Marchese
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Marchese è un titolo nobiliare, inferiore al titolo di duca e superiore al titolo di conte.
Indice
1 Storia
2 Nel Sacro Romano Impero
3 Corona
4 Note
5 Bibliografia
6 Altri progetti
Storia |
Dal IX secolo, ossia dal periodo dell'impero carolingio, il marchese era una carica nobiliare. Per i paesi di lingua tedesca s'incontra spesso anche l'appellativo margravio, calco sintattico dal termine tedesco (da Mark = marca e Graf = conte, quindi "conte marchese" o "conte della marca").
La parola deriva dall'alto tedesco marka che significa "segno" e quindi "confine"; in origine il marchese, infatti, era titolare di una provincia di confine dell'Impero (una marca). Con la frammentazione delle marche fra gli eredi si formarono alcuni secoli dopo i marchesati.
Per l'importanza della funzione di protezione dell'Impero dalle invasioni, i marchesi godettero di una considerazione superiore a quella degli altri feudatari territoriali (i conti, lat. comites "compagni"), che consentì loro di ottenere una discreta autonomia amministrativa e giurisdizionale, una certa indipendenza anche rispetto allo stesso Imperatore e infine di una dignità pari quasi a quella del duca.
Con il tempo la caratteristica del marchesato di essere provincia di confine si è persa, ma nella gerarchia della nobiltà il marchese ha mantenuto il suo grado, intermedio fra il conte e il duca.
Nel Sacro Romano Impero |
Il titolo di Marchese del Sacro Romano Impero fu un titolo che oltre ad avere una giurisdizione feudale dava una giurisdizione spesso principesca e sovrana al margravio, ad esempio si potevano coniare monete proprie, avere un tribunale di giustizia ed altro.
Nelle parti del Sacro Romano impero di lingua tedesca, i marchesi si chiamavano margravi (Markgraf); molti di essi erano sovrani immediati, come i seguenti:
Brandeburgo: elettori Hohenzollern poi re di Prussia
Meißen: elettori di Sassonia
- Baden
Moravia: re di Boemia
Lusazia: elettori di Sassonia- Brandeburgo-Bayreuth
- Brandeburgo-Ansbach
- Anhalt
Bergen op Zoom: elettori del Palatinato
Anche in Italia per tutto l'Ancien Regime molti marchesi ebbero una vera sovranità sui propri feudi, soprattutto quando si trattava di possedimenti che erano stati feudi imperiali ai tempi del Regno d'Italia. Nel XVIII secolo erano ancora presenti marchesati sovrani come quelli di:
Torriglia, Loano, poi principato (1760) dei Doria Landi
Garbagna e Vargo, dei Doria Landi
Montemarzino, fino al 1753 degli Spinola
Savignone e Casella, dei Fieschi
Croce Fieschi e Vobbia dei Fieschi, dei De Ferrari e dei Morando
Dolceacqua dei Doria, sotto il protettorato dei Savoia
Campofreddo, degli Spinola di San Luca
Montevitozzo, dei Barbolani di Montauto, sotto il protettorato del granducato di Toscana
Busalla, degli Adorno nel 1620 e degli Spinola di Luccoli fino al 1728
Suvero, dei Malaspina
Mulazzo e Castagnetoli, dei Malaspina
Groppoli dei Brignole Sale, sotto il protettorato della Toscana
Tresana e Giovagallo dei Corsini, sotto il protettorato della Toscana
Aulla e Podenzana, dei Malaspina
Villafranca e Garbugliaga, dei Malaspina, sotto il protettorato di Modena
Licciana e Monti, dei Malaspina
Malgrate e Filetto, dei Malaspina
Ponte Bosio, dei Malaspina
Bastia e Monti, dei Malaspina
Olivola e Pallerone, dei Malaspina
Fosdinovo e Gragnola, dei Malaspina
Castevoli, dei Malaspina
Marchesato del Monte Santa Maria, dei Bourbon del Monte, sotto protettorato toscano
Marchesato di Sorbello, dei Bourbon del Monte, ramo cadetto, protettorato toscano
Marchesato di Petrella, dei Bourbon del Monte, ramo cadetto, protettorato papale
Una specificità nell'ambito di questa categoria sono i "marchesi di baldacchino", comprendente pochissime famiglie patrizie romane (assimilate nei privilegi ai principi romani) che gli studiosi della materia indicano nei Costaguti (ora Afan de Rivera Costaguti), Patrizi Naro Montoro, Sacchetti, Serlupi Crescenzi, Theodoli e Soderini.
Marchese |
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Corona per il titolo nobiliare di marchese in Spagna. |
Corona |
La corona normale di marchese è d'oro, gemmata e cimata da 4 fioroni, di cui 3 visibili, alternati da 12 perle riunite tre a tre in 4 gruppi a piramide, dei quali due visibili.[1] Sono tollerate corone da marchese nelle quali i gruppi di tre perle sono disposte in altra maniera[2][3].
Note |
^ Regolamento tecnico della Regia Consulta Araldica su www.cnicg.net Archiviato il 14 marzo 2013 in Internet Archive. e su www.consiglioaraldico.com. R.d. del 13 aprile 1905, n. 234, «Regolamento tecnico araldico illustrato e coordinato con il R.D. n. 652/43».
^ roccioso. Araldica gentilizia, terzo esempio di Corona tollerata di Marchese
^ roccioso. Araldica gentilizia, secondo esempio di Corona tollerata di Marchese
Bibliografia |
- Enrico Genta, Vol. XLIV - Cap. Titoli nobiliari, in aa. vv. Enciclopedia del diritto. Varese, 1992, pagg. 674-684.
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