Provincia di Treviso




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando la provincia del Regno Lombardo-Veneto, vedi Provincia di Treviso (Lombardo-Veneto).













































































Provincia di Treviso
provincia



Provincia di Treviso – Stemma Provincia di Treviso – Bandiera

Provincia di Treviso – Veduta
La facciata del Duomo di Treviso.
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Coat of Arms of Veneto.png Veneto
Amministrazione
Capoluogo Treviso
Presidente
Stefano Marcon (Lega Nord) dal 18-9-2016
Territorio

Coordinate
del capoluogo

45°40′20″N 12°14′32″E / 45.672222°N 12.242222°E45.672222; 12.242222 (Provincia di Treviso)Coordinate: 45°40′20″N 12°14′32″E / 45.672222°N 12.242222°E45.672222; 12.242222 (Provincia di Treviso)
Superficie 2 479,83 km²
Abitanti 885 758[1](28-2-2017)
Densità 357,18 ab./km²
Comuni 95 comuni
Province confinanti
Belluno, Venezia, Padova, Vicenza,
Friuli-Venezia Giulia
Altre informazioni
Cod. postale 31100, 31010-31059
Prefisso
0421, 0422, 0423, 0434, 0438
Fuso orario UTC+1
ISO 3166-2 IT-TV
Codice ISTAT
026
Targa TV
Cartografia
Provincia di Treviso – Localizzazione
Sito istituzionale

La provincia di Treviso (detta Marca Trevigiana) è una provincia italiana di 885 758 abitanti[1] del Veneto.


Confina a nord con la provincia di Belluno, a est con il Friuli-Venezia Giulia (provincia di Pordenone), a sud con la città metropolitana di Venezia e la provincia di Padova, a ovest con la provincia di Vicenza.
È la 17ª provincia più popolata d'Italia e la 14ª più densamente popolata, nonché una di quelle con il maggior aumento demografico degli ultimi anni.


Presidente della provincia, eletto con elezioni di secondo grado ai sensi della Legge 56/2014, è Stefano Marcon, sindaco di Castelfranco Veneto, dal 18 settembre 2016.


Dal 2009, sede della Provincia è l'ex ospedale psichiatrico Sant'Artemio di Treviso.


Quattro anni di lavoro, un restauro conservativo e un recupero storico, architettonico e ambientale condiviso dalla Sovrintendenza, che ha vinto prestigiosi premi europei e internazionali. Il Sant’Artemio raggruppa gli uffici provinciali per facilitare l’accesso ai servizi, a pochi passi dal Parco della Storga. La nuova sede punta sull’autosufficienza energetica, grazie a un impianto fotovoltaico di circa 200 Kw e una centrale a biomassa per il riscaldamento degli ambienti.


La cittadella si estende su un volume complessivo di 128.489 m³, con 18.150 m² di parcheggio pubblico da oltre 530 posti.




Indice






  • 1 Geografia fisica


  • 2 Comuni


    • 2.1 Comuni principali




  • 3 Società


    • 3.1 Evoluzione demografica


    • 3.2 Etnie e minoranze straniere




  • 4 Storia


  • 5 Natura


    • 5.1 Riserve naturali




  • 6 Economia


    • 6.1 Artigianato


    • 6.2 Turismo




  • 7 Cultura


    • 7.1 Castelli




  • 8 Sport


    • 8.1 Palazzetti




  • 9 Amministrazione


    • 9.1 Elenco dei presidenti




  • 10 Infrastrutture e trasporti


    • 10.1 Strade ed autostrade


      • 10.1.1 Autostrade


      • 10.1.2 Strade statali


      • 10.1.3 Strade provinciali




    • 10.2 Rete ferroviaria


    • 10.3 Aeroporti




  • 11 Galleria d'immagini


  • 12 Note


  • 13 Voci correlate


  • 14 Altri progetti


  • 15 Collegamenti esterni





Geografia fisica |








Localizzazione della Provincia nella regione Veneto


Gran parte della provincia è pianeggiante, ma la fascia settentrionale è caratterizzata dalla presenza di rilievi collinari. Lungo il confine con la provincia di Belluno si può parlare addirittura di montagna, con massicci che sovente superano i mille metri (compresi nelle Prealpi Bellunesi). Le cime più elevate sono il Monte Grappa (1775 m, condivisa con le province di Vicenza e Belluno) e il Col Visentin (1764 m, pure questa presso il confine con Belluno). Peculiare è il Montello (371 m), collina isolata che sorge sulla destra del Piave, allungandosi da Montebelluna a Nervesa della Battaglia.


