Ex voto
La locuzione latina ex voto, tradotta letteralmente, significa "a seguito di un voto". Viene usata per indicare un oggetto dato in dono ad una divinità.
L'espressione completa è "ex voto suscepto", cioè per voto fatto: questa pratica, comune, in differenti forme, a molte religioni, è un impegno che il credente assume nei confronti della divinità purché la stessa ne esaudisca le richieste, ovvero un ringraziamento per una grazia ricevuta.
Nella concezione letterale il termine ex voto tradotto significa "a seguito di un voto". Si tratta di una locuzione latina composta dalla preposizione ex e dalla parola votum, derivata a sua volta dal verbo vovere, che significa "promettere", "formulare" una preghiera ad un Dio. Altra espressione latina recita ex voto suscepto, tradotta come per un voto manifestato ed ascoltato, ma altre espressioni simili compaiono nel latino classico, e si trovano anche in forma abbreviata, votum (o vota), "solvere", "dare", "complere".
Gli ex-voto sono ancora molto diffusi nelle chiese offerti alla Madonna, ai Santi, a Dio. Importanti collezioni ricche anche di piccoli dipinti, notevoli testimonianze di religiosità e arte popolare, si trovano presso molti santuari dedicati alla Vergine Maria.
Voci correlate |
- Offerta votiva
- Voto (religione)
- Locuzioni latine
- Stipe votiva di piazza San Francesco
- Amédée de Caix de Saint-Aymour
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Collegamenti esterni |
Ex voto, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Italiavotiva - il museo virtuale degli ex voto Italiavotiva
Miracoli Giornalieri: Immagini Mediche negli Ex-Voto. U.S. National Library of Medicine.
«V.F.G.R.-V.F.G.A.-P.G.R.-G.R.» (di Luigi Botta)