Ermitage





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Museo dell'Ermitage
Hermitage logo.svg
Hemitage-exterior.jpg
Ubicazione
Stato
Russia Russia
Località San Pietroburgo
Indirizzo
lungoneva del Palazzo, 34
Caratteristiche
Tipo
pittura, scultura
Fondatori Caterina II di Russia
Apertura 1764
Direttore
Michail Borisovič e Luca Lo Russo
Visitatori 2 898 562[1](2013)

Sito web

Coordinate: 59°56′26″N 30°18′49″E / 59.940556°N 30.313611°E59.940556; 30.313611




Il Palazzo d'Inverno con la Colonna di Alessandro


L'Ermitage, o Hermitage, ufficialmente Museo statale Ermitage (in russo: Госуда́рственный Музе́й Эрмита́ж?, traslitterato: Gosudarstvennyj Muzej Ėrmitaž), si trova in Russia a San Pietroburgo, sul lungoneva del Palazzo e ospita una delle più importanti collezioni d'arte del mondo; l'edificio in origine faceva parte della reggia imperiale che per due secoli ospitò le famiglie degli zar Romanov, fino al 1917, anno dell'inizio della Rivoluzione d'Ottobre. È uno dei musei d'arte più visitati al mondo.


Il museo espone opere di numerosissimi autori, fra i quali Caravaggio, Antonio Canova, Francesco Casanova, Paul Cézanne, Giambattista Pittoni, Leonardo da Vinci, Jacques-Louis David, Edgar Degas, Paul Gauguin, Fra Filippo Lippi, Henri Matisse, Claude Monet, Pablo Picasso, Pierre-Auguste Renoir, Rembrandt, Vincenzo Petrocelli, Pieter Paul Rubens, Tiziano Vecellio, Vincent Van Gogh, Jacob Van Ruisdael, Diego Velázquez, Paolo Pagani.




Indice






  • 1 La sede


  • 2 La storia


  • 3 Le opere maggiori


    • 3.1 Arte antica


    • 3.2 Scuola italiana


    • 3.3 Scuola francese


    • 3.4 Scuola spagnola


    • 3.5 Scuola fiamminga e olandese




  • 4 I gatti dell'Ermitage


  • 5 Direttori dell'Ermitage


  • 6 Il servizio volontari


  • 7 Note


  • 8 Voci correlate


  • 9 Altri progetti


  • 10 Collegamenti esterni





La sede |


Con il nome di Ermitage si indica il complesso architettonico che comprende vari edifici costruiti tra il XVIII e il XIX secolo:



  • il Palazzo d'Inverno (1754-1762), progettato da Bartolomeo Rastrelli

  • il Piccolo Ermitage (1764-1775), opera di Jean-Baptiste Vallin de la Mothe e di Jurij Velten

  • il Grande Ermitage, detto anche Vecchio Ermitage (1771-1787), progettato da Jurij Velten

  • il Nuovo Ermitage (1839-1851) realizzato da Leo von Klenze

  • il Teatro dell'Ermitage (1783-1789), progettato da Giacomo Quarenghi.


Il Palazzo d'Inverno era nato come residenza imperiale. Eretto per la zarina Elisabetta di Russia, fu completato solo dopo la sua morte. Fu Caterina la Grande la vera ideatrice del museo. Accanto al Palazzo d'Inverno, per sfuggire al trambusto di corte, nel 1764 la zarina volle farsi costruire un piccolo rifugio e gli diede il nome vezzoso di Petit Ermitage (dall'antico francese hermit, dal latino eremita, dal greco eremites).


Nel piccolo Ermitage, Caterina si appartava volentieri circondandosi di opere d'arte che andava acquistando sui mercati europei; nelle stanze in origine venivano ammessi solo pochi privilegiati. Successivamente, la collezione crebbe a dismisura e fu necessario costruire altri edifici per poterla ospitare; di qui, il nome Ermitage andò ad indicare l'intero complesso dei cinque edifici prima elencati.


Oggi il museo dell'Ermitage si estende ben oltre questi cinque edifici, occupando anche una parte del Palazzo dello Stato Maggiore, sempre sulla Piazza del Palazzo, il Palazzo Menshikov, il Museo della Porcellana presso la Manifattura Imperiale di Porcellana, l'esposizione permanente presso la reggia di Strelna, il deposito di Staraja Derevnia, che prende il nome dalla stazione della metropolitana.