La provincia di Treviso è una zona assai ricca di acque, specialmente l'area medio-bassa, dove sono frequenti le risorgive (localmente dette fontanassi). Tra i fiumi di risorgiva più importanti è da ricordare il Sile che nasce a Casacorba, nel comune di Vedelago, e che caratterizza il centro storico di Treviso. Ma il fiume principale è senza dubbio il Piave caratterizzato, per la maggior parte del suo corso, dal largo letto ghiaioso. Altri corsi d'acqua degni di nota sono il Livenza, il Monticano e il Meschio, provenienti dall'area pedemontana.


Nella zona delle prealpi sono da ricordare anche alcuni specchi d'acqua, in particolare il lago Morto (in Val Lapisina, a nord di Vittorio Veneto), il lago di Lago e il lago di Santa Maria (entrambi nel comune di Revine Lago), a cui si aggiungono il lago del Restello e il lago di Negrisiola, sempre in Val Lapisina e di origine artificiale.



Comuni |


Appartengono alla provincia di Treviso i seguenti 95 comuni:












  • Altivole

  • Arcade

  • Asolo

  • Borso del Grappa

  • Breda di Piave

  • Caerano di San Marco

  • Cappella Maggiore

  • Carbonera

  • Casale sul Sile

  • Casier

  • Castelcucco

  • Castelfranco Veneto

  • Castello di Godego

  • Cavaso del Tomba

  • Cessalto

  • Chiarano

  • Cimadolmo

  • Cison di Valmarino

  • Codognè






  • Colle Umberto

  • Conegliano

  • Cordignano

  • Cornuda

  • Crespano del Grappa

  • Crocetta del Montello

  • Farra di Soligo

  • Follina

  • Fontanelle

  • Fonte

  • Fregona

  • Gaiarine

  • Giavera del Montello

  • Godega di Sant'Urbano

  • Gorgo al Monticano

  • Istrana

  • Loria

  • Mansuè

  • Mareno di Piave






  • Maser

  • Maserada sul Piave

  • Meduna di Livenza

  • Miane

  • Mogliano Veneto

  • Monastier di Treviso

  • Monfumo

  • Montebelluna

  • Morgano

  • Moriago della Battaglia

  • Motta di Livenza

  • Nervesa della Battaglia

  • Oderzo

  • Ormelle

  • Orsago

  • Paderno del Grappa

  • Paese

  • Pederobba

  • Pieve di Soligo






  • Ponte di Piave

  • Ponzano Veneto

  • Portobuffolé

  • Possagno

  • Povegliano

  • Preganziol

  • Quinto di Treviso

  • Refrontolo

  • Resana

  • Revine Lago

  • Riese Pio X

  • Roncade

  • Salgareda

  • San Biagio di Callalta

  • San Fior

  • San Pietro di Feletto

  • San Polo di Piave

  • San Vendemiano

  • San Zenone degli Ezzelini






  • Santa Lucia di Piave

  • Sarmede

  • Segusino

  • Sernaglia della Battaglia

  • Silea

  • Spresiano

  • Susegana

  • Tarzo

  • Trevignano

  • Treviso

  • Valdobbiadene

  • Vazzola

  • Vedelago

  • Vidor

  • Villorba

  • Vittorio Veneto

  • Volpago del Montello

  • Zenson di Piave

  • Zero Branco






Comuni principali |




Gonfalone provinciale




Il logo della Provincia di Treviso


Di seguito sono riportati i primi dieci comuni della provincia per popolazione residente (dati: Istat 31/12/2013):






































































































Pos.
Stemma
Comune di
Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Densità
(ab/km²)
Altitudine
(m s.l.m.)



