Douglas C-54 Skymaster









































































































Douglas C-54 Skymaster

C-54-skymaster.jpg
Un C-54 in volo
Descrizione
Tipo Aereo da trasporto
Equipaggio 4
Progettista Arthur Emmons Raymond
Costruttore Douglas Aircraft Company
Data impostazione 1939
Data primo volo 14 febbraio 1942
Utilizzatore principale
Stati Uniti USAAF
Altri utilizzatori
Stati Uniti US Navy
Stati Uniti US Marine Corps
Esemplari 1 170
Sviluppato dal Douglas DC-4
Dimensioni e pesi
Lunghezza 28,60 m (93 ft 8 in)
Apertura alare 35,81 m (117 ft 5 in)
Altezza 8,38 m (27 ft 5 in)
Superficie alare 135,63 m² (1 460 ft²)
Peso a vuoto 19 641 kg (43 300 lb)
Peso max al decollo 33 113 kg (73 000 lb)
Capacità possibilità di trasportare fino a 50 soldati
Propulsione
Motore 4 Pratt & Whitney R-2000-9B, radiale a 14 cilindri
Potenza 1 470 cv (1 081 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max 451 km/h (280 mph), a 4 250 m di quota
(13 950 ft)
Autonomia 4 023 km (2 500 mi), con 5 200 kg (11 450 lb)
di carico utile
Tangenza 6 800 m (22 310 ft)
Note dati relativi alla
versione C-54G

Dati tratti da Enciclopedia l'Aviazione[1].


voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il Douglas C-54 Skymaster era un aereo statunitense da trasporto medio-pesante che venne usato largamente come aereo da trasporto strategico a partire dalla seconda guerra mondiale.


Nel dopoguerra i C-54 posero le basi per lo sviluppo del C-118.




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 Sviluppo


    • 1.2 Impiego operativo


    • 1.3 Incidenti




  • 2 Descrizione tecnica


    • 2.1 Struttura


    • 2.2 Motore




  • 3 Versioni


  • 4 Utilizzatori


  • 5 Curiosità


  • 6 Note


  • 7 Bibliografia


  • 8 Altri progetti


  • 9 Collegamenti esterni





Storia |



Sviluppo |


Il C-54 era frutto dello sviluppo di un velivolo progettato per l'aviazione commerciale, il Douglas DC-4. La necessità di aerei da trasporto determinatasi dopo l'attacco di Pearl Harbor, condussero l'US War Department a requisire i primi 34 velivoli prodotti, mentre per vedere realizzato il proprio ruolo di trasporto civile il DC-4 avrebbe dovuto attendere la fine della guerra.


Il primo C-54 di serie volò per la prima volta il 26 marzo 1942, mentre il primo esemplare della versione C-54A (irrobustita nella struttura e dotata di motori Pratt & Whitney R-2000 più potenti) ebbe il battesimo dell'aria il 14 gennaio 1943.


La cellula del velivolo non subì, durante tutta la produzione, modifiche significative e lo sviluppo procedette con le versioni B e D che vennero realizzate in rapida successione (rispettivamente nel marzo e nell'agosto del 1944): con queste versioni si ebbe dapprima maggior autonomia, grazie all'impiego di serbatoi più grandi, e successivamente maggiore potenza grazie ad una ulteriore nuova versione dei motori.


La medesima successione di migliorie tecniche diede vita alle ultime versioni produttive, la E e la G, mentre nel dopoguerra si ebbe la produzione degli unici esemplari completati direttamente in configurazione "civile".



Impiego operativo |


Impiegati fin dai primi giorni di guerra, i C-54 operarono nelle file dell'Air Transport Command su tutti i fronti del conflitto.


In tutto vennero impiegati oltre 1 100 velivoli: al termine della guerra si sarebbero contati 79 642 voli transoceanici durante i quali, a testimonianza di una robustezza eccezionale, si registrarono solamente 3 incidenti[2].


