Kassel
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Kassel Città extracircondariale | |||
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Localizzazione | |||
Stato | Germania | ||
Land | Assia | ||
Distretto | Kassel | ||
Circondario | Non presente | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Christian Geselle (SPD) | ||
Territorio | |||
Coordinate | 51°19′N 9°30′E / 51.316667°N 9.5°E51.316667; 9.5 (Kassel) | ||
Altitudine | 133-615 m s.l.m. | ||
Superficie | 106,77 km² | ||
Abitanti | 194 087[1](31-12-2013) | ||
Densità | 1 817,8 ab./km² | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 34117 - 34134 | ||
Prefisso | 0561 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice Destatis | 06 6 11 000 | ||
Targa | KS | ||
Cartografia | |||
Kassel | |||
Sito istituzionale | |||
Kassel (fino al 1926 ufficialmente Cassel) è una città extracircondariale situata sul fiume Fulda, nell'Assia settentrionale, nella Germania centro-occidentale. Kassel è capoluogo del distretto governativo di Kassel (Regierungsbezirk) e del circondario rurale (Kreis) dallo stesso nome. La città conta 198.589 abitanti (2008) ed occupa una superficie di 106,77 chilometri quadrati. Le coordinate geografiche sono 51° 19' Nord, 9° 30' Est.
Nel territorio di Kassel la Fulda riceve alcuni suoi affluenti fra i quali: Ahne, Drusel (chiamato, nell'ultimo tratto del suo corso, Kleine Fulda, cioè Piccola Fulda), Geile (chiamato, nell'ultimo tratto del suo corso, Döll), Grunnelbach, Jungfernbach, Losse, Nieste e Wahle.
Indice
1 Storia
2 Monumenti e luoghi d'interesse
2.1 Palazzo Wilhelmshöhe
3 Cultura
4 Amministrazione
4.1 Gemellaggi
5 Note
6 Voci correlate
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Storia |
Il nome della città deriva dall'antica Castellum Cattorum, un castello dei Chatti, una tribù germanica che viveva nell'area fin dall'epoca romana.
La città di Kassel viene menzionata per la prima volta nel 913 come luogo dove il Re Corrado di Franconia firmò due documenti. Il luogo veniva chiamato Chasella ed era una fortificazione vicino ad un ponte sul fiume Fulda. Un documento del 1189 certifica che Kassel possedeva i diritti di città, ma la data in cui vennero concessi è sconosciuta.
Nel 1567 il Langraviato di Assia, fino ad allora incentrato a Marburgo, venne diviso tra quattro eredi, con l'Assia-Kassel che divenne uno degli stati che nacquero dalla spartizione. Kassel era la capitale e divenne il centro del Protestantesimo in Germania. Robuste fortificazioni vennero costruite per proteggere la roccaforte protestante contro i nemici cattolici. Nel 1685 Kassel divenne rifugio per 1700 Ugonotti che trovarono riparo nell'appena fondato quartiere di Oberneustadt. Il Langravio Carlo, che era responsabile di questo atto umanitario, ordinò anche la costruzione dell'Oktogon e dell'Orangerie. L'Assia-Kassel divenne in seguito tristemente nota per la fornitura di mercenari (i cosiddetti Assiani) alla corona britannica, per aiutarla a sopprimere la rivoluzione americana dietro pagamento in denaro (utilizzato per finanziare la costruzione di palazzi e lo stile di vita opulento del langravio).
All'inizio del XIX secolo vi abitarono i Fratelli Grimm, che vi raccolsero e scrissero le loro fiabe. A quell'epoca (1803) il langraviato venne elevato ad elettorato, ma poco dopo venne annesso da Napoleone e, nel 1807 divenne la capitale del Regno di Vestfalia (che ebbe breve vita) retto dal fratello di Napoleone, Girolamo, ma nel 1813 l'elettorato venne ripristinato.
Essendosi schierato con l'Austria nella guerra Austro-Prussiana per la supremazia in Germania, l'elettorato venne annesso alla Prussia nel 1866. L'amministrazione prussiana unì Nassau, Francoforte e Assia-Kassel nella nuova provincia di Assia-Nassau. Kassel cessò di essere una residenza principesca, ma si sviluppò ben presto in un importante centro industriale e snodo ferroviario.
Nel 1870 dopo la Battaglia di Sedan, Napoleone III venne inviato in prigionia nel Castello di Wilhelmshöhe sovrastante la città.
Durante la seconda guerra mondiale, nella notte del 22/23 ottobre 1943, 569 bombardieri britannici compirono un'incursione sulla città (si veda: Bombardamento di Kassel nella seconda guerra mondiale), distruggendo il 90% del centro cittadino: circa 10.000 persone morirono nel raid e 150.000 persero la casa, in una tempesta di fuoco paragonabile a quella di Amburgo nel luglio 1943. L'attacco venne mascherato da un finto attacco a Francoforte sul Meno, che cominciò cinque minuti prima di quello su Kassel. La maggior parte delle vittime furono civili o soldati feriti ricoverati negli ospedali locali, mentre le fabbriche di armamenti pesanti della città rimasero perlopiù intatte. L'attacco comprese una delle più accurate individuazioni di obbiettivi fin dal raid incendiario su Amburgo. Nella notte del raid su Kassel il Comando Bombardieri della RAF introdusse l'Operazione Corona per confondere i caccia notturni tedeschi, rendendo l'attacco un successo completo.
Dopo la guerra, la maggior parte degli edifici antichi non venne restaurato, e ampie parti del centro della città vennero completamente ricostruite nello stile degli anni cinquanta. Pochi edifici storici comunque, come il Museo Fridericianum (si veda sotto), vennero recuperati.