Esistono inoltre sedi in altre città, sia in Russia, Kazan' e Vyborg, sia all'estero, a Las Vegas, Amsterdam, a Londra e a Ferrara. Quest'ultima sede fa parte del progetto denominato Ermitage Italia[2] che ha portato all'apertura nella città di Ferrara di un centro di ricerca e studio finalizzato alla catalogazione delle opere italiane dell'Ermitage, frutto di un accordo fra il Museo e la Provincia di Ferrara.




Il complesso di edifici visto dal fiume Neva



La storia |


Il Palazzo d'Inverno, progettato in stile barocco dall'architetto Bartolomeo Rastrelli, venne completato nel 1762. Rastrelli, giunto in Russia con suo padre nel 1716 al servizio di Pietro il Grande, fu nominato architetto di corte nel 1738 e il suo stile ricco e sontuoso divenne molto popolare grazie soprattutto alla zarina Elisabetta. Rastrelli volle ritirarsi nel 1763, quando questa morì e salì al trono Caterina la Grande, che allo sfarzo preferiva la semplicità dello stile neoclassico.


L'opera di Rastrelli è rimasta pressoché immutata all'esterno, mentre gli interni furono più volte modificati nel 1806 da Giuseppe Lucchini sotto le direttive di Giacomo Quarenghi e completamente ricostruiti nel 1837, quando il Palazzo venne semidistrutto a causa di un devastante incendio. Nel 1852, dopo alcuni ampliamenti, l'Ermitage divenne il primo museo pubblico della città, anche se l'accesso era limitato ad una cerchia di utenti definiti "rispettabili" (usanza che decadde dopo la Rivoluzione).


Il museo contiene più di tre milioni di opere, ma gli spazi consentono l'esposizione di "soli" sessantamila pezzi. La monumentale espansione della collezione è dovuta all'apporto di Caterina la Grande, sovrana amante e patrocinante dell'arte. Consigliata da Diderot e da altri illustri esperti europei, la zarina acquistò più di 2000 dipinti. Altri sovrani arricchirono la collezione con donazioni e acquisti.


Dopo la Rivoluzione, il governo sovietico, per ottenere valuta preziosa, prese la decisione di vendere alcuni pezzi ai musei di New York, Washington e Amsterdam.


Oltre alle opere d'arte, il museo ospita interessanti sezioni dedicate alle antichità egizie, greche e romane, agli argenti russi, all'arte sasanide e all'arte degli Sciti.


Inoltre il museo ospita alcune opere di Pietro Bracci autore di molte sculture romane come il Nettuno della Fontana di Trevi e il monumento di papa Benedetto XIV nella Basilica di San Pietro.



Le opere maggiori |



Arte antica |



  • Cammeo Gonzaga, III secolo a.C.


Scuola italiana |





Beato Angelico, Vergine col Bambino tra i santi Domenico e Tommaso d'Aquino, 1435