Treviso-Stemma.svg

Treviso
83 145
55,58
1 496,0
15



Conegliano-Stemma.png

Conegliano
34 997
36,38
962,0
74



Castelfranco Veneto-Stemma.png

Castelfranco Veneto
33 251
51,61
644,3
42



Montebelluna-Stemma.png

Montebelluna
31 336
49,01
639,4
109



Vittorio Veneto-Stemma.png

Vittorio Veneto
28 542
82,80
344,7
138



Mogliano Veneto-Stemma.png

Mogliano Veneto
27 698
46,26
598,7
8



Paese (Italia)-Stemma.png

Paese
21 968
38,09
576,7
32



Oderzo-Stemma.png

Oderzo
20 416
42,35
482,1
14



Villorba-Stemma.png

Villorba
18 037
30,53
590,8
26

10º

Preganziol-Stemma.png

Preganziol
16 918
23,10
732,4
12


Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti






  • Nel 2008 si sono contati 9.365 nati vivi (10,7‰) e 7.460 morti (8,5‰), con un saldo naturale di +1.905 unità (+2,2‰). Mediamente, si hanno 2,5 componenti per famiglia.

  • Il tasso di nuzialità vede 3,9 matrimoni ogni mille abitanti (2005); di questi, il 63% si sono svolti con rito religioso.



Etnie e minoranze straniere |




Popolazione straniera nei comuni della provincia al 31 dicembre 2013


Al 31 dicembre 2013 la popolazione straniera residente in provincia contava 101 545 persone[2], pari all'11,4% della popolazione totale. Queste le nazionalità più numerose[2]:




  1. Romania, 19 979


  2. Marocco, 11 191


  3. Albania, 10 033


  4. Cina, 8 191


  5. Macedonia, 7 449


  6. Kosovo, 6 590


  7. Moldavia, 3 782


  8. Ucraina, 3 483


  9. Senegal, 3 169


  10. Bangladesh, 2 465


Benché il fenomeno abbia subito una certa contrazione a causa della crisi economica, Treviso risulta ancora una delle province con la maggiore percentuale di stranieri sul totale dei residenti (la seconda in Veneto e la diciassettesima in Italia). Dal punto di vista territoriale si nota come i cittadini stranieri si distribuiscano prevalentemente nella Pedemontana del Grappa (Fonte 19,9%, Possagno 17,1%) e nell'Opitergino (Mansuè 19,7%, San Polo di Piave 18,6%, Cimadolmo 18,6%) con una sorta di "ponte" a collegarle fra loro (Vazzola 16,3%, Susegana 16,1%, Conegliano 15,7%, Pieve di Soligo 17,4%).


La Pedemontana è stata investita per prima dal fenomeno dell'immigrazione e per questo prevalgono nazionalità quali Marocchini, Senegalesi e Albanesi. Gli stranieri erano attratti dalla forte domanda di manodopera da parte delle aziende locali, ma a causa dell'attuale situazione economica la loro crescita si è sostanzialmente interrotta.


Un fenomeno simile si è verificato per l'Opitergino; qui tuttavia gli stranieri sono giunti in tempi più recenti, infatti prevalgono i cittadini della Romania favoriti dall'ingresso nell'Unione europea nel 2007. Anche in questo caso l'aumento demografico sta subendo una notevole frenata.


Attualmente i flussi tendono ad indirizzarsi prevalentemente verso le aree dove la presenza straniera è ancora relativamente bassa; gli immigrati, evidentemente, cercano di inserirsi in contesti in cui potrebbero avere maggiori possibilità lavorative. È il caso della parte meridionale della provincia (Mogliano Veneto, Preganziol) dove si stanno affacciando nazionalità "nuove" come Romeni, Ucraini e Moldavi[3].



Storia |




La statua della Teresona, personificazione della Provincia di Treviso, a fianco del Palazzo dei Trecento


La città di Treviso ebbe un proprio distretto sin dall'epoca romana, quando venne dichiarata municipium. Esso era però molto più ristretto dell'attuale, limitandosi alla zona delimitata a sud dal Sile, a est dal Piave, a ovest dal Muson e a nord dal Montello. L'attuale provincia, infatti, si estende anche sugli antichi territori di altre città romane, ovvero Asolo (pedemontana di destra Piave), Altino (zona a sud del Sile) e Oderzo (sinistra Piave).


Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente al potere politico si sovrappose quelle ecclesiastico. Verso il 1000 l'attuale Trevigiano risultava partito in due diocesi, quella di Treviso nella destra Piave e quella di Ceneda nella sinistra. Le due aree, comunque, costituivano una certa unità poiché ricadevano entrambe nella sfera di influenza della città che, nei secoli, si evolse a sede di contea, comune e infine signoria.


