore/trice






















Globo d'oro
Anno
Titolo
Categoria
Risultato

1978

Una giornata particolare

Miglior attrice
Vincitore/trice

2006


Premio alla carriera
Vincitore/trice






















Mostra del cinema di Venezia
Anno
Titolo
Categoria
Risultato

1958

Orchidea nera

Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile
Vincitore/trice

1998


Leone d'oro alla carriera
Vincitore/trice
















Festival di Cannes
Anno
Titolo
Categoria
Risultato

1961

La ciociara

Prix d'interprétation féminine
Vincitore/trice



























Premio Oscar
Anno
Titolo
Categoria
Risultato

1962

La ciociara

Migliore attrice
Vincitore/trice

1965

Matrimonio all'italiana
Candidato/a

1991


Premio Oscar alla carriera
Vincitore/trice

































































Golden Globe
Anno
Titolo
Categoria
Risultato

1960

La baia di Napoli

Migliore attrice in un film commedia o musicale
Candidato/a

1964


Henrietta Award
Vincitore/trice

1965

Matrimonio all'italiana

Henrietta Award
Vincitore/trice

Migliore attrice in un film commedia o musicale
Candidato/a

1966


Henrietta Award

1969

Vincitore/trice

1971


Miglior attrice del mondo
Candidato/a

1977


Miglior attrice del mondo
Vincitore/trice

1994


Premio alla carriera
Vincitore/trice

Prèt-à-Porter

Migliore attrice non protagonista
Candidato/a
















Premio BAFTA
Anno
Titolo
Categoria
Risultato

1961

La ciociara

Migliore attrice internazionale
Vincitore/trice
















New York Film Critics Circle Awards
Anno
Titolo
Categoria
Risultato

1961

La ciociara

Miglior attrice protagonista
Vincitore/trice


  • Hollywood Walk of Fame
    • Stella per il suo contributo all'industria cinematografica



  • Telegatto:

    • 2001 - Premio alla carriera



  • Taormina Film Festival:

    • 2012 - Taormina Art Award



  • San Marino Film Festival:

    • 2012 - Premio San Marino per il Cinema



Vita privata |


Sophia Loren incontrò Carlo Ponti nel 1950, quando lei era quindicenne e lui aveva 37 anni. Ponti era ancora sposato con Giuliana Fiastri, con la quale si era unito in matrimonio nel 1946 e dalla quale aveva già avuto due figli: Guendalina (1951) e Alexandre (1953). Nel 1956 Ponti si recò in Messico, dove ottenne il divorzio da Giuliana e il 17 settembre 1957 sposò Sophia per procura. Ponti non rientrò in Italia per evitare l'accusa di bigamia (allora in Italia il divorzio non era consentito), lavorando ad Hollywood. Nel 1960 lui e la Loren tornarono in Italia e furono accusati di bigamia, ma negarono di essere uniti in matrimonio.


Nel 1962 il primo matrimonio di Ponti fu annullato, evitando così alla nuova coppia l'accusa di bigamia.[10] Nel 1965, Ponti ottenne il divorzio da Giuliana in Francia, permettendogli così di sposare la Loren il 9 aprile 1966 a Sèvres.[11]


Ponti e la Loren ottennero la cittadinanza francese grazie all'intervento del Presidente Georges Pompidou.[12][13] Carlo e Sofia ebbero due figli:




  • Carlo Ponti Jr., nato a Ginevra nel 1968, è cresciuto negli Stati Uniti ed è divenuto direttore d'orchestra, ha sposato la violinista ungherese Andrea Meszaros, dalla quale ha avuto due figli: Vittorio Leone e Beatrice Lara;


  • Edoardo Ponti (1973), regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, che ha sposato l'attrice Sasha Alexander,[14] dalla quale ha avuto due figli: Lucia Sofia e Leonardo Fortunato.