Esiste una leggenda frequentemente ripetuta tra i cittadini di Kassel, secondo cui la città fu vicina a diventare la capitale provvisoria della Repubblica Federale Tedesca nel 1949. È vero che il parlamento ad interim stava a quell'epoca considerando una nuova sede per la capitale, poiché Berlino era una regione amministrativa speciale, controllata dagli Alleati e circondata dalla zona d'occupazione sovietica. Diverse città furono proposte per ospitare il governo federale, ma Kassel venne eliminata al primo turno. Gran parte dei membri dell'assemblea costituzionale tedesca (così come il comando supremo statunitense) favorivano Francoforte, dove l'amministrazione assiana aveva già iniziato la costruzione di una "Sala per l'Assemblea plenaria".
Alla fine vinse Bonn, dopo l'intervento del cancelliere Adenauer, che era nato a soli 15 km da tale città.
Monumenti e luoghi d'interesse |
A causa dei bombardamenti del 1943, la città venne quasi completamente ricostruita negli anni cinquanta. Per questo motivo ci sono pochi edifici storici in centro. Il monumento più antico è la "Druselturm", una torre medievale alta 44 metri. La "Brüderkirche" e la chiesa di San Martino sono anch'esse in parte di origine medievale, ma i campanili di San Martino risalgono in realtà agli anni cinquanta.
Gli edifici storici sopravvissuti sono principalmente al di fuori del centro della città.
Palazzo Wilhelmshöhe |
Il Palazzo Wilhelmshöhe, sopra la città, venne costruito nel 1786 dal Langravio Guglielmo IX di Assia-Kassel. Il palazzo è circondato da un parco che offre molteplici vedute. L'Oktagon è una grossa struttura ottagonale in pietra, sormontata da una replica dell'"Ercole Farnese" oggi a Napoli (copia da Lisippo). Il Löwenburg ("Castello dei Leoni") è una replica di un castello medioevale, anch'esso fatto costruire da Guglielmo IX. Dopo la guerra Franco-Prussiana del 1870/71, Napoleone III venne imprigionato a Wilhelmshöhe. Nel 1918 Wilhelmshöhe divenne sede del Comando dell'Esercito Tedesco (OHL): fu li che i comandanti militari Hindenburg e Ludendorff prepararono la capitolazione tedesca. Nel dopoguerra, riparati i grossi danni dei bombardamenti, è divenuto dal 1976 la sede definitiva, come Museum Schloss Wilhelmshöhe di due delle più importanti collezioni della città, di importanza mondiale.
L'Antikensammlung, la Collezione di Arte antica (situata a piano terra), comprende reperti dagli Egizi alla civiltà greco-romana: il pezzo più famoso è l'Apollo di Kassel, replica romana di un'importante opera di Fidia; la Staatliche Kunstsammlungen, Pinacoteca dei Maestri antichi (nei tre piani superiori), fu formata soprattutto nel brevissimo periodo dal 1748 al 1756 per opera dell'appassionato langravio Guglielmo VIII di Assia-Kassel. Nonostante alcune dolorose perdite in età napoleonica, è ancora una collezione eccezionale soprattutto per le opere della scuola olandese del '600: Rubens, Jacob Jordaens, Van Dyck, Frans Hals e, gemma tra le gemme, un gruppo di 11 capolavori di Rembrandt, estremamente variato per datazione ed anche per soggetto (ritratti, scene sacre e bibliche, paesaggi). Meno numerose, ma sempre di alta qualità, le opere delle scuole francese (Poussin, Simon Vouet), spagnola (Murillo), e italiana (famoso il ritratto di condottiero a figura intera, forse Ferrante Gonzaga, opera tarda di Tiziano). Il Bergpark Wilhelmshöhe è il più grande parco collinare d'Europa: vasto 240 ettari, al suo interno ci sono ben dodici chilometri di corsi d'acqua, che danno a vita ad una cascata che sembra non finire mai. Il 23 giugno 2013 è entrato a far parte del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.
Un altro grosso parco è il Karlsaue lungo il Fulda. Fondato nel XVI secolo, è famoso per l'Orangerie, un palazzo costruito nel 1710 come residenza estiva per il Langravio. Oggi il parco ospita anche un planetario.
A Kassel si tiene ogni cinque anni - la prossima nel 2017 - documenta, un'importante esibizione internazionale di arte contemporanea. Tra gli altri musei troviamo il Museum für Sepulkralkultur (l'unico museo tedesco di cultura funeraria); la Neue Galerie (Famiglia Tischbein, Joseph Beuys; l'Astronomisch-Physikalisches Kabinett nell'Orangerie, con strumenti astronomici e scientifici).
Cultura |
Nel 1558 a Kassel venne costruito il primo osservatorio tedesco, seguito nel 1604 dall'Ottoneum, il primo teatro permanente, e nel 1779 dal primo museo pubblico d'Europa, chiamato Museo Fridericianum in onore del suo fondatore. Alla fine del XIX secolo il museo ospitava la più grande collezione di orologi del mondo.
Amministrazione |
Gemellaggi |
Kassel è gemellata con:
Firenze, dal 1952
Berlino, dal 1962
Mulhouse, dal 1965
Rovaniemi, dal 1972
Västerås, dal 1972
Jaroslavl', dal 1988
Arnstadt, dal 1989
Ramat Gan, dal 1990
Smirne, dal 1999
Note |
^ Ente statistico d'Assia - Dati sulla popolazione
Voci correlate |
- Kassel-Wilhelmshöhe
- Arnold Bode Preis
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
- Wikivoyage
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Collegamenti esterni |
- Viste panoramiche e tour virtuale di Kassel, su panorama-cities.net.
- Kassel Turismo, su kassel-marketing.de.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 135976607 · LCCN (EN) n80043584 · GND (DE) 4029869-3 · BNF (FR) cb119473215 (data) |
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