Emirato di Sharja
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Sharja emirato | |||
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إمارة الشارقةّ Imārat al-Shāriqa ("Emirato di al-Shāriqa") | |||
Localizzazione | |||
Stato | Emirati Arabi Uniti | ||
Amministrazione | |||
Capoluogo | Sharja | ||
Emiro | Sultan III bin Muhammad al-Qasimi | ||
Territorio | |||
Coordinate del capoluogo | 25°26′N 55°23′E / 25.433333°N 55.383333°E25.433333; 55.383333 (Sharja) | ||
Altitudine | 174 m s.l.m. | ||
Superficie | 2 590 km² | ||
Abitanti | 890 669 (2008) | ||
Densità | 343,89 ab./km² | ||
Altre informazioni | |||
Fuso orario | UTC+4 | ||
ISO 3166-2 | AE-SH | ||
Cartografia | |||
Sito istituzionale | |||
Sharja[1] (Arabo الشارقة , al-Shāriqa[2]) è uno dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti, compreso tra Umm al-Qaywayn e Dubai. La capitale dell'emirato è l'omonima città di Sharjah che conta circa 519.000 abitanti (stima del 2003).
L'emirato si estende per circa sedici chilometri sulla costa del Golfo Persico e per più di ottanta chilometri nell'entroterra. Fanno parte del territorio anche tre exclave affacciate sul golfo dell'Oman, Kalbā, Dibbā al-Ḥiṣn e Khawr Fakkān
La popolazione è stimata in 639.298 abitanti. La lingua ufficiale è l'arabo. [3]
Indice
1 Storia
2 Elenco degli emiri
3 Note
4 Altri progetti
Storia |
Fondata attorno al 3000 a.C., Sharja è una delle città più antiche degli Emirati Arabi Uniti. Come gran parte degli Emirati, basò storicamente la propria sussistenza economia sul commercio e sulla pesca (in particolare delle perle).
L'Impero persiano dei Sasanidi dominò la zona sino alla conquista arabo-islamica del 636 d.C.
Successivamente il territorio fece parte del regno di Hormuz durante il periodo medievale, subì un protettorato portoghese ed ebbe tra il XVIII e il XIX secolo una parentesi di guerre e scontri con l'Impero britannico.
Nei primi anni del XVIII secolo il clan degli Āl Qāsimī (sovrano anche dell'emirato di Raʾs al-Khayma) vi si stabilì, dichiarandone l'indipendenza nel 1727.
Dopo una stagione di tumulti, l'8 gennaio 1820 lo Shaykh Sulṭān I firmò il trattato generale marittimo con la Gran Bretagna, accettandone il protettorato per difendersi dalle mire espansionistiche dell'Impero ottomano.
Così come quattro suoi vicini, Ajman, Dubai, Raʾs al-Khayma, e Umm al-Qaywayn la sua posizione sulla rotta dell'India ne favorì la prosperità commerciale.
Il 2 dicembre 1971, dopo la partenza dei britannici dal golfo Persico, si unì agli altri Emirati dando così vita alla federazione degli Emirati Arabi Uniti.
Sharja è la capitale culturale dello Stato, differenziata dagli altri emirati per una spiccata vocazione artistica che la impegna nella divulgazione culturale e musicale.
Elenco degli emiri |
Regno | Nome | Note |
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1727 - 1777 | Majid bin Hamad al-Qasimi | |
1777 - 1803 | Saqr I bin Rashid al-Qasimi | |
1803 - 1840 | Sultan I bin Sarq al-Qasimi | Prima volta |
1840 | Saqr bin Sultan al-Qasimi | |
1840 - 1866 | Sultan I bin Saqr al-Qasimi | Seconda volta |
1866 - 14 aprile 1868 | Khalid I bin Sultan al-Qasimi | |
14 aprile 1868 - Marzo 1883 | Salim bin Sultan al-Qasimi | Dal 1869 con suo fratello Ibrahim |
1869 - 1871 | Ibrahim bin Sultan al-Qasimi | Dal 1869 con suo fratello Salim |
Marzo 1883 - 1914 | Saqr II bin khalid al-Qasimi | |
3 aprile 1914 - 21 novembre 1924 | Khalid II bin Ahmad al-Qasimi | |
21 novembre 1924 - 1951 | Sultan II bin Saqr al-Qasimi | |
1951 - Maggio 1951 | Muhammad bin Saqr al-Qasimi | |
Maggio 1951 - 24 giugno 1965 | Saqr III bin Sultan al-Qasimi | Spodestato dai britannici con un golpe |
24 giugno 1965 - 24 gennaio 1972 | Khalid III bin Muhammad al-Qasimi | Assassinato durante il contro-golpe di Saqr III |
25 gennaio 1972 - 1972 | Saqr bin Muhammad al-Qasimi | Ad interim dopo l'omicidio del predecessore |
1972 - 17 giugno 1987 | Sultan III bin Muhammad al-Qasimi | Prima volta |
17 - 23 giugno 1987 | Abd al-Aziz bin Muhammad al-Qasimi | Fratello minore di Sultan III, tenta un colpo di Stato |
dal 23 giugno 1987 | Sultan III bin Muhammad al-Qasimi | Seconda volta |
Note |
^ Si noti che la "j" della traslitterazione non esprime il fonema "g" dolce ma quello della jota spagnola.
^ Il cui significato è "sole nascente".
^ Copia archiviata, su world-gazetteer.com. URL consultato il 6 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2005).
Altri progetti |
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