Cianuro




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando i cianuri organici, vedi Nitrili.



Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando il rapper, vedi Cianuro (rapper).



Cianuro (1. Formula chimica; 2. Modello a calotta; 3. Potenziale elettrico; 4. HOMO/LUMO)


Il cianuro è un anione di formula chimica CN che deriva dalla ionizzazione dall'acido cianidrico (HCN) o di un suo sale.


La carica negativa, nonostante l'azoto sia più elettronegativo del carbonio, è associata all'atomo di carbonio, perché il carbonio, ospitando un altro elettrone nel suo unico orbitale 2p libero, assume la stessa configurazione elettronica dell'azoto, con tre elettroni 2p spaiati, che possono così formare 3 legami covalenti fra orbitali p (uno σ e due π).


Una delle proprietà chimiche del cianuro, utile per capire tanto la sua tossicità quanto la sua utilità in lavorazioni minerarie, è la capacità di combinazione con i metalli: Fe, Ag, Au ecc. In tutte le cellule procariote o eucariote (di batteri, funghi, piante, animali, incluso l'uomo) una funzione vitale è la respirazione. Una delle molecole indispensabili per la respirazione cellulare è l'enzima citocromo-c ossidasi, che possiede al centro della sua complessa struttura un atomo di ferro (Fe).
Il cianuro che entra nella cellula ha il potere di complessare il ferro e, di conseguenza, di bloccare l'attività dell'enzima causando la morte della cellula per "soffocamento" (ipossia citotossica).[1] Per tale ragione il cianuro è un veleno per tutti gli esseri viventi, anche in dosi molto piccole. Un tempo veniva chiamato prussiato,[2] termine ora considerato antiquato.[3][4]




Indice






  • 1 Chimica analitica


  • 2 La lisciviazione


  • 3 Intossicazione da cianuro


  • 4 Note


  • 5 Voci correlate


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Chimica analitica |


La spettrofotometria permette di determinare concentrazioni di ione cianuro totale (compreso anche quello in forma organica) superiori a 0,02 mg/L utilizzando il reattivo misto piridina/pirazolone.[5] Viene dapprima distillato l'acido cianidrico prodotto riscaldando il campione con acido solforico in apparecchio di Kjeldahl, o in alternativa si può distillare in corrente di vapore in altro modo, e tale distillato viene raccolto su una soluzione di idrossido di sodio.


La soluzione viene quindi addizionata di cloramina T che porta alla formazione di cloruro di cianogeno (CNCl) che reagisce col reattivo piridina/pirazolone producendo un complesso blu il cui assorbimento viene misurato a 620 nm. Altro metodo molto sensibile e utile per determinare la presenza in tracce di ioni cianuro utilizza la cromatografia ionica. Il cianuro infine può venire determinato ricorrendo alla titolazione di complessazione con nitrato di argento tramite il metodo di Liebig o la variante di Deniges.



La lisciviazione |


Nell'attività mineraria il cianuro (CN) si usa per la sua spiccata capacità di complessare l'oro (Au): 2 CN- + Au+ → Au(CN)2-. Il processo si chiama lisciviazione con soluzioni di cianuro.


Il cianuro di sodio (NaCN) può formare: acido cianidrico (HCN) o reagire con i metalli presenti nell'acqua o nei minerali formando cianuri semplici o complessi, a seconda delle concentrazione dei metalli. I complessi (cianuro + metalli) sono solubili in acqua e in tale forma possono mobilitarsi metalli tossici per gli esseri viventi (Cd, Cr, Pb, Hg, As) producendo un nuovo effetto negativo.

Vi sono due tipi di eventi pericolosi per l'ambiente relativi all'utilizzo di tale tecnologia:



  • incidenti che si verificano durante le diverse fasi (di trasporto ed utilizzo)

  • danni ambientali ad ampio raggio derivanti dagli scarti cianurati che non sono facilmente eliminabili. Poiché metalli pesanti e "drenaggi" acidi perdurano secoli, è necessario usarlo con discrezione.



Intossicazione da cianuro |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Avvelenamento da cianuro.

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Avvertenza

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Poiché le sostanze a base di cianuro entrano in procedimenti industriali (ad es. l'argentatura), l'esposizione occupazionale è un rischio da tenere sempre presente. I cianuri inorganici, come quelli di sodio o di potassio, sono altamente tossici se ingeriti: meno di 500 mg sono letali per via orale per l'uomo. I sali possono essere assorbiti, in misura minore, anche per via percutanea. Più pericoloso se inalato, perché letale a dosi bassissime, è il gas cianuro di idrogeno. Ha un odore di mandorle amare, ma non è facile avvertirlo subito.


Una fonte di piccole quantità di cianuro è il nocciolo di alcuni tipi di albicocche o di mandorle, dove esiste in forma organica (amigdalina). L'amigdalina, di per sé innocua, può essere scissa nell'intestino dalla flora batterica rilasciando la componente tossica di cianuro. I sintomi dell'intossicazione da cianuro compaiono subito in caso di inalazione mentre, se il cianuro è stato ingerito, compaiono nel giro di alcune decine di minuti o più (in funzione dello stato di riempimento dello stomaco). L'intervallo è molto più lungo se il composto tossico è di tipo organico.


All'inizio l'individuo avverte una sensazione di vertigine ed agitazione, seguita da tachicardia, cefalea e senso di costrizione toracica. Vi è anche tachipnea (aumento della frequenza respiratoria) per stimolazione diretta dei recettori da parte del cianuro. Successivamente subentra debolezza, confusione mentale, disorientamento e collasso. La morte avviene per arresto respiratorio, ma non compaiono segni di cianosi, anzi cute e mucose possono apparire di un colore rosso marcato: questo perché non vi è stata una mancanza di ossigeno nei tessuti, ma è stata bloccata la loro possibilità di utilizzarlo, condizione nota come anossia istotossica.



Note |




  1. ^ Ronald Eisler, Eisler's encyclopedia of environmentally hazardous priority chemicals, Elsevier, 2007, p.206, ISBN 978-0-444-53105-6.


  2. ^ Derivazione da acido prussico


  3. ^ Cianuro, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 2011.


  4. ^ Cianuro, in Sapere.it, De Agostini, 2012.


  5. ^ Istituto Superiore di Sanità, DETERMINAZIONE DEI CIANURI TOTALI. METODO SPETTROFOTOMETRICO CON PIRAZOLONE PIRIDINA (PDF), su iss.it. URL consultato il 12 giugno 2010.



Voci correlate |



  • Cianogeno

  • Acido cianidrico

  • Cianuro di litio

  • Cianuro di sodio

  • Cianuro di potassio

  • Reazione di ciano-dealogenazione



Altri progetti |



Altri progetti



  • Wikizionario

  • Wikimedia Commons





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  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cianuro



Collegamenti esterni |






  • Cianuro, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Modifica su Wikidata


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