La produzione venne destinata prevalentemente all'USAAF, ma tutte le armi aeree statunitensi ebbero modo di utilizzare questo versatile quadrimotore.


Proprio in relazione a queste caratteristiche di robustezza e versatilità, uno dei C-54A, battezzato Sacred Cow (e non ancora noto come Air Force One), divenne il velivolo personale del Presidente degli Stati Uniti, Franklin D. Roosevelt[3].


Nel corso del conflitto solamente 11 esemplari vennero destinati all'esportazione: furono trasferiti alla RAF ed uno fu impiegato come velivolo personale di Winston Churchill[3].




Berlinesi osservano l'atterraggio di un C-54 al Berlin Tempelhof Airport nel 1948, durante il blocco della città.


Nel dopoguerra molti dei primi C-54 vennero radiati e trovarono "occupazione" in altre forze aeree, oppure vennero utilizzati nel ruolo originariamente previsto di trasporti civili.


Oltre 300[3] dei velivoli rimasti nei reparti militari, dal 26 giugno 1948 vennero richiamati, dalle loro basi sparse in tutto il globo, per prendere parte al ponte aereo per Berlino.


La carriera dei C-54 proseguì anche nel corso della guerra di Corea, durante la quale uno di questi quadrimotori rappresentò il primo velivolo distrutto da aerei nemici, incendiato a terra durante un attacco al Kimpo Airport di Seul.


Dopo aver prestato servizio anche come velivolo di supporto per la pattuglia acrobatica Blue Angels, o come ospedali volanti (con la designazione di MC-54M), rimasero in servizio presso le forze armate statunitensi fino alla seconda metà degli anni sessanta e ben oltre tale data presso altre forze aeree minori[3].



Incidenti |



  • Volo Avianca 4: Il Douglas C-54B (convertito a trasporto passeggeri) della Avianca precipitò in mare subito dopo il decollo il 14 gennaio 1966. Nello schianto tutti gli occupanti del velivolo persero la vita.


Descrizione tecnica |



Struttura |




Un C-54G in volo.


Monoplano ad ala bassa, era un quadrimotore con fusoliera a sezione circolare. La struttura era completamente metallica. Le semiali erano costituite da una struttura monolongherone ed erano dotate, sul bordo d'uscita, di alettone (con rivestimento in tela) e ipersostentatore (a fessura singola). Le gondole dei motori erano ancorate alle semiali e la più interna delle due ospitava l'elemento posteriore del carrello d'atterraggio, che era del tipo triciclo anteriore. Il timone era monoderiva e, analogamente agli equilibratori, era rivestito in tela.



Motore |


Lo sviluppo del C-54 avvenne di pari passo con l'evoluzione del propulsore che lo equipaggiò durante tutta la sua vita operativa: il Pratt & Whitney R-2000, un radiale a 14 cilindri, disposti in doppia stella, che azionava un'elica tripala Hamilton Standard, a passo variabile.



Versioni |

























































































































































































































Sigla USAAC/USAF
Sigla
US Navy/USMC
Descrizione
Ante 1962
(Post 1962)
Ante 1962
(Post 1962)
C-54

Versione militare del DC-4A; prodotta a partire dal 1942 in 24 esemplari.
C-54A
R5D-1
C-54N
Identico al precedente, ma con motori Pratt & Whitney R-2000-7; 252 velivoli costruiti (di cui 58 trasferiti all'US Navy/Marines).
C-54B
R5D-2
C-54P
Modificato con l'adozione di serbatoi maggiormente capienti; 220 esemplari (di cui 47 all'US Navy/Marines).