Sul finire del Trecento la città entra nell'orbita della Repubblica di Venezia. Il Trevigiano venne smembrato in più reggimenti, a cui si aggiungevano alcune località con amministrazione feudale. Nonostante ciò, esso manteneva la sua integrità, poiché tutti i distretti, dipendevano in ultima dal podestà di Treviso.


Il Trevigiano era allora ben più vasto dell'attuale: oltre ai reggimenti di Treviso, Asolo, Castelfranco, Portobuffolè, Oderzo, Motta, Serravalle, Ceneda e Conegliano e ai feudi di Collalto, Susegana, Valmareno, Cordignano e San Polo, comprendeva anche le podesterie di Mestre e Noale, nonché le contee di Mel, Cesana e San Donà[4].


La Repubblica di Venezia cadeva il 12 maggio 1797 per mano della Francia rivoluzionaria. I nuovi governanti misero subito mano all'organizzazione territoriale: alle podesterie furono sostituite le municipalità ma questo sistema durò poco: il 30 ottobre dello stesso anno Napoleone Bonaparte stipulava il trattato di Campoformio e cedeva il Veneto all'Arciducato d'Austria.


In questo periodo vennero sostanzialmente ripristinati gli antichi organi veneziani: le municipalità (ex podesterie) presero il nome di provveditorie, dipendenti dall'Aulico Governo Centrale di Treviso (detto più tardi Nobile Congregazione Delegata e, infine, Capitanato Provinciale).


Dopo la battaglia di Austerlitz (2 dicembre 1805) e la successiva pace di Presburgo (26 dicembre 1805), l'Austria è costretta a cedere il Veneto all'Impero Francese. Il territorio risultò così organizzato in dipartimenti, distretti cantoni e comuni: Treviso fu così messa a capo del dipartimento del Tagliamento, che si estendeva anche sul Pordenonese. I cantoni di Noale, Asolo e Castelfranco vennero in seguito ceduti al Bacchiglione, mentre quello di Mestre passava all'Adriatico.


L'Austria, ora costituitasi in Impero, rioccupa Treviso il 2 novembre 1813 e l'8 novembre successivo confermava provvisoriamente la struttura amministrativa precedente. Il 19 aprile 1814 viene istituito il Regno Lombardo-Veneto e il 7 aprile 1815 viene decisa una nuova organizzazione territoriale (in vigore dall'8 febbraio 1816): il dipartimento divenne la nuova provincia di Treviso, suddivisa in dieci distretti (Treviso, Oderzo, Motta, Conegliano, Serravalle, Ceneda, Valdobbiadene, Montebelluna, Asolo, Castelfranco; gli ultimi due furono ceduti alla Vicenza già nel 1818), a loro volta articolati in comuni. Al vertice del governo stava la delegazione provinciale, appoggiata dalla congregazione provinciale, con funzioni consultive. Questa situazione fu interrotta dalla parentesi del 1848, quando fu istituita la Repubblica di San Marco: in quel breve periodo fu istituito un governo centrale provvisorio e, per ogni distretto, un comitato. Nel 1853 vi fu una nuova riorganizzazione del sistema, con l'abolizione dei distretti di Motta e Ceneda.


Questa organizzazione territoriale si è sostanzialmente mantenuta sino ad oggi (ricordando che i distretti, poi mandamenti, sono oggi aboliti).



Natura |








Riserve naturali |


Viste le ricchezze naturali e paesaggistiche che vanta, nella provincia di Treviso sono presenti molte aree protette di diversa tipologia. Nel complesso, si estendono su circa 49.000 ha di territorio per quanto riguarda le sole zone S.I.C. e Z.P.S., ma la superficie raggiunge i 91.000 ha contando tutte le aree protette (quasi il 40% dell'intero territorio)[5].


In questo senso, l'istituzione più significativa è il Parco Regionale del Sile (4.159 ha) che, comprendendo tutto il corso del fiume sino alla Laguna Veneta, tocca anche le provincie di Padova e di Venezia.


Altre piccole aree protette si trovano sull'altopiano del Cansiglio: sono la Riserva naturale integrale Piaie Longhe-Millifret (129,7 ha condivisi con la provincia di Belluno) e la Riserva Statale Campo di Mezzo-Pian di Parrocchia (667 ha). Interessante notare che sono 22.000 gli ettari di foreste protetti, cioè quasi la metà delle risorse boschive della provincia.