Beato Angelico


  • Vergine col Bambino tra i santi Domenico e Tommaso d'Aquino, 1435 circa

Giovanni Antonio Boltraffio


  • Madonna Litta (attr.), 1490-1491

Caravaggio


  • Suonatore di liuto, 1595–1596

Cima da Conegliano



  • Madonna col Bambino, 1496-1499


  • Annunciazione, 1495


Correggio


  • Ritratto di dama, 1520 circa

Giorgione



  • Giuditta con la testa di Oloferne, 1495-1500 circa


  • Madonna col Bambino in un paesaggio, 1498-1500 circa


Giulio Romano


  • Due amanti, 1523-1524 circa




Madonna Litta di Leonardo, 1490 circa


Leonardo da Vinci



  • Madonna Benois, 1478-1482 circa


  • Madonna Litta, 1490 circa


Lorenzo Lotto


  • Ritratto di coniugi, 1524 circa

Fra Filippo Lippi


  • Visione di sant'Agostino, 1452-1459

Michelangelo


  • Ragazzo accovacciato, 1539-1534

Perugino


  • San Sebastiano, 1493-1494 circa



Ritratto di Nikolay Borisovich Yusupov di Vincenzo Petrocelli, 1851


Vincenzo Petrocelli


  • Ritratto del giovane Duca Duke N.B. Jusupov, 1851

Giambattista Pittoni


  • La Benedizione di Giacobbe

  • Matrimonio di Placida con Costanzo


  • Diana e Endimione, 1723


  • Morte di re Candaule, 1720


  • Sacrificio di Polissena, 1730


  • Didone fonda Cartagine, 1720


Pontormo


  • Sacra Famiglia con san Giovannino, 1522-1523 circa

Rosso Fiorentino


  • Madonna in gloria con putti, 1517 circa

Raffaello



  • Madonna Connestabile, 1502


  • Sacra famiglia con san Giuseppe imberbe, 1506 circa


Tiziano Vecellio



  • Fuga in Egitto, 1509 circa

  • Sacra famiglia nel paesaggio


  • Danae, 1554


Carlo Dolci


  • Opere giovanili 1650 circa


Scuola francese |




Paul Cézanne, Fumatore di pipa


Paul Cézanne



  • Ragazza al pianoforte (L'ouverture del Tannhäuser), 1869


  • Autoritratto con berretto, 1875 circa


  • Le rive della Marna, 1888-1890


  • Fumatore di pipa, 1891 circa


  • La signora in blu, 1904 circa


Jacques-Louis David


  • Saffo e Faone, 1809

Edgar Degas


  • Dopo il bagno, 1884

Henri Matisse



  • La danza, 1909


  • Musica, 1910


Claude Monet



  • Signora in giardino a Sainte-Adresse, 1867


  • Il giardino degli Hoschedé a Montgeron, 1877


  • Stagno a Montgeron, 1877


  • Covone a Giverny, 1886


  • Prati a Giverny, 1888


  • Il Ponte di Waterloo, 1903


Pierre-Auguste Renoir



  • Donna in nero, 1876 circa


  • Jeanne Samary in piedi, 1878


  • Donna con ventaglio, 1880


Henri Rousseau


  • Giardini del Lussemburgo-Monumento a Chopin, 1909


Scuola spagnola |


Pablo Picasso



  • La bevitrice d'assenzio, 1901


  • Le due sorelle (L'incontro), 1902


  • Ritratto di Benet Soler, 1903


  • La contadina, 1908


  • Donna con ventaglio, 1908


  • La driade, 1908


  • Tre donne, 1908-1909


  • Fabbrica di mattoni a Tortosa, 1909


  • Donna con mandolino, 1909


Diego Velázquez



  • Il pranzo, 1617 circa


  • Ritratto del conte-duca di Olivares, 1635



Scuola fiamminga e olandese |




Vincent van Gogh, Spettatori nell'arena


Rembrandt Harmenszoon Van Rijn



  • Saskia in veste di Flora, 1634


  • Sacrificio di Isacco, 1635


  • Danae, 1636 con rimaneggiamenti successivi


  • Sacra Famiglia con angeli, 1645


  • Il ritorno del figliol prodigo, 1669 circa


Pieter Paul Rubens


  • Perseo e Andromeda, 1622 circa

Vincent Van Gogh



  • Ricordo di giardino a Etten - Le Signore di Arles, 1888


  • Spettatori nell'arena, 1888


  • Lillà, 1889


Jacob Van Ruisdael


  • Palude, 1665-1669


I gatti dell'Ermitage |




Uno dei gatti sovietici dell'Ermitage


All'interno del museo è presente anche un gruppo di gatti noti appunto come "gatti dell'Ermitage" (in russo: Эрмитажные коты?). La loro storia ha origine quando Pietro il Grande si portò dai Paesi Bassi un gatto, pare di nome Basilio,[3] e lo fece vivere con sé nel Palazzo di legno.[4] Pietro emise un decreto che ordinava che i gatti fossero tenuti nei fienili per proteggere le persone dai topi e dai ratti[5].


Nel XVIII secolo, nell'allora Palazzo d'Inverno, vi era una forte presenza di topi e ratti che provocarono diversi danni all'edificio.[6] Nel 1745 l'imperatrice Elisabetta ordinò che un certo numero di gatti fosse introdotto nel palazzo per dare la caccia ai roditori.[7]


Il museo ha un'addetta stampa dedicata loro,[6] e tre persone che fungono da loro custodi.[8] I gatti vivono nel seminterrato ma si fanno vedere anche sul terrapieno e sulla piazza durante l'estate; in passato giravano anche per tutte le gallerie.[9]