R5D-2Z
C-54Q
Alcuni R5D-2 vennero modificati per il trasporto dello Stato Maggiore (inizialmente identificati come R5D-2F.
C-54C

Realizzato un unico esemplare, impiegato come velivolo presidenziale (battezzato Sacred Cow). Il velivolo viene indicato anche con la sigla VC-54C intesa ad indicare il trasporto di V.I.P..
C-54D
R5D-3
RC-54V
Versione motorizzata con motori Pratt & Whitney R-2000-11; 380 esemplari (di cui 92 all'US Navy/Marines).
AC-54D
EC-54D

Nel 1960 alcuni C-54D sono stati impiegati in funzione di ponte-radio; nel 1962, a seguito della revisione delle sigle da parte delle autorità statunitensi.
SC-54D
HC-54D

Nel 1955 38 C-54D vennero modificati, trasformandoli in velivoli da soccorso (cosiddetta SAR).
VC-54D

Un unico esemplare di C-54D, modificato per trasporto V.I.P.
C-54E
R5D-4
C-54U
Nuova versione, con serbatoi e capacità di carico maggiorati; 125 velivoli realizzati (di cui 20 all'US Navy/Marines).

R5D-4R
C-54R
Alcuni R5D-4 vennero modificati per l'impiego con l'US Coast Guard.
XC-54F

Progetto per una versione speciale destinata al trasporto truppe. Venne realizzato solamente un simulacro.
C-54G
R5D-5
C-54S
Fu l'ultima versione di serie; montava motori Pratt & Whitney R-2000-9; vennero prodotti 162 velivoli (di cui 86 all'US Navy/Marines).

R5D-5R
C-54T
Modifica, per l'impiego con l'US Coast Guard, di modelli della serie R5D-5.

R5D-5Z
VC-54S
Modelli della serie R5D-5 modificati per il trasporto dello Stato Maggiore.
VC-54G

Trasformazione, di alcuni C-54G, in trasporto V.I.P.
C-54H

Versione prevista per il trasporto truppe, ma cancellata nel 1945.
C-54J
R5D-6
Versione proposta con gli interni uguali alla versione civile; anche questa venne cancellata nel 1945.
XC-54K

Un esemplare (di C-54D) modificato con incremento dell'autonomia operativa.
C-54L

Un esemplare (di C-54A) con nuovo impianto di alimentazione.
C-54M

38 esemplari modificati per il trasporto di carbone nel corso del ponte aereo di Berlino.
MC-54M

Nel 1951 30 velivoli vennero trasformati in aerei ospedale.
JC-54

A partire dal 1960 alcuni esemplari vennero trasformati al fine di osservare test missilistici e provvedere al recupero delle ogive.
TC-54

Modifica di alcuni esemplari in addestratori.
XC-112

Versione sperimentale, motorizzata con Pratt & Whitney R-2800; avrebbe dovuto avere la fusoliera pressurizzata, ma rimase allo stato progettuale.
XC-112A

Variante della precedente. Venne realizzato un esemplare dal quale prese origine lo sviluppo della famiglia di velivoli DC-6/C-118 Liftmaster.
XC-114

Versione sperimentale, dotata di motori Allison V-1710. Venne realizzato un solo velivolo.
XC-115

Analoga alla versione precedente, ma avrebbe dovuto montare propulsori Packard V-1650. Non venne realizzata.
XC-116

Un velivolo, analogo all'XC-114, utilizzato per sperimentare nuove tecniche di de-icing.


Utilizzatori |


Di seguito sono indicate le forze armate che hanno impiegato il velivolo a scopi militari, indipendentemente dal fatto che la serie di produzione fosse civile.