Economia |







Artigianato |


Nell'artigianato la provincia di Treviso è rinomata per le seguenti produzioni e lavorazioni:



  • produzioni di mobili d'arte in stile a Revine Lago, San Zenone degli Ezzelini, Cessalto, Castello di Godego, Mosnigo, Loria, Spresiano, Onè di Fonte, Bessica, Montebelluna, Cavaso del Tomba, Ca' Rainati, Cornuda, Borso del Grappa, Falzè di Piave, Poggiana, Fonte.

  • produzioni di articoli sportivi in numerose località tra le quali Volpago del Montello, Susegana, Montebelluna, Ponzano Veneto, Arcade, Caerano di San Marco, Nervesa Della Battaglia, Vazzola, San Fior;

  • lavorazione del ferro battuto in numerose località come Mogliano Veneto, Paese, Ramera, Villorba, Bigolino, San Martino, Piavon, Zero Branco, Corbanese.[6]



Turismo |







Cultura |






Sezione in allestimento. Nel frattempo visitare le pagine qui sotto:



  • Molinetto della Croda

  • Sacrario del Montello


  • Villa Barbaro a Maser


  • Tempio Canoviano e museo-gipsoteca a Possagno


  • Villa Emo a Fanzolo


  • Villa Chiminelli a Sant'Andrea di Castelfranco Veneto

  • Asolo


  • Villa Zeno a Cessalto


  • Piazza dei Signori e Palazzo dei Trecento a Treviso


  • Chiesa monumentale e torre campanaria a Castello Roganzuolo


  • Abbazia di Santa Maria a Follina

  • Abbazia di santa Bona a Vidor



Castelli |


La provincia di Treviso, almeno in confronto al passato, è assai povera di castelli medievali in quanto, con la conquista da parte della Repubblica di Venezia, quest'ultima decise di distruggere la maggior parte dei fortilizi: essi potevano servire da basi per insorti, ma erano anche l'ultima testimonianza, da cancellare, del vecchio potere feudale; inoltre, i castelli, ormai inutili, potevano divenire "cave" da cui attingere materiale di recupero.


I pochi castelli e ruderi rimasti sono sopravvissuti perché ancora proprietà di famiglie feudatarie dipendenti da Venezia, oppure perché l'opera di "smantellamento" a cui si è appena accennato non fu terminata.


Per quanto riguarda la pianura, restano solo i ruderi di una torre del castello di Rai, in comune di San Polo di Piave (X secolo) e un'altra a Casale sul Sile (quest'ultima, perfettamente conservata, è ora parte di una villa privata). Da ricordare, però, le cittadine fortificate di Castelfranco Veneto e Portobuffolé, nate come fortilizi e infine evolutisi in veri e propri centri abitati. Discorso a parte per quanto riguarda la stessa Treviso, città murata.


Più frequente la presenza nell'area collinare, amministrata per conto dei Veneziani da alcuni feudatari, come i Collalto e i Brandolini.
I primi possedevano due castelli in comune di Susegana: quello detto di San Salvatore, è quello meglio conservato; del secondo, nella frazione Collalto, restano la torre principale e tratti delle mura. Ai Collalto apparteneva anche il complesso delle torri di Credazzo, in comune di Farra di Soligo, più volte saccheggiato e quindi caduto in rovina.


Dei Brandolini era invece il Castelbrando a Cison di Valmarino il quale, cessate le sue funzioni militari, fu adattato a dimora patrizia secondo lo stile delle ville venete.


Anche Conegliano è sovrastata da una bastia, in parte rimaneggiata se non demolita. Conserva le fattezze originali una delle due torri rimaste, oggi sede di un museo.


A Vittorio Veneto si possono ammirare due fortilizi: a Ceneda si trova il castello di San Martino, da secoli sede vescovile; a Serravalle è ubicato invece una costruzione di origini romane, poi ampliata nel Medioevo e in parte demolita nel Settecento; restano tratti delle mura e altre strutture esterne. Nella vicina Cordignano vi è il Castelat, un castello caminese devastato dai Turchi.


Ad Asolo sono conservate due bastie: la prima, il palazzo del Pretorio è di origini medievali, ma fu radicalmente modificata per divenire residenza della nota Caterina Cornaro; la seconda è la rocca, imponente costruzione di cui restano quasi intatte le mura.


Infine, in località Sopracastello di San Zenone degli Ezzelini, resta la torre di un antico castello degli Ezzelini.