Sophia rimase sposata a Carlo Ponti fino al decesso di quest'ultimo, avvenuto il 10 gennaio 2007, a causa di complicazioni polmonari.[15]


Negli anni sessanta ha avuto, per sua stessa ammissione, un flirt con Cary Grant.[16][17][18]


Carlo Ponti e Sophia Loren sono stati importanti collezionisti d'arte. La collezione Ponti-Loren comprende oltre 150 opere, tra cui lavori di Matisse, Cézanne, Picasso, Braque, Dalí, Canaletto, Renoir, De Chirico, Balla, Magritte, Kokoschka e numerosi reperti archeologici.[19] Nel 2007 un quadro di Francis Bacon appartenente alla collezione viene venduto dall''Acquavella Galleries di New York per più di 15 milioni di dollari. Nello stesso anno la Loren mette all'asta da Christie's a Londra un altro quadro di Bacon del 1956, Study for Portrait II, venduto per 14.200.000 euro.



Omaggi |




  • Bob Dylan la cita nel suo brano I Shall Be Free.


  • Sergio Endrigo le ha dedicato la canzone Sophia, pubblicata su 45 giri nel 1969.

  • La cantante Mirella Felli nel 1991, l'ha omaggiata con la canzone Sofia, tratta dall'album Storie Scomode.

  • Il cantante Gigi D'Alessio ha scritto e interpretato una canzone dedicata a lei intitolata Donna Sofì.


  • Davide Van De Sfroos la cita nella sua canzone Grand Hotel.



  • Il personaggio Disney di Amelia è parzialmente ispirato a Sophia Loren.[senza fonte]

  • Il cantante J-Ax la cita nella sua canzone Miss&Mr Hyde come esempio di bellezza che dura più di una stagione.

  • La cantante Lio la cita nel brano Les brunes comptent pas pour des prunes del 1986.



Filmografia |




Sophia Loren in Africa sotto i mari (1953)



Cinema |




  • Cuori sul mare, regia di Giorgio Bianchi (1950) - come Sofia Scicolone


  • Il voto, regia di Mario Bonnard (1950) - come Sofia Scicolone


  • Tototarzan, regia di Mario Mattoli (1950) - come Sofia Lazzaro


  • Le sei mogli di Barbablù, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1950) - come Sofia Lazzaro


  • Luci del varietà, regia di Federico Fellini e Alberto Lattuada (1950) - come Sofia Lazzaro


  • Lebbra bianca, regia di Enzo Trapani (1951) - come Sofia Scicolone


  • Io sono il Capataz, regia di Giorgio Simonelli (1951) - come Sophia Lazzaro


  • Milano miliardaria, regia di Vittorio Metz, Marcello Marchesi e Marino Girolami (1951) - come Sofia Lazzaro


  • Quo vadis?, regia di Mervyn LeRoy (1951) - non accreditata


  • Il padrone del vapore, regia di Mario Mattoli (1951) - come Sophia Lazzaro


  • Il mago per forza, regia di Vittorio Metz, Marcello Marchesi e Marino Girolami (1951) - come Sofia Lazzaro


  • Era lui... sì! sì!, regia di Vittorio Metz, Marcello Marchesi e Marino Girolami (1951) - come Sofia Lazzaro


  • Anna, regia di Alberto Lattuada (1951) - come Sofia Lazzaro


  • È arrivato l'accordatore, regia di Duilio Coletti (1952) - come Sofia Lazzaro


  • Il sogno di Zorro, regia di Mario Soldati (1952) - come Sofia Lazzaro


  • La favorita, regia di Cesare Barlacchi (1952) - come Sofia Lazzaro


  • La tratta delle bianche, regia di Luigi Comencini (1952) - come Sofia Lazzaro


  • Africa sotto i mari, regia di Giovanni Roccardi (1953)


  • Aida, regia di Clemente Fracassi (1953)


  • Ci troviamo in galleria, regia di Mauro Bolognini (1953)


  • La domenica della buona gente, regia di Anton Giulio Majano (1953)


  • Un giorno in pretura, regia di Steno (1953)


  • Carosello napoletano, regia di Ettore Giannini (1954)


  • Il paese dei campanelli, regia di Jean Boyer (1954)


  • Due notti con Cleopatra, regia di Mario Mattoli (1954)


  • Tempi nostri - Zibaldone n. 2, regia di Alessandro Blasetti (1954)


  • Miseria e nobiltà, regia di Mario Mattoli (1954)


  • Pellegrini d'amore, regia di Andrea Forzano (1954)


  • Attila, regia di Pietro Francisci (1954)


  • L'oro di Napoli, regia di Vittorio De Sica (1954)


  • Peccato che sia una canaglia, regia di Alessandro Blasetti (1954)