Secondo quanto dichiarato da Maria Khaltunen, che dirige il programma dei gatti del museo, nel maggio 2013 il numero di gatti presenti era di 74 unità di entrambi i sessi.[8] Esistono cucine apposite per preparare il loro cibo e anche un piccolo ospedale.[8]



Direttori dell'Ermitage |





































































































































Foto
Direttore
Carica
Inizio Termine
Fino al 1863 il museo era sotto il controllo personale dell'Imperatore.
1

Гедеонов Степан Александрович.jpg

Stepan Gedeonov
(1816-1878)
1863
1878
2

Васильчиков Александр Алексеевич.jpg

Alexander Vasilchikov
(1832-1890)
1879
1888
3

Trubetskoi Sergei Nikitich.jpg

Sergei Nikitich Trubetskoi
(1829-1899)
1888
1899
4

Ivan A. Vsevolozhsky.jpeg

Ivan Vsevolozhsky
(1835-1909)
1899
1909
5

Count Dmitry Iv. Tolstoy.jpeg

Dmitry Tolstoi
(1860-1941)
1909
1918
6

No image.svg

Sergey Nikolaevic Troinitskii
(1882-1948)
1918
1927
7

No image.svg

Oscar Ferdinandovic Valdgauer
(1883 -1935)
1927
Febbraio 1928
8

No image.svg

G. B. Lazaris
(1884-1937)
Febbraio 1928
Novembre 1928
9

No image.svg

Pavek Ivanovic Clark
(1863-1940)
Dicembre 1928
Agosto 1929
10

No image.svg

Vladimir Ivanovic Zabrezhnev
(1877-1939)
Marzo 1929
Marzo 1930
11

No image.svg

Leonid Leonidovic Obolensky
(1873-1930)
1930
12

No image.svg

Boris Legran
(1884-1936)
1931
1934
13

No image.svg

Iosif Orbeli
(1887-1961)
1934
1951
14

Artamonov student.jpg

Mikhail Artamonov
(1898-1972)
1951
1964
15

Bundesarchiv B 145 Bild-F078401-0011, Boris Borissowitsch Piotrowskij.jpg

Boris Piotrovsky
(1908-1990)
1964
1990
16

No image.svg

Vitaly Suslov
()
1990
1992
17

Piotrovsky, Mikhail.jpg

Mikhail Piotrovsky
(1944-)
1992

In carica


Il servizio volontari |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Servizio volontari del museo statale Ermitage.


Note |




  1. ^ http://www.museus.gov.br/wp-content/uploads/2014/04/TheArtNewspaper2013_ranking.pdf


  2. ^ .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    La notizia sul sito dell'Ermitage[collegamento interrotto]



  3. ^ Эрмитажные домовые оставили 1600 записей в «Книге учёта музейных котов», ИА REGNUM, 7 aprile 2013. URL consultato il 22 aprile 2015.


  4. ^ В Петербурге отмечают День эрмитажного кота, 5-й канал, 21 aprile 2012. URL consultato il 24 aprile 2015.


  5. ^ B. Наумов, Повседневная жизнь Петра Великого и его сподвижников, 2010, p. 480, ISBN 978-5-235-03374-0.


  6. ^ ab (EN) James Rodgers, Hermitage palace is cat's whiskers, in BBC, 5 ottobre 2007. URL consultato il 2 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2015).


  7. ^ (EN) Sally McGrane, Russia's Museum Cats, in The New Yorker (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2015).


  8. ^ abc (EN) Teresa Levonian Cole, St Petersburg: the cats of the Hermitage, in The Telegraph, 23 maggio 2013. URL consultato il 2 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2015).


  9. ^ Cat "Army" Guards Treasures, National Geographic, 12 giugno 2009. URL consultato il 2 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2015).



Voci correlate |


  • Ermitage Italia


Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ermitage


Collegamenti esterni |






  • (RU) Sito ufficiale, su hermitagemuseum.org. Modifica su Wikidata


  • (RU) Sito ufficiale, su hermitagemuseum.org. Modifica su Wikidata


  • (EN) Ermitage, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata

  • Visita virtuale dell'Hermitage com'era al tempo degli zar, su cultor.org.

  • (RU) I gatti dell'Ermitage, su hermitagecats.ru.


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Controllo di autorità
VIAF (EN) 128956287 · ISNI (EN) 0000 0001 2285 6617 · LCCN (EN) n79100241 · GND (DE) 2124053-X · BNF (FR) cb118705355 (data) · NLA (EN) 35139924












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