Sport |









  • Football Club Treviso: è una società calcistica iscritta al campionato di Lega Pro Seconda Divisione 2011/12, sorta sulle ceneri della precedente Treviso Foot-Ball Club 1993. Quest'ultima era a sua volta l'erede dello storico Foot Ball Club Treviso, fondato nel 1909. Il Treviso Foot-Ball Club 1993 disputò un campionato di Serie A, per poi retrocedere in Serie B e fallire nuovamente nel 2009[7]. La società è stata rifondata come Associazione Sportiva Dilettantistica Treviso 2009 dove ha militato nel girone B del campionato di Eccellenza Regionale.


  • Pallacanestro Treviso: è un'associazione sportiva di pallacanestro.


  • Volley Treviso: principale società di pallavolo del capoluogo, durante i venticinque anni di presidenza della famiglia Benetton è stata tra le protagoniste assolute del panorama italiano ed europeo. Come "Sisley Treviso" ha vinto 9 scudetti, 5 Coppe Italia e 7 Supercoppe italiane oltre a 10 titoli europei di cui 4 Champions League. L'uscita di scena della famiglia ha comportato nel 2012 la rinuncia alla Serie A e la ripartenza dalla Serie B2, categoria in cui tuttora (2014-15) milita.


  • Benetton Rugby Treviso: è un club di rugby a 15 fondato a Treviso nel 1932 e la cui denominazione attuale risale al 1979, quando la famiglia Benetton legò il suo nome alla società. Militante in Celtic League dal 2010, a tale data ha vinto 15 campionati nazionali (il più recente proprio nel 2010) e quattro Coppe Italia, che ne fanno il club più titolato del rugby italiano dopo l'Amatori Milano, che vanta 18 scudetti. Dalla stagione sportiva 2010-11 la squadra ha abbandonato il campionato italiano in quanto ammessa alla Celtic League, competizione interconfederale inizialmente riservata a squadre di club gallesi, irlandesi e scozzesi, e rappresenta l'Italia in Heineken Cup. Disputa le proprie gare interne allo stadio comunale di Monigo, a Treviso.


  • Spes Volley Conegliano: è società pallavolistica femminile di Conegliano.


  • Marca Futsal: sciolta nel 2014, è stata una squadra italiana di calcio a 5 con sede a Castelfranco Veneto, campione d'Italia nel 2011 e nel 2013. Disputava le proprie gare interne al PalaMazzalovo di Montebelluna.



Palazzetti |



  • PalaVerde

  • Zoppas Arena

  • PalaMazzalovo



Amministrazione |


La sede dell'ente Provincia è situata dal 2007 in via Cal di Breda, 116 a Treviso presso il complesso edilizio del Sant'Artemio, già sede dell'ospedale psichiatrico provinciale.



Elenco dei presidenti |


































































































































Periodo
Presidente
Partito
Carica
Note

1960

1965

Bruno Marton

Democrazia Cristiana

Presidente della provincia


1965

1970

Pietro Ferracin

Democrazia Cristiana

Presidente della provincia


1971

1980

Carlo Bernini

Democrazia Cristiana

Presidente della provincia


1980

1980

Luigi Carraro

Democrazia Cristiana
VicePresidente della provincia
[8]

1980
19 novembre 1985

Giuseppe Marton

Democrazia Cristiana

Presidente della provincia

19 novembre 1985
7 agosto 1990

Lino Innocenti

DC, PSI

Presidente della provincia
[9]
7 agosto 1990
20 luglio 1993

Giacomo Dalla Longa

DC, PSI

Presidente della provincia
[10]
20 luglio 1993
24 aprile 1995

Domenico Citron

DC, PSI, Unione Democratica

Presidente della provincia
[11]
10 maggio 1995
2 febbraio 1998

Giovanni Mazzonetto

Liga Veneta-Lega Nord, Nuova Italia-LAV, Popolari, Patto dei Democratici

Presidente della provincia
[12]
2 febbraio 1998
8 giugno 1998

Francesco Cabrini

Liga Veneta-Lega Nord, Nuova Italia-LAV, Popolari, Patto dei Democratici
Vicepresidente della provincia
[13]
8 giugno 1998
11 giugno 2002

Luca Zaia

Liga Veneta-Lega Nord

Presidente della provincia
[14]
11 giugno 2002
10 giugno 2005

Luca Zaia

Lega Nord, Forza Marca

Presidente della provincia
[15]
giugno 2005
18 maggio 2011

Leonardo Muraro

Lega Nord, Forza Italia, Lista Zaia, AN, UDC

Presidente della provincia
[16]
18 maggio 2011
18 settembre 2016

Leonardo Muraro

Lega Nord, Il Popolo della Libertà, liste civiche

Presidente della provincia
[17]
18 settembre 2016

in carica

Stefano Marcon

Lega Nord

Presidente della provincia
[18]


Infrastrutture e trasporti |








Strade ed autostrade |


Sezione in allestimento. Nel frattempo visitare le pagine qui sotto:



Autostrade |



  • A4 Serenissima Torino-Trieste

  • A27 Mestre-Belluno

  • A28 Conegliano-Portogruaro



Strade statali |



  • Pontebbana

  • Venezia Giulia

  • Alemagna

  • Postumia



Strade provinciali |


  • Strade provinciali della provincia di Treviso


Rete ferroviaria |



  • Ferrovia Calalzo-Padova

  • Ferrovia Belluno-Feltre-Treviso

  • Ferrovia Ponte nelle Alpi-Conegliano

  • Ferrovia Trento-Venezia

  • Ferrovia Treviso-Portogruaro

  • Ferrovia Treviso-Montebelluna

  • Ferrovia Montebelluna-Padova

  • Ferrovia Venezia-Trieste

  • Ferrovia Venezia-Udine

  • Ferrovia Vicenza-Treviso



Aeroporti |



  • Aeroporto di Treviso-Sant'Angelo


  • Aeroporto di Istrana, base dell'Aeronautica militare italiana



Galleria d'immagini |






Note |




  1. ^ ab Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.


  2. ^ ab Statistiche demografiche ISTAT.


  3. ^ A 5 anni dall'inizio della crisi: stabilità o rinnovata mobilità? (PDF), Anolf Treviso, 2012. URL consultato il 4 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).


  4. ^ Andrea Da Mosto, Archivi dell'amministrazione provinciale della Repubblica Veneta, archivi delle rappresentanze diplomatiche e consolari, archivi dei Governi succeduti alla Repubblica Veneta, archivi degli istituti religiosi e archivi minori (PDF), su L'archivio di Stato di Venezia. Indice generale, storico, descrittivo ed analitico, II, Biblioteca d'arte editrice, 1940. URL consultato l'8 marzo 2010.


  5. ^ .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    Relazione sullo stato dell'ambiente 2006[collegamento interrotto]



  6. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 18.


  7. ^ Setten non paga, il Treviso sprofonda, articolo da La Tribuna di Treviso del 12 luglio 2009., su tribunatreviso.gelocal.it. URL consultato il 10-10-2009.


  8. ^ Vicepresidente vicario dopo l'elezione a Presidente della Regione Veneto di Carlo Bernini.


  9. ^ Eletto il 12 maggio 1985.


  10. ^ Eletto il 6 maggio 1990.


  11. ^ Eletto consigliere provinciale il 6 maggio 1990, ha preso il posto del dimissionario Dalla Longa.


  12. ^ Eletto il 23 aprile 1995.


  13. ^ Nominato assessore 15 maggio 1995, è stato al vertice dell'amministrazione dopo le dimissioni di Mazzonetto.


  14. ^ Eletto il 24 maggio 1998.


  15. ^ Eletto il 26 maggio 2002.


  16. ^ Sostituì Zaia quando questi passò alla vicepresidenza della Regione; riconfermato con le elezioni del 28-29 maggio 2006.


  17. ^ Eletto il 15 maggio 2011.


  18. ^ Eletto il 15 settembre 2016.



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  • Dipartimento del Tagliamento

  • Marca Trevigiana

  • Diocesi di Treviso

  • Diocesi di Vittorio Veneto

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  • Il sito turistico della Provincia di Treviso, su turismo.provincia.treviso.it.

  • Il sito della Marca Trevigiana, la provincia di Treviso, su marcatrevigiana.it.

  • F.A.S.T. Foto Archivio Storico Trevigiano, su fast.provincia.treviso.it.

  • Camera di Commercio di Treviso, su tv.camcom.it.


  • Passeggiate Treviso portale che raggruppa diverse camminate nella marca trevigiana


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