  • La donna del fiume, regia di Mario Soldati (1954)


  • Il segno di Venere, regia di Dino Risi (1955)


  • La bella mugnaia, regia di Mario Camerini (1955)


  • Pane, amore e..., regia di Dino Risi (1955)


  • La fortuna di essere donna, regia di Alessandro Blasetti (1955)


  • Il ragazzo sul delfino (Boy on a Dolphin), regia di Jean Negulesco (1957)


  • Orgoglio e passione (The Pride and the Passion), regia di Stanley Kramer (1957)


  • Timbuctù (Legend of the Lost), regia di Henry Hathaway (1957)


  • Desiderio sotto gli olmi (Desire Under the Elms), regia di Delbert Mann (1958)


  • La chiave (The Key), regia di Carol Reed (1958)


  • Orchidea nera (The Black Orchid), regia di Martin Ritt (1958)


  • Un marito per Cinzia (Houseboat), regia di Melville Shavelson (1958)


  • Quel tipo di donna (That Kind of Woman), regia di Sidney Lumet (1959)


  • Il diavolo in calzoncini rosa (Heller in Pink Tights), regia di George Cukor (1960)


  • Olympia (A Breath of Scandal), regia di Michael Curtiz (1960)


  • La baia di Napoli (It Started in Naples), regia di Melville Shavelson (1960)


  • La miliardaria (The Millionairess), regia di Anthony Asquith (1960)


  • La ciociara, regia di Vittorio De Sica (1960)


  • El Cid, regia di Anthony Mann (1961)


  • Madame Sans-Gêne, regia di Christian-Jaque (1961)


  • Boccaccio '70, episodio La riffa, regia di Vittorio De Sica (1962)


  • Il coltello nella piaga (Le couteau dans la plaie), regia di Anatole Litvak (1962)


  • I sequestrati di Altona, regia di Vittorio De Sica (1962)


  • Ieri, oggi, domani, regia di Vittorio De Sica (1963)


  • Matrimonio all'italiana, regia di Vittorio De Sica (1964)


  • La caduta dell'impero romano (The Fall of the Roman Empire), regia di Anthony Mann (1964)


  • Operazione Crossbow (Operation Crossbow), regia di Michael Anderson (1965)


  • Lady L, regia di Peter Ustinov (1965)


  • Judith, regia di Daniel Mann (1966)


  • Arabesque, regia di Stanley Donen (1966)


  • La contessa di Hong Kong (A Countess from Hong Kong), regia di Charlie Chaplin (1967)


  • C'era una volta..., regia di Francesco Rosi (1967)


  • Questi fantasmi, regia di Renato Castellani (1967)


  • I girasoli, regia di Vittorio De Sica (1970)


  • La moglie del prete, regia di Dino Risi (1970)


  • La mortadella, regia di Mario Monicelli (1971)


  • Bianco, rosso e..., regia di Alberto Lattuada (1972)


  • L'uomo della Mancha (Man of La Mancha), regia di Arthur Hiller (1972)


  • Il viaggio, regia di Vittorio De Sica (1974)


  • L'accusa è: violenza carnale e omicidio (Verdict), regia di André Cayatte (1974)


  • La pupa del gangster, regia di Giorgio Capitani (1975)


  • Cassandra Crossing (The Cassandra Crossing), regia di George Pan Cosmatos (1976)


  • Una giornata particolare, regia di Ettore Scola (1977)


  • Angela, regia di Boris Sagal (1978)


  • Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici, regia di Lina Wertmüller (1978)


  • Obiettivo Brass (Brass target), regia di John Hough (1978)


  • Bocca da fuoco (Firepower), regia di Michael Winner (1979)


  • Qualcosa di biondo, regia di Maurizio Ponzi (1984)


  • Prêt-à-Porter, regia di Robert Altman (1994)


  • That's Amore - Due improbabili seduttori (Grumpier Old Men), regia di Howard Deutch (1995)


  • Soleil, regia di Roger Hanin (1997)


  • Cuori estranei (Between Strangers), regia di Edoardo Ponti (2002)


  • Peperoni ripieni e pesci in faccia, regia di Lina Wertmüller (2004)


  • Nine, regia di Rob Marshall (2009)


  • Voce umana (mediometraggio), regia di Edoardo Ponti (2013)



Televisione |




  • Breve incontro (Brief Encounter), regia di Alan Bridges (1974) - Film TV


  • Madre Coraggio (1986) - Film TV


  • Mamma Lucia, regia di Stuart Cooper (1988) - miniserie TV


  • La ciociara, regia di Dino Risi (1989) - miniserie TV


  • Sabato, domenica e lunedì, regia di Lina Wertmüller (1990) - Film TV


  • Francesca e Nunziata, regia di Lina Wertmüller (2001) - Film TV


  • La terra del ritorno, regia di Jerry Ciccoritti (2004) - Film TV


  • La mia casa è piena di specchi, regia di Vittorio Sindoni (2010) - Miniserie TV



Doppiaggio |



  • Cars 2 regia di Brad Lewis e John Lasseter (2011) - film d'animazione


Film e documentari su Sophia Loren |




  • Le dee dell'amore (The Love Goddesses) documentario di Saul J. Turell - filmati di repertorio (1965)


  • Sophia: Ieri, oggi, domani, regia di Massimo Ferrari - documentario (2007)



Discografia parziale |



Album |




  • 1960 - Peter and Sophia (Parlophone, LP) con Peter Sellers


  • 1963 - Poesie di Salvatore Di Giacomo (CAM, LP)


  • 1972 - Man Of La Mancha (United Artists Records, LP) con Peter O'Toole, James Coco, Mitch Leigh e Joe Darion



Raccolte |




  • 1992 - Le canzoni di Sophia Loren (CGD, 2xCD)


  • 2006 - Secrets Of Rome (Traditional Line, CD)


  • 2009 - Τι Είναι Αυτό Που Το Λένε Αγάπη - Το Παιδί Και Το Δελφίνι (Δίφωνο, CD)



Singoli |








  • 1957 - S'agapò/Paola Orlandi Adoro te (RCA Italiana, 45N 0585, 7")


  • Che m'e'mparato a fà/I wanna a guy (RCA, A25V-0473, 10" a 78 giri)


  • Addio amore (Polydor, 2050012, 7")



Doppiatrici italiane |






«La Loren quando recitava in inglese trascurava di doppiarsi per la versione italiana. [...] Simoneschi e Savagnone, straordinarie professioniste, hanno saputo capitalizzare al meglio la recitazione "corporea" della Loren, ma la decisione di quest'ultima appare sinceramente discutibile, e pretestuose le addotte difficoltà nel recarsi in Italia per le grane giudiziarie conseguenti al matrimonio per procura celebrato in Messico con Carlo Ponti, già sposato e quindi accusato di bigamia[20]»



Sophia Loren è stata doppiata dalle seguenti doppiatrici:




  • Lydia Simoneschi in Orchidea Nera, Timbuctù, Orgoglio e passione, Un marito per Cinzia, Il diavolo in calzoncini rosa, Desiderio sotto gli olmi, Quel tipo di donna, Olympia, La chiave, Il paese dei campanelli, Due notti con Cleopatra (solo nel ruolo di Cleopatra), Attila


  • Rita Savagnone in Lady L, Judith, Operazione Crossbow, Arabesque, La contessa di Hong Kong, Cassandra Crossing, Obiettivo Brass, L'uomo della Mancha, Bocca da fuoco, L'accusa è: violenza carnale e omicidio


  • Rosetta Calavetta in Pellegrini d'amore


  • Miranda Bonansea in Due notti con Cleopatra (solo nel ruolo di Nisca)


  • Micaela Giustiniani in La tratta delle bianche


  • Adriana De Roberto in La domenica della buona gente


  • Renata Marini in Africa sotto i mari


  • Clara Bindi in Ci troviamo in galleria


  • Palmira Vitali Marini in La favorita


  • Renata Tebaldi in Aida


  • Serena Spaziani in Desiderio sotto gli olmi (ridoppiaggio)


Rita Savagnone la doppiò anche in C'era una volta, poiché sembrava che la Loren non potesse tornare in tempo in Italia per eseguire da sé il lavoro, poi però riuscì ad autodoppiarsi, così che il film uscisse nelle sale tutto doppiato con la voce della Loren: a quel punto la versione con la Savagnone è stata cestinata.



Onorificenze |











Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
— Roma, 26 giugno 1996[21]










Cavaliere Grand'Ufficiale dell'Ordine di Sant'Agata (Repubblica di San Marino) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere Grand'Ufficiale dell'Ordine di Sant'Agata (Repubblica di San Marino)
— San Marino, 9 dicembre 2012


Note |




  1. ^ (DE) Woodall Clive, Vogelherz : Roman, Heyne, 2005, ISBN 3453012003, OCLC 835333619. URL consultato il 23 ottobre 2018.


  2. ^ EnciclopediaTreccani, Sophia Loren profile, Treccani.it. URL consultato il 15 marzo 2010.


  3. ^ Stefano Masi-Enrico Lancia, Sophia Loren, Gremese editore


  4. ^ Sophia Loren: "Mio padre mi denunciò, disse il mio appartamento era una casa di appuntamenti". URL consultato il 19 settembre 2018.


  5. ^ TIME Magazine Cover: Sophia Loren - Apr. 6, 1962 - Actresses - Most Popular - Movies


  6. ^ (IT) Sophia Loren aveva ragione, non doveva finire in carcere per evasione fiscale nell'82, in Corriere della Sera. URL consultato il 19 settembre 2018.


  7. ^ (EN) 81st Annual Academy Awards, su zimbio.com, 23 febbraio 2009. URL consultato il 24 maggio 2017.


  8. ^ Dolce e Gabbana, spot da Oscar con Sophia Loren, Giuseppe Tornatore ed Ennio Morricone, su ilmattino.it, 21 gennaio 2016. URL consultato il 24 maggio 2017.


  9. ^
    oggi[collegamento interrotto]



  10. ^ (EN) Carlo Ponti, Husband to Sophia Loren, Dead at 94, Fox News, 10 gennaio 2007. URL consultato il 3 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2013).


  11. ^ (EN) John Exshaw, Carlo Ponti obituary, in The Independent (London, UK), 12 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2007).


  12. ^ (EN) Carlo Ponti, Husband to Sophia Loren, Dead at 94 Archiviato il 4 settembre 2013 in Internet Archive., foxnews.com, 10 January 2007.


  13. ^ (EN) Profile, commdiginews.com; accessed 31 January 2015.


  14. ^ Sophia Loren Family Profile


  15. ^ (EN) Sophia Loren's Husband Carlo Ponti Passes Away, in Hello, 10 gennaio 2007. URL consultato il 10 dicembre 2010.


  16. ^ My doomed love affair with Cary Grant - by Sophia Loren | Daily Mail Online


  17. ^ Sophia Loren compie 80 anni: la carriera della diva nelle foto inedite di Oggi e il videotributo | People


  18. ^ Sophia Loren - l'intervista e Filmografia - 2009_Vol.2 - YouTube


  19. ^ S. Masi, E. Lancia, Sophia, Gremese Editore


  20. ^ Il mondo dei doppiatori, doppiocinema.net, libro Sophia Loren di Stefano Masi ed Enrico Lancia


  21. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.



Bibliografia |


  • Ieri, oggi, domani. La mia vita, Rizzoli, 2015.


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Collegamenti esterni |






  • Sito ufficiale, su sophialoren.com. Modifica su Wikidata


  • (EN) Sophia Loren, su Internet Movie Database, IMDb.com. Modifica su Wikidata


  • (EN) Sophia Loren, su AllMovie, All Media Network. Modifica su Wikidata


  • (EN) Sophia Loren, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc. Modifica su Wikidata


  • (EN) Sophia Loren, su TV.com, CBS Interactive Inc. Modifica su Wikidata


  • (DEEN) Sophia Loren, su filmportal.de. Modifica su Wikidata


  • (EN) Sophia Loren, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata


  • (EN) Sophia Loren, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata


  • (EN) Sophia Loren, su Models.com, Models.com, Inc. Modifica su Wikidata


  • Sophia Loren, su Treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata


  • (EN) Sophia Loren, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata

  • (ES) sofialoren.es

  • (FR) (video) Isabelle Putod, « Naissance d'une star : Sophia Loren », Reflets sur la Croistte, 15 mai 2011, sur ina.fr

  • (FR) (video) Sophia Loren lors du tournage de Lady L en 1965, une archive de la fr:Télévision suisse romande

  • (FR) Sofía Loren Encinémathèque


























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