Arabia Saudita Arabia Saudita

  • Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Sa'udiyya


Argentina Argentina

  • Fuerza Aérea Argentina


Belgio Belgio

  • Composante air de l'armée belge


Brasile Brasile

  • Força Aérea Brasileira


Canada Canada

  • Royal Canadian Air Force


Colombia Colombia

  • Fuerza Aérea Colombiana


Corea del Sud Corea del Sud

  • Daehan Minguk Gonggun


Cuba Cuba

  • Cuerpo de Aviación del Ejército de Cuba


Danimarca Danimarca


  • Flyvevåbnet; utilizzò 6 C-54D/G, tra il 1959 ed il 1977


Etiopia Etiopia

  • Imperial Ethiopian Air Force


Francia Francia

  • Armée de l'air


Honduras Honduras

  • Fuerza Aérea Hondureña


Islanda Islanda

  • Landhelgisgæsla Íslands


Israele Israele

  • Heyl Ha'Avir


Messico Messico

  • Fuerza Aérea Mexicana


Niger Niger

  • Nigerian Air Force


Perù Perù

  • Cuerpo Aeronáutico del Perú


Portogallo Portogallo

  • Força Aérea Portuguesa


Regno Unito Regno Unito

  • Royal Air Force


Spagna Spagna

  • Ejército del Aire


Stati Uniti Stati Uniti


  • United States Army Air Corps

  • United States Army Air Forces

  • United States Air Force

  • United States Navy

  • United States Marine Corps

  • United States Coast Guard



Sudafrica Sudafrica

  • South African Air Force


Taiwan Taiwan

  • Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chün


Thailandia Thailandia

  • Kongthap Akat Thai


Turchia Turchia

  • Türk Hava Kuvvetleri


Zimbabwe Zimbabwe

  • Air Force of Zimbabwe



Curiosità |




L'esemplare di R5D-2 impiegato per i test presso il Naval Research Laboratory presso la base di Patuxent River.



  • Nel corso della loro vita operativa, diversi velivoli vennero trasferiti da un corpo all'altro: uno degli esempi più eclatanti fu quello di un C-54D che venne prima assegnato all'USAAF (matricola 42-72484), trasferito alla RAF (matricola KL978), restituito agli USA ed impiegato dall'U.S. Marine Corps (matricola 92003) ed infine ritornato all'USAAF (dove riprese la matricola originale).

  • Il C-54B assegnato a Winston Churchill incorporava numerose modifiche di lusso, tra le quali i sedili della toilette riscaldati elettricamente.

  • Un R5D-2 della US Navy venne impiegato a lungo presso la "Naval Air Station Patuxent River" (base di prove e valutazione di sistemi per l'aeronautica della US Navy), dotato di 4 enormi contenitori subalari, muniti di equipaggiamenti radio e radar, e di una inedita antenna posta sul dorso della fusoliera (lunga 4,27 m e retrattile).


Dati tratti da L'Aviazione[3].



Note |




  1. ^ Achille Boroli, Adolfo Boroli, L'Aviazione (Vol.12), Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1983, p.90.


  2. ^ Angelucci Enzo e Matricardi Paolo, Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.4, pag.78), Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1979.


  3. ^ abcde Boroli Achille ed Adolfo, L'Aviazione (Vol.12, pag.85-91), Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1983.



Bibliografia |



  • (EN) Francillon René, McDonnell Douglas Aircraft Since 1920: Volume I. Putnam, London, 1979. ISBN 0-87021-428-4.

  • (EN) Yenne Bill, McDonnell Douglas: A Tale of Two Giants, Bison Books, Greenwich, Connecticut, 1985. ISBN 0-517-44287-6.

  • Angelucci Enzo e Matricardi Paolo, Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.4), Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1979.

  • Boroli Achille ed Adolfo, L'Aviazione (Vol.12), Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1983.



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Douglas C-54 Skymaster


Collegamenti esterni |



  • (EN) Maksim Starostin, Douglas DC-4 / C-54, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 6 maggio 2009.

  • (EN) Douglas C-54 Skymaster (DC-4), su Military dictionary, http://www.militaryfactory.com, 29 maggio 2008. URL consultato il 6 maggio 2009.

  • (EN) Douglas C-54 Skymaster, su Warbird Resource Group, http://www.warbirdsresourcegroup.org/. URL consultato il 6 maggio 2